ECONOMIA- Pagina 14

A Torino fa tappa il progetto LED Leader Esercenti Donna

Il 9 e il 10 aprile a Torino fa tappa il progetto LED Leader Esercenti Donna, il programma nazionale di mentoring dedicato alle professioniste dell’esercizio cinematografico ideato da ANEC Associazione Nazionale Esercenti Cinema in collaborazione con le proprie diramazioni territoriali. Torino accoglierà il gruppo delle 12 esercenti provenienti da diverse parti d’ Italia per far scoprire loro alcune delle eccellenze piemontesi in ambito cinematografico.

Il programma prevede la visita delle sedi operative di: Film Commission Torino Piemonte che quest’anno compie i 25 anni di attività; ODS Operatori Doppiaggio e Spettacolo per approfondire la sonorizzazione e il doppiaggio audiovisivo; Museo Nazionale del Cinema che conserva un patrimonio di 2 milioni di opere tra film, manifesti, fotografie, apparecchi e che ha la sede espositiva nella Mole Antonelliana.

Il progetto LED è un programma di mentoring nel settore dell’esercizio cinematografico affinché le professioniste possano essere protagoniste dell’innovazione dei processi e delle strategie imprenditoriali, con vantaggi a lungo termine per l’industria cinematografica. Grazie ad attività di mentoring e formazione, LED supporta la crescita personale e professionale di imprenditrici e lavoratrici dell’esercizio cinematografico, contribuisce a colmare il gender gap nella leadership delle imprese dell’esercizio creando maggiori occasioni di networking. Nella classifica mondiale sull’ampiezza del divario di genere realizzata nel 2022 dal WEF, l’Italia occupa la 63esima posizione e il settore dell’esercizio cinematografico registra un numero esiguo di professioniste in ruoli apicali e di rappresentanza. Basti pensare che se in media il personale complessivo delle sale è al 50% femminile, nelle posizioni apicali questa parità si riduce passando al 30%.

Torino è una delle tappe del percorso che ha già previsto e svolto incontri in presenza in occasione delle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento e Riccione, alla Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, agli incontri del cinema d’essai di Lucca, alla Festa del Cinema di Roma e al Festival Internazionale di Cinema e Donne di Firenze.

Per Marta Valsania, segretaria generale Agis-Anec Piemonte – Valle d’Aosta tra le tutor del progetto “Torino è una tappa naturale in questo percorso. Ospitare l’iniziativa nella nostra città, che storicamente ha una forte vocazione cinematografica, significa riconoscere in Torino un punto di riferimento e di avanguardia del settore. La nostra filiera, dalla produzione, alla distribuzione, alla promozione e all’esercizio anche grazie alla grande attenzione che ci ha riservato la Regione Piemonte con importanti misure di sostegno, sta lavorando in maniera coesa e compatta per il raggiungimento di obiettivi comuni nella certezza che il cinema possa essere un importante leva di sviluppo per il nostro territorio”.

Le protagoniste

Le sei allieve della seconda edizione di LED | Leader Esercenti Donne, espressione delle diverse realtà territoriali e tipologie aziendali, sono (in ordine alfabetico): Viviana Bellacicco (UCI Cinemas, Lazio) Regional Operation Manager; Roberta Farneti (The Space Cinema, Lazio) Screen Content Booker; Elisabetta Graziano (Multisala Partenio di Avellino, Campania) Digital Sales Executive; Claudia Placuzzi (Cinema Eliseo di Cesena, Emilia-Romagna) Addetta alle vendite; Chiara Scurati (Cineteca Milano Metropolis di Paderno Dugnano, Lombardia) Assistente Progetti e Valeria Taglioni (Cinema Intrastevere di Roma, Lazio) Addetta polifunzionale con mansioni vice-direttive.

Le sei mentori, oltre a essere figure femminili di riferimento per il settore, sono a loro volta espressione delle diverse realtà, anche territoriali, dell’esercizio e sono elencate in ordine di abbinamento alle allieve: Isabella Cicero (Cinema Teatro Metropol di Corigliano-Rossano, Calabria) Responsabile Amministrativa e Direttrice Artistica; Sara Greco (Cineteatro DB d’essai di Lecce, Puglia) Vicedirettrice; Sandra Campanini (Cinema Rosebud di Reggio Emilia, EmiliaRomagna) Responsabile Ufficio Cinema del Comune di Reggio Emilia; Veronica Savio Boero (The Space Cinema, Lazio) Director Conferencing & Events Manager; Titti Dambra (Multisala Paolillo di Barletta, Puglia) Direttrice; Denise Ciavarella (UCI Cinemas, Lombardia) Regional Operation Manager.

Supervisor è Elisabetta Hoch, Film Booking & Operation Manager del circuito Notorius Cinemas, già allieva nell’edizione 2020-2021 del progetto sovranazionale Women’s Cinema Leadership Programme varato dall’UNIC (Unione Internazionale dei Cinema) e mentore per la successiva edizione 2023-2024.

Ad affiancare Anita Di Marcoberardino, Segretaria regionale ANEC Lombarda e curatrice del progetto per la Presidenza nazionale, le tutor regionali: Laura Giraud, Segretaria regionale ANEC Liguria, Elena Pagnoni, Segretaria regionale ANEC Emilia-Romagna, Francesca Rossini, Segretaria Interregionale ANEC Puglia e Basilicata, Deborah Sapienza, Segretaria Regionale ANEC Sicilia, Marta Valsania, Segretaria Regionale ANEC Piemonte e Valle d’Aosta.

Parla con Me: Nuove voci e nuove immagini per l’ortofrutta

 


📅 Giovedì 10 aprile 2025

🕕 Dalle 18:00 alle 19:00

 

Un nuovo appuntamento di Parla con Me® ci aspetta giovedì 10 aprile, in diretta dalle 18:00, per esplorare insieme come sta cambiando la comunicazione nel mondo ortofrutticolo e agroalimentare.

 

Un confronto a più voci su strumenti, linguaggi e strategie per rendere la narrazione dell’agricoltura più autentica, efficace e vicina alle persone.

 

🎤 Interverranno:
🔹 Francesca Magnoni – Comunicazione in agricoltura sostenibile tramite TV, radio e web | Coordinatrice progetto Agrinet4Women
🔹 Raffaella Quadretti – Comunicazione ortofrutticola attraverso web/newsletter | Direttrice myfruit.it – Project Leader Fruit Gourmet
🔹 Cristiano Spadoni – Comunicazione e innovazione connessa alla PAC | Image Line – CommunicationManager www.cap4agroinnovation.eu
🎙️ Simona Riccioin veste di relatrice e moderatrice, Host di Parla con Me® | Comunicazione digitale e sociale nel settore agroalimentare

 

💬 Temi della puntata:
1️ Il dietro le quinte della comunicazione: storie ed esperienze reali
2️ Il ruolo dei canali digitali e social nel racconto dell’ortofrutta
3️ Comunicare l’agricoltura alla società civile: sfide e opportunità
4️ Focus su politiche agricole e innovazione connesse alla PAC

 

Una diretta da non perdere, pensata per chi lavora nella comunicazione agroalimentare ma anche per chi è curioso di scoprire come si racconta oggi l’agricoltura che guarda al futuro.

 

📍 In diretta su:
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• YouTube → urly.it/3144rz

Regione e Politecnico di Torino insieme per l’edilizia sanitaria

Presentato il piano da oltre 4,5 miliardi: alta formazione, task force e gruppi di lavoro per supportare la sanità del territorio

È stato ufficialmente presentato martedì 8 aprile l’avvio delle attività previste dall’accordo di collaborazione tra Regione Piemonte e Politecnico di Torino per lo sviluppo del  Piano di edilizia sanitaria, un investimento strategico da oltre 4,5 miliardi di euro.

Alla conferenza, svoltasi presso il Grattacielo della Regione, erano presenti il Presidente Alberto Cirio, l’Assessore alla Sanità Federico Riboldi e il Rettore del Politecnico Stefano Paolo Corgnati.

“Siamo orgogliosi di avviare concretamente le azioni previste dall’intesa firmata nell’aprile 2023,” – hanno dichiarato Cirio e Riboldi – “Un’intesa fondamentale per accompagnare le aziende sanitarie piemontesi nella realizzazione di progetti edilizi ospedalieri di alta complessità, parte integrante di un piano senza precedenti per la nostra sanità. Ringraziamo il Rettore Corgnati per la piena disponibilità e collaborazione.”

La prima iniziativa sarà l’attivazione, prima dell’estate, di un corso di alta formazione executive in Ingegneria per la Sanità, rivolto ai tecnici delle ASL e della Regione. Un’autentica “Academy” dell’edilizia sanitaria, pensata per garantire aggiornamento continuo al personale e attrarre giovani professionalità da inserire nei futuri progetti edilizi.

“Questo tavolo permanente di coordinamento – ha spiegato il Rettore Corgnati – rappresenta una chiara espressione della missione del nostro Ateneo, volta a promuovere collaborazioni istituzionali per lo sviluppo culturale, scientifico e professionale della collettività. Oltre all’Academy, istituiremo una task force dedicata all’edilizia sanitaria, con il compito di affiancare Regione e ASL sia nella manutenzione programmata dell’esistente sia nella progettazione di nuove strutture.”

Il programma prevede la realizzazione di 11 nuovi ospedali, 4 interventi di rigenerazione o ampliamento, 91 Case di Comunità, 30 Ospedali di Comunità e oltre 43 Centrali Operative Territoriali.

La collaborazione con il Politecnico includerà anche lo sviluppo di progettualità in ambito di efficienza energetica degli ospedali.

“I nostri esperti – ha aggiunto il Rettore Corgnati – parteciperanno a gruppi di lavoro dedicati alla definizione di strategie per migliorare l’efficienza energetica degli edifici sanitari già esistenti e per sviluppare linee guida utili alla progettazione sostenibile dei nuovi. L’obiettivo è permettere alle aziende sanitarie di cogliere appieno le opportunità di finanziamento, in un’ottica di sostenibilità economica, ambientale ed energetica.”

Ecco i ‘Poli dell’Occupabilità’ per l’inserimento lavorativo e la ricollocazione professionale

Creare le opportunità per una nuova e buona occupazione, favorendo l’incontro tra la domanda e la richiesta di lavoro anche attraverso misure idonee a potenziare e adeguare le competenze di giovani e lavoratori e fornire un supporto di orientamento al lavoro gratuito, personalizzato e mirato, ridurre i tempi di collocamento, e accedere alle opportunità di formazione offerte.

Per offrire una risposta al bisogno di lavoro delle persone e a ciò che questo bisogno porta con sé: autonomia economica, inclusione sociale, sviluppo professionale e realizzazione personale, la Città di Torino e la Fondazione Compagnia di San Paolo lanciano una serie di importanti misure rivolte a coinvolgere enti del territorio per sostenere l’infrastrutturazione dell’ecosistema cittadino per la formazione e per il lavoro

Come? Favorendo una maggiore capillarità dei servizi, il potenziamento della sinergia tra le progettualità esistenti, un ambiente dinamico in cui le persone, e i giovani in particolare, possano trovare il supporto essenziale per riuscire a navigare con successo le transizioni nel mercato del lavoro.

Queste misure fanno parte dell’iniziativa Città dell’Educazione – Intervento 16+, promossa dalla Compagnia di San Paolo in collaborazione con la Città di Torino e del progetto di creazione della Rete dei Poli dell’Occupabilità, che verrà lanciato dalla Città di Torino.

Ad annunciare lo sviluppo di una rete capillare di spazi dedicati al lavoro finalizzata a contrastare il fenomeno del mismatching tra domanda e offerta di lavoro la Vicesindaca di Torino che sottolinea come la Città di Torino sia da sempre attenta alle sfide occupazionali e al sostegno delle fasce più vulnerabili.

Il progetto che partirà quest’anno e sarà attivo fino al 2028 ha come obiettivo la costruzione all’interno delle sedi circoscrizionali e in locali messi a disposizione dalla Città sul territorio comunale di centri dove sia possibile per il cittadino e le aziende accedere a vari servizi finalizzati a incrementare l’occupazione, ‘Poli dell’Occupabilità’ il cui personale dovrà organizzare interventi finalizzati al supporto all’inserimento lavorativo, alla ricollocazione professionale.

Ai singoli progetti sarà assegnato un budget che potrà essere utilizzato per la copertura di spese di varia natura, quali tirocini, formazioni, ma anche spese di conciliazione, trasporti e altro. Questa collaborazione si inserirà nell’ambito del più ampio “Patto per il lavoro e lo sviluppo” che la Città di Torino intende promuovere con gli stakeholder e le istituzioni compresa la Fondazione Compagnia di San Paolo.

Con l’obiettivo del reinserimento lavorativo delle persone disoccupate saranno costruiti in collaborazione con le imprese dei percorsi professionalizzanti, di orientamento e di rinforzo delle competenze destinati a integrarsi con le politiche attive del lavoro esistenti. In questo senso la sinergia con la Fondazione Compagnia di San Paolo e l’iniziativa Città dell’Educazione rappresenta per la Vicesindaca un’ulteriore leva per aumentare l’efficacia delle azioni, rendendo la Città sempre più pronta ad affrontare le sfide di un mercato del lavoro in continua evoluzione.

“La Fondazione Compagnia di San Paolo, insieme alla Fondazione per la Scuola e ai suoi Enti strumentali, è da sempre impegnata in interventi per favorire lo sviluppo dei territori e contrastare le diseguaglianze – sottolinea Marco Gilli, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo -. Da molti anni la Compagnia e la Città di Torino collaborano per l’identificazione e lo sviluppo di sperimentazioni innovative e azioni congiunte: con l’iniziativa Città dell’educazione si intendono valorizzare i talenti dei giovani del territorio, realizzando o potenziando interventi efficaci nel ridurre la dispersione scolastica e migliorare l’orientamento e sostenendo alleanze tra sistema di istruzione, formazione e mondo produttivo per promuovere una maggiore equità di genere e intergenerazionale. L’obiettivo è realizzare a Torino, così come a Vercelli in Piemonte, Genova e Savona in Liguria, vere e proprie Città dell’Educazione, forti caratteristiche di inclusione, innovazione e sostenibilità, che coinvolgano tutti gli attori del territorio”.

L’Iniziativa Città dell’Educazione, promossa in stretta collaborazione anche con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, lancia così una importante sfida ai territori con i quali collabora: considerare l’educazione e il protagonismo dei giovani al centro delle politiche di trasformazione di lungo periodo delle città, in un momento storico caratterizzato dal calo demografico e quindi dalla diminuzione delle generazioni più giovani, per offrire opportunità educative e formative di qualità, innovazione pedagogica per l’inclusione e apprendimento continuo, coinvolgere tutta la comunità educante, raccogliere, comprendere, gestire ed utilizzare i dati, rafforzare le competenze di dirigenti, insegnanti, educatori, operatori e famiglie,  adottare  e sostenere metodi e sperimentazioni replicabili e scalabili.

Nella Città di Torino, l’iniziativa Città dell’Educazione prevede di rafforzare l’offerta di servizi personalizzati di cura, crescita e apprendimento per bambini/e da 0 a 6 anni e per le loro famiglie, bambini/e e adolescenti da 6 a 19 anni. Per i giovani dai 16 fino ai 29 anni l’intento è quello di migliorare la loro capacità di autodeterminare il proprio futuro e di conseguire il successo formativo e lavorativo, indipendentemente dalla loro condizione sociale e familiare di origine.

I dati 2024 sul benessere equo e sostenibile evidenziano infatti come a Torino e provincia risulta occupato il 38,2% di persone tra i 15-29 anni, cifra al di sotto della media regionale di circa 2 punti percentuali. La disoccupazione giovanile in Piemonte nella fascia di età 15-29 anni (11,5%) è più elevata di quella delle altre grandi regioni del Nord, seppur in diminuzione a partire dal 2015. Nel capoluogo ci sono gli under 30 più penalizzati sul piano occupazionale, nonché la quota più alta di mancata partecipazione lavorativa (10,7%) e inattività (56,2%).

Per contribuire ad aumentare il numero dei giovani della Città di Torino che scelgono di modificare le loro traiettorie personali e professionali, trovando una collocazione lavorativa o ricercando attivamente un’occupazione o partecipando con continuità a percorsi di istruzione o formazione, la Fondazione Compagnia di San Paolo ha lanciato il 31 marzo la Call for Action “Unlock”. Opportunità per i giovani, scelte per il futuro” nell’ambito dell’intervento Città dell’Educazione 16+ con la quale intende di rafforzare le alleanze tra istituzioni, enti del privato sociale e soggetti attivi nel campo dell’educazione, delle politiche attive del lavoro e della formazione per riuscire a meglio interpretare e anticipare le sfide del mercato del lavoro. La Call si rivolge a partenariati pubblico-privato sociale e mette a disposizione fino a 6 milioni in 3 anni per promuovere un modello di integrazione di servizi orientato all’aumento del livello di partecipazione dei giovani ai servizi del territorio e al contrasto di fenomeni quali l’inattività, la marginalità e la diseguaglianza sociale.

Nel più ampio quadro della strategia cittadina di intervento per la promozione dell’occupabilità, la Fondazione Compagnia di San Paolo e la Città collaboreranno intensamente:  attraverso la Call for Action UNLOCK risulta prioritario accompagnare i giovani ad affrontare le sfide legate all’accesso nel mercato del lavoro definendo una offerta integrata e complementare di attività in particolare per coloro che si trovano nella delicata fase di transizione alla vita adulta e non sanno come affrontarla. L’intento è quello di sostenere percorsi esperienziali basati sulla scoperta, lo sviluppo del pensiero critico e l’apprendimento cooperativo anche attraverso l’utilizzo di tecniche partecipative che incentivino i giovani a condividere le proprie opinioni, esprimere i propri bisogni e sviluppare idee/soluzioni innovative.

TORINO CLICK

Piemonte: una “mappa” per favorire nuove opportunità di insediamento per le imprese

La Giunta regionale del Piemonte, su proposta dell’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano, ha approvato una delibera strategica per lo sviluppo del sistema produttivo locale. Il provvedimento prevede la realizzazione di una mappatura delle opportunità insediative presenti sul territorio, finalizzata a individuare e promuovere aree e immobili pronti ad accogliere nuove attività economiche.

L’obiettivo principale è rafforzare l’attrattività del Piemonte per gli investitori, sia italiani che esteri, attraverso uno strumento chiaro, aggiornato e trasparente, in grado di agevolare i processi di insediamento delle imprese.

Per dare attuazione alla delibera, sarà avviata una manifestazione d’interesse rivolta a enti locali, proprietari pubblici e privati e intermediari immobiliari, affinché segnalino aree edificabili e immobili esistenti destinabili ad attività produttive, inclusa la logistica. Inoltre, la Regione riconosce un ruolo strategico alle associazioni di categoria, che contribuiranno a raccogliere, aggiornare e trasmettere dati utili per alimentare in modo continuativo il sistema regionale delle opportunità insediative.

Dopo la valutazione e validazione da parte degli uffici regionali, le opportunità ritenute idonee saranno inserite in una piattaforma promozionale e valorizzate su scala nazionale e internazionale. La promozione avverrà anche tramite eventi, fiere e portali istituzionali, tra cui “Invest in Italy” del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

L’approvazione della delibera si inserisce in un contesto favorevole: il Piemonte è stato recentemente riconosciuto dal Financial Times come una delle regioni europee più attrattive per gli investimenti industriali esteri. Questo riconoscimento evidenzia la solidità del sistema produttivo locale e la capacità del territorio di accogliere nuove realtà economiche.

“Questa iniziativa – dichiara l’assessore Tronzano – rappresenta un passo concreto per aumentare la competitività del Piemonte. Con la mappatura delle aree disponibili, vogliamo offrire alle imprese un quadro chiaro e accessibile delle opportunità presenti, valorizzando il patrimonio immobiliare esistente e le potenzialità future. Si tratta di uno strumento pensato per semplificare il processo di localizzazione e accelerare i percorsi di investimento, in linea con le migliori pratiche europee”.

A supporto di questa strategia, sarà coinvolto il “Team Attrazione”, un gruppo interdirezionale della Regione Piemonte attivo dal 2021 per assistere gli investitori in ogni fase del processo. Coordinato dalla Direzione regionale Competitività del sistema regionale, il team faciliterà il dialogo con gli enti locali, razionalizzerà le attività amministrative e collaborerà con lo Sportello Unico nazionale per l’Attrazione Investimenti.

 

I dazi di Trump preoccupano anche gli agricoltori torinesi

«Negli ultimi anni – spiega il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – una buona parte dei nostri produttori ha imparato a internazionalizzare. Un cambio di mentalità portato avanti dalle nuove generazioni di agricoltori che oggi sanno vendere le nostre eccellenze alimentari guardando all’export e alla vendita sul web. Una buona fetta di queste esportazioni sono assorbite proprio dal mercato americano».

L’agricoltura torinese esporta negli USA oltre il 30% dei vini DOCG. I vini più richiesti dagli americani sono il Freisa, il Carema e l’Erbaluce spumante; ma vengono esportati negli Stati Uniti anche i vini eroici del Pinerolese e della valle di Susa. Anche una quota di frutta pinerolese (mele, pere, pesche) va a finire sugli scaffali americani, mentre altri prodotti sono interessati indirettamente come le nocciole e il latte da contratto di filiera che vengono utilizzati dall’industria dolciaria che esporta a sua volta negli USA.

Per tutto il Piemonte, la quota di export agroalimentare verso gli USA è del 13% sul totale; una quota che nel 2024 risultava in crescita di oltre i 3,5% per un valore di oltre 4,1 miliardi di euro.

«Proprio in queste ore sono in corso contatti tra i nostri produttori e gli importatori USA per provare almeno a suddividere questi rincari del 20%. Si sta cercando in tutti i modi di salvare il rapporto con il mercato americano ma, ovviamente, c’è che pensa di rivolgersi anche ai mercati asiatici e a quelli dei Paesi emergenti. Quello che non dobbiamo assolutamente perdere è questa consolidata propensione dei nostri produttori ad avere uno sguardo internazionale. Non dobbiamo assolutamente richiuderci in noi stessi e guardare solo alle vendite in Italia. Diversificare i mercati è diventato vitale, così come è sempre più importante che sia favorita la vendita diretta da parte delle aziende agricole utilizzando gli strumenti più moderni».

Coldiretti Torino invita, comunque, a non fare prevalere il panico o la fretta. «Oggi è il momento della maturità. È il momento di dimostrare che, come agricoltori ma anche come piemontesi, siamo capaci di prendere decisioni ponderate e non affrettate. Un appello che rivolgiamo anche alla politica. Le guerre, anche quelle commerciali, portano solo disastri. Non conviene a nessuno soffiare sul fuoco, ma servono sangue freddo e un lavoro meticoloso per diversificare ancora di più i nostri mercati».

Ma l’invito rivolto alla politica è che non si penalizzi ulteriormente l’agricoltura in un momento così difficile per tutti. «Ci rivolgiamo all’Europa ma anche alla Regione. In un momento come questo, massacrare ancora l’agricoltura attaccando la cultura del vino, imponendo etichette allarmistiche oppure obbligando gli allevatori a costosi interventi per seguire un discutibile Piano della qualità dell’aria, o favorire il consumo di suolo con il fotovoltaico o nuove infrastrutture, sa di accanimento verso un settore vitale per tutti».

Il Piemonte a Vinitaly con 107 produttori eccellenze del territorio

Da domenica 6 aprile il Piemonte è protagonista della 57esima edizione del Vinitaly a Verona

Da domenica 6 a mercoledì 9 aprile 2025 il Piemonte vitivinicolo ritorna da protagonista a Verona alla 57esima edizione di Vinitaly, il Salone internazionale dei vini e distillati, imprescindibile palcoscenico per gli operatori provenienti da tutto il mondo.

A pochi giorni dall’introduzione dei dazi USA, sarà anche la prima occasione per il comparto vitinicolo piemontese per confrontarsi sul tema e i suoi possibili effetti.

Confermata, dopo il debutto di successo della scorsa edizione, la presenza dell’area Piemonte nel cuore del Padiglione 10 di Veronafiere, dove è ospitata anche la maggior parte degli espositori piemontesi presenti con il proprio stand. Si tratta di un grande spazio collettivo di 1500 mq allestito e gestito da Piemonte Land of Wine, l’ente che riunisce i 14 consorzi piemontesi del vino. Nell’Area Piemonte sono presenti 107 produttori di tutto il Piemonte e i 14 consorzi di tutela.

“Il Piemonte torna da protagonista a Vinitaly – dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore al Commercio, Agricoltura, Cibo, Caccia e Pesca Paolo Bongioanni e l’assessore al Turismo Marina Chiarelli – palcoscenico imprescindibile per la promozione internazionale non solo dei suoi grandi vini, ma di tutto il suo agroalimentare di eccellenza e del suo turismo”.

Numerose le novità di questa edizione 2025.

“Vinitaly 2025 rappresenta per il Piemonte un anno di svolta – spiega l’assessore Bongioanni – Debutta il nuovo brand “Piemonte is- Eccellenza Piemonte”, il marchio di qualità che abbiamo presentato a Roma e che da ora accompagnerà le produzioni agroalimentari piemontesi a denominazione d’origine, un patrimonio di 19 vini Docg e 41 Doc, 14 prodotti Dop e 9 lgp, 344 prodotti agroalimentari tradizionali e quasi 600 prodotti di montagna con cui il Piemonte esprime da solo quasi un quarto delle produzioni certificate in tutta Italia. A Vinitaly lanciamo anche la nuova indicazione geografica più ampia “Piemonte”, che potrà essere aggiunta sulle etichette dei nostri vini Doc e Docg per identificarli con la nazione in cui nascono. E l’Alta Langa Docg, il Metodo Classico piemontese proclamato Vino piemontese dell’anno 2025, inizia di qui il suo viaggio per accogliere gli ospiti di grandi eventi che nei prossimi mesi vedranno la nostra regione protagonista. Con questi strumenti inauguriamo un nuovo approccio, un radicale cambio di marcia per la promozione del nostro territorio attraverso i suoi prodotti di eccellenza”.

Fitto il calendario di appuntamenti e presentazioni in programma nell’area Piemonte. Domenica 6 aprile alle 14.30 inaugurazione con la presentazione del brand ‘Piemonte is Eccellenza Piemonte’ nelle denominazioni di origine, dell’Alta Langa Docg Vino piemontese dell’anno 2025 e del concorso “50 Best Restaurants”, con il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo Paolo Bongioanni, l’assessore al Turismo, Cultura e Sport Marina Chiarelli, Francesco Monchiero, presidente Piemonte Land of Wine; Beppe Carlevaris, presidente VisitPiemonte; Maria Cristina Castelletta, presidente Consorzio Alta Langa, Paolo Ricagno, presidente Consorzio di Tutela Vini d’Acqui; modera Danilo Poggio.

Alle 16 all’Auditorium Verdi la presidente del Consorzio Alta Langa Maria Cristina Castelletta riceverà il Premio Angelo Betti – Benemeriti della Viticoltura 2025.

Lunedì 7 aprile alle 12 vi sarà un confronto tra territori Unesco del Vino sulla presentazione a Parigi della Candidatura dell’area del Roero a Buffer Zone Unesco; alle 15 si parlerà di salute e consumo di vino nella dieta mediterranea: quali decisioni da assumere alla luce delle conoscenze disponibili, con l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Federico Riboldi.

Martedì 8 aprile, alle12, l’Associazione Produttori del Vino Biologico del Piemonte e Fondazione Agrion presentano il report sull’andamento del vino biologico in Piemonte e il progetto dell’Osservatorio del Vino biologico del Piemonte. Alle 14.30 si terrà un convegno sul “Piemonte del futuro” sostenibilità, competitività e nuovi orizzonti di consumo nel vino, a cura di Accademia di Agricoltura di Torino.

E torna dopo il successo dello scorso anno anche il Ristorante Piemonte, all’esterno del Padiglione 10, curato dallo chef stellato piemontese Massimo Camia ( Novello, Cn, 1 stella Michelin), proporrà un menu a base di prodotti piemontesi Dop e Igp, accompagnati da vini Doc e Docg del territorio regionale.

In carta piatti come gli asparagi del Roero alla crema di Grana Padano Dop, i Gobbi di salsiccia di Bra, patate e porri e il biancostato di Vitellone Piemontese della Coscia cotto a bassa temperatura, la Piccola pasticceria piemontese. confermato anche lo spazio lounge, annesso al ristorante a cura del consorzio Asti Docg.

Mara Martellotta

cs

Guerre commerciali e dazi, export verso gli USA: il Piemonte vale 5,5 miliardi

Dopo vari tira e molla, minacce e promesse Trump ha presentato quella che ha definito la “giornata della liberazione” con i dati sui dazi, che per i prodotti importati dall’UE arriveranno al 20% senza distinzioni tra i Paesi.

Le nuove misure rischiano di avere un impatto significativo sull’Italia, uno dei Paesi più esposti alla stretta commerciale, insieme alla Germania. Infatti gli USA rappresentano il secondo mercato di sbocco per le esportazioni italiane, con un valore annuale che supera i 67 miliardi di euro, pari al 10,7% dell’intero export nazionale.

Le aree regionali più vocate all’export verso gli USA sono la Lombardia /14,2 miliardi), l’Emilia Romagna (10,4), la Toscana (9,1) il Veneto (7,5) e il Piemonte (5,5). Complessivamente, la quota sportata da queste cinque realtà territoriali sul totale nazionale verso gli USA sfiora il 70%

Una analisi territoriale che considera il peso dell’export negli USA relativo ad autoveicoli, rimorchi e semirimorchi – per il 77,2% ad automobili e veicoli per il trasporto persone inferiore a 10 posti, per il 19,1% da ricambi, accessori e carrozzerie è per il rimanente 3,7% da altri autoveicoli – sul valore aggiunto regionale indica che la maggiore esposizione ai dazi USA sulle automobili si registra in Emilia-Romagna (1,81%), davanti a Piemonte (0,41%), Campania (0,30%) e Trentino-Alto Adige (0,22%). Insieme, queste quattro regioni rappresentano l’89,2% delle esportazioni nazionali di autoveicoli negli USA.

Commenta Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino: “Siamo molto preoccupati in quanto i dazi colpiscono un esteso indotto, dominato dai settori della meccanica. Ma più in generale, tutte le imprese manifatturiere, già provate dalla complessità del mercato globale, saranno  penalizzate dalle restrizioni commerciali. Serve un’azione coordinata a livello europeo per affrontare queste turbolenze. Sul piano internazionale è, quindi, necessario un dialogo costruttivo per evitare scenari economici negativi e tensioni tra Paesi alleati. Guardare ai mercati esteri è imprescindibile per la crescita. Occorre investire su export, formazione e strategie di internazionalizzazione per rafforzare la competitività. Le PMI devono adattarsi rapidamente, puntando su eccellenza e specializzazione, diversificando i mercati e cogliendo opportunità nei Paesi emergenti.”

“Gli Stati Uniti rappresentano un mercato chiave per i prodotti artigianali del nostro territorio, apprezzati per la loro qualità e il loro valore storico, l’introduzione di dazi penalizza gravemente il nostro comparto, rendendo meno competitivi i nostri prodotti rispetto a quelli locali o di altri Paesi non soggetti a restrizioni. Non ultimo, ci preoccupa – conclude De Santis – l’effetto domino che i dazi potrebbero innescare, facendo alzare l’inflazione e mettendo in difficoltà tutta la filiera che in Europa gioca la partita più importante. Oggi il problema è ancora più ampio: l’intero mercato interno europeo è in crisi, con settori chiave come l’automotive e la moda di lusso che registrano forti rallentamenti. Se l’Europa non rilancia la domanda interna, le nostre imprese artigiane – che sono parte essenziale di queste filiere – rischiano di pagare un prezzo altissimo.”

La Regione contro lo sfruttamento lavorativo. Piemonte capofila del progetto europeo

Presentati il 2 aprile a Torino al Grattacielo della Regione Piemonte i risultati del progetto Common Ground 2023-2025, nato con l’obiettivo di contrastare il fenomeno del lavoro irregolare e dello sfruttamento. Un fenomeno diffuso su tutto il territorio nazionale e che riguarda diversi settori economici, mettendo a rischio la dignità e la sicurezza dei lavoratori.

La Regione Piemonte è l’ente capofila del progetto finanziato con fondi europei nell’ambito del PON Inclusione e del Fondo Sociale Europeo, in partenariato con le Regioni Liguria, Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Emilia Romagna. Common Ground è stato sviluppato in due momenti: la prima fase, realizzata nell’autunno del 2023, ha previsto la formazione di oltre 150 operatori della Polizia Locale di Torino e di alcuni comuni limitrofi. Un’attività di formazione mirata, che ha permesso di approfondire le dinamiche dello sfruttamento lavorativo, le normative di riferimento e le procedure operative necessarie per affrontare le situazioni di irregolarità nei luoghi di lavoro.

La seconda fase, avviata nel 2024, si è concentrata sul potenziamento delle attività di vigilanza nel settore edile, tramite una convenzione stipulata tra la Regione Piemonte – Assessorato all’Immigrazione e la Città di Torino – Comando Corpo di Polizia Locale. Grazie alla collaborazione con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro e lo Spresal, sono stati realizzati servizi ispettivi straordinari congiunti per individuare e contrastare situazioni di illegalità e insicurezza nei cantieri. In totale sono stati 19 i cantieri ispezionati, di cui  11 pubblici e 8 privati. Le imprese edili  controllate sono state 86 e 297 i lavoratori controllati, di cui nessuno (al momento dell’ispezione) è risultato irregolare: 286 con contratto di lavoro subordinato e 11 artigiani.

“Oggi non celebriamo solo la conclusione di un percorso, ma gettiamo le basi per il futuro. È nostro dovere continuare su questa strada, rafforzando ulteriormente le sinergie tra le istituzioni, investendo nella formazione degli operatori e potenziando gli strumenti a disposizione per contrastare ogni forma di sfruttamento lavorativo.”, ha sottolineato l’assessore all’Immigrazione, Sicurezza e Polizia locale della Regione Piemonte Enrico Bussalino. “Questa esperienza infatti ha dimostrato quanto sia cruciale un’azione coordinata tra gli enti preposti. Il lavoro di squadra e la condivisione di competenze hanno permesso di ottenere risultati significativi, contribuendo a migliorare l’efficacia delle attività di controllo sul territorio”, ha concluso l’assessore Bussalino.

Alla presentazione sono inoltre intervenuti Michela Favaro, vicesindaca con delega al Lavoro della Città di Torino; Marco Porcedda, assessore alla Legalità e alla Polizia Locale della Città di Torino; Roberto Mangiardi, Comandante della Polizia locale di Torino; Angelo Serina, direttore Ispettorato del lavoro Area Metropolitana di Torino.