ECONOMIA- Pagina 106

Giorgio Santambrogio e Mirco Cerisola a “Parlami di spreco”

Giovedì 29 febbraio prossimo in onda alle 18 una puntata speciale di “Parlami di spreco” condotta dalla Social Media Manager Simona Riccio

 

Parla con me è entusiasta di annunciare una puntata speciale di “Parlami di spreco” in onda giovedì 29 febbraio prossimo alle ore 18.

“Questo evento – spiega Simona Riccio, founder della trasmissione e Social media manager & Agrifood Specialist – costituirà l’ennesima opportunità per tutti noi di unirci e sensibilizzare il pubblico sul tema critico dello spreco alimentare. La trasmissione sarà in diretta sulla pagina Linkedin top Voice di Simona Riccio e sul canale you tube di “Parla con me”. In questa occasione avremo l’opportunità di accogliere due ospiti d’eccezione, impegnati nella lotta contro lo spreco alimentare, Giorgio Santambrogio e Mirco Cerisola”.

Giorgio Santambrogio, ceo del gruppo VèGè, è da sempre attento al contrasto allo spreco alimentare, orgoglioso di unirsi a Too Good To Go.

“In un momento di per sé così delicato – spiega Giorgio Santambrogio – è importante non perdere il focus sulle piccole azioni che possiamo compiere per fare la differenza, sia a livello ambientale sia sociale. Lo spreco alimentare ha infatti diverse conseguenze: sprecando cibo non solo vengono sprecati degli alimenti, ma anche l ‘energia che è necessaria per produrre il prodotto e le risorse umane che hanno fatto sì che quel prodotto finisse sulla nostra tavola”.

Mirco Cerisola è ’Italy country director di “Too Good to Go” è l’azienda a impatto sociale nata in Danimarca nel 2015 con lo scopo di contrastare lo spreco alimentare. Consente ai consumatori di acquistare delle “Surprise bag” a prezzo ridotto contenenti cibo invenduto da attività commerciali quali forni o panifici, pasticcerie, ristoranti, bar, negozi di alimentari e supermercati. Grazie ad un’apposita app, gli utenti possono individuare facilmente i punti vendita aderenti nella propria zona, prenotare e ritirare i prodotti nella fascia oraria indicata al momento dell’acquisto.

Simona Riccio, moderatrice e conduttrice di Parla con me, guiderà la discussione su questo tema cruciale, offrendo spunti di riflessione, incoraggiando il pubblico a partecipare attivamente.

Mara Martellotta

L’allarme dei sindacati: oltre mille uffici postali a rischio in Piemonte

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“In Piemonte un’ulteriore privatizzazione di Poste italiane metterebbe a rischio oltre 1.000 uffici postali a bassa redditività. Un problema non solo occupazionale per oltre 3mila impiegati, ma anche di tenuta sociale, per la possibile chiusura di molti uffici postali minori, in piccoli comuni, specie di zone periferiche e montane.  Chiediamo quindi al Consiglio regionale un’azione di sensibilizzazione affinché il Governo riesamini la sua scelta”.

Questa la richiesta di una rappresentanza sindacale dei lavoratori di Poste italiane, guidata da Bruno Bartone (Cisl), Nunzia Mastrapasqua (Cgil) ed Evaristo Perrini (Uil), auditi questa mattina in Consiglio regionale a Palazzo Lascaris. Le preoccupazioni dei lavoratori sul futuro dell’azienda riguardano l’intenzione annunciata dal Governo di collocare sul mercato una nuova tranche di azioni, oggi nelle mani del Mef e di Cassa depositi e prestiti.  L’operazione, che dovrebbe realizzarsi nel mese di marzo, si inserisce nella scia della cessione del 35% del pacchetto azionario del gruppo, già decisa nell’ottobre 2015 dall’Esecutivo dell’epoca.
Ad ascoltare le richieste della delegazione il presidente del Consiglio Stefano Allasia, con il consigliere segretario Ivano Martinetti e i consiglieri Paolo Ruzzola, Sean Sacco e Mauro Salizzoni.
I sindacalisti hanno sottolineato che, con l’eventuale perdita del controllo pubblico di Poste, verrebbe meno l’universalità del servizio.
“Comprendiamo le vostre preoccupazioni – ha affermato Allasia – questa amministrazione regionale ha cercato di impegnarsi a supporto di chi abita in montagna per garantire i principali servizi ai cittadini, compresi gli anziani, per evitare che i territori periferici si spopolino.  Come Ufficio di presidenza ci impegniamo a sottoporre la questione all’intero Consiglio. L’obiettivo è formulare un ordine del giorno al Governo regionale affinché si impegni a convocare l’azienda e, quando sarà disponibile il piano industriale, a valutare di mettere a disposizione risorse per garantire comunque la continuità e capillarità del servizio”.

Incontri Ucid, si inizia con Fiorenzo Borello

Prende avvio il ciclo di incontri, promosso da UCID Torino, dal titolo “Testimonianze con apericena”, appuntamenti con imprenditori di successo

L’UCID organizza, a partire dal 28 febbraio prossimo, un ciclo di incontri dal titolo “Testimonianze con apericena”, nell’ambito degli appuntamenti “UCID Torino incontra”, “storie di imprenditori, di coraggio e di innovazione”, presso l’Unione Industriale di Torino in via Vela 17/a. Il primo appuntamento sarà con l’imprenditore Fiorenzo Borello, della Borello Srl, mercoledì 28 febbraio alle 19:00; seguirà l’incontro il 20 marzo, sempre alle 19:00, con Cristina Fresia, della Fresia Alluminio; terzo incontro giovedì 11 aprile, alle ore 19:00, con la conferenza tenuta da Paolo Pellegrini di Mediacor Srl.

“Gli incontri prevedono un ingresso scontato per gli studenti – spiega la Presidente dell’UCID Silvia Tabasso – perché crediamo che la testimonianza sia il modo migliore per conoscere il mondo del lavoro”.

Le “Testimonianze con apericena” avranno un costo di 25 euro, mentre per gli studenti universitari sarà di 12 euro.

Prenotazione obbligatoria: ucid@ucidtorino.it

Telefono: 333 1803520

I posti sono limitati e si darà precedenza ai soci e agli studenti.

 

Mara Martellotta

Prezzi a Torino: alimentari più cari del 5% in un anno, energia – 20%

Le rilevazioni nel mese di gennaio 2024

Nel mese di Gennaio 2024 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dal Servizio Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 118,8 (Base Anno 2015=100) segnando una variazione del +0,1% rispetto al mese precedente e del +0,7% rispetto al mese di Gennaio 2023 (tasso tendenziale).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano +0,4% sul mese precedente e +2,7% su gennaio 2023. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto rilevano -0,2% rispetto al mese di dicembre 2023 e     -1,6% sull’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano +0,3% sul mese precedente e +1,5% rispetto a gennaio 2023.

Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva +0,6% su base congiunturale e -0,5% su base tendenziale.

I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:

Beni Alimentari +0,9% sul mese precedente e +4,9% sull’anno precedente,

Beni Energetici +1,1% sul mese precedente e -20,0% sull’anno precedente,

Tabacchi INVARIATO sul mese precedente e +2,2% sull’anno precedente,

Altri Beni +0,2% sul mese precedente e +2,2% sull’anno precedente.

Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra -0,4% su base congiunturale e +2,5% su base tendenziale.

Sono state riscontrate le seguenti variazioni:

Servizi relativi all’Abitazione +0,2% sul mese precedente e +3,1% sull’anno precedente,

Servizi relativi alle Comunicazioni +0,2% sia sul mese che sull’anno precedente,

Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona -0,5% sul mese precedente e +1,9% sull’anno precedente,

Servizi relativi ai Trasporti -2,2% sul mese precedente e +4,4% sull’anno precedente,

Servizi vari +0,2% sul mese precedente e +2,2% sull’anno precedente.

L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi segnala -0,1% rispetto al mese precedente e +2,5% rispetto all’anno precedente.

L’Indagine dei Prezzi al Consumo è stata effettuata secondo le disposizioni e le norme tecniche stabilite dall’ISTAT.

I dati relativi al mese di Gennaio si possono consultare sul sito: http:/www.comune.torino.it/statistica/

Torino Click

Da Borello Supermercati un bonus in busta paga ai dipendenti

250 Euro in più con l’ultimo stipendio. Fiorenzo Borello: “Non una spesa ma un investimento per la nostra comunità aziendale”

Le famiglie, da un lato, devono barcamenarsi con i prezzi ovunque  in aumento. I supermercati, dall’altro, sono alle prese con la contrazione dei consumi. In questo periodo non proprio semplice in cui tutti devono cercare di far quadrare i conti Fiorenzo Borello, fondatore e responsabile di Borello Supermercati ha fatto una scelta coraggiosa destinando un bonus di 250 euro in aggiunta allo stipendio mensile consegnato nei giorni scorsi ai suoi dipendenti. In totale 200mila euro detassati e dunque tutti usufruibili. “Per l’azienda è stato un impegno non di poco conto, – commenta Borello – ma i nostri 750 collaboratori sono una vera e propria famiglia. Quindi considero questa scelta non una spesa bensì un investimento sulle risorse umane, un piccolo aiuto per affrontare più serenamente la quotidianità”.

Del resto la nota catena piemontese di supermercati, sulla piazza da circa 50 anni, non è nuova a iniziative di carattere sociale. Numerose infatti le attività in collaborazione con le realtà locali del volontariato, dell’associazionismo, dello sport e della cultura.
Già durante il periodo Covid Borello Supermercati aveva destinato ai dipendenti un contributo straordinario.
Cerchiamo di ‘fare comunità’ – aggiunge Borello – coniugando la serietà imprenditoriale, la qualità dei prodotti e la ricerca della filiera corta con un iniziative concrete nei confronti del territorio”. Lo scorso anno Borello Supermercati ottenne da Altroconsumo il riconoscimento della seconda posizione nazionale per la qualità della carne nei supermercati. Tra i numerosi prodotti in vendita anche i vini del celebre cantante Al Bano, grande amico di Fiorenzo Borello (foto di copertina).

La Regione riapre lo sportello delle aziende piemontesi in crisi

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Lunedì 26 febbraio: questa la data in cui riapre lo sportello del bando “Interventi integrati per l’acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio di chiusura L.R. 34/04 – Fondo Sviluppo e Coesione 2021/2027″. Senza un sostegno significativo della Regione molte aziende rischiano di chiudere per sempre. Ecco perché la Misura si pone l’obiettivo di agevolare le imprese che intendano acquisire aziende in crisi conclamata, unità produttive (impianti, stabilimenti produttivi e centri di ricerca) a rischio di definitiva chiusura o già chiusi per cessazione dell’attività o dell’impresa.  Per questa misura la dotazione di fondi regionali è 4,2 milioni di cui 2,7 destinati alla Linea Investimenti e 1,23 milioni dedicati alla Linea Occupazione. Rispetto alla versione precedente del bando, è stata abbassata la soglia di accesso per le PMI, rispettivamente euro 500.000 per le piccole ed euro 1.000.000 per le medie, mentre resta pari a euro 1.500.000 la soglia per le grandi imprese.

Con questo atto si provvede alla concessione di agevolazioni a imprese acquirenti di qualsiasi dimensione e a Imprese e lavoratori per progetti di investimento iniziale finalizzati a rilevare:

– aziende o rami di aziende localizzate in Piemonte, con i relativi impianti, stabilimenti produttivi e centri di ricerca ed i connessi attivi, materiali ed immateriali, in situazioni di crisi conclamata, a rischio di definitiva chiusura o già chiusi per cessazione dell’attività o dell’impresa.

Possono essere finanziati anche:

– interventi che prevedano l’affitto di aziende o rami d’azienda purché abbiano le caratteristiche identificate dalla misura.

Tali interventi sono ammissibili solo se finalizzati alla successiva acquisizione a titolo definitivo. Fa parte delle agevolazioni previste dalla Misura la concessione di incentivi per l’assunzione di lavoratori da impiegare nell’azienda o nel ramo di azienda oggetto dell’acquisizione. La linea di incentivazione all’assunzione prevede un contributo alle imprese per inserimenti di personale a tempo indeterminato L’intervento deve consentire di mantenere o di raggiungere, al termine del primo anno solare successivo a quello di conclusione dell’investimento (anno a regime), almeno il 40% dell’occupazione presente nell’azienda o nel ramo d’azienda oggetto di acquisizione.

Riapriamo uno sportello importante per il nostro territorio. Abbiamo il dovere di aiutare il mondo delle imprese e dare un sostegno ad aziende in crisi che grazie all’intervento di investitori possono riemergere da momenti di difficoltà, oppure di favorire il ricambio generazionale – afferma l’Assessore alle attività Produttive Andrea Tronzano. Tale sostegno è volto a contrastare i processi di deindustrializzazione in atto e recuperare a fini produttivi i siti industriali dismessi o a rischio di dismissione, salvaguardando il patrimonio di conoscenze e di specifiche competenze professionali– continua l’Assessore Tronzano – nonché di favorire il mantenimento, il miglioramento e il recupero dei livelli occupazionali.”

“Il patrimonio industriale e professionale presente in Piemonte è unico e noi vogliamo tutelarlo. Questa misura che riproponiamo con convinzione è volta a proteggere il nostro tessuto economico” spiega l’assessore regionale al Lavoro e Formazione Professionale Elena Chiorino. “Sostenere acquisizioni sane e investimenti è doveroso, perché significa difendere le nostre imprese, creare opportunità occupazionali e supportare il Made in Italy” conclude l’assessore.

Anci e Anfov: “Piemonte Innovazione e Sviluppo Next Generation”

ANCI Piemonte affida ad ANFoV l’organizzazione delle prossime due edizioni del Premio.

 

È stato siglato  l’accordo tra ANCI Piemonte e ANFoV, l’associazione nazionale con sede a Torino che riunisce i soggetti imprenditoriali e istituzionali le cui peculiarità di Innovazione tecnologica convergono per la diffusione della cultura del rinnovamento. L’accordo è volto alla realizzazione delle prossime due edizioni del Premio “Piemonte Innovazione e Sviluppo Next Generation”.

Con questo accordo, ANCI Piemonte affida ad ANFoV, fino alla fine del 2025, tutti gli aspetti organizzativi e realizzativi di un’iniziativa che, grazie a questo sodalizio, negli ultimi tre anni è cresciuta a tal punto da diventare un riferimento nella cultura dell’Innovazione, supportando decine di amministrazioni pubbliche, enti pubblici e realtà associate pubbliche nella realizzazione dei loro progetti innovativi. L’accordo prevede che ANCI Piemonte si associ ad ANFoV.

“Siamo lieti di aver trovato un accordo con ANFoV – spiega il Presidente di ANCI Piemonte Andrea Corsaro – che non solo soddisfa entrambe le parti ma che garantisce al Premio un percorso di crescita e di programmazione adeguato, permettendo di raggiungere nuovi traguardi di successo. Il Premio è giunto alla sua ottava edizione per la sezione piemontese e alla terza per quella nazionale, oltre ad aver già raccolto più di seicento progetti innovativi realizzati da Comuni e enti pubblici italiani, distribuendo sul territorio più di 250.000 euro in contributi e servizi. Un vero volano di innovazione che ha finalizzato concretamente l’impegno di ANCI Piemonte al fianco dei Comuni per uno sviluppo sostenibile, efficiente e efficace delle comunità, sfruttando l’opportunità delle tecnologie e della progettualità. Il Premio si pone in armonia con i principi del programma “Next generation UE” e del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza, ed è rivolto alle amministrazioni e agli enti pubblici, intende valorizzare progetti in fase di attivazione o già attivi che siano promotori di tali principi. Si articola in due sezioni: Piemonte e Nazionale. Eroga premi in denaro e servizi destinati, tramite una giuria selezionata, a supportare la realizzazione dei progetti che sono stati candidati. Nella sua ultima edizione 2023 si sono candidate 121 realtà pubbliche da tutta Italia, con un bacino di cittadini coinvolti di circa 11 milioni di persone”.

“Siamo orgogliosi di questo nuovo accordo con ANCI Piemonte – spiegano il Presidente e il Segretario Generale di ANFoV, rispettivamente Umberto De Julio e Antonello Angeleri – per l’organizzazione e la realizzazione del Premio, che non solo dimostra la bontà dell’impegno della nostra associazione negli ultimi anni per la crescita dell’iniziativa, ma vuole rinsaldare una collaborazione virtuosa tra le nostre realtà, che ha permesso di raggiungere lusinghieri successi nelle passate edizioni. Ringraziamo ANCI Piemonte e ANCI  Nazionale, con cui abbiamo collaborato negli ultimi tre anni, per la fiducia che ci viene concessa. Il Premio realizza lo spirito di rinnovamento dettato dall’agenda europea, coniugando le finalità della nostra associazione, che dal 2023 è anche sede Hub per il Nord Italia del progetto europeo per la trasformazione digitale sicura di PA e Imprese, con le necessità delle amministrazioni pubbliche di essere accompagnate e supportate attraverso l’opportunità che derivano dal know how di aziende private di eccellenza e nostre associate, nel percorso di crescita digitale al servizio di cittadini e imprese”.

 

Mara Martellotta

 

Confagricoltura Piemonte a Bruxelles

“L’agricoltura ha un ruolo fondamentale

nella mitigazione dei cambiamenti climatici”

Lunedì 26 febbraio si svolgerà a Bruxelles, nella sede del Copa-Cogeca, l’Assemblea di Confagricoltura: la Federazione regionale degli agricoltori esporrà in un documento tecnico le criticità del settore piemontese, evidenziando l’impegno degli imprenditori agricoli piemontesi nella salvaguardia del territorio e dell’ambiente a dimostrazione del fatto che il settore è sempre più ecosostenibile, nonostante gli scarsi riconoscimenti

In queste ultime settimane in cui le piazze italiane ed europee sono animate dalle proteste degli agricoltori, Confagricoltura Piemonte, in previsione dell’Assemblea del prossimo 26 febbraio nella sede del Copa – Cogeca a Bruxelles , in concomitanza con il Consiglio dei ministri agricoli della Ue e con la presentazione della proposta della Commissione per la semplificazione delle regole comunitarie, si è adoperata per raccogliere le istanze del settore. Il malessere è causato dal perdurare di uno stato di crisi globale e di complessità crescenti quali la pandemia, la guerra in Ucraina e nel Medio Oriente, una riforma della PAC che non ha tenuto conto di quanto è accaduto negli ultimi anni e che incentiva gli agricoltori addirittura a non produrre, lasciando terreni incolti e non produttivi, a fronte di domande di cibo incrementate costantemente.

L’agricoltura piemontese affronta con grande capacità di interpretazione e flessibilità le nuove sfide, che da sempre e soprattutto nell’ultimo decennio pervadono il settore” ha dichiarato Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte e imprenditore agricolo cuneese. “ È leva strategica per la tutela dell’ambiente. Rinnoviamo ogni giorno il nostro impegno a promuovere la crescita sostenibile della produttività agricola, l’adattamento ai cambiamenti climatici e la riduzione delle emissioni di gas serra investendo in tecnologie all’avanguardia e in innovazione, esponendoci a spese che molto di frequente vediamo remunerate con profitto”.

 

È recente l’accordo tra il Parlamento europeo e il Consiglio sul primo quadro volontario per la certificazione di assorbimenti di carbonio a livello dell’UE che però soddisfa in parte le richieste di Confagricoltura: “ Un passo avanti verso il riconoscimento del ruolo dell’agricoltura nella mitigazione dei cambiamenti climatici” afferma Allasia “Ma constatiamo che viene tagliato fuori un settore, quello della zootecnia, che escluso dal meccanismo di certificazione sulla riduzione delle emissioni di metano, non adotterebbe quelle pratiche volte a ridurre gli impatti complessivi necessarie alle aziende”.

 

Confagricoltura Piemonte promuove da molti anni ormai un approccio alla terra che garantisca un futuro alle nuove generazioni, rispondendo alle esigenze di mercato e alle richieste di una Politica Comunitaria che dovrebbe plasmarsi più alla realtà che a saggezze convenzionali ormai non più attuabili.

Questa riforma “figlia” del Green Deal comunitario e della strategia “Farm2Fork ” è insostenibile per le imprese in quanto riduce gli incentivi a fronte di maggiori impegni (e quindi costi) da rispettare a carico delle imprese stesse. Una situazione che difficilmente sta in piedi; una equazione di sostenibilità, economica, sociale ed ambientale, impossibile da risolvere” ha poi concluso il presidente Allasia. 

Arriva da Torino il primo QR Code per non vedenti e ipovedenti

Arti Grafiche Parini presenta TQ Braille™, l’idea che rende il packaging più inclusivo e innovativo per tutti.

 

Presentato in occasione della Giornata Nazionale del Braille e già patrocinato dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI), il nuovo progetto dell’azienda piemontese permetterà ai consumatori con menomazioni visive di accedere alle informazioni dei prodotti attraverso l’utilizzo del sistema Braille.

 

Nasce a Moncalieri, in provincia di Torino, il primo QR Code per le persone non vedenti e ipovedentiArti Grafiche Parini, azienda piemontese con oltre sessant’anni di esperienza nel settore della stampa commerciale, editoriale e nel packaging, presenta il nuovo progetto TQ Braille™. Annunciato in occasione della Giornata Nazionale del Braille (21 febbraio) e con il patrocinio dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI), sezione territoriale di Torino, TQ Braille™ vuole reinventare le modalità con cui i consumatori con menomazioni visive, oltre due milioni in Italia e 260 milioni nel mondo (dati OMS), possono accedere alle informazioni dei prodotti in fase di acquisto, per un consumo sempre più sostenibile e inclusivo.

 

TQ Braille™ si compone di una cornice punzonata con la parola QR in caratteri Braille, che circonda un QR code collegato a una pagina Web con tutte le informazioni inerenti al prodotto, leggibili e ascoltabili attraverso sistemi di screen reader come VoiceOver di iOS e Talk Back di Android. Il metodo permette quindi un accesso agevole a informazioni come dichiarazioni nutrizionali, istruzioni d’uso, direttive per lo smaltimento e molto altro, il tutto con una stampa a punti che può essere eseguita su diverse aree della confezione, con dimensioni diverse e su diversi tipi di materiale da imballaggio, mantenendo un costo trascurabile e confermandosi adattabile a prodotti di qualsiasi settore mercoleogico.

 

Un’idea semplice ma capace di fornire una soluzione concreta e mirata per rispondere alle esigenze specifiche di non vedenti e ipovedenti e al loro diritto, comune a ogni consumatore secondo il Regolamento UE 1169/2011, di poter comprendere, valutare e usare un prodotto: TQ Braille™ rinnova il ruolo del packaging come ponte tra consumatore e produttore, da oggi ancora più accessibile, sostenibile e contemporaneo.

 

Il progetto ha già riscontrato un forte interesse dal mondo produttivo, manifatturiero e del Food&Beverage. Le prime aziende che introdurranno TQ Braille™ in alcuni loro packaging sono piemontesi: Costadoro SpaCandioli Srl e Caseificio Pugliese F.lli Radicci Spa . Queste collaborazioni saranno presentate in occasione di Horeca Expoforum, che si terrà a Torino dal 17 al 19 marzo e che vedrà la partecipazione di Arti Grafiche Parini nello stand di Exclusive Brands Torino.

 

 Siamo molto orgogliosi di presentare TQ Braille™  annuncia Alberto Parini, CEO & Founder di Arti Grafiche Parini  con questo progetto vogliamo dare una soluzione a un problema reale per milioni di persone in Italia e nel mondo. L’azienda è da sempre impegnata nel soddisfare tutte le esigenze del cliente e nel rendere il nostro lavoro una risposta concreta ai bisogni della comunità. Vogliamo che con TQ Braille™ si compia un vero passo in avanti per quanto riguarda i diritti del consumatore, declinandoli in un mondo sempre più inclusivo e accessibile. I primi riscontri delle aziende Food&Beverage e il patrocinio dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, con cui stiamo lavorando fin dai primi step del progetto, dimostrano che siamo sulla buona strada. Per noi è una sfida molto ambiziosa anche dal punto di vista degli investimenti e delle risorse interne coinvolte: siamo convinti che mettere in campo tutti i nostri sforzi farà la differenza soprattutto in questo momento di lancio”.

 

“La tecnologia, se usata con sapienza, può avere un impatto estremamente positivo sulla vita delle persone con disabilità visiva – spiegano il presidente UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino, Gianni Laiolo, e il responsabile del comitato informatico Alessio Lenzi . Siamo felici che l’azienda Arti Grafiche Parini abbia voluto investire in una soluzione immediata e di pronto uso. Grazie a TQ Braille™, sarà più semplice, per chi non vede o ha gravi minorazioni visive, accedere a informazioni altrimenti difficili da trovare. La strada verso la piena inclusione passa anche da questi accorgimenti, utili nel quotidiano”.

Università di Torino e Lavazza insieme per la ricerca sul caffè del futuro

 

 

Venerdì 23 febbraio scorso l’Università di Torino e la Lavazza hanno siglato un accordo di collaborazione triennale su ricerca, innovazione e formazione legato al progetto Butterfly area, l’area dedicata alla sperimentazione e ricerca tra università e imprese all’interno del nuovo campus della Città delle Scienze e dell’Ambiente di Grugliasco.

Con questa intesa Lavazza e UniTo vogliono individuare nuovi modelli e strategie che consentano di rafforzare il legame con il territorio, anche in termini sociali e culturali, incentivando l’internazionalizzazione delle attività di ricerca e formazione.

Nell’ambito specifico della progettualità legata alla Butterfly area UniTo e Lavazza stanno lavorando a una serie di progetti attivati nel 2023, che si svilupperanno nei prossimi anni e che si concentreranno su alcuni dei filoni di interesse reciproco presentati nella fase di avvio di questa collaborazione. Il primo riguarda “il futuro del caffè, il caffè del futuro”, attivazione di progetti di ricerca mirati ad affrontare le sfide del settore del caffè in termini di sostenibilità, valorizzazione della materia prima e innovazione in campo agricolo. Il secondo aspetto riguarda il consumo del caffè e l’impatto sul benessere giovanile, un’indagine approfondita che indaga, tramite un approccio di ricerca interdisciplinare con l’utilizzo delle neuroscienze, la relazione tra componenti del caffè e il benessere del consumatore giovane.

Per il 2025 Lavazza e UniTo sono già al lavoro alla progettazione, insieme ad altre aziende dell’ecosistema Butterfly area, a due ambiziose iniziative. La prima si chiama Coffee HUB, scuola di alta formazione, che fa nascere a Torino un centro di riferimento a livello italiano per studenti e aziende sui temi del caffè; la seconda si chiama Laba, laboratorio tecnologico alimentare, che vuol dire costruire nella butterfly area un laboratorio per imprese e ricercatori con impianti innovativi che, sfruttando tecniche all’avanguardia come il plasma freddo, l’HPP, le radiofrequenze, le microonde, possano essere utilizzati per processare alimenti a livello pilota, consentendo di valutare a livello produttivo l’applicabilità della tecnologia, l’applicabilità alle diverse matrici e gli effetti sul prodotto finito.

Lavazza collaborerà insieme ad UniTo nell’ambito delle attività di placement finalizzate all’inserimento nel mondo del lavoro di studenti e laureati, attraverso l’alternanza tra momenti di studio e di pratica. È disponibile a finanziare posti aggiuntivi di dottorato con programmi di ricerca e assegni di ricerca e a partecipare alla realizzazione di nuovi master universitari.

Per l’attuazione dell’attività di ricerca, sviluppo, innovazione e didattica, formazione e networking Lavazza investirà 200 mila euro l’anno per tre anni. L’accordo potrà essere rinnovato alla scadenza per una equivalente durata con la definizione di un nuovo budget.

 

Mara Martellotta