ECONOMIA- Pagina 105

Poste: i dati online per l’Isee in provincia di Torino

Un sistema veloce a disposizione dei cittadini della provincia

per accedere alle agevolazioni fiscali in corso

Gli abitanti di Torino e provincia possono richiedere anche on-line, in modo semplice e veloce, i dati dei rapporti intercorrenti con Poste Italiane relativi all’anno 2021. I dati sono necessari per l’elaborazione dell’attestazione ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), che consente, qualora in possesso dei requisiti, di accedere alle agevolazioni riconosciute ai cittadini (bonus asilo nido, bonus per i libri scolastici, riduzione per la tariffa della mensa scolastica, riduzione per tasse universitarie e borse di studio…).

Il documento è disponibile in tempo reale e, per ottenerlo, è sufficiente accedere tramite le proprie credenziali al sito poste.it nella sezione dedicata. La certificazione, che viene emessa su richiesta dell’intestatario, racchiude tutte le informazioni necessarie per il calcolo dell’ISEE e relative ai prodotti finanziari intestati o cointestati al codice fiscale del cliente. In particolare, riporta saldo e giacenza media dei conti e dei libretti di risparmio attivi/estinti nel corso dell’anno 2021, il valore nominale dei Buoni Fruttiferi Postali (cartacei e dematerializzati), saldo al 31.12.2021 delle Postepay nominative, saldo e giacenza media al 31.12.2021 delle Postepay con IBAN e delle Carte Enti Previdenziali, la situazione al 31.12.2021 dei Fondi di Investimento, e del Deposito Titoli nonché l’attestazione dei premi versati per Polizze Assicurative ed è disponibile al seguente link https://www.poste.it/prodotti/rilascio-certificazione-ai-fini-isee.html.

Per supportare i cittadini nella richiesta della certificazione online, Poste Italiane ha realizzato un video tutorial, disponibile al seguente link https://www.poste.it/video-tutorial-chatbot-isee.html, per una guida facile e veloce all’ottenimento del documento. Inoltre, sui siti poste.it e postepay.it, i dati per la presentazione dell’attestazione ISEE possono essere richiesti anche grazie all’Assistente Digitale di Poste Italiane (per i clienti con numero telefonico securizzato).

Le nuove modalità di accesso al servizio confermano il processo di digitalizzazione avviato da Poste Italiane. Oggi sui canali digitali offerti dall’Azienda è infatti possibile accedere ai servizi offerti in totale sicurezza. Tramite il sito internet www.poste.it, ad esempio, i clienti registrati possono facilmente gestire il Conto BancoPosta o il Libretto di Risparmio, sottoscrivere un Buono Fruttifero on line, richiedere la spedizione di un pacco, attivare il servizio seguimi o acquistare prodotti filatelici. Le APP di Poste Italiane, disponibili su App Store e Google Play, sono completamente gratuite e sono utilizzabili in mobilità anche da chi non è titolare di un rapporto con l’Azienda, come un vero e proprio Ufficio Postale a casa dei cittadini.

Master in Management di ESCP, quarto posto classifica Financial Times 

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Il Master in Management (MiM) di ESCP Business School si posiziona al 4º posto tra i primi 100 programmi MiM in tutto il mondo nella classifica annuale del Financial Times – avanzando di una posizione rispetto al 2022.

 

Il Master in Management (MiM) di ESCP offre agli studenti un’esperienza di apprendimento unica e l’opportunità di studiare in almeno due dei sei campus europei durante il percorso biennale. Questa tipologia di esperienza internazionaleper la quale il Financial Times ha classificato ESCP al 2º posto nel mondo, prepara gli studenti ad avere successo in un ambiente multiculturale e internazionale. Secondo il FT, ESCP ottiene anche il punteggio più alto in termini di studenti e docenti internazionali. Grazie alla sua community globale, ESCP è stata inserita al dodicesimo posto al mondo per la sua rete di alumni.

 

Con settanta specializzazioni, oltre quaranta partner che offrono double degree e nove mesi di esperienza professionale, il programma MiM di ESCP permette agli studenti di accedere rapidamente al mondo del lavoro, come dimostra il fatto che il 99% degli studenti viene assunto entro tre mesi dal conseguimento della laurea.

 

Il programma ottiene punteggi particolarmente alti anche in termini di sostenibilità, classificandosi all‘8º posto al mondo sia in termini di carbon footprint che per l’insegnamento delle materie ESG (Environmental, Social, e Corporate Governance). ESCP inserisce inoltre i principi ESG all’interno dei corsi principali e offre specializzazioni rivolte alla sostenibilità, come la finanza sostenibile e l’imprenditoria sociale.

 

La Professoressa Cécile KharoubiDean del Campus di Parigi di ESCP e Associate Dean del Master in Management, ha dichiarato: “Congratulazioni ai nostri alumni, studenti, docenti e staff per questo incredibile risultato, riflette l’eccezionale percorso educativo che offriamo e l’impegno dei nostri studenti. Siamo una community forte e orgogliosa, impegnata ad avere un impatto positivo nel mondo del business.”

 

Il Professor Léon LaulusaDean di ESCP Business School, ha dichiarato: “Siamo molto orgogliosi che ESCP e la sua eccezionale community del Master in Management abbiano raggiunto il 4º posto al mondo secondo il Financial Time. Questo traguardo stabilisce il punto di riferimento per la nostra strategia globale volta a sviluppare una nuova generazione di leader rigorosi, impegnati e orientati allo scopo che continueranno a influenzare il panorama aziendale globale.”

 

Il Master in Management della ESCP inizia ogni settembre. Per saperne di più sul programma, visita il sito web www.escp.eu/mim

 

Il Master in Management in Italia

Il Master in Management presso il Campus di Torino ospita, nel secondo semestre, le specializzazioni MiM in Investment Banking, Luxury Marketing, Food & Beverage management, Option-E: impact entrepreneurship, Strategic Consulting for Business Transformation.

 

Il Master in Management conta a Torino 324 studenti.

Tra le nazionalità rappresentate: Albania, Algeria, Austria, Belgio, Bielorussia, Canada, Camerun, Cina, Costa d’Avorio, Ecuador, Egitto, Francia, Georgia, Germania, Grecia, India, Italia, Giappone, Libano, Marocco, Polonia, Romania, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Taiwan, Tunisia, Venezuela.

Dare forma al futuro di Machine Learning e Knowledge Discovery

ECML PKDD 2023:  convegno mondiale organizzato da Politecnico di Torino e CENTAI

 

 

In programma dal 18 al 22 settembre gli speech degli esperti di fama mondiale Max Welling, Michael Bronstein e Kate Crawford; oltre 250 presentazioni, 40 workshop e 14 tutorial

 

Ambiti scientifici quali il Machine Learning e la Knowledge Discovery hanno fatto registrare in questi anni uno sviluppo esponenziale e promettono nuove e rivoluzionarie applicazioni, anche grazie all’appuntamento internazionale annuale ECML PKDD – European Conference on Machine Learning and Principles and Practice of Knowledge Discovery, giunto quest’anno alla sua trentesima edizione.

L’edizione 2023 si svolgerà dal 18 al 22 settembre ed è organizzata dal Politecnico di Torino in collaborazione con Centai – Chairs la professoressa Elena Baralis, direttrice del DAUIN Dipartimento di Automatica e Informatica e il Dottor Francesco Bonchi, co-founder e Research Director di CENTAI e propone negli spazi dell’Ateneo e delle Officine Grqndi Riparazioni un programma particolarmente articolato e di elevatissima qualità, che fornirà preziose occasioni di confronto e dialogo agli oltre 1200 partecipanti.

Gli incontri scientifici, concentrati tra martedì e giovedì, vedranno la partecipazione di tre relatori di fama mondiale: Max Welling con uno speech su “Neural Wave Representations”, Michael Bronstein parlerà di “Physics-Inspired Graph Neural Networks” e Kate Crawford con “Mapping Generative AI”.

Ci saranno poi oltre 250 presentazioni, che offriranno una panoramica sulle principali tematiche, dai contributi teorici, che spaziano da deep learning e federated learning a NLP e sistemi di raccomandazione, alle applicazioni industriali del machine learning.

Durante la conferenza si svolgeranno 3 discovery challenges, che coinvolgeranno team internazionali di ricercatori in sfide sul riconoscimento di attività umane, l’analisi dei dati della missione spaziale Ariel e la mappatura di aree devastate da incendi. Il programma prevede infine l’esposizione di nuovi prototipi di ricerca, mentre i giovani dottorandi avranno l’opportunità di presentare i risultati ottenuti con le loro ricerche e di confrontarsi con i ricercatori senior in un forum dedicato.

Nelle giornate di lunedì e venerdì, invece, una vasta gamma di eventi satellite arricchirà la conferenza: in programma 40 workshop e 14 tutorial dedicati ad argomenti più specifici, che vanno dall’analisi delle serie temporali all’Explainable AI. Lunedì alle 14,30 presso il Grattacielo di Intesa Sanpaolo l’atteso Special Day dedicato alla lotta al crimine finanziario.

Confermano l’alta qualità e l’interesse del Convegno l’ampia gamma di sponsor del settore industriale, tra cui AFC Digital Hub, Volkswagen Group, ASML, ThermoFischer Scientific, Criteo, AstraZeneca, Google, Mercari, Knime, SoBigData Research Infrastructure, Two Sigma, Bosch, Susquehanna International Group e Springer.

“ECML PKDD – affermano Elena Baralis e Francesco Bonchi – è una conferenza storica della comunità scientifica Europea che si occupa di Machine Learning e Data Science. Quest’anno ha raccolto un interesse enorme, con oltre 1300 partecipanti, diventando uno degli eventi scientifici in ambito Intelligenza Artificiale più grandi tenuti sul territorio italiano. In un contesto di grande fermento culturale su queste tematiche, la conferenza rappresenta un importante momento d’incontro per la comunità scientifica internazionale, ma anche una grande opportunità per il tessuto industriale torinese e italiano in generale”.

Semiconduttori, vicepresidenza al Piemonte

 NUOVA ALLEANZA DELLE REGIONI EUROPEE 

 

Tronzano:  “L’Esra è quindi un passo strategicamente fondamentale per sostenere il settore a livello europeo e fare sistema

A Bruxelles l’Assessore allo Sviluppo delle Attività produttive, Andrea Tronzano, in rappresentanza della Regione Piemonte ha siglato un documento strategico legato all’Alleanza europea delle regioni dei semiconduttori (ESRA).  L’obiettivo dell’Alleanza, che si era già costituita alcuni mesi orsono, è quello di promuovere la crescita dell’industria dei semiconduttori, mantenere tecnologia, raggiungere 20% mercato mondiale come UE sui semiconduttori (oggi al 10%), collaborare per sviluppare ecosistemi, promuovere crescita e competitività del settore, ricerca e sviluppo con attenzione alla produzione e alla resilienza delle filiere.

 

Al termine dell’incontro il Piemonte è stato nominato vicepresidente della Nuova Alleanza delle regioni europee sui semiconduttori.

 

Il documento siglato prevede:

 

Il miglior sostegno possibile e innovativo nonché condizioni quadro concorrenziali per le regioni nel quadro della legge europea sui chip.

 

La massima flessibilità e rapidità possibile nell’esame e nella concessione degli aiuti statali nell’industria dei semiconduttori per gli impianti di produzione di semiconduttori;

 

L’Espansione della ricerca, sviluppo e promozione della rete di istituti di ricerca all’interno e tra le varie regioni al fine di rafforzare ulteriormente l’Europa come luogo per attività di ricerca e sviluppo nell’industria dei semiconduttori nel suo complesso e per espandere le caratteristiche tecnologiche uniche esistenti sui nostri territori.

 

Lo sviluppo e implementazione di approcci risolutivi per una produzione più sostenibile di semiconduttori nel quadro del Green Deal europeo; con la riduzione degli impatti ambientali e del consumo di risorse naturali (acqua, materie prime) da parte dell’industria dei semiconduttori in quanto settore ad alta intensità di utilizzo di risorse, energia e acqua nel processo di produzione, l’espansione delle energie rinnovabili in loco come nonché vie di trasporto rispettose del clima.

 

La garanzia di un approvvigionamento idrico ed energetico sufficiente nei siti di produzione nonché di tutte le materie prime necessarie, in particolare quelle strategiche.

 

 

La cooperazione nel campo dello sviluppo dei talenti nonché dell’istruzione e della formazione di specialisti attraverso misure di riqualificazione e perfezionamento professionale e cooperazioni universitarie, nel reclutamento di specialisti non europei;

 

Mantenere e intensificare la cooperazione tra i cluster esistenti anche per consentire e promuovere meglio la cooperazione interregionale e interstatale e i corridoi industriali

 

Organizzare eventi congiunti in collaborazione con gli operatori del settore per riunire l’industria, la ricerca, lo sviluppo, le istituzioni educative, i decisori, i talenti e le parti interessate internazionali in tutte le regioni;

 

Articolazione e rappresentanza degli interessi comuni delle regioni membri nei confronti della Commissione Europea e delle istituzioni dell’UE; comunicazione al pubblico sull’importanza strategica dell’industria dei semiconduttori per l’Unione Europea e i suoi Stati membri nonché sulla necessità di possibili interventi statali.

 

Collegamento in rete e coordinamento delle regioni partecipanti a livello operativo per sostenere e raggiungere gli obiettivi dell’alleanza

 

L’alleanza è un passo avanti notevole perché dà lumi e traiettorie sulla governance e le strategie – conferma l’Assessore allo sviluppo delle attività produttive Andrea Tronzano. Non posso che essere soddisfatto del documento che abbiamo firmato e che ci permette di fare fronte comune su un sistema come quello dei semiconduttori che ha sempre maggiore rilevanza per la nostra vita e per l’attività lavorativa. Da una parte l’alleanza aiuta a progettare, dall’altra a sostenere le progettualità delle singole regioni e delle specificità delle nostre filiere.

 

Il Piemonte – continua l’Assessore Tronzano – ha produzione di macchinari di testing, waffer di silicio, aiutiamo talenti ad emergere e creiamo professionalità attraverso il Politecnico di Torino. L’Esra è quindi un passo strategicamente fondamentale per sostenere il settore a livello europeo e fare sistema. Ci permetterà di superare le sfide che inevitabilmente ci troveremo a dover affrontare, ed essere competitivi sul mercato mondiale.

 

Il Piemonte – conclude l’assessore Andrea Tronzano – è pronto a fare la sua parte perché questo è l’inizio di un percorso determinante per il futuro dell’Europa.

Chiuso il bando del Premio Piemonte Innovazione e Sviluppo 2023

Sono candidate 121 amministrazioni pubbliche da tutta Italia per circa 11 milioni di cittadini coinvolti

Si è chiuso lunedì 11 settembre, a mezzanotte, il bando perl’iscrizione alla Settima Edizione del Premio Piemonte Innovazione e Sviluppo Next Generation, iniziativa promossa da ANCI Piemonte e realizzata con la collaborazione di ANFoV(l’Associazione torinese che riunisce i soggetti imprenditoriali ed istituzionali protagonisti della convergenza dell’innovazione tecnologica nelle comunicazioni) e di ANCI Nazionale.

Il Premio, rivolto alle amministrazioni pubbliche e agli enti pubblici, intende valorizzare i progetti in fase di attivazione o già attivi che siano promotori d’innovazione mettendo in atto lo spirito del programma Next Generation UE e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

All’edizione di quest’anno del Premio, che ha una sezione locale e per la seconda volta una sezione nazionale, si sono candidate 121realtà pubbliche da tutta Italia, per un bacino potenziale di cittadini coinvolti dai progetti presentati di 11 milioni di persone. Esse concorrono con i loro progetti all’assegnazione di premi in denaro per un totale di oltre 50mila euro ai quali si aggiungono premi in beni e in servizi messi a disposizione daalcuni sponsor dell’iniziativa (Premio speciale Fondazione CRC, Cassa di Risparmio di Cuneo; Premio BBBell e Premio Eolo). I vari progetti candidati sono stati realizzati da molti piccoli e medi comuni (alcuni di poche centinaia di abitanti e altri di qualche migliaio) del nostro Paese, ma anche da ben 9 capoluoghi di provincia, da 10 Aziende sanitarie e da diverse unioni di comuni o di territori omogenei.

I progetti delle 121 realtà pubbliche, tra Comuni, Enti associati, Asl e altre realtà che hanno mandato la candidatura, si troveranno ora ad affrontare la fase di valutazione da parte della Commissione Esaminatrice che è composta da 10 commissari,selezionati tra i soggetti che sostengono il premio. La commissione si insedierà già a partire da mercoledì 13 settembre ed entro la prima settimana di ottobre selezionerà, con un verdetto insindacabile, i progetti vincitori.

I vincitori saranno resi pubblici e premiati il 25 ottobre 2023 in una cerimonia ufficiale all’interno della 40° Assemblea Nazionale ANCI, che si terrà nei padiglioni della Fiera di Genova. La cerimonia di premiazione sarà trasmessa anche in streaming e sarà seguita dalle principali emittenti locali e nazionali, inoltre sarà registrata e inviata a tutti gli Entipubblici candidati al Premio e successivamente a tutti i 7901 comuni italiani. I risultati dei lavori della Commissione verranno poi pubblicati sul sito del Premio (https://www.anci.piemonte.it/piemonteinnovazione/).

Il Presidente di ANCI Piemonte, Andrea Corsaro, sottolinea lo straordinario impatto che il Premio, con l’edizione 2023 e nelle sue sei edizioni passate, ha avuto sul processo d’innovazione delle realtà pubbliche italiane distribuendo nel tempo più di 250 mila euro in contributi e servizi: “Il Premio Piemonte Innovazione e Sviluppo Next Generation è stato negli anni unconcreto e apprezzato volano per la valorizzazione e promozione dei progetti di rinnovamento nei servizi pubblici. Non solo, grazie alla sua struttura è stato anche una sorta di ‘scuola’ o ‘palestra’ per l’attuazione dei settori dintervento previsti dalla Commissione Europea con il PNRR. Uniniziativa che conferma anche quest’anno la bontà dell’idea con i più di centoventi enti locali che partecipano, tra piccoli, medi e grandi enti, presentando progetti innovativi e all’avanguardia. Progetti che possono divenire esempio anche per le altre realtà italiane. L’impegno di Anci, negli anni, al fianco dei comuni, per uno sviluppo sostenibile, efficiente ed efficace delle comunità, sfruttando le opportunità dell’innovazione, è dimostrato anche dalle centinaia di migliaia di euro in premi distribuiti nelle varie edizioni del Premio.

“La sfida dell’innovazione – conclude Corsaro – può diventare una vera opportunità grazie ad iniziative come questa, che aiutano in modo concreto anche le realtà più lontane, piccole ed isolate a superare questioni irrisolte come il digital divide e la semplificazione amministrativa. La diffusione e crescita del Premio, nelle sue varie aree, rispecchia, dunque, l’ambizioneverso un futuro più efficiente e sostenibile che anima le comunità dei territori e le amministrazioni locali: ANCI è e sarà sempre in prima linea su questo percorso, al fianco dei comuni, funzionando come un vero motore di progresso e di fiducia che non lasci indietro nessuno. Ai commissari che giudicheranno i progetti arrivati auguro il mio più sincero buon lavoro e ringrazio tutti gli enti locali che hanno creduto in questa iniziativa”.

Antonello Angeleri, Segretario Generale ANFoV, ribadisce: “La crescita costante della diffusione del Premio, rappresenta la consapevolezza nelle Pubbliche Amministrazioni della necessità di modernizzare i servizi favorendo l’accessibilità a tutto vantaggio dicittadini e aziende. Quest’anno, con la settima edizione, abbiamo nuovamente attratto una platea estesa di enti pubblici che hanno presentato progetti innovativi. I 121 progetti, realizzati da piccoli medi e grandi comuni, con nove capoluoghi di provincia e dieci aziende sanitarie, creano un bacino di cittadini potenzialmente toccati da questa iniziativa di ben 11 milioni di persone. Cifre molto significative, che rendono chiaro quale sia l’interesse degli enti pubblici verso l’innovazione, e che dimostrano la bontà della collaborazione di ANFoV con Anci, visto che la nostra associazione oggi è un vero punto di riferimento nazionale per le strategie di sostegno all’innovazione. Ricordiamo che ANFoV,divenuta hub di riferimento per il Nord Italia del Progetto europeo EDIH4DT per la “Trasformazione Digitale Sicura di PA e Imprese” coordinato dallUnione Europea, ha la possibilità di integrare le attività di formazione e disseminazione culturale sui temi del PNRR collegate al Premio, confrontandosi con le aziende italiane maggiormente all’avanguardia in tema dinnovazione e comunicazione digitale che sono sue associate.

Il cammino del Premio, dunque, prosegue – conclude Angeleri con il successo di questa edizione 2023, la seconda nazionale, che lusinga e inorgoglisce, inserendosi nel solco delle edizioni passate. Ringrazio ANCI che ancora una volta ha deciso di affidarsi, per la realizzazione di questa importante iniziativa, alle competenze strategiche e organizzative e alla rete di relazioni della nostra Associazione. Nell’attesa del lavoro della Commissione e della proclamazione dei progetti vincitori, vorrei ribadire che iniziative come questa sono l’esatta concretizzazione di quello spirito di modernizzazione necessario a semplificare e rendere maggiormente efficienti e fruibili i servizi pubblici per cittadini e imprese”.

Il Premio Piemonte innovazione e Sviluppo Next generation 2023 è suddiviso in due sezioni:

Sezione Piemonte: per tutti i Comuni e gli Enti pubblici piemontesi.

Sezione Nazionale: dedicata a tutti i Comuni e agli Enti pubblici delle regioni del Nord-ovest: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia; del Nord-est: Alto Adige, Trentino, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna; del Centro; Toscana, Umbria, Marche, Lazio; del Sud e Isole: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.

Questi i premi in palio

SEZIONE PREMIO ANCI PIEMONTE

premio “Premio ANCI Piemonte Innovazione e Sviluppo Next Generation 2023”: € 10.000

premio “Premio ANCI Piemonte Innovazione e Sviluppo Next Generation 2023”: € 6.500

premio “Premio ANCI Piemonte Innovazione e Sviluppo Next Generation 2023”: € 3.500

Premio Speciale Fondazione CRC (Cassa di Risparmio di Cuneo)​​​       € 5.000

Premio Speciale BBBell in servizi dedicati (fornitura cloud e connettività wireless ad elevate prestazioni) per 24 mesi

SEZIONE ANCI NAZIONALE

1° Premio “Premio Nazionale ANCI Innovazione e Sviluppo Next Generation 2023”: € 10.000

Premio speciale Eolo in servizi dedicati (fornitura connettività ultra broadband per 36 mesi)

PATROCINI

Per il 2023 il premio gode dell’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy(Mimit), del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase).

Hanno concesso il loro patrocinio anche la Regione Piemonte e il Consiglio Regionale del Piemonte.

L’edizione 2023 del premio ha ottenuto il patrocinio di Rai per la Sostenibilità.

Il Premio ha il patrocinio di EDIH4DT, progetto per la “Trasformazione Digitale Sicura di PA e Imprese” coordinato dallUnione Europea.

L’evento 2023 ha anche il patrocinio di Ferpi (federazione italiana relazioni pubbliche).

Il Premio Piemonte Innovazione e Sviluppo Next Generation 2023 è una delle iniziative promosse dalla Consulta Innovazione di Anci Piemonte.

Piemonte Innovazione e Sviluppo Next Generation, complessivamente, negli anni, ha raccolto oltre 600 progetti di svariate pubbliche amministrazioni italiane, molti dei quali, dopo essere stati premiati, sono in via di sviluppo o sono stati già messi in atto. I progetti raccolti hanno permesso di creare una innovativa banca dati sulle necessità dei comuni in rapporto agli stimoli europei legati all’innovazione e anche di “educare” le Pubbliche Amministrazioni al linguaggio proprio della “bandistica” europea, fornendo esperienza utile allo sviluppo sociale, culturale e infrastrutturale dei territori, in linea con le finalità indicate dall’UE.

Molti di questi progetti sono divenuti un modello che altre realtà amministrative locali hanno studiato per adattarli al proprio territorio.

Per ogni informazione visitare il sito

https://www.anci.piemonte.it/piemonteinnovazione/

Giachino: Il Corridoio Mediterraneo di fatto oggi passa sopra le Alpi

 L’attraversamento delle Alpi è la priorità per il sistema import export italiano.
Interpellato dai giornalisti presenti al Convegno di Uniontrasporti e Mercitalia sui fabbisogni logistici del nostro Paese, l’ex Sottosegretario Bartolomeo GIACHINO ,attuale Presidente di SAIMARE spa , che ha raccolto le preoccupazioni degli operatori logistici di Orbassano e Novara, ha espresso la sua preoccupazione per il momento difficile per l’attraversamento delle Alpi di un Paese che ha il 3/4 delle sue esportazioni verso l’Europa.
Il presente purtroppo condiziona i grandi investimenti che il Governo ha previsto di portare avanti anche con i fondi del PNRR a partire dalla Nuova Diga al porto di Genova.
Con la chiusura della linea ferroviaria del Frejus che sta causando la messa in cassa integrazione di personale nei centri logistici torinesi , la futura chiusura del Traforo autostradale del Monte Bianco, la chiusura del traforo autostradale del Gottardo , i recenti problemi del traforo ferroviario del Gottardo, le difficoltà dei transiti al Brennero , mi fanno dire che oggi il corridoio trasversale europeo di fatto oggi passa sopra le Alpi danneggiando e togliendo PIL al nostro Paese.
Le Alpi sono oggi la vera priorità per la economia italiana perché stanno influendo oggi sulla competitività del nostro sistema import-export sempre più vitale per la nostra economia. Senza il saldo positivo tra export e import il PIL italiano negli ultimi dieci anni sarebbe andato in negativo. Il mercato globale a partire da quello europeo rappresenta per il nostro Paese  un motore di crescita fondamentale se teniamo conto che oltre il 50% della nostra produzione manifatturiera viene esportato .
La quota del 2,5% di mercato mondiale detenuti dalla nostra economia rappresenta una garanzia reale importante sul mercato dei capitali internazionale.
Il settore logistico del Nord Italia impegna oltre 66.000 aziende e mezzo milione di occupati.
Dalle Alpi passano 180 milioni di tonnellate di merci
Occorre pertanto una svolta significativa nei rapporti con Francia, Austria e Germania in ordine alla costruzione della  TAV e dei corridoi ferroviari Alpini. Conto molto sul lavoro della Premier Meloni e del Vice Premier Salvini.

Bartolomeo GIACHINO
Presidente SAIMARE

 Teoresi annuncia l’acquisizione di MediCon Ingegneria

Tassi d’interesse alle stelle, ma non sui conti correnti…

 

Per anni il denaro non ha fruttato niente a favore dei risparmiatori che depositano in banca i loro risparmi.

Sono ancora freschi i ricordi delle disperate manovre delle banche centrali mondiali per rianimare l’economia negli anni di crisi, in particolare da quando è esploso il COVID, che ha generato un pauroso blocco delle attività economiche cui bisognava reagire con potenti stimoli.

Lo stimolo maggiore è stato costituito dall’immissione del sistema di migliaia di miliardi di euro a livello planetario, indispensabili per sostenere i consumi (i lavoratori erano colpiti per la riduzione dei redditi, le aziende per la riduzione dei profitti, lo Stato per la riduzione dei proventi fiscali).

Ovviamente, a fronte di una circolazione esagerata di liquidità, i tassi sono andati a zero (anzi, nel periodo più acuto della pandemia, sono addirittura diventati negativi, cosa mai vista nella storia…).

Ognuno ha fatto buon viso a cattivo gioco: i risparmiatori hanno capito che era un sacrificio ma con un obiettivo strategico, le banche hanno capito che non potevano erogare credito a costi che non lasciavano margini alle aziende, le imprese hanno capito che bisognava ricominciare a produrre ed investire approfittando dei costi quasi nulli della componente del capitale.

Con la svolta impressa all’economia (fattore positivo) si è però risvegliato il mostro dell’inflazione (fattore negativo): il subitaneo e potente processo di ripresa ha scatenato tensioni sulla domanda di beni produttivi (materie prime ed energia) che si sono scaricate sui prezzi, tanto che il tasso d’inflazione è schizzato in pochi mesi da 0 ad oltre il 10%.

In questo quadro il sistema bancario si è immediatamente adeguato sul fronte dei tassi attivi (quelli applicati a mutui, prestiti, finanziamenti), mentre è rimasto fermo sul fronte dei tassi passivi (quelli applicati sulle giacenze dei conti).

Fenomeno eticamente ingiusto, perché il costo del denaro in crescita dovrebbe comportare un adeguamento sia dei tassi a debito che di quelli a credito; invece…

Invece le banche si sono trovate ad introitare utili enormi grazie all’ampliamento della cosiddetta “forbice” dei tassi (differenza tra quanto incassato e quanto pagato), che ha generato i cosiddetti “extraprofitti” e che ha spinto il governo a studiare un’apposita imposta per contenere l’eccesso di benefici a favore degli intermediari finanziari.

Quali strategie bisogna adottare in questa delicata fase?

La risposta immediata è quella di cercare una banca che offra una remunerazione equa per i depositi.

Il sistema fa “muro” e consente di pagare qualcosa solo se il cliente s’impegna a vincolare i risparmi per un certo periodo di tempo. La strada principale quindi per chi vuole continuare a mantenere la sua liquidità per motivi prudenziali, è quella di aprire un “conto deposito” che, a fonte di un vincolo minimo di 3 mesi e durate anche più lunghe (fino a cinque anni), garantisce un interesse.

Quasi tutte le banche si sono attrezzate, ma le più attive e “generose” sono soprattutto quelle virtuali che, non avendo eccessivi costi di struttura, possono permettersi di offrire condizioni interessanti.

Vincolando a 6 mesi, si può ottenere intorno al 2,5% annuo netto, ad un anno si arriva quasi al 3%, a 3 anni il tasso è intorno al 3,25%.

Come sempre nel campo finanziario, però, non è tutto oro quel che riluce, quindi prima di aderire alle offerte è bene confrontarle soprattutto per quanto riguarda le condizioni di svincolabilità del deposito; se il cliente ha improvvise necessità di soldi, ha comunque diritto a chiedere il rimborso, ma deve quasi sempre sottostare a clausole penalizzanti.

La più drastica è l’azzeramento degli interessi, che rappresenta un danno enorme. Nella maggior parte dei casi la penale può essere una riduzione dell’interesse.

Altro fattore da considerare è la durata del vincolo. Sceglierla lunga significa garantirsi una buona remunerazione immediata, ma apre la strada al rischio di ulteriori aumenti del costo del denaro che, se si verificassero, vanificherebbero il significato del vincolo.

Consiglio finale: non accettate di lasciare il vostri sudati risparmi su un conto infruttifero, cercate l’alternativa presso la vostra stessa banca oppure presso un’altra; mai come in questo periodo “tradire” lo sportello con il quale si è in rapporti magari da venti anni è opportuno e consigliabile.

E, se mi è consentito, un consiglio alle banche: anziché pagare l’imposta sugli extraprofitti continuando a sterilizzare i conti dei vostri clienti, perché non concedete a tutti l’1% d’interesse? Magari azzerereste l’imposta, acquisendo nuova clientela e fidelizzando la vecchia!

 

Gianluigi De Marchi 

demarketing2008@libero.it

Omaggio all’Erbaluce

La Festa dell’Uva Erbaluce di Caluso compie 90 anni: un importante compleanno festeggiato ieri pomeriggio nel Grattacielo della Regione Piemonte, dove si è svolta la presentazione di un programma che comprende numerosi eventi dal 13 al 23 settembre.

Erano presenti tra gli altri il presidente Alberto Cirio, il sindaco di Caluso Maria Rosa Cena, il presidente della Camera di commercio di Torino Dario Gallina, ed esponenti della Pro Loco e dell’Enoteca regionale.

“Un grande traguardo e uno stimolo per fare ancora di più – ha affermato Cirio – Manifestazioni come queste, oltre a rappresentare la storia di un territorio, costituiscono anche un momento fondamentale per il turismo e l’economia”.

“I contributi concessi da Regione, Camera di commercio e Banca d’Alba – ha dichiarato il sindaco Cena – ci hanno consentito di organizzare nuove iniziative rispetto a quelle tradizionali, prima fra tutte il passito di Caluso che incontra i passiti d’Italia, in quanto vogliamo che la nostra festa possa coinvolgere tutto il Paese”.

Al termine della presentazione il sindaco ha consegnato al presidente Cirio lo “Scrigno porta passito”, realizzato da ELLE Design in essenza rovere, con un vetro di chiusura forgiato a Murano e all’interno un tappo in ceramica di Castellamonte.

L’Erbaluce è stato designato dalla Regione come “vitigno dell’anno” per il 2023 nell’ambito dell’iniziativa creata per valorizzare e raccontare i vitigni autoctoni del Piemonte.

Bra si prepara a ospitare Cheese

 

Quattro giorni dedicati ai formaggi a latte crudo nella manifestazione organizzata da Slow Food e Città di Bra, dal 15 al 18 settembre

www.cheese.slowfood.it

Circa 400 espositori da tutte le regioni d’Italia e 14 Paesi, 50 Presìdi Slow Food, 300 eventi in programma di cui la stragrande maggioranza gratuiti e senza necessità di prenotazione; aree degustazione ed esperienze da vivere dal mattino alla sera per tutte e tutti; formaggi a latte crudo e artigianali provenienti da tutta Italia e da molti paesi europei, e poi caffè, vini, birre artigianali, piatti tradizionali e cibo da strada da tutte le regioni. E ancora,  decine di ospiti italiani e internazionali che parleranno di prati,  pascoli, cambiamento climatico, aree interne, rispetto per gli animali.

È la 14esima edizione di Cheese, il più grande evento internazionale dedicato ai formaggi a latte crudo, a Bra dal 15 al 18 settembre 2023, che in quanto a partecipazione di istituzioni ed espositori supera anche l’edizione record del 2019. Organizzata da Slow Food e Città di Bra, con il supporto della Regione Piemonte e il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Ministero del Turismo, riunisce un popolo di pastori, casari, affinatori e appassionati intorno al claim Il sapore dei prati, per sottolineare come dal latte di animali alimentati al pascolo derivino i formaggi migliori, rispettosi dei territori, del benessere animale e della nostra salute. Il tema della tutela dei prati stabili sarà portato anche all’attenzione dell’agenda politica italiana grazie alla partecipazione delle istituzioni a tutti i livelli, dal governo (confermata la presenza del Ministro Lollobrigida all’inaugurazione di Cheese il 15 settembre alle ore 10,30) ai rappresentanti delle Regioni, dagli enti di gestione delle aree interne alle amministrazioni comunali.

Le ultime novità, i numeri e gli appuntamenti in programma sono stati presentati oggi in una conferenza introdotta da Giuseppe Aimi, Direttore Territoriale Nord Ovest di BPER Banca, main partner della 14esima edizione di Cheese, che ha ospitato l’evento con la stampa nella sua sede torinese.

 

«I prati stabili sono un vero e proprio tesoro nascosto, una risorsa sia per le terre alte del nostro paese, sia per la rigenerazione dei terreni di pianura. Prati stabili e pascoli sono uno straordinario serbatoio di CO2 e uno scrigno di biodiversità vegetale e animale. Fanno bene al clima ma anche alla nostra salute, perché latte e formaggi di animali alimentati con erba e fieno sono ricchissimi di antiossidanti, vitamine, omega 3. Ma i prati stabili non sono selvatici, devono essere curati e gestiti. Per salvarli bisogna salvare i pastori e l’allevamento estensivo, rimettere in equilibrio terra, persone e animali» sottolinea Serena Milano, direttrice di Slow Food Italia.

 

A Cheese è possibile conoscere il valore dei prati stabili attraverso le conferenze nella Casa della Biodiversità, realizzata in collaborazione con Reale Mutua, nel percorso sensoriale che attraverso i cinque sensi ci permette di scoprire la biodiversità dei prati, nello spazio dei piccoli custodi dei prati stabili dove pastori e casari portano gli animali a pascolare su territori baluardo di biodiversità erbacea, con centinaia di essenze che ritroviamo negli aromi e nel gusto dei loro formaggi.

 

«Bra si prepara ad accogliere una nuova intensa edizione di Cheese mettendo a disposizione il centro città, il suo “cuore” per offrire agli espositori e ai visitatori la migliore ospitalità possibile nel segno dell’accoglienza e dello “stare bene”. Sarà anche l’occasione per ricordare a tutti, a noi e agli altri, la necessità di proteggere e valorizzare le peculiarità che caratterizzano e distinguono il nostro territorio che quest’anno, con Alba, Langhe e Roero, si candida a Capitale della Cultura italiana 2026» ricorda il Sindaco di Bra, Gianni Fogliato.

 

L’assessore all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa evidenzia: «La Regione reputa da sempre Cheese tra le iniziative strategiche per la valorizzazione delle produzioni agroalimentari piemontesi e del nostro territorio, anche per la rilevanza e visibilità nazionale ed internazionale che ha saputo guadagnarsi negli anni. Come Regione Piemonte, condividiamo la scelta di Slow Food di puntare l’attenzione sulla salvaguardia dei pascoli e il benessere animale, tema di grande attualità anche per il nostro Piemonte. Parliamo non solo di tutela del territorio rurale montano ma anche di costruire nuovi ecosistemi e ambienti che salvaguardino la biodiversità. In Piemonte i pascoli alpini rappresentano un terzo della superficie agricola regionale e vogliamo che continuino ad essere un esempio di integrazione tra l’attività di allevamento e mantenimento dei paesaggi montani. Attraverso i fondi del programma di sviluppo rurale la Regione ha provveduto in questi anni a sostenere le aziende agricole nella gestione ecosostenibile dei pascoli e nell’allevamento delle razze animali autoctone a rischio di estinzione, sostegni che proseguono con il nuovo sviluppo rurale, fondamentali per la tutela del territorio rurale montano e per garantire la qualità dei prodotti lattiero – caseari piemontesi».

 

Mariano Rabino, presidente Ente Turismo Langhe Monferrato Roero: «Con l’arrivo di Cheese inauguriamo a Bra l’autunno turistico di Langhe Monferrato Roero, partito con il settembre astigiano e che proseguirà poi con la Fiera internazionale del Tartufo bianco d’Alba. Fin dalla prima edizione nel 1997, quando l’Ente Turismo del territorio muoveva appena i suoi primi passi, Cheese rappresenta ogni due anni uno dei grandi eventi internazionali che contribuiscono al successo delle nostre colline e alla loro immagine di meta del turismo enogastronomico: dai dati di recenti ricerche, sappiamo che oltre il 70% dei turisti, sia italiani che stranieri, sceglie la destinazione del suo viaggio in base anche all’offerta enogastronomica e il 90% di loro desidera vivere esperienze legate al cibo durante il proprio viaggio. E in questo frangente, i formaggi occupano le prime posizioni, attirando un pubblico di qualità, interessato e consapevole, pronto anche questa volta a invadere la città di Bra e le colline di Langhe Monferrato Roero».

 

Un assaggio del programma

 

Nell’edizione 2023 il Mercato italiano e internazionale di Cheese torna a riunire casare e casari da ogni latitudine. Circa 400 espositori provenienti da tutte le regioni italiane e da 14 Paesi, tra cui spiccano il grande ritorno degli Stati Uniti e le numerose presenze a livello europeo, come Francia e Regno Unito, Spagna, Belgio e Portogallo solo per citarne alcuni. Protagonisti sono i Presìdi Slow Food, che riflettono patrimoni di pascoli, razze animali, latti e abilità manuali, e gli Affinatori, che imprimono ai formaggi anima e identità, curandoli fino alle loro ideali condizioni di maturazione. Ma Cheese non è solo formaggi. In questa edizione poniamo l’attenzione sui prodotti che spesso hanno nei prati la propria origine, a partire dai mieli, ma anche confetture, conserve e aceti. Spazio anche ai salumi naturali, realizzati senza nitriti e nitrati e ponendo particolare attenzione a come vengono nutriti gli animali.

 

Cuore delle riflessioni di Cheese è la Casa della Biodiversità, realizzata con il supporto di Reale Mutua, sostenitore ufficiale di Slow Food Italia e main partner della manifestazione. Oltre alle conferenze sui temi centrali del settore e alle proiezioni serali di Cheese on the screen, in questa edizione ospita gli Apéro sur l’herbe, degustazioni a base di formaggi, mieli e liquori che esaltano erbe ed essenze.

 

Cheese vuol dire anche imparare con gusto: nella piazzetta Valfrè di Bonzo i visitatori possono esplorare il mondo dei pascoli e dei prati stabili grazie a un percorso sensoriale a tappe. Un luogo in cui attivare i sensi e addentrarsi tra profumi, suoni e sapori, per apprezzare la ricchezza di questi ecosistemi e i prodotti che ne derivano.

 

E poi ancora, ça va sans dire, i Laboratori del Gusto, ospitati sia a Bra che nella Banca del Vino di Pollenzo, per avventurarsi tra sapori e abbinamenti più o meno noti, e gli Appuntamenti a tavola, in cui cuoche e cuochi italiani e internazionali ci conducono alla scoperta di diversi ecosistemi, tra montagna e vie della transumanza. Gli appuntamenti di In cucina con Slow Food in compagnia dei cuochi dell’Alleanza, e i momenti di degustazione nella Piazza della Pizza – 5 Stagioni e nella Casa della Slow Food Coffee Coalition.

 

Immancabile come sempre la Gran Sala dei formaggi con le sue proposte di degustazione tra Presìdi Slow Food e grandi caci a livello internazionale, e l’Enoteca, che con le sue 400 etichette selezionate dalla Banca del Vino mette in luce produttori della Slow Wine Coalition, sia dall’Italia che dall’estero.

 

Sempre presenti, ad animare piazze, cortili e strade di Bra, le interpretazioni regionali delle Cucine di strada e le originali preparazioni dei Food Truck, da abbinare all’ampia offerta dei birrifici artigianali.

 

Cheese 2023 è realizzato con il supporto della Regione Piemonte e il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Ministero del Turismo. La 14esima edizione è possibile grazie alle numerose realtà che credono nel progetto, a partire dai Main Partner: BBBell, BPER Banca, Confartigianato Cuneo, eViso, Parmigiano Reggiano, Pastificio Di Martino, Quality Beer Academy, Reale Mutua. In Kind Partner Liebherr, Bormioli Luigi e Bormioli Rocco, Acqua San Bernardo ed Errebi concessionaria Renault. Green partner sono Palm SpA SB, Pool Pack e Ricrea. Area Partner: Baratti&Milano, Pepino e Ambiente Servizi srl. La manifestazione è realizzata con il contributo di Fondazione CRC e Fondazione CRT, ATL Langhe Monferrato Roero, Camera di Commercio di Cuneo e Ascom Bra. Media partner dell’evento è TaBui. Partner culturale è l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale.