ECONOMIA

La Torinese, anno in crescita con fatturato previsto di 15 milioni

 

L’azienda, fucina di dolci e lievitati delle feste, ha raddoppiato, dal 2018, anno di acquisizione da parte di Industria Dolciaria Borsari, ad oggi, fatturato e capacità produttiva, continuando, però, a mantenere la sua identità di laboratorio dolciario torinese noto per il suo panettone Piemunteis ® e il Pandorato.

 

Sono settimane di grande fermento per l’azienda La Torinese che prevede di chiudere l’anno in corso con un fatturato di 15 milioni di euro e un +10% rispetto al 2023. L’azienda dolciaria che produce dal 1932 lievitati da ricorrenza, come il panettone Pandorato e il Piemunteis ®, il panettone dalla essenza piemontese, grazie alla sua glassatura in superficie fatta di zucchero, albume d’uovo e Nocciola di Piemonte IGP, oggi si muove a pieno ritmo, complice la sua acquisizione nel 2018 da parte Idb – Industria Dolciaria Borsari, la holding specializzata in lievitati delle feste e che raggruppa a sé diversi brand legati al mondo dolciario delle tradizioni.

Il passaggio societario dalla terza generazione di questa azienda familiare, composta da Claudio Verri e Milvia, al gruppo Idb, ha consentito una continuità e una nuova prospettiva all’impresa, così come sottolinea Andrea Muzzi, amministratore delegato di Idb: “Nel 2018 abbiamo trovato una realtà di grande tradizione artigianale, ma bisognosa di interventi di ammodernamento negli impianti e nelle attrezzature. A Torino, abbiamo cercato di portare l’expertise del nostro gruppo sia su tutti gli aspetti della produzione, sia su quelli della logistica pur continuando a mantenere l’unicità delle sue ricettazioni e del suo savoir faire di impronta artigianale”.

In soli 6 anni, dalla nuova gestione del 2018 ad oggi, La Torinese ha raddoppiato il suo fatturato, ma ha anche raddoppiato e raggiunto la saturazione della capacità produttiva che si attesta su un milione e mezzo di kg di lievitati lavorati all’anno. In un ciclo di lavorazione complessiva, che porta al prodotto finito in circa 70 ore, i laboratori de La Torinese producono oltre 50 diverse ricette tra Panettone Classico, glassato alla piemontese, specialità farcite e/o ricoperte, Pandoro classico, l’inimitabile Pandorato, la Colomba classica e altre specialità dolciarie.

I prodotti sono ancora confezionati manualmente, per mantenere una connotazione artigianale e una preziosità unica negli incarti, che rappresenta la cifra stilistica di Idb.

cs

Polliotto segretario generale Fondazione Crt

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione CRT, riunitosi  sotto la presidenza di Anna Maria Poggi, ha deliberato all’unanimità la nomina di Patrizia Polliotto quale nuovo Segretario Generale della Fondazione. La nomina segna il completamento del percorso ad interim affidato all’avvocato Annapaola Venezia, che ha ricoperto il ruolo dopo l’uscita di Andrea Varese. Con l’assunzione del nuovo incarico, Patrizia Polliotto lascia la carica di Consigliere di Indirizzo della Fondazione.

 

Il Consiglio di Amministrazione ha espresso il proprio ringraziamento all’avvocato Venezia per il lavoro svolto durante questo periodo, che ha garantito il pieno supporto alla Fondazione in una fase di rinnovamento strategico, culminata con l’importante conclusione del percorso di riforme statutarie.

 

Patrizia Polliotto è avvocato cassazionista con oltre 20 anni di esperienza in diritto dell’impresa. Consigliere indipendente in diverse realtà, tra cui Reply, NB Aurora e Vincenzo Zucchi, è anche consigliere di Sviluppo Lavoro Italia e di altre società non quotate.

Finpiemonte investe nella finanza d’impatto

Finpiemonte presso la sua partecipata Environment Park, punto di riferimento per l’innovazione ambientale e la sostenibilità, ha riunito e fatto dialogare insieme alcuni rappresentanti illustri delle autorità pubbliche del sistema finanziario nazionale, il cui apporto è determinante per uno sviluppo sostenibile dei territori, nel rispetto degli obiettivi in ambito ESG, a partire da quelli globali ed europei fino a quelli nazionali. I due panel di confronto su coesione e sostenibilità sociale e Green economy e transizione ecologica sono stati introdotti dall’onorevole Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e moderati dal Presidente di Finpiemonte e Presidente ANFIR Michele Vietti. L’attenzione nei confronti dei principi ESG e la ricerca di impatti positivi dei progetti finanziati sono tra i principali criteri utilizzati da Finpiemonte nella scelta delle operazioni su cui investire con le risorse del suo capitale, oltre a quelle messe a disposizione dalle agevolazioni regionali.

Ne è un esempio il fondo Piemonte Next, gestito da CDP Venture Capital, in cui Finpiemonte interviene con 10 milioni di euro e che, fino ad oggi, ha contribuito a finanziare 10 startup piemontesi, la maggior parte delle quali opera per generare ricadute positive sociali e ambientali.

Finpiemonte è anche impegnata nell’ambito di diversi progetti europei nello sviluppo di modelli finanziari innovativi. Tra questi, Forest EcoValue mira allo sviluppo di modelli di business innovativi e sostenibili per la gestione delle foreste; in Valle Tanaro è insediato il Living Lab italiano del progetto ed è in corso l’attivazione di strumenti di finanza alternativa, i green bond, per il finanziamento delle attività di gestione forestale. Il progetto Touch, in collaborazione con Torino Social Impact e la Fondazione Compagnia di San Paolo mira alla sperimentazione di meccanismi di finanza sociale basati su impatto per migliorare l’accesso ai finanziamenti per le imprese sociali, facilmente replicabile anche in altri territori. Infine, ACTAge affronta le sfide legate all’invecchiamento della popolazione europea promuovendo l’invecchiamento attivo e in salute, riducendo al contempo la dipendenza dai servizi di assistenza primaria. Finpiemonte si occuperà in particolare della definizione del modello SOC (Social Outcome Contract) che consente di modificare in modo significativo modalità e approccio che hanno finora regolato l’intervento delle pubbliche amministrazioni in ambito sociale, incluso quello sanitario.

“La finanza d’impatto in Italia sta crescendo – ha spiegato il Presidente di Finpiemonte Michele Vietti – ma è necessario che sia sempre più integrata in un nuovo ecosistema di economia sociale, plasmato da politiche pubbliche e animato da attori privati. Il ruolo di Finpiemonte e delle finanziarie regionali, veicoli privilegiati per l’attuazione delle politiche e degli enti regionali e, allo stesso tempo, rilevanti attori nei rispettivi sistemi territoriali di finanza agevolata è quello di lavorare con diversi soggetti che si occupano di finanza d’impatto, come ASVIS, Forum della Finanza Sostenibile e Social Impact Agenda per l’Italia, promuovendo l’avvio di sperimentazione e l’adozione di modelli finanziari innovativi per avvalorare lo sviluppo sostenibile facendo da ponte tra le risorse pubbliche, soprattutto quelle regionali, anche di origine comunitaria, e gli operatori di mercato, finanziatori e imprese”.

 

Mara Martellotta

Da Roma in arrivo 1,6 miliardi per Torino – Lione e Terzo valico

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IL PRESIDENTE CIRIO E GLI ASSESSORI BUSSALINO E GABUSI: «RISORSE CHE COPRONO GLI EXTRA COSTI E GARANTISCONO LA REALIZZAZIONE DI OPERE STRATEGICHE PER IL NOSTRO TERRITORIO»

 

 

«Il Piemonte potrà beneficiare di una dote finanziaria straordinaria che rappresenta un ulteriore passo avanti per le infrastrutture strategiche della regione: un miliardo di euro aggiuntivi per il completamento della Torino-Lione e 652 milioni di euro per il Terzo Valico dei Giovi. L’emendamento presentato dalla Lega – per cui ringraziamo i ministri Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti e i parlamentari piemontesi, il capogruppo Riccardo Molinari che è stato il primo firmatario, e Elena Maccanti – assicura le risorse che vanno a coprire gli extra costi che si sono generati a causa del caro energia e del caro materiali che hanno coinvolto tutti i settori produttivi e quindi anche le grandi opere. 

Questi fondi rappresentano l’ulteriore garanzia dell’impegno per la realizzazione di due infrastrutture essenziali, non solo per il Piemonte, ma per l’intero sistema di trasporti italiano ed europeo – dichiarano gli assessori alle Infrastrutture Strategiche Enrico Bussalino e ai Trasporti Marco Gabusi –. La Torino-Lione, infrastruttura cruciale per i collegamenti tra Italia e Francia, migliorerà l’efficienza e la sostenibilità dei trasporti, rafforzando il ruolo del nostro Paese nel corridoio transeuropeo delle reti TEN-T. Al contempo, il Terzo Valico dei Giovi contribuirà a modernizzare i collegamenti ferroviari tra Liguria e Piemonte, consolidando il ruolo strategico del Nord-Ovest come snodo fondamentale per lo sviluppo economico e logistico.

Il risultato ottenuto con questo emendamento – che erroneamente è stato interpretato a favore del solo Ponte sullo Stretto, ma che in realtà ha liberato risorse per le infrastrutture strategiche in Piemonte – dimostra concretamente l’impegno dei nostri parlamentari e del Piemonte nel promuovere un’Italia più connessa e competitiva – proseguono gli assessori -. La visione di lungo periodo, unita alla capacità di intervenire con decisione nelle sedi istituzionali, evidenzia la volontà di sostenere un modello di sviluppo basato su infrastrutture moderne e integrate. Questi investimenti non rappresentano solo un riconoscimento dell’importanza strategica delle grandi opere, ma sono anche un atto concreto di attenzione verso il territorio piemontese».

«Il governo e i nostri parlamentari confermano ancora una volta il loro impegno e la attenzione nei confronti del Piemonte e delle infrastrutture strategiche per il suo sviluppo» dichiara il presidente della Regione Alberto Cirio.

CS

Nuovo record di traffico per l’aeroporto di Torino nel 2024, previsti 4,7 milioni di passeggeri

Sta per chiudersi un anno da record per l’aeroporto di Torino, che non ha mai registrato così tanti passeggeri come nel 2024. Lo scalo si appresta a battere ogni primato di traffico precedentemente stabilito, e a fine anno raggiungerà la soglia di 4,7 milioni di passeggeri. Nel corso di questo weekend verrà superato il record di 4 milioni e 531 mila passeggeri stabilito lo scorso anno. Le mete più trafficate dell’anno sono Roma e Catania, seguite da Napoli, Palermo e Bari. La top 5 delle destinazioni internazionali è invece composta da Barcellona, Londra, Parigi, Monaco e Tirana. La novità internazionale del 2024 è stata Istanbul, che dallo scorso luglio è collegata a Torino dal volo giornaliero di Turkish Airlines, consentendo allo scalo di aprirsi alle altre 340 destinazioni del mondo, in particolare verso l’estremo oriente. Le novità nazionali sono state Comiso, Crotone, Salerno e Reggio Calabria. La stagione winter 2024/2025 è partita lo scorso 27 ottobre con ottimi risultati per l’aeroporto di Torino. Il mese di novembre ha già visto l’incremento di volumi di traffico pari a +12% sui dati dello stesso esercizio 2023, mentre per quello che riguarda dicembre si attendono volumi in crescita superiori all’8%. Infine la stagione neve, avviata ufficialmente lo scorso 14 dicembre, porta con sé ulteriori aspettative di incremento rispetto al 2023/2024. Si attende un aumento del 14% dei passeggeri su voli charter dal nord Europa, dalla Gran Bretagna e dall’Irlanda, che sceglieranno le nostre montagne per le vacanze invernali. I passeggeri sono in crescita del 18% sul 2019, l’anno prepandemico.

 

Mara Martellotta

I3P celebra 25 anni di successi e guarda al futuro dell’imprenditoria innovativa

To Dream: quattro nuove aperture e gli uffici operativi Michelin 

L’Urban District torinese compie un ulteriore passo in avanti nel proprio percorso di crescita e affermazione sul territorio, annunciando le aperture di Terranova, Calliope, Chicco e Clayton oltre all’arrivo dei nuovi uffici di Michelin nella struttura.

19 dicembre 2024 – To Dream, l’Urban District più grande del Piemonte, si arricchisce con quattro nuovi tenant, confermandosi un polo commerciale dinamico, innovativo, oltre che punto di riferimento per la città di Torino e non solo. 

Tra il 14 e il 20 dicembre, Calliope, Terranova, Clayton e Chicco apronono le loro porte al pubblico, offrendo una varietà di proposte che spaziano dalla moda uomo-donna-bambino al mondo dell’infanzia.
Le nuove aperture porteranno a To Dream una varietà di proposte moda pensate per soddisfare ogni gusto e ogni esigenza, rivolgendosi a tutte le fasce di età:

Calliope e Terranova, due celebri brand italiani, sono pronti a conquistare gli amanti dello shopping. Calliope si distingue per le sue collezioni raffinate e versatili e ideali per qualsiasi occasione, dalle giornate casual agli eventi più formali. Terranova, invece, con il suo stile moderno e colorato, offre capi pop e accessibili per tutta la famiglia, diventando il punto di riferimento per chi cerca moda giovane e dinamica a prezzi competitivi.

A seguire, l’inaugurazione di Clayton porta nell’Urban District un brand maschile total-look che propone abbigliamento, calzature, profumi e accessori ispirati alle principali capitali europee e alle tendenze delle sottoculture metropolitane. Clayton è sinonimo di stile contemporaneo e urban-chic, pensato per l’uomo moderno che ama distinguersi.

A chiudere lo scenario dei nuovi opening ci sarà Chicco, lo storico brand italiano dedicato al mondo dell’infanzia. Da oltre 60 anni Chicco accompagna le famiglie offrendo una vasta gamma di accessori e abbigliamento per bambini, oltre a collezioni pensate per le future mamme. Con l’apertura di questo nuovo store, To Dream consolida ulteriormente la propria offerta dedicata alle famiglie, garantendo qualità e attenzione alle esigenze dei più piccoli.

In un momento così importante, come l’annuncio di nuove aperture che permettono a To Dream Urban District di fare un ulteriore step di crescita e di accogliere quattro nuovi prestigiosi brand, Michelin Italiana ha voluto cogliere l’occasione per comunicare ufficialmente l’apertura dei suoi nuovi uffici della Sede Legale  nel distretto commerciale situato nell’area nord-torinese. Michelin Italiana, scegliendo un’area di 1.500 metri quadrati all’interno dell’Urban District a dimostrazione dell’accoglienza di ToDream, ha inteso rafforzare il proprio legame storico con la città di Torino. To Dream, infatti, sorge sull’ex area industriale di Michelin, trasformata man mano in un moderno spazio multifunzionale.
Questo è un ulteriore traguardo per To Dream, lieto di offrire ai dipendenti Michelin un ambiente moderno e sostenibile, dotato di spazi verdi, punti di ricarica per veicoli elettrici e tecnologie all’avanguardia per l’efficienza energetica. Questa scelta certifica l’impegno verso l’innovazione e la sostenibilità di Michelin e di To Dream, a testimonianza di una connessione basata su comunità di valori e di intenti.

Le industrie della ricerca fanno squadra per un’infrastruttura Cloud to Edge

Politecnico di Torino, Fondazione Bruno Kessler, Enea, Engineering, Fincantieri, Replay, Team e Tiscali alleati

 

Le industrie della ricerca italiane fanno squadra nel principale progetto europeo di politica digitale. Politecnico di Torino, Fondazione Bruno Kessler, Enea, Engineering, Fincantieri, Replay, Team e Tiscali realizzeranno un ambiente di test condiviso che punta a valorizzare i risultati delle attività di “8 RA”, il progetto finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del programma IPCEI ( Important Project of Common European Interest). L’obiettivo è favorire l’interoperabilità e l’integrazione delle offerte Cloud in Europa, la disponibilità di investimenti pubblici e privati nell’ambito dell’Edge e del Cloud e l’ingresso di nuove imprese sul mercato con conseguente crescita del sistema. Nel dicembre 2023 la Commissione Europea ha autorizzato, attraverso aiuti di Stato per oltre 1,2 miliardi a livello europeo, di cui circa 409 milioni di euro destinati all’Italia, la realizzazione del primo IPCEI incentrato sulle tecnologie che mirano a creare una catena del valore europea per le infrastrutture e i servizi Cloud (CIS).

Questa iniziativa rappresenta una nuova collaborazione tra industria e ricerca in Italia, attraverso la quale aziende italiane ed estere possono sperimentare e integrare sulle piattaforme Edge realizzate dai partner soluzioni tecnologiche innovative e specifiche dei diversi settori e, più in generale, dei comparti industriali in cui operano. La collaborazione è infatti uno dei fondamentali abilitativi tecnologici del progetto IPCEI – CIS, finalizzata a creare un continuum fra le risorse Cloud e i diversi partner coinvolti. L’ambiente di test sarà in grado di fornire una piattaforma condivisa in cui ciascun partner potrà sfruttare in maniera integrata le risorse realizzate da tutti i partecipanti del gruppo, e effettuare sperimentazioni, studi di fattibilità e validazione dei rispettivo progetti. L’approccio collaborativo ha inoktrebl’obiettivo di ottimizzare l’efficienza, facilitando un più rapido sviluppo di soluzioni tecnologiche avanzate ed amplificarne l’adozione nelle fasi future di industrializzazione dei prodotti.

Questa fase di collaborazione rappresenta il primo passo verso l’utilizzo commerciale dei risultati del progetto, tracciando un modello che potrà essere ulteriormente esteso. Grazie a questo ambiente di test sarà infatti possibile certificare la validità di progetti complessi in un contesto condiviso, aprendo nuove prospettive per lo sviluppo e l’adozione di soluzioni tecnologiche all’avanguardia.

 

Mara Martellotta

È ‘Torino riflessa’ la nuova guida che narra la città del commercio, della tradizione e dell’innovazione

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Da giovedì 19 dicembre Torino ha una nuova guida turistica, promossa dalla Città di Torino, in collaborazione con EDT, e si intitola “Torino riflessa. La città vista dalle vetrine”. Si tratta di un viaggio tra gli spazi del commercio locale che raccontano storie di resilienza, innovazione e tradizioni tramandate, svelando il volto autentico della città attraverso le vetrine dei suoi negozi, i mercati rionali, le botteghe artigianali.

“Abbiamo voluto mostrare la Città attraverso le vetrine dei negozi – ha dichiarato l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino- per raccontare storie di tradizione, resilienza e innovazione, sottolineando l’importanza del commercio di prossimità come motore economico e pilastro della comunità. Non solo guida, ma un invito a guardare la Città che ha saputo coniugare memoria e modernizzazione con occhi nuovi. Un viaggio tra passato e presente che ci invita a riflettere sul valore delle nostre scelte di acquisto e sulla nostra capacità di valorizzare ciò che rende unica la nostra città “.

“Ci siamo sentiti a casa nello sviluppare questo progetto – ha dichiarato il direttore di EDT Angelo Pittro – perché EDT condivide lo spirito delle storie raccontate da questa guida. Siamo una casa editrice torinese fondata cinquanta anni fa dalla famiglia Peruccio e anche la nostra sede è frutto della riconversione di un’antica fabbrica. Con ‘Torino riflessa’, grazie alla scrittura ispirata di Alessandro Lamacchia e Stefano Cavallito e agli scatti di Michele d’Ottavio, abbiamo voluto dar voce alle storie nascoste dietro le vetrine, raccontando luoghi che custodiscono il valore del lavoro artigianale delle cose fatte con cura e passione.

Il progetto riesce a mettere in luce come, dal cuore elegante di Torino, con i suoi fasti barocchi e risorgimentali, alle periferie più vitali, Torino abbia mostrato più di una volta il suo talento nel cambiare pelle, mantenendo, però, una profonda connessione con il suo passato.

Le vetrine di Torino non sono solo spazi di esposizione, sono specchi del tempo capaci di riflettere le trasformazioni sociali e culturali della città. Ogni angolo ha qualche cosa da raccontare, dalle scaffalature in legno, così preziose, della storica Erboristeria della Consolata, che profuma ancora di timo serpillo, alla splendida boiserie della gioielleria Palmerio 1932, sita in via XX Settembre, un tempo sede dell’agenzia di viaggio Transatlantica Robotti, fino a via San Secondo dove le vetrine viola di un centro dentistico convivono con la grande devanture lignea con motivi neoclassici di inizio Novecento e parte degli arredi dell’attuale caffetteria Nobili.

Porta Palazzo, il mercato più grande d’Europa, rappresenta il simbolo della diversità e dell’accoglienza di Torino, come ci ricordano le Luci d’artista di Michelangelo Pistoletto “Amare le differenze”, che decorano l’Antica Tettoia dell’Orologio.

Girando per questo mercato e per gli altri che si trovano più a Nord nella città, si trovano specialità uniche come il sapone di Aleppo della Drogheria Rinaldi o i taralli fragranti del tarallificio il Covo in piazza Foroni. Nella galleria Umberto I, che si imbocca dall’esedra di Porta Palazzo, la storica Casa della Tuta, nata nel 1933, continua a vendere abiti di tradizione da lavoro ormai da generazioni. Questi mercati, più che spazi commerciali, si sono trasformati in luoghi di incontro e di vita dove tradizioni e storie si intrecciano.

Gli spazi industriali dismessi di Torino, come il Lingotto, ora polo culturale e commerciale, e il birrificio Metzger di via Catania, trasformato in birreria artigianale e sede di eventi culturali, dimostrano la straordinaria capacità della città di reinventarsi e rigenerarsi. Lo stesso accade nei piccoli negozi come la Panetteria Bertino, in via Galliari, che all’epoca delle leggi razziali salvò alcuni dei suoi clienti storici nascondendoli nei sotterranei, o alla Torrefazione Samambaia di via Madama Cristina, dove un florilegio di dolciumi testimonia storie di resilienza e passione con una fragranza di altri tempi.

‘Torino Riflessa’ sottolinea l’importanza del commercio locale non solo come motore economico, ma anche come pilastro della comunità. Nella centralissima via San Tommaso negozi come la latteria delle sorelle Bera e la Drogheria fondata da Lavazza nel 1895 raccontano un passato che si rinnova ogni giorno. Non meno significative sono le attività periferiche, come la fabbrica di vernici Zoccali, che ha saputo reinventarsi per rispondere alle attuali esigenze.

‘Torino riflessa’ è molto più di una guida, è un invito a guardare la Città con occhi nuovi, a perdersi nei suoi quartieri e a scoprire la bellezza nascosta nelle sue vetrine.

Attraverso luoghi simbolici come il San Giors, una stazione di posta rinnovata alla fine dell’Ottocento e oggi bellissimo ristorante tradizionale e locanda con “camere d’artista”, o come il grande ostello Combo, ospitato nell’antica caserma dei pompieri, il progetto conferma e rivela che la città ha saputo coniugare memoria e innovazione. Seguire l’ispirazione di ‘Torino riflessa’ rappresenta un viaggio tra passato e presente, che ci invita a riflettere sulle scelte quotidiane dei torinesi e sulla loro capacità di convogliare le energie per rendere unica la loro città.

 

Mara Martellotta

Economia, finanza, etica. Intervista a De Marchi

In un suo recente libro lei pone l’accento sulla necessità di distinguere tra finanza etica e finanza speculativa. Fa anche un interessante excursus storico, a cominciare dai Greci e dai Romani, per finire ai filosofi e agli economisti …

 

L’etica è un valore che nasce praticamente con la civiltà, quando l’uomo prende coscienza del fatto che non è un essere isolato ed indipendente dal mondo in cui vive, in particolare dalla collettività in cui vive.

Il rapporto con gli altri esseri obbliga ognuno a porsi domande sul proprio comportamento, che deve essere il più possibile improntato a valori come tolleranza, rispetto del prossimo, valorizzazione delle qualità, cooperazione; valori che possiamo definire “sociali”.

A partire dai greci e dai romani, e, proseguendo il lungo cammino del pensiero umano, passando per il Rinascimento e l’Illuminismo fino ai giorni nostri, i grandi filosofi hanno espresso il loro pensiero sull’etica trovando straordinarie assonanze su principi comuni.

E’ proprio sulla base di questa constatazione che ho introdotto le mie riflessioni sull’etica applicata al mondo della finanza: perché l’etica non è un concetto fine a se stesso, ma un concetto che deve pervadere l’intera attività umana in tutte le sue sfaccettature. Si pensi alle implicazioni dell’etica nel mondo del lavoro, della medicina, della scienza, dell’ambiente.

Nella finanza ritengo urgente rispettare regole e valori che consentano a chi svolge l’importante ruolo di protagonista (imprenditore, dirigente d’azienda, commerciante, bancario, consulente finanziario) di lavorare non solo per se stesso e per la propria azienda puntando (giustamente) al profitto, ma tenendo anche conto del “contorno”: dipendenti, clienti, fornitori, collettività locale, ambiente che non possono essere sfruttati in nome del “Dio denaro”. Il motto che propongo ai lettori è: “Non bisogna massimizzare il profitto, ma ottimizzare il profitto!”

Che cosa pensa del crescente ruolo della finanza nell’economia reale?

La finanziarizzazione dell’economia è uno scandalo da eliminare. Oggi circolano titoli, contratti derivati, future, swap per un valore pari a 12 volte il PIL mondiale; una massa impressionante di carta che non produce nulla se non stratosferici profitti per chi la crea e la commercializza. La finanza non serve più a facilitare la produzione di reddito, quindi posti di lavoro, ma è diventata autoreferenziale.

Parlare oggi in questi termini apre un orizzonte nuovo in cui le finanze possano essere impiegate per sviluppare nuovi modelli economici. Ricordiamoci sempre che l’etica non è un freno a mano dell’economia, ma è anzi la garanzia che l’economia non impazzisca in un delirio di onnipotenza che genera un aumento dell’ingiustizia e delle differenze.

Possiamo affermare che anche per merito di specifiche iniziative di Banca d’Italia e ABI la conoscenza finanziaria dei risparmiatori italiani sia migliorata?

 

Sicuramente la Banca d’Italia e ABI hanno fatto fare un grosso salto di qualità all’educazione finanziaria ed alla conoscenza del mercato in tutti i suoi aspetti. Sui loro siti forniscono importantissimi elementi per fare scelte consapevoli conoscendo gli aspetti tecnici degli strumenti finanziari e dei mezzi di finanziamento. Però, a fronte di questa importante e meritoria attività, spesso si ha l’impressione di una certa inerzia o vischiosità negli interventi: non basta “ammonire”, “monitorare”, “avvisare”, “insegnare”, occorrerebbe anche intervenire drasticamente contro abusivismi finanziari, truffe, attività illecite messe in atto da soggetti che, magari operando con sede in Stati compiacenti con legislazioni meno rigide, offrono investimenti o finanziamenti apparentemente vantaggiosissimi ma che nascondono rischi enormi. Purtroppo le cronache abbondano di esempi su questi argomenti.

Che cosa ne pensa delle criptovalute?

 

Le criptovalute (ricordiamone l’etimologia: monete “nascoste”!) rappresentano un fenomeno che è esploso con una forza impressionante negli ultimi anni. Si tratta di sedicenti monete che in realtà sono semplicemente connessioni elettroniche nel mondo web con un’utilità prossima a zero. La “regina” delle criptovalute, il bitcoin ha fatto registrare impressionanti rialzi di prezzo, sui quali è stata costruita un’azione di marketing martellante, con migliaia di società che offrono i servizi d’intermediazione e gestione. E il successo ha generato circa 10.000 imitatori, con monete digitali che nascono come funghi ma che non hanno alcun valore. Il bitcoin, nato come moneta, è praticamente inutilizzabile per comprare beni o servizi, e le altre 10.000 pseudo monete non sono accettate da alcun punto vendita. Il fatto è che le quotazioni hanno dimostrato che si tratta semplicemente di un bene speculativo che, se genera (a volte) profitti, genera (spesso) perdite, come dimostrato dall’esperienza degli anni 2021-2022.

Questo tema l’ho ampiamente trattato nel mio recente libro “PINOCCHIOCOIN, verità e bugie sulle criptovalute”, edito da Amazon.

Mara Martellotta

 

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