ECONOMIA

Formazione, corsi per 5mila giovani dopo la scuola

Dal 21 gennaio nuovi percorsi formativi IeFP, 243 corsi gratuiti 

Per una scelta consapevole dopo la scuola media, il Piemonte offre centinaia di percorsi di formazione professionale connessi al mondo del lavoro. Il vicepresidente della Regione Piemonte, Elena Chiorino: “La formazione professionale è una scelta vincente”

Sono 243 i corsi gratuiti di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) approvati dalla Regione Piemonte per l’anno formativo 2025-2026.

I corsi permetteranno a circa 5.000 giovani, in uscita dalla scuola secondaria di primo grado, di assolvere il diritto dovere all’istruzione e alla formazione e di acquisire una qualifica, sviluppando competenze necessarie a rispondere alle opportunità occupazionali del territorio e alle professionalità richieste dalle imprese.

I corsi di IeFP costituiscono un’alternativa al percorso di istruzione scolastica quinquennale e per le ragazze e i ragazzi che si trovano a scegliere cosa fare dopo la terza media, con lo scopo di ridurre il rischio di dispersione e abbandono scolastico e consentire loro di ottenere una qualifica professionale immediatamente spendibile nel mondo del lavoro.

La Regione Piemonte offre così ai ragazzi l’opportunità di acquisire nuove competenze che valorizzano inclinazioni e interessi personali e nello stesso tempo formano figure professionali armoniche con l’offerta lavorativa presente nel contesto regionale, favorendo così l’inserimento lavorativo dei giovani, anche di quelli appartenenti alle categorie più vulnerabili.

Il 66% dei qualificati e dei diplomati nel sistema IeFP , infatti, trova un’occupazione entro i tre anni e, di questi, oltre il 70% lavora in un settore coerente con la formazione ricevuta.

L’offerta formativa si articola in percorsi triennali per il conseguimento della qualifica professionale epercorsi quadriennali per il conseguimento del diploma professionale.

Le competenze sono la risorsa imprescindibile che ci consente di essere al passo con le sfide del futuro. Ridurre il rischio di dispersione scolastica e offrire ai ragazzi un percorso che valorizzi il loro talento è fondamentale per la crescita dei territori e per combattere la disoccupazione giovanile. È nostro dovere garantire che nessuno rinuncia ai propri sogni e aspirazioni, dando ad ogni giovane l’opportunità di crescere, emergere e contribuire attivamente alla società. I dati riguardanti gli anni precedenti sono il segno tangibile che la formazione professionale è una leva strategica e una scelta vincente, una strada che porta non solo a un impiego stabile, ma all’inizio di un cambiamento profondo, che investe il presente e costruisce un futuro solido” dichiara il vicepresidente e assessore all’Istruzione e alla Formazione Professionale, Elena Chiorino.

Numerosi gli indirizzi tra cui scegliere in base alle proprie attitudini e alla propria voglia di mettersi in gioco velocemente nel mondo del lavoro: agricoltura e ambiente, industria, artigianato, servizi alla persona, ristorazione, informatica, ecc.

Ogni indirizzo, pur garantendo una formazione culturale di base adeguata, mira a insegnare agli studenti a svolgere un mestiere o un’attività lavorativa specifica. Il percorso si articola in lezioni svolte in aula, attività pratiche di laboratorio e attività di apprendimento svolta in modalità duale, in contesti di impresa simulata e in alternanza rafforzata all’interno di imprese del settore, in modalità di stage o con contratti di apprendistatodi primo livello.

Per rafforzare il contrasto alla dispersione scolastica e formativa, sono previsti anche progetti specifici (individuali e/o di gruppo) a supporto dei percorsi di qualifica e di diploma professionale, finalizzati a favorire nuovi ingressi in percorsi già avviati, sostenere i passaggi fra istruzione e formazione professionale e recuperare gli abbandoni.

Dopo il conseguimento della qualifica professionale, ragazze e ragazzi potranno scegliere di: entrare direttamente nel mondo del lavoro, continuare il percorso formativo frequentando il IV anno IeFP per conseguire il diploma professionale; continuare il percorso di studio nella scuola per poi ottenere un diploma di scuola secondaria di secondo grado.

Per maggiori informazioni sull’offerta IeFP: https://www.regione.piemonte.it/web/temi/istruzione-formazione-lavoro/formazione-professionale/opportunita-formative/corsi-per-giovani-14-24-anni

Per le iscrizioni online: https://unica.istruzione.gov.it/portale/it/orientamento/iscrizioni

https://unica.istruzione.gov.it/portale/it/orientamento/iscrizioni dal 21 gennaio al 10 febbraio 2025

Confagricoltura Piemonte: “Ulteriori complicazioni per l’agricoltura”

“Quaderno di campagna dell’Agricoltore, molta carta e troppa burocrazia”

 

 

In vista del prossimo incontro tra le Regioni e Agea, di giovedì 23 gennaio, Confagricoltura Piemonte ha inviato all’Assessore Paolo Bongioanni alcune considerazioni in merito all’entrata in vigore del Quaderno di Campagna dell’Agricoltore

 

Si parla tanto di semplificazione, ma il nuovo obbligo di avere, integrato al fascicolo aziendale, il Quaderno di Campagna in forma digitale, ossia la registrazione informatizzata di una serie di informazioni sulle attività svolte in azienda, non viene incontro all’operatività delle imprese agricole che ad oggi tengono già traccia delle operazioni colturali in forma cartacea o su supporti gestionali aziendali” afferma il presidente di Confagricoltura Piemonte, Enrico Allasia, perplesso sull’attivazione da parte di AGEA, già nei prossimi mesi in forma sperimentale e sicuramente a regime nel 2026, del sistema informatico per la gestione delle informazioni relative al registro dei trattamenti e delle fertilizzazioni da parte delle aziende agricole.

“Il Quaderno Di Campagna Dell’Agricoltore (QDCA), così come prospettato dall’Italia, è un progetto molto ambizioso, che va oltre agli obblighi previsti dal Regolamento di esecuzione 2023/564 emanato dall’Ue e si configura come l’ennesimo balzello burocratico e operativo a carico delle aziende, un onere che potrebbe essere tolto o perlomeno alleggerito, ad esempio, rivedendo le tempistiche delle registrazioni “precisa Allasia.

 

Per questo motivo, Confagricoltura Piemonte ha scritto una lettera a Paolo Bongioanni, Assessore Commercio, Agricoltura e cibo, Parchi, caccia e pesca, peste suina della Regione, evidenziando le criticità del passaggio alla definitiva digitalizzazione del documento.

Il sistema prevede una raccolta di dati tramite un continuo interscambio di informazioni tra le aziende agricole che materialmente effettuano le operazioni in campo e gli uffici CAA, a cui potranno essere demandate le registrazioni.

Il settore agricolo è da sempre fortemente condizionato da diverse variabili, prime fra tutti quelle metereologiche, che spesso costringono a improvvisi cambiamenti delle attività programmate. Inoltre, gli elementi da registrare per i trattamenti sono inequivocabili, mentre per le annotazioni che esulano totalmente dagli obblighi comunitari, la mole di dati da gestire sarebbe abnorme e frastagliata.

Pur condividendo il fatto che sia necessario assicurare una maggiore tracciabilità di quanto avviene in azienda sul piano degli interventi legati ai prodotti fitosanitari, soprattutto ai fini della tutela del consumatore e del corretto impiego degli agrofarmaci, riteniamo che il QDCA non sia, al momento, lo strumento adeguato a centrare questo obiettivo” precisa il presidente della Federazione degli imprenditori agricoli piemontesi.

Milano Home: artigianato, innovazione e sostenibilità. Arrivano le aziende torinesi

Dal 23 al 26 gennaio 2025, torna l’appuntamento fieristico b2b di Fiera Milano rivolto al mondo della casa e dell’abitare. Un viaggio che celebra la qualità produttiva e l’artigianato d’eccellenza e che ospita anche numerose aziende da Torino.

Dal 23 al 26 gennaio in Fiera Milano, oltre 600 brand (il 30 % proveniente dall’estero) sono protagonisti a Milano Home, un appuntamento che celebra la casa e il design in tutte le sue forme. In questa nuova edizione della manifestazione di Fiera Milano dedicata al mondo dell’abitare, tantissimi prodotti, idee e novità ed un programma molto ricco: numerosi gli eventi e spazi dedicati all’artigianalità e alla sostenibilità, per valorizzare le eccellenze del “fatto a mano” e promuovere un futuro più consapevole per i retailer del settore.

Il racconto degli oggetti rimane al centro della manifestazione, attraverso le proposte e le storie di produttori, i maestri artigiani e i giovani talenti che arrivano numerose anche dalla provincia di Torino e provincia (sono 12 gli espositori presenti).

Un viaggio attraverso quattro padiglioni per raccontare la casa

Il tema ricorrente di quest’edizione sarà il Grand Tour, un richiamo all’antica tradizione del viaggio di scoperta che conduce i visitatori in un’esperienza unica di esplorazione, conoscenza e celebrazione delle eccellenze artigianali e produttive. Il viaggio di Milano Home si sviluppa attraverso quattro padiglioni, quattro visioni complementari per raccontare e interpretare la casa attraverso ispirazioni, materiali e stili diversi

L’offerta si sviluppa attraverso quattro padiglioni – Elements, Vibes, Mood e Taste – ognuno dedicato a un universo di idee e innovazioni. Ma non solo. Accanto a questo percorso espositivo, Milano Home ci sono aree speciali, pensate da Milano Home per presentare al meglio i prodotti e suggerirne storie e nuove possibili combinazioni e contaminazioni:

NOVEBOTTEGHE convergenze materiche. Il progetto espositivo ideato da gumdesign è un progetto indipendente che racconta del saper fare, del territorio e delle sensibilità artigianali in tutta Italia. Protagonisti 9 tra artigiani ed imprese che raccontano la loro produzione attraverso la materia e la sua lavorazione, la tecnica e la creatività, proponendo prodotti davvero unici.

Sono presenti: Cusenza Marmi – Greencorks – Intrecci Toscani – Pimar – Stefano Parrini – Marmoservice – Prefabios, – Leonardo Gianì- Art Frigò

MANIFATTURE IN SCENA. Ideato e curato dall’architetto Ulderico Lepreri, il progetto ‘Manifatture in Scena’ riproduce una piazza ideale, intorno a cui sono disposti i teatri-palcoscenico, vere e proprie microarchitetture con baldacchini espositivi che ruotano attorno a un polo centrale. Qui spiccano brand di tradizione secolare, ma anche realtà più recenti, tutte accomunate dalla realizzazione di manufatti apprezzati su scala globale. Si tengono anche dimostrazioni di mise en place, che potranno essere proposte come vetrine dei punti vendita.

THE GREEN CIRCLE – Una piazza dedicata alla sostenibilità dei prodotti per la casa e per la persona,. Ideato e curato da Raremood, il dipartimento di Bio Interiors di Goldmann & Partners srl SB, propone un percorso unico che unisce eccellenza estetica, funzionalità e un profondo rispetto per l’ambiente, attraverso 50 nuove proposte selezionate in tutto il mondo, per le loro caratteristiche sostenibili ed estetiche, con l’obiettivo di promuovere un nuovo paradigma per il mondo casa.

L’ISOLA DI VETRO, realizzata con Consorzio Promovetro di Murano , con aziende ed opere create dai diverse aziende e relativi maestri vetrai muranesi: una panoramica dell’estrema varietà di tecniche e prodotti che l’isola di Murano può offrire al consumatore, un mix di “vetri” dal sapore tradizionale o contemporaneo, ottenuto in fornaci, laboratori e botteghe artigianali.

E ancora, Brand Power, iniziativa in Italia che mette in connessione i fornitori di premi e i brand con il marketing di industria, distribuzione e servizi e Piazza di carta, un’area interamente dedicata allo stationery e agli oggetti del mondo della carta e della scrittura.

Ma importantissimo però anche il programma formativo della manifestazione che offre un ampio palinsesto di incontri. Espositori e visitatori avranno l’opportunità di partecipare a oltre 100 ore di formazione in 4 giorni: dibattiti, workshop e talk su argomenti specifici, offriranno competenze pratiche e spunti di riflessione sulle evoluzioni del settore, sui temi più attuali del settore, in un contesto stimolante e dinamico.

Ed inoltre, novità di questa seconda edizione, i Safari Tours, dei veri e propri, percorsi tematici per scoprire le novità presenti, guidati da esperti del settore Ogni tour è pensato per valorizzare aspetti specifici della manifestazione, offrendo un’esperienza coinvolgente e istruttiva

cs

Imprese in Piemonte: stabili occupazione e investimenti, rallenta la produzione

L’indagine congiunturale relativa al primo trimestre 2025 evidenzia un quadro incerto con la manifattura più in difficoltà rispetto ai servizi. Timori per il costo dell’energia. Amalberto: “Investimenti privati, Pnrr e credito sono le premesse per tornare a crescere”

Dall’indagine congiunturale realizzata a dicembre dal Centro Studi dell’Unione Industriali Torino tra un campione di quasi 1.300 aziende manifatturiere e dei servizi del sistema confindustriale piemontese, emergono dati che riflettono la complessità dello scenario economico nazionale ed europeo, con un clima di fiducia che si conferma in fase di contrazione e in linea con l’andamento dei trimestri precedenti. Condizionate dal generale quadro di incertezza, le imprese della regione affrontano il l primo trimestre 2025 con estrema cautela, pur manifestando segnali di reazione e la volontà di guardare oltre le difficoltà. Lo dimostra la tenuta degli investimenti, che rientrano nei programmi di quasi i tre quarti degli intervistati, fra cui il 23,6% preannuncia l’acquisto di nuove attrezzature. Analogamente, l’indice di utilizzo di impianti e risorse si attesta al 77% del pieno regime, in linea con lo scorso trimestre.

Gli investimenti privati anche nel 2025 rappresentato la migliore politica industriale possibile. E ciò è tanto più vero per le pmi. Gli interventi inseriti nella manovra di bilancio sull’Ires premiale e i correttivi sul piano Industria 5.0, possono infatti tenere attiva questa fondamentale leva di sviluppo e crescita dimensionale delle imprese, integrandosi alle risorse che arrivano dal Pnrr dal fronte pubblico. Ciò sarà tanto più vero se il credito non sarà soffocato dal calo dei tassi, e se gli aumenti del costo dell’energia saranno gestiti senza allarmismi, intervenendo sul metodo di formazione del prezzo del gas. L’insieme di questi interventi, in un quadro oramai stabilmente complesso a livello geopolitico, è la premessa per tornare a crescere, mantenendo gli attuali livelli di occupazione e quindi di utilizzo degli impianti” commenda Andrea Amalberto, presidente di Confindustria Piemonte.

Gli indicatori evidenziano un avvio d’anno in cui prevale la prospettiva di riduzioni nella produzione (saldo ottimisti/pessimisti al -4,6%), negli ordini (-6%) e nella redditività (-8,2%), così come appaiono ridimensionate le attese sulle esportazioni (-9%). Restano positive le aspettative sui livelli occupazionali, seppur ridimensionate rispetto al precedente trimestre, con il 12,8% del campione che ne pronostica un aumento e il 10,4% che prevede un calo dell’impiego, per un indice di fiducia del +2,4%.  Parallelamente, cresce il ricorso alla CIG, attivata dal 13,7% dei partecipanti all’indagine, e soprattutto in ambito manifatturiero, dove il 18,6% delle aziende intende farne uso. Su scala territoriale si osservano andamenti differenziati. Le attese sulla produzione si presentano negative in particolare nelle province di Vercelli, Biella, Alessandria e Novara, con saldi rispettivamente pari al -28,9%, -9,9%, -8,4% e -6,6%. Lieve prevalenza dei pessimisti anche a Cuneo e Verbania (entrambe al -2,3%), mentre il segno più nelle attese si registra a Torino, dove emerge una situazione di sostanziale equilibrio (+0,3%), ad Asti (+10,3%) e nel Canavese (+2,5%).

In termini dimensionali, si osserva di nuovo la forbice che vede le grandi imprese esprimere attese maggiormente positive rispetto alle altre: fra le realtà con meno di 50 dipendenti l’indice di fiducia sulla produzione è al -6,2%, mentre fra quelle con 50 o più addetti si attesta al -0,8%. A livello generale, aumentano le aziende che temono una crescita di costi energetici, materie prime e logistica, con tempi di pagamento che restano stabili e una diminuzione del numero di imprese con un carnet ordini di medio-lungo periodo, a favore di una visibilità inferiore ai tre mesi. Si conferma invece la tendenza che da oltre un anno vede una divergenza nell’andamento settoriale. Infatti, se da un lato nel comparto manifatturiero si rilevano sintomi di sofferenza (saldo fra ottimisti/pessimisti al – 12,7%), dall’altro il terziario prosegue la crescita avviata dalla pandemia in poi (saldo al + 13,7%), anche in virtù di una bassa incidenza dell’export che preserva maggiormente il mercato dei servizi dalle tensioni internazionali.

Guardando ai singoli settori, nell’industria si registrano previsioni sull’andamento della produzione diffusamente in calo, in particolare per le imprese metalmeccaniche: il saldo fra chi prevede una riduzione dei volumi nel trimestre e chi si attende un andamento stabile o in crescita, è al -21,8%, che diventa un -27,1% per le realtà dell’automotive e un -19,8% per quelle della meccatronica. Scenari simili nei comparti legno (-18,8%), tessile-abbigliamento (-11,6%), gomma-plastica (-4,7%), chimica (-4,0%), manifatture varie fra cui gioielli, giocattoli ecc. (-11,2% -), cartario – grafico (-3,7%). Indice di fiducia neutro per l’alimentare (tradizionalmente anticiclico e reduce dal picco di domanda di fine anno) e per l’area edilizia-impiantisti. Nel terziario, come già evidenziato, tutti i comparti esprimono attese favorevoli, ad eccezione di una prevalenza di pessimismo, verosimilmente legato alla stagionalità, per la categoria commercio e turismo (-7,9%). Per contro, buone le prospettive per tutte le altre attività dei servizi e in particolare per le imprese ICT (+25%).

Giachino: “Poca informazione sui benefici della Tav”

Caro Direttore,
Negli ultimi tempi anche se l’economia torinese non riesce a rilanciarsi e cresce sempre meno della media nazionale, si parla meno della importanza della TAV. Non parlarne però lascia molta disinformazione tra la gente.
Ecco perché Ti allego la copia del dialogo sul Post del settimanale Luna Nuova. Come vedi a più di vent’anni dall’inizio dei discorsi sulla TAV c’è gente che non sa quali sono le ricadute sul lavoro e sulla economia della TAV.  Dalla parte francese in questo momento lavorano 2500 persone, lato Italia oggi solo un centinaio di persone ma nella seconda metà di quest’anno quando arriverà la TALPA escavateice si arriverà a circa 700 occupati. Tanti lavoratori che abiteranno per alcuni anni nella zona di Susa, diventeranno clienti dei negozi locali, dei bar,  ristoranti etc. Una boccata d’ossigeno per una Bassa Valle in cui il PIL procapite pari a quello del nostro Sud.  Vedi da cosa dipende il fatto che molti politici e uomini di governo a Roma o a Torino non si scaldano per accelerare i lavori della TAV. Se uno non sa cosa vale una cosa non si scalda per accelerare i lavori che daranno benefici e maggiore crescita economica maggiore sia a livello nazionale che locale. Ecco perché i NOTAV più accesi hanno ancora attorno 3-4.000 persone. Ma d’altronde anche nell’800 in Valle c’erano molti pregiudizi contro la ferrovia e il primo Traforo Ferroviario del Frejus. Vale sempre cosa disse Cavour al Re, “Maestà dobbiamo governare anche per quelli che non capiscono”.

MINO GIACHINO

Il Piemonte punta sul turismo industriale, avviato il tavolo di lavoro

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L’assessore Marina Chiarelli e la presidente di Confindustria Turismo Laura Zegna danno il via a un progetto per valorizzare il turismo industriale in Piemonte: «Creeremo percorsi per allargare l’offerta turistica facendo conoscere il meglio della nostra cultura tra ingegno, tradizione e tecnologia»


A margine della presentazione del report 2025 di Confindustria Piemonte in sala trasparenza al grattacielo Piemonte, l’assessore regionale al Turismo
Marina Chiarelli ha incontrato la presidente della Commissione Industria del Turismo di Confindustria Piemonte, Laura Zegna, dando vita al primo Tavolo sul Turismo Industriale in Piemonte che punta a valorizzare il patrimonio industriale e manifatturiero del territorio, coinvolgendo realtà eccellenti di tutte le province piemontesi.

All’incontro hanno preso parte il Segretario Generale di Confindustria Piemonte, Paolo Balistreri, e Gianni Filippa, presidente di Confindustria Novara, Vercelli e Valsesia e Alessandro Zanon, direttore di VisitPiemonte.

Nelle prossime settimane sarà avviata una mappatura delle aziende che potranno entrare a far parte di tour tematici dedicati al turismo industriale in realtà di rilievo come Martini, Lavazza, Borsalino e Gorgonzola, Gancia oltre alle filiere industriali che rendono il Piemonte un punto di riferimento a livello internazionale. Il progetto, che prende vita oggi, rappresenta l’evoluzione di «Fabbriche Aperte», un’iniziativa che ogni anno raccoglie l’apprezzamento del pubblico e che ora si trasforma in un’offerta turistica strutturata per attrarre nuove fasce di mercato con l’obiettivo di ampliare l’immagine del Piemonte come destinazione turistica. Tra le ipotesi considerate per il progetto, c’è anche quella di includere visite ad aziende collegate al settore dell’aerospazio che potrebbe arricchire ulteriormente l’offerta del turismo industriale piemontese.

«Con questo progetto vogliamo valorizzare il nostro territorio in modo nuovo – ha dichiarato l’assessore Marina Chiarelliportando alla luce le eccellenze industriali e manifatturiere che contribuiscono a definire l’identità del Piemonte. È un’opportunità per coniugare tradizione e innovazione, attirando visitatori da tutto il mondo e diversificando la nostra offerta turistica che contiamo di mettere in vetrina già durante i prossimi appuntamenti fieristici internazionali»

Anche Laura Zegna, presidente della Commissione Industria del Turismo di Confindustria Piemonte, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa: «Il turismo industriale è una grande opportunità per raccontare le storie di successo e il valore dell’innovazione piemontese. Questo progetto permetterà di destagionalizzare il turismo posizionando il Piemonte come modello nazionale, valorizzando nello stesso tempo le nostre aziende e il loro impatto sul territorio».  

Il prossimo passo del Tavolo sul Turismo Industriale sarà quello di allineare il progetto coinvolgendo le Agenzie Turistiche Locali (ATL), i Consorzi e Visit Piemonte, che ha già ricevuto l’incarico di eseguire la mappatura delle eccellenze del territorio. L’obiettivo del Tavolo sul Turismo è costruire itinerari tematici che mettano in risalto le eccellenze del territorio: enogastronomia, manifattura, tecnologia, portando una nuova dimensione all’offerta turistica regionale per rafforzare la presenza del Piemonte sui mercati internazionali.

Iren, Bond ibrido per 500 milioni di euro

Iren S.P.A. ha collocatocon grande successo la sua prima emissione obbligazionaria perpetua subordinata ibrida dal valore nominale di 500 milioni di euro. L’emissione, effettuata in esecuzione della delibera del 18 dicembre 2024 del Consiglio di amministrazione della Società, ha ricevuto richieste di sottoscrizione quasi 8 volte rispetto all’ammontare offerto, totalizzando ordini per un importo pari a 4 miliardi di euro. La data di regolamento dell’emissione è prevista il 23 gennaio 2025. L’operazione, volta a rafforzare la struttura patrimoniale e volta a sostenere la flessibilità finanziaria del gruppo, è coerente con la strategia di crescita di Iren, finalizzata all’integrazione e di EGEA, accogliere nuove potenziali opportunità inorganiche oltre alla realizzazione degli investimenti previsti dal piano industriale 2024-2030, e conferma l’impegno di Iren al mantenimento dell’attuale rating investmet gradevole.

Il prestito obbligazionario emesso in una sola tranche da 500 milioni di euro e non convertibile, subordinato, perpetuo ed esigibile solo in caso di scioglimento o liquidazione della società, come stabilito nei relativi termini e condizioni. La cedola fissa annuale del 4,5% sarà corrisposta fino alla prima reset date del 23 aprile 2030. A partire da quella data, salvo che non sia stato interamente rimborsato, il titolo maturerà un interesse pari al tasso Euro Mid Swap a 5 anni di riferimento, incrementato di un margine iniziale di 221,2 punti di base. Il margine aumenterà di 25 punti base a partire dal 2035 e di ulteriore 75 punti base a partire dal 2050, per un importo accumulato di 100 punti base. La cedola fissa è pagabile annualmente per via posticipata nei mesi di aprile a partire dall’aprile 2025. Il prezzo di emissione è fissato al 99,448% e il rendimento effettivo della prima reset date è pari a 4,625% per anno.

“Siamo lieti di annunciare che il 2025 sia apre con l’emissione inaugurale di un Bond ibrido da 500 milioni di euro. La ricezione mercato, oltre le aspettative, ci ha portato a ottenere un risultato straordinario con una domanda che ha superato di quasi 8 volte l’offerta, totalizzando ordini per un importo di altri 4 milioni di euro. A testimonianza della solidità e della credibilità di Iren sul mercato – ha dichiarato Luca Dal Fabbro – Presidente esecutivo del Gruppo Iren – questa iniziativa è perfettamente in linea con la nostra strategia di crescita, che prevede l’integrazione di EGEA e la realizzazione degli in estimativo previsti nel piano industriale 2024-2030, consentendoci di mantenere un’adeguata flessibilità finanziaria per cogliere eventuali opportunità di sviluppo”.

“Siamo soddisfatti del risultato dell’operazione odierna, che ci consente di rafforzare ulteriormente la struttura patrimoniale del nostro Gruppo, diversificando altresì la base degli investitori – ha dichiarato il CFO del Gruppo Iren Giovanni Gazza – l’emissione del Bond ibrido garantisce un’elevata flessibilità finanziaria a supporto del raggiungimento del target economico fissato nel piano industriale, e riflette il commitment di Iren do proseguire una crescita nel rispetto di robuste metriche di credito on linea con gli attuali rating investment grade”.

 

Mara Martellotta

 

Prezzi, le rilevazioni di dicembre

Nel mese di Dicembre 2024 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dall’Ufficio di Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 120,0 (Base Anno 2015=100) segnando una variazione del -0,2% rispetto al mese precedente e del +1,1% rispetto al mese di Dicembre 2023 (tasso tendenziale).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano +0,1% sul mese precedente e +1,6% su dicembre 2023. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto segnalano una variazione del -0,5% rispetto al mese di novembre 2024 e del +1,7% rispetto all’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano INVARIATO rispetto al mese precedente e del -0,7% rispetto a dicembre 2023.

Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva +0,1% su base congiunturale e +0,1% su base tendenziale.

I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:
Beni Alimentari -0,2% sul mese precedente e +1,3% sull’anno precedente,
Beni Energetici +0,4% sul mese precedente e -2,8% sull’anno precedente,
Tabacchi INVARIATO sul mese precedente e +4,0% sull’anno precedente,
Altri Beni +0,2% sul mese precedente e INVARIATO sull’anno precedente.

Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra -0,5% su base congiunturale e +2,7% su base tendenziale.

Sono state riscontrate le seguenti variazioni:
Servizi relativi all’Abitazione +0,2% sul mese precedente e +2,1% sull’anno precedente,
Servizi relativi alle Comunicazioni INVARIATO sul mese precedente e +1,1% sull’anno precedente, Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona -2,5% sul mese precedente e +3,9% sull’anno precedente,
Servizi relativi ai Trasporti +1,8% sul mese precedente e +3,3% sull’anno precedente,
Servizi vari INVARIATO sul mese precedente e +0,9% sull’anno precedente.

L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi segnala -0,3% rispetto al mese precedente e +1,5% rispetto all’anno precedente.

L’Indagine dei Prezzi al Consumo è stata effettuata secondo le disposizioni e le norme tecniche stabilite dall’ISTAT.

I dati relativi al mese di Dicembre si possono consultare sul sito: http:/www.comune.torino.it/statistica/

TORINO CLICK

Torino, c’era una volta la Fiat

Se i Savoia hanno lasciato un patrimonio di eccezionale bellezza, il lascito degli Agnelli è ben diverso

Di Marina Cismondi

Nell’anno appena passato la città di Torino ha ospitato un continuo susseguirsi di eventi, dalla partenza del Giro d’Italia alle Atp Finals, dalla Final Eight Coppa Italia di basket al Torino Film Festival e di appuntamenti come il Salone del Libro, Terra Madre Salone del Gusto e la Settimana dell’Arte.
Volano per ottimi risultati per il settore del turismo che, secondo Federalberghi, ha confermato i numeri del 2023, con circa 3,6 milioni di presenze.

Leggi l’articolo su L’identità:

Torino, c’era una volta la Fiat. La storia di un declino

Composite Research srl: eccellenza torinese nei materiali compositi

SCOPRI – TO  ALLA SCOPERTA DI TORINO

 

Nella culla dell’industria italiana, nel centro industriale di Torino è nata Composite Research srl, un’azienda giovane e fortemente innovativa che punta a rinnovare il mondo e l’industria con l’utilizzo di nuovi materiali. L’idea nasce dalla volontà di Eugenio Fossat, giovane pinerolese e CEO di Composite Research che, con il supporto del suo socio ed ex collega Nicola Giulietti, ha deciso di scommettere ed investire in una realtà diversa dalle altre per poter portare avanti la propria missione di innovazione. Punta di diamante dell’azienda che sorge nel cuore di Mirafiori, è la ricerca e sviluppo sui materiali compositi e le relative applicazioni. Lo sviluppo di nuovi materiali è ad oggi un punto cruciale nell’economia mondiale, un settore capace di coniugare tra loro sostenibilità e sviluppo tecnologico. La passione e la preparazione del team di Composite Research srl, hanno portato l’azienda a diventare in pochi anni un punto di riferimento per gli imprenditori che necessitano di nuove soluzioni e/o sviluppi per le proprie realtà. 

Un punto di riferimento nel mondo dei materiali compositi made in Italy

Composite Research srl è nata all’interno di un garage nella provincia torinese ormai 10 anni fa, questa realtà innovativa è frutto della volontà, mista ad un pizzico di follia, del dott. Fossatche, lasciandosi alle spalle l’idea tradizionale di industria, ha deciso di lanciarsi e creare qualcosa di innovativo che potesse distinguersi nel panorama scientifico e produttivo. La prima soddisfazione arriva quasi subito con il brevetto del “MadFlex”, un materiale composito asimmetrico di tipo sandwich la cui caratteristica principale è quella di essere estremamente flessibile ed arrotolabile se flesso da un lato, ed essere invece estremamente rigido e resistente se si applica la forza dal lato opposto. Dopo questo primo step, con il supporto del suo amico e socio Nicola Giulietti, ha preso vita Composite Research srl, che è diventata portavoce e simbolo di una missione che ha come obiettivo quello di unire ricerca scientifica, innovazione tecnologica e capacità produttiva per poter far fronte alle esigenze dei propri clienti. 

Tutti i progetti che approdano in Composite Research srl vengono elaborati e portati avanti da un team giovane ma estremamente qualificato, formato da ingegneri, chimici e tecnici di alto livello. “Il team è ormai una vera e propria seconda famiglia” dice il dott. Fossat, “posso affermare di trascorrere più tempo con loro che con la mia”, questo è anche ciò che spinge il CEO ad avere con i propri dipendenti un approccio di fiducia reciproca. Punto di forza di Composite Research srl è anche la presenza di un laboratorio chimico e tecnico formato quasi interamente da donne “il mio team è composto da persone competenti, il sesso o altro non inerente alla loro professionalità e preparazione non è qualcosa che riguarda l’azienda”. 

Collaborazioni strategiche e partnership

Composite Research srl è cresciuta molto dal 2015 ad oggi, ha ottenuto diversi brevetti (sia nazionali che internazionali), ha stretto numerose collaborazioni con partner industriali e accademici potendo così ampliare il proprio know-how. L’azienda è anche da poco stata oggetto di un importante round di investimento da parte di LIFTT spa. Questa crescente rete di partnership e accordi, permette a Composite Research srl di affrontare progetti complessi con un approccio multidisciplinare, sfruttando sinergie che promuovono l’innovazione.

L’importanza strategica dei materiali compositi

La crescente attenzione del mondo industriale per la sostenibilità unitamente al ritorno della volontà di avere un’industria a filiera corta, hanno fatto aumentare il livello di attenzione ed interesse verso i materiali compositi le cui caratteristiche e prestazioni sono spesso state poste in secondo piano. 

In settori come l’automotive i materiali compositi permettono di migliorare le prestazioni dei veicoli sotto molti aspetti. Nell’aerospaziale, contribuiscono a migliorare l’efficienza dei velivoli, mentre nell’edilizia offrono soluzioni innovative per strutture leggere e resistenti. Composite Research srl è all’avanguardia in questo contesto, sviluppando soluzioni che combinano sostenibilità, prestazioni elevate e innovazione, ma il suo impegno per l’innovazione non si limita al presente. L’azienda investe continuamente in ricerca e sviluppo, esplorando nuove tecnologie e applicazioni per i materiali compositi, questa visione a lungo termine garantisce che l’azienda rimanga all’avanguardia in un settore in rapida ascesa ed in continua evoluzione.

In un mondo in cui l’innovazione scientifica e dei materiali è essenziale per affrontare le sfide globali, Composite Research si distingue come un partner affidabile e innovativo. La combinazione di competenze tecniche, visione strategica e un impegno costante per l’eccellenza rende l’azienda un punto di riferimento non solo a Torino, ma anche a livello internazionale.

Grazie alla sua offerta completa di servizi, alla capacità di collaborare con partner di alto livello e alla sua posizione strategica, Composite Research è destinata a giocare un ruolo sempre più importante nel panorama dei materiali compositi. Con un occhio rivolto al futuro e un solido impegno per la sostenibilità e l’innovazione, l’azienda rappresenta una vera eccellenza italiana nel settore.

NOEMI GARIANO