Da sabato 10 agosto a giovedì 5 settembre 2024 l’associazione culturale Club Silencio, in collaborazione con i Musei Reali di Torino, presenta Una notte al Museo con Guerrilla Spam. L’inaugurazione si terrà in occasione della serata conclusiva della stagione di “Una notte al Museo”. Nell’ambito delle attività per i 300 anni del Museo di Antichità dei Musei Reali di Torino, l’intervento artistico del collettivo Guerrilla Spam dialogherà con i reperti della Galleria Archeologica, esposti nella Sala dedicata a Cipro e nella Sala Etrusca, con un approccio originale che inserisce opere contemporanee tra le prestigiose collezioni archeologiche invitando il pubblico alla riscoperta del patrimonio artistico, per educare lo sguardo attraverso una vera e propria caccia alla ricerca di particolari, consonanze e dissonanze.
Curato da Matteo Bidini, il progetto è concepito come un incontro suggestivo tra opere lontane nel tempo e nello spazio, ma in qualche modo simili e affini. Tre installazioni principali, realizzate con materiali industriali, ma armonizzate cromaticamente con i reperti antichi, offriranno una nuova prospettiva sul patrimonio archeologico, esaltandone i toni e i significati.
Il gruppo dei “Due suonatori di tamburello e due oranti” riprende il tema tipico della statuaria votiva cipriota e ricorda l’importanza della musica nei culti antichi. Le sculture precedono le statue di offerenti della sala, in particolare una statuetta di suonatore di tamburo, unicum nel museo. La composizione cita stilisticamente anche i musici di Picasso o le figure ieratiche di Costantino Nivola.
Il “Sarcofago degli amanti” è invece inserito al centro delle urne etrusche della Tomba dei Matausni di Chiusi; è un anche un rimando al celebre “Sarcofago degli Sposi” di Cerveteri. I due personaggi sono distesi uno di fianco all’altro sulla sommità della casa ultraterrena; il braccio dell’uomo sorregge la testa della donna con un gesto di affetto.
La “Dea assisa in trono” è esposta nella Sala Cipro in dialogo con la statua omologa. L’originale cipriota è giunta acefala: la testa appartiene ad un’altra statua ed è stata inserita successivamente sul busto. In parallelo la rielaborazione della dea presenta una piccola testa in legno inciso degli anni ‘40 che mostra la sua estraneità. La forma lineare e geometrica della dea riprende i modelli di Cipro e le statuette in marmo delle Isole Cicladi.
Le opere di Guerrilla Spam, che saranno esposte fino al 5 settembre, rappresentano la volontà di Club Silencio di riposizionare e reinterpretare i metodi di fruizione del patrimonio artistico del territorio, valorizzando luoghi e collezioni attraverso collaborazioni e progetti capaci di coinvolgere il pubblico rendendolo sempre più partecipe durante l’esperienza museale, chiamato attivamente all’interpretazione di quanto lo circonda durante gli eventi organizzati dall’Associazione.
Il progetto verrà inaugurato durante “Una notte al Museo”, il format ideato da Club Silencio per coinvolgere i giovani under 35 nel mondo artistico e culturale attraverso percorsi di visita arricchiti da attività di gamification, food & drink e musica dal vivo.
GUERRILLA SPAM
Guerilla Spam nasce nel 2010 a Firenze come spontanea azione non autorizzata di affissione negli spazi urbani. Oggi alterna tale pratica a interventi di muralismo, installazioni, azioni, performance e workshop in Italia e all’estero. Lavora in spazi eterogenei, dalle occupazioni ai musei d’arte contemporanea e musei archeologici, sino alle scuole, comunità minorili, carceri e centri di accoglienza, privilegiando sempre l’uso dello spazio pubblico urbano come luogo della collettività. In tale produzione sono decisive e numerose le fonti iconografiche: dall’arte tessile e murale dell’Africa sub- sahariana alle incisioni rupestri, dalle allegorie medievali europee alle pitture degli Aborigeni o quelle su corteccia dei Pigmei, sino alle azioni di occupazione dello spazio pubblico degli anni ‘70 di autori come Ugo La Pietra. La mescolanza di tali stili disparati genera un nuovo immaginario che fonde Oriente e Occidente, cultura alta e bassa, passato e futuro, in un risultato familiare ma anche alieno. La finalità resta il raggiungimento di un’arte simbolica che comunica a più livelli dei significati all’osservatore.
CHE COS’È CLUB SILENCIO
Club Silencio è un’associazione culturale torinese impegnata in progetti esperienziali che stimolino la partecipazione attiva dei giovani under 35 alla vita culturale, sociale e democratica del proprio territorio. Tra i suoi progetti più noti vi è “Una notte al Museo”, che dal 2017 ad oggi ha portato più di 180.000 giovani in oltre 40 musei tra Piemonte, Liguria e Lombardia. Da ottobre 2022 Club Silencio è certificata ISO 20121 per la “Gestione eventi sostenibili”.
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Così lo storico Pietro Gallo racconta a pag. 168 nel suo “Creme da barba e rasoi di Occam. Gli intellettuali alessandrini e monferrini tra il 1930 e il 1968”

Come in ” Certe notti” la canzone di Ligabue il personaggio io-narrante Mario, «prima o poi» si ritroverà al bar, a raccontare agli avventori della sua avventura “extraterrestre”. Così Andrea Ferraris, nella sua ultima graphic novel intitolata “Temporale” (Oblomov ,134 pgg , €. 20), traccia l’ Amarcord della sua adolescenza attraverso quindici capitoli, pensati come altrettanti brani di un album di canzoni folk , a commento di altrettante vicende narrate nel testo. Vissute in parte in prima persona, in parte tratte dal racconto popolare.
Per alcuni i dubbi restano a tutt’oggi e saranno, anch’essi, probabilmente occasione di dibattito nel corso della presentazione del podcast “Gli sconfitti” che si terrà (nell’ambito della Rassegna “Bellezza tra le righe”) domenica prossima 28 luglio, alle 18, negli storici Giardini di “Casa Lajolo” a Piossasco. Podcast dove la storia di Edoardo è certamente fra quelle di maggior rilievo e interesse proposte e raccontate dallo scrittore Alessio Cuffaro (fra i fondatori della Casa Editrice “Autori Riuniti”) e il regista Igor Mendolia, moderati dal giornalista Sante Altizio.
Oltre ad Edoardo Agnelli, protagonisti de “Gli Sconfitti” sono la fotografa-bambinaia americana Vivian Dorothy Maier (1926 – 2009) esponente di spicco della “street photography” scomparsa in assoluta povertà e diventata celebre solo dopo la morte (capita spesso ai grandi!) grazie al ritrovamento, da parte di un rigattiere e collezionista d’arte, di ben 200 casse di cartone contenenti – una fortuna! -centinaia di negativi e rullini ancora da stampare; l’ex calciatore, allenatore e scrittore Carlo Petrini (1948 – 2012), fra i primi ad essere invischiato nella stagione 1979 – ’80 (dopo una brillante carriera arrivata ai vertici con il Milan di Nereo Rocco, 1968- ’69) nello scandalo del “calcio-scommesse” che gli procurò una squalifica di tre anni e sei mesi, seguita poco dopo dal ritiro dai campi e dall’avvio di una “società finanziaria” risultata in breve disastrosa, tanto da indurre Petrini a rifugiarsi in Francia, dove visse per alcuni anni nel completo anonimato, fino al ritorno in patria e alla dolorosa scomparsa, seguita alla pubblicazione di due libri, “Nel fango del dio pallone” e “Il calciatore suicidato”, in cui indagò sulla misteriosa morte del calciatore del Cosenza, Donato Bergamini; l’attore americano Matthew Langford Perry (1969 – 2023) reso celebre soprattutto dalla serie televisiva “Friends”, diverse nomination agli “Emmy Award”, ma pericolosamente rotolato, fin dall’adolescenza, in un precipizio fatto di abusi d’alcol e sostanze stupefacenti, perverse compagne di vita che Perry raccontò nel libro “Friends, amanti e la Cosa terribile” e che lo portarono alla morte nella sua casa di Los Angeles, dove fu trovato privo di vita, a soli 54 anni, nella vasca idromassaggio nell’ottobre dell’anno scorso.




