CULTURA- Pagina 39

CHANGE! Ieri, oggi, domani. Il Po: “Si può salvare Venezia?”

CHANGE!

Ieri, oggi, domani. Il Po

27 giugno 2024 – 13 gennaio 2025

IL PROGETTO TERRITORIALE

Mostre, convegni, conferenze, giornate di studio.

Attività per le famiglie, le scuole e il pubblico adulto.

Dal luglio a dicembre 2024, un ciclo di conferenze a ingresso gratuito approfondiscono alcuni dei temi presentati nella mostra Change! Ieri, oggi, domani. Il Po.

Al centro della riflessione il fiume Po, l’acqua e la ricerca che diverse istituzioni pubbliche e private, ma anche gruppi spontanei di tutela dell’ambiente, hanno avviato per conoscere il fenomeno e consentire l’adattamento alla crisi climatica in atto. Nella Sala Feste, sede delle conferenze e di molte attività del museo, il 18 ottobre 1961 è stata firmata la Carta Sociale Europea: un luogo quindi emblematico per riflettere sulla sfida in atto e lanciare un messaggio da Torino agli altri paesi.

 

Mercoledì 10 luglio, ore 17
SI PUÒ SALVARE VENEZIA?

Con Anna Somers Cocks, giornalista, già presidente di Venice in Peril Fund

Palazzo Madama – Sala Feste

Torino, che estate! Tornano i punti estivi

L’estate torinese si annuncia ricca di occasioni di svago e socialità, con oltre trecento appuntamenti organizzati tra giugno e settembre dai dieci punti estivi sparsi su tutto il territorio della città. Tre mesi di intrattenimento, tra spettacoli teatrali, musica, danza e cinema, laboratori per bambini e giovani, attività a contatto con la natura, talk e seminari, molti dei quali all’aperto, in giardini, parchi e cortili.

“Siamo orgogliosi di presentare un panorama così variegato di appuntamenti nei mesi estivi – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Rosanna Purchia – vogliamo una Torino viva e dinamica anche d’estate, con un’offerta culturale diffusa sull’intero territorio cittadino, capace di favorire la riconversione tra quartieri e maggiori forme di relazione e connessione tra gli spazi della città “.

Le attività proposte dalle differenti espressioni artistiche hanno la capacità di raggiungere target diversi di pubblico, con particolare attenzione all’accessibilità sociale e all’inclusione di giovani, famiglie, cittadini; con iniziative gratuite e a prezzi calmierati saranno messi a disposizione spazi per studio e coordinamento, attività di carattere ludico ricreativo per bambini e famiglie, concerti e spettacoli teatrali.

I dieci progetti sono stati individuati dalla Città di Torino tramite un bando biennale indetto dall’Assessorato alla Cultura attraverso la Fondazione per la Cultura Torino e grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo. Si tratta della seconda edizione del bando. Il primo è stato nel 2022-2023.

Il programma completo delle iniziative è consultabile sul sito del Comune di Torino alla pagina www.comune.torino.it/eventi e sarà promosso in tutta la città con la campagna di comunicazione “Torino che spettacolo! Che bella estate!”

MARA MARTELLOTTA

 

I dieci punti estivi saranno:

Evergreen Fest 2024

di Associazione Tedacà

Luoghi: Parco della Tesoriera (Corso Francia 186-192)

sPAZIO211 Open Air

di Associazione sPAZImUSICALI- sPAZIO211

Luoghi: SPAZIO211 (Via Cigna 211)

Mappa Mundi

di Associazione Culturale Comala ETS

Luoghi: ex caserma La Marmora (C.so Francesco Ferrucci 65), Via Di Nanni, Piazza Benefica

Estate a Sud 2024/2025 – I palchi di Mirafiori

di Fondazione della Comunità di Mirafiori Onlus

Luoghi: Casa nel Parco – Casa del Quartiere di Mirafiori sud (Via Modesto Panetti 1), Spazio WOW – Palco CPGringuito (Via Onorato Vigliani 102), TeatrAzionE – Palco CIRCOndario (Via Emanuele Artom 23), Punto 13 – Palco AmmiraFestival (Via Arturo Farinelli 36/9). Orti Generali (Strada Castello di Mirafiori 38/15)

Hiroshima Summer Camp

di Hiroshima Mon Amour

Luoghi: Hiroshima Mon Amour (Via Carlo Bossoli 83)

Impatto Zero – Il palcoscenico sostenibile

di Fondazione Cantabile

Luoghi: Scuola primaria Muratori – I.C. Gino Strada (Via Manin 18)

Scuola primaria De Amicis – I.C. Regio Parco (Vicolo Grosso 3)

Estate of Mind

di Banda Larga APS

Luoghi: Imbarchino del Valentino (Viale Umberto Cagni 37), Magazzino sul Po (Murazzi del Po Ferdinando Buscaglione 18)

La terrazza della felicità

di Associazione Nessuno APS

Luoghi: Via Lombroso 16, Torino

Cinema in famiglia – XIV e XV edizione

di Associazione Culturale Zampanò

Luoghi: Parco Rignon (corso Orbassano 200), Parco Ruffini (Viale Bistolfi 183), Piazza del Piano, Piazzale Rostagno, Mausoleo della Bela Rosin (strada del Castello di Mirafiori 148/7)

Il coraggio di essere felici

di Stalker Teatro Soc. Coop.

Luoghi: Cortile officine CAOS (Piazza Montale 14/A)

La ventesima edizione di Torino Spiritualità è un elogio all’imperfezione di matrice kantiana

Da mercoledì  25 a domenica 29 settembre si svolgerà  a Torino la rassegna Torino Spiritualità, ideata e organizzata dal Circolo dei Lettori, e sarà intitolata “Come legni storti. L’imperfezione, l’errore, l’inciampo”. La XX edizione di Torino Spiritualità è  dedicata a una caratteristica molto umana, l’imperfezione. Il filosofo Immanuel Kant, di cui ricorre il trecentesimo anno dalla nascita, definiva l’essere umano un “legno storto” e ne traeva la conclusione che da un essere così tortuoso e complesso non potesse mai nascere qualcosa di diritto.

“Per celebrare degnamente il ventennale di Torino Spiritualità – ha affermato il curatore del festival Armando Buonaiuto – proviamo a incrinare la rotonda perfezione dell’anniversario volgendoci ai nostri errori e inciampi. Per proporre un elogio della fallibilità o comporre un’apologia del fallimento? No. Piuttosto per prendere confidenza con l’imperfezione che siamo e poi cercarne di fare il miglior uso possibile,  anche a rischio di sbagliare”.

Questa XX edizione di Torino Spiritualità si interroga e ragiona sulle imperfezioni, gli errori, gli inciampi, elementi costitutivi della fragilità che ci caratterizza, ma anche indizi della capacità umana di osare l’impenetrabile e giungere a delineare le diverse interpretazioni del mondo o rettificare le idee inadeguate a descriverlo. Ragionare sulla universalità dell’imperfezione e sul nostro essere esposti ad essa è condizione essenziale per aprirsi davvero al ventaglio della vita.

Straordinaria anteprima al teatro Carignano  il 12 settembre per l’apertura di Torino Spiritualità con la lettura de ‘La strada’ di Cormac Mc Carthy interpretata da Luigi Lo Cascio. Mercoledì 25 settembre inaugurazione con il monaco londinese Laurence Freeman, direttore della World Community for Christian meditation. Tra gli ospiti sono annunciati lo psicoanalista Massimo Recalcati, il critico e scrittore Daniel Schreiber, il teologo Vito Mancuso, la linguista Vera Gheno, gli scrittori Vanessa Roghi, Fabio Geda e David Foenkinos, la poetessa Chandra Candiani.

MARA MARTELLOTTA

C’era una volta Marianini il colto re dei flaneur

Lo vidi una sera attraversare trafelato e furtivo tra Corso Duca degli Abruzzi e Corso Luigi Einaudi Gianluigi Marianini e come in un confronto all’ americana, tra la mia memoria semantica televisiva e    l’osservazione    diretta, lo riconobbi con certezza probatoria, dal suo vestire    eccentrico fuori stagione abbinato alla fisionomia occhialuta e    vagamente cavouriana.

Una volta interpellato dal Mike nazionale a    ‘Lascia o Raddoppia’ (1956) di delucidarlo sui suoi studi teologici    ed    esoterici, affermò sfoderando tutta la sua icastica ironia, che avrebbe    voluto prendere i voti ma vi rinunciò ‘ad limina’ perché la sua incurabile astemia, gli avrebbe impedito l’uso del calice durante    l’offertorio. Al suo dotto inquisitore ( così appellava Mike Bongiorno)    che gli faceva notare l’uso dei guanti in trasmissione, Marianini lo    corresse definendoli aulicamente chiroteche e così rafforzando la    ”leggenda metropolitana” che lo voleva appartenente alla    massoneria.    Flaneur e perdigiorno non svolse mai una professione ufficiale e stabile nonostante fosse trilaureato in filosofia, giurisprudenza e diritto    canonico. Fu professore di filosofia dell’inventore del telequiz    all’Istituto Rosmini, dove osava apparire dietro la cattedra vestito di    una finta talare, quando Bongiorno soggiornò con sua madre a Torino    durante gli ultimi anni della guerra. Fu membro dell’ Ordine dei    Templari, esperto di occultismo, spiritismo e demonologia divenendo    consulente di Paolo VI sul fenomeno delle sette sataniche anche nell’area    torinese. Disse una volta di potersi permettere di ”vivere libero    e    alla giornata seguendo interessi puramente ideali”. Era una buona    forchetta e divenne gastronomo ”col pretesto di poter mangiare a  scrocco”. Estroso, poliedrico, geniale scrisse anche una serie di   poesie che raccolse nel volume che ha per titolo Apophàntica (1941,    editrice Le Collane) dove compare il componimento    assertivo ”Dichiarazione a Torino” sua città prediletta e    musa    ispiratrice. Partecipò anche al Laureato di Piero Chiambretti su Rai    Tre. E’ mancato nel 2009 a 91 anni a Vicoforte nel cuneese e riposa a    Mondovì accanto al sua amata moglie Ornella.  Anima fluttuante della  Magica Torino.
Aldo Colonna

Sono 24 gli allievi  per il corso di laurea per artista di Circo della Fondazione Cirko Vertigo

Sono 24 gli allievi selezionati per il prossimo anno accademico del corso di laurea triennale per artista di Circo contemporaneo equipollente in DAMS dell’Università della Fondazione Cirko Vertigo. Ventidue entrano al primo anno mentre i restanti due entrano direttamente al secondo anno. I nuovi allievi selezionati per il triennio 2024-26 provengono da 11 Paesi differenti: 11 sono quelli selezionati dall’Italia, gli altri dall’Europa e dal resto del mondo, ovvero Cile, Brasile, Uruguay, Guatemala, Stati Uniti, Regno Unito, Spagna, Francia, Finlandia e Austria.

Hanno un’età media di 23 anni e mezzo e si sono candidati con le più svariate discipline di specializzazione, dall’acrodanza al palo cinese, da tessuti, cerchio e corda aerei al filo teso fino alla giocoleria e all’equilibrio sulle mani, alla corda molle e alla scala libera.

Durante il percorso di selezione durato 4 giorni, la commissione esaminatrice ha valutato oltre 70 profili di candidati, di cui più di 50 in presenza e una ventina online. I primi due giorni sono stati caratterizzati dalle prove fisiche, dalle lezioni di teatro, danza, acrodanza e specialità e dai numeri personali. Gli ultimi due giorni dai colloqui personali.

“La commissione d’esame costituita dal direttore generale Paolo Stratta, dalla direttrice pedagogica Silvia Francioni, dalle insegnanti di teatro e danza Luisella Tamietto e Daniela Paci e dal maestro emerito Arian Miluka, oltre che dall’assistente alla pedagogia Fabio Merante – dichiara il direttore Paolo Stratta – si è trovata a operare la scelta più complessa dalla nascita della scuola in questi ultimi 22 anni, ci siamo trovati davanti ad un alto livello tecnico e a giovani con tanta voglia di imparare e crescere professionalmente e artisticamente. In bocca al lupo ai nostri nuovi allievi”.

Fondazione Cirko Vertigo è un polo di formazione universitaria (Laurea triennale equipollente in Dams) e professionale, centro internazionale di creazione e produzione nell’ambito del circo contemporaneo, attivo da oltre 20 anni e con sede in Piemonte a Grugliasco. Dall’anno accademico 2023/24 amplia la sua offerta formativa con una nuova sede a Mondovì, in provincia di Cuneo. Nata nel settembre 2016, la Fondazione Cirko Vertigo eredita il patrimonio di attività, conoscenze, valori maturati dall’Associazione Qanat Arte e Spettacolo, fondata a Torino nel 1999 da Paolo Stratta come prima esperienza italiana di formazione alle arti circensi che non afferisse al circo tradizionale. L’Associazione ha promosso nel 2002 il primo corso di formazione professionale per Artista di circo contemporaneo, a Torino in via provvisoria e poi, dal 2005, nella sede di Grugliasco (che ne è il partner principale), dove mantiene ancora oggi il proprio quartier generale presso il Parco Culturale Le Serre. Nel 2022 il riconoscimento come primo corso di laurea triennale per artista di Circo contemporaneo d’Italia con cui la Fondazione, con la sua Accademia, riconferma la propria vocazione ad essere “hub” creativo e formativo, preparando le giovani promesse del circo contemporaneo all’entrata diretta nel mondo del lavoro grazie alla collaborazione con il Centro nazionale di produzione blucinQue Nice e avviando così un percorso, unico in Italia, in grado di seguire gli artisti nascenti dalla formazione all’ingresso in compagnia o alla creazione e produzione di nuove opere di circo contemporaneo. La direzione è saldamente nelle mani del suo fondatore, Paolo Stratta, mentre la presidenza è affidata a Paolo Verri, manager culturale già direttore di Matera Capitale della Cultura e attuale direttore della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori di Milano.

Nascerà al Museo del Cinema di Torino una chapelle che prenderà il nome di “Video Game Zone”

I videogame avranno un loro spazio al museo del Cinema di Torino, avranno una loro “chapelle” che prenderà il nome di “Video Game Zone” e  sarà inaugurata il 2 luglio  prossimo alle 11. Si tratterà  di una delle prime sezioni museali permanenti al mondo dedicate al videogioco e l’inaugurazione avverrà con la masterclass di David Cage, fondatore dello studio Quantic Dream, uno dei più  apprezzati creatori al mondo nel videogame. A lui il museo Nazionale del Cinema assegnerà una stella della Mole.

Il visitatore sarà  immerso in un percorso a metà  tra creatività  e tecnologia, grazie a una creazione di spezzoni di opere cinematografiche che si sono ispirate alla gaming culture. Quattro postazioni mostreranno didascalie e trailer dei videogiochi introducendo il pubblico nel processo di realizzazione con immagini di repertorio relative al “making of” o al “game play”, offrendo uno spaccato di conoscenza dell’estetica di una categoria che, grazie all’avvento del PC, ha cambiato il modo di gestire il tempo libero.

Saranno presenti anche teche espositive, contenenti “concept art”, documenti di design, bozzetti e materiali  provenienti dai diversi universi narrativi più  amati dei videogiochi.

Il presidente Enzo Ghigo parla di un “periodo storico di grandi e rapide trasformazioni che vanno intercettate e messe a disposizione dei visitatori”.

Si tratta, per il direttore Domenico De Gaetano, “della creazione di uno spazio unico nel suo genere, inserito nel percorso museale, che racconta il legame sempre più forte tra videogioco e cinema, discipline caratterizzate da personalità diverse e diversi metodi di fruizione, ma che hanno influenze reciproche notevoli”.

La chapelle del tempio del cinema è  curata in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino da Domenico De Gaetano, direttore del Museo del Cinema, e da Fabio Viola.

MATA MARTELLOTTA

Maria Nicola vincitrice del Premio Biennale Mario Lattes per la Traduzione

Nicola è la traduttrice del romanzo Le pianure di Federico Falco (Sur). 
La terza edizione del Premio è stata dedicata alla lingua-ispano americana.

È Maria Nicola la vincitrice della terza edizione del Premio Biennale Mario Lattes per la Traduzione, traduttrice del romanzo Le pianure dell’argentino Federico Falco, edito in Italia dalla casa editrice Sur. Realizzato dalla Fondazione Bottari Lattes in collaborazione con l’Associazione Castello di Perno e l’Università degli Studi di Torino, per l’edizione 2024 si è stabilito di dedicare il premio alla lingua ispano-americana.

 

Spiegano le esperte Monica Bedana, Gina Maneri e Vittoria Martinetto, che in questa terza edizione compongono la Giuria specialistica, motivando l’assegnazione del Premio: “La traduttrice si è distinta per una resa stilistica di grande sensibilità ed eleganza, trovando, nell’assoluto rispetto del dettato dell’autore, le soluzioni più idonee a restituire un testo ricco di tecnicismi e di elaborate descrizioni di ambito naturalistico. La lingua italiana che ne risulta è cristallina, mai intorbidita – nelle costruzioni sintattiche o nelle scelte lessicali – da sedimenti della lingua di partenza. Lealtà verso il testo originale e fruibilità da parte dei lettori trovano dunque, in questa traduzione, un felice punto d’incontro, ed evidenziano la piena aderenza della traduttrice all’intima cifra stilistica di Federico Falco. La qualità di questo lavoro è un’ulteriore conferma della lunga e solida traiettoria professionale di Maria Nicola, che da decenni contribuisce alla diffusione delle letterature in lingua spagnola in Italia anche con la sua fervida curiosità intellettuale”.

In una prima fase, i testi finalisti sono stati selezionati dalla Giuria stabile, composta da Anna Battaglia, Melita Cataldi, Mario Marchetti, Antonietta Pastore.

 

Gli altri  finalisti in gara sono stati Alberto Bile Spadaccini con Il Gran Burundún-Burundá è morto di Jorge Zalamea (Colombia, edito da Arcoiris), Ilide Carmignani con Lutto di Eduardo Halfon (Guatemala, edito da il Saggiatore), Raul Schenardi con Fra le tue dita gelate di Francisco Tario (Messico, edito da Safarà) e Giulia Zavagna con Chiamatemi Cassandra di Marcial Gala (Cuba, edito da Sellerio).

 

La cerimonia di premiazione si è tenuta al Castello di Perno, nel cuore delle Langhe. In questa occasione le traduttrici, i traduttori e i giurati del Premio sono stati coinvolti in una tavola rotonda coordinata da Stefania Soma, in arte Petunia Ollister, alla presenza di un pubblico curioso e attento, tra cui un gruppo di studenti di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Torino, che hanno interagito e si sono confrontati con gli esperti.

 

Le esperte di lingua ispano-americana contemporanea, che in questa terza edizione compongono la Giuria specialistica, sono Monica Bedana, che dal 2017 dirige la sede italiana della Scuola dell’Università di Salamanca a Torino, Gina Maneri, traduttrice e insegnante presso la Civica Scuola Interpreti e Traduttori Altiero Spinelli di Milano, e Vittoria Martinetto, insegnante di Lingua e Letterature Ispanoamericane all’Università di Torino, a cui si devono le traduzioni di alcune delle opere, tra gli altri, di Mario Vargas Llosa, Julio Cortázar e Jorge Luis Borges.

 

Il Premio biennale Mario Lattes per la Traduzione, è realizzato dalla Fondazione Bottari Lattes in collaborazione con l’Associazione Castello di Perno e l’Università degli Studi di Torino, con il contributo e sostegno di Comune di Monforte d’Alba, il sostegno di Banca d’Alba e Fondazione CRT e con il patrocinio di Confindustria Cuneo e Unione dei Comuni Colline di Langa e del Barolo.

 

La Fondazione Bottari Lattes.

La Fondazione Bottari Lattes è nata nel 2009 a Monforte d’Alba (CN), dalla volontà di Caterina Bottari Lattes. Ha come finalità la promozione della cultura e dell’arte e l’ampliamento della conoscenza del nome di Mario Lattes (1923-2001) nella sua multiforme attività di pittore, scrittore, editore e animatore di proposte culturali. Mario Lattes è stato un testimone lucido e anticonformista, artista di respiro internazionale, cui va il merito della diffusione in Italia di pittori e autori stranieri di grande valore. Fu direttore dell’omonima casa editrice, fondata dal nonno nel 1893, per lungo tempo punto di riferimento della scuola italiana. Tra le pubblicazioni scolastiche realizzate si ricorda l’antologia La biblioteca illustrata con i disegni di Mario Lattes per gli studenti delle scuole medie. La Fondazione Bottari Lattes non ha scopo di lucro. Porta avanti iniziative di studio e di ricerca culturale, curandole direttamente o in collaborazione con altri enti o istituzioni, e organizza progetti e appuntamenti culturali. Tra le principali attività: il Premio letterario internazionale Lattes Grinzane, il Premio biennale Mario Lattes per la Traduzione, mostre di arte e fotografia, i progetti per le scuole come Vivolibro, i convegni. La sede della Fondazione Bottari Lattes (via Marconi 16, Monforte d’Alba) conserva la Biblioteca Mario Lattes, l’Archivio delle carte di Mario Lattes e di altri fondi documentali in possesso della Fondazione e la pinacoteca Mario e Caterina Lattes, che fa parte nella rete degli Istituti Culturali piemontesi. Nel 2017 la Città di Torino-Presidenza del Consiglio Comunale ha intitolato a Mario Lattes i giardini pubblici di Piazza Maria Teresa, come riconoscimento all’impulso culturale profuso da Lattes nei suoi tanti impegni e iniziative portati avanti nel capoluogo piemontese. Nel 2023 ricorre il centenario dalla nascita di Mario Lattes.

Gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

DOMENICA 30 GIUGNO

 

Domenica 30 giugno ore 16:30

INDUISMO: aspetti storici, culturali e iconografici nelle collezioni del MAO

MAO – Visita guidata speciale a cura di Theatrum Sabaudiae

Miti e dèi trovano rappresentazione in una selezione di opere delle collezioni permanenti del museo attraverso rilievi e sculture afferenti all’Induismo, la cui lettura iconografica sarà al centro della narrazione delle tradizioni religiose e della produzione artistica di ispirazione induista di Asia Meridionale, Sud Est asiatico e Regione Himalayana.

Il percorso si snoda tra le sale che ospitano testimonianze della decorazione scultorea dell’India antica e medievale, dell’arte Khmer della Cambogia e frammenti di architettura templare nepalese, alla scoperta delle principali forme divine all’interno dell’Induismo e di raffigurazioni tratte dalla mitologia indiana, di gesti simbolici e degli elementi distintivi delle divinità.

Info e prenotazioni: 011.5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com (da lunedì a domenica 9.30 – 17.30)

Costi: 6 € a partecipante

Costi aggiuntivi: biglietto di ingresso al museo; gratuito per possessori di Abbonamento Musei.

 

 

GIOVEDI 4 LUGLIO

Giovedì 4 luglio ore 18

OTHER COLORS

MAO – talk e proiezione nell’ambito del public program della mostra Tradu/izioni d’Eurasia Reloaded

a cura di Hannah Jacobi.

Il programma di proiezioni Other Colors racconta i modi in cui il colore e le classificazioni cromatiche sono stati utilizzati come strumento di alterizzazione nel corso della modernità e della contemporaneità.

Prendendo ispirazione dalle tematiche esplorate nella mostra Tradu/izioni d’Eurasia Reloaded, il simbolismo del colore e il suo significato diventa punto di partenza per disimparare sistemi di colore orientalisti, razzisti e basati sull’alterizzazione, e per immaginare un’estetica che generi inediti significati sociali.

La storica dell’arte e autrice Hannah Jacobi ha invitato Collective for Black Iranians (CBI), Parking Video Library e Shur Collective a suggerire e contribuire con video e film al programma di proiezioni, che si aprirà con il cortometraggio WhiteHorse di Lida Abdul (2006).

Programma

18:00-19:00 – Proiezione di film, introdotto da Hannah Jacobi

19:00-19:45 – Talk ibrido con interventi, seguito da una sessione di domande e risposte con il pubblico. In remoto con Priscillia Kounkou Hoveyda per CBI (tbc), Amirali Ghasemi per PVL e Shokoufeh Eftekhar e Zolfar Hassib, membri dello Shur Collective. Modera in loco Hannah Jacobi.

Se non puoi essere al MAO di Torino, puoi partecipare alla proiezione e al talk degli artisti in diretta streaming su www.mohit.art

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.

Torna “Bellezza tra le righe” in tre dimore storiche del Pinerolese

“Ci vuole coraggio”

Dal 30 giugno al 13 ottobre

L’obiettivo è sempre quello: “portare autori e voci autorevoli del presente nei Parchi e nei Giardini di alcune fra le principali dimore storiche del Pinerolese”. Compie cinque anni “Bellezza tra le righe”, la rassegna che quest’anno coinvolgerà, fino a domenica 13 ottobre, i suggestivi spazi di “Casa Lajolo” a Piossasco, del “Castello di Miradolo” a San Secondo di Pinerolo e di “Palazzo Conti di Bricherasio” a Bricherasio.

Il via domenica 30 giugno. “Ci vuole coraggio”, il tema scelto quest’anno dagli organizzatori. Che spiegano: “L’idea è riflettere sul coraggio necessario per agire, pensare, parlare, andare oltre o controcorrente, per obiettare, chiedere, fermarsi, per scrivere, per osservare a fondo, per pensare diversamente. Il coraggio ha sede nel cuore, ma agisce fuori, nel mondo, portando gesti e scelte e voci che si fanno esempi, modelli, occasioni per riflettere”. Di qui l’impegno, non semplice, di andare a “caccia di storie”, in cui l’essere coraggiosi trascenda il personale, per raccontare avventure dolorose ed impegnative (guerre, scelte difficili, appuntamenti tragici con la vita) dove il “cuore” sappia diventare tramite emotivo, occasione di riflessione e chiaro insegnamento per parlare e confrontarsi con gli altri.

Secondo una formula già sperimentata con successo l’anno scorso, l’inaugurazione di “Bellezza tra le righe” avverrà in modo congiunto. Tre appuntamenti nella stessa giornata, quella di domenica 30 giugno. Per la prima volta, novità 2024, anche la chiusura della rassegna sarà congiunta ed è in programma per domenica 13 ottobre, con una giornata tutta rivolta ai lettori di domani e tre interessanti proposte riservate ai più piccoli.

Domenica 30 giugno, alle 15, si inizia al “Castello di Miradolo” dove arriva Claudio Marinaccio con Trentatré raggi ionizzanti”(“Feltrinelli comics”). L’incontro sarà  moderato dalla consulente editoriale ed organizzatrice culturale Enrica Melossi.

Marinaccio, torinese, classe ‘82, è un apprezzato vignettista di fumetti, strisce e articoli di graphic journalism per diverse riviste e quotidiani, tra cui “Internazionale” e “La Stampa”. Lo scorso anno è stata molto apprezzata da pubblico e critica “Non può piovere per sempre”, l’inchiesta a fumetti sulla salute mentale dei ragazzi realizzata per “SkyTg24”.

Nel suo “Trentatré ragazzi ionizzanti”presentato a “Miradolo” racconta di come  a 36 anni, scopre e affronta l’inaspettato suo imbattersi in una grave malattia: al centro della narrazione, il coraggio di affrontare la subdola compagna di viaggio, attraverso un “diario di bordo”, un iter quotidiano pieno di ottimismo, spontaneità e pura gioia di vivere. Nell’incontro Marinaccio, in anteprima italiana, svelerà anche alcuni argomenti della sua ultima pubblicazione, “Aimone l’airone” (“D Editore”, 2024), uscito di recente in libreria

A “Palazzo Conti di Bricherasio”, invece, alle 16,30, fa capolino Antonella Manduca, nella vita mercante d’arte, vissuta fino al 2000 a Pinerolo e poi trasferitasi, proprio per lavoro, in Francia. Presenta “Diamanti in cambio”(“Argonauta”), un romanzo dove protagonista è il mercante d’arte spagnolo Manuel Delgado che trova, nello scomparto segreto di un prezioso e antico scrittoio, un sacchetto di diamanti grezzi. Forte stupore. E d’obbligo le domande. Chi li ha nascosti? E quando? Ma, soprattutto, “scotteranno”? Una storia che apparentemente inganna perché, nonostante le vicissitudini perfettamente riconducibili a un thriller, vi sono “profondi spunti di riflessione sulla difficoltà di fare delle scelte che possono non piacere a molti, sul problema dell’accettazione a ogni costo e sulla sofferenza dell’allontanamento necessario”. Parigi e Nizza sono gli scenari ideali per questo palcoscenico.

Infine, alle 18, nel giardino di “Casa Lajolo” a Piossasco, arriva la fotoreporter Andreja Restek, giornalista di origine croata, residente a Torino, fondatrice e direttrice di “APR news”. Andreja presenta “La solitudine della verità. In viaggio tra le ombre delle guerre”(Youcanprint”), uscito nell’aprile scorso: un’autobiografia che non è solo una storia di crescita personale e professionale, ma anche un’esplorazione profonda dell’impatto della guerra sull’umanità.

Attraverso un viaggio personale e commovente, dall’infanzia trascorsa in un piccolo paese, dove la realtà spesso sembra priva di pietà, fino alla sua ascesa come fotoreporter di guerra di fama internazionale, la Restek testimonia e documenta le atrocità e le sfide umane dei conflitti che hanno scosso il mondo. La sua storia è un esempio tangibile di determinazione e impegno e dimostra che ogni obiettivo è realizzabile con la giusta volontà. La giusta determinazione. E il giusto “coraggio”.

Tre appuntamenti di tutto rispetto segnano, dunque, l’avvio di “Bellezza tra le righe”. Tutto il calendario con le relative proposte su: www.bellezzatralerighe.it. Qui saranno anche caricate le registrazioni di tutti gli incontri.

g. m.

Nelle foto: Immagine guida, Claudio Marinaccio, Antonella Manduca e Andreja Restek.