CULTURA- Pagina 29

“Giovedì Scienza”: Hedy Lamarr, l’attrice che inventò il Wi -Fi

Per “Giovedì Scienza”, il 15 febbraio 2024, al Polo del ‘900, in via del Carmine 14, a Torino, alle ore 17.45, si terrà l’incontro “Da Holliwood al Bluetooth – L’attrice che ci ha portato il Wi -Fi”. Un pomeriggio con l’attrice e scrittrice torinese Sara Damario e con la professoressa Michela Meo del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni del Politecnico di Torino alla scoperta dell’attrice austriaca Hedy Lamarr. La diva viennese, per Andy Warhol la “donna più bella del mondo” non fu un’attrice qualsiasi: oltre a diversi film, sei mariti ed il successo internazionale sin dalla prima pellicola in cui si vede un seno nudo – “Extase” del cecoslovacco Gustav Machaty nel 1933 – brevettò un’invenzione a scopo militare, oggi utilizzata per la telefonia mobile, la tecnologia wireless. Lady Bluetooth interpretò quindi un ruolo chiave nella storia dell’innovazione scientifica inventando il moderno metodo di comunicazione senza fili impiegato nelle reti wi -fi e nel Gps. Modernissima.

Igino Macagno 

Il manifesto di “Librolandia” è di Sara Colaone

La XXXVI edizione del Salone del libro sarà ispirata alla raccolta di scritti intitolati “Vita immaginaria” di Natalia Ginzburg, uscita esattamente cinquanta anni fa.

“Questo salone – spiega Annalena Benini, la direttrice editoriale – rappresenta un omaggio alla vita immaginaria, in tutte le sue forme, al suo modo creativo, malinconico, fiducioso e sempre nuovo di creare altri mondi e di farli incontrare, sperando che qualcuno di essi possa diventare reale”.

“Il manifesto di quest’anno – aggiunge Annalena Benini – è stato creato dall’illustratrice Sara Colaone ed è il racconto di un territorio dove lo sguardo si fa libero di immaginare e di contemplare vite e pensieri che crescono in modo autonomo. Un inno alla immaginazione e alla comunità, un invito a inventare insieme mondi nuovi e spazi nuovi, che appartengono alla collettività. Sogniamo insieme pagine, parole, vite che già esistono e si nutrono”.

MARA MARTELLOTTA

La gara di scrittura per aspiranti scrittori

Il Bolero di Sarajevo nel giorno di San Valentino

ACCADDE OGGI

Quattordici febbraio 1984, giorno di San Valentino. Quarant’anni fa a Sarajevo si svolgevano le XIV Olimpiadi invernali, ultima grande occasione di festa e di pace prima che la città finisse sotto assedio nella prima parte della “decade malefica” dei conflitti balcanici nell’ultimo scorcio del Novecento, segnata dalla violenza e dalle atrocità della guerra. Attorno a Sarajevo le montagne innevate (il Trebevic, dalla vetta del quale si domina la città; l’Igman, severo e imponente; la Bjelašnica, immensa e bianca principessa delle nevi, e l’impettita Jahorina) ospitarono gran parte delle gare. Di fronte allo stadio Olimpico, nel quartiere di Koševosotto le volte del palaghiaccio Zetra, una coppia di pattinatori inglesi di Nottingham, Jayne Torvill e Christopher Dean, raccolsero un incredibile successo nella danza su ghiaccio in una gara contro i rappresentanti dell’allora Unione Sovietica, Natalja Bestemianova e Andreij Bukin. Una gara entrata nella storia del pattinaggio e che nessuno potrà mai dimenticare. La coppia dell’URSS presentò nella danza libera, ultima prova della disciplina, la Carmen di Bizet ma Torvill e Dean trionfarono sulle note del Bolero di Maurice Ravel con una interpretazione che fece venire i brividi agli spettatori. Fu qualcosa di straordinario, di irripetibile e i due pattinatori danzarono leggeri sul ghiaccio come creature appartenenti a un altro mondo. Il loro fu un programma perfetto che meritò l’oro olimpico e dodici sei, il massimo punteggio raggiungibile a quel tempo. Jayne Torvill e Christopher Dean entrarono a buon titolo nella leggenda delle olimpiadi e trent’anni dopo tornarono nel giorno della festa degli innamorati nello stadio Zetra ricostruito dopo la guerra, e pattinarono nuovamente accompagnati dal ritmo incalzante e sensuale del grande compositore francese. I fondi raccolti con l’esibizione vennero utilizzati per costruire una pista di pattinaggio permanente e il ricordo di quella giornata è rimasto impresso negli occhi di chi ama le evoluzioni artistiche sul ghiaccio e crede nello sport come mezzo di promozione di una cultura di pace e dialogo.

Marco Travaglini

Premio “Mario Soldati” 2024 nell’Aula storica di piazza Castello

 

Lunedì 12 febbraio nella storica Aula del Consiglio provinciale oggi metropolitano di Torino in piazza Castello è stato conferito il Premio Mario Soldati 2024 per la cultura, l’arte, il giornalismo.
Il riconoscimento è stato assegnato dal Centro Pannunzio a Vittorio Barosio, Elda Casetta, Laura e Fonseca, Ruggero Grio, Roberto Pirino e Bianca Vetrino.


Il vicesindaco di Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo ha accolto gli ospiti sottolineando il valore della memoria e della cultura, dando atto del grande impegno al centro culturale e al suo direttore Pier Franco Quaglieni.

Un Incipit è per sempre Il gioco per testare le affinità (s)elettive

Mercoledì 14 febbraio, ore 19

Libreria Therese, corso Belgio 49, Torino

 

La sfida a colpi di incipit del primo talent letterario itinerante per aspiranti scrittori diventa a San Valentino un gioco per testare le affinità (s)elettive. Per chi è single, per trovare l’anima gemella; per chi è in coppia, per mettere alla prova le affinità.

Tra le attività in programma: “Crea Incipit”, partendo dalle parole chiave indicate, bisogna ideare un incipit in 3 minuti; “Riscrivi l’Incipit”, una revisione personale e creativa degli incipit letterari più famosi; “Indovina l’Incipit” attraverso il mimo e la musica. Possibilità di giocare a coppie o a squadre di due o più persone. Chi scala la classifica e fa più punti, ottiene come premio libri selezionati dall’organizzazione o un buono libri da utilizzare alla Libreria Therese.

Il Centro Pannunzio conferisce il Premio Soldati

Lunedì 12 febbraio ore 17 nella storica Aula del Consiglio Provinciale, piazza Castello 205 a Torino verrà conferito il Premio Mario Soldati 2024 a: Prof. Avv. Vittorio Barosio, Prof. Elda Casetta, Dott. Laura de Fonseca, Conte Prof . Ruggero Grio, Dott. Roberto Pirino, Dott . Bianca Vetrino.

Porte aperte a “Villa Chiuminatto” Sarà un anno intenso e ricco di novità

La dimora storica costruita a Torino nel cuore della “Crocetta”

Dal 23 marzo al 26 ottobre

In “Crocetta” é un’isola tutta a sé, per stile architettonico e per “vocazione sociale”, la liberty “Villa Chiuminatto”, al civico 27 di via Giuseppe Galliano. Unica Villa costruita insolitamente in travertino e con un singolare stile eclettico (in netto contrasto con tutti gli altri villini del “meglio” quartiere cittadino), la “Chiuminatto” è, dal 2021, sede della “Fondazione BuonoLopera”, che accoglie e sostiene “iniziative non profit in campo scientifico, ambientale, sociale, artistico e culturale” e che, anche quest’anno,  sarà “luogo brulicante di idee”, come  sintetizzano i due fondatori Stefano Buono, fisico e imprenditore di origine avellinese, e la moglie Maribel Lopera Sierra, origini colombiane e oggi medico nucleare, dopo aver  abbandonato la carriera di ballerina professionista. Anche per il 2024, dopo aver festeggiato l’anno scorso i suoi primi cent’anni, la dimora storica,  costruita nel 1923, dall’architetto piemontese Gottardo Gussoni, pupillo del grande architetto liberty Pietro Fenoglio, ospiterà un ricco calendario di appuntamenti aperti al pubblico: dalle visite guidate, alle aperture speciali, ai concerti e ad eventi e conferenze di vario genere fino alla tradizionale milonga d’autore e “del bene”. Per tutti, un unico comune denominatore: offrire momenti artistici di alto livello capaci di emozionare ma soprattutto di catturare l’attenzione su temi di impatto sociale “raccogliendo fondi per realtà non profit del territorio”.

“Il 2023 è stato per noi un anno davvero speciale – commenta Maribel Lopera Sierra, co-fondatrice e vicepresidente della ‘Fondazione’ – dopo aver conosciuto la storia della casa ed aver capito che è nata con la vocazione di essere vissuta, condivisa e accogliente, siamo felicissimi di continuare la tradizione. Così, l’anno scorso, anno del suo primo centenario, abbiamo avviato molte relazioni con tanti soggetti del territorio, e non solo, progettato e organizzato momenti di incontro che ci hanno permesso sia di raccogliere fondi ma soprattutto di mettere in relazione le persone, il motore essenziale di ogni dialogo. E proprio grazie agli scambi di idee e di visioni abbiamo colto il meglio per costruire il nostro calendario 2024. Otto mesi di intensa programmazione: dal 23 marzo al 26 ottobre.

A dare il via saranno le “visite guidate” alla Villa, che prende il nome da Giacomo Chiuminatto (primo proprietario ed imprenditore edilizio del Canavese) e che in un secolo di vita ha visto passare per le sue stanze nove diverse famiglie di proprietari, fino ad arrivare (dopo essere stata location anche di numerose produzioni cinematografiche) alla totale ristrutturazione odierna, dove trova pur anche spazio la sede torinese della società di ricerca sull’energia nucleare newcleo” diretta dallo stesso Stefano Buono, conosciuto nel mondo soprattutto per la sua azienda “Advanced Accelerator Applications (AAA)”, che ha brevettato diversi farmaci nell’ambito della medicina nucleare (acquisita da “Novartis”). Le “visite” e le “aperture” speciali permetteranno di visitare la Villa con l’accompagnamento di una guida che ne racconterà la storia, le curiosità e i misteri, ma anche l’origine del quartiere della “Crosëtta”.

Le visite guidate gratuite, con donazione libera, sono in programma sabato 23 marzo (orari: 15,16.30, 18) e sabato 4 maggio (orari: 15,16.30, 18). Le visite speciali tematiche, invece, sono dedicate al “cinema” (sabato 29 giugno) e all’“esoterismo” (sabato 26 ottobre) e prevedono una donazione minima obbligatoria. In dettaglio “Chiuminatto Cinema” svelerà i legami con il cinema della Villa di via Galliano, che fu anche sede di diverse produzioni cinematografiche e televisive, dal film “L’eroe della strada” del 1948 (con Erminio Macario e Delia Scala) al 2016, e casa dell’attrice felliniana Caterina Boratto. Tre i turni di visita della durata di un’ora (ore 16, 17.30 e 20.30). “Chiuminatto Esoterica” racconterà invece la Torino esoterica e i misteri della dimora, al centro nei primi anni Novanta di un piccolo giallo, con tanto di sedute spiritiche.

Per prenotare una visita, basta consultare il sito https://buonolopera.foundation, selezionare una delle date disponibili e compilare il form dedicato.

Altre iniziative in calendario. Nel mese di maggio, l’“Ets Networking Day”, la giornata dedicata e aperta agli enti del “Terzo Settore” italiani per un confronto tra realtà differenti e reciproco scambio di know how, riflessioni e idee; sabato 14 e domenica 15 settembre, la terza edizione dell’“Eclectic Festival”, che propone in due giorni quattro concerti “eterogenei e trasversali” per stile, sotto la direzione artistica del compositore umbro Federico Bonifazi. E a chiudere, ancora musica, ad ottobre con milonga e milongueros. Ospiti d’eccezione, i campioni di tango, “A Puro Tango”, accompagnati da musicisti “in live”.

Per info: Villa Chiuminatto, via Giuseppe Galliano 27, Torino; www.buonolopera.foundation

g.m.

Nelle foto: “Villa Chiuminatto” esterni, un “frame” del film “L’eroe della strada” girato a “Villa Chiuminatto”, Stefano Buono e Maribel Lopera Sierra in un interno della “Villa”

Viaggio a Oriente Settecento anni dalla nascita di Marco Polo

Sabato 10 febbraio, ore 15.45

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Una visita guidata alla scoperta di mondi lontani

Nel giorno del Capodanno cinese, in cui si festeggia l’ingresso nell’anno del Drago verde, la Palazzina di Caccia di Stupinigi ricorda l’anniversario della nascita di Marco Polo.

“Viaggio a Oriente” è una visita guidata alla scoperta di un mondo lontano: immergendosi nei racconti dei grandi viaggiatori, attraverso la via della seta si arriva fino in Cina. Il fascino dell’Oriente conquista l’Europa a partire dal 1600 con l’arrivo nel Vecchio Continente di merci preziose quali lacche, sete, carte da parati e porcellane che vanno ad abbellire le dimore di re e principi. In Italia, i Savoia, influenzati anche loro dall’esotismo, creano ambienti che riecheggiano questi luoghi lontani. I Gabinetti Cinesi della Palazzina di Stupinigi hanno una tappezzeria di carta dipinta a tempera della seconda metà del Settecento, importata dalla Cina meridionale, che raffigura scene di vita cinese su sfondo roccioso. Dai paesaggi ad acquerello delle carte da parati alle splendide stoffe, dall’esotica “sala da gioco” ai bizzarri animali del serraglio: l’amore per l’esotico si respira alla Palazzina di Caccia di Stupinigi.

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

Sabato 10 febbraio 2024, ore 15.45

Viaggio a Oriente

Prezzo visita guidata: 5 euro + il prezzo del biglietto di ingresso

Biglietti: intero 12 euro; ridotto 8 euro

Gratuito: minori di 6 anni e possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Royal Card

Prenotazione obbligatoria per la visita guidata entro il venerdì precedente

Info e prenotazioni: 011 6200601 stupinigi@biglietteria.ordinemauriziano.it

www.ordinemauriziano.it

Giorni e orari di apertura Palazzina di Caccia di Stupinigi: da martedì a venerdì 10-17,30 (ultimo ingresso ore 17); sabato, domenica e festivi 10-18,30 (ultimo ingresso ore 18).

“YouthLAB Che Succ?”. Giovani e “benessere mentale”

“YouthLAB Che Succ?”. Giovani e “benessere mentale”

Su questa tema di assoluta attualità lavorerà per i prossimi sei mesi l’“Osservatorio Giovanile” di “Club Silencio”

A partire da febbraio 2024

I fatti, le cronache parlano crudo e chiaro. I media ci raccontano, un giorno sì e l’altro pure, di comportamenti che, fino a qualche anno fa, mai ci saremmo aspettati. I nostri giovani, ragazze e ragazzi, molti minorenni, esprimono sempre più comportamenti sociali terribili: baby gang, rapine, violenze, atti di perseverante bullismo o cyberbullismo, per non arrivare alla feroce attuazione di comportamenti criminali e delittuosi ancora più importanti e disumani. Certo, l’attuale società non è che possa oggi offrire un granché di esempi tanto positivi da additarne l’emulazione. Famiglia, scuola, società, i social: sono loro i principali soggetti sul banco degli imputati. Occorrerebbe, forse (detto da un profano) un maggiore e più efficace gioco di squadra fra tutti loro. Mancando il quale, a subirne le conseguenze più negative è proprio il “benessere mentale” dei nostri ragazzi. Su questo tema, di coraggiosa e lodevole presa in carica, si incentra il tema del nuovo “YouthLAB Che Succ?”, l’“Osservatorio giovanile”  ideato e promosso dall’Associazione Culturale torinese (rivolta all’attenta valorizzazione dei giovani “under 35”) “Club Silencio”, partito nel mese in corso e che. per i prossimi sei mesi, raccoglierà le risposte di circa 10mila partecipanti per approfondire la percezione del concetto di “benessere mentale” degli “under 35”. Realizzato in collaborazione con “MinD – Mad in Design” (associazione nata a Torino nel 2014 ed operante nell’ambito della “fragilità mentale”), la ricerca, il cui titolo richiama l’abbreviazione usata da ragazze e ragazzi nelle chat, vuole raccogliere la voce dei più giovani che “desiderano esprimersi e giocare un ruolo fondamentale nella promozione del cambiamento e nella nostra società”. Le prime due indagini, focalizzate sulla sostenibilità e sul rapporto tra i “valori della UE” e i “giovani”, hanno coinvolto 10mila partecipanti e, proprio alla domanda su quale fosse per loro il tema prioritario, i giovani hanno indicato chiaramente la “salute mentale”.

Il quadro nazionale, in proposito, è assai complesso. Basti pensare che l’autovalutazione del “benessere mentale” in Italia è molto bassa, solo il 18%, e che il 56% della popolazione avverte “disturbi relativi allo stress” (dati Ipsos/ Mind Health Report 2023). Particolarmente colpiti risultano proprio i più giovani, anche a causa di un accesso limitato ai “servizi di salute mentale”, dovuto a molteplici fattori, come la mancanza di consapevolezza, la carenza di risorse adeguate o lo stigma sociale.

A partire dal mese in corso “YouthLAB Che Succ?” utilizzerà l’“arte”, la “musica”, la “gamification” (o ludicizzazione) e la “realtà virtuale” per raccogliere informazioni utili allo studio. Una particolare attenzione sarà dedicata al rapporto tra “luoghi culturali e benessere”, per capire come la “cultura possa influire in maniera positiva sullo stato di salute delle persone”.

La ricerca sarà condotta

nell’ambito delle serate di “Una notte al Museo” il format di audience engagement ideato da “Club Silencio” che ogni settimana porta circa 1.800 persone all’interno dei luoghi della cultura, circa l’80% dei quali “under 35”, per un totale di circa 110mila partecipanti all’anno.

Il nostro obiettivo – sottolinea Alberto Ferrari, fondatore di ‘Club Silencio’ – è mettere al centro i giovani e renderli protagonisti del loro futuro e della società in cui vivonoPer questo motivo crediamo sia importante esplorare i temi che essi considerano urgenti, cercare soluzioni ed offrire loro delle occasioni di confronto”.

Per partecipare alle serate di “Una notte al Museo” è necessario accreditarsi sul sito di “Club Silencio” al link https://clubsilencio.it/next-event/

Allo stesso link è possibile inoltrare l’invito a un amic*

Per ulteriori infowww.clubsilencio.it

g.m.

Nelle foto di Federico Masini: immagine guida e momenti di lavoro