CULTURA- Pagina 19

Gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

VENERDI 13 DICEMBRE

 

Venerdì 13 dicembre ore 18

TALK

MARIA MORGANTI. ARCHIVIARE IL TEMPO.

GAM – Conferenza in mostra

La GAM è lieta di ospitare l’evento talk Maria Morganti. Archiviare il tempo all’interno dello spazio espositivo della mostra Maria Morganti, a cura di Elena Volpato, aperta al pubblico dal 30 ottobre 2024 e fino al 16 marzo 2025. L’evento è realizzato grazie al sostegno del PAC2024 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Nello spazio espositivo della prima mostra antologica a lei dedicata, Maria Morganti terrà una conversazione con Gabriella Giannachi, Docente di Performance e New Media presso l’Università di Exeter, nel Regno Unito, autrice del libro Archiviare tutto: una mappatura del quotidiano per Treccani; Andrea Pinotti, Docente di Estetica presso l’Università Statale di Milano, studioso di teoria dell’immagine e di Aby Warburg, autore di Estetica della pittura per Il Mulino; Cristina Baldacci, Docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e autrice di Archivi impossibili. Un’ossessione dell’arte contemporanea e Stefano Mudu, Dottore di ricerca in Storia dell’arte e Cultura visuale, studioso delle pratiche di riattivazione e re-enactment dell’archivio, ha contribuito all’ideazione della performance Ostensione #1 di Morganti. A moderare l’incontro, la curatrice della mostra Elena VolpatoIl talk avrà luogo all’interno della mostra. La Pedana, parte del Luogogesto, cuore dello studio dove l’artista realizza le proprie opere nel processo di quotidiana registrazione pittorica del tempo, ospiterà i relatori, attorniati dalle opere estratte ed esposte durante la performance Ostensione #1.

(comunicato stampa allegato) https://www.gamtorino.it/it/evento/talk-maria-morganti-archiviare-il-tempo/

 

SABATO 14 DICEMBRE

 

Sabato 14 dicembre ore 11

WALLS WILL FALL. THE 28 TRUMPETS OF JERICHO

MAO – performance in Galleria Umberto I, Torino

Evento per la presentazione pubblica del calendario Senza Mura di Porta Palazzo, progetto del Comune di Torino che, quest’anno, si avvale della curatela del Museo d’Arte Orientale.

Proprio nel giorno in cui il mercato e il quartiere sono più animati, in uno spazio aperto e accessibile gratuitamente alla popolazione, sabato 14 dicembre alle ore 11 in Galleria Umberto I verrà eseguita la performance Walls Will Fall. The 28 Trumpets of Jericho, (Le mura cadranno, le 28 trombe di Gerico) dell’artista e musicista Mazen Kerbaj.

Walls Will Fall è una composizione site-specific dell’artista e trombettista Mazen Kerbaj che rilegge il racconto biblico della caduta delle mura di Gerico. È stata presentata per la prima volta nel 2018 dallo stesso compositore, in un grande serbatoio d’acqua a Berlino-Pankow, i cui corridoi tortuosi ricordano il labirinto raffigurato nelle antiche mappe della città di Gerico.

Secondo l’Antico Testamento, Gerico era una città fortificata, protetta da mura robuste. Quando gli Israeliti si avvicinarono per conquistarla, videro che le porte erano chiuse, ma, seguendo le istruzioni divine, Giosuè si mise a capo del popolo, guidandolo in una processione attorno alla città che durò sei giorni. Al settimo giorno, le mura di Gerico crollarono al suono delle trombe, consentendo l’ingresso degli israeliti.

La performance cala nel tempo contemporaneo questa idea di liberazione, usando la metafora della musica quale forza capace di abbattere muri e barriere, superando differenze, distanze culturali e strumentalizzazioni razziali.

La partecipazione all’evento è gratuita.

La performance è a cura di Chiara Lee e freddie Murphy con il patrocinio della Circoscrizione 1.

 

Sabato 14 dicembre ore 11

EUGENIO BATTISTI. SPERIMENTARE L’ARTE TRA GENOVA E TORINO

GAM – conferenza in Sala incontri

Intervengono: Elena Volpato, conservatore collezioni GAM; Eugenia Battisti, storica dell’arte; Emanuele Piccardo, critico e storico dell’architettura / plug_in; Giorgina Bertolino, curatrice e storica dell’arte.

In occasione del centenario dalla nascita, l’Associazione culturale plug_in e la GAM di Torino dedicano una conferenza a Eugenio Battisti (Torino 1924 – Roma 1989) e al suo rapporto con le città dove ha realizzato alcuni dei suoi progetti più significativi: Genova, dove nel 1963 aveva fondato la rivista “Marcatrè” e il Museo d’Arte Contemporanea, Torino, dove nel 1965 quel Museo sarebbe diventato il Museo sperimentale, sezione della GAM e importante nucleo delle sue collezioni.

La conferenza Eugenio Battisti: sperimentare l’arte tra Genova e Torino ritorna sulla figura di questo straordinario intellettuale, per riconsegnare attenzione alla sua innovativa e pioneristica visione dell’arte e della cultura contemporanee e verificarne la continuità nel presente. L’incontro, introdotto da Elena Volpato, si apre con l’intervento di Eugenia Battisti che ripercorre la biografia e il profilo culturale di Battisti, per poi focalizzarsi sui suoi progetti genovesi, approfonditi da Emanuele Piccardo, e sui loro esiti torinesi, ricostruiti da Giorgina Bertolino a partire dai documenti conservati nell’Archivio dei Musei Civici della Fondazione Torino Musei. (comunicato stampa allegato)

https://www.gamtorino.it/it/evento/eugenio-battisti-sperimentare-larte-tra-genova-e-torino/

Sabato 14 dicembre ore 10:30 – 13

IMPASTARE IL TEMPO. Workshop e incontro con Maria Morganti

GAM – Workshop con l’artista

La GAM offre l’opportunità a tutti i visitatori di scoprire la mostra di Maria Morganti e di confrontarsi con l’artista in un workshop gratuito e aperto a tutti. Attraverso le suggestioni offerte dalla serie Confronti, si proporrà un dialogo tra le opere presenti nella rinnovata Collezione e il processo creativo che accompagna la ricerca di Maria Morganti. L’attività prevede l’utilizzo del pongo come materia colore, che manipolato e stratificato, creerà una tavolozza personale. L’evento è realizzato grazie al sostegno del PAC2024 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Partecipazione libera fino ad esaurimento posti

Prenotazione obbligatoria all’indirizzo infogamdidattica@fondazionetorinomusei.it

 

DOMENICA 15 DICEMBRE

 

Domenica 15 dicembre ore 10:30

IMPRESSIONI DI COLORE

GAM – Attività per le famiglie con bambini 3-5 anni

In occasione della mostra “Berthe Morisot. Pittrice impressionista”, la GAM propone un percorso che celebra la storia dell’unica donna tra i fondatori dell’Impressionismo.

Durante il percorso di visita I bambini verranno accompagnati tra le tele dell’artista che, attraverso l’uso sapiente di pennellate brillanti, trasmettono atmosfere vibranti e cromaticamente intense.

In laboratorio il colore diventerà materia da plasmare e attraverso una vera azione di manipolazione, darà vita a una esplorazione creativa.

Costo bambini: 8 euro (biglietto d’ingresso al museo gratuito)

Costo adulti accompagnatori: biglietto d’ingresso alla mostra ridotto, ingresso gratuito ai possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta

Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

Prenotazione obbligatoria e pagamento online entro il venerdi alle ore 18

 

Domenica 15 dicembre ore 15

GEO-CROMIE

GAM – Attività per le famiglie con bambini 6-11 anni

La visita alla mostra di Mary Heilmann aprirà lo sguardo su un diverso modo di vedere e vivere il colore.

Ciascuno dei suoi dipinti può essere visto come una traccia autobiografica, un segnale, con cui evoca un momento della sua vita evocando una realtà mentale dandole forma. Osservare le sue opere diventerà un gioco tra occhio e mente che continuamente si muovono da un senso di spazio a un altro.

Nelle sale dell’Educational Area, ispirati dalle opere viste nel percorso di visita, cercheremo di sperimentare con il colore creando un dialogo giocoso tra astrazione e figurazione.

Costo bambini: 8€ (biglietto d’ingresso al museo gratuito)

Costo aggiuntivo: adulti accompagnatori biglietto di ingresso ridotto; gratuito per i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta

Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

Prenotazione obbligatoria e pagamento online entro il venerdì alle ore 18

 

Domenica 15 dicembre ore 11.30 e ore 16

HYUNHYE (ANGELA) SEO

Paesaggi sonori che si fanno scultorei attraverso improvvisazioni estatiche al pianoforte

MAO – performance nell’ambito del public program della mostra Rabbit Inhabits the Moon

La pratica artistica di Hyunhye (Angela) Seo esplora la composizione e il suono sperimentali, creando paesaggi sonori vorticosi attraverso improvvisazioni estatiche al pianoforte, percussioni dinamiche e trattamenti acustici. Le sue esibizioni dal vivo sono senza compromessi nell’esplorazione aperta e immediata dei suoni, che attinge al noise sperimentale, alla classica moderna, al jazz d’avanguardia e ai territori ambient.

Seo è membro della band Xiu Xiu, di cui cura anche i video che affrontano tematiche quali diaspora, spiritualità e ritualismo postcoloniale, esotizzazione e feticizzazione, e che sono stati presentati in festival cinematografici di tutto il mondo. L’artista collabora inoltre con vari artisti del mondo visivo e performativo, tra cui Danh Vo (Metal al The Kitchen NYC e Deforms the Unborn al Guggenheim NYC) e il collettivo artistico berlinese Cheap con Vaginal Davis, Susanne Sachsse e Marc Siegel.

Ingresso incluso nel biglietto di mostra.

(cs in allegato)

 

LUNEDI 16 DICEMBRE

 

Lunedì 16 dicembre ore 18

INSPIEGABILI DELIRI POPOLARI E FOLLIA DELLE FOLLE. LA “TULIPOMANIA”, UNA CRONACA TRA ORIENTE E OCCIDENTE

Palazzo Madama – corso di Storia dell’Arte a cura del direttore Giovanni Carlo Federico Villa

Terzo incontro del nuovo ciclo di conferenze con Giovanni Carlo Federico Villa, direttore scientifico di Palazzo Madama. Il nuovo corso storia dell’arte si sviluppa in otto incontri dedicati a sguardi inediti sui protagonisti dell’arte e della cultura dal medioevo all’Ottocento.

Costo: singola conferenza €15; ciclo completo di otto conferenze: intero € 120, ridotto € 90 (riservato a possessori di Abbonamento Musei, insegnanti, guide turistiche abilitate, Amici Fondazione Torino Musei, soci Rotary Club e Inner Wheel). Ridotto € 50 riservato a Giovani under 25 anni.
Prenotazione obbligatoria: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure madamadidattica@fondazionetorinomusei.it
Per motivi organizzativi, il pagamento della quota dovrà essere effettuato tramite bonifico bancario previa iscrizione. Non è consentito il pagamento in biglietteria.


Theatrum Sabaudiae
 propone visite guidate in museo
alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.
Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

A Torino l’assemblea delle arti CIMAM

Torino ospiterà nel 2025 la 57esima Conferenza Annuale di CIMAM alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, il Castello di Rivoli Arte Contemporanea e la Fondazione Torino Musei

 

In occasione dell’assemblea generale di CIMAM, International Committee for Museums and Collections of Modern Art, che si è svolta domenica 8 dicembre scorso a Los Angeles, Susanna Raffel, presidente di CIMAM e direttrice di M+ A Hong Kong, e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo hanno annunciato che Torino sarà la prossima città che ospiterà la 57esima Conferenza Annuale di CIMAM nel 2025.

L’evento sarà organizzato dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, con Fondazione Torino Muse8 e il castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea e sarà sostenuti dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.

CIMAM ritorna dopo quasi cinquanta anni dal 1976, anno in cui la conferenza si tenne a Bologna e Prato per la sua unica tappa nel nostro Paese in oltre 60 anni di conferenze annuali.

È stato inoltre annunciato il comitato scientifico per la Conferenza Annuale 2025 di CIMAM, composto dai membri del consiglio direttivo Chus Martinez, direttore dell’Istituto Art Gender Nature di Basilea, che sarà il presidente, Kamini Sawhney, curatore indipendente, Malgorzata Ludwisiak, direttore artistico del Museo d’Arte Moderna di Varsavia, Leevi Haapala, Decano dell’Accademia di Belle Arti dell’Università delle Arti di Helsinki, Victoria Noorthoorn, direttrice del Museo de Arte Moderno di Buenos Aires e dai curatori delle istituzioni ospitanti Francesco Manacorda, direttore del castello di Rivoli, Chiara Bertola, direttrice della Gam, galleria civica di Arte Moderna e contemporanea di Torino, Bernardo Follini, curatore senior della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Davide Quadrio, direttore del MAO, Museo di Arte Orientale.

“A Torino – dichiara Suhanya Raffel – vorremmo proporre un esercizio dinamico, aperto e partecipativo , che consista nel riflettere insieme sulle difficoltà di affrontare cambiamenti dirompenti , mentre si sviluppano nuovi paradigmi nel nostro settore. Una conferenza basata su casi di studio, orientata a fornirci un kit di strumenti realizzato collettivamente per contrastare le numerose sfide che troppo spesso ci fanno sentire sopraffatti e privi di potere nel nostro lavoro quotidiano come professionisti dell’àrte. Un filosofo greco, Epiteto, scrisse :”Alcune cose sono in nostro potere, altre no. In nostro potere ci sono opinione, motivazione, desiderio, avversione, in una parola tutto ciò che è opera nostra. Ed è proprio questo che vorremmo analizzare insieme a Torino, le nostre azioni e la rilevanza di una cultura basata sulla pratica per garantire un futuro attento e intelligente di vita”.

“Siamo lieti di ospitare a Torino la conferenza annuale di CIMAM- spiega Patrizia Sandretto Re Rebaudengo – dove svilupperemo una riflessione collettiva tra il comitato scientifico e i relatori esterni su come l’arte e la cultura possano ancora plasmare il nostro futuro. Torino ha incarnato attraverso secoli di storia l’importanza della cultura per la società umana. Torino è una città laboratorio in cui l’approccio teorico si trasforma in pratica. Insieme alla comunità artistica transnazionale che CIMAM rappresenta, vorremmo ragionare sulle trasformazioni strutturali nel nostro settore, sui nuovi inizi, che possiamo pensare e sulle nuove alleanze, anche con il settore economico, per garantire una posizione centrale dell’Arte e della cultura nella nostra società”.

 

Mara Martellotta

“Amazing: 80 (e più) anni di supereroi Marvel” a Palazzo Barolo

Inaugura il 6 dicembre, a palazzo Barolo, una mostra dedicata al magico mondo dei supereroi creati dalla leggendaria casa editrice Marvel

Il suggestivo palazzo Falletti di Barolo, a Torino, si trasforma dal 6 dicembre 2024 al 9 marzo 2025, in un punto di riferimento per tutti gli appassionati di supereroi, ospitando la mostra “Amazing: 80 (e più) anni di supereroi Marvel”. Questa straordinaria celebrazione segna l’85esimo anniversario della Marvel, fondata nel 1939 da Martin Goodman, e offre un viaggio emozionante nell’universo narrativo che ha ridefinito il mondo del fumetto e oltre.
A cura di Luca Bertuzzi, prodotta da Ares Torino in collaborazione con WOW Spazio Fumetto, la mostra celebra la casa editrice che ha cambiato la storia del fumetto mondiale con oltre ottanta tavole originali di autori come Jack Kirby, John Romita Jr, Steve Ditko, Alex Ross, John Buscema, che racconta la rivoluzione che Marvel ha portato nel mondo dei supereroi. Sono presenti poster, oggettistica e altro materiale da collezione che testimoniano l’impatto globale che i suoi personaggi hanno rappresentato nell’immaginario collettivo. L’esposizione si concentra sul percorso artistico dagli anni Quaranta al 2023 e che ha dato vita a personaggi leggendari quali Spiderman, Hulk, Thor, Capitan America, i Fantastici 4 e tantissimi altri, sotto la guida di sceneggiatori innovativi e la punta di matita di grandi maestri.
Tavole originali, manifesti, poster, memorabilia, giocattoli e ingrandimenti scenografici, dedicati alle vignette più conosciute, compongono il racconto visivo di un’evoluzione ancora in atto che ha portato le creazioni di Marvel a ispirare film e serie televisive di enorme successo, con il supporto di pannelli esplicativi e time line che riassumono, decennio per decennio, le tappe principali della sua storia. A rendere più coinvolgente il primo giorno di apertura della mostra, venerdì 6 dicembre, è il gruppo di cosplayer “The World Avengers”, che animerà il percorso di visita impersonando i supereroi Marvel, a disposizione del pubblico per foto e selfie.
“Abbiamo voluto creare una mostra – affermano Edoardo Accattino e Giovanni Scorpaniti di Ares Torino – che non solo permette di ricostruire la storia di una delle più grandi case editrici dedicate al fumetto, ma che potesse avvicinare il grande pubblico a una forma d’arte spesso considerata minore, ma che è a tutti gli effetti una vera espressione artistica”.
“C’è una grande differenza tra leggere una storia a fumetti e osservare una tavola originale – spiega il curatore Luca Bertuzzi – in qualche modo viene spontaneo cercare di ricostruire mentalmente la storia di quell’opera, immaginare quale ripensamento si nasconda dietro una cancellatura e per quale motivo una vignetta sia stata ridisegnata. Si può scoprire che qualche disegnatore usava le tavole per comunicare con il colorista, che sarebbe venuto dopo nel complesso processo di produzione di una storia a fumetti, o che lasciava appunti utili per la stesura dei dialoghi. Infine ci si può interrogare su quale fortunata congiunzione astrale abbia portato una tavola prodotta 50 o 60 anni fa ad arrivare più o meno intatta fino a noi, tenendo conto del fatto che per decenni sono state considerate nulla più che materiale di lavorazione, senza valore economico o artistico”.
Accanto alle tavole, tra cui spicca un disegno di Spiderman, ripreso anche nel film del 2018 “ Spiderman: intorno the Spider Verse” sono presenti poster e manifesti d’epoca di produzione italiana e statunitense, questi ultimi legati alle pubblicazioni a fumetti della casa editrice Corno, tra cui i primissimi dedicati ai supereroi Marvel, e molta altra oggettistica, partendo dagli esemplari prodotti negli anni Sessanta, fino ad arrivare agli anni Novanta, ma anche he gadget che venivano regali agli iscritti del fan club ufficiale Marvel, degli anni Sessanta, e dei pupazzi Mego, arrivati in Italia tra gli anni Settanta e Ottanta.
Infine è preziosa una serie di albi originali statunitensi, tutti dotati di certificazione CGC, che attesta lo stato di conservazione delle pubblicazioni, tra cui spicca il rarissimo numero 15 della serie “Amazing Fantasy”, prima apparizione di Spiderman, autografato dal suo leggendario creatore Stan Lee.
Palazzo Falletti di Barolo – via delle Orfane 7/a, Torino
“Amazing. 80 (e più anni) di supereroi Marvel” – dal 6 dicembre al 9 marzo 2025

Mara Martellotta

Il mare e il cielo come prospettive. Tra poesia e magia

L’ANGOLO DELLA POESIA
di Gian Giacomo Della Porta

 

Victor Hugo scrisse: “Il mare possiede la cosa più grande: il colore del cielo”.
Partendo da questa citazione, ho cominciato a riflettere sul tema dei viaggi e su quanto effettivamente questi ultimi coincidano nelle sensazioni e nelle volontà, se svolti per mare e nei cieli. Innanzitutto ci allontanano da qualsiasi sponda di salvezza per avvicinarci a quel senso del destino non più governato da mano umana, ma dal fato. Forse il volo e la navigazione, così lontani da terra, ci restituiscono la prospettiva originaria di ciò che siamo stati prima della vita, prima di trovarci realmente a subire il fascino della percezione poetica (che il filosofo Ortega y Gasset descriveva come una visione di preconoscenza). Le avventure di cielo e di mare ci portano alla grazia di un infinito ritorno, e ciò che di nuovo ci sembra di scoprire è in realtà qualcosa di già conosciuto e vissuto: trovo simbolico che il vascello di Capitano Uncino, nel Peter Pan di J.M.Barrie, possa rivelare la sua navigazione celeste soltanto agli adulti rimasti un po’ bambini (e vi è un grosso richiamo alla figura del poeta), e che seguendolo solo con gli occhi e con il cuore arrivi a svelare l’Isola che non c’è, la magia della giovinezza.
Ne “la Ballata del Vecchio Marinaio” tutta la vicenda ruota attorno all’uccisione, da parte del vecchio marinaio, di quell’albatro simbolo del patto d’amore tra l’uomo e la natura. La morte dell’uccello sacro pare essere avvolta dal mistero della violenza gratuita, dal dramma della noia e della frustrazione. Non posso fare a meno di pensare che la ragione profonda del senso di questa uccisione risieda nell’implacabile necessità di volo da parte del vecchio marinaio. Una sorta di identificazione estrema (e più violentemente rappresentata dall’albatro morto che gli altri marinai gli appenderanno al collo come simbolo di condanna per le sventure che colpiranno la nave), una volontà di introiettare il potere alato in un corpo colpito dalla maledizione del volo, poiché cessa di essere poesia dopo l’uccisione, e che la natura ha concepito privo di ali. Forse il vecchio marinaio era consapevole di tutto questo, e da quel giorno l’albatro ha cominciato a vivere nell’occhio scintillante (glittering eye, scrive Coleridge) che affascinava gli ascoltatori della storia e che tanto ricorda la stella di cui sentiamo la mancanza e che cerchiamo nelle notti limpide, alzando lo sguardo al cielo. Il viaggio in mare pare trasformarsi in una sorta di surrogato del volo nei cieli, quasi fosse un’illusione di libertà. Gli uomini si ingannano sovente a proposito della libertà. E come la libertà si annovera fra i sentimenti più sublimi, così anche l’illusione relativa è fra le più sublimi.
Pensando al viaggio di mare per eccellenza, l’Odissea: le Sirene hanno un’arma ancora più terribile del loro canto, ed è il loro silenzio. Non è mai accaduto, ma forse non è del tutto inconcepibile, che qualcuno si salvi dal loro canto, ma dal loro silenzio certamente no. Alla sensazione di averle vinte con la propria forza, all’orgoglio che ne consegue e che travolge tutto, nessun mortale può resistere. E infatti, probabilmente, quando Ulisse giunse, le Sirene non cantarono, sia che credessero che a un tale avversario convenisse soltanto il silenzio, sia che il viso beato di Ulisse, che non pensava ad altro che a cera e catene, facesse loro dimenticare il canto. Ulisse però, se così posso esprimermi, non udiva il loro silenzio; egli credeva che esse cantassero e che egli solo fosse salvaguardato contro di esse. Le Sirene, più belle che mai, si torcevano e si distendevano, tendevano gli artigli sulle rocce. Sembrava non volessero più sedurre, ma cogliere al volo, il più a lungo possibile, la luce riflessa nei grandi occhi di Ulisse.
La morte, in cielo o per mare, viene elevata a strumento estremo per esaudire un desiderio alato, che non è necessariamente il sentimento di una vita oltre, ma il naturale ricongiungimento all’illusione stessa della vita: il sogno di volare.

“Meraviglie Reali”, viaggio nelle 16 Residenze patrimonio Unesco. Le regge sabaude in mostra a Bruxelles

È stata inaugurata ieri sera, nella sede di Bruxelles della Regione Piemonte, la mostra fotografica “Meraviglie Reali. Viaggio nelle 16 Residenze Reali Sabaude – Patrimonio dell’Umanità UNESCO, organizzata dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude insieme alla Regione Piemonte. A partecipare alla cerimonia d’apertura sono state l’Assessore alla Cultura, Turismo e Sport della Regione Piemonte Marina Chiarelli e la Direttrice del Consorzio Chiara Teolato insieme al Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles Pierre Di Toro.

è la prima volta che le Residenze Reali Sabaude vengono presentate in un’esposizione fotografica all’estero. Tra il XVI e il XVIII secolo la dinastia sabauda volle circondarsi di un sistema di residenze progettate e realizzate dai più importanti architetti dell’epoca: teatro della vita di corte e testimonianza dell’autorità acquisita, luoghi di svago e palazzi di piacere lungo i fiumi, sulla collina e nelle campagne diedero origine a quella che veniva chiamata la “Corona delle Delizie”.

Le cinquanta immagini firmate da Dario Fusaro consentiranno al visitatore di cogliere la bellezza e insieme l’imponenza di tutte le 16 Residenze Sabaude, dai “Palazzi del potere” di Torino con Palazzo Reale/Musei Reali, Palazzo Madama, Palazzo Carignano, Palazzo Chiablese, Castello del Valentino e Villa della Regina, ai “Luoghi della vita di corte” con la Reggia di Venaria, Castello della Mandria, Castello di Rivoli, Castello di Moncalieri, Palazzina di Caccia di Stupinigi, alle Regie Villeggiature” con il Castello di Agliè, Castello di Racconigi, Castello di Govone, Tenuta di Pollenzo e Castello di Valcasotto.

Un sistema integrato di cultura e storia del territorio connotato anche dalle notevoli valenze turistiche per le quali è in corso un significativo programma di rilancio.

L’iniziativa si inserisce nel programma di attività di promozione internazionale organizzato dal Consorzio e dalla Regione Piemonte, come ad esempio la partecipazione alle principali fiere del turismo culturale: il WTM di Londra, l’ITP di Berlino e l’IFTM Top Résa di Parigi.

Siamo particolarmente lieti di promuovere questa iniziativa – hanno affermato Michele Briamonte e Chiara Teolato, Presidente e Direttrice del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude che gestisce la Reggia di Venaria e il Castello della Mandria con il ruolo anche di coordinare la valorizzazione dell’intero sistema delle Residenze Sabaude –. Si tratta infatti di un’occasione significativa di visibilità istituzionale in ambito internazionale, cui seguirà un programma strutturato di campagne ed attività di comunicazione stagionali dalla primavera del 2025 in avanti. Le Residenze Reali devono proporsi sempre di più come il principale attrattore del turismo culturale del nostro territorio, ed è per questo che i nostri sforzi saranno incrementati secondo questa prospettiva in modo condiviso con tutti gli altri enti ed attori coinvolti”.

Siamo orgogliosi di poter ospitare per la prima volta nella sede della Regione Piemonte a Bruxelles una mostra fotografica sulle Residenze Reali Sabaude un unicum a livello europeo riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità dal 1997 ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio . I bellissimi scatti esposti a Bruxelles accompagneranno il pubblico in un percorso virtuale, attraverso i secoli, alla scoperta dell’atmosfera di corte della Corona di Delizie. Il circuito delle Residenze sarà protagonista di un’importante vetrina e offrirà un affascinante racconto del complesso architettonico tale da coinvolgere il visitatore e suggerirgli, ci auguriamo, un viaggio nella nostra regione per ammirare di persona le meraviglie reali e non solo. Allestire questa mostra nella sede regionale a Bruxelles, una vera e propria antenna istituzionale del territorio, ci consentirà di promuovere l’arte e la cultura piemontese in uno spazio europeo”.

Con questa esposizione fotografica a Bruxellesha sottolineato l’assessore regionale alla Cultura, Marina Chiarelliil Piemonte conferma di aver raggiunto una dimensione internazionale, diventando un punto di riferimento per la cultura italiana nel mondo. Le Residenze Reali Sabaude, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, sono il simbolo del nostro impegno nel promuovere l’arte, la cultura e la bellezza come strumenti per dialogare con il mondo. Questo progetto ci permette di consolidare il nostro ruolo tra le regioni italiane più influenti, valorizzando il patrimonio piemontese attraverso un racconto che si estende oltre i confini nazionali”.

A San Raffaele Cimena è tempo di “Antiqua”

ANTIQUA 2024

07 dicembre – San Raffaele Cimena ore 21,15

Chiesa di S. Raffaele Arcangelo

Ars Baroca

Lo splendore della musica da camera nel 700’ Napoletano”

Il 7 dicembre, alle 21,15, a San Raffaele Cimena (To), presso la chiesa di San Raffaele Arcangelo in via Maestra, la rassegna musicale “Antiqua” proposta dall’Accademia del Ricercare si congederà dal suo pubblico dando appuntamento alla prossima edizione con il concerto di Ars Baroca Ensemble dal titolo “Lo splendore della musica da camera nel 700’ Napoletano”.

Ingresso a offerta libera. Per informazioni scrivere agli indirizzi segreteria@accademiadelricercare.com e accademiadelricercare@gmail.com oppure telefonare al numero 331.1095412. Sito web https://accademiadelricercare.com/

Programma

Domenico Natale Sarri (1679-1744)

Concerto per flauto, 2 Violini, Viola e b.c in la minore

Largo – Allegro – Largo – Spiritoso

Francesco Mancini (1672-1737)

Sonata per Flauto e due violini in re minore

Amoroso – Allegro – Largo – Allegro

Francesco Durante (1684-1755)

Concerto per archi n. 7 in do Maggiore

Moderato– Allegro – Larghetto – Presto

Alessandro Scarlatti (1660-1725)

Sonata per Flauto, due violini e b.c. in la minore

Allegro – Largo – Fuga – Piano – Allegro

Francesco Mancini

Concerto per Flauto, due violini e viola in Sol minore

Comodo – Fuga, Allegro – Larghetto – Allegro

Interpreti

Luisa Busca – flauto

Yayoi Masuda, Efix Puleo – violini

Elena Saccomandi – viola

Lorenzo Fantinuoli – violoncello

Federico Bagnasco – violone

Laura La Vecchia – tiorba

Claudia Ferrero – clavicembalo

Nota di sala

Il complesso Ars Baroca Ensemble è stato costituito con l’intento di affrontare con l’adeguata consapevolezza storica e musicologica il grande repertorio sei-settecentesco, da un lato valorizzando importanti inediti e dall’altro proponendo le opere più celebri e amate di compositori come Claudio Monteverdi, Alessandro Scarlatti, Antonio Vivaldi, Franz Joseph Haydn e Wolfgang Amadeus Mozart. Il nucleo base di questa formazione è composto da due flauti, un violoncello e clavicembalo, a cui possono aggiungersi, a seconda delle necessità, altri strumenti e cantanti. Pur dovendo confrontarsi in un ambito repertoriale molto conosciuto e frequentato da ensemble di grande prestigio, il complesso ha sviluppato una personalità artistica ben definita e un caratteristico stile esecutivo che traggono linfa dallo spiccato talento dei suoi membri e da una coesione sempre maggiore. Dopo avere inciso il disco «L’arte della trascrizione», apparso allegato al mensile CD Classica nel catalogo dell’etichetta bolognese Tactus, l’ensemble barocco si esibisce spesso in importanti concerti, molti dei quali abbinano le note dei compositori più famosi del XVII e XVIII secolo ai versi immortali di poeti come Lodovico Ariosto e Torquato Tasso, creando in questo modo una sorta di ‘ponte’ che consente di apprezzare arti diverse in passato strettamente legate tra loro. Tutti gli strumentisti vantano importante attività con prestigiosi ensemble, all’interno dei maggiori circuiti concertistici internazionali.

GiovedìScienza. Torna la rassegna dedicata alla divulgazione scientifica per tutti

GIOVEDÌSCIENZA 39ª EDIZIONE

Torino, 28 novembre 2024 – 24 aprile 2025

PRIMO APPUNTAMENTO GIOVEDÌ 28 NOVEMBRE ORE 17.45

Segnali dal cervello

Riavvolgere il filo del groviglio della malattia

Con Jordi Manuello, Università di Torino, vincitore Premio per la comunicazione in Neuroscienze Aldo Fasolo 2023, in dialogo con Federico Luzzati, Università di Torino e Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi – NICO

Accademia delle Scienze – Via Accademia delle Scienze, 6 Torino

 

Dal 28 novembre 2024 al 24 aprile 2025 torna GiovedìScienza, la storica rassegna realizzata dall’associazione torinese CentroScienza Onlus che da quasi quarant’anni svolge un ruolo cruciale nel trasmettere in modo efficace la complessità della scienza al grande pubblico.

GiovedìScienza è ormai diventato l’appuntamento settimanale fisso per tantissimi torinesi ma anche per moltissimi appassionati che seguono la rassegna da tutta Italia. La 39ª edizione si propone come un viaggio attraverso la scienza, dove passato, presente e futuro si intrecciano per creare un bagaglio di conoscenza e innovazione che cerca di rispondere alle sfide più importanti del nostro tempo.

L’immagine guida scelta per questa edizione è una proiezione verso il futuro: un adulto porge idealmente il testimone a una bambina, che sostiene simbolicamente il nostro pianeta. Un’immagine evocativa che ci ricorda che la ricerca scientifica non è solo una risorsa per migliorare il presente, ma una promessa di un mondo migliore da lasciare alle future generazioni. La responsabilità del presente è immaginare e costruire il futuro!

L’edizione 2024-2025 di GiovedìScienza si caratterizza per la ricca varietà degli incontri in programma e inaugura con un omaggio alla continuità tra generazioni, un aspetto fondamentale della ricerca scientifica, partendo dal ricordo di Aldo Fasolo e Tullio Regge, due scienziati che hanno segnato non solo il panorama scientifico internazionale, ma anche la storia di CentroScienza.

Tanti i nomi illustri della divulgazione scientifica italiana e i giovani ricercatori e ricercatrici che si sono distinti per le loro ricerche in vari campi.

Tanti i temi che verranno affrontati nel corso di questa edizione: dalla medicina alla tecnologia, dall’evoluzione umana alle questioni ambientali, dalle macchine elettriche ai misteri del cosmo. E ancora medicina narrativa, tecniche di evoluzione assistita, e grandi classici, come il funzionamento del cervello e la sostenibilità delle materie prime.

La 39è un’edizione arricchita dalla partecipazione attiva di alcuni dei soci dell’associazione che dialogheranno con gli ospiti. A Luigi Civalleri, docente della SISSA – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati e socio di CentroScienza, la conduzione di questa edizione.

Gli incontri, come sempre gratuiti e aperti a tutti, quest’anno si svolgono esclusivamente in presenza, nel tradizionale orario delle 17:45 e in due sedi: l’Accademia delle Scienze e il Polo del ‘900. A queste si aggiunge il Polo artistico e culturale Le Rosine, che ospiterà un appuntamento speciale alla sera: uno spettacolo dedicato agli aspetti emotivi e sentimentali del cambiamento climatico. A partire dalle 17.45 del venerdì, gli incontri saranno a diposizione sul canale YouTube che conta oggi quasi 20.000 iscritti e oltre 3 milioni di visualizzazioni.

Con l’obiettivo di entrare sempre di più a stretto contatto con le giovani generazioni si rinnovano, per il terzo anno consecutivo, gli Speciali Scuola…dalla Scuola!, appuntamenti mattutini ospitati direttamente negli istituti e co-progettati insieme agli studenti. In collaborazione con Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani nell’ambito del programma CONVIVIO quest’anno anche un appuntamento speciale GiovedìScienza.

Tornano anche i GiovedìScienza dietro l’angolo: tre incontri in orario mattutino in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi e la Rete case del Quartiere.

 

Confermato l’appuntamento con il Premio Nazionale GiovedìScienza, il riconoscimento per la divulgazione scientifica rivolto a ricercatori e ricercatrici Under 35 di tutta Italia. A gennaio 2025 sarà pubblicato il bando della quattordicesima edizione, con l’obiettivo di incoraggiare i protagonisti e le protagoniste della ricerca a comunicare la scienza e di contribuire alla promozione della cultura d’impresa attraverso la valorizzazione della comunicazione scientifica. Quattro i premi in denaro, due percorsi formativi per i finalisti, e per il vincitore del Premio GiovedìScienza l’opportunità di raccontare i risultati della propria ricerca al pubblico della 40a edizione di GiovedìScienza.

 

Ingresso libero sino esaurimento posti. Maggiori informazioni su www.giovediscienza.it – Tel. 0118394913

WhatsApp 375 6266090 – gs@centroscienza.it

La casa più “sottile” al mondo, a Torino la sfida vinta dall’Antonelli

CARTOLINE DA TORINO

Il nome ufficiale è Casa Scaccabarozzi, ma è conosciuta dai torinesi come Fetta di polenta, la curiosa abitazione sita nel quartiere Vanchiglia, all’angolo tra corso San Maurizio e via Giulia di Barolo. Fu progettata da Alessandro Antonelli (Francesca Scaccabarozzi, era la nobildonna che divenne sua moglie). I due abitarono nell’edificio per pochi anni, anche per dimostrare che una casa così curiosa poteva essere realmente solida e abitata. L’ origine del suo soprannome è dovuta alla  pianta trapezoidale dell’edificio, con uno dei prospetti laterali di appena cinquantaquattro centimetri. Il quartiere Vanchiglia nacque verso il 1840  per volere della Società Costruttori di Vanchiglia, con la collaborazione dell’architetto Antonelli, che in seguito realizzò la Mole Antonelliana e anche altri edifici residenziali nel quartiere. Quale compenso per i lavori gli fu donato  anche il  terreno sull’angolo sinistro di Via dei Macelli, coincidente con l’attuale via Giulia di Barolo. Poiché l’area èera di piccole dimensioni, per sfida decise  di costruire un edificio con un appartamento per ciascun piano, nonostante il minimo l’esiguo spazio, recuperando in altezza ciò che non poteva  in larghezza. La scommessa fu vinta e l’Antonelli donò l’edificio alla moglie.

Tutti gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

GIOVEDI 21 NOVEMBRE

 

Giovedì 21 novembre, in occasione del convegno ANCI, GAM, MAO e Palazzo Madama saranno aperti fino alle ore 21 (chiusura biglietteria ore 20).

 

Giovedì 21 novembre ore 16
LIGHT, MATTER, MEMORY: THE PHYSICAL PRESENCE OF ARCHIVAL OBJECTS AS LOSS AND MOURNING, IN ISHIUCHI MIYAKO’S PHOTOGRAPHY.
MAO – Conferenza / lezione nell’ambito del Corso di formazione di Culture Materiali dell’Asia

In collaborazione con il Dipartimento Studi Umanistici dell’Università di Torino

Con Federica Cavazzuti, Ph.D. candidate at Department of History, University of Turin, e Ayelet Zohar, Senior lecturer at History Art Department, Tel Aviv University, and President of Japan Art History Forum 2023-2025

Ishiuchi Miyako (nata nel 1947 a Nita, Giappone) è una delle fotografe più importanti del Giappone e ha iniziato la sua carriera alla fine degli anni Settanta. Nella sua lunga attività, Ishiuchi ha prodotto numerose serie, alcune delle quali sono diventate un contributo fondamentale alla storia della fotografia giapponese.

Nel suo intervento, Ayelet Zohar prenderà in considerazione i diversi aspetti della cultura visiva e materiale nel lavoro di Ishiuchi, compreso il suo interesse per il corpo, la pelle e il tessuto, come seconda pelle o strato esterno dell’esistenza. L’analisi della serie comprende una discussione di “Scars” e “1・9・4・7”, come parte del continuo interesse di Ishiuchi per il corpo, e le serie “Hiroshima/ひろしま”, “Frida” e “Silken Dreams”, come parte della sua attenzione particolare per il tessuto e la sua relazione con il corpo umano.

Partecipazione gratuita fino a esaurimento posti disponibili. Evento in lingua inglese.

 

 

SABATO 23 NOVEMBRE

Sabato 23 novembre ore 16.30

ONE WAY Together

Palazzo Madama – Visita guidata in collaborazione con Orchestra Filarmonica di Torino

Arte e musica: un abbinamento dal quale sprigiona bellezza. Ispirati dai concerti della Stagione concertistica dell’Orchestra Filarmonica di Torino, i musei della Fondazione Torino Musei ogni sabato precedente il concerto propongono a rotazione un ciclo di visite guidate al proprio patrimonio museale.

LA LUCE OLTRE LE SBARRE

Con la chiusura del cantiere di restauro, la parte centrale dello scalone juvarriano è tornato al suo splendore settecentesco, fatto di una luce che cambia a seconda della stagione e dell’ora del giorno dando allo spazio forme sempre diverse.

La visita sarà l’occasione per osservare e far dialogare l’avancorpo con le tre sculture dell’artista francese Frédrérique Nalbandian, installate sullo scalone nell’ambito della mostra Crossing, presentata in occasione di Artissima 2024, in un continuo rimando e scambio tra arte classica, rielaborazione rococò e arte contemporanea, all’insegna della potenza di finzione di alcuni dei materiali utilizzati per simulare la pietra: siano gli stucchi juvarriani o il sapone di Marsiglia e i tessuti per Nalbandian.

Visita guidata a pagamento. Costo: 7 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com – è possibile effettuare l’acquisto online https://www.arteintorino.com/

 

DOMENICA 24 NOVEMBRE

 

Domenica 24 novembre ore 16
LA LEGGENDA DEL CONIGLIO LUNARE TRA TRADIZIONE E CONTEMPORANEITÀ
MAO – attività famiglie

L’attività prevede la visita della mostra temporanea Rabbit inhabits the Moon attraverso un percorso tra tradizioni narrative asiatiche e la contemporaneità delle opere di Nam June Paik.  In laboratorio si animeranno immagini e disegni grazie alla realizzazione di taumatropi o flip-book.

Da 6 anni in su.

Prenotazione obbligatoria 011.4436927/8 oppure maodidattica@fondazionetorinomusei.it
Costo: bambini € 7 per l’attività; adulti accompagnatori ingresso ridotto € 8 (gratuito con Abbonamento Musei)
Tutti gli spazi sono accessibili

MERCOLEDI 27 NOVEMBRE

 

Nella giornata di mercoledì 27 novembre Palazzo Madama sarà chiuso al pubblico per lavori di manutenzione straordinari.

 

Mercoledì 27 novembre ore 18
LIU ZHENYUN PRESENTA “UNA FRASE NE VALE DIECIMILA”: LIU ZHENYUN IN DIALOGO CON STEFANIA STAFUTTI
MAO – presentazione del libro di Liu Zhenyun a cura dell’Istituto Confucio.

L’evento è organizzato dall’Istituto Confucio dell’Università di Torino, in collaborazione con la sezione sinologica del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino e con il MAO Museo d’Arte Orientale, e si avvale del patrocinio del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino.

Liu Zhenyun è oggi l’autore di maggiore successo nel panorama letterario cinese. Molti dei suoi lavori sono pubblicati in italiano: tra i più recenti, Un giorno, tre autunni e I mangiatori di angurie. In questi giorni esce finalmente anche nella nostra lingua la sua opera forse più importante, Una frase ne vale diecimila, insignita nel 2006 del Premio Mao Dun, il massimo riconoscimento cinese in ambito letterario. L’autore è in Italia proprio per presentare il suo libro.

Liu Zhenyun racconta della Cina di oggi con una straordinaria capacità di inserire nel racconto contemporaneo temi e “modi” della narrativa classica, rivitalizzati e del tutto plausibili, all’interno delle trame delle esistenze umane, spesso smarrite in una solitudine senza rimedio. Di questa solitudine l’autore sa cogliere gli aspetti umoristici e grotteschi, giocando con l’assurdo che spesso irrompe impercettibile nelle nostre esistenze.

Il suo colloquio con il pubblico sarà preceduto da brevi presentazioni di alcune delle sue opere da parte di studenti delle scuole medie superiori (Spinelli, Umberto I di Torino e Porporato di Pinerolo). La conversazione col pubblico sarà introdotta e condotta da Stefania Stafutti, docente di Lingua e Letteratura Cinese presso l’Università di Torino e Direttrice di parte Italiana dell’Istituto Confucio dell’Ateneo.

Contribuiscono alla fama di Liu Zhenyun le versioni cinematografiche e televisive di molti suoi lavori, spesso sceneggiati dallo stesso scrittore e diretti da registi di rilievo internazionale e premiati anche fuori dalla Cina. Una breve rassegna dei film tratti dai suoi romanzi verrà presentata a partire dal 2 dicembre presso il Cinema Romano, a cura dell’Istituto Confucio.

Prenotazione obbligatoria sul sito dell’Istituto Confucio, al link https://istitutoconfucio.torino.it/liu-zhenyun-a-torino/

Partecipazione gratuita.

 

GIOVEDI 28 NOVEMBRE

 

Giovedì 28 novembre 2024, ore 16 – 17.30
HABITAT FLUVIALE E CRISI CLIMATICA Presentazione del web documentary sul progetto “MesoHABSIM”
Palazzo Madama – conferenza intorno alla mostra CHANGE!

a cura del POLITECNICO DI TORINO – Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture (DIATI) in collaborazione con Adaptation.it

ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

Intervengono: Marco Piras, vice-Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture (DIATI) del Politecnico di Torino, Paolo Vezza, professore associato presso il Politecnico di Torino – DIATI, responsabile scientifico del progetto MesoHABSIM, Alex Laini, ricercatore presso l’Università degli Studi di Torino, Marco Merola, giornalista scientifico e ideatore di Adaptation.it, Gemma Burgazzi, ricercatrice presso l’Università degli Studi di Torino, Isabelle Brichetto, ricercatrice presso il Politecnico di Torino – DIATI.

 

Prosegue il ciclo di conferenze a ingresso gratuito che, dal luglio a dicembre 2024, approfondiscono alcuni dei temi presentati nel percorso di mostra Change! Ieri, oggi, domani. Il Po.

Quanta acqua serve agli ecosistemi fluviali per vivere e prosperare? Stabilirlo è di vitale importanza, proprio il caso di dirlo, in uno scenario di carenza idrica ormai strutturale.

Nel trentennio 1991-2020 la disponibilità di acqua si è ridotta del 19% rispetto al periodo 1921-1950, per questo è scesa in campo la scienza, utilizzando una metodologia chiamata MesoHABSIM (Mesohabitat Simulation Model) che consente di disegnare modelli di coabitazione ottimale tra il fiume e le specie animali e vegetali che lo abitano. MesoHABSIM è stato sviluppato da un team internazionale che include specialisti di vari atenei ed enti di ricerca italiani: Politecnico di Torino, ISPRA e le Università di Torino, Trento e Parma. Nel corso dell’incontro sarà presentato il web documentary “MesoHABSIM“, un prodotto giornalistico e divulgativo realizzato dal team di Adaptation.it che attraverso spettacolari immagini da drone, videointerviste, grafiche e approfondimenti conduce il pubblico alla scoperta dei fiumi italiani e racconta il prezioso lavoro compiuto dai ricercatori che li hanno studiati.


Theatrum Sabaudiae
 propone visite guidate in museo
alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.
Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html