CULTURA- Pagina 129

Infinito: Come gli scienziati del passato hanno immaginato l’illimitato

Giovedì 26 novembre 2020 ore 17.45  su: www.giovediscienza.it con Piergiorgio Odifreddi, matematico e scrittore

Primo appuntamento della trentacinquesima edizione di GiovedìScienza.

Il 26 novembre dal “palco virtuale” della rassegna di divulgazione scientifica, Piergiorgio Odifreddi racconterà l’Infinito.

Immenso, inesauribile, illimitato, indefinito, interminabile, incommensurabile, irraggiungibile, transfinito, trascendente… Sono solo alcune delle varianti linguistiche e concettuali dell’“infinito” che però nella sua essenza più pura si manifesta esclusivamente in matematica. Una essenza, peraltro, che ci mette di fronte a paradossi sconcertanti per il senso comune: per esempio una pluralità di infiniti e infiniti più grandi di altri. Piergiorgio Odifreddi si muoverà con il suo senso dell’umorismo e la sua cultura profondamente interdisciplinare in questo mondo che è anche quello del suo ultimo libro, in uscita da Rizzoli, Ritratti dell’infinito. Sarà una scorribanda tra artisti, poeti, scrittori, teologi, filosofi, scienziati e – immancabilmente – matematici. Sullo sfondo il grande dilemma tra analogico e digitale, continuo e discreto.

Piergiorgio Odifreddi

Ha studiato matematica in Italia, Stati Uniti e Unione Sovietica, insegnato logica matematica all’Università di Torino e alla Cornell University (Usa), collaborato con “La Stampa” e “Repubblica”. Attualmente scrive su “Domani” e “Le Scienze”. Nel 2011 ha vinto il Premio Galileo per la divulgazione scientifica. I suoi libri divulgativi più noti sono Le menzogne di Ulisse (2004) sulla logica, C’è spazio per tutti (2010) sulla geometria, e Il museo dei numeri (2013) sull’aritmetica.

È autore di best-seller che hanno diviso i lettori tra ammiratori e detrattori: Il Vangelo secondo la Scienza (1999), Il matematico impertinente (2005), Perché non possiamo essere cristiani (2007), Il dizionario della stupidità (2016) e La democrazia non esiste (2018). Un suo libro concepito come lettera aperta a Benedetto XVI, ha ricevuto una lunga risposta pubblica del destinatario. Ne è derivato Caro papa teologo, caro matematico ateo (2013), dove compare il testo dell’attuale papa emerito.

I suoi ultimi libri sono Il Dio della logica. Vita di Kurt Gödel (Longanesi, 2018), Il genio delle donne (Rizzoli, 2019) e Ritratti dell’infinito (Rizzoli, 2020).

www.giovediscienza.it

Fondazione digitale. Le attività proseguono anche se i musei sono chiusi 

Come accade in tutta Italia, anche i musei di Fondazione Torino Musei sono chiusi, ma alla GAM, al MAO e a Palazzo Madama l’attività non si è fermata. Proseguono infatti tutti i progetti legati alle mostre in programma nei prossimi mesi, i lavori di studio, catalogazione e restauro delle opere, le rotazioni a scopo conservativo, così come i disallestimenti delle esposizioni appena terminate, gli allestimenti delle mostre di prossima apertura e la movimentazione delle opere. 

 

Per consentire al pubblico di usufruire del patrimonio dei tre musei anche a porte chiuse, GAM, MAO e Palazzo Madama hanno inoltre progettato una serie di attività digitali rivolte alle famiglie, al pubblico adulto, alle scuole: la programmazione comprende numerose conferenzeincontriattività didattichecontenuti multimediali agevolmente fruibili sui canali social dei singoli musei o su piattaforme di condivisione gratuite.

 

Ecco gli appuntamenti principali:

 

PROGETTO IN ONDA  

La Fondazione è caratterizzata da una particolare attenzione all’accessibilità e ai progetti educativi, per bambini e ragazzi di ogni età e le loro famiglie.

Per questa ragione, per essere presenti e sempre più vicini agli insegnanti e ai ragazzi, per continuare l’attività con le scuole anche in questo momento complicato di didattica a distanza, è nato l’innovativo progetto di didattica digitale: In Onda.  

Video, attività accessibili online, percorsi e laboratori di avvicinamento all’arte.

Le scuole primarie, secondarie di I e II grado, potranno avvicinarsi all’arte attraverso dieci proposte tematiche fruibili secondo due modalità.

In onda: percorso interamente digitale che, partendo dalla visione di un video tematico, prosegue con un laboratorio e/o un approfondimento tramite collegamento online sulla piattaforma Microsoft Teams con l’intervento di un educatore che dal museo accompagnerà gli studenti, anche organizzati in Didattica a Distanza, nella sua realizzazione; 

In classe: partendo dalle suggestioni di un video tematico, un educatore condurrà l’attività di laboratorio direttamente a scuola, in una prospettiva di “learning by doing” in cui la manualità e i materiali saranno al centro della riflessione.

https://inonda.fondazionetorinomusei.it/

 

 

AUTUNNO DELLA FOTOGRAFIA 

Dagli scatti dei grandi maestri al reportage fotografico su temi d’attualità: CAMERA, Fondazione Torino Musei, Musei Reali, Museo Ettore Fico, La Venaria Reale fanno rete per offrire “Autunno della fotografia. Torino 2020”, un calendario di dirette Facebook per approfondire i temi affrontati nelle mostre di ciascun museo, un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati di fotografia, anche e soprattutto adesso che i musei e i luoghi di cultura resteranno chiusi al pubblico. INFO

 

 

I prossimi appuntamenti: 

 

Martedì 24 novembre, ore 18.00 

GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e Museo Ettore Fico

Fotografare la società contemporanea 

Guido Harari e Massimo Vitali. Modera Giangavino Pazzola

 

Mercoledì 9 dicembre, ore 18.00 

La Venaria Reale, Musei Reali e CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia

Raccontare la guerra fra giornalismo e arte 

Paolo Pellegrin, Edoardo Accattino e Paolo Ventura. Modera Monica Poggi

 

 

ARTISSIMA STASI FRENETICA 

Nell’attesa di poter visitare Stasi frenetica, il format Unplugged di Artissima 2020 realizzato in collaborazione con MAO, GAM e Palazzo Madama, il pubblico potrà scoprire i progetti digitali della fiera e fare un tour virtuale delle tre mostre, disponibile a partire dai prossimi giorni, su artissima.art! 

 

 

NOVEMBRE, MESE DELL’EDUCAZIONE 

Nell’ambito di “Novembre, mese dell’educazione“, il Settore Educazione di GAM, MAO e Palazzo Madama illustrerà le nuove proposte didattiche realizzate in digitale. Gli incontri di formazione affronteranno il tema degli strumenti digitali per la didattica a distanza in ambito museale, con una particolare attenzione alle problematiche legate all’accessibilità.

I webinar gratuiti si terranno su piattaforma Teams su prenotazione.

 

 

 

LE ATTIVITA’ PER FAMIGLIE  

laboratori previsti in presenza in museo nei weekend del mese di novembre si trasferiscono online. Sui canali YouTube della GAM, del MAO e di Palazzo Madama saranno disponibili gratuitamente nuovi video realizzati dal Settore Educazione: gli utenti potranno collegarsi da remoto e partecipare all’attività, per continuare a sperimentare e a conoscere attraverso la creatività anche durante il periodo di lockdown.

 

 

DIETRO LE QUINTE 

Ogni giorno, sui canali social dei tre musei, vengono offerti approfondimenti sulle mostre e contenuti multimediali che portano virtualmente il pubblico nel backstage, alla scoperta dei disallestimenti e allestimenti delle mostre, dello smontaggio e della movimentazione delle opere, degli archivi, dei lavori di restauro conservativo.

Sulle pagine Instagram e Facebook di GAM, MAO e Palazzo Madama viene inoltre dato spazio alla fitta rete di collaborazioni e scambi esistenti con altri musei del territorio: attraverso video e contenuti digitali organizzati in rubriche, raccontiamo i prestiti, i comodati d’uso e notizie curiose sul grande patrimonio dei musei civici.

 

 

EVENTI SPECIALI 

Ciascun museo ha poi in programma alcuni eventi speciali:

 

GAM

 

PHOTO ACTION PER TORINO 2020 

Nel mese di maggio 2020 ha preso il via il progetto Photo Action per Torino 2020, la chiamata alle arti ideata dai fotografi Guido Harari e Paolo Ranzani insieme a Wall Of Sound Gallery: un invito ad alcuni dei maggiori fotografi italiani e internazionali a donare una loro opera per sostenere insieme il progetto di un Fondo Straordinario Covid-19 creato dall’Associazione U.G.I. Onlus.

La GAM di Torino è orgogliosa di sostenere e contribuire al progetto, ospitando nello spazio Wunderkammer le opere di Photo Action per Torino 2020.

Sui canali social della GAM sarà possibile seguire l’allestimento e la preparazione della mostra, che potrà essere visitata alla riapertura del museo. https://www.gamtorino.it/it/eventi-e-mostre/photo-action-torino-2020

 

MAO 

 

CHINA GOES URBAN: gli eventi 

Sulle pagine Facebook e Instagram e sul canale YouTube del museo sono disponibili gratuitamente tutti i contenuti, gli approfondimenti e le conferenze della mostra “China goes Urban”. Seguite le passeggiate in mostra e le interviste doppie, partecipate alle lezioni su città e innovazione e agli eventi speciali insieme ai curatori e ad esperti e studiosi del panorama internazionale.

Tutto il programma di eventi in diretta o in streaming: https://www.chinagoesurban.com/

 

MAO meets URBAN ART 

Il 28 e 29 ottobre scorso si è tenuto il primo dei quattro appuntamenti dedicati alla street art: nell’arco di due giorni, il writer Karim ha realizzato al MAO un’opera che rimarrà esposta fino al 31 gennaio.

Come da programma, il 12-13 e 26-27 novembre altri artisti si alterneranno in museo: il pubblico potrà seguire la nascita delle opere e osservare i writer al lavoro attraverso i canali social del MAO.

https://www.maotorino.it/it/eventi-e-mostre/mao-meets-urban-art

 

 

PALAZZO MADAMA 

 

GIOVANNI MICHELE GRANERI (Torino 1708 – 1762): per la rubrica Andata e ritorno

A partire da martedì 24 novembre sulle pagine social del museo si potrà seguire il ritorno a Palazzo Madama dei tre dipinti di Giovanni Michele Graneri, in prestito alla mostra Il regno segreto. Sardegna-Piemonte: una visione postcoloniale, a cura di Luca Scarlini, al museo MAN di Nuoro (29/05 – 15/11/2020).

I tre dipinti sono: Caccia al cervo in Sardegna (1747), Festa nautica nel porto di Cagliari (1747), Festa a un santuario sardo (1747). Insieme ad altre ventiquattro tele decoravano due sale della villa settecentesca del ministro Giambattista Bogino sulla collina torinese. La scelta dei soggetti rappresenta un omaggio alla Sardegna, governata dal Bogino a partire dal 1759. Si tratta di un unicum rispetto alla produzione più tipica di Graneri, in genere dedicata alle piazze e ai mercati torinesi.

 

La rubrica Andata e ritorno documenta la movimentazione delle opere della collezione permanente dei tre musei della Fondazione Torino Musei – Palazzo Madama, GAM e MAO – per i prestiti alle mostre delle più importanti istituzioni museali italiane e straniere, creando una sinergia tra i diversi musei. Sui nostri canali social è possibile seguire con gli addetti ai lavori tutte le fasi del delicato trasporto: dalla partenza dell’opera, alla sua nuova collocazione in mostra, fino al suo rientro. Un’occasione unica per immergersi nel backstage del lavoro museale!

L’Accademia di Medicina di Torino inaugura il suo 178° Anno Accademico

Il 24 novembre alle ore 17.30 l’Accademia di Medicina di Torino inaugura il suo 178° Anno Accademico, con una riunione in streaming

Nel corso della riunione  dopo la relazione del Presidente, Prof Giancarlo Isaia, il Prof Carlo Maurizio Montecucco, Professore di Reumatologia dell’Università di Pavia, introdotto dal Prof Dario Roccatello dell’Università di Torino, terrà una lettura dal titolo “Artrite reumatoide: vent’anni dopo i primi farmaci biologici”.

In ottemperanza alle disposizioni del DPCM relative alle misure di contenimento della pandemia, si potrà seguire l’incontro solo collegandosi al sito

www.accademiadimedicina.unito.it.

Le giornate del Torino Film Industry incominciano a Palazzo Carignano

BREAKFAST OF CHAMPIONS: cominciano dal Museo Nazionale del Risorgimento le prossime giornate del Torino Film Industry – FCTP Production Days 2020, grazie ad una produzione originale realizzata in collaborazione con Film Commission Torino Piemonte. Secondo il direttore Ferruccio Martinotti questo progetto dimostra che le sinergie tra istituzioni culturali possono generare proposte formidabili.

Sono due i film sonori che Film Commission Torino Piemonte e Museo Nazionale del Risorgimento hanno realizzato per la terza edizione di TFI Torino Film Industry. Due produzioni originali che mettono al centro cinema, musica e arte e hanno come protagonisti eccellenze piemontesi, dietro e davanti la macchina da presa.

Si tratta di Fabio Bobbio che dirige il film sonoro di Paolo Spaccamonti e di Enrico Bisi, che dirige Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo. Insieme a loro, due troupe e tecnici del suono di grandissimo livello. Il set di questo progetto speciale è quello del Museo del Risorgimento, la maestosa Aula della Camera Italiana, il momento è quello dell’inizio giornata, ovvero della colazione.

Il fitto programma di panel, incontri, masterclass di lunedì 23 e martedì 24 novembre – nell’ambito dei Production Days organizzati da Film Commission Torino Piemonte durante TFI – partirà proprio da questa Breakfast of Champions: in entrambe le giornate gli accreditati potranno vedere per la prima volta i due film sonori che rappresentano i primi prodotti, le prime tappe di un percorso artistico e produttivo inedito.

Come dichiara Paolo Manera, Direttore Film Commission Torino Piemonte: “Abbiamo sul nostro territorio compositori, musicisti, tecnici del suono che sono un tesoro prezioso, da raccontare e valorizzare molto di più, che mettono Torino e il Piemonte sulla mappa internazionale. E ci sono sempre qui luoghi incredibili, ricchi di storia e storie, che si stanno innovando ridefinendo la loro capacità di raccontarsi ed essere attrattivi, che non sono per noi delle semplici “location”, ma assoluti protagonisti, se gestiti con passione e inventiva, come il Museo Nazionale del Risorgimento di Torino, che volevamo quest’anno come una delle sedi per Torino Film Industry – Production Days. Nasce da qui, e dall’idea di fare entrare in contatto questi mondi, questo progetto speciale, avviato appositamente per l’evento, che vuole essere una “colazione dei campioni” per avviare risorgenti due delle giornate di incontri e workshop, ma anche “episodi-pilota” per stimolare altre produzioni e racconti per suoni e musica”. E come precisa Ferruccio Martinotti, Direttore del Museo Nazionale del Risorgimento: “Un rapporto, quello tra il Museo Nazionale del Risorgimento e Film Commission Torino Piemonte, che nasce con Cartoons on the Bay a Torino per tre edizioni, e si consolida nel tempo sino ad arrivare a queste sonorizzazioni d’ambiente. Un progetto che dimostra come le collaborazioni e le sinergie tra istituzioni culturali, se si fondano su un reale idem sentire, siano in grado di sprigionare energie formidabili, e come davvero sia possibile fissare l’orizzonte progettuale ben oltre la cinta daziaria quando si hanno a disposizione artisti, quali Gatto Ciliegia e Paolo Spaccamonti, torinesi unicamente per l’anagrafe, la cui cifra espressiva è unanimemente riconosciuta di caratura internazionale. Con il Direttore di FCTP Paolo Manera, che ringrazio, abbiamo molte altre idee in ebollizione e un’assoluta condivisione sulla rotta da seguire per declinarle in modo operativo”.

Breakfast of Champions – lunedì 23 novembre, ore 9.30
“Paolo Spaccamonti PLAYS Museo Nazionale del Risorgimento”
un film sonoro diretto da Fabio Bobbio / a sound film directed by Fabio Bobbio

Breakfast of Champions martedì 24 novembre, ore 9:30                                                                        “Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo PLAYS Museo Nazionale del Risorgimento”
un film sonoro diretto da Enrico Bisi / a sound film directed by Enrico Bisi

Per assistere ai due eventi: https://online.torinofilmindustry.it/

Gli appuntamenti della settimana al Centro congressi UI

UNO SPETTACOLO D’AUTUNNO II SERIE
Il quarto appuntamento, lunedì 23 novembre alle ore 15.00, sarà dedicato alla presentazione virtuale in diretta streaming del libro di Bruno Quaranta, “Le nevi di Gobetti”, edito da Passigli Editore. L’autore, in collegamento con Carlo Ossola, ripercorrerà gli ultimi giorni di vita del prodigioso e indimenticabile intellettuale, scomparso esule a Parigi nel 1926, neanche venticinquenne. Era partito da Torino, la sua città, il 3 febbraio. Morirà nella capitale francese neanche due settimane dopo. Il libro di Quaranta, dedicato al suo viaggio finale, è l’occasione per disegnarne la biografia intellettuale attraverso le figure che gli furono accanto come maestri e amici: da Luigi Einaudi a Carlo Levi, da Felice Casorati a Francesco Ruffini, da Natalino Sapegno a Luigi Salvatorelli, da Antonio Gramsci a Gaetano Salvemini.

MARTEDì SERA

Il terzo appuntamento, martedì 24 novembre alle ore 18.00, celebrerà la memoria di un grande Maestro, Ennio Morricone, che il figlio Marco e la nipote Valentina Morricone, sapranno ricordare da un punto di vista nuovo, quasi inedito, spirituale. Al centro del colloquio – al quale prenderanno parte in versione virtuale Alessandra Comazzi, in veste di moderatrice, e Don Paolo Tomatis, direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano torinese e presidente dei Liturgisti italiani – ci sarà il libro “Salmi”, edito da Piemme. I Salmi, nei quali si uniscono il canto e la preghiera, manifestano l’aspetto spirituale della musica e innalzano noi, esseri terreni e miserabili, verso Dio. In un’originale riflessione sugli inni di lode e ringraziamento condivisa con la nipote, l’eredità artistica e spirituale di un indimenticabile maestro.
L’incontro sarà arricchito da alcune clip video con colonne sonore curate dal grande compositore e musicista.

I vincitori del concorso “Mario Soldati”

Ecco i vincitori della 11^ edizione del concorso multidisciplinare “Mario Soldati” 2020, promosso dal Centro “Pannunzio” 

L’iniziativa culturale nasce nel 1999 per ricordare lo scrittore, giornalista e regista cinematografico che fu suo Presidente per circa 20 anni

SEZIONE A – POESIA                                                  1° premio: Angela SUPPO;  2° premio: Filomena LOMBARDO;  3° premio: Gian Giacomo DELLA PORTA
SEZIONE B – NARRATIVA                                          1° premio: Giovanni CORDERO;  2° premio ex aequo: Laura ASTUNI e Salvatore LA MOGLIE;  3° premio ex aequo: Brunella DE BON e Lorenzo PESCE
SEZIONE C – GIORNALISMO E CRITICA                   1° premio: Giovanni ADDUCCI; 2° premio: Marina ROTA; 3° premio: Barbara PANELLI
SEZIONE D – TESI DI LAUREA                                   1° premio: Giovanna DORDONI; 2° premio: Filippo CONGIONTI; 3° premio ex aequo: Francesco MOCELLIN e Valentina RASO
SEZIONE E – OPERE DI GASTRONOMIA                 1° premio: Giancarlo MALACARNE; 2° premio: Patrizia ROSSETTI; 3° premio: Alice LUPI
SEZIONE GIOVANI                                                    1° premio: Alessio VANNINI

“Quando l’Italia aveva veri statisti”

Domenica 22 novembre alle ore 18 lo storico Pier Franco Quaglieni, già direttore e docente emerito dell’istituto superiore di alti studi storici verrà intervistato dalla dottoressa Adriana Rizzo  sulla piattaforma di Facebook del centro Pannunzio sul tema: “Quando l’Italia aveva statisti veri : Cavour e Giolitti”

”Quel che abisso tace” e gli olocausti dimenticati

Ho conosciuto Maura Maffei a Casale Monferrato in libreria, casualmente, la fine dello scorso anno  e  ho appreso da lei in persona della storia misconosciuta riferita alla decisione di Winston Churchill chiamata Collar the Lot ( metteteli al guinzaglio ) che il 2 luglio 1940 portò alla tragedia dell’ affondamento dell’ Arandora Star con a bordo 805  italiani   e non solo, deportati in seguito alla decisione presa da Benito  Mussolini di dichiarare guerra alla Gran Bretagna.

Tutto questo e di più è raccontato nel suo bellissimo romanzo storico ”Quel che abisso tace” (edizioni  parallelo 45, 2019 pagg.341 €.13) che ho finito di leggere in questi  giorni. In questo periodo di quarantena forzata e claustrale a causa del   Covid-19 e dell’ ”affondamento sociale economicoe   civile”  che ne è  seguito, le storie di vita dei naufraghi narrate nel romanzo in prima  persona, mi hanno costretto a una forma particolare di identificazioncognitiva. 

Considerarmi mio malgrado naufrago tra i naufraghi, a riflettere   sull’ineluttabilità dell’infausto destino collettivo e soprattutto  sulle  conseguenze sociali e individuali della discrezionalità del potere, sul    rapporto tra quest’ultimo e  la sua influenza sulle ragioni etiche del  bene e la persistenza del male con la sua anessa banalità morale ( Hannah Arendt   ”La banalità del male. Il processo a Adolf Eichmann a Gerusalemme”) e l’etica della scelta  sociopolitica di  governo di ieri e di sempre. ”La convinzione che il comune egoismo normalmente induca gli uomini dall’indulgere agli impulsi aggressivi    del  tutto indipendentemente dagli interessi degli altri ”(Christopher  Lasch, ”L’ Io minimo. La mentalità della sopravvivenza in un epoca di turbamento” Universale Economica Feltrinelli, Milano 1996 pag.156 ) non è garanzia di libertà anche nel senso cristiano evidenziatoda Franz Rosenzweig nella ”Stella della Redenzione”. Così   è per il      giornalista piemontese emigrato nella perfida Albione Cesare Vairo di fedeltà al regime parente della scrittrice e per l’apolitico    personaggio  di ‘fantasia’ Oscar Dell’Ongaro entrambi compressi nel  conflitto  lacerante di diverse identità e comuni sofferenze. Se la Shoah ha  giustamente il marchio terribile dell’unicità del Male Assoluto nulla  ci   esenta anzi a maggior ragione tutto ci obbliga a ricordare i tanti  dimenticati Olocausti che gli si affiancano nel passato più o meno  recente e nel presente. A monito per il futuro. E chiudo con una  citazione di William James a commento finale dell’ importante opera letteraria di Maura Maffei: ” La moderna deificazione della mera  sopravvivenza, una sopravvivenza che rinvia a se stessa, nuda e   astratta, con la negazione di una qualsiasi sostanziale eccellenza in    ciò che sopravvive, tranne la capacità di una misura ancora maggiore di  sopravvivenza, é senz’altro la tappa intellettuale più strana mai  proposta da un uomo a un altro uomo”.

Aldo Colonna

Al via il Festival delle culture popolari

 

Dal 13 al 15 Novembre parte la XV edizione quest’anno dedicata alle relazioni di comunità. Sarà trasmessa su Tradiradio, la webradio di Rete italiana di Cultura Popolare. Tanti gli ospiti tra cui il costituzionalista Sabino Cassese. E Lavazza nuovo partner nel progetto contro la dispersione scolastica che coinvolgerà da questo novembre anche le scuole del quartiere Aurora.

 

Ci sarà Lavazza che, il 13 novembre dalle 15, parteciperà alla tavola rotonda virtuale dedicata alle Comunità educanti, raccontando le ragioni che l’hanno portata a sostenere il progetto contro la dispersione scolastica avviato da Rete Italiana di cultura popolare durante il lockdown su cinque scuole torinesi e che ora coinvolgerà anche il quartiere Aurora. Ci sarà il costituzionalista Sabino Cassese che il 14 novembre alle 17 parlerà della parola democrazia insieme alla sociologa Chiara Saraceno.  Tra il 13 e il 15 novembre tanti gli appuntamenti che caratterizzeranno questa XV edizione del Festival delle Culture Popolari, rimodellato al periodo storico che stiamo vivendo. La manifestazione si svolgerà infatti non nei soliti luoghi fisici, come tutti gli anni, ma su Tradiradio, la web-radio della Rete con sede a Lo spaccio di cultura – Portineria di comunità in Piazza della Repubblica a Torino e al Fondo Tullio De Mauro, che conserva il patrimonio bibliotecario di De Mauro, grazie al sostegno di Fondazione CRT.

Sarà un festival di incroci tra linguaggi multimediali, suoni e voci, azioni performative, storie e testimonianze dalla comunità per la comunità, accessibili a tutti. Con tanti momenti per stare insieme tra cui quello con le sei famiglie del progetto nazionale Indovina chi viene a cena? ci ospiteranno virtualmente nelle loro cucine il 14 novembre alle 13, per farci riscoprire i sapori e le ricette dei loro paesi nativi. Oppure quello di ogni sera alle 21,30 con i concerti e le voci che molti di noi hanno potuto ascoltare nei luoghi storici della musica torinese come l’Hiroshima Mon Amour, lo Stadio olimpico, il Parco Dora.

IL PROGETTO CON LAVAZZA

Durante il periodo di lockdown la Rete italiana di cultura popolare, già attiva in un progetto contro la dispersione scolastica chiamato Pfp, ha realizzato insieme a cinque scuole torinesi una mappatura sugli studenti che non frequentavano più le lezioni da quando queste erano diventate virtuali. In tutto erano stati rilevati 120 ragazzi, sparsi su tutta la città. Tutti i giovani sono stati ricontattati dai volontari della Rete con telefonate, email, sms, e con la riapertura delle scuole molti sono ritornati sui banchi. Adesso il progetto si espande. Si cercherà di costituire una “Comunità educante.” Rete Italiana vuole continuare la lotta alla dispersione in più scuole. E la multinazionale del caffè Lavazza ha deciso di sostenere il progetto per contrastare il fenomeno anche nelle scuole del quartiere Aurora. I giovani che non vorranno proseguire gli studi si cercherà di accompagnarli sul Portale dei Saperi, una piattaforma digitale che fa conoscere le persone di una determinata comunità e che può consentire ai ragazzi di incontrare imprese del territorio. In diretta web radio e in videoconferenza si confronteranno Chiara Saraceno, Presidente della Rete Italiana di Cultura Popolare, Andrea Morniroli, Forum disuguaglianze e diversità, Franco Lorenzoni, insegnante e fondatore della casa- laboratorio di Cenci, Fondazione CRT, Lavazza, presidi, docenti, famiglie e studenti degli Istituti torinesi partecipanti al progetto Pfp, progetto di contrasto all’abbandono scolastico e alle povertà educative dei minori.

“Insieme alla Rete ricostruiamo legami di comunità e di socialità messi a dura prova dalla

pandemia, promuovendo relazioni fondate sulla fiducia, la solidarietà, l’inclusione”, afferma il

Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia.

 

“I mesi di lockdown ci hanno obbligato a ripensare la nostra attività. – spiega la sociologa e presidente di Rete italiana di cultura popolare Chiara Saraceno – O chiudevamo tutto o andavamo avanti imparando a fare cose nuove. E attraverso la radio, la tecnologia usata per contattare gli studenti, abbiamo continuato a mantenere relazioni, a costruire rapporti fiduciari. Abbiamo fatto sì che il distanziamento fosse solo fisico ma non sociale. Le relazioni con la comunità anzi si sono andate rafforzando e ci hanno dato la forza di non rinunciare a questa XV edizione del festival”.

Arte povera e sogni rivoluzionari ai tempi di Merz e Calvino

In via Santa Giulia 57 c’era una vecchia trattoria La Rosa di Francia. Quante serate passate a metà anni ’70. Ora c è un centro estetico. In questo caso il tempo è stato impietoso

E rimane il ricordo con quella vena di nostalgia compagna inseparabile del ricordo. Prima era  una piola con pessimo vino ed al massimo uova sode al bancone, talmente vecchie , diventate dure ed immangiabili e noccioline americane a go-go. Arrivò Carlo dando una nuova anima al locale.

La moglie in cucina e l’avventura cominciava. Carlo ex operaio Fiat e sessantottino. Ogni tanto arrivavano suoi vecchi amici: si autodefinivano Comontisti. Gente strana. Barba e capelli lunghi, l’ immancabile eschimo, rigorosamente verde,  e ventre sfondato dalle troppe lattine di birra tracannate. Carlo li sopportava per amicizia. Diceva sempre: non sono un revisionista ma questi si sono bevuti il cervello. Era sempre in un angolo della sala. Mangiando e bevendo aspettava i clienti. Finiva, poi sempre si sedeva con noi nel fare ore piccole parlando e raccontando  improbabili rivoluzioni. Ed a volte ci impegnava a fare l’alba perché voleva andare a fare i picchetti alla Fiat. Crollava e la moglie lo accompagnava sopra nel loro appartamento e soffocava nel sonno le sue velleità rivoluzionarie. Centrale per il quartiere Vanchiglia. Tra i quartieri più eclettici di Torino. Tutti i ceti sociali rappresentati.

La Contessa proprietaria di diversi palazzi tra via Vanchiglia e corso San Maurizio. Operai e piccolo borghesi o bottegai e partigiani. E non mancavano gli intellettuali ed artisti. Come Mario Merz, un gigante nel suo genere. Uomo sicuramente affascinante e decisamente anarchico visionario. Cominciammo a dormire a casa sua per fare compagnia alla figlia Beatrice. Iscritta alla Fgci e studentessa del liceo scientifico Segrè. I genitori erano molte volte fuori per lavoro. Faticosamente ma inesorabilmente si stava affermando l’ arte povera. Gianni Agnelli e Marella Caracciolo in Agnelli ne erano estimatori e volevano comprare un opera. Più volte lo invitarono a cena per comprare una sua opera. Il Maestro annuiva. Cambiava discorso. Sicuramente era estemporaneo. Solo dopo 25 anni gli Agnelli riuscirono ad acquistare una sua opera. Trent’anni dopo ebbi l’avventura di lavorare per la Fondazione Merz aiutando la figlia nel predisporre mostre oltre oceano. Argentina e Brasile. La Rosa di Francia era il nostro covo. Stavamo ad ascoltare Merz e tutti fumavano le Stop senza filtro, non penso che siano ancora in commercio. Le ore diventavano piccole, ed il giorno dopo era dura svegliarsi per andare al liceo. Indubbiamente uomo di grande fascino.

Non era semplice stargli dietro. Stargli dietro nel perché è nel come delle sue opere. Ogni tanto ci veniva in aiuto Bea che lo “traduceva”. Una sera ci presentò Italo Calvino. Faceva da spola con Parigi. Lo conoscevo ma non avevo mai letto un suo romanzo. Rientrati trovai La giornata di uno scrutatore. Tempo dodici ore e lo lessi tutto di un fiato. Poi I sentieri dei nidi di Ragno. Dove resistenza era anche un percorso nella propria anima. Una porta aperta all’universalità di Elio Vittorini, o l’epico Beppe Fenoglio e l’antifascismo dolce e tenero di Cesare Pavese, dentro la sua proverbiale impotenza. Che anni, che anni!  Anni impossibili da dimenticare. Anni tra Arte Povera e Casa Editrice Einaudi passando, naturalmente, per la Trattoria La Rosa di Francia.

Patrizio Tosetto