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Estate, stop a 500 cantieri sulla rete stradale

  • Anas, a partire dall’8 luglio e fino al 4 settembre, rimuove più della metà dei cantieri per facilitare la viabilità nel periodo delle vacanze

 

In previsione dell’aumento dei flussi veicolari dovuti agli spostamenti dei vacanzieri, Anas (Gruppo FS Italiane), per facilitare la circolazione sulla rete stradale e autostradale di competenza, rimuove a partire dall’8 luglio al 4 settembre oltre 500 cantieri, più della metà dei cantieri ad oggi attivi (oltre mille), con l’obiettivo di offrire un viaggio più confortevole e sicuro, non solo per spostamenti di breve e medio raggio, ma anche di lungo raggio.

La riduzione dei cantieri stradali Anas si inserisce nell’ambito del Piano concordato e promosso dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims). L’operazione di rimozione cantieri si unisce al Piano Anas mobilità estiva 2022, che sarà varato a breve, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, insieme a Viabilità Italia, al Ministero degli Interni, all’Aiscat, alla Protezione Civile, alla Polizia Stradale, alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri e al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

 

Per la situazione dei cantieri inamovibili, Anas invita i viaggiatori a consultare prima di partire il sito stradeanas.it alla sezione Info viabilità/Piani interventi.

 

Anas, società del Gruppo FS Italiane, ricorda che quando guidi, Guida e Basta! No distrazioni, no alcol, no droga per la tua sicurezza e quella degli altri (guidaebasta.it). Per una mobilità informata l’evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile anche su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all’applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito 800.841.148.

Verifiche e controlli della Polizia nel quartiere Aurora

                                                                                                         Due gli stabili interessati

 

Continuano i controlli della Polizia di Stato negli edifici oggetto di esposti, per situazioni di degrado vario, nel quartiere Aurora.

Dopo quello che ha interessato il civico 6 di via Carlo Noè, lo scorso 28 Giugno, gli agenti del Comm.to Dora Vanchiglia, coadiuvati da personale della Squadra Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, del Reparto Mobile di Milano e Torino, oltre che della Polizia Locale, dell’ASL e di Ireti, hanno sottoposto oggi  a controllo lo stabile di via La Salle 5.

Le verifiche effettuate sono state finalizzate al controllo dell’edificio, delle situazioni alloggiative e catastali, alla verifica della posizione giuridico-amministrativa dei cittadini stranieri.

Complessivamente, sono 63 le persone identificate nei controlli dei due stabili, 55 extraUE.

9 bombole di gpl, custodite in luoghi non idonei, sono state rimosse con l’ausilio dei Vigili del Fuoco.

Rilevati due casi di allacciamento elettrico abusivo.

Gtt: sperimentazione delle navette a guida autonoma per il servizio di linea

Sono state presentate questa mattina, nel deposito GTT Nizza, le due navette a guida autonoma (realizzate da Navya) che saranno protagoniste della prima sperimentazione di trasporto pubblico a guida autonoma in Italia su un normale percorso di linea cittadino e con passeggeri a bordo.

 

Erano presenti l’Assessora ai Trasporti e alla Transizione Digitale ed Ecologica del Comune di Torino Chiara Foglietta, rappresentanti di GTT, Fondazione LINKS e di tutti i numerosi partner di questo complesso ed innovativo progetto pilota denominato auTOnomo GTT, realizzato attraverso fondi europei del progetto SHOW.

Quella di oggi è stata una tappa importante del progetto SHOW. La sperimentazione su strada partirà formalmente il 26 luglio con gli ultimi adempimenti tecnici sui veicoli e le prime prove.

I veicoli circoleranno sul percorso sperimentale di circa 2km, allestito attraverso specifica segnaletica, nella zona degli ospedali cittadini (ex Molinette, Sant’Anna, CTO, più recentemente denominati complesso Città della Salute e della Scienza).

Il progetto pilota di Torino, coordinato dalla Fondazione LINKS e gestito da GTT, offre un trasporto pubblico flessibile a chiamata (il percorso è predefinito ma non fisso, come non sono fissi gli orari) su veicoli a guida autonoma.

Il servizio sarà svolto con due navette senza conducente in grado di muoversi nel normale traffico urbano e di rilevare in tempo reale gli ostacoli, siano essi auto, biciclette o pedoni, in modo rapido e affidabile. Ogni veicolo, accessibile anche alle persone con disabilità, può ospitare fino a 14 passeggeri (11 posti a sedere e 3 in piedi); come da normativa, sarà sempre presente a bordo un operatore GTT per fornire l’assistenza necessaria.

Il servizio, in questa fase sperimentale sarà gratuito e fruibile previa prenotazione tramite l’app auTOnomo GTT, disponibile prossimamente per dispositivi Android e iOS.

Per un breve periodo, circa tre settimane a cavallo tra ottobre e novembre 2022, gli shuttle circoleranno anche lungo un percorso autorizzato in una zona più a sud (tra via Valenza, via Ventimiglia, corso Maroncelli e via Genova) per testare alcuni casi d’uso.

La sperimentazione a guida autonoma di Torino avverrà in due fasi:
− luglio – ottobre 2022: pre-demo (periodo di test per i veicoli, formazione degli operatori di bordo, nessun passeggero potrà salire sui mezzi)
− ottobre 2022 – marzo 2023: demo (vera e propria sperimentazione, aperta ai cittadini previa prenotazione). In questo periodo, le due navette saranno in servizio 6 ore durante i giorni feriali (h. 12:30-18:30) e 4 ore durante i giorni festivi e pre-festivi (h. 15-19).

I partner e gli attori coinvolti nella sperimentazione di Torino sono: GTT (gestore del servizio), Fondazione LINKS (coordinatore della sperimentazione di Torino), Navya, Ioki, Swarco e 5T (partner tecnologici/ricerca e sviluppo), Città di Torino, Città della Salute e della Scienza, Reale Group, TIM, Iren e TTS Italia (partner istituzionali/supporter).

La sperimentazione si terrà nell’ambito di SHOW, progetto finanziato dall’Unione Europea all’interno del programma Horizon 2020, che mira a supportare la transizione verso un trasporto urbano sostenibile attraverso la circolazione di flotte di veicoli a guida autonoma. Tra le 20 città europee coinvolte nelle sperimentazioni di veicoli autonomi, Torino è l’unica città italiana a prendere parte al progetto.

Addio a Lido Riba, uomo delle terre alte

Di Marco Travaglini

Con la scomparsa di Lido Riba, storico dirigente della sinistra e dell’Uncem piemontese le genti della montagna da oggi sono più sole.

Riba è stato uno dei protagonisti della vita politica e sociale piemontese dell’ultimo mezzo secolo. Aveva 78 anni ed era nato a Caraglio, in provincia di Cuneo, il 31 maggio del 1944. Alla frequentazione del mondo rurale e delle terre alte ha dedicato gran parte del suo impegno per valorizzarne le risorse e la cultura. La montagna per Lido Riba non è mai rappresentato solo il paesaggio agreste degli alpeggi e dei boschi, dei borghi abbandonati dopo l’esodo, del grumo di fatiche e lavoro per creare le condizioni minime di una economia magari frugale, ma dignitosamente orgogliosa che ha segnato la storia del “mondo dei vinti”. Dal suo punto di vista come politico di sinistra e amministratore pubblico per lunghissimo tempo tenace leader piemontese dell’Uncem (l’Unione dei comuni e delle comunità montane) la montagna è sempre stata una risorsa viva, capace di offrire occasioni di sviluppo socio-economico e una nuova coscienza del territorio e dell’ambiente che conserva. Il suo impegno nelle istituzioni  lo vide protagonista nei consigli comunali di Caraglio, Pradleves e Ostana, alla comunità montana della valle Grana, alla provincia di Cuneo e in Consiglio regionale dove, eletto per la prima volta nel 1990, è stato tra i protagonisti di tre legislature e assessore all’agricoltura e alla montagna. Con lui ho condiviso moltissime iniziative, percorrendo in lungo e in largo il Piemonte, dando vita al primo gruppo degli amici della montagna in Consiglio regionale. Tra ricordi personali e comuni memorie, incontri e viaggi, resoconti di vicende che ci hanno visto protagonisti,  resta nitida e forte la sua idea di una politica generosa, alimentata da passioni vere, dove occorreva ( e occorrerebbe oggi, a maggior ragione)  studiare e documentarsi, vivere la realtà dei paesi e delle persone per capire cosa è giusto fare e cosa non va fatto. Il  suo “lungo viaggio”, che raccontò in un accorato libro di memorie, lo vide protagonista nella vita della scuola cuneese, sindacalista del mondo contadino, militante e dirigente del Partito comunista italiano in una “ provincia Granda” tradizionalmente feudo democristiano, uomo coerente con i suoi valori progressisti nelle successive evoluzioni politiche. L’eredità che lascia è un patrimonio di inestinguibili intuizioni e analisi, battaglie e conquiste condotte con la passione di chi pensava che rispettare le tradizioni significa custodirne il fuoco, non adorarne le ceneri. Questo occitano orgoglioso delle sue radici ha saputo mostrare nel concreto d’aver introiettato la lezione di saggio realismo che si trova alla base più sincera della cultura contadina. Quella cultura, per intenderci, di chi è cresciuto, come cantava Guccini, “a castagne ed erba spagna”. Lido, rappresentando al meglio nell’Uncem e altrove le vite “in salita” dei montanari, era consapevole di dover coniugarne aspettative e speranze al futuro e non al passato. Tenere alto quest’impegno sarà il riconoscimento più importante alla  memoria di un uomo che ha speso decenni della propria vita a immaginare e proporre soluzioni per i territori montani piemontesi pensando a una politica che non fosse solo redistribuzione di risorse, alzando la spesa pubblica, ma un progetto concreto in grado di colmare sperequazioni territoriali, recuperare vecchi mestieri e inventarne di nuovi, investendo nell’economia verde, nel legno e nell’acqua, e in un nuovo welfare di comunità.

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E’ morto a 78 anni dopo una lunga malattia, Lido Riba. Cuneese, fu segretario provinciale del Pc, assessore regionale e vicepresidente del Consiglio piemontese.

IL CORDOGLIO  DEL PD

“Lido Riba è stato uno dei protagonisti della vita politica e sociale del Piemonte e con il suo impegno, la sua generosità e la sua passione politica ha contribuito alla crescita e allo sviluppo del nostro territorio.  Ricordiamo il suo profondo impegno per valorizzare e rilanciare la montagna, una risorsa viva, capace di offrire occasioni di sviluppo socio-economico e a favore delle filiere alimentari, vitivinicole e del legno. Ma soprattutto ricordiamo l’amore per la politica, la dedizione con cui ha ricoperto il suo ruolo all’interno delle Istituzioni e la sua grande serietà. E’ stato un esponente di spicco del Consiglio regionale piemontese e della sinistra subalpina.

Ci stringiamo alla famiglia in questo momento di profondo dolore”.

I Consiglieri regionali del Gruppo del Partito Democratico

Paolo Furia – Segretario regionale del Partito Democratico

Auto investe cinghiale, morta la donna alla guida

Una donna di 55 anni stava guidando la sua auto con a bordo marito e figli quando si è scontrata con un cinghiale che le ha attraversato la strada. Nell’impatto, avvenuto nei pressi di Villanova Mondovi’ la donna è deceduta. Ferito in modo serio il marito. Sono intervenuti i vigili del fuoco per liberare i passeggeri dalle lamiere.

Controlli nella movida torinese Sanzionati cinque locali

 

Nella notte fra sabato e domenica, personale della Polizia di Stato ha coordinato un servizio straordinario interforze disposto con ordinanza del Questore nelle zone del centro cittadino maggiormente interessate dalla movida, in particolare nei quartieri di Vanchiglia e San Salvario e nell’area del Quadrilatero.

Complessivamente sono stati controllati venti esercizi pubblici. Cinque locali, due ubicati in Piazza Vittorio Veneto, uno in Via Matteo Pescatore, uno in Via Maria Vittoria e uno in Via Belfiore, sono stati sanzionati amministrativamente dalla Polizia Municipale per schiamazzi, in violazione del regolamento di Polizia Urbana, per l’importo di 140 euro.

Al via i lavori per il Giardino del Sole di fronte all’ospedale infantile Regina Margherita

A fine giugno c’è stata l’apertura del cantiere per la riqualificazione dell’area verde sita in Piazza Polonia, di fronte all’ingresso principale dell’Ospedale Infantile Regina Margherita. Uno spazio fino ad oggi inutilizzato che grazie a questa iniziativa prenderà vita, trasformandosi ne “Il Giardino del Sole”, un luogo di colore, relax e gioco, che sarà donato alla Città di Torino.

Un progetto nato nel 2017 su iniziativa di Federvolontari, che si concretizza oggi grazie all’importante sostegno di Adisco Sezione Piemonte, il principale partner finanziatore dell’opera, con il sostegno del Comune di Torino e della A.O.U Città della Salute e della Scienza di Torino, che fin da subito hanno creduto nel valore della proposta migliorativa sia del tessuto urbano, in un punto nevralgico della città, sia da un punto di vista sociale, regalando alla collettività uno spazio fruibile.

“Abbiamo aderito all’iniziativa con grande entusiasmo – sostiene Francesca Lavazza, presidente Adisco Sezione Piemonte – Siamo felici di poter donare ad un luogo di cura d’eccellenza come l’Ospedale Regina Margherita e alla città di Torino uno spazio verde sicuro e aperto a tutti, dove i pazienti e le loro famiglie possono trovare un’oasi di serenità e svago a pochi passi dall’ospedale”.

“E’ un sogno vedere realizzata quell’idea che ebbi ormai cinque anni fa, quando in attesa delle dimissioni di mio figlio dall’ospedale, pensai a quanto sarebbe stato bello poter far giocare i miei figli in quel giardino se solo fosse stato curato. Di tempo ne è passato e oggi il piano di valorizzazione dell’area ha preso forma e solidità grazie ai partner dell’iniziativa e all’impegno di tante persone generose che hanno contribuito finanziariamente per la sua realizzazione. Poter regalare un po’ di gioia ai bambini e ai loro genitori è una grande soddisfazione per tutti noi” Edoardo Casolari, presidente Federvolontari.

Prof.ssa Franca Fagioli, direttore Dipartimento Patologia e Cura del Bambino “Regina Margherita” Città della Salute di Torino: “Il Giardino del Sole è la realizzazione di un sogno e rappresenta un importante traguardo in termini di umanizzazione. Questo nuovo spazio consentirà infatti ai nostri bambini e ai loro genitori di familiarizzare fin dall’esterno con la struttura ospedaliera e di vivere in maniera meno traumatica l’ingresso in ospedale o le attese fuori da questo. Il Giardino del Sole è l’ennesima conferma che per noi curare significa anche avere cura anche della qualità dell’esperienza e dello stato psico-fisico dei bambini e delle loro famiglie.”

“Ringrazio Adisco, Federvolontari, tutti i partner che hanno fortemente creduto in questo progetto e lo hanno sostenuto – commenta l’assessore al Verde pubblico della Città di Torino, Francesco Tresso – perché con il loro impegno trasformeranno uno spazio inutilizzato in una nuova area verde, ricca di giochi e luogo di incontro e di sollievo. Sono sicuro che il Giardino del Sole, fin dalla sua apertura, diventerà un luogo molto vissuto dai bambini che frequentano l’ospedale Regina Margherita e dall’intero quartiere che lo riceverà in dono”.

Il Giardino del Sole non sarà una semplice area giochi, la sua realizzazione prevede un significativo intervento di riqualificazione urbana su un’area ampliata di circa 1600 mq, che include anche la bonifica e la fruizione del verde circostante.

Il progetto, firmato dallo studio Miroglio + Lupica Architetti Associati, è stato ideato per dar vita ad un’area accogliente, sicura, e rispettosa dell’ambiente. Per rendere Il Giardino del Sole uno spazio sempre luminoso e colorato anche nei mesi più grigi, è stato inoltre commissionato a Vërnis – lo studio di due giovani artiste torinesi, Barbara Migliaccio e Sara Zecchino – un grande dipinto lungo il muro di cemento armato confinante con l’Ospedale Sant’Anna: un “bosco incantato” per far sognare i più piccoli e stupire i più grandi.

La fine lavori dell’intera area è prevista intorno alla metà di ottobre e l’apertura del giardino al pubblico sarà “sancita” con la donazione del giardino alla Città di Torino.

Il Giardino del Sole – nato dalla progettualità di Federvolontari – è il sesto grande intervento dell’Associazione a favore dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, realizzato in continuità con gli interventi di umanizzazione dei luoghi di cura promossi all’interno della struttura ospedaliera e in linea con la mission di Adisco Piemonte: la costruzione di spazi a misura di bambino in grado di garantire il benessere fisico, mentale e sociale della persona.

Federvolontari, grazie al sostegno economico di Adisco Piemonte, si impegnerà anche nella manutenzione straordinaria triennale dell’area verde parte integrante de “Il Giardino del Sole”.

A.I.S.L.A. Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica e il Politecnico annunciano Protocollo d’Intesa triennale

ALLEATI NELLA LOTTA ALLA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA

 

Annunciata in occasione dell’Assemblea nazionale di AISLA la firma del protocollo d’intesa per dare vita ad una grande sfida tecnologica

 

Nel caso delle malattie rare ed invalidanti, la ricerca scientifica non può seguire le regole del mercato e del profitto, ma deve avere come unico scopo la cura e l’assistenza ai malati, a cui non può essere negata anche la speranza nella guarigione, o quanto meno in una vita dignitosa. E in questa sfida la tecnologia può giocare un ruolo fondamentale, per cercare di rispondere alle esigenze dei malati e delle famiglie con soluzioni che vanno dalla progettazione di ausili allo studio di spazi più idonei in casa e in ospedale, fino alle applicazioni dell’intelligenza artificiale e del digitale per semplificare la vita quotidiana e proporre innovative soluzioni di cura.

In occasione dell’Assemblea nazionale dell’A.I.S.L.A. – Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, l’associazione e il Politecnico di Torino hanno annunciato proprio su queste tematiche la sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa triennale, firmato per il Politecnico dalla professoressa Claudia De Giorgi Vice Rettrice per la qualità, il welfare e le pari opportunità.

I due partner hanno entrambi, tra i loro fini istituzionali, la ricerca scientifica, la formazione e l’impegno a favore dell’inclusione sociale e questo accordo contribuirà alla realizzazione di azioni di interesse comune che vadano nella direzione dell’approfondimento e condivisione delle conoscenze scientifiche su questa terribile malattia e della promozione e organizzazione di percorsi di formazione del personale sanitario e socio-assistenziale.

Grazie a questa intesa verrà quindi avviato un rapporto di collaborazione non onerosa nel quale le attività didattiche, scientifiche, di trasferimento tecnologico e di disseminazione delle conoscenze dell’Ateneo potranno essere integrate con le attività e le esperienze dirette di Aisla.

Tra i principali obiettivi individuati, l’organizzazione congiunta di eventi per lo scambio e condivisione delle conoscenze, delle informazioni e della documentazione; la promozione di tesi di laurea, tirocini ed esercitazioni in laboratorio degli studenti del Politecnico; l’organizzazione di seminari e convegni nell’ambito dell’Ingegneria Gestionale, del Design per la domotica, della bioingegneria e dell’Intelligenza Artificiale e la pianificazione di attività di didattica innovativa, quali le challenge, per stimolare la progettazione di ausili e di supporti per i malati.

“Questa iniziativa si inserisce nell’ambito delle molte attività che l’Ateneo svolge per accrescere il proprio impatto su società, in particolare per contribuire con la ricerca a migliorare la vita di chi si trova più in difficoltà”, commenta la Vice Rettrice alle Pari Opportunità del Politecnico Claudia De Giorgi, che prosegue: “Inoltre, la nostra è una scuola che sempre più si propone di formare cittadini e cittadine, non solo tecnici, quindi la sensibilizzazione verso determinate problematiche è fondamentale per rendere i nostri studenti e studentesse più consapevoli e attenti”.

 

Nel racconto delle nostre attività svolte nel 2021 e degli obiettivi futuri – commenta Fulvia Massimelli, presidente nazionale AISLA –  la comunità è il fulcro nevralgico di tutte le azioni intraprese. La collaborazione con il Politecnico di Torino ne è testimonianzaRisposte concrete e attività messe in campo sono l’espressione di come l’Associazione sia parte di quel Terzo Settore che è sempre più un pilastro per la nostra società e per il welfare pubblico”.

 

Emergenza idrica, il Piemonte chiede al Governo più stanziamenti

L’assessore all’Ambiente Matteo Marnati  in audizione alla commissione Ambiente, Territorio Agricoltura della Camera: “Chiediamo che a coordinare le attività di programmazione siano coinvolti i Presidenti delle Regioni”

“L’adattamento ai cambiamenti climatici, per quanto riguarda il servizio idrico integrato con riferimento particolare alla fornitura di acqua potabile, deve passare attraverso due strategie: riduzione delle perdite idriche, che rappresenta ancora un elemento di forte criticità nel nostro Paese, e maggior resilienza dei sistemi acquedottistici attraverso interconnessioni, aumento della capacità dei sistemi di accumulo, la ridondanza e diversificazione delle fonti di approvvigionamento”.

Così l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati, oggi nel corso dell’audizione nella Commissione Ambiente, territorio, lavori pubblici e Agricoltura della Camera dei deputati, nell’ambito delle iniziative urgenti per contrastare l’emergenza idrica ai fini della definizione degli impegni da richiedere al governo.

In particolare, il bando pubblicato lo scorso maggio relativo alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti, “ha privilegiato – ha sottolineato Marnati – fondamentalmente interventi di monitoraggio, ammettendo a finanziamento alcune tipologie di progetti” (rilievo delle reti idriche; installazione di strumenti smart per la misura delle portate, delle pressioni, dei livelli dell’acqua nei serbatoi; modellazione idraulica della rete; installazione delle valvole di controllo, riduttori per la gestione della riduzione delle perdite; identificazione di tratti di rete da sostituire o riabilitare, assistita dal modello idraulico e da strumenti di supporto alla decisione). “Tuttavia, è fondamentale rilevare che, proprio a seguito dell’installazione di sistemi di monitoraggio e misura, risulterà una evidenziazione dei tratti di rete maggiormente critici”.

“Nei prossimi anni – ha aggiunto Marnati – sarà necessario un consistente stanziamento di risorse per sostenere il rifacimento di quei tratti di rete che, grazie al monitoraggio, mostreranno le maggiori criticità in termini di perdite. È dunque auspicabile che un nuovo stanziamento veda un maggior coinvolgimento delle Regioni nella scelta e nell’individuazione delle priorità verso le quali indirizzare le risorse”.

Altro punto fondamentale sottolineato dall’assessore “la necessità di pianificazione degli interventi, anche futuri, in base ad una mappatura puntuale delle esigenze nazionali relative non solo alla situazione idro potabile”. “Da una nostra recentissima mappatura – ha affermato – risultano realizzabili in Piemonte 153 progetti urgenti per circa 113 milioni di euro, non finanziabili da tariffa, pronti per essere realizzati in pochissimi anni”. Per quanto riguarda il settore agricolo “sono state messe in evidenza anche le segnalazioni pervenute da ANBI, fra le quali emerge chiaramente la mancanza della disponibilità finanziaria nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per i potenziamenti di infrastrutture già esistenti. Ad esempio, per quanto riguarda gli investimenti nella resilienza dell’agroecosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche, sono stati stanziati 880 milioni di euro, nonostante i soli consorzi di bonifica abbiano dimostrato capacità progettuale operativa e cantierabile per un importo di oltre 2 miliardi di euro”.

“Chiediamo infine – ha concluso Marnati – che a coordinare le attività di programmazione siano coinvolti i Presidenti delle Regioni, naturalmente in accordo con i Ministeri competenti, in quanto soggetti dotati di ampia conoscenza del proprio territorio e dei soggetti da coinvolgere. Per tale motivo, riteniamo che sia utile l’attribuzione di poteri straordinari utili a ridurre i tempi di programmazione e la stessa realizzazione degli interventi necessari alla diminuzione dei danni connessi ai settori idropotabili e irrigui”.

Focus settimanale Covid: i dati della Regione

Il valore del Piemonte, con un’incidenza di 828 casi ogni 100.000 abitanti (diagnosi settimana dal 4 al 10 luglio), a fronte del valore nazionale di 1.229.5 si conferma il più basso in Italia dopo la Valle d’Aosta.

L’occupazione dei posti letto ordinari alla data del 12 luglio si attesta al 7,8% (il valore nazionale è al 15,1%) e quella delle terapie intensive al 2,1% (il valore nazionale è 3,8%), mentre la positività dei tamponi è al 25,6%.

VARIANTI, SEQUENZIAMENTO ACQUE REFLUE: DOMINANZA DI OMICRON 5

Dai dati diffusi da Arpa, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue su campioni prelevati il 4 luglio nei depuratori di Castiglione Torinese, Cuneo, Alessandria e Novara, si evidenzia la dominanza di Omicron5.

Per quanto riguarda la sottovariante di Omicron 4 si continuano a rilevare mutazioni specifiche, ma con frequenze che sembrerebbero essere in diminuzione rispetto alle settimane precedenti.

Nelle prossime settimane il laboratorio di Virologia Ambientale monitoretà l’evolversi della situazione anche per quanto riguarda le nuove sottovarianti di Omicron, come BA.2.12 e BA.2.75.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo dal 4 al 10 luglio i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 4.831.

Suddivisi per province: Alessandria 361, Asti 191, Biella 200, Cuneo 446, Novara 396, Vercelli 166, VCO 184, Torino città 1.037, Torino area metropolitana 1.684.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 33.814 (+7.309 rispetto alla settimana precedente).

Questa la suddivisione per province: Alessandria 2.530 (+268), Asti 1.339 (+403), Biella 1.402 (+287), Cuneo 3.122 (+907), Novara 2.772 (+444), Vercelli 1.165 (+150), VCO 1.286 (+225), Torino città 7.256 (+1.441), Torino area metropolitana 11.788 (+2.934).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dal 4 al 10 luglio l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è 791.3, in rialzo (+27,6%) rispetto ai 620.3della settimana precedente. Si tratta della quinta settimana consecutiva in cui si registra un rialzo, dopo 6 settimane consecutive in cui la curva dei contagi era in calo.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 764.0 (+35,7%).

Nella fascia 25-44 anni è 985.6 (+27,3%).

Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 931.7 (+27,4%)

Nella fascia 60-69 anni è 799.0 (+25,4%).

 Tra i 70-79 anni è 733.8 (+17,8%).

Nella fascia over80 l’incidenza risulta 490.9 (+27,0%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ SCOLASTICHE

In età scolastica, nel periodo dal 4 al 10 luglio, l’incidenza rispetto alla settimana precedente registra un aumento in tutte le fasce di età.

Nella fascia 0-2 anni l’incidenza è di 546.4 (+32,3%).

La fascia di età 3-5 anni registra un’incidenza di 332.1 (+34,8%).

Nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 497.9 (+48,6%).

Nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 690.7 (+33,3%).

Nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 500.8 (+43,7%).