CRONACA- Pagina 929

Il Comune di Torino proroga i dehors

Ieri  la Giunta Comunale, su proposta dell’assessore al Commercio Paolo Chiavarino, ha approvato la proroga temporanea del Piano Straordinario di Occupazione del Suolo Pubblico in favore degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande – così come prevista dall’art. 40 del D.L. n.144 del 23.09.2022 (cd. Decreto aiuti ter) – alla data del 31/03/2023.

Tale proroga nasce dalla duplice necessità di permettere una corretta e ordinata transizione dal regime straordinario attualmente vigente a quello ordinario (che, prossimamente, entrerà in vigore dopo l’approvazione da parte del Consiglio Comunale di un testo di Revisione del Regolamento 388), e di evitare la presentazione di richieste e progetti sulla base di norme destinate in brevissimo lasso di tempo a essere, almeno in parte, superate.

In particolare l’esecutivo di Palazzo civico ha deliberato di:

– confermare la procedura semplificata per l’occupazione del suolo pubblico da parte dei titolari di pubblici esercizi di somministrazione consistente nella comunicazione da inoltrare a mezzo PEC con la quale il titolare dell’attività indica le finalità, l’estensione e le modalità dell’occupazione e, sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, rilasciata ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. 445/2000, assicura il pieno rispetto delle norme imperative di legge, la garanzia del rispetto delle esigenze di mobilità per le persone con disabilità e la piena salvaguardia dei diritti di terzi, sollevando espressamente la Città da ogni responsabilità eventualmente derivante dall’occupazione del suolo pubblico messa in atto;

– subordinare l’occupazione straordinaria del suolo al pagamento del canone COSAP e della TARI in regime di autodeterminazione;

– prorogare l’efficacia della concessione di occupazione del suolo fino alla data del 31/03/2023 per i dehors e i manufatti comunque denominati, regolarmente autorizzati negli anni 2015, 2016, 2017 e 2018 e realizzati secondo la previgente disciplina e con canone applicato secondo le tariffe annualmente determinate.

Addio a Stefania, una vita di lavoro insieme

Ciao Stefy. Che la terra ti sia lieve. Non è giusto. Ogni morte è ingiusta. Te ne sei andata troppo presto. Cattiverie di questa vita.

E la tua vita è stata vissuta con passione e convinzione, determinazione.
1975 è il primo ricordo di Te. In Federazione assemblea dei giovani studenti comunisti.
Ricordo nitidissimo. Capelli a caschetto e maglione dolcevita. Chi è? Stefania Stacchini. Nel 1979 sei segretaria ammistrativa della Fgci. Ed abbiamo lavorato insieme fino al 2008. Quando Carlo Foppa, presidente di coop casa mi chiese se conoscessi da assumere una compagna brava, non ho avuto nessun dubbio nel proporti. Trent’anni di lavoro insieme. La tua precisione proverbiale era fondamentale nell’amministrare la coop. Precisione determinata da una incredibile organizzazione mentale. Invitata a cena a casa tua, ottima, anzi direi eccellente cuoca, visitai la tua dispensa.
Un grande congelatore diviso a scomparti.
Dagli antipasti al dolce. E che te ne fai di tutta questa roba? Sorniona: sono pronta ad ospitare 10 commensali all improvviso. In mezz’ora preparo tutto. Poi l’onestà.  Cassiera alle feste dell Unità. Alla biglietteria dei concerti organizzati da Radio Flash. Amministrativa della coop di produzione lavoro. Gli operai venivano da te per avere spiegazioni. Mandali al sindacato.
Mi rispondevi: sei il solito provocatore. Noi siamo anche il sindacato.
Poi per 10 anni non ci siamo più sentiti e visti. Facebook ci è venuto incontro. Qualche messaggio. Niente di che.  Ma mai e poi mai avrei pensato di perderti così precocemente.
La vita con te è stata ingiusta. Tu che hai dato di più agli altri di quello che hai ricevuto.
Ciao Stefy che la terra ti sia lieve. Per sempre.
Oggi tutti quelli che ti hanno conosciuto e voluto bene sono più poveri e soli.

PATRIZIO TOSETTO

Juventus, la procura rinuncia all’appello

La Procura della Repubblica di Torino ha rinunciato alle misure interdittive verso la Juventus, sia per quanto riguarda la società sia per le persone fisiche. Il 21 dicembre era stata fissata  l’udienza di camera di consiglio per l’appello dei pubblici ministeri avverso all’ordinanza del Gip del Tribunale sulla richiesta dei magistrati di misure cautelari. Tra queste il sequestro preventivo nei confronti della Juve di circa 437mila euro, relativamente al presunto reato di dichiarazione fiscale fraudolenta.

Torino-Lione opera strategica, firmata l’intesa tra Italia e Francia

Questa mattina, in occasione  della 64esima Commissione intergovernativa (Cig) tra Italia-e Francia per il collegamento ferroviario Torino-Lione, è stata siglata una nota congiunta indirizzata alla Commissione Ue. La nota è stata proposta dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini e dall’omologo francese,  Clément Beaune Beaune. I due ministri hanno ribadito l’importanza strategica della Tav per i due Paesi.

Prima neve su Torino

Leggera nevicata sulla città nella notte, la prima della stagione a Torino. La precipitazione nevosa dovrebbe terminare in mattinata. Il tempo resterà nuvoloso con temperature massime di 3-4 gradi. La minima nella notte è scesa a meno 2.

Tre agenti aggrediti nel carcere di Torino

DETENUTO DA’ IN ESCANDESCENZA, IMPUGNA ESTINTORE, CONTUSI TRE POLIZIOTTI PENITENZIARI

La protesta del SAPPE  Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria

Ancora un fatto violento all’interno delle carceri piemontesi, ancora violenza ignobile nella struttura detentiva di Torino.

Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, racconta quanto avvenuto ieri nel carcere del capoluogo regionale: “Nella giornata  di ieri, presso la Casa circondariale di Torino,  intorno alle ore 17,35, un detenuto comune di origine colombiana, ubicato presso il padiglione detentivo A, ha aggredito proditoriamente tre Agenti di Polizia Penitenziaria per futili motivi. Il ristretto, dopo una visita effettuata con il sanitario, mentre veniva accompagnato nella propria cella si è  impossessato di un estintore. Durante la concitazione, i poliziotti riuscivano a  contenere il ristretto ma riportavano contusioni guaribili in 7 giorni. Ancora una volta, dunque, il SAPPE deve segnalare l’ennesimo episodio di aggressione nel carcere di Torino. La carenza di organico nel carcere torinese non è più tollerabile, soprattutto se si tiene conto che la casa circondariale è un Istituto di primo livello impegnato in modo costante nella gestione di detenuti problematici e psichiatrici. Agli Agenti va la mia solidarietà e l’augurio di una pronta guarigione”.

Anche Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime solidarietà ai poliziotti contusi a Torino ed è impietoso nella sua denuncia: “Cambiano governi, Ministri della Giustizia e Capi del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, ma non cambia l’indifferenza verso le violenze che quotidianamente subisce la Polizia Penitenziaria: aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, cosi come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine degli giorno. Ma sembra che a nessuno frega nulla”. “Importante e urgente”, prosegue, “è invece prevedere un nuovo modello custodiale. E’ infatti grave che la recrudescenza degli eventi critici in carcere si è concretizzata proprio quando sempre più carceri hanno introdotto la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario ‘aperto’, ossia con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le Sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della Polizia Penitenziaria. Non è certo lasciandoli ore a far nulla nelle celle e nei corridoi delle Sezioni che si favoriscono condizioni di trattamento e rieducazione come prevede la nostra Carta costituzionale“. Per questo Capece confida che “per la guida del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria venga individuata una persona per la Giustizia che non trascuri la situazione nelle nostre carceri, che resta allarmante con i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione. E’ necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità penitenziarie”.

Vandali distruggono il presepe fatto dai bambini

Vandali hanno distrutto il presepe realizzato dai bambini in piazza Cavour a Vercelli, spaccando  le statue del bue e dell’asinello in cartapesta all’interno della  capanna. Il presepe era stato allestito dai bimbi delle Scuole Cristiane di Vercelli. È stata fatta a pezzi a sassate anche la cassetta delle lettere per Gesù Bambino.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

(foto di repertorio)

Versamento saldo Imu, scadenza venerdì 16 dicembre

La Città di Torino informa

🏠 Venerdì 16 dicembre 2022 scade il termine per il versamento del saldo IMU.
Confermate le aliquote deliberate per l’acconto.

ℹ️ Informazioni alla pagina: http://www.comune.torino.it/tasse/iuc/imu/
☎️ Call center: 01101124857
📝 E’ possibile effettuare il calcolo del dovuto, stampare il modello F24 per il pagamento o pagarlo direttamente utilizzando il servizio di pagamento on-line su: https://www.riscotel.it/calcoloiuc/?comune=L219

Salsasio, raccolta per il restauro della chiesa antica

GRAZIE ALLA FARMACIA DON BOSCO E AI SUOI CLIENTI

CARMAGNOLA- La farmacia del borgo ha donato le offerte della raccolta al comitato “Chiesa Madonna della Neve”
La farmacia don Bosco di Salsasio ha chiuso la raccolta fondi per il restauro della chiesa antica di Salsasio con un totale di 745 euro e 73 centesimi raccolti grazie ai clienti che hanno messo la propria offerta nell’apposita urna presente all’interno della farmacia del borgo.
Le offerte raccolte sono state consegnate da parte di Sergio e Elena Sandrone, titolari della farmacia, al comitato “Chiesa Madonna della Neve” che segue la raccolta fondi per il restauro e la salvaguardia della storica chiesa madre del borgo carmagnolese.
Durante il momento di consegna dei soldi raccolti e del bonifico simbolico hanno preso parte oltre a Sergio Sandrone della farmacia don Bosco, anche il Parroco di Salsasio Don Iosif Patrascan e il presidente del comitato “Chiesa Madonna della Neve” Giuseppe Quattrocchio.
Sandrone ha spiegato che la farmacia ha pensato di raccogliere le offerte per il restauro della chiesa essendo il simbolo del borgo. La farmacia è l’unica del borgo e la famiglia Sandrone è di Salsasio e molto legata al borgo e alla sua chiesa.
Il presidente Quattrocchio intende ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla raccolta aiutando il comitato e la parrocchia a proseguire il percorso di restauro della chiesa.
Il Parroco don Iosif unendosi ai ringraziamenti del presidente ringrazia di vero cuore anche tutti coloro che ogni giorno si prendono cura della chiesa rendendola accogliente, pulita e sempre aperta ai fedeli.
All’interno della chiesa è custodita anche la statua della Madonna della Mercede, Patrona di Salsasio, e proprio nella chiesa del borgo è stata Battezzata la Beata Madre Enrichetta Dominici con i nomi di Anna Caterina Maria. Nella chiesa di Salsasio riposano anche i resti di due parroci del borgo, si tratta del Canonico Gian Pietro Spanzotti parroco dal 1695 al 1750 e del Canonico Simone Chicco parroco dal 1761 al 1793.
È possibile fare la propria donazione anche tramite bonifico bancario intestato a “Comitato Chiesa Madonna della Neve” – IBAN: IT67I0883330262000160100497
La farmacia don bosco di Salsasio intanto prosegue con le sue raccolte fondi. In passato sono state raccolte offerte per la Fidas di Salsasio e per l’associazione Karmadonne. Ora dopo la raccolta per la chiesa antica del borgo si raccolgono offerte per l’associazione i Talenti del futuro che segue ragazzi e ragazze autistici e disabili e che ha sede sempre a Salsasio.
Le offerte raccolte arrivano grazie ai servizi gratuiti che offre la farmacia don Bosco e anche tramite tutti coloro che intendono partecipare mettendo la propria offerta.

Ivan Quattrocchio

Portavoce delle Parrocchie di Salsasio, Casanova e Vallongo

Le criticità della raccolta rifiuti infiammano il dibattito in consiglio comunale

In apertura della seduta del consiglio comunale di ieri  il sindaco ha risposto a due richieste di comunicazioni in aula, presentate da Elena Maccanti (Lega) e Paola Ambrogio (Fd’I), relative alle criticità del servizio di igiene urbana.

Il sindaco Stefano Lo Russo ha riferito di una riunione svoltasi ieri mattina tra l’amministrazione comunale e i vertici AMIAT, incontro richiesto dalla Città per una situazione emersa come critica alla luce di varie segnalazione giunte da cittadini e organi di stampa.

Lo scopo principale, ha precisato Lo Russo, è quello di individuare le migliori modalità di raccolta differenziata al fine di incrementarla: il Comune non vuole interferire nelle scelte in campo tecnico, di pertinenza dell’azienda partecipata. Torino è variegata dal punto di vista sociale e urbanistico, ha aggiunto il sindaco: questo fa sì che occorrano correzioni in corso d’opera dei vari sistemi di raccolta differenziata: in un’ottica di collaborazione con AMIAT, si cerca di individuare le soluzioni più opportune, zone per zona.

Nella riunione, ha poi informato il primo cittadino, al netto di attività già realizzate (come il nuovo personale per lo spazzamento), AMIAT ha proposto: maggiore frequenza di passaggi, anche domenicale (in accordo con OOSS); possibilità di aggiungere 45 cassonetti, a partire da San Salvario; miglior taratura dei passaggi in alcune zone della città. Da parte sua, il comune effettuerà un monitoraggio periodico, con report da parte dell’azienda

Il piano di lavoro per il 2023, ha poi sottolineato Lo Russo, avrà come obiettivo quello di incrementare la raccolta differenziata ed estenderla a zone ancora sprovviste: le tecniche di raccolta devono essere scelte in modo pragmatico, con obiettivo di un’efficace pulizia della città. AMIAT dovrà formulare proposte tecniche per realizzare questo obiettivo, al Comune serve che siano risolti i problemi, ogni suggerimento migliorativo sarà ben accetto.

Occorreranno anche, ha concluso il sindaco, adeguate campagne di comunicazione, poiché occorre anche la buona educazione da parte di cittadini e cittadine, i quali non devono però incontrare difficoltà nel corretto smaltimento dei rifiuti. Occorre un patto di mutua convivenza sull’igiene urbana, al quale dobbiamo concorrere tutti e tutte.

Alla relazione del sindaco ha fatto seguito un ampio dibattito:

Giuseppe Catizone (Lega): Le pecche ravvisate del sistema sono da addebitare in chi gestisce il servizio. Se ha funzionato l’esperimento delle ecoisole in corso Traiano non vuole dire che si possa replicare con lo stesso risultato in tutta la città. Nella zona nord della città le condizioni sono diverse. Serve tarare meglio i passaggi, una comunicazione più aggressiva, non basta certo un volantino nelle buche, ispettori ecologici nei dintorni delle eco isole.

Enzo Liardo (FdI): Con il porta a porta stavamo andando nella giusta direzione, con buoni risultati confermati. Si sarebbe potuto replicare in tutta la città invece si sono scelte le eco isole dove è complicato conferire i rifiuti. Perché rimarranno aperte con la parte indifferenziata piena e la differenziata vuota, con rifiuti abbandonati per strada per colpa del sistema delle tessere davvero troppo complicato.

Nadia Conticelli (PD): Il tema della raccolta differenziata è delicato, direttamente collegato alla composizione sociale del territorio. Ma è un cambio di mentalità. Perché la questione tecnica si può risolvere ma o partiamo dal presupposto che la questione dei rifiuti ci riguarda tutti oppure non se ne esce. Serve mediazione, perché non importa la forma del bidone, ma coinvolgere le persone per accompagnare il passaggio alle eco isole ed un costante monitoraggio dei risultati raggiunti.

La questione è colpa anche del menefreghismo di molte persone – ha dichiarato Silvio Viale (Lista Civica per Torino) – e la Città, oltre a sensibilizzare la popolazione, dovrebbe punire i comportamenti scorretti con multe. Bisogna inoltre favorire l’uso della tessera, anche tramite app su telefonino.

Per Andrea Russi (M5S) il problema non sono le ecoisole, che necessitano comunque di un periodo di assestamento. Dall’attuale Amministrazione – ha aggiunto – ci aspettiamo un monitoraggio continuo, anche nei week-end, e non soltanto dichiarazioni di intenti. Non basta scagliarsi sugli operatori, ma occorre sensibilizzare la cittadinanza e sollecitare Amiat a intervenire più puntualmente – ha concluso.

Continueremo l’analisi sul sistema della raccolta differenziata nella Sesta Commissione consiliare – ha affermato Claudio Cerrato (PD) – e procederemo con ulteriori audizioni e approfondimenti.

Pierlucio Firrao (Torino Bellissima): Un anno fa il sindaco dichiarava che Torino era sporca e bisogna intervenire. Ad un anno di distanza la situazione non è cambiata, certo non è migliorata. Le soluzioni possono essere tante, basta guardarsi intorno in Italia e in Europa. Ma trovato il metodo bisogna adottare il modo migliore per comunicare le nuove modalità del servizio.

Lavoriamo per migliorare, ha concluso il sindaco Lo Russo, sapendo che la città non sarà mai pulita abbastanza per le aspettative, che sono giustamente alte. Per questa amministrazione si potrà fare sempre meglio, coi sono stati dei miglioramenti quest’anno ma non ci basta, lasciamo giudicare i cittadini. Le soluzioni non hanno colore politiche, ci sono soluzioni pratiche da scegliere in base ad efficacia. Abbiamo atteggiamento proattivo, noi non siamo tecnici della raccolta rifiuti, spetta all’azienda, ha ribadito il sindaco, specificando come sia giusto attuare un sistema sanzionatorio, ma va promossa cultura della raccolta differenziata. E’ fisiologico che ci siano dei maleducati in città. Servirà una campagna positiva, nei quartieri più difficili, a partire dalle scuole. Siamo in una fase di transizione dall’indifferenziata alle ecoisole, dobbiamo scommettere sui nostri concittadini, a cominciare dai giovanissimi: questo nell’interesse dell’intera città, ha così terminato il primo cittadino.