La polizia sta intervenendo all’Edera Squat, la casa occupata autogestita anarchica di via Pianezza a Torino. La Digos ha iniziato all’alba lo sgombero dell’ex sede dell’istituto sperimentale per la nutrizione delle piante, edificio occupato dal 2017. Nei locali erano presenti sette persone, alcune decine sono all’esterno per protestare.
È in gravi condizioni l’alpinista che ha trascorso la notte sul ghiacciaio di Bionnassay, in Valle d’Aosta a quota 3.100 metri. Non era attrezzato e aveva un abbigliamento leggero, infatti ieri pomeriggio aveva chiesto aiuto ma non riusciva a indicare la sua posizione esatta. L’alpinista parla inglese ma non ha con sé i documenti. I soccorritori, che hanno potuto recuperarlo solo questa mattina a causa del forte vento che impediva il decollo dell’elicottero, hanno detto che non era equipaggiato adeguatamente e non aveva attrezzatura e abiti adatti alla presenza su ghiacciaio. (foto archivio)
Una vendetta ripresa dalle telecamere di sorveglianza. Infatti i carabinieri di Moncalieri hanno denunciato per danneggiamento un uomo residente in città. È accusato di avere bucato le ruote dell’auto dell’ex titolare di sua figlia che lavorava in un bar, ed è stato ripreso dagli apparati di sorveglianza. Il datore di lavoro non le aveva rinnovato il contratto scaduto. Le indagini sono durate alcune settimane ma non è stato comunque accertato un collegamento della figlia con il gesto del padre denunciato. (Foto archivio)
Il workshop, patrocinato dalla Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, si svolgerà il 10 ottobre con l’obiettivo di illustrare le caratteristiche della nuova tecnologia messa a punto dall’azienda biomedica italiana Echolight, spin-off del CNR di Lecce e già inserita nelle Linee Guida Ministeriali sulla Diagnosi, Stratificazione del Rischio e Continuità Assistenziale delle Fratture da Fragilità
TORINO – Torino ospiterà il secondo dei tre seminari patrocinati dalla SIOT ((Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia) per illustrare le caratteristiche della nuova tecnologia REMS ai fini della diagnosi precoce e non invasiva dell’Osteoporosi e per la valutazione del rischio di Fratture da Fragilità, attraverso una scansione ecografica basata su ultrasuoni, senza radiazioni.
Il workshop dal titolo “L’ortopedico, i fracture liaison services e la tecnologia REMS: il nuovo approccio per la gestione delle frattura da fragilità” è in programma il prossimo 10 ottobre e si svolgerà nell’aula magna del presidio CTO dell’AOU Città della salute e della scienza di Torino (inizio previsto alle 14).
A relazionare sarà la dottoressa Maria Paola Tarello. Interverrà il presidente della SIOT, prof. Paolo Tranquilli Leali. A moderare sarà il prof. Alessandro Massè. La partecipazione è gratuita.
REMS è l’acronimo di Radiofrequency Ecographic Multi Spectrometry. La tecnologia è stata brevettata dall’azienda biomedica italiana Echolight, spin-off del CNR di Lecce, e a ottobre 2021 è stata inserita nelle Linee Guida Ministeriali sulla Diagnosi, Stratificazione del Rischio e Continuità Assistenziale delle Fratture di Fragilità, dopo essere state validate dall’Istituto Superiore di Sanità.
I tre workshop fanno parte del progetto promosso dalla SIOT “Primum non tacere”, nato per migliorare il rapporto tra medici e pazienti. Nello spirito del progetto, la dimostrazione dell’esame diagnostico non sarà eseguita su modelli o modelle, come avviene generalmente, ma dagli stessi ortopedici partecipanti sui colleghi.
“REMS è stata riconosciuta come best practice nelle Linee Guida elaborate da otto società scientifiche, con SIOT in veste di capofila”, spiega il presidente SIOT, Prof. Paolo Tranquilli Leali.
” Attraverso una scansione ecografica basata su ultrasuoni, senza radiazioni ionizzanti, dei siti anatomici assiali, come colonna e femore, la teconologia è in grado di dare informazioni sullo stato di salute dell’osso, fornendo una carta d’identità per i pazienti di tutte le età, anche quelli pediatrici, fragili e le donne in gravidanza”.
Il primo seminario si è svolto a Roma il 7 ottobre, nell’aula Anfiteatro Giubileo 2000 dell’Università Tor Vergata, con il prof. Umberto Tarantino. L‘ultimo sarà tenuto a Bari presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria Consorziale Policlinico dal prof. Biagio Moretti.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare la segreteria SIOT (se soci della Società scientifica) allo 06-80691593 o e-mail: segreteria@siot.it.
Nei giorni scorsi il Consiglio comunale ha approvato lo statuto e l’atto costitutivo del Comitato promotore per la candidatura della Città di Torino a sede dell’Autorità per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo (AMLA), che l’Unione Europea si appresta a costituire.
Il nostro Paese è tra le nazioni candidate a ospitare la sede dell’AMLA insieme a Germania, Polonia e Lituania. Il Consiglio Comunale, ricorda il documento approvato in aula su proposta del sindaco Lo Russo, nel luglio scorso aveva espresso il proprio appoggio nei confronti del Sindaco e della Giunta Comunale affinché venissero effettuati tutti i necessari sforzi e le azioni presso le opportune sedi nazionali ed europee per garantire a Torino di ospitare la sede della futura autorità europea. La candidatura torinese all’assegnazione della sede dell’AMLA, spiega la delibera, appare particolarmente qualificata per via della presenza in città di forti poli universitari, produttivi, finanziari e di innovazione tecnologica.
Si è quindi deciso di costituire, di concerto con la Regione Piemonte, il relativo Comitato Promotore per produrre il dossier di candidatura e mettere in campo tutte le azioni necessarie a garantirne un efficace sostegno a livello nazionale e internazionale.
Prima della votazione, gli interventi di Elena Maccanti (Lega), Nadia Conticelli (PD), Paola Ambrogio (Fd’I), Andrea Russi (M5S) e Andrea Tronzano (FI) ne avevano già anticipato l’esito unanime.
E’ crollato un controsoffitto in un corridoio delle Molinette di Torino. La zona è ora isolata.
Sono caduti i pannelli dell’intero corridoio, per una decina di metri.
Il fatto si è verificato nella notte, quando non c’era nessuno nel corridoio e così fortunatamente non si registrano feriti, ma il danno è stato ingente.
Linea Chivasso-Asti, tutto esaurito sui treni storici
Tutto esaurito per i due treni storici organizzati dalla Fondazione FS per inaugurare la riapertura della linea Chivasso-Asti.
Dopo 11 anni di sospensione, ha ripreso vita oggi la linea ferroviaria del Basso Monferrato grazie agli interventi di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) su mandato di Fondazione FS, che porta così a dodici le linee ferroviarie riattivate nell’ambito del progetto “Binari senza tempo”.
Il primo treno storico, composto da carrozze Corbellini degli anni ’50, è partito questa mattina da Torino Porta Nuova con a bordo il Direttore Generale di Fondazione FS Italiane, Luigi Cantamessa, e il Direttore Operativo Infrastrutture Territoriale di RFI, Daniele Mari.
La prima fermata è stata a Chivasso: dopo il tradizionale taglio del nastro, il treno, trainato dalla suggestiva locomotiva a vapore Gr625.017, ha proseguito il viaggio fino alla stazione di Montiglio-Murisengo dove le Autorità locali hanno accolto i viaggiatori.
Un secondo treno, composto da automotrici ALn668 in livrea storica, è partito da Cuneo alla volta di Asti e Montiglio-Murisengo, sancendo la riapertura anche del lato astigiano della tratta.
Gli interventi per il recupero della linea Asti – Chivasso sono iniziati nel 2021 e si sono concentrati in particolare lungo il tratto Chivasso-Montiglio Monferrato, dove si trovano le opere d’arte più importanti. Partendo da Chivasso si incontrano il ponte che supera il Canale Cavour con una bella arcata parabolica e poi, subito dopo, il grande viadotto a 17 arcate che attraversa il fiume Po.
Attraversando per 351 metri la galleria di Lauriano, si arriva alla Galleria di Brozolo, lunga 2.346 metri e di particolare rilievo ingegneristico.
Il primo viaggio del treno storico è stato un vero successo: oltre 500 passeggeri hanno apprezzato il fascino del treno a vapore e delle automotrici, presenza costante quando la tratta era ancora operativa, e partecipato alla Fiera Nazionale del Tartufo.
Prende a pugni una ragazza, arrestato
La polizia ha arrestato ad Alessandria un 29enne di origine marocchina, accusato di avere commesso, in due diversi momenti, una tentata rapina fuori da una discoteca e di avere aggredito una ragazza.
Il primo episodio lo scorso febbraio, quando l’uomo ha aggredito un ragazzo prima da solo e poi con l’aiuto di altri complici. Il secondo caso nelle scorse settimane: ha colpito con un pugno una ragazza conosciuta in un locale e le ha lanciato contro una tazza, procurandole lesioni guaribili in 35 giorni.
Si è appena conclusa la campagna congiunta di sicurezza stradale “SAFETY DAYS” promossa da ROADPOL – European Roads Policing Network.
Tra le situazioni particolari accadute nel periodo interessato dalla campagna, intorno all’imbrunire, sull’autostrada Torino – Aosta, nel tratto compreso tra gli svincoli di Volpiano e Settimo Torinese, è stato sorpreso un giovane di 30 anni sorpreso alla guida del suo monopattino.
ROADPOL è una rete di cooperazione tra tutte le Polizie Stradali, ed opera sotto l’egida dell’Unione Europea. Tale Organizzazione intende sviluppare una cooperazione operativa tra le Polizie Stradali europee per ridurre il numero di vittime della strada e degli incidenti stradali, in adesione al Piano d’Azione Europeo 2011-2020, attraverso operazioni internazionali congiunte di contrasto delle violazioni e campagne “tematiche” in tutta Europa all’interno di specifiche aree strategiche.
L’obiettivo è quello di elevare gli standard di sicurezza stradale, armonizzando l’attività di prevenzione, informazione e controllo, anche attraverso campagne di comunicazione e operazioni congiunte i cui risultati vengono poi monitorati dal Gruppo Operativo ROADPOL.
In occasione di tale operazione la Polizia Stradale torinese ha svolto sul territorio della Provincia di Torino mirati servizi volti alla riduzione delle principali cause di incidentalità, individuabili nella elevata velocità, nel mancato utilizzo dei dispositivi di sicurezza, dei sistemi di ritenuta per bambini e del casco protettivo e nell’uso di telefoni cellulari alla guida (principale fonte di distrazione).
Durante i controlli di routine gli operatori di polizia hanno svolto opera di sensibilizzazione rivolte ai cittadini avvicinati durante il loro servizio, per stimolare in questi i comportamenti più virtuosi alla guida o come pedoni.
Nella settimana appena trascorsa sono stati organizzati 45 posti di controllo dedicati alla campagna ROADPOL che hanno permesso di controllare 460 veicoli di varia natura e i rispettivi occupanti; 158 sono state le infrazioni a carattere amministrativo accertate e 5 le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria; 18 sono state le patenti ritirate a vario titolo e 382 sono stati i punti patente decurtati.
Da segnalare anche l’intervento tempestivo di un operatore della Polizia Stradale libero dal servizio, che dopo aver notato l’andamento anomalo di una autovettura, riusciva a fermare il veicolo guidato da una ragazza, anche lei trentenne, in palese in stato di alterazione da ebbrezza alcolica, prima che potesse causare un incidente stradale.
La ragazza sottoposta al controllo con l’etilometro risultava avere un tasso alcolemico pari a 3,30 g/l, più di 6 volte il limite consentito dalla legge per la guida.
Grazie al progetto Hippo Energy, ideato e sostenuto dalla Fondazione ZOOM in collaborazione con Città della Salute e UGI ODV, 16 bambini incontrano dal vivo i loro animali preferiti
Si è svolta giovedì pomeriggio la prima visita “live” al bioparco ZOOM Torino dei piccoli pazienti del Regina Margherita – reparto di oncoematologia pediatrica.
attività prevista dal progetto Hippo Energy, ideato e sostenuto dalla Fondazione ZOOM, impegnata nel promuovere la ricerca scientifica e nel creare collaborazioni proattive con differenti realtà al fine di migliorare la connessione tra comunità e natura, in collaborazione con Città della Salute di Torino e UGI ODV.
Il progetto, nato con l’installazione in reparto di un acquario contenente decine di pesci ciclidi africani, si sviluppa in 3 fasi con l’obiettivo di offrire benessere psico-fisico ai giovani pazienti ricoverati tramite momenti ludico-educativi in grado di alleviare il periodo di ospedalizzazione e terapia e, al contempo, analizzare e valutare gli effetti benefici che queste attività possono portare.
ieri 16 piccoli pazienti (attualmente in terapia), hanno potuto visitare il bioparco accompagnati dai familiari, dagli educatori di UGI ODV e dai medici che li seguono nel percorso della malattia e nelle cure quotidiane, e finalmente vedere da vicino quello che, nei mesi passati, avevano vissuto solo a distanza