CRONACA- Pagina 915

In moto senza assicurazione e patente

Fermato e denunciato dalla Polizia Locale un 46enne residente a San Damiano d’Asti

Sequestrato il motociclo

 

Nei giorni scorsi una pattuglia della Polizia Locale di Chieri, nell’ambito degli abituali controlli di polizia stradale, ha fermato un motociclo che percorreva Corso Matteotti, segnalato dalle strumentazioni di bordo in dotazione al personale come risultante privo di copertura assicurativa, nonché di revisione periodica valida. Alla guida c’era un 46enne residente a San Damiano d’Asti.

 

Durante i controlli di rito emergeva una ben più grave violazione, infatti, il soggetto risultava gravato da provvedimento di revoca della patente datato 2014. Da ulteriori controlli più approfonditi si è accertato che l’uomo era già stato fermato dalla Polizia locale nel giugno scorso. In quel frangente era stato fermato mentre conduceva l’automobile intestata alla moglie ed anche in quella circostanza il veicolo era privo della revisione. Gli agenti, quindi, avevano proceduto con la contestazione delle violazioni di carattere amministrativo, per la revisione, la guida senza patente e l’incauto affidamento contestato alla coniuge.

Come prevede l’art. 116 del Codice della Strada, essendoci recidiva, questa volta, gli agenti hanno proceduto a deferire in stato di libertà il soggetto in quanto la violazione risulta di natura penale, provvedendo, inoltre, a sottoporre il motociclo a fermo amministrativo ed al sequestro finalizzato alla confisca del motociclo per la circolazione senza assicurazione. Il conducente potrebbe rischiare ora l’arresto fino ad un anno.

«È preoccupante il fenomeno di chi guida veicoli non coperti da assicurazione e da revisione regolare-commenta il Comandante della Polizia Locale Luigi VELLA-I dati sono tutt’altro che confortanti, non siamo ancora a fine anno per poter tracciare un definitivo bilancio ma ad oggi la sola Polizia Locale a Chieri ha rilevato e contestato ben 116 violazioni relative alla mancata copertura assicurativa e addirittura 491 risultano essere gli accertamenti in tema di revisione obbligatoria. Bisogna ricordare che la circolazione dei veicoli scoperti di assicurazione produce spesso, in caso di sinistri stradali, la fuga del conducente coinvolto, con chiari effetti negativi non solo in tema di risarcimento del danno».

«Ringrazio il Comandante Luigi Vella e gli operatori su strada per l’importante attività di contrasto e di prevenzione rispetto a condotte sempre più diffuse come la guida di veicoli non assicurati o non revisionati-dichiara l’assessore alla Viabilità ed alla Polizia Locale Paolo RAINATO-I risultati che si stanno ottenendo sono anche il frutto di uno stanziamento di oltre 180mila euro dell’amministrazione comunale per il potenziamento delle dotazioni tecnologiche che consentono in maniera più rapida e certa di individuare i contravventori durante i servizi di pattugliamento. Inoltre, sono stati attivati interventi in diverse zone di Chieri dove vi erano stalli occupati da vetture non assicurate (ad esempio alle Maddalene, zona Parco Levi, dove con il Sindaco abbiamo effettuato un recente sopralluogo). Una procedura lunga e complicata ma anche in questo ambito stiamo conseguendo dei risultati concreti».

Davanti al Martini stalli intelligenti riservati ai disabili in terapia di emodialisi

Sono stati installati nei giorni scorsi a Torino i primi sensori su stalli riservati a persone con disabilità in terapia di emodialisi presso strutture ospedaliere.

Nello specifico si tratta di 3 dispositivi posizionati presso l’Ospedale Martini che rendono di fatto gli stalli interessati “intelligenti”, permettendone un monitoraggio in tempo reale da remoto con l’obiettivo di ottenerne un maggior controllo ed efficienza al tempo stesso, a beneficio sia di utilizzatori che di gestori.

Messa in campo dall’innovativa startup Babilot la soluzione, che si propone come mezzo per la gestione intelligente dei parcheggi per utenti con disabilità, è attualmente e per i prossimi mesi in fase di testing “on the road” grazie al programma di Urban Testing con il quale  CTE NEXT supporta le imprese interessate a co-sviluppare e sperimentare in condizioni reali soluzioni innovative che utilizzino a regime il 5G e una o più tecnologie emergenti nei settori strategici individuati assieme a Città di Torino (Smart Road, Urban Air Mobility, Industria 4.0, Servizi Urbani Innovativi e PA). Ma se osservata con un campo più lungo è anche una delle possibili applicazioni che rendono l’IoT una realtà concreta e che aprono a tutta una serie di utilizzi futuri, attraverso lo sviluppo di sistemi e dispositivi intelligenti che portino vantaggi nei diversi aspetti della vita quotidiana, qui ad esempio attraverso nuove risposte e modelli di mobilità urbana.

“La sperimentazione partita in questi giorni porta l’innovazione nella quotidianità delle persone – commenta l’assessora all’Innovazione Chiara Foglietta -. Le nuove tecnologie ci permettono di pensare servizi ad hoc per migliorare le condizioni di vita dei cittadini, e nel contempo la gestione pubblica di beni e servizi. Possono sembrare piccoli miglioramenti, ma si tratta di interventi tangibili e reali con benefici sulla qualità di vita delle persone”.

I dispositivi IoT utilizzati sono sensori P-Carpet: innovativi, intelligenti e riciclati, vengono applicati al suolo senza particolari preparazioni del manto stradale e sostanzialmente permettono di controllare lo stato di occupazione delle aree di sosta, rilevando la presenza o meno di veicoli in tempo reale e guidando i conducenti verso lo stallo libero più adatto alle dimensioni del proprio veicolo e più vicino alla destinazione che si vuole raggiungere, il tutto ottimizzando il percorso.

Per svolgere queste funzioni, il sistema pensato da Babilot, oltre ai dispositivi IoT, si compone di altri tasselli fondamentali: l’infrastruttura cloud, un’app (predisposta sia per lato utenti che lato Polizia Municipale) e la piattaforma gestionale, centro nevralgico per l’interconnessione tra città, utenti e veicoli, e strumento utile a servizio della smart city del futuro.

L’app, sviluppata per entrambi i sistemi operativi disponibili su smartphone (Android e IOS), nei prossimi mesi sarà oggetto di sperimentazione e valutazione da parte di un campione di utenti selezionati: in questa fase sarà molto importante il coinvolgimento delle diverse tipologie di utenti target, a cominciare dalle persone con disabilità, alle quali si sta introducendo il nuovo “servizio” anche grazie alla collaborazione delle associazioni interessate.

Christian A. Ruggeri

Case popolari, soldi ai piccoli Comuni

I Comuni piemontesi che hanno più del 5% di case popolari rispetto ai residenti, potrebbero avere un contributo una tantum dalla Regione per far fronte ai costi legati agli alloggi sociali.

Su questo tema è proseguita ieri la seduta in sede legislativa della Seconda commissione regionale, presieduta da Valter Marin, chiamata ad analizzare la proposta di legge 206, presentata dal capogruppo della Lega Alberto Preioni, che prevede un contributo economico ai Comuni piemontesi con alta incidenza di alloggi sociali rispetto alla popolazione che risiede negli stessi.Vi sono Comuni piemontesi che rispetto alla popolazione residente mostrano un’incidenza di alloggi pari all’11%. Quelli interessati al provvedimento sono sei: tre nella provincia di Cuneo (Roaschia, Montezemolo e Celle di Macra), due in quella di Biella (Veglio e Rosazza) e una nel VCO (Villadossola).

Nel dibattito sono intervenuti lo stesso Preioni, relatore di Maggioranza, e Diego Sarno (Pd), relatore di Opposizione, che ha presentato quattro emendamenti al testo, ritirandone poi uno.

“Ci sono piccoli Comuni con un’incidenza fino all’11,22% di case popolari sul loro territorio. Per questo hanno spese importanti che incidono pesantemente sui loro bilanci: la presenza di questi alloggi attira molte persone con fragilità da tutte le zone circostanti, ben oltre il territorio comunale. Per il Comune si generano anche molti oneri indiretti relativi ai residenti nelle case popolari: costi per la scuola, le attività sociali, i trasporti. Questa legge prevede un contributo straordinario, una tantum, di 250mila euro per il 2022, si discuterà poi su eventuali rifinanziamenti” ha ribadito il capogruppo della Lega.

L’esponente del Pd invece, si è soffermato sulle modalità con cui i Comuni potranno spendere questi soldi, per capire se ci siano limitazioni o se la scelta sia lasciata al singolo Comune: “Ci sarebbero parecchi interventi di fare in tema di case popolari, si potrebbe anche non vincolare l’assegnazione rispetto alla residenza, come adesso prevede la legge. Vorremmo sapere come verranno utilizzati questi soldi dai sei Comuni individuati”.

La commissione ha approvato a maggioranza il testo, ad esclusione della norma finanziaria, che verrà valutata e votata dalla Prima commissione.

 

Nella successiva seduta ordinaria, alla quale è intervenuta l’assessore alle Politiche per la casa Chiara Caucino, la Commissione ha approvato a maggioranza il consueto aggiornamento biennale dei canoni di affitto delle case popolari, secondo gli indici Istat.

Sempre sul tema delle case popolari l’assessore ha illustrato i filoni di intervento legati al Documento di programmazione finanziaria regionale per il periodo 2023 – 2025: azioni di recupero ed efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico esistente (da concludere entro marzo 2023), relazioni di attività delle tre Atc del Piemonte (da presentare entro il 28 febbraio prossimo), finanziamento della legge salva-mutui ed ai genitori separati e anche sostegno alle famiglie in difficoltà per pagare l’affitto (da 4 a 8 mensilità pagate, a seconda dell’Isee), finanziamento ai Comuni per l’abbattimento delle barriere architettoniche, 7 miloni stanziati per sanare il 74% dei casi di morosità incolpevole (il restante è a carico dei Comuni). Sull’aumento delle bollette del riscaldamento l’assessore ha assicurato che “nessuno sarà lasciato al freddo”.

Sono intervenuti per richiesta di chiarimenti i consiglieri Diego SarnoCarlo Riva Vercellotti.

fcalosso

Tff: oplà, per una settimana ci ritroviamo in sala!

Ritorna la manifestazione torinese, il cinema nuovamente sugli schermi

Finalmente stasera si riparte.

Al Regio, alle 19, con una inaugurazione tutta musicale – e non cinematografica, il che la può dir lunga su quell’aria di innovazione che il direttore Steve Della Casa ha voluto imprimere al “suo” festival: ha un ruolo ben preciso e importante la musica nel calendario del festival -, sotto la conduzione chissà se dolcissima o agguerrita, visti i venti di tempi grami che tirano sugli schermi, di Pilar Fogliati (la Delia di “Cuori”, ambiente medico torinese, colei che poco più di un anno fa fece televisivamente fremere i cuori di Daniele Pecci e Matteo Martari), con un vero e proprio spettacolo di 70 minuti dal titolo “C’erano ragazzi che come noi amavano i Beatles e i Rolling Stones – La British invasion al cinema”, ospiti Francesco De Gregori, Vincenzo Mollica, Noemi e il divo Malcom McDowell di “Arancia meccanica”, di “If…” e di “Oh lucky man”, si spalancheranno le porte del 40° Torino Film Festival. In modalità “normali”, al di là del silenzio della pandemia e del surrogato in streaming della passata edizione, ovvero proiezioni, Ghigo e Domenico De Gaetano in fibrillazione, le conferenze stampa, e le feste e la attesissima festa ai Murazzi, un richiamo per il pubblico giovanile ma non soltanto, il western (“Mezzogiorno di fuoco”) e l’horror (“Crazies”) come grumi eccellenti per gli aficionados, fitte code davanti alle sale e ai botteghini (lo speriamo, lo sperano gli appassionati di cinema, tutti), 173 film con cui deliziarci, la sacralità della sala dove godere appieno delle immagini (povero concetto che tutti dovrebbero legarsi al naso!), panini buttati giù quasi di fretta, chiacchiere e discussioni su questo o quel titolo aspettando che la prossima proiezione inizi. Quarant’anni di storia, un appuntamento atteso dove trovano spazio incontri e materclass, da Toni Servillo a Paola Cortellesi, da McDowell (cui verrà pure consegnato il premio “Stella della Mole” il 30 novembre alle 17 sotto la volta dell’Antonelli) a Mario Martone ad un immancabile Paolo Sorrentino (all’Astra, il 2 dicembre alle 19, in compagnia di Andrea De Rosa, direttore del TPE, a raccontare l’importanza del monologo all’interno del suo cinema).

Ricorda Della Casa: “Sono passati 40 anni da quando Gianni Rondolino e Ansano Giannarelli riunirono attorno a sé un gruppo di giovani studiosi e organizzatori di manifestazioni culturali e diedero vita al “Festival Internazionale Cinema Giovani” poi diventato nel ’98 “Torino Film Festival”. Uno sguardo al passato e soprattutto un pensiero verso il futuro, un tener conto di canoni ormai prestabiliti ma pure una “sensibilità che si dirige verso la ricerca senza però penalizzare il pubblico: insomma, fare di questa occasione un festival curioso, elegante, compatto, una punta di eccellenza in una città e in una regione che tanto hanno investito nel cinema e che dal cinema hanno avuto molto in termini d’immagine e di ricchezza collettiva.”

Il manifesto della manifestazione è firmato da Ugo Nespolo, un’incastonatura all’interno di “quel quaranta” di immagini e di ricordi, da Uma Thurman come La Sposa a Totò, da “Sabrina” per le strade di Roma al sottomarino giallo, da Marilyn a James Bond, da “ET” ai “Blues Brothers” all’Alex del capolavoro di Stanley Kubrick. Quattro cinema ad accogliere il pubblico, il Massimo, il Greenwich Village, il Romano ad accogliere il pubblico e il Centrale per le proiezioni per la stampa, un totale di dieci sale, un’unica zona, contenuta per non correre in tempi risicati ad occupare una poltrona per il prossimo spettacolo, via Po eletto a decumano maximo: e poi, per altri eventi, la Mole, le Gallerie d’Italia, la nuova Aula Magna di via Verdi. La creazione della Casa Festival (via Verdi 5), all’interno della Cavallerizza, a far incontrare l’esercito di addetti ai lavori, di giornalisti e di attori, di pubblico che abbia desiderio di bersi un bicchiere e di scambiarsi idee, di incontrare beniamini.

Sorvolando il programma, si colgono titoli e autori che non potranno non interessare il pubblico.

Bertrand Bonello propone “Coma”, una lettera aperta alla figlia adolescente prigioniera del lockdown e Alain Cavalier coniuga tre ritratti guidati dal piacere della condivisione, Maria Schneider affronta con “She said” l’indagine che tolse il coperchio nel cinema degli States e non soltanto alla piaga delle violenze sessuali e delle tante attrici (e di qualche attore) che denunciarono il dietro le quinte capeggiato dal produttore Harvey Weinsten; e Aleksandr Sokurov a immaginare in “Fairytale” che Stalin, Hitler, Mussolini e Churchill si ritrovino alle porte del paradiso; di Jerzy Skolimowski arriva da Cannes, dove ha vInto il Premio della Giuria, “EO”, storia di un asino che ha parecchi punti in comune con il “vecchio” Balthazar di Bresson (eravamo nel 1966), Mike Kaplan che racconta in “The sharpest girl in town” di Ann Sothern, attrice degli anni Trenta che concluse la propria carriera con “Le balene d’agosto” di Lindsay Anderson, Werner Herzog che omaggia una coppia di vulcanologi, perfetta incarnazione dell’eroe herzoghiano, in “The fire within: A requiem for Katia and Maurice Krafft”, Sam Mendes che offre al premio Oscar Olivia Colman una eccezionale performance con “Empire of light”, lettera d’amore al cinema.

Il cinema italiano può contare sui nomi del già Leone d’oro per il teatro Antonio Rezza (“Il Cristo in gola”, un film “tragico, comico, satirico, religioso”), sul debutto di Nicola Rondolino, “Tre punto sei”, “che sa trasformare Torino in un perfetto scenario neo-noir”, su Marco D’Amore con “Napoli magica” e su Marco Bocci con “La caccia”, su “The bad guy” diretto da Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi, con Luigi Lo Cascio e Claudia Pandolfi, ovvero “la mafia può distruggere completamente gli uomini che le danno la caccia?”. E ancora: di Daniele Vicari “Orlando” con Michele Placido, “La memoria del mondo” di Mirko Locatelli, un giallo attorno alla scomparsa di una donna, l’opera seconda (in concorso) di Andrea Magnani, “La lunga corsa”, surreale fiaba carceraria, “Svegliami a mezzanotte” di Francesco Patierno, tra memoria e inconscio. E molto altro ancora, per un’intera settimana di sguardi cinematografici.

 

Elio Rabbione 

 

 

Di seguito, l’immagine-guida del 40° TFF  dovuta a Ugo Nespolo; Olivia Colman in “Empire of Light” di Sam Mendes; Malcom McDowell in “Oh lucky man” di Lindsay Anderson; il regista Jerzy Skolimowski, autore di “EO”; una scena di “Napoli magica”, diretto da Marco D’Amore.

Nuovo punto vendita Aldi in via Vigliani a Torino

ALDI, parte del Gruppo ALDI SÜD, realtà multinazionale di riferimento della Grande Distribuzione Organizzata, ha inaugurato ieri giovedì 24 novembre 2022 il nuovo punto vendita a Torino, in Via Onorato Vigliani 157. La crescente attenzione da parte dei consumatori verso l’offerta conveniente e di qualità di ALDI rafforza il successo dell’azienda in Piemonte, dove ora sono 18 i negozi totali.

 

Il punto vendita, certificato con classe energetica A e sviluppato su una superficie di 1.032m2, è dotato di impianti fotovoltaici di ultima generazione con portata da 42 kWp. Aperto dal lunedì al sabato dalle ore 8:00 alle 21:00 e la domenica dalle ore 8:30 alle 20:30, il punto vendita offre ai propri clienti anche un parcheggio interrato con 62 posti auto gratuiti e una colonnina di ricarica elettrica da 22 kW.

 

Il nuovo negozio offre un assortimento compatto e completo ed è organizzato in modo efficace e intuitivo per offrire un’esperienza di acquisto sempre più “smart” che possa rispondere alle esigenze dei consumatori e permettere ai clienti di fare la spesa rapidamente, con semplicità e al giusto prezzo.

L’indagine sullo smog prosegue

Accolta l’opposizione degli avvocati di Torino Respira alla richiesta di archiviazione

Riceviamo e pubblichiamo

Continua l’impegno di Torino Respira nell’utilizzare la legge per tutelare il diritto di ciascun cittadino e cittadina a respirare aria pulita. È inoltre di pochi giorni fa infatti l’avvio anche di un’azione legale civile contro la Regione Piemonte

Il Tribunale di Torino, Sezione per le indagini preliminari, ha disposto la prosecuzione delle indagini nel procedimento penale scaturito da un esposto presentato nel 2017 dal presidente del Comitato Torino Respira, Roberto Mezzalama, finalizzato ad accertare se la situazione di grave inquinamento atmosferico che affligge da anni la nostra città possa integrare il reato di inquinamento ambientale (art. 452 bis codice penale) introdotto dal legislatore nel 2015.

Il Tribunale ha accolto l’opposizione degli avvocati di Torino Respira, Marino Careglio e Giuseppe Civale, alla richiesta di archiviazione presentata dai Pubblici Ministeri, ma in realtà era la stessa Procura della Repubblica a voler proseguire le indagini: la richiesta di archiviazione era stata presentata non perché le indagini avessero fatto emergere l’assenza di responsabilità in capo agli amministratori pubblici coinvolti, bensì per ottenere dal Giudice, attraverso uno stratagemma tecnico, l’autorizzazione al deposito di ben tre consulenze già disposte ad altrettanti professionisti, in quanto nel frattempo erano scaduti i termini di indagine previsti dal codice di procedura penale.

Il Giudice per le indagini preliminari ha assegnato un termine massimo di sei mesi ai Pubblici Ministeri per completare le indagini e speriamo che in tale modo si giunga rapidamente alla definizione di ogni approfondimento necessario.

Gli avvocati hanno già provveduto in questi anni a depositare in questo procedimento numerose memorie con le quali hanno approfondito gli aspetti giuridico-ambientali della vicenda, in quanto ritengono che la grave situazione di inquinamento atmosferico che affligge Torino abbia rilevanza anche di carattere penale.

Torino Respira usa il diritto per tutelare l’ambiente, in particolare per salvaguardare il diritto di ciascun cittadino e cittadina a respirare aria pulita, e continuerà a lavorare in questa direzione: è di pochi giorni fa infatti l’avvio di un’azione legale civile contro la Regione Piemonte per il diritto a respirare aria pulita e sana, promossa da Chiara, insieme al compagno, nell’interesse del loro figlio di sei anni.

“Gli enti territoriali, titolari di una posizione di garanzia in materia di tutela di qualità dell’aria,  hanno adottato negli anni misure inadeguate a raggiungere il rispetto dei valori limite di concentrazione degli inquinanti nell’aria previsti dalla legge, peraltro molto meno rigorosi di quelli suggeriti sin dal 2005 dall’OMS. Tale condotta, che ha concorso a cagionare la grave situazione di inquinamento che affligge l’aria di Torino, con i conseguenti danni alla salute affermati ormai da anni dalla letteratura scientifica in materia, può integrare il reato di inquinamento ambientale colposo, se non quello di disastro ambientale colposo”, afferma l’avvocato Marino Careglio, che con il collega Giuseppe Civale assiste il Comitato Torino Respira in questa azione legale.

Torino Respira

Per informazioni

www.torinorespira.it/

25 Novembre: le letture delle donne di Palazzo Madama

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 2022

 

venerdì 25 novembre ore 11 -17

 

Palazzo Madama – Camera delle Guardie (primo piano)

Piazza Castello, Torino

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 2022, le donne che lavorano a Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica propongono ai visitatori del museo, venerdì 25 novembre dalle ore 11 alle 17, la lettura di brani a tema.

Un’iniziativa per contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sul grave problema della violenza sulle donne, per ricordare le vittime di maltrattamenti, abusi e femminicidi e per combattere le discriminazioni e le disuguaglianze di genere.

Oltre alle letture, un video della Polizia di Stato dal titolo Questo non è amore, che ha l’obiettivo di aiutare le donne a difendersi da violenze fisiche, psicologiche, verbali ed economiche, sarà proiettatoper l’intera giornata sullo schermo nell’atrio del museo. Il video fa parte di una campagna permanente volta a contrastare il fenomeno della violenza contro le donne, sottolineando alcuni dei concetti chiave che in questi ultimi anni hanno portato ad affrontare il tema con maggiore sensibilità e consapevolezza, al fine di non colpevolizzare la vittima e di sostenerla anche nel suo legittimo desiderio di tornare a gestire in serenità la propria esistenza.

Il cortometraggio Linda (3’7”) di Dinamovie Picture, vincitore del Festival Piemonte Movie 2010 e adottato come campagna antiviolenza dalla TV Svizzera italiana, sarà presentato in Camera delle Guardie a partire dalle ore 15.

Linda si rifà a un ipotetico Carosello di fine anni ’50 con la sua narrativa e le sue esplicite citazioni visive e iconografiche in un rigoroso formato 4 terzi. Racconta di una donna che non viene più accettata delle amiche e che non si sente più ricambiata nel suo affetto da figlia e marito; il motivo le sfugge, ma una pubblicità del cofanetto Linda, vista per caso su un giornale, la illumina: si tratta di un kit composto da ciprie, detergenti e un foulard alla moda, atti a nascondere gli evidenti segni delle violenze domestiche che subisce da parte di un marito apparentemente ineccepibile. Linda sperimenta i vari prodotti con soddisfazione crescente e scopre che l’accettazione sociale è di nuovo alla sua portata. L’amore non è un trucco, recita lo slogan che esplicita la connotazione ferocemente ironica dello spot.

Il programma

ore 11: Rebecca Abate legge Simone de Beauvoir, La femminilità, una trappola

ore 12: a cura della Polizia di Stato una storia tratta da Questo non è amore e proiezione video della campagna informativa del 2022 per le azioni di contrasto per la lotta alla violenza sulle donne

ore 13: Simonetta Castronovo legge Virginia Woolf, Le tre ghinee

ore 14: Cristina Maritano legge Giovanni della Casa, Se s’abbia a prender moglie

dalle ore 15: proiezione in Camera delle Guardie del cortometraggio Linda di Dinamovie Picture (3’07”)

ore 15: Daniela Falai legge Mary Wollstonecraft, Sui diritti delle donne

ore 16: Paola Ruffino legge Annie Ernaux, L’evento

ore 17: Tiziana Caserta legge Molière, L’école des Femmes

Corso di calligrafia all’Officina della Scrittura

Si apre una nuova stagione all’Officina della Scrittura con il Maestro Ernesto Casciato e i suoi nuovi Corsi di Calligrafia.
Sabato

26 novembre 2022

 

Onciale (formale)

 

Chiara e solenne, di diretta derivazione latina, rappresenterà di fatto la scrittura monastica per eccellenza. Ottimo stile per che si approccia alla punta tronca.

 

 

 

 

 

Sabato

25 febbraio 2023

 

Italico (maiuscole)

 

Il Rinascimento italiano si è artisticamente espresso anche con le lettere scritte, infatti a quel periodo storico, risale questo splendido stile scrittorio che tutto il mondo ci invidia!
Di chiara leggibilità, diventerà di fatto la matrice di tutti gli stili occidentali corsivi.

 

Sabato

29 aprile 2023

 

Corsivo inglese (maiuscole)

 

Sicuramente lo stile corsivo più affascinante ed elegante, dove il contrasto tra i fini e le ombre è portato alla sua massima espressione!
L’eleganza ed il ritmo di questo stile scrittorio ne hanno decretato il successo planetario!

 

Sabato

28 gennaio 2023

 

Italico (minuscole)

 

Il Rinascimento italiano si è artisticamente espresso anche con le lettere scritte, infatti a quel periodo storico, risale questo splendido stile scrittorio che tutto il mondo ci invidia!
Di chiara leggibilità, diventerà di fatto la matrice di tutti gli stili occidentali corsivi.

 

Sabato

25 marzo 2023

 

Corsivo inglese (minuscole)

 

Sicuramente lo stile corsivo più affascinante ed elegante, dove il contrasto tra i fini e le ombre è portato alla sua massima espressione!
L’eleganza ed il ritmo di questo stile scrittorio ne hanno decretato il successo planetario!

 

 

Sabato

27 maggio 2023

 

Variazioni di Onciale

 

Partendo dallo stile aulico e formale che ha contraddistinto tutto l’alto Medioevo, si studieranno le sue forme variate e “moderne” che ci
stupiranno non poco per freschezza ed impatto visivo!

 

 

INFORMAZIONI e COSTI:

 

Corso di un giorno: 80 euro a persona

Corso di due giorni: 150 euro a persona

 

Orario: dalle 10:00 alle 18:30

con pausa pranzo dalle 13:00 alle 14:00

Si informa che il ristorante L’Officina è chiuso il weekend.

 

Su prenotazione a info@officinadellascrittura.it o chiamare il numero 011 0343090

 

Minimo 6 partecipanti, massimo 15.

I giovani contro la violenza di genere

Parte la campagna social contro la discriminazione e la violenza di genere realizzata insieme agli studenti di 4 scuole di altrettante città con l’utilizzo di diverse forme di linguaggio artistico e l’applicazione di nuove tecnologie.

 

Presenti gli studenti dell’Istituto Tecnico Industriale Statale Amedeo Avogadro di Torino

 

Una rappresentanza degli studenti  della quarta e quinta dell’Istituto Tecnico Industriale Statale Amedeo Avogadro di Torino ieri mattina a Roma presso la Casa Internazionale delle Donne di Roma,  per presentare la nuova Campagna “Comunicatio Manifesta. Giovani contro la violenza di genere” di BEAWARENOW, l’Associazione che è tesa a combattere la disuguaglianza di genere grazie all’utilizzo di differenti linguaggi e discipline artistiche, nuove tecnologie con un approccio partecipativo.

Una Campagna che ha coinvolto, durante l’anno scolastico 2021-22, gli studenti degli istituti superiori di 4 città pilota, in altrettante regioni, e che è tesa ad essere un antidoto contro gli stereotipi i modi e le tendenze proprie della violenza di genere. Le altre scuole coinvolte sono state: la quarta e la quinta dell’Istituto Tecnico Industriale Renato Cartesio di Cinisello Balsamo (MI), la IV dell’Istituto d’Istruzione Superiore Cellini Tornabuoni di Firenze e la terza classe dell’Istituto Tecnico Luigi Einaudi di Roma.

All’evento romano, al quale partecipano i rappresentanti degli studenti e delle studentesse delle 4 scuole coinvolte, si è allestita una Mostra a cura di Janine von Thungen – scultrice e socio fondatore di BEAWARENOW – composta a due sculture bianche di corpi femminili, alte 2,30 metri, senza né testa né piedi. Grandi ‘canvas’ al femminile sulle quale sono proiettati le immagini scelte dai ragazzi durante i Laboratori. Regula Burelle, svizzera francese e appassionata d’arte, ha ‘abbracciato’ il progetto di BEAWARENOW, non solo sostenendolo, ma anche permettendo la realizzazione del taglio 3 D in polistirolo a Parigi delle 2 sculture. Il video della Campagna Comunicatio Manifesta, realizzato insieme ai ragazzi e alle ragazze delle scuole coinvolte, sarà lanciato alle ore 12:00 online, proseguendo la sua diffusione sui social dell’Associazione.

Il Progetto e la Campagna, tra l’altro, sono stati supportati da Banca d’Italia, Fondazione Cariplo, Fondazione CRT (Cassa di Risparmio di Torino).

Anche questo anno Gucci attraverso CHIME FOR CHANGE, la Campagna globale di Gucci lanciata nel 2013 per raccogliere, unire e rafforzare le voci a sostegno della parità di genere, conferma il proprio sostegno a BEAWARE NOW e la Campagna Comunicatio Manifesta.

“L’arte ha sempre avuto una fascinazione complessa e profonda per il corpo femminile, ma in questi anni il panorama della creatività deve confrontarsi con una società schizofrenica: da una parte si afferma il body positive e movimenti come Non una di meno, dall’altra imperversa una comunicazione che esalta modelli di perfezione fisica improbabili e l’universo dei social si caratterizza come il terreno della manipolazione digitale e dell’esibizione. Il corpo femminile è un terreno di scontro. Il luogo di un impatto – a volte drammatico – fra visioni diverse e inconciliabili. È un tema fondamentale per capire come evolve la nostra società.” Ha messo in evidenza Janine von thungen, artista e co fondatrice di BEAWARENOW.

Tutti gli studenti hanno partecipato ai Laboratori più formali come quello Socio-Culturale per il quale ci si è avvalsi delle operatrici della Cooperativa Befree che supportano le donne vittime di violenza, con loro si è affrontato il tema degli stereotipi e delle discriminazioni, utilizzando i giochi di ruolo e chiedendo, agli studenti e alle studentesse, di indicare due parole per “uomo” e due per “donna”. A seguito della visione del video “L’uomo derubato”, che ribalta gli stereotipi, si sono soffermati su come la violenza di genere sia un fenomeno strutturale e, in particolare, hanno analizzato su cosa si intenda con genere, come si esplichino le discriminazioni e la narrazione della violenza.

Il Laboratorio di Diritto Internazionale è stato condotto da alcuni docenti universitari e professionisti del settore. Nell’introdurre la Convenzione di Istanbul hanno suscitato l’attenzione dei ragazzi e delle ragazze sulla scelta della Lego di produrre giocattoli gender neutrali e posto la questione se gli Stati siano obbligati ad avviare campagne di sensibilizzazione, che incentivino ed adottino delle policy gender sensitive e, allo stesso tempo, debbano inserire nei curricula scolastici alcune lezioni sulla sensibilità di genere.

Tra i Laboratori creativi vi è stato quello di Regia tenuto da Alberto Guerri – formatore, fotografo e grafico al Centro sperimentale di cinematografia – che ha dato la possibilità di conoscere al meglio gli strumenti necessari per realizzare dei video per le interviste e per il backstage, che fossero utili per la Campagna di informazione e sensibilizzazione contro la violenza di genere, grazie all’impiego sia degli strumenti tecnologici, che tutti i ragazzi e le ragazze in genere utilizzano come gli smarthphone, le videocamere e le fotocamere, che di quelli forniti dall’Associazione, in questo caso microfoni lavalier e ciack; il gruppo dei partecipanti al laboratorio sono stati suddivisi in mini troupe e a ciascuno è stato assegnato un compito ed un ruolo diverso.

Il laboratorio di Movimento corporeo è stato gestito dall’Associazione Tadan e tenuto da Teresa Farella – danzatrice performer, Danzamovimentoterapeuta METODO DMT-ER© socia APID, dottoressa in scienze dell’educazione, regista e coreografa – ha messo al centro del lavoro il corpo e grazie all’esperienza pratica sul gesto e sul movimento gli studenti e le studentesse hanno potuto prendere coscienza del proprio essere come contenitore di vissuti, di emozioni e come strumento di comunicazione.

Altrettanto interessante il Laboratorio di Comunicazione Sociale del quale è stata responsabile Giulia Smerilli, social media specialist, che ha messo in evidenza come la comunicazione digitale abbia una valenza ed un peso nell’informazione molto importante e, allo stesso tempo, ha sottolineato la sua pericolosità. Soprattutto ha fatto comprendere quali siano i passaggi chiave che conseguano la realizzazione di una Campagna di comunicazione ‘social’ coerente ed integrata, mettendo una particolare attenzione al copywriting e al visual.

Due i Laboratori che sono stati realizzati solo in alcune scuole: in quelle Firenze e di Roma, dove si sono tenuti il Laboratorio di Musica condotto da Massimo Nunzi – compositore, trombettista e musicologo italiano – insieme a Francesco Forni – compositore, chitarrista e cantante – che aveva lo scopo di suscitare il desiderio, da parte degli studenti e delle studentesse, di esprimersi mettendo in evidenza la loro capacità di affrontare le situazioni proposte, il tutto in una in chiave musicale. Ne è scaturito un ‘risultato musicale’, brani, nati dallo sforzo individuale dei ragazzi e delle ragazze e della loro volontà di mettersi in gioco e che fanno parte della colonna musicale della Campagna.

Mentre a Torino Massimo Polello – calligrafo professionista – ha tenuto il Laboratorio Social lettering, che ha prodotto 5 loghi: 4 delle singole scuole ed uno per il titolo della Campagna ‘Comunicatio manifesta’. Tutti i partecipanti hanno lavorato, con una grafica detta Script, ad un lettering design anni ‘50/60. Ogni classe ha elaborato i loghi a mano con il supporto dei modelli di lettering, esprimendo al meglio la propria creatività e migliorando ciascuno la percezione delle proprie capacità.

Al termine di tutti gli incontri gli studenti e le studentesse hanno caricato su un drive dedicato le loro video interviste ed ogni risultato frutto del lavoro svolto all’interno dei diversi Laboratori come: i video delle coreografie realizzate con la formatrice, i brani musicali realizzati con i musicisti, oggetto della Campagna social Comunicatio Manifesta.

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Uccide la madre a coltellate e chiude il corpo in un sacco

Tragedia familiare a Gabiano, piccolo centro del Casalese dove un ragazzo di 25 anni, in base alle prime ricostruzioni,   avrebbe ucciso la madre a coltellate  in un violento litigio. Sul posto i carabinieri che hanno fermato il giovane, costituitosi.  Sono  in corso gli accertamenti dei militari sul luogo dell’accaduto. Il ragazzo aveva messo il corpo della mamma dentro un sacco dell’immondizia.