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Controlli di polizia nelle periferie di Torino, 550 persone identificate

Nei servizi di controllo straordinario del territorio ad “Alto Impatto”, svolti dai Commissariati di P.S. con l’ausilio degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, in aree cittadine interessate dallo spaccio di sostanze stupefacenti e dal degrado, in Corso Giulio Cesare, via Salassa, via Cimarosa, Piazza Derna, via Pergolesi, Corso Toscana, Corso Venezia, via Nizza, nell’area di San Salvario e zone limitrofe si è proceduto all’identificazione di oltre 550 persone, al controllo di 21 attività commerciali e di più di  novanta veicoli.

Tra gli esercizi commerciali, cinque nell’area ricompresa tra via Cherubini, via Pergolesi e Piazza Derna, sono stati sottoposti a chiusura per carenze igienico sanitarie o per assenza del Documento Valutazione Rischi. Sono  state elevate sanzioni per un valore di 28.000 euro.

Sono stati  arrestati due uomini. Sul primo, di 37 anni, pendeva la misura della custodia cautelare in carcere.  Il secondo, sottoposto a controllo nel quartiere Aurora, è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Ecco come saranno i Giardini Reali inferiori

Far dialogare l’innovazione con il parco storico: è il focus della riqualificazione dei giardini Reali Inferiori, il cui cantiere è in partenza in questi giorni. Si tratta di uno degli interventi di manutenzione straordinaria che riguardano otto aree verdi cittadine, una per circoscrizione, che saranno oggetto di un completo restyling grazie a fondi React Eu Pon Metro.

 

Entro l’estate questo importante spazio di aggregazione della Circoscrizione 1 verrà restituito ai cittadini completamente rinnovato, con interventi all’insegna dell’inclusione e attenti agli aspetti didattico-scientifici dell’area ludica, e con soluzioni progettuali all’insegna della resilienza ambientale, in un contesto ad alta valenza storica, culturale e artistica.

L’area oggetto dei lavori è la porzione dei Giardini Reali sottostante il giardino del Duca e il Bastion Verde – l’ultima traccia rimasta dell’antica fortificazione della città – e adiacente l’edificio dell’orangerie che ospita il Museo Archeologico. L’attuale assetto è il risultato di un complesso processo di stratificazione storica, avvenuto a seguito delle demolizioni delle fortificazioni nel periodo napoleonico e alla nascita dei viali alberati di circonvallazione. Adibita alle prime partite di pallone al bracciale nel XVIII secolo e in seguito (1864) anche giardino zoologico reale, a inizio novecento l’area fu destinata a parco pubblico, diventando un luogo di piacere e di svago per i torinesi, a ridosso dell’antico centro di potere della monarchia.

Per migliorarne la fruibilità, e nel contempo inserire pienamente i giardini Reali nei percorsi turistici, enfatizzandone il ruolo centrale, nel 2014 la Città ha presentato al Demanio un piano di valorizzazione dell’area verde, che con questo intervento giunge ora a compimento.

Il progetto prevede la totale riqualificazione dell’area giochi, con la sostituzione delle attrezzature obsolete e l’inserimento di nuova attrezzature, destinate in prevalenza alle fasce d’età prescolare e scolare, con un’ambientazione tematica che rievocherà le diverse fasi storiche dell’area: dalla vocazione di luogo di battaglia e di giostra medievale, alla presenza degli animali nello zoo voluto da Vittorio Emanuele II, fino al ruolo più recente di scambio sociale e culturale, cerniera tra città moderna e centro storico barocco.

La configurazione movimentata del terreno ai lati del giardino verrà valorizzata con l’inserimento di scivoli da pendio, e la dotazione ludica sarà arricchita da alcune installazioni di tipo didattico-scientifico (giochi di abilità, sonori e di illusione ottica) idonee anche a supportare l’attività all’aperto dei vicini istituti scolastici.

Completamente rinnovate anche le pavimentazioni esistenti, con l’utilizzo di sedime in stabilizzato nelle aree libere, per filtrare le acque meteoriche e ridurre il carico della rete di smaltimento, e una nuova pavimentazione antitrauma dai colori vivaci nelle aree dove sono presenti i giochi.

Per assicurare la fruizione in totale sicurezza dei piccoli ospiti del giardino verrà ampliata la siepe in Ligustrum che delimita l’area giochi, mentre sarà rinnovato il cancello che chiude il giardino.

Francesco Tamburello

Scambio formativo con la polizia locale della Catalogna

Vigili torinesi a Barcellona per apprendere le procedure della Catalogna e, in parallelo, agenti della Guàrdia urbana sotto la mole a caccia di informazioni sui metodi di lavoro subalpini. Questo solo uno degli scenari che l’accordo tra il Piemonte e la regione spagnola potrà presentare: l’obiettivo, annunciato  in prima Commissione presieduta da Carlo Riva Vercellotti, da parte dell’assessore Fabrizio Ricca, è quello di un confronto attivo e didattico tra tutti i vigili urbani dei Comuni piemontesi e quelli della Catalogna.

La notizia è emersa nell’illustrazione dei capitoli del “Bilancio di previsione finanziario 2023-2025” relativi appunto a sicurezza e polizia locale. Su sollecitazione di Diego Sarno (Pd), la Giunta ha chiarito che è stata scelta la Catalogna “in quanto si è optato per una realtà territoriale non troppo lontana. Inoltre si tratta di una situazione istituzionale legislativa simile a quella italiana: la Spagna ha una struttura come la nostra, a differenza della Francia, che è più centralista o di Germania e Svizzera, che sono Stati federali”.

In generale, poi, “il contenuto della collaborazione è uno scambio. Mandiamo personale là per vedere come formano la polizia locale e loro lo mandano da noi, per fare altrettanto. Si tratta di una materia soggetta a frequenti aggiornamenti tecnici, quindi si tratta di esperienze utili“.

Per la formazione della Polizia locale, in ogni caso, il Piemonte destina i consueti 850mila euro, ha ricordato Ricca, ma in considerazione dell’aumentata richiesta di professionalità, si è deciso un incremento di 400mila euro l’anno per il prossimo biennio.

Disturbi alimentari, alla Città della Salute di Torino trattamenti innovativi

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I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA) sono patologie che tendono a durare molti anni ed a peggiorare nel tempo, talvolta con esito letale: i morti nel mondo nel 2019 sono stati 318.300: in particolare giovani con meno di 40 anni. La pandemia da COVID-19 ha accelerato un aumento dell’incidenza dei casi è un recente studio del 2023, appena pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Journal of Clinical Medicine dal gruppo di ricerca del Centro Esperto Regionale per la cura dei Disturbi dell’Alimentazione della Città della Salute di Torino (diretto dal professor Giovanni Abbate Daga), ha inoltre evidenziato un peggioramento dei sintomi: dopo la pandemia, i ragazzi hanno preoccupazioni più elevate e svolgono di gran lunga molta più attività fisica al solo scopo di dimagrire, anche in condizioni di estrema emaciazione rispetto a prima del 2020.

Due innovativi trattamenti verranno affiancati da oggi  a quelli già esistenti presso il Centro Esperto Regionale per la cura dei Disturbi dell’Alimentazione della Città della Salute di Torino. Il primo, di tipo biologico e sperimentale – che partirà dal 15 aprile 2023 per i soggetti ricoverati – consiste nella somministrazione per 2-4 settimane di sedute quotidiane di 40 minuti di stimolazioni magnetiche di un’area specifica del cervello  che è deputata al controllo emotivo. Nella cura della depressione  ha già dato buoni risultati.

Il secondo trattamento è di tipo psicologico ed introduce nella cura dei disturbi dell’alimentazione uno strumento psicoterapico ben noto ed efficace per la cura dei traumi: il trattamento EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing). Tale psicoterapia ambulatoriale è stata attivata presso l’ospedale Molinette da ottobre 2022. Si tratta di una tecnica di rievocazione di ricordi traumatici mediante il movimento degli occhi. Questo  metodo attiva i ricordi emotivamente procurando un positivo effetto.

In Piemonte pochi terapisti occupazionali

La presenza di terapisti occupazionali in Europa è dieci volte superiore a quella italiana. Si tratta di 39 professionisti ogni 100.000 abitanti. In Italia è pari a 3,9: il Piemonte, che ne conta 174, ne ha 4,1 ogni 100.000 abitanti, sempre notevolmente al di sotto degli standard europei. Il dato è emerso nel corso dell’audizione della Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco, con i rappresentanti delle Associazioni parkinsoniane e con il presidente della Commissione d’Albo Terapisti occupazionali dell’Ordine di Torino, Asti, Alessandria e Aosta svolta su richiesta di Diego Sarno (Pd).

Alessio Ferrari, terapista occupazionale, ha sottolineato come il proprio lavoro consista “nell’intervenire di fronte a un infortunio, una malattia, una disabilità per sviluppare, mantenere, incrementare o recuperare le azioni ritenute importanti per la vita quotidiana. Un impegno che non di rado significa la presa in carico non solo del malato ma del suo nucleo famigliare”.

“Dei 174 terapisti occupazionali che operano in Piemonte – ha spiegato il presidente della Commissione d’Albo Dario Ellena – 95 operano su Torino, Alessandria e Asti e sono esterni alle Asl; 46, di cui 1 interno alle Asl, su Vercelli e Biella; 21, di cui 5 interni alle Asl, su Novara e il Vco e 12, di cui 1 interno alle Asl, su Cuneo”.

“Quello che chiediamo alla Regione – ha continuato – è di prestare attenzione alla nostra figura professionale per garantire un servizio qualitativamente migliore alla popolazione che ne ha bisogno”.

Il presidente Stecco ha osservato, a questo proposito, che “forse c’è un problema a monte, dal momento che non sono previsti, per il prossimo anno, corsi di laurea attivi per terapisti occupazionali in Piemonte. Le Università italiane non paiono puntare sull’attivazione di corsi di laurea specifici o dedicati, che sono solo 7 in tutta Italia”.

Massimiliano Iachini dell’Associazione italiana giovani parkinsoniani e Bruna Detachetis dell’Associazione I tremolini hanno illustrato le difficoltà cui va incontro chi è colpito dal Parkinson, “una delle malattie meno conosciute al mondo e che, a differenza di quanto si creda, non colpisce solo le persone adulte ma anche i giovani, che non di rado tendono a nasconderla per paura dello stigma”.

“Movimento, attività fisica e occasioni di socializzazione sono ‘ricette’ per combattere la malattia – ha sottolineato Iachini – e i rieducatori e i terapisti occupazionali sono fondamentale per contribuire a preservare e conservare le capacità di svolgere una vita il più possibile autonoma”.

“È fondamentale lavorare in rete – ha aggiunto Detachetis – auspichiamo che, anche grazie ai fondi del Pnrr, i collegamenti tra specialisti, medici di base e gli altri servizi a disposizione dei malati sul territorio possano diventare sempre più dinamici”.

Sono intervenuti, per richiesta di chiarimenti, Silvio Magliano (Moderati), Sarno, Monica Canalis (Pd) e lo stesso presidente Stecco.

Performer Italian Cup, le iscrizioni al primo campionato delle arti scenico-sportive della FIPASS

per gli atleti-performer dell’area di Torino doppia modalità (online e in presenza) per partecipare alle selezioni provinciali della Performer Italian Cup, il primo campionato delle arti scenico-sportive della FIPASS (Federazione Internazionale Performer Arti Scenico-Sportive), che in Italia co-organizza la competizione assieme allo CSAIn, ente di promozione sportiva del Coni. Entro il 20 marzo la partecipazione online con l’invio di video delle esibizioni, mentre per chi vuole partecipare in presenza l’appuntamento è per giorno  26 marzo nella sede dell’ASD Dancing School di Orbassano (via Alberto Nota 21).

Possono partecipare singoli performer (assoli), che possono presentarsi come performer completi (con capacità tecniche e interpretative in almeno due discipline) o come performer di canto, danza, recitazione, arti circensi e acrobatiche, coppie di artisti (duo), compagnie piccole (con massimo cinque componenti) e compagnie grandi (da sei componenti in su), divisi per fascia di età e per livello (livello C principianti, livello B intermedio e livello A avanzato). Gli atleti-performer che saranno giudicati idonei potranno partecipare alla fase regionale di selezioni, prevista a metà maggio, per proseguire con la fase nazionale, che si terrà dal 2 al 13 luglio a Roma (Camping Village Roma Capitol), in contemporanea agli Europei ai quali parteciperanno i vincitori delle precedenti edizioni nazionali dei Paesi affiliati, Italia compresa. All’interno della fase nazionale e di quella europea – che si concluderanno con l’assegnazione dei medaglieri – verranno date borse di studio internazionali e possibilità di contratti di lavoro, da sempre tratto distintivo del Campionato FIPASS.

Per informazioni e supporto ci si può rivolgere alla segreteria (tel. 3298346593 e mail infometodopasspiemonte@gmail.com) oppure alle coach Alessandra Colucci (specialista di danza modern e contemporanea, presidente del team, tel. 340 690 1372), Angela Costabile (cantante e cantautrice, direttrice del Festival “Arte e bellezza”, consigliera, tel. 340 677 9174), Aurora Piazzolla (insegnante di danza classica e moderna, consigliera, tel. 392 206 6778).

«Il Piemonte – sottolinea la presidente nazionale Metodo Pass Ketty Capra, attrice, regista e drammaturga milanese– si sta rivelando una vera e propria fucina di talenti, che meritano tutta la nostra attenzione e che fanno grande il nome del nostro Paese». «Dopo lo stop forzato dovuto alla pandemia, il 2023 – ricorda Valentina Spampinato, catanese, performer e conduttrice televisiva, ideatrice e presidente internazionale Metodo Pass – registra una vera e propria rinascita del campionato, non solo grazie all’appuntamento con gli Europei ma anche grazie all’adesione di 36 Paesi nel mondo, tutti in gara in contemporanea per far confluire i vincitori nei Mondiali del 2024».

Alla Performer Italian Cup è dedicato l’omonimo Format Tv che già da due stagioni è in onda su Rai 2 con la conduzione di Valentina Spampinato, Presidente Internazionale Metodo Pass e ideatrice del Campionato, e Garrison Rochelle (https://www.raiplay.it/programmi/performeritaliancup).

Ecco il nuovo Punto 13 per le famiglie di Mirafiori Sud

VIA FARINELLI: LA FONDAZIONE AIEF INTENSIFICHERA’ IL SUO IMPEGNO

Dopo due anni di lavoro è stata inaugurata la riqualificazione del Punto 13, promossa dalla Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza con il sostegno e il contributo di Borello Supermercati e Be Am Impresa Sociale.

Non è rinato solo un presidio di servizi per il quartiere ma uno spazio di comunità.

La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose e il coraggio per cambiarle”. E’ la citazione di Sant’Agostino incisa sulla targa posta all’ingresso del nuovo Punto 13 di Via Farinelli. Dopo 15 anni di degrado e abbandono è rinata la nota galleria commerciale a cielo aperto per anni riferimento per i residenti della periferia sud della Città. Fino a pochi mesi fa risultavano chiuse otto attività su tredici e diverse ordinanze comunali imponevano, senza successo, la messa in sicurezza del centro. Una ferita per tutto il quartiere che ha sperato per anni in una svolta. Oggi il degrado, il pericolo, le serrande chiuse sono solo più un ricordo. E’ stato inaugurato il progetto integrato di riqualificazione urbana avviato due anni fa dalla Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza. Un percorso condiviso con il territorio, che ha coinvolto aziende profit ed enti no profit. con un investimento complessivo di 400 mila euro: 50 mila euro investiti dalla Cooperativa CTA per lo smantellamento del vecchio Punto 13 e 350 mila euro per la ricostruzione degli spazi. Fondi raccolti dalla Fondazione AIEF grazie al sostegno di aziende e benefattori, come Borello Supermercati, che hanno scelto di contribuire alla riqualificazione di uno spazio di comunità in un quartiere in seria difficoltà. Una cifra importante di fondi privati che generano una ricaduta significativa sia in termini di potenziamento del commercio locale sia in termini sociali: oggi 11 su 13 attività sono state riaperte e inaugurate, tra cui quella più attesa dai residenti: il supermercato Borello.

Ci si potrebbe chiedere perché una Fondazione che si occupa di infanzia e famiglie abbia realizzato un progetto di riqualificazione urbana. Qualche giorno fa un bambino, osservando i colori dei murales che oggi occupano i muri esterni del Punto 13 riqualificato, ha detto di essere felice perché quando esce di casa si tuffa in questi colori. Questa è la nostra risposta: i bambini, che abitino in centro o in periferia, hanno diritto a vivere in quartieri sicuri, curati e belli.” ha dichiarato Tommaso Varaldo, presidente della Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza. “La nostra Fondazione ha realizzato questo progetto non solo per riportare nuovi servizi per le famiglie del quartiere ma per creare un nuovo spazio di comunità, bello ed accogliente, capace di attrarre eventi ed iniziative culturali, educative ed aggregative. Questo sarà il nostro prossimo impegno, dopo la riqualificazione porteremo la rivitalizzazione.”, ha concluso Varaldo.

All’inaugurazione sono intervenuti il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il sindaco della città di Torino, Stefano Lo Russo, l’Assessore al commercio del Comune di Torino, Paolo Chiavarino e il presidente della Circoscrizione 2 Luca Rolandi. Al loro fianco rappresentanti delle istituzioni locali, della Questura, della Prefettura, dell’Asl Città di Torino. La Filarmonica Torino Mirafiori ha accompagnato il taglio del nastro suonando l’inno nazionale ed ha aperto la festa di quartiere che è stata organizzata nel nuovo piazzale del Punto 13. Oltre 20 associazioni di Mirafiori Sud erano presenti con un proprio gazebo allestito nel piazzale, che fino alle 16,30 ha accolto animazioni, giochi, sport e teatro per bambini e giovani.

Le feste sono tali quando c’è un importante risultato raggiunto e il fatto che quest’area oggi venga restituita ai cittadini, alle famiglie e in termini non solo di commercio e sicurezza ma anche come nuovo punto di aggregazione è davvero un ottimo traguardo. Insieme possiamo fare buone cose, potenziando i quartieri in termini di sicurezza e restituendo momenti di socialità, consentendo alle nostre famiglie di riappropriarsi dei propri spazi.” Ha dichiarato Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, nel suo intervento prima del taglio del nastro.

Bisogna ricucire le periferie di Torino! Arrivare oggi a tagliare un nastro è una conquista importante. La riqualificazione del Punto 13 è un progetto che ci ha colpiti proprio perché nasce dal privato e in cui crediamo per rilanciare il quartiere. Torino ha una tradizione molto forte in termini di cultura del lavoro e Mirafiori ne è un simbolo.” ha aggiunto Stefano Lo Russo, sindaco della Città di Torino.

Siamo molto felici dell’apertura del nuovo supermercato Borello nel quartiere Mirafiori Sud. Ancor di più perché il nostro coinvolgimento ha una valenza sociale. Nel progetto di riqualificazione del Punto 13 abbiamo creduto fortemente, fin dal principio, aiutando la Fondazione AIEF a coprire i costi di riqualificazione e decidendo di aprire un punto vendita per rispondere alle esigenze dei residenti. Io credo fermamente nelle potenzialità della periferia e, in particolare, in quelle di Mirafiori Sud.” Ha dichiarato Fiorenzo Borello, imprenditore e titolare di Borello Supermercati, primo ad aver abbracciato il progetto della Fondazione.

Il Punto 13 di Via Farinelli 36/9

Il Punto 13 di Via Farinelli 36/9, centro commerciale nato negli anni ‘70 per volontà del Comune di Torino per garantire servizi e attività commerciali di prima necessità ai residenti del quartiere, è stato per anni un riferimento per le famiglie di Mirafiori Sud. Negli ultimi quindici anni, complici la crisi economica e l’abbandono delle periferie, il centro è caduto sempre più nel degrado con la struttura fatiscente e pericolante, il piazzale malmesso e la chiusura di quasi tutte le 13 attività commerciali con il conseguente abbandono degli spazi. E’ all’interno di uno di questi spazi che nel 2021 AIEF ha aperto il Centro AIEF Torino Sud e, da subito, ha avviato un percorso, coinvolgendo il quartiere, per costruire un progetto capace di ridare vita non più solo alla galleria commerciale con servizi di prima necessità ma a nuovi spazi dedicati all’aggregazione sociale e alla promozione socio-culturale.

Il questionario AIEF

Una delle iniziative predisposte, proprio per poter individuare meglio le criticità e le esigenze del territorio, è stata la realizzazione di un questionario da sottoporre ai residenti. Dall’analisi dei 247 questionari raccolti, campione rappresentativo dei maggiorenni residenti nell’area tra Strada Castello di Mirafiori, Corso Unione Sovietica, Via Onorato Vigliani e Strada delle Cacce, è emersa fortemente l’esigenza di rinnovare e riqualificare il centro commerciale Punto 13 di Via Farinelli e la contigua Piazza Santi Apostoli. Le maggiori criticità emerse: 164 mancanza di un supermercato raggiungibile a piedi, 141 mancanza di uno sportello bancomat o punto-banca, 125 desertificazione delle attività commerciali di vario genere, 110 aumento del degrado in molte aree abbandonate o inutilizzate, 97 mancanza di luoghi aggregativi di prossimità per giovani e anziani.

Il progetto di riqualificazione

Il progetto AIEF per Mirafiori Sud è un esempio di progetto di riqualificazione urbana integrata capace di coinvolgere aziende, enti no profit, istituzioni e cittadini, uniti da un unico obiettivo. La rinascita del Punto 13 passa attraverso un importante intervento di riqualificazione strutturale che, con fondi privati raccolti da AIEF, ridà vita ad una galleria commerciale a cielo aperto con, inoltre, una funzione aggregativa, grazie agli spazi dedicati alle attività socio-culturali. La riapertura delle attività commerciali all’interno del centro è una risposta concreta alle esigenze emerse dai questionari raccolti: il primo partner che ha abbracciato questo progetto sociale è Borello Supermercati che risponde, non solo alla primaria esigenza dei residenti con l’apertura di un suo punto vendita, ma che ha scelto di essere tra gli sponsor insieme alla Be Am Srl Impresa Sociale e ad altri benefattori. La rinascita del Punto 13 è il primo passo verso la nuova vita della Piazza Santi Apostoli quale luogo per realizzare e ospitare eventi culturali e sociali.

Il nuovo Punto 13

L’interazione tra creatività giovanile, produzione culturale e riqualificazione del territorio si caratterizza nei muri esterni del Punto 13 che ospitano Murarte, progetto di arte urbana sostenuto dalla Città di Torino. Tutti gli spazi esterni, ovvero le aree comuni della galleria commerciale, sono stati riqualificati e resi sicuri, accoglienti e belli. Le attività commerciali e le associazioni hanno recuperato i tredici negozi che tornano ad ospitare servizi di prima necessità per le famiglie del quartiere. Alcuni di questi sono sede di attività socio-educative-culturali, partendo innanzitutto dagli spazi occupati dal Centro AIEF Torino Sud. Il degrado, lo spaccio, le pensiline pericolanti e i negozi chiusi sono solo più un ricordo. Oggi il Punto 13 vive.

Torino, donna precipita dal sesto piano e muore

Una donna è morta ieri dopo essere caduta dal sesto piano di un condominio di via Bevilacqua a Torino. Si tratta di un’anziana di 85 anni precipitata dal balcone del suo appartamento.  Sono giunti sul posto  i soccorsi, ma per la donna non c’è stato nulla da fare. Si è trattato probabilmente di un gesto volontario.

Consigliere leghista aggredito e picchiato brutalmente

Il capogruppo  leghista di Venaria Marco Palmieri, è stato preso a calci e pugni da un aggressore che lo ha lasciato a terra sanguinante. I titolari del bar del centro di Venaria davanti al quale è avvenuto il pestaggio hanno prestato i primi soccorsi a Palmieri che è stato successivamente operato in ospedale per ridurre le fratture al volto. La prognosi è di 40 giorni. Secondo fonti dei Carabinieri l’aggressione sarebbe dovuta a motivi personali e non politici.

Con il maxi concorso Asmel assunzioni in 700 Comuni del Piemonte

Sindaco di Carignano, comune capofila “Procedura necessaria per i nostri Comuni, soprattutto per il Pnrr”

Assunzioni smart nei Comuni piemontesi soci ASMEL, l’Associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli enti locali.

Dal 7 Marzo sono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale Concorsi e sul Portale InPA i maxi avvisi per gli elenchi di idonei alle assunzioni nei Comuni (legge 113/2021). Moltissimi i profili professionali richiesti, anche esperti tecnici per il PNRR, sia laureati che diplomati e operai specializzati. C’è tempo fino al 22 marzo per candidarsi. Chi sarà incluso negli elenchi ci resterà per tre anni o comunque fino all’assunzione a tempo indeterminato. I singoli enti locali interessati possono assumere in sole 5 settimane chiamando gli iscritti negli elenchi tramite interpello e svolgendo una sola prova selettiva.

Tra gli enti aderenti all’innovativa procedura ci sono Biella, Pinerolo, Poirino, Serravalle, Venaria Reale, Borgomanero, Santena, Moretta oltre naturalmente al Capofila della gestione associata, il Comune di Carignano. Il sindaco Giorgio Albertino, anche consigliere nazionale dell’associazione Asmel sottolinea «L’iniziativa, cui tutti i Comuni piemontesi possono aderire, coinvolge già diversi Comuni e rappresenta un modo più facile e veloce rispetto al classico concorso pubblico di procedere all’assunzione da parte degli Enti locali in conformità a tutte le regole contabili».

L’obiettivo del nuovo Maxi Concorso indetto da Asmel è anche quello di integrare gli elenchi dei profili banditi nel 2022 e messi a disposizione delle esigenze dei 4mila enti locali soci dell’Associazione, di cui 738 del Piemonte.

Tante le assunzioni che si stanno formalizzando proprio in questi giorni in Piemonte, ad esempio, nel comune di Pinerolo stanno per essere assunti 9 amministrativi di categoria sia C che D.

Dal Comune di Moretta fanno sapere che «è imminente l’assunzione di un amministrativo C e altre procedure sono in fase svolgimento per figure legate al PNRR. L’accordo con Asmel ha dato la possibilità di reclutare personale motivato e qualificato con una procedura innovativa e veloce».

Soddisfatto il Consorzio Chierese per i Servizi della Città Metropolitana di Torino che ha appena assunto utilizzando gli Elenchi di idonei già disponibili. La responsabile del Personale conferma «Procedura di un livello elevato e ben organizzata. La selezione svolta in modo telematico è stata una garanzia di efficienza e trasparenza. È uno strumento snello e rapido per supportare gli Enti Locali spesso oberati di lavoro e burocrazia». Mentre la neoassunta presso il Consorzio sottolinea i vantaggi anche per gli idonei «Un’ottima opportunità per ampliare le possibilità di ingresso nella PA che facilita il processo di selezione, soprattutto per piccoli enti con meno risorse».

Per info visita il sito: https://www.asmel.eu/elencodiidonei