CRONACA- Pagina 79

Ruba tablet nello studio medico: arrestato

Il 27 novembre sera, a Mappano (TO) attorno alle 21, i carabinieri della stazione di Leini’ hanno arrestato un quarantenne della zona, noto alle forze dell’ordine,  perché poco prima aveva rubato un tablet in uno studio medico di quel comune, previa effrazione della porta di ingresso.

La refurtiva è stata restituita alla legittima proprietaria, medico di base, mentre l’interessato è stato tradotto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.

ATC Piemonte: la Corte dei Conti assolve tutti

La Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale per la Regione Piemonte ha deciso, con la sentenza 198/24 la questione relativa alla responsabilità amministrativa di 11, tra Direttori Generali e Dirigenti dell’Agenzia Territoriale Piemonte Centrale (ATC), per presunta incuria nella riscossione dei canoni di edilizia popolare per un totale di circa 21 milioni di euro. Più nel dettaglio, secondo gli inquirenti, la mancanza di indicazioni da parte della dirigenza sul recupero di tali crediti avrebbe avuto come conseguenza la perdita per prescrizione di ingenti somme, a titolo di canoni locativi non riscossi. Il danno sarebbe stato dolosamente occultato a livello contabile. La Corte dei Conti, all’esito del giudizio, ha respinto integralmente la ricostruzione della Procura, ritenendo le contestazioni in parte prescritte e in parte infondate nel merito, rilevando una grave carenza di prova e una erronea ricostruzione della presunta responsabilità erariale. Gli avvocati Carlo Merani e Roberto Serventi, difensori di 6 convenuti in giudizio, hanno espresso grande soddisfazione per l’accoglimento delle tesi difensive, per aver visto scagionati dalle accuse i propri assistiti.

 

Mara Martellotta

L’impegno della Regione per la metropolitana torinese

La Regione Piemonte puntualizza in una nota il suo impegno per l’ampliamento della metropolitana di Torino.

L’assessore alle Infrastrutture strategiche Enrico Bussalino fa presente che “siamo costantemente in contatto con il Governo, che ha sempre dimostrato attenzione e disponibilità rispetto alle esigenze del territorio. La realizzazione della tratta Fermi-Cascine Vica della Linea 1 rappresenta un’opera strategica e indispensabile per lo sviluppo del territorio torinese e dell’intera area metropolitana”.

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato il 17 settembre scorso due ordini del giorno finalizzati a garantire il reperimento dei fondi necessari per il completamento dei lavori e l’acquisto dei convogli indispensabili per l’operatività della tratta. Le difficoltà legate al rincaro delle materie prime hanno infatti determinato un aumento dei costi, stimato in circa 25 milioni di euro per il completamento delle opere civili, cui si aggiungono 145 milioni necessari per l’acquisto dei nuovi treni. “In questa direzione – afferma Bussalino – la Giunta regionale sta lavorando congiuntamente con le amministrazioni comunali dell’area ovest di Torino e con la Città di Torino per sollecitare i finanziamenti indispensabili al completamento dell’intervento”. A conferma di questo impegno, la Regione ha già trasmesso una nota al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti rappresentando le istanze territoriali e richiedendo con urgenza la copertura finanziaria necessaria.

Per quanto riguarda il progetto della Linea 2, Bussalino evidenzia che “la Regione ritiene che sia strategico non solo per la città ma per l’intera regione. Il Governo è da sempre vicino al territorio e agli Enti locali nel sostenere la realizzazione di quest’opera”. Infatti, su richiesta della Regione e e del Comune di Torino, è stato nominato Bernardino Chiaia commissario straordinario per garantire una gestione più efficiente e virtuosa dei tempi e delle procedure e il suo ruolo è è pienamente operativo.

“Questi progetti – conclude l’assessore – sono cruciali non solo per migliorare la mobilità sostenibile, ma anche per sostenere la competitività economica e la qualità della vita nelle comunità coinvolte. Confidiamo che, grazie a un lavoro sinergico tra le istituzioni, si possano reperire rapidamente le risorse necessarie per concludere questa infrastruttura strategica per il Piemonte e l’intero Paese”.

Non solo robot: i successi dell’ortopedia dell’anca

Lo sport dopo una protesi: una realtà non più solo per gli atleti

Riprendono l’attività sportiva dopo un impianto di protesi d’anca: Danilo, 70 anni, che ha concluso un trekking sull’Himalaya a un anno dall’intervento, e Roberto, anche lui 70 anni, che dopo 3 mesi dalla stessa operazione chirurgica ha vinto un torneo di padel.

Entrambi i pazienti sono arrivati all’intervento dopo un lungo periodo di difficoltà di deambulazione dovute alla patologia e forti dolori articolari, che incidevano pesantemente sulla qualità della vita.

«Questo intervento mi ha permesso di realizzare un sogno: l’avventura sull’Himalaya – ha spiegato Danilo – motociclista da sempre, con un gruppo di amici ho raggiunto i 5.799 metri percorrendo strade sterrate, oltrepassando guadi e sabbia nella zona di Ladakh fino al passo certificato più alto al mondo UMLING LA. Ringrazio il professor Castoldi e tutta la sua equipe per quello che hanno fatto, sono stati degli angeli che mi hanno riaperto delle mete e una progettualità che pensavo perdute».

«Il padel è un hobby che condivido con gli amici e colleghi – ha dichiarato Roberto, maestro e tecnico nazionale di tennis – vincere il torneo pochi mesi dopo l’intervento è stato importante e ha premiato anche gli sforzi fatti per la riabilitazione, ma il grande merito è dell’equipe di ortopedia che ringrazio infinitamente».

Sono due dei circa 200 casi annui di impianto di protesi condotti dalla equipe di Chirurgia dell’Anca dell’Ortopedia e Traumatologia del San Luigi Gonzaga di Orbassano, diretta da Filippo Castoldi, professore dell’Università degli Studi di Torino.

L’impianto di una protesi osteo-articolare non è più un tabù limitante: la ripresa dell’attività sportiva agli stessi livelli pre/intervento è ormai la normalità, non solo per calciatori o atleti professionisti: il 70% dei pazienti adulti con età superiore ai 75 anni sottoposti a intervento di protesi d’anca riprende l’attività fisica, dopo soli 1/3 mesi dall’impianto.

Lo dimostrano i dati della letteratura internazionale e l’esperienza chirurgica testimoniata dall’Ortopedia del San Luigi.

«Si tratta di un successo della tecnica medica – ha sottolineato Filippo Castoldi – i cui progressi sono paralleli all’avanzare della tecnologia, che è uno strumento preziosissimo anche per la chirurgia protesica dell’anca, ma che è sempre subordinata alla competenza, all’aggiornamento e all’esperienza dei professionisti sanitari».

«L’eccellenza della sanità piemontese è prima di tutto l’eccellenza delle competenze professionali di medici, infermieri e delle altre figure sanitarie all’opera nei nostri ospedali – ha dichiarato Federico Riboldi, Assessore alla Sanità della Regione Piemonte – in cui quotidianamente si lavora, in costante aggiornamento, per mantenere sempre alta l’offerta di salute ai cittadini, che possono contare su grandi professionalità, supportate da una dotazione tecnologica all’altezza».

«L’Ospedale San Luigi negli anni ha sviluppato competenze multispecialistiche di altissimo livello – ha commentato Davide Minniti, Direttore generale AOU San Luigi Gonzaga – assicurando alla popolazione del territorio cure e assistenza di eccellenza. L’ortopedia è senz’altro una delle specialità di punta nella nostra offerta azienda sanitaria».

 

DI CHE INTERVENTO SI TRATTA

I due interventi citati sono stati condotti senza l’ausilio di strumenti digitali ma con approccio ortopedico tradizionale: nel caso del signor Danilo in particolare, si è trattato impianto protesico eseguito con via d’accesso anteriore, che ha la caratteristica di non violare strutture muscolari e di mantenere quindi integri i tessuti molli. Per l’intervento sono stati utilizzati strumenti oggi disponibili ad un altissimo livello di specializzazione, che permettono al chirurgo un alto grado di precisione. Tecniche anestesiologiche e di controllo del dolore postoperatorio, l’utilizzo di farmaci e di tecniche chirurgiche che rispettano i tessuti e riducono al minimo la perdita ematica hanno concorso al successo dell’intervento.

La riabilitazione e la ripresa del carico avviene, in casi come questo, nello stesso pomeriggio della giornata dell’intervento o il giorno successivo, con l’aiuto dei fisioterapisti che permettono il ritorno alla normalità in modo precoce evitando l’allettamento, nemico della ripresa del paziente.

I DATI DELLA CHIRURGIA DELL’ANCA DEL SAN LUIGI GONZAGA DI ORBASSANO

L’equipe di chirurgia dell’anca del San Luigi è composta anche dagli ortopedici Lorenzo Mattei, Stefano Mortera, e Giulia Sandrucci.

L’ortopedia del San Luigi, per quanto riguarda la Chirurgia dell’anca, ha un volume di attività di circa 200 protesi impiantate/revisioni annue, 2.400 visite ambulatoriali e circa 120 infiltrazioni ecoguidate annue.

GivingTuesday, Mole illuminata per la Giornata Mondiale del Dono

L’Italia torna a illuminarsi di rosso per promuovere i valori della generosità solidale: da Firenze a Padova, da Lecce a Ventimiglia, da Torino a Taranto, da Venezia a L’Aquila, da Trento a Potenza, fino ai comuni più piccoli, sono circa 80 i Comuni italiani che il 3 dicembre aderiranno all’iniziativa del GivingTuesday, la Giornata Mondiale del Dono, che sarà celebrata in tutto il mondo per creare una sensibilità collettiva sull’importanza del dono in tutte le sue forme. Un’onda internazionale che è partita nel 2020, quando il movimento globale del GivingTuesday ha lanciato per la prima volta l’idea dei monumenti in rosso nelle principali città del mondo, dal Cristo Redentore a Rio de Janeiro, alla Sagrada Familia a Barcellona fino alle cascate del Niagara in Canada. Quest’anno, per la seconda volta in Italia, anche i principali monumenti del Bel Paese aderiranno all’iniziativa grazie alla collaborazione tra la Fondazione Filantropica AIFR – ETS e ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani.

“I bellissimi monumenti delle nostre città sono la testimonianza della immensa tradizione culturale del nostro paese, illuminarli di rosso per celebrare il Giving Tuesday significa dare un messaggio forte e significativo: che anche la generosità è una componente essenziale e fondante del nostro patrimonio” – dichiara Marco Cecchini, Presidente della Fondazione AIFR– “Un patrimonio immateriale di valori, che nei gesti piccoli e grandi di milioni di italiani, ogni anno, ogni giorno, si trasforma in progetti e iniziative in grado di cambiare le nostre comunità e trasformare in meglio la vita di milioni di persone, in Italia e nel mondo”.

L’iniziativa “Italia in rosso” illuminerà nella serata del 3 dicembre i punti simbolici delle città italiane di tutto lo “stivale” e delle sue isole, con un’adesione in continua crescita che alla data di oggi conta quasi 80 comuni con altrettanti monumenti storici, dal David di Michelangelo a Firenze alla Torre campanaria di Palazzo Moroni a Padova, dal Palazzo della Loggia a Brescia ai palazzi di Ca’ Farsetti e di Ca’ Loredan su Canal Grande a Venezia, dalla Mole Antonelliana di Torino al Palazzo del Podestà a Bologna, dalla Basilica di San Francesco ad Assisi alla Fontana Luminosa dell’Aquila, dal Sedile di Piazza Sant’Oronzo a Lecce al Palazzo San Giorgio a Reggio Calabria, dal Torrino del Bastione di Saint Remy di Cagliari al Palazzo degli Elefanti di Catania.    

I COMUNI ITALIANI CHE HANNO ADERITO AL GIVINGTUESDAY

Sino ad oggi hanno dato la loro adesione i Comuni di: Acri, Agropoli, Arezzo, Assisi, Atessa, Augusta, Avellino, Aymavilles, Bagnacavallo, Bologna, Brescia, Cagliari, Campi Bisenzio, Cardano al Campo, Carpi, Castel Belforte, Catania, Catanzaro, Cave, Charvensod, Fabriano, Fano, Fiorenzuola d’Arda, Firenze, Formigine, Fossacesia, Genova, Gragnano Trebbiense, Gressoney-Saint-Jean, Guardiagrele, Guiglia, Jovençan, La Spezia, L’Aquila, Lecce, Lucca, Mantova, Marnate, Massa Lombarda, Modena, Monte Porzio Catone, Monte San Pietro, Murialdo, Oyace, Padova, Palazzolo sull’Oglio, Piacenza, Pisa, Pont-Saint-Martin, Potenza, Quiliano, Rapallo, Ravarino, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Riano, Rimini, Rocca San Giovanni, San Giovanni Teatino, San Lazzaro di Savena, San Severino Marche, San Zenone al Po, Sarzana, Savona, Sestri Levante, Taranto, Teramo, Torino, Trento, Trieste, Udine, Valsavarenche, Valsavarenche, Venezia, Ventimiglia.

Qui la lista dei comuni aderenti, in continuo aggiornamento, e tutte le informazioni sull’iniziativa.

Tutti possono partecipare alle celebrazioni del Giving Tuesday: si può condividere sui social la causa che più sta a cuore o fare una donazione a un’organizzazione non profit. Sul sito tante idee e iniziative per aderire all’evento: https://givingtuesday.it/

 

Bus fuori controllo investe uomo e lo uccide

Forse a causa di un malore dell’autista un autobus di linea, questa mattina, ad Asti, ha perso il controllo ed è finito nell’area del distributore Tamoil in corso Casale.  In quel mentre  stava passando un uomo di 71 anni, a piedi, che è rimasto ucciso nel violento impatto.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

A Pragelato (Torino) il terzo European K9 Winter Camp 2024

 

Da oggi fino a domenica, a Pragelato (Torino) si svolgerà l’evento nazionale di ricerca persone scomparse con l’ausilio di oltre venti Unità cinofile presenti provenienti da tutta Italia e con relatori internazionali.

L’evento é organizzato da Ivan Schmidt Academy con International K9 Mantrailing Alliance.

Il Summit invernale 2024 verterà in modo particolare sull’ausilio di nuove tecnologie nella ricerca di persone scomparse con l’ausilio di unità cinofile e sulla solidificazione delle competenze in ambienti considerati ostili.

Commenta Ivan Schmidt:

“E’ dal 2011 che utilizziamo tecnologie quali droni unitamente alle Unità Cinofile, ma nuove tecnologie e sofisticazione di questi strumenti, ci permettono oggi una maggiore probabilità di successo nel ritrovamento. Il cane da Mantrailing é principalmente un fornitore di informazioni (direzioni, presenza, esclusione, rilevamento) e questi dati possono poi essere incrociati con missioni di scanning più accurate e precise appunto sulla scorta delle informazioni fornite dal cane. Crediamo fortemente in questi eventi, perché oltre la parte tecnica, vi é una forte componente psicologica nella preparazione di un binomio pronto ad entrare in azione anche in ambienti ostili. Non da meno, si unirà il tutto a competenze di profilazione (profiling) e negoziazione in ambiente ostile oltre la psicologica dell’emergenza”.

I relatori dell’evento sono Ivan Schmidt e Vassilia Sacco, attualmente formatori delle Unità Cinofile Croce Verde di Cumiana.

Gli organizzatori si appoggeranno  per gli aspetti logistici al Villaggio Turistico Gofree che ha accolto l’iniziativa con grande sensibilità.

Inverno alle porte: ecco il piano di accoglienza per i senza fissa dimora

La Città di Torino ha predisposto il piano di accoglienza invernale 2024/2025 rivolto alle persone senza dimora. Si tratta come di consueto di un potenziamento per la stagione più fredda della rete di servizi già attivi durante il resto dell’anno e dedicati alle persone in condizione di grave marginalità.

Nei numeri parliamo di 7milioni di euro di stanziamento complessivi e circa 1000 posti letto e di accoglienza notturna, 80 in più dello scorso anno, distribuiti in varie strutture con il coinvolgimento attivo di 38 enti del Terzo Settore.

“Quello dell’accoglienza e del sostegno alle persone senza dimora – spiega l’assessore alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli – è un tema complesso per il quale non esistono soluzioni semplici o univoche, ma serve invece un approccio integrato che metta insieme politiche sociali, sanitarie e di sicurezza. L’impegno della Città, attraverso numerosi comparti, dai servizi sociali alla Polizia Locale, insieme ai tanti enti ed associazioni che operano a Torino, è concreto e continuo, con particolare attenzione al periodo invernale. L’obiettivo è quello di fornire a queste persone un’accoglienza dignitosa nelle notti più fredde e, grazie a personale qualificato, un primo sostegno e l’accompagnamento verso altri servizi a seconda delle loro necessità”.

Tra le strutture di accoglienza, riaprirà il 9 dicembre il sito umanitario della Città di Torino di via Traves gestito dalla Croce Rossa Italiana che conta 70 posti letto ed è aperto con accesso diretto a partire dalle ore 18. Quest’anno il servizio di accoglienza del sito sarà ulteriormente migliorato anche attraverso l’acquisto di moduli abitativi, che verranno installati nei prossimi giorni, per offrire alle persone maggiori livelli di comfort e privacy.

Dallo scorso inverno la rete di accoglienza si è arricchita della struttura dell’ex Buon Pastore, in corso Regina Margherita 153, di proprietà della Città e gestita dalla Croce Rossa Italiana in partenariato con altri enti del Terzo Settore con una capacità di ospitalità temporanea fino a 80 posti per adulti singoli, nuclei familiari e minori non accompagnati. Il sito non è ad ingresso libero ma le persone sono indirizzate qui perché seguite da associazioni o servizi sociali, che le prendono in carico direttamente o attraverso il Servizio homeless Torino, punto unico di accesso e orientamento ai servizi per persone in condizioni di marginalità che si trova in via Sacchi 47 ed è aperto da lunedì al sabato in orario 9,30 – 13 e 14-16.

A poca distanza dal punto unificato resta attivo, in collaborazione con l’ASL Città di Torino e il Terzo settore, anche l’ambulatorio socio sanitario di via Sacchi 49, che, a potenziamento del servizio già attivo, per il periodo invernale sarà aperto tutti i giorni, festivi compresi, con orario 15,30 – 18,30.

Potenziati già da queste settimane anche i servizi itineranti di intervento in strada e di prossimità messi in campo da operatori dei servizi sociali e della Polizia Locale, attivi tutti i giorni dell’anno, che ora possono contare su di un educatore in più per il servizio diurno che porta il totale a 6, e di un’equipe mobile aggiuntiva per quello notturno, attivo dalle ore 18 alle 2 di notte, operante sul territorio cittadino per prestare aiuto alle persone in difficoltà e indirizzarle verso i servizi di ospitalità. Sempre la Polizia Locale mette a disposizione una unità complessa multiprofessionale interdipartimentale, in cui operano 8 persone di diversi reparti specializzati, con il compito di garantire un livello dovuto di sicurezza urbana diffusa accogliendo e supportando nel contempo la fragilità delle persone che vivono nel contesto urbano con l’obiettivo di accompagnarle verso una miglior collocazione notturna e percorsi di supporto sociale. Nella zona del centro città opera quotidianamente una pattuglia dedicata nelle prime ore del mattino cui si aggiungono 3 pattuglie del Reparto Operativo speciale a settimana per interventi mirati e altre 2 pattuglie quotidiane che operano su tutte le zone della città e in modo particolare sulle zone più attenzionate rispetto alla presenza di situazioni di fragilità.

Ai siti di ospitalità già citati si aggiungono inoltre, la struttura di corso Sebastopoli 262, con fino a 16 posti letto, quella in piazzale Croce Rossa Italiana, che conta fino a 30 posti letto, e quella in via Spalato 15, dedicata a minori stranieri non accompagnati che può accogliere fino a 24 ospiti. Strutture che vanno naturalmente ad aggiungersi all’offerta di accoglienza temporanea già messa a disposizione dalla Città per le persone in difficoltà che comprende oltre 20 Case di ospitalità, alloggi e servizi residenziali di autonomia, percorsi abitativi in housing first, interventi educativi, attività occupazionali e culturali realizzate attraverso i 75 progetti del Piano di Inclusione Sociale attivi nel 2024. Sempre nel mese di dicembre inaugurerà la nuova struttura di housing sociale della Città in via Fiesole 15/A che potrà accogliere al suo interno anche fino a 20 ospiti per situazioni di accoglienza emergenziale.

Complessivamente durante l’inverno 2024-25 saranno dunque disponibili circa 1000 posti di accoglienza complessivi per persone senza dimora.

I Servizi della Direzione Inclusione sociale comunale assicureranno la loro presenza, il coordinamento e il costante monitoraggio in collaborazione con la Direzione di Polizia Locale, la Divisione Protezione Civile e Sicurezza e i Servizi tecnici comunali.

TORINO CLICK

Sciopero 29 dicembre, Amiat: garantiti servizi essenziali

Saranno garantiti i servizi essenziali e saranno assicurate le prestazioni indispensabili a tutela della sicurezza

Nell’intera giornata di venerdì 29 novembre, in occasione dello sciopero generale indetto dalle segreterie nazionali di alcune delle principali organizzazioni sindacali dei lavoratori, tutti i servizi aziendali – con particolare riferimento a quelli del comparto igiene ambientale legati alla raccolta rifiuti e ai Centri di Raccolta –potrebbero subire sospensioni o riduzioni. 

Nelle ore di sciopero saranno comunque garantiti i servizi essenziali e saranno assicurate le prestazioni indispensabili a tutela della sicurezza, nel rispetto degli accordi applicativi della Legge 146/90, così come modificata dalla Legge n. 83/2000 e successive deliberazioni della Commissione di Garanzia che regolamentano l’esercizio del diritto di sciopero.

Le attività riprenderanno regolarmente al termine della giornata di sciopero con l’adozione di tutte le misure organizzative necessarie a ripristinare la regolarità dei servizi.

Treno Asti – aeroporto di Torino, “saranno attivate tutte le fermate”

“La messa in funzione del nuovo segnalamento renderà possibile attivare tutte le fermate alla linea SFM6, come richiesto nell’accordo quadro sulle tracce ferroviarie dalla Regione e dall’Agenzia per la mobilità piemontese. Tra gli investimenti previsti, entro il 2026, Rfi ha in cantiere il potenziamento del segnalamento e la suddivisione in più sezioni di blocco tra Torino-Rebaudengo e Venaria-Reggia” ha risposto l’assessore Gian Luca Vignale (leggendo una nota dell’assessore Marco Gabusi) ad una interrogazione presentata da Andrea Cerutti (Lega) sulle “effettive tempistiche per garantire che le stazioni di Venaria Reale-Rigola e Torino-Corso Grosseto possano essere incluse nella nuova tratta ferroviaria per Caselle, assicurando così un servizio efficiente ai pendolari”.

Cerutti nella sua interrogazione si riferisce all’annuncio, fatto nei giorni scorsi, da Regione, Amp, Rfi e Trenitalia dell’entrata in funzione, a partire dal 15 dicembre, di una nuova linea, da Asti fino all’Aeroporto di Torino Caselle e alla comunicazione dell’assenza delle fermate alle stazioni di Venaria-Rigola e Corso Grosseto.

Nel corso dei lavori la Giunta regionale ha risposto anche alle interrogazioni: “Situazione dei pazienti diabetici in Piemonte che usano microinfusori e sensori per il controllo della glicemia. Occorre fare chiarezza e continuare a mettere al centro la persona malata, non inficiandone tutela e qualità di vita” presentata da Gianna Pentenero (Pd); “Gender pay gap. La legge regionale sulla parità retributiva del 2021 resta inapplicata. Dopo tre anni ancora in attesa del regolamento attuativo” di Nadia Conticelli (Pd); “Assenza di manutenzione ordinaria e straordinaria A.T.C. Piemonte nord” di Simona Paonessa (Pd); “Seconda edizione del Servizio civile regionale volontario” di Alice Ravinale (Avs); “Quando partiranno i lavori per la realizzazione della Casa di Comunità di Venaria?” di Valentina Cera (Avs); “Quali azioni concrete sta intraprendendo la Giunta per garantire le risorse necessarie al prolungamento della Linea 1 della Metropolitana di Torino, da Fermi (Collegno) a Cascine Vica (Rivoli)?” di Sarah Disabato (M5s); “Iniziative della Giunta per prevenire il rischio di tensioni sociali connesse al peggioramento del servizio ferroviario” di Giulia Marro (Avs); “Caos campagna vaccinazioni pediatriche, a fianco di bambini e famiglie” di Vittoria Nallo (Stati Uniti d’Europa).

Risposta scritta è invece stata richiesta per l’interrogazione, “Trasporto gratis per gli studenti: per ora tagliamogli la metro 2” di Alberto Unia (M5s)