Nella perquisizione della casa di una persona accusata di avere rubato il cellulare da un’auto i poliziotti hanno trovato elementi di spaccio di eroina e cocaina. Gli agenti della squadra mobile della polizia di Novara hanno così arrestato due presunti spacciatori. Un servizio di osservazione ha consentito ai poliziotti di bloccare uno dei due mentre cedeva una dose. È stato stimato il giro d’affari in circa mille euro al giorno, circa venti cessioni di dosi quotidiane.
Extinction Rebellion benda il Duca d’Aosta
Entro il 2050 – secondo le previsioni delle Nazioni Unite – la percentuale della popolazione mondiale di oltre 60 anni raddoppierà, passando dal 12 al 22% e già oggi, in Italia, oltre il 21% della popolazione è anziana.
Definito dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) come “processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano” l’invecchiamento attivo, unito alla prevenzione e a stili di vita corretti, rappresenta senza dubbio un utile strumento per affrontare con consapevolezza l’avanzare dell’età.
CREARE BRANI E REMIXARE LE CANZONI ANTIFASCISTE
Nasce il portale dell’Arci di Torino dedicato al “Concerto per la Resistenza”, andato in scena al Teatro Gobetti nel 1964
Non solo un archivio ma un social. E’ online oggi “Risuona la Resistenza”
Nel 1964 il Circolo Arturo Toscanini invitava tre grandi della musica – Giorgio Ferrari, Guido Ferraresi e Carlo Mosso – a comporre opere musicali dedicate alla Resistenza sui testi poetici di Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Corrado Govoni, Bini (nome da partigiano di Giovanni Serbandini), Alfonso Gatto e Tito Balestra. Le tre opere in prima assoluta sono state rappresentate, insieme al “Concerto funebre per Duccio Galimberti” di G.F. Ghedini, il 14 ottobre del 1964 al Teatro Gobetti dall’orchestra del Circolo stesso diretta da Mario Rossi, allora direttore dell’orchestra sinfonica della RAI.
Quel giorno Enzo Lalli, presidente e fondatore dell’Arci di Torino, registrò quell’evento e quel nastro è stato restaurato, digitalizzato ed ora è distribuito gratuitamente online.
Il nastro del concerto – organizzato e commissionato dal Circolo Toscanini e dall’Arci di Torino – è stato scoperto durante il progetto di riordino e valorizzazione dell’archivio del Circolo portato a termine dell’Istituto Fondazione Piemontese Antonio Gramsci. L’archivio è una donazione di Enzo Lalli, fondatore dell’Arci di Torino, primo presidente e protagonista diretto delle attività del Circolo: il nastro che nel 2020 si pensava perduto è stato donato dal figlio di Enzo, Alberto, prematuramente scomparso nel 2022. Ora questo patrimonio diviene pubblico e soprattutto utilizzabile dai musicisti italiani: https://www.risuonalaresistenza.it/
“Risuona la Resistenza” è infatti il portale – che viene varato oggi – dove si possono trovare i documenti che raccontano la storia di quel giorno e delle persone che hanno contribuito a quel momento. Ma la vera chicca è che viene messa a disposizione una bacheca di campioni musicali a disposizione degli utenti registrati per essere scaricati e riutilizzati in nuove composizioni.
Dunque, un progetto di ascolto, di rilettura e di rielaborazione musicale, uno spazio virtuale dove non solo si può prendere coscienza del “Concerto per la Resistenza” e del suo valore ma anche attingere da alcuni campioni: sono stati selezionati dai maestri Andrea Maggiora e Giorgio Mirto. L’obiettivo è far sì che musicisti da tutta Italia li utilizzino per nuove composizioni che diventeranno omaggio, decostruzione e ricostruzione del narrato sulla Resistenza.
Spiega Max Borella di Arci Torino: «La valorizzazione della registrazione del Concerto de ‘64 attraverso questo portale è fondamentale per uscire dall’ottica archivistica e approdare ad una dimensione creativa e costruttiva. Allora le avanguardie musicali e letterarie italiane furono utilizzate dall’ARCI per omaggiare il cambiamento radicale dato dalla Resistenza alla nostra vita e ora quelle medesime composizioni sono pronte per essere rielaborate, incorporate, destrutturate a favore di un narrato rinnovato della nostra Liberazione». Aggiunge una riflessione: «L’avanguardia che è cambiamento e rivoluzione per l’arte come lo fu la Resistenza per la nostra libertà, ora torna ad essere fruita e composta come elemento dirompente e rappresentativo dell’antifascismo e dei valori che la lotta partigiana ci ha regalato». Dunque, “Risuona la Resistenza” è un progetto collettivo di diffusione culturale «che vuole stimolare la creatività musicale a partire da una base comune di valori: i valori della Resistenza e dell’antifascismo».
Matteo D’Ambrosio, direttore della Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci, spiega: «Con questo progetto l’Archivio del Circolo Toscanini e il Concerto per la Resistenza riprendono vita. La digitalizzazione dell’archivio assume la duplice funzione della conservazione e della valorizzazione, mettendo a disposizione di compositori e compositrici brani che rivivono e assumono altre forme grazie alla possibilità di integrarli in altre elaborazioni, perseguendo i principi e i valori per cui il Circolo fu fondato».
Il funzionamento del portale e del social
Una volta entrati nel portale www.risuonalaresistenza.itè possibile navigare liberamente tra i documenti del concerto, leggere i materiali di sala e le partiture originali, conoscere i protagonisti di quel giorno, ascoltare direttamente da Spotify la registrazione live e documentarsi su quel momento.
In aggiunta, ci si può registrare creando un profilo musicista: così facendo, si accede a un’area riservata dove poter scaricare i campioni audio. E’ possibile, poi, utilizzare questi campioni per le proprie composizioni dedicate alla Resistenza e alla Liberazione che una volta ricaricate sul profilo potranno essere ascoltate dagli altri utenti.
Il Circolo Toscanini: una delle più grandi esperienze culturali del dopoguerra
Il Circolo Toscanini rappresenta nel dopoguerra una delle più grandi esperienze culturali della città di Torino. Fu fondatore dell’Arci stessa nel 1957 ed era composto da musicisti, amanti della musica, persone di cultura, ex partigiani, giornalisti, lavoratori e lavoratrici, tutti accomunati dalla matrice antifascista, alcuni protagonisti diretti della lotta di Liberazione e ispirati da sempre dai principi della Resistenza.
L’archivio del Circolo, divenuto di proprietà dell’Arci di Torino dopo la chiusura dell’associazione, è stato dichiarato di “interesse storico particolarmente importante” dalla Sovrintendenza archivistica e bibliografica della regione Piemonte e Valle d’Aosta. La Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci ha riportato alla luce tanti dei tesori che questo fondo nascondeva, tra i quali questo nastro che oggi è alla portata delle orecchie di tutti.
L’intero lascito dell’associazione è consultabile sull’HUB 9centRo, la piattaforma archivistica del Polo del’ 900: https://archivi.polodel900.it/
PARTNER
Questo progetto è stato reso possibile grazie al finanziamento della Regione Piemonte e grazie al supporto dell’Istituto Piemontese Antonio Gramsci che ha curato il fondo Toscanini,
L’associazione Dewrec ha suguito il restauro del nastro e l’esportazione dei campioni, mentre il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino si è reso diponibile a diffondere la notizia del portale e le sue opportunità ai suoi studenti. Parimenti il circolo Margot di Carmagnola presso la sua scuola di musica. Hanno collaborato a questo progetto e hanno selezionato i campioni musicali i Maestri Andrea Maggiora e Giorgio Mirto che nella loro vita, in maniera diversa, hanno approcciato i contenuti del lascito dell’associazione Toscanini. Le grafiche del portale, invece, sono dell’artista Vittorio Campanella che già nel 2020 aveva seguito la realizzazione della copertina del disco.
Requisiti igienici carenti, sanzionati due ristoranti
I poliziotti del Commissariato di P.S. San Secondo, con l’ausilio degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, del personale della Polizia Municipale sezione I Centro-Crocetta hanno svolto un servizio di controllo straordinario del territorio. Insieme all’ASL-SIAN e lo SPRESAL si è proceduto, inoltre, alla verifica del rispetto delle normative attinenti alla sicurezza sul lavoro e delle condizioni di igieniche presenti all’interno degli esercizi commerciali.
L’attività si è in particolare concentrata su due locali commerciali:
Un ristorante cinese di Corso Rosselli, dove gli Ispettori del servizio SIAN hanno riscontrato che il locale cucina presentava pareti e soffitti anneriti da vapori e l’assenza della prevista lavastoviglie. Il locale adibito al deposito di alimenti era collocato nel cortile e risultava privo dei requisiti strutturali e igienici. I congelatori a pozzetto erano sporchi e gli alimenti, privi di etichetta sulla tracciabilità, erano in pessimo stato di conservazione. Anche il locale spogliatoio risultava sporco e impolverato.
A seguito di quanto riscontrato, gli ispettori dell’ASL, SPRESAL e Polizia Municipale sanzionavano amministrativamente il proprietario per complessivi 2.100 euro. Ai pozzetti frigo venivano apposti i sigilli con il divieto di manipolazione e lavorazione dei prodotti ivi contenuti.
In un ristorante peruviano di Via San Secondo, invece, gli ispettori dell’ASL hanno riscontrato nel locale cucina condizioni di pulizia precaria, con sporcizia diffusa sul pavimento, cappa aspirante con colature di grasso e pareti annerite e sporche.
Gli Ispettori del SIAN e la Polizia Municipale sanzionavano il proprietario per 2.000 euro.
Nel corso dell’attività i poliziotti hanno identificato 69 persone e controllato 26 veicoli.
Una persona è stata sanzionata amministrativamente per il possesso di sostanza stupefacente. Un’automobilista invece è stato sanzionato per la mancata revisione del veicolo.
L’appello alle istituzioni per pianificare e programmare insieme un piano di pulizia e mantenimento del decoro urbano. Presidente Coppa: «i nostri imprenditori sono disponibili a dare il loro contributo affinché la città ritrovi la gradevolezza che le è propria»
Emerge con forza dall’Assemblea di Ascom Torino e provincia la volontà di porre fine al degrado delle vie cittadine e di migliorarne il livello di sicurezza. Da qui la nascita spontanea e immediata di un Comitato contro il Degrado e per la Sicurezza partecipato dagli imprenditori del Commercio, del Turismo e dei Servizi, al quale hanno aderito le categorie sindacali da Federalberghi, a EPAT, alle guide turistiche GIA.
L’obiettivo del Comitato è quello di affrontare i problemi legati al degrado urbano e alla sicurezza di tutte le vie cittadine, non solo quelle del centro, riunendo allo stesso tavolo i rappresentanti dei vari territori. «I nostri imprenditori – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa – si sono resi disponibili a impegnarsi in prima persona quando si tratta di migliorare le condizioni che possono favorire una maggiore frequentazione delle vie in cui hanno le attività. Molti se ne occupano già spontaneamente, ma solo attraverso un coordinamento con le istituzioni e la collaborazione di tutti Torino potrà davvero fare un salto di qualità».
Sporcizia per strada, scritte sui muri, arredo urbano rovinato, immondizia e scarsa illuminazione sono le tematiche più urgenti, insieme alla presenza dei senza tetto, per i quali non è ancora stata trovata una soluzione data la delicatezza del tema. La problematica è particolarmente presente nelle zone soggette a desertificazione commerciale, ma è altresì sentita come impellente anche nelle vie dello shopping. «Ci sono eventi eccezionali – prosegue la presidente Coppa – come i cortei no vax e degli anarchici, che creano danni ingenti e mettono a rischio la frequentazione del centro soprattutto nel week end. Ma ciò che ci preoccupa maggiormente è la quotidianità del degrado e dell’insicurezza. Il rischio è quello di ‘abituarsi’ e considerare normale quello che normale non è».
Un tema urgente da affrontare è quello del degrado legato ai negozi vuoti. Dove si spegne la luce di una vetrina si crea immediatamente una sacca di sporcizia, di scarsità di igiene, di bivacco, e di insicurezza. Il Comitato intende perciò affrontare i problemi non solo nelle vie tradizionali dello shopping in centro, ma anche nelle vie degli altri quartieri della città, coinvolgendo gli Assessorati di riferimento, le istituzioni a tutti i livelli e le partecipate come Amiat (con la quale c’è già un tavolo di lavoro sulla raccolta differenziata) e Iren, accanto alle Associazioni e ai Comitati di via. «Nel momento in cui riusciamo a fare rete con tutti i soggetti interessati – conclude la presidente Coppa – i nostri imprenditori sono disponibili a metterci del proprio. Vogliamo tutti una città gradevole e sicura, che da un lato sostenga la piacevolezza del consumo e dall’altro aiuti ad alimentare il turismo che trova in Torino una meta sempre più gradita».
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Ora utenti di FREENOW possono prenotare pacchetti orari di due, quattro e sei ore offerti da SHARE NOW all’interno dell’app e noleggiare facilmente i veicoli.
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FREENOW offre l’accesso a più di 1.400 veicoli dell’azienda leader del carsharing a Milano, Roma e Torino.
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L’utilizzo dei servizi di carsharing tramite FREENOW è in aumento in Italia: il numero di corse (+247%), tempo di utilizzo (+189%) e numero di utenti (+212%) sono tutti in forte crescita rispetto all’anno precedente.
FREENOW, la Super App della Mobilità, e il leader dei servizi di carsharing SHARE NOW annunciano una nuova partnership in cinque paesi europei: gli utenti di FREENOW in Germania, Austria, Spagna, Italia e Francia potranno scegliere tra proposti da SHARE NOW, rendendo ancora più pratica e conveniente la prenotazione di servizi di carsharing con un’unica app. Oltre al noleggio a breve termine basato sul minuto, ora è possibile scegliere anche corse della durata di due, quattro o sei ore e un prezzo al chilometro di 19 centesimi tramite FREENOW. Oltre all’attuale collaborazione con SHARE NOW, l’azienda sta pianificando di integrare in futuro pacchetti orari di altri fornitori di carsharing, per ottenere un’offerta più completa di carsharing in un’unica app di mobilità.
In Italia, FREENOW offre l’accesso a più di 1.400 veicoli SHARE NOW, tra cui, ad esempio, vari modelli delle famiglie BMW, Fiat e Peugeot, in tre città italiane (Milano, Roma e Torino).
Forte aumento della domanda di carsharing tramite FREENOW
Con questo arricchimento dell’offerta, FREENOW risponde sia alle numerose richieste della community di utenti di avere pacchetti orari nell’app, sia all’aumento della domanda relativa ai servizi di carsharing in Italia. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nel primo trimestre del 2023 sia il numero di corse che la base di utenti nel settore del carsharing hanno registrato un andamento complessivamente molto positivo. Oltre al numero di corse (+123%), sono cresciuti in modo significativo anche la durata dell’utilizzo (+124%) e il numero di utenti attivi (+95%). Inoltre, il numero medio di viaggi per utente è aumentato del 14%. Inoltre, la maggior parte degli utenti (32%) noleggia un veicolo di carsharing nel pomeriggio, tra il lunedì e il venerdì. In questo caso, il tempo medio di utilizzo è il più lungo, quasi 28 minuti. Anche il tragitto mattutino verso il lavoro è molto popolare, in quanto rappresenta poco meno del 21% di tutti i viaggi.
Umberto Javarone, General Manager di FREE NOW Italia, ha commentato così l’ampliamento della collaborazione: “Come piattaforma di mobilità diffusa, FREENOW vuole contribuire in modo significativo alla transizione della mobilità e aiutare a rendere le città più vivibili per tutti nel lungo periodo. Ciò include in particolar modo offerte semplici e vantaggiose, come ad esempio le soluzioni a pacchetto per i servizi di mobilità individuale. Pertanto, siamo molto soddisfatti di poter ora offrire anche tariffe orarie in tutta Italia insieme al nostro partner di lunga data SHARE NOW”.
“Le partnership sono la chiave del successo, soprattutto nel settore della mobilità integrata. Inserendo le tariffe orarie SHARE NOW nell’app FREENOW, compiamo un altro importante passo verso una mobilità efficiente e sostenibile. Insieme a FREENOW ci impegniamo a garantire che i clienti possano sempre trovare il miglior servizio per le loro esigenze individuali, beneficiando così dei vantaggi del carsharing a lungo termine”, ha aggiunto Olivier Reppert, CEO di SHARE NOW.
Informazioni su FREENOW
FREENOW è la Super App della Mobilità con la più grande offerta di veicoli in Europa. Più di 56 milioni di utenti in 9 mercati e in oltre 150 città si muovono in libertà da A a B e hanno accesso al più ampio ventaglio di opzioni di mobilità in un’unica app. Grazie all’integrazione di vari brand di mobilità e servizi di pagamento, è possibile prenotare in app il taxi più vicino, utilizzare il servizio di car sharing o le opzioni di micromobilità come monopattini elettrici, scooter elettrici e eBike. FREE NOW aggrega numerosi brand di mobilità con l’ambizione di rendere la mobilità urbana più efficiente e sostenibile senza aggiungere nuovi veicoli in strada. L’azienda con sede in Germania ha il sostegno di BMW Group e di Mercedes-Benz Mobility. In totale, circa 1.000 dipendenti in 26 uffici lavorano per il Gruppo FREE NOW, guidato dal CEO Thomas Zimmermann.
Sabato approda per la prima volta a Torino l’Earth Day, l‘evento green che riesce a coinvolgere il maggior numero di persone in tutto il Pianeta. Tantissime le iniziative che si susseguiranno tra i Musei Reali e la Cavallerizza, dalle 10 fino a mezzanotte quando si concluderà il ‘Concerto per la Terra’. Alle 19 sul Main Stage all’interno dei Giardini Reali, prenderà vita una speciale performance live – gratuita e aperta a tutti – che farà ballare e cantare il pubblico sulle note di grandi musicisti, tutti attivamente impegnati sulle tematiche di sostenibilità promosse da Earth Day. Sul palco si alterneranno Saturnino, Marlene Kuntz, Syria, Ensi, Epoque, Frero, Klaus, Leon Faun e molti altri.
Sarà l’occasione per lanciare un appello alla protezione del Pianeta anche attraverso i numerosi momenti di approfondimento e di intrattenimento, organizzati nelle diverse aree della location: Cavallerizza Reale, Playground, Earth Village e Main Stage. Appuntamenti, attività e workshop pensati per sensibilizzare il pubblico e avviare un dialogo sul tema della salvaguardia del Pianeta: un’opportunità unica di condivisione, animata dai tanti partner e dagli oltre 100 ospiti coinvolti.
Tra gli appuntamenti nell’area dei Giardini Reali, alle 15.30 c’è quello promosso attraverso la campagna “Forestiamo insieme l’Italia 2023” che, con l’obiettivo della messa a dimora di 11 mila alberi in 11 regioni nell’arco di un’anno, vedrà la cantante Elisa impegnata nella piantumazione di un ippocastano.
Il lungo programma prevede dibattiti sul consumo sostenibile, sulla musica e lo sport come veicoli di trasformazione sociale verso un mondo più eco-compatibile. Si parlerà di alimentazione, analizzando l’impronta idrica delle nostre diete, si esplorerà la situazione dei diritti umani del mondo e come questa sia fortemente interconnessa al rapporto tra essere umano e ambiente, di negazionismo climatico e di tanti altri temi. I numerosi workshop pensati per i visitatori offriranno un spazio attivo per affrontare in maniera partecipativa temi complessi come la lotta agli sprechi, la salvaguardia delle api, la lotta alle ecomafie e non solo.
Presente anche un’area food con ristoranti e truck con prodotti ecosostenibili, a chilometro zero e a base vegetale per promuovere un modello di consumo del cibo in linea con i principi dell’Agenda 2030.
Oltre a Torino, in Italia l’Earth day sarà celebrato anche a Roma: le due manifestazioni saranno trasmesse in streaming sulla piattaforma RAI Play, e durante tutta la giornata verranno realizzati collegamenti tra le due città per dare risalto ai momenti salienti.
Info: www.earthday2023.it
È morto il maresciallo dei Carabinieri Gaetano Bianco, di 76 anni, a lungo comandante della tenenza di Nichelino dell’Arma. Era stato anche consigliere comunale. Alcuni anni fa aveva perso il figlio Antonio, paracadutista dei Carabinieri per un tragico incidente col paracadute. Lascia la moglie e una figlia.