Sono 4mila le bottiglie di vino (Barolo, Barbaresco e altri) e liquori pregiati oggetto di truffa e ricettazione sequestrate dalla polizia del commissariato Barriera di Milano di Torino. In alcuni bar del quartiere venivano nascoste nei retrobottega. Il valore complessivo ammonta a circa 50mila euro. In tutto 13 le persone denunciate per ricettazione mentre 7 lo sono per truffa e una cinquantina i produttori piemontesi truffati. I truffatori impiegavano lo stratagemma del ‘doppio ordine’ da parte dei sedicenti clienti ai produttori con l’accordo del pagamento della merce solo dopo la seconda consegna. Alla prima consegna i fattorini dovevano consegnare la merce in una zona di Torino lontana dal luogo della consegna della seconda parte del carico e del pagamento della merce ordinata. Una volta arrivati nel luogo indicato non c’era però nessuno. Circa tremila delle bottiglie sequestrate sono state restituite ai legittimi proprietari, una trentina. I produttori truffati sono oltre 50, con sede a Torino e in Piemonte.
All’esito di una complessa attività investigativa, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura della Repubblica, volta al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, la Polizia di Stato ha dato esecuzione all’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Torino nei confronti di 9 indagati, gravemente indiziati della violazione degli art. 73 e 74 del D.P.R. 309/90.
L’esecuzione dei provvedimenti è stata effettuata dalla Squadra Mobile della Questura di Torino, con il concorso del personale del Compartimento di Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta e del locale Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.
L’attività investigativa aveva tratto avvio da una precedente indagine condotta dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento di Polizia Ferroviaria, a seguito del suicidio di un giovane avvenuto nel giugno 2021; i conseguenti accertamenti avevano portato alla luce un fiorente traffico di sostanze stupefacenti posto in essere in una ben definita area territoriale del quartiere San Paolo di Torino.
Secondo l’ipotesi d’accusa, gli elementi raccolti dagli investigatori della Sezione Antidroga della Squadra Mobile appaiono idonei a configurare gravi indizi di esistenza di una struttura associativa, della quale avrebbero fatto parte gli odierni arrestati, dei quali sarebbero stati delineati gli specifici ruoli ricoperti (promotori, addetti alla vendita o “sentinelle”).
Gli indagati, in base agli elementi indiziari raccolti, avrebbero provveduto all’approvvigionamento, allo stoccaggio, allo smistamento ed infine alla vendita al dettaglio delle sostanze stupefacenti, operando all’interno del complesso di case di edilizia popolare ubicate in questo c.so Racconigi 25, del quale avevano acquisito il totale controllo, trasformandolo in una vera e propria “piazza di spaccio”.
Nel corso delle investigazioni, protrattesi per circa sei mesi, gli investigatori effettuavano l’arresto in flagranza di 7 persone, responsabili a vario titolo della violazione della normativa sugli stupefacenti e sulle armi, sequestrando oltre 30 chilogrammi di hashish, 250 grammi di cocaina e 200 grammi di marijuana, nonché due pistole Beretta cal. 22 ed un fucile Jager dello stesso calibro.
Proprio il sequestro delle armi, secondo l’ipotesi dell’accusa, consentirebbe di affermare il notevole spessore criminale del gruppo investigato, che non esitava ad intimidire i clienti che non provvedevano al pagamento delle forniture o gli stessi sodali che non rispettavano le direttive dei vertici dell’organizzazione.
Appuntamenti e iniziative a Nichelino
Prevenzione gratuita della leishmaniosi
L’Amministrazione mette a disposizione, fino a esaurimento dei 100 posti disponibili, il test per la leishmaniosi e la visita veterinaria gratuiti per i cani iscritti all’apposita anagrafe regionale i cui proprietari sono residenti sul territorio di Nichelino.
Per prenotarsi è necessario inviare una mail a ufficiotutelaanimali@comune.nichelino.to.it indicando il numero di chip del cane e l’indirizzo di residenza del proprietario.
I proprietari che rientreranno nel programma di prevenzione saranno contattati direttamente dalla Clinica Veterinaria delle Alpi per l’appuntamento.
Visita della delegazione senegalese in occasione della Giornata dell’Indipendenza del Senegal
In occasione della Giornata dell’indipendenza del Senegal che ricorre il 4 aprile, è prevista la visita della delegazione del Comune di Tivaouane Peulh Niaga con la quale è attivo un programma di cooperazione.
Saranno presenti il vice sindaco Aboubakar Ka e i funzionari del Comune Dia Mamadou e Gaye Boury.
L’incontro istituzionale si terrà martedì 4 aprile 2023 alle 10.00 in Sala Mattei (Palazzo Comunale in Piazza G. Di Vittorio 1).
Leggi e vola. Letture per bambini 0-6 anni
I Nidi di Nichelino propongono un ciclo di incontri gratuiti con letture ad alta voce per i piccoli lettori di domani.
Nido XXV Aprile: i martedì dalle 16.30 alle 17.30. Prossimi appuntamenti 4 e 18 aprile – 2 e 16 maggio – 6 giugno.
Nidi Cacciatori e Puccini: i giovedì dalle 16.30 alle 17.30. Prossimi appuntamenti 13 aprile (Puccini) e 27 aprile (Cacciatori) – 11 maggio (Cacciatori) e 25 maggio (Puccini) – 1 e 14 giugno (Cacciatori) e 22 giugno (Puccini). Qui sarà anche attivo il servizio di prestito libri.
Per informazioni:
Nido XXV Aprile – via XXV Aprile 105 – mail nido25aprile@comune.nichelino.to.it
Nido Cacciatori – via dei Cacciatori 21/2 -mail nido.cacciatori@proges.it – Tel. 0116271420
La Partita del Cuore 2023
Venerdì 14 aprile appuntamento alle 19.00 al Campo Sportivo di via Confalonieri a Moncalieri per la 2° edizione della Partita del Cuore che vede sfidarsi, a scopo benefico, le Amministrazioni di Nichelino e Moncalieri in una partita di calcio a 7.
L’ingresso è a offerta libera e l’intero ricavato sarà devoluto a Fondazione Ricerca Molinette Onlus. Prof. Francesco Novelli e ad Associazione DONNATEA APS.
Città di Nichelino online:
Un uomo ospite di una casa di riposo aCavour si è gettato da una finestra del secondo piano ed è morto sul colpo. L’uomo, 60 anni, soffriva di depressione. Inutili i tentativi del 118 di salvarlo. Sul posto anche i carabinieri della Stazione di Cavour che hanno verificato il gesto volontario da parte del 60enne.
Il Collegio Einaudi ha inaugurato la sezione Mole
UN PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DA 8,8 MILIONI DI EURO
Gli spazi rinnovati ospiteranno 152 posti studio con spazi per la formazione e la crescita di giovani studenti universitari meritevoli.
È stata inaugurata giovedì la rinnovata Sezione Mole della Fondazione Collegio Einaudi di Torino in Via delle Rosine 3 nel cuore di Torino. Un importante spazio formativo e residenziale per giovani studentesse e studenti universitari, frutto di un imponente progetto di riqualificazione durato 18 mesi e che ha puntato su una nuova ridefinizione degli spazi, accoglienti, luminosi e a misura di studente, e sui principi dell’eco-sostenibilità.
Il costo del progetto di riqualificazione è stato pari a 8.8 milioni di euro, finanziati quasi per la metà dal MUR (IV bando L.338/2000) e per la parte restante da fondi propri e da contributi provenienti da Regione Piemonte, Comune di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT, per un totale complessivo di 320 mila euro, e attraverso una campagna di raccolta fondi rivolta a cittadini e mondo aziendale per un totale di 106 mila euro.
La nuova Sezione Mole si sviluppa su 5 piani per 5.500 mq con 152 posti studio (+ 37 rispetto al passato), di cui 144 in camera singola con bagno privato, nuove sale studio, 1 foresteria, 5 cucine comuni e 9 camere per Erasmus e visiting professors. Nel piano seminterrato sono stati realizzati ampi spazi di aggregazione e di svago come la palestra, la sala musica, la lavanderia e sale dedicate alla formazione e alle attività di gruppo. Nel sottotetto, recuperato a fini abitativi nel corso dei lavori, sono state disegnate 3 nuove luminose sale studio, con vista sui tetti di Torino, e 11 nuove camere. La Sezione Mole ospiterà anche gli studenti della Scuola di Studi Superiori ‘Ferdinando Rossi’ di Unito, che ogni anno coinvolge circa 100 giovani desiderosi di integrare il proprio percorso universitario non soltanto con corsi trasversali, ma anche con un’esperienza di vita in una comunità stimolante e arricchente.
Con la riapertura della Sezione Mole, il Collegio Einaudi mette un altro tassello all’importante progetto di rinnovamento di tutte e cinque le proprie residenze torinesi con l’obiettivo, da una parte di adeguarli a esigenze e standard della vita contemporanea, dall’altra di ampliare il numero di posti di studio e contribuire così all’aumento dell’offerta del Sistema Universitario Torinese. Ad oggi, il Collegio Einaudi offre complessivamente nelle proprie cinque sedi torinesi spazi di vita e percorsi di formazione a oltre 850 studentesse e studenti universitari meritevoli.
Gli allievi e le allieve del Collegio sono per il 56% iscritti al Politecnico di Torino, per il restante a Unito e qualche singola unità agli AFAM. La comunità è molto variegata, poiché proveniente da ogni regione d’Italia e da 50 paesi diversi, con una percentuale di studenti stranieri pari al 15%. Ai propri studenti il Collegio propone percorsi formativi personalizzati, in ambiti complementari e integrativi rispetto ai corsi accademici, attraverso oltre 85 differenti tipologie di esperienze formative.
“Con la riqualificazione della Sezione Mole proseguiamo nel nostro progetto volto a rinnovare e rendere ancora più ospitali, spaziose e interattive le cinque residenze del Collegio Einaudi – afferma il Prof. Paolo Enrico Camurati, Presidente della Fondazione Collegio Universitario Einaudi – Un progetto che ci rende molto orgogliosi e di cui, siamo sicuri, potranno beneficiare tutti. A cominciare dalle studentesse e studenti universitari meritevoli, che nei nostri spazi rinnovati troveranno non solo un luogo dove vivere e studiare, ma troveranno un solido sostegno per la loro crescita formativa e umana, un ambiente stimolante e interculturale dove cogliere nuove opportunità, vivere interessanti esperienze e stringere legami con persone provenienti da luoghi e contesti diversi; una rampa di lancio per affrontare con sicurezza, serietà ed entusiasmo il futuro mondo del lavoro e della ricerca. Ma, siamo sicuri, che a beneficiare di questo nuovo progetto sarà l’intera cittadinanza, perché le nostre sedi non saranno mai delle isole separate dai contesti e dai quartieri in cui si trovano. Vogliamo che siano sempre di più luoghi di accoglienza, di aggregazione e di scambio culturale, riferimenti affidabili per lo sviluppo sociale ed economico del tessuto urbano”.
L’inaugurazione ufficiale della Sezione Mole è stata seguita nel pomeriggio da un evento aperto al pubblico dal titolo “Letters from the future” con esibizioni artistiche, musicali e di danza, grazie all’intervento degli alunni dell’Accademia Albertina, del Conservatorio di Torino e del Cus Torino, e vari talks a tema “futuro”, condotti dall’influencer Pietro Morello. Un momento di festa e di condivisione che ha coinvolto non solo i collegiali di ieri e di oggi, associazioni e realtà giovanili di primo piano come Fridays for Future e Comala, ma l’intero quartiere e il Sistema Universitario Torinese.
FOTO DI LUCA GIARDINA
Dopo il successo del primo ciclo, al Circolo dei lettori torna Giornaliste, la serie dedicata a donne giornaliste che hanno descritto il mondo e testimoniato la storia, lasciando un segno sulla professione e sul racconto della realtà. Giornaliste è un progetto di Fondazione Circolo dei lettori e Storielibere, ideato da Annalisa Camilli, scrittrice e giornalista di Internazionale (partner è Banca d’Alba).
Giornaliste ricomincia dal Circolo dei lettori per arrivare al Salone Internazionale del Libro: cinque appuntamenti a Torino, un viaggio nel giornalismo italiano, in cui una giornalista racconta la storia, la vita e le opere di una “collega” del passato recente che ha cambiato il mestiere, sottolineando i punti di contatto con il proprio lavoro, la passione e le difficoltà, illuminando il contributo che queste donne spesso dimenticate hanno portato alla professione. Come per i primi appuntamenti dell’autunno del 2022, gli incontri di questa seconda edizione, recitati dal vivo dalle giornaliste al Circolo dei lettori a Torino, saranno “scritti a voce” trasformandosi in un podcast disponibile sustorielibere.fm, e su tutte le piattaforme di ascolto.
Il primo appuntamento è stato il 5 aprile, con la giornalista del Corriere della Sera Irene Soave che ha raccontato Camilla Cederna; il 12 aprile, Marta Serafini ricorda la sua collega del Corriere della Sera Maria Grazia Cutuli; giovedì 20 aprile la vice direttrice de La Stampa Annalisa Cuzzocrea descrive Miriam Mafai, mentre il 26 aprile, Benedetta Tobagi, scrittrice e editorialista de La Repubblica, disegna un ricordo di Tina Merlin. La seconda edizione si conclude al Lingotto per la XXXV edizione del Salone Internazionale del Libro, con Annalisa Camilli, che a quasi trent’anni di distanza dalla scomparsa racconta il coraggio e il lavoro di Ilaria Alpi.
Nel dettaglio, appuntamento per appuntamento:
Marta Serafini racconta Maria Grazia Cutuli
Mercoledì 12 aprile, h19, Circolo dei lettori, Torino
Maria Grazia Cutuli è stata uccisa in Afghanistan il 19 novembre 2001. Lo stesso giorno, il “Corriere della Sera”, di cui era inviata, pubblicò il suo ultimo articolo, che parlava della scoperta di un deposito di gas nervino nella base di Osama bin Laden.
È possibile prenotare il posto qui
Annalisa Cuzzocrea racconta Miriam Mafai
Mercoledì 20 aprile, h19, Circolo dei lettori, Torino
Giornalista, scrittrice, ha attraversato il ‘900 senza mai farsene intrappolare. È stata funzionaria del Pci, giornalista di “l’Unità”, direttrice di “Noi donne”, deputata per il Polo progressista, ma non è mai stata una ragazza rossa. La libertà e la modernità di Miriam Mafai raccontate da Annalisa Cuzzocrea.
È possibile prenotare il posto qui
Benedetta Tobagi racconta Tina Merlin
Mercoledì 26 aprile, h19, Circolo dei lettori, Torino
Cosa prova Cassandra? Cosa la sorregge davanti all’orrore figlio della denuncia inascoltata? Tina Merlin (1926-1991), partigiana e poi scrittrice e giornalista di “l’Unità”, divenne nota al mondo come la profetessa della tragedia del Vajont. I morti furono oltre duemila e le inchieste per cui era stata querelata divennero testimonianza contro il dilagare delle menzogne istituzionali: un giornalismo d’inchiesta che si nutre d’amore e rabbia, un atto di rivolta silenzioso e implacabile.
È possibile prenotare il posto qui
Annalisa Camilli racconta Ilaria Alpi
Domenica 21 maggio, h 12, Salone Internazionale del Libro di Torino
Ilaria Alpi è stata uccisa a Mogadiscio, in Somalia, il 20 marzo del 1994 insieme al cameraman Miran Hrovatin. Era inviata per il Tg3 ed era arrivata per la prima volta nel paese nel dicembre del 1992 per seguire la missione delle Nazioni Unite “Restore Hope”. Stava indagando su un traffico di armi e rifiuti nel paese.
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Il Circolo dei lettori è un progetto di Fondazione Circolo dei lettori, con il sostegno di Regione Piemonte, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT; con il contributo di Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Torino; main partner Lavazza group; partner Azimut capital managment, Reale Mutua, Banca d’Alba, Raspini, Sparea, Compagnia dei Caraibi, Audible; charity partner Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.
Prosegue il 1 aprile 2023, la prima edizione di ColtivaTo, il Festival Internazionale dell’Agricoltura: tre giorni di incontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, visite guidate, interviste, workshop, spettacoli teatrali, concerti e una rassegna cinematografica, per raccontare l’agricoltura in un grande evento scientifico-divulgativo con cadenza biennale.
Si parte alle 9.30 al Circolo dei lettori (Sala Grande) con La verità vi prego sull’agricoltura di precisione: Roberto Confalonieri, professore ordinario presso l’Università degli Studi di Milano e fondatore e presidente di Cassandra Tech, parlerà di agricoltura di precisione, sfatando alcuni miti e cercando di identificare soluzioni che permettano di sfruttarne l’enorme potenziale. Sempre alle 9.30 al Museo del Risorgimento (Sala Codici), in collaborazione con Biennale Democrazia, il fondatore di Slow Food Carlo Petrini e il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni discuteranno dell’apporto dei migranti al settore agricolo (e della diffusa illegalità con cui si trovano a fare i conti), raccontando in particolare l’esperienza saluzzese. Ancora alle 9.30, alla Cavallerizza Reale, si terrà un momento di confronto e dibattito in cui i giovani incontreranno alcuni imprenditori del settore: interverranno Anna Asseretto (AG Sanremo), Roberto Benadì (Fudex), Guido Cerrato (Laboratorio chimico Camera di commercio di Torino), Federico Concaro (SATA), Gabriella Fantolino (Uova Fantolino), Luigi Gronchi (LGS Droni), Agnese, Chiara e Francesca Rabino (F.lli Rabino), Luca Remmert (La Bellotta), Francesco Villani (Ocmis), Alessandro Zilli (Alternative Fuels New Holland), moderati dal giornalista Francesco Antonioli, direttore di Mondo Economico.
Alle 10.00 al Museo Egizio (Sala Conferenze) avrà inizio Insetti e scarti: nutriamo il futuro, a cura di Laura Gasco, professore ordinario del dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, e Debora Fino, professore ordinario di Impianti Chimici presso il Politecnico di Torino e presidente della Fondazione Re Soil, le quali parleranno della necessità di diminuire gli sprechi, valorizzando gli scarti delle industrie alimentari, e della possibilità di produrre proteine animali sostenibili. Evento in collaborazione con Biennale Tecnologia.
Alle 11.00 al Circolo dei lettori (Sala Grande) Donatello Sandroni, giornalista e divulgatore scientifico, spiegherà Perché non esistono più i “pesticidi” di una volta, una storia della difesa delle colture mediante l’utilizzo di sostanze chimiche e inorganiche. Sempre alle 11.00 al Museo del Risorgimento (Sala Codici), Paolo Romano, presidente di SMAT – Società Metropolitana Acque Torino S.p.A, e Vittorio Viora, imprenditore agricolo e vicepresidente dell’Accademia di Agricoltura di Torino, saranno protagonisti di Acqua e agricoltura, un focus sulle conseguenze della recente politica agricola comunitaria orientata in senso ambientalista, sul sistema idrico.
Alle 11.30 al Museo Egizio (Sala Conferenze), Daniele Fortini, già presidente di Federambiente, spiegherà gli scenari della circolarità e il concetto di “rifiuto” nell’incontro La natura non rifiuta: la circolarità spiegata da chi la fa.
Alle 14.30 al Circolo dei lettori (Sala Grande), un altro chimico e divulgatore scientifico, Ruggero Rollini, nel corso dell’incontro Smontiamo gli slogan cercherà di sfatare le paure irrazionali legate alle sostanze chimiche. Un altro mito, quello del “Km Zero”, verrà demolito da Alberto Grandi, professore di Storia dell’alimentazione all’Università di Parma, sempre alle 14.30 al Museo del Risorgimento (Sala Codici), nel corso dell’incontro La tradizione inventata: quando il Km Zero era una dura necessità. Ancora alle 14.30, al Circolo dei lettori (Sala Gioco), la prima delle Interviste impossibili di Antonio Pascale: Luigi Cattivelli, direttore del Centro di Ricerca Genomica e Bioinformatica del CREA a Fiorenzuola d’Arda, darà voce al grano.
Alle 15.00 al Museo Egizio (Sala Conferenze), la scrittrice e matematica Chiara Valerio farà una breve e faziosa ricostruzione della nostra storia d’amore e dipendenza dalla tecnologia nel corso dell’incontro Il mio primo computer e io. Sempre alle 15.00, alla Cavallerizza Reale, Stefania De Pascale, professore ordinario di Orticoltura e Floricoltura all’Università di Napoli, e Laura Margheri, del laboratorio di Bioinspired Soft Robotics dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), terranno l’incontro Le piante del futuro: dallo spazio alla robotica, in collaborazione con Fondazione Agritech, che spiegherà come i viaggi dell’uomo nello spazio possano generare conoscenze e tecnologie che potranno essere utilizzate per la coltivazione delle piante in ambienti estremi sulla Terra.
Alle 16.00 al Circolo dei lettori (Sala Grande), il ricercatore del CNR di Napoli Roberto Defez racconterà il mondo dei microrganismi e il loro effetto sulla salute e sul comportamento umano nel corso dell’incontro Dal letame alle stelle: come i batteri cambiano noi stessi, l’agricoltura e il mondo. Sempre alle 16.00, al Museo del Risorgimento (Sala Codici), Elisa Palazzi, docente di Fisica del Clima presso l’Università degli studi di Torino, e Matteo Garbelotto, patologo e micologo forestale presso l’Università della California, illustreranno gli effetti del cambiamento climatico sulle foreste durante l’appuntamento Cambiamenti climatici: dall’abc alle foreste. Sempre alle 16.00, al Circolo dei lettori (Sala Gioco) la seconda delle Interviste impossibili di Antonio Pascale: Luigi Frusciante, professore emerito dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, darà voce al pomodoro.
Alle 16.30 al Museo Egizio (Sala Conferenze) si terrà Globalizzazione: un incontro durante il quale Davide Viaggi, docente di Economia ed estimo rurale presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna, e Maria Lodovica Gullino parleranno di globalizzazione, del rapporto tra globale e locale nell’agricoltura e nella produzione di alimenti nel contesto della bioeconomia e del modo in cui i parassiti si spostano da un continente all’altro, introducendo nuove malattie; allo stesso orario, alla Cavallerizza Reale, con l’astronomo e astrofisico Amedeo Balbi partiremo all’esplorazione dello spazio e dell’universo per comprendere che il nostro pianeta è insostituibile, nell’incontro Abiteremo altri pianeti?.
Alle 17.30 al Circolo dei lettori (Sala Grande), Mario De Caro, professore di Filosofia morale all’Università Roma Tre e presidente della Società Italiana di Filosofia Morale, parlerà della relazione tra naturale e artificiale nell’appuntamento Natura e intelligenza artificiale: un dialogo; allo stesso orario, al Museo del Risorgimento (Sala Codici), Gilberto Corbellini, professore di Storia della medicina e bioetica alla Sapienza Università di Roma, racconterà i rapporti tra Malaria e agricoltura: storie naturali e sanitarie di una evoluzione darwiniana.
Chiude la seconda giornata del Festival, alle ore 18.00 al Museo Egizio (Sala Conferenze), Vittoria Brambilla, biologa molecolare e genetista delle piante, che parlerà delle tecnologie genetiche che ci permettono di agire direttamente sul DNA delle piante, migliorandole, e in particolare della tecnologia CRISPR, nel corso dell’incontro Piante più forti e cibo più buono.
Ma il sabato di ColtivaTo non finisce qui: nel corso della giornata si terranno numerosi appuntamenti “extra”: proiezioni cinematografiche, concerti, laboratori e visite guidate.
Al Museo Egizio, alle 11.00 e alle 16.00, sarà possibile visitare un giardino di ispirazione egizia, un omaggio alla civiltà dell’antico Egitto, che fu tra le prime a sviluppare una cultura del giardino e a conferire significati simbolici a piante e fiori. Si tratta di un progetto a cavallo tra archeologia e botanica, che sarà il punto di partenza per una breve visita tematica al Museo, dal titolo Flora dell’antico Egitto, dal giardino alla tavola, guidata dall’egittologa Divina Centore, una delle curatrici del giardino egizio.
Al Circolo dei lettori, i più piccoli potranno partecipare al laboratorio Un compleanno esplosivo con Wangari Maathai a cura di Fablab for Kids alle 16.00, e all’exhibit interattivo e multimediale Soilab realizzato dalla Re Soil Foundation dedicato al tema del suolo, che rimarrà allestito anche domenica 2 aprile.
Al Cinema Massimo, che ospita la rassegna cinematografica Dalla Terra alle stelle, alle ore 18.00 sarà possibile assistere al corto L’altra terra, prodotto da Giffoni Innovation Hub in collaborazione con Bayer Italia e con la regia di Daniele Pignatelli, cui seguirà una discussione con il regista, Fabio Minoli e Antonio Pascale. Alle 18.45 ci sarà la proiezione de L’albero degli zoccoli, film di Ermanno Olmi girato in lingua lombarda nelle sue varianti bergamasca e milanese, con i sottotitoli italiani.
Al Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi”, infine, alle 21.00 si terrà Lucrezia, uno spettacolo teatrale a cura di Tangram Teatro dedicato a Lucrezia Borgia, un’imprenditrice in campo agricolo sorprendente e modernissima, emblema di un riscatto femminile che parla al nostro presente.
Il Festival, nato da un’idea di Antonio Pascale, scrittore e ispettore presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e di Maria Lodovica Gullino, fitopatologo e imprenditore, che ne sono rispettivamente direttore artistico e responsabile scientifico, si propone di parlare della “vera” agricoltura, spesso diversa da quella immaginata, bucolica, in modo rigoroso, basato su fatti e numeri, da un punto di vista di economia e lavoro, di innovazione, scienza e tecnologia, senza dimenticare il cambiamento climatico e la sostenibilità, che all’agricoltura sono strettamente (inter)connessi. Il tutto con spirito critico ma aperto, rivolgendosi a un pubblico eterogeneo e affiancando a eventi di carattere strettamente scientifico, come seminari, interviste e tavole rotonde, momenti puramente divulgativi, come concerti e spettacoli teatrali, visite guidate, incontri tra giovani e imprenditori. Perché raccontare l’agricoltura significa coltivare conoscenza e da qui nasce anche il nome del Festival – ColtivaTo.
Il Festival ColtivaTo è patrocinato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, da Regione Piemonte e dalla Città di Torino. È sostenuto da Bayer Italia, New Holland, Intesa Sanpaolo, Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, SMAT, Agroinnova, Fondazione Agritech, Unioncamere Piemonte, Reale Mutua, Turismo Torino, in collaborazione con Università degli Studi di Torino, Fondazione CRT, Biennale Democrazia, Biennale Tecnologia, weTree.
Promotore e organizzatore di ColtivaTo è l’Associazione Comitato per la organizzazione del Festival Internazionale dell’Agricoltura, fondata nel 2022 da Maria Lodovica Gullino, Mariagrazia Pellerino e Luca Remmert. Fanno parte del Comitato dei Garanti dell’Associazione Stefano Geuna, Guido Saracco, Matteo Lorito, Sergio Foà, e del Comitato scientifico Maria Caramelli, Luca Simone Cocolin, Danilo Ercolini, Debora Fino, Paolo Inglese, Antonio Pascale, Maria Lodovica Gullino.
ColtivaTo sarà un Festival diffuso in numerose sedi della città di Torino, cornice ideale: Torino e il Piemonte sono infatti un importante punto di riferimento nel settore agroalimentare, sia nel comparto produttivo che in ambito scientifico. Il Circolo dei lettori, il Museo Egizio, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, la Cavallerizza Reale e il Palazzo Civico ospiteranno le diverse sessioni del Festival, mentre il Cinema Massimo e il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” saranno sede di spettacoli teatrali, concerti e proiezioni cinematografiche. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, salvo dove diversamente indicato.
“Fermo restando che ogni protesta è legittima fino a quando non viola la legge e i diritti altrui, e che manifestare a tutela dell’ambiente deturpando fontane, luoghi d’arte, edifici pubblici o privati risulta abbastanza paradossale, ringraziamo Extinction Rebellion per la cortese e utile fornitura di terriccio da concime che abbiamo già provveduto a destinare al giardino interno del Grattacielo Piemonte, al 43esimo piano, e alle aiuole del quartiere nei pressi del Palazzo a beneficio della comunità. Non si butta via niente: sono uomo di campagna, conosco bene rispetto il valore delle cose e soprattutto della terra”.
Queste le parole del Presidente della Regione Piemonte sulla manifestazione di fronte al Grattacielo Piemonte
In piazza Adriano a Torino il giardino Alda Croce
L’amicizia con Marco Pannella e l’approccio libero dall’omologazione culturale che affligge la nostra società sono i tratti distintivi di Alda Croce emersi questa mattina negli interventi che hanno salutato l’iniziativa della Città di Torino con l’intitolazione del giardino di piazza Adriano attigua via Frejus.
Pier Franco Quaglieni ha tributato un omaggio personale alla figlia di Benedetto Croce nelle pagine dei quotidiani La Stampa e Repubblica dove pagine intere appannaggio del Centro Pannunzio hanno annunciato nei giorni scorsi la cerimonia (Alda Croce fu presidente del Pannunzio dal 1997 al 2004).
Una libertà di pensiero riconosciuta trasversalmente la condusse lungo un tragitto esistenziale variegato: scrittrice – Quaglieni ha citato la biografia di Francesco De Sanctis; la nipote Marta Herling le pubblicazioni sulla poesia spagnola, con particolare riguardo a Lope de Vega -; intellettuale – fu curatrice editoriale della grande biblioteca paterna e lavorò nel consiglio dell’Istituto italiano per gli studi storici promuovendo la cultura storica nazionale.
L’ampiezza degli orizzonti culturali la resero protagonista poliedrica di battaglie in difesa dell’ambiente e del paesaggio – la targa nel giardino lo evidenzia – a salvaguardia dei beni culturali e della tutela degli animali. Nata a Torino nel primo dopoguerra scomparve a Napoli nel 2009 e oggi ‘al termine di un lunga vigilia di preparazione la nostra città ricorda una protagonista della vita culturale italiana che non ho avuto la fortuna di conoscere di persona” ha detto con il rimpianto di una mancanza la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo che ha rappresentato l’Amministrazione comunale in piazza Adriano.
Nella fotografia: Lo scoprimento della targa. Da sinistra, Maria Grazia Grippo, Giampiero Leo, Pier Franco Quaglieni e Marta Herling
Coldiretti Torino chiede alla Città Metropolitana di attivare un piano urgente per ridurre il numero dei piccioni (Columba livia) sia nei centri urbani che nelle campagne.
Questi uccelli sono spesso parassitati dalla “zecca del piccione”, la zecca molle del genere Argus che può attaccare l’Uomo causando reazioni allergiche. Inoltre, il piccione è noto per essere un possibile veicolo di Salmonella e altri patogeni. Senza contare i problemi che i piccioni causano con le loro deiezioni alle opere storiche e ai monumenti e il disturbo causato agli esercizi di ristorazione all’aperto.
Ma Coldiretti Torino punta il dito soprattutto sui danni all’agricoltura.
In queste settimane gli agricoltori iniziano le semine primaverili che daranno i raccolti nel periodo estivo. Accanto alla scena più bucolica degli aironi che seguono le operazioni di preparazione dei campi per catturare lombrichi e roditori, senza conseguenze rilevanti per l’agricoltura, assistiamo alla più triste scena di enormi voli di piccioni intenti a divorare i semi appena posati nel terreno. Lo stesso accade alla maturazione, quando i piccioni attaccano i semi pronti per la raccolta. In particolare, i piccioni saccheggiano i fiori maturi di girasole, la soia e le spighe di grano.
A differenza delle cornacchie, che sono cacciabili, per i piccioni non vengono attuati contenimenti.
La vigente collocazione giuridica del piccione di città (Columba livia forma domestica) è stata definita dalla Corte di Cassazione la quale ha stabilito che il piccione di città sia considerato “animale selvatico” in quanto vivente in stato di naturale libertà, mentre appartengono alle specie domestiche o addomesticate il piccione viaggiatore e quello allevato per motivi alimentari. Da questa sentenza discende che il piccione debba essere gestito e che questa gestione sia demandata alle Regioni e, per effetto della delega in vigore in Piemonte, alle Province e Città Metropolitana. La Città Metropolitana, secondo la legge, ha facoltà di operare il controllo della fauna selvatica quando intervengano le condizioni previste dalla legge nazionale 157 del 1992 e cioè: “per la migliore gestione del patrimonio zootecnico; per la tutela del suolo; per motivi sanitari; per la selezione biologica; per la tutela del patrimonio storico-artistico; per la tutela delle produzioni zoo-agro-forestali e ittiche”.
Finora contro i piccioni sono stati attuati soltanto timidi piani a livello comunale. «Il piccione è una specie che non può essere gestita dai singoli comuni – osserva il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – Serve l’adozione di un piano coordinato su scala provinciale. Non ci interessa il metodo da adottare per ridurre rapidamente il numero dei piccioni: per le nostre aziende agricole l’importante è il risultato di riportare il numero a livelli compatibili con l’agricoltura e con la sicurezza sanitaria».
Il piccione rappresenta un problema diretto, per il saccheggio delle semine e dei raccolti ma è anche un problema indiretto, per le contaminazioni dei cereali stoccati e dei foraggi animali. Le stesse patologie di cui è spesso portatore possono attaccare anche gli allevamenti animali.
«A partire da questa campagna agraria prevediamo che il sovrapopolamento dei piccioni diventi un problema sempre più serio perché dal 2023 cresceranno le superfici coltivate a soia e girasole per effetto delle politiche di agricoltura sostenibile dettate dall’Unione europea che prevedono l’impianto di colture a minore consumo di acqua e con maggiori rotazioni delle colture. Soia e girasole sono proprio le colture indicate ma sono anche quelle più appetite dal piccione. Ricordiamo che la richiesta di adottare misure urgenti per depopolare i piccioni arriva non solo su sollecitazione dei nostri associati ma anche di alcune amministrazioni comunali sempre più impotenti nella gestione di questo problema».