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La “Barriera Corallina” nasce in Barriera di Milano

Tre giorni di iniziative, dieci associazioni coinvolte, per presentare e promuovere il nuovo “organismo collettivo di resistenza culturale”

Dal 21 al 23 ottobre

Il nome è impegnativo, ma dietro c’è tantissima passione e conoscenza del territorio. L’hanno chiamato “Barriera Corallina”, proprio come quella mirabile formazione tipica dei mari ed oceani tropicali tanto importante per lo sviluppo e la salvaguardia della “biodiversità”. Così il nuovo “organismo collettivo di resistenza culturale” , voluto da ben dieci Associazioni attive in Barriera di Milano (oceano di vite e multiculture più o meno integrate nel tessuto urbano), si impegna a creare nuovi stimoli per migliorare l’inclusione e l’abitabilità dell’antico grande quartiere (Circoscrizione 6), quello più a nord della periferia torinese. Il nuovo progetto si presenterà alla città con tre giorni di iniziative, da venerdì 21 a domenica 23 ottobre prossimi. “Abbiamo iniziato a lavorare insieme – spiega Giulia Gozzelino, coordinatrice del progetto – per rafforzare spazi culturali, alcuni storici, altri nuovi, presenti nel quartiere: sono luoghi di incontro in un un’area periferica che è stata colpita fortemente dalla pandemia e dalle crisi”. Presentazione ufficiale ai cittadini, venerdì 21 ottobre (ore 18,30), allo “Spazio Kairòs”, in via Mottalciata 7, ex fabbrica di colla del quartiere, ora diventata teatro con una rassegna di spettacoli di prim’ordine, scelta simbolicamente come “luogo di risveglio” per Barriera. Per l’occasione saranno presenti e si presenteranno con le loro proposte tutte le associazioni aderenti. Non poche. In  Barriera sono infatti coinvolti il “Jigeenyi”, circolo che si trova all’interno dello “Spazio Bunker”, gestito da “Renken” e “Ricette d’Africa”, “Spazio Kairòs” il nuovo teatro della compagnia “Onda Larsen”, “Laboratorio MalaErba” di “Anomalia Teatro”, il “Circolo Risorgimento” animato da “Casseta Popular”, “Co.Mu.Net” e da “Ti Ascolto”, “L’Asola di Govi”, all’interno di “Docks Dora”, “L’Anatra Zoppa” con il coinvolgimento de “Il pane e le rose” e “Dewrec”, “Spazio211” gestito dall’Associazione “sPAZI mUSICALI”. L’idea è semplice quanto efficace: co-progettare, tutti insieme, azioni culturali, eventi itineranti, laboratori, spettacoli teatrali, concerti e video proiezioni gratuiti e accessibili a chiunque abiti in Barriera di Milano. E, non solo. Primo obiettivo: risvegliare Barriera, promuovere pluralità e pace. E soprattutto, “abbattere stereotipi sui suoi abitanti, senza dimenticare le sfide globali e l’impegno per stili di vita più sostenibili. Il tutto mediante un approccio che attraversa arti e confini, coniuga musica e teatro, cucina e arte”. E che dovrà vedere i cittadini come primi protagonisti e non solo fruitori. “Puntiamo a una grande varietà di proposte – sottolinea ancora Gozzelino – pensate in un’ottica interculturale, intergenerazionale e di attenzione alle molteplici forme di vulnerabilità”. Per questo, il progetto ha guardato ad alcuni target fragili nel quartiere: così è nato, ad esempio, il corso di teatro di “Anomalia Teatro” rivolto agli adolescenti a rischio e la scuola di improvvisazione di “Asola di Govi” dedicata alle persone afferenti ai dipartimenti di salute mentale. Così vengono anche promossi i percorsi di cucina di “Ricette d’Africa” per residenti in comunità, donne vulnerabili, persone in attesa di protezione internazionale. E, ancora, le attività culturali di “Renken”, de “Il pane e le rose” e di “Dewrec” per i nuclei familiari in carico alle attività solidali; e poi un cartellone originale di spettacoli dal vivo, concerti e animazioni co-progettati insieme per essere gratuiti e aperti alla cittadinanza di periferia, appuntamenti che “non vogliono rappresentare degli spot culturali isolati ma i punti di incontro e di riferimento per una nuova rete sociale”.

Ad iniziare, dopo la presentazione ufficiale (ore 18,30) allo “Spazio Kairòs”, di “Barriera Corallina”, si terrà (ore 21) allo “Spazio 211” di via Cigna 211, un concerto gratuito mirato a far conoscere i nuovi generi musicali che stanno emergendo in America Latina e Africa, caratterizzati dalla capacità di valorizzare le contaminazioni con la musica occidentale e di ridefinire i confini – anche geografici – di pop, rock, folk, elettronica e rap, fino ad abbatterli.

In chiusura, domenica 23 (ore 18) all’“Anatra Zoppa” di via Courmayeur 5, è in programma il laboratorio musicale “Timpani”, con il fine di “creare una dimensione di ascolto musicale alternativa e collettiva”. Un esercizio di gruppo. Una sorta di stretching della curiosità.

Per info e programma dettagliato della tre giorni: tel. 340/9378206 o https://www.renken.it/barriera-corallina

g.m.

Nelle foto:

–       “Anatra zoppa”, animazione sociale

–       “Jigeenyi”, laboratorio di cucina

–       “Spazio Kairòs”

Torino, Metro 2, Lo Russo: “non finirà come il Parco della Salute”

Il sindaco: “Mancano 300 milioni, ma abbiamo altri 7 mesi. No bugie alla citta’”

Torino – Stefano Lo Russo precisa di non aver mai detto che taglierà tre fermate della Metro 2 e invita alla calma: alla gara mancano sette mesi. E a chi critica la volontà del sindaco di Torino di cambiare il progetto dichiara di avere informazioni diverse, di non volersi prendere la responsabilità di una gara deserta e soprattutto di non voler fare la fine del Parco della Salute, su cui “il dialogo competitivo è 18 mesi che va avanti e non riusciamo a farlo”.
Il sindaco ne ha parlato con la ‘Dire’ a margine della commissione Controllo di gestione. E la scelta del primo cittadino è stata quella di mettere i puntini sulle “i” rispetto alle critiche di questi giorni dopo l’allarme lanciato lunedì scorso in consiglio comunale. “Io non ho mai parlato di taglio delle fermate. Ho detto che mi mancano 300 milioni: o accorcio la linea, o taglio le fermate, o me li dà Meloni”.
A chi ritiene, come Confindustria, che sia meglio non cambiare il progetto in questa fase, Lo Russo risponde sarcastico che si tratta di “veggenti. Io onestamente sono contento che ci siano tutti questi che hanno la ragionevole certezza” che il caro materiali rientrerà. Mica stiamo andando a gara, la gara sarà tra marzo e aprile. Ma intanto informo che ho questo problema. Poi, se domani mi regalano il cemento, e invece di costare il 40% in più costa il 20% in meno, facciamo tre fermate in più. Quello che ritengo doveroso nei confronti della città è raccontare le cose come stanno”.
Lo Russo si rivolge al Governo: “Draghi ci ha dato un miliardo e 50 milioni” questo febbraio. “Meloni crede a questo progetto? A oggi sono sotto di 300 milioni. A marzo, se me ne dà 300 di milioni… A tutti questi che spiegano, che poi non capisco dove spiegano, perché a me non arrivano in questi termini le informazioni, a marzo” dirò che “facciamo tutte e 13 le stazioni. Poi se questi esperti arrivano da me”, continua il sindaco, “se la prendono loro la responsabilità di andare a una gara sapendo con certezza che andrà deserta. Perché io non me la prendo. Perché andare a una gara deserta significa fare la fine del Parco della salute. Voglio dire, il dialogo competitivo è da 18 mesi che va avanti e non riusciamo a farlo”. A settembre l’Asl di Torino aveva revocato la gara, che rischiava di andare deserta.
Al sindaco non è andata giù la rappresentazione della questione Metro 2: “E’ passato il messaggio ‘il sindaco ha detto che taglieremo tre fermate’, ma non l’ho mai detto. Non posso essere tacciato di irresponsabilità e di non dire le cose con chiarezza. Dovevo dire al cittadino di Barca (il primo a cui lo Russo ha spiegato il possibile taglio di fermate, poi riportato da La Stampa, ndr) ‘tutto a posto, vai tranquillo’. Io non lo faccio”, continua il sindaco, “non è il mio stile: a volte rischio di essere contundente, anche nei toni, però non è il momento di contar balle ai cittadini”.
Interpellato sull’opzione di sospendere la gara per qualche mese, Lo Russo frena: “La gara non è domani, loro (il Consiglio comunale, ndr) devono ancora votare la variante urbanistica. Ho parlato di tarda primavera 2023: mancano sette mesi”.

Agenzia Dire

Ruba due cellulari. Un passante lo fa arrestare

Nei giorni scorsi, durante un servizio di pattuglia sul territorio, gli agenti del Comando Territoriale IV della Polizia Locale, grazie alla collaborazione, al coraggio e al grande senso civico di un passante, hanno arrestato un ragazzo per rapina e furto con strappo di due telefoni cellulari.

I ‘civich’, transitando in auto su corso Lecce all’altezza del civico 22, avevano notato una colluttazione tra due persone ed erano intervenuti per sedare la lite. Il più giovane, un diciassettenne di nazionalità marocchina, accusato da una donna di averle strappato violentemente di mano il telefonino, sarebbe stato inseguito in bicicletta e poi fermato dall’altro uomo, un passante di nazionalità nigeriana che aveva prestato soccorso alla vittima del presunto furto.

Il giovane è stato trovato in possesso di due cellulari, entrambi di provenienza furtiva, ed è stato arrestato dopo aver opposto una forte resistenza nei confronti degli agenti intervenuti . In seguito è stato  associato al Centro di Prima Accoglienza Uberto Radaelli.

Secondo l’ipotesi d’accusa, il diciassettenne si sarebbe reso responsabile dei comportamenti costituenti reato di cui agli artt. 628, c.1 (rapina) – 624 bis, c. 2 (furto con strappo) e 337 (resistenza a un pubblico ufficiale) del Codice Penale.

 

Droga nascosta nei giardini a Mirafiori

Ieri pomeriggio, gli agenti del Commissariato di P.S. Mirafiori, con la collaborazione di equipaggi dell’U.P.G.S.P. , hanno effettuato un controllo straordinario del territorio nel quartiere Mirafiori. L’attività si è concentrata al contrasto del fenomeno delle sostanze stupefacenti nell’area di via Artom.

Nel corso dell’attività, sono stati rinvenuti e sequestrati a carico di ignoti oltre 600 grammi di droga tra hashish e marijuana. Un centinaio di grammi sono stati rinvenuti, occultati in diversi posti all’interno dell’area verde ubicata tra via Artom e via Fratelli Garrone.

Il controllo delle cantine di 8 scale del complesso edilizio popolare di via Fratelli Garrone, anche grazie al contributo delle unità cinofile ha permesso il recupero di altri 500 grammi di sostanza stupefacente nascosti nei corridoi delle cantine degli stabili controllati. In particolare, grazie al fiuto del cane Evan che ha segnalato con insistenza la presenza di stupefacente nei locali, sono stati rinvenuti 4 panetti di hashish, in una canalina contenente cavi elettrici.

Una ventina le persone controllate nel corso dell’attività, oltre a un esercizio commerciale. Due le persone sanzionate amministrativamente per il possesso di sostanza stupefacente.

A Torino l’accensione dei termosifoni slitta di una settimana

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A Torino slitta di una settimana l’accensione degli impianti di riscaldamento. Lo ha deciso Stefano Lo Russo, il sindaco della città, che nel pomeriggio ha il sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha firmato un’ordinanza apposita per lo slittamento dell’ accensione del riscaldamento al 29 ottobre. Dice il sindaco:  “A fronte delle temperature di questi giorni, al di sopra della media stagionale, abbiamo deciso di posticipare l’accensione degli impianti di riscaldamento. Una scelta fatta per risparmiare sui costi energetici. L’ordinanza non riguarderà gli ospedali, le case di cura, le strutture che ospitano servizi sociali pubblici, le scuole dell’infanzia e gli asili nido”. La stessa decisione è stata presa dalla città di Milano.

La Polizia di Stato rintraccia in Francia 2 minori scomparsi

La consolidata collaborazione fra la Polizia di Stato italiana e quella francese ha permesso di rintracciare nelle scorse ore due ragazzi italiani di 15 anni scomparsi dalla città di Padova lo scorso lunedì. A seguito di accertamenti svolti nell’immediatezza, sentendo i genitori e gli amici dei ragazzi scomparsi, e anche grazie a indicazioni pervenute dalla Questura di Verona, dove si erano rivolti i genitori,  i poliziotti del Comm.to di P. S. di Bardonecchia hanno attivato le procedure di collaborazione internazionale contattando il collaterale organo francese del Centro di Cooperazione di Polizia e Dogana di Modane (FR). Ritenendo che i due ragazzi potessero avere raggiunto la località di Clermont-Ferrand (FR), è stata interessata anche la polizia del luogo che ieri, in serata, ha rintracciato i minori nei pressi di un centro commerciale della cittadina, abituale luogo di ritrovo di giovani.

I ragazzi, affidati provvisoriamente ad una casa famiglia, verranno raggiunti dai genitori nelle prossime ore.

Gruppo anonimo torinese sgonfia le gomme dei suv in centro: inquinano troppo

Un’azione dimostrativa, in piena Crocetta è stata rivendicata con un volantino ricco di pseudo-argomentazioni: “Abbiamo sgonfiato le ruote del tuo Suv”, “il problema è la tua macchina non tu!”. E ancora:  “girare con un’auto enorme causa grossissimi danni su tutta la popolazione, quando non c’è nessun bisogno di averla”. “Se i Suv fossero uno Stato, sarebbero il sesto con le emissioni più alte al mondo”, “I Suv hanno più probabilità di uccidere persone negli incidenti”. E così via.  Sulla vicenda sta indagando la questura di Torino, poiché si tratta  di danneggiamento di una proprietà privata. Una dozzina al momento  le auto alle quali sono state sgonfiate le gomme.

Assicuratore e grande tifoso granata muore a 53 anni in attesa di un trapianto

Per una insufficienza renale era in attesa di un trapianto e anche il Covid ne ha minato il fisico. Enrico Ciravegna, 53 anni, di Cuneo, nei giorni scorsi è stato ricoverato nel reparto di Terapia intensiva per un’infezione ai polmoni. Presto le sue condizioni si sono aggravate ed è morto all’ospedale “Santa Croce”. Era assicuratore e agente di commercio, già dirigente del Centallo Calcio negli Anni 90 e Duemila nel campionato di Eccellenza e  tifoso del Torino. Il manifesto funebre lo ricorda con un’immagine dello stadio Grande Torino con la Curva Maratona.

Il futuro è digitale con Piemonte Innova

TORINO WIRELESS DIVENTA PIEMONTE INNOVA 

Rinnovato il brand e rafforzata la missione. I soci pubblici confermano il loro sostegno fino al 2050. 

La compagine societaria si allarga con tre nuovi ingressi.  Focus su imprese ed enti digitalmente fragili, PNRR e Partnership Pubblico-Private.

Piemonte Innova, già Torino Wireless, è sin dall’esordio un soggetto unico a livello nazionale che mette a fattor comune in ambito digitale soggetti pubblici, enti di ricerca e imprese. Uno staff di 35 persone impegnate su oltre 40 progetti di cui 8 europei, un cluster nazionale, un polo regionale e un ecosistema dedicato all’innovazione. Piemonte Innova mette a disposizione competenze nella gestione dei bandi sui temi dell’innovazione europei e italiani, sostiene e affianca Pmi e piccoli comuni nella transizione digitale, risponde alle richieste di partecipazione ai progetti promossi dagli enti territoriali, individuando fabbisogni e collaborazioni per progetti di ricerca collaborativa pubblico-privata.

A queste funzioni storiche dei 20 anni di Torino Wireless, Fondazione Piemonte Innova aggiunge, grazie all’ingresso dei nuovi soci e al rinnovato patto tra i fondatori, nuove competenze e il mandato di agire, in collaborazione con gli altri Stakeholder, come soggetto facilitatore dei processi di innovazione e di sviluppo della digitalizzazione dei cosiddetti soggetti digitalmente fragili: piccoli comuni e micro e piccole imprese dei settori meno tecnologici.

L’obiettivo è animare e accompagnare imprese e pubbliche amministrazioni nella gestione dell’impatto economico e sociale delle grandi transizioni – digitale, ambientale ed energetica – che caratterizzeranno i prossimi anni a partire da tre grandi temi: Sostenibilità, Intelligenza Artificiale e Cybersecurity. Il riconoscimento nazionale e non solo più regionale della Fondazione, inoltre, offre ulteriori opportunità di miglioramento competitivo.

“La capacità di attrarre investimenti, imprese e idee è diventata nevralgica per rendere più competitivi i territori che si contendono i circa 300 miliardi disponibili per l’Italia tra Programmazione europea 2021-2027 e PNRR. L’innovazione digitale è il processo abilitante grazie a cui queste risorse si trasformeranno in un beneficio concreto per cittadini e imprese, generando sviluppo e competenze diffuse” spiega Massimiliano Cipolletta, presidente di Piemonte Innova. “Noi siamo al servizio di queste strategie, pienamente supportati dai nostri fondatori pubblici che hanno voluto sancire questo rinnovamento con un nuovo accordo di programma: Regione Piemonte, Città Metropolitana e Comune di Torino, Politecnico e Università di Torino, Camera di commercio di Torino. A loro si affiancano i nostri fondatori privati: Fondazione Links e Unione Industriali di Torino con cui abbiamo rinnovato accordi di collaborazione mirati e a cui si sono aggiunti nel 2022 tre nuovi enti che hanno aderito e con cui sono già partite collaborazioni strategiche: Camera di commercio di Cuneo, CSI Piemonte e Unioncamere Piemonte”.

“Siamo di fronte a un nuovo paradigma che ha imposto un cambiamento di dimensione e funzioni che ci ha convinto anche a cambiare nome assumendo una dimensione più ampia. Piemonte Innova però mantiene inalterata la sua natura di partenariato pubblico-privato. Vent’anni di storia certificano una

competenza radicata che poggia su una conoscenza reale di oltre 3.000 imprese, di cui almeno due al giorno, per un totale di circa 400 all’anno, si rivolgono a noi e utilizzano almeno una delle nostre funzioni” aggiunge Laura Morgagni, direttore di Piemonte Innova.

Piemonte Innova mantiene la gestione del Polo di Innovazione ICT, una rete che traina dal 2009 l’innovazione del Piemonte attraverso eventi di networking, supporto a bandi regionali e nazionali, finanziamenti europei. Il polo è strutturato su cinque filiere che interpretano le sfide del futuro: Blockchain, Digital4Social, Green&Circular, Intelligenza Artificiale e Smart Mobility. Ne fanno parte quasi 300 aderenti tra cui 252 Imprese, 17 università e organismi di ricerca e 21 enti e associazioni in qualità di partner o end user. In questi 15 anni il Polo ICT ha portato a finanziamento 316 progetti di ricerca, per un investimento sul territorio pari a 150 milioni di euro.

Ha una dimensione nazionale sin dalla sua fondazione, un’altra eccellenza che Piemonte Innova eredita nella gestione: il Cluster SmartCommunitiesTech, la rete nazionale che dal 2012 promuove progetti di innovazione e soluzioni tecnologiche applicative per la gestione di aree urbane e metropolitane. Tredici soci territoriali, 119 organizzazioni aderenti e 46 città, animano questa comunità che integra e sviluppa competenze, fabbisogni e interessi per lo sviluppo tecnologico e sociale delle città.

Continuano poi i progetti bandiera, a partire da #PiemonteDigitale2030 lanciato da Regione Piemonte a luglio 2022 per sostenere e incrementare, tra i cosiddetti enti digitalmente fragili, le opportunità dei primi bandi del PNRR sulla transizione digitale. In soli due mesi e mezzo già ben 130 comuni sono stati accompagnati per concorrere a ottenere parte dei 260 milioni disponibili e attivare i servizi digitali richiesti dal programma nazionale.

Sul fronte della Camera di commercio di Torino ci piace mettere in evidenza il #ProgettoI3S nell’ambito del programma Tech4good di Torino Social Impact per la digitalizzazione del terzo settore attraverso percorsi di riqualificazione e co-progettazione con il mondo delle cooperative e degli organismi di volontariato e #Digitalesottocasa, un programma che prevede il sostegno al settore del commercio e dell’artigianato di prossimità grazie all’attivazione di una piattaforma digitale per crescere sul web e alla messa in campo di una rete di assistenti digitali delle Associazioni di categoria. Un ottimo riscontro lo hanno poi avuto i bandi camerali del triennio 2020-2022 dedicati alle Pmi attraverso i voucher per la digitalizzazione; in qualità di soggetto attuatore la Fondazione ha aiutato ben 117 imprese che hanno potuto sviluppare progetti di trasformazione digitale per un investimento complessivo di circa 1,8 milioni di euro.

Piemonte Innova è, inoltre, uno dei partner dell’Ecosistema Nodes (Nord Ovest Digitale e Sostenibile finanziato a giugno 2022 dal Ministero dell’Università e della Ricerca su una proposta presentata dal Politecnico e dall’Università di Torino insieme a una rete di 24 partner pubblici e privati. È uno degli 11 Ecosistemi dell’Innovazione che il Ministero ha individuato al fine di supportare la crescita sostenibile e inclusiva dei territori di riferimento in quella che viene identificata come la doppia transizione (digitale ed ecologica), che tramite il Pnrr porterà 110 milioni di euro tra Piemonte, Valle d’Aosta e le province più occidentali della Lombardia, Como, Varese e Pavia. Nodes punta a creare in tre anni, filiere di ricerca e industriali in sette settori legati alle vocazioni del nostro territorio. Delle risorse già individuate 54 milioni di euro saranno impiegati

in “bandi a cascata” per accrescere le competenze, valorizzare la ricerca e trasferimento tecnologico.

Tra i progetti per e con i nostri soci fondatori ci piace infine citare CTENext, la Casa delle Tecnologie Emergenti della Città di Torino, che vuole trasformare il territorio in un centro di trasferimento tecnologico diffuso verso le Pmi su quattro grandi ambiti: Smart Road, Urban Air Mobility, Industria 4.0 e Servizi Urbani Innovativi.

Tutti questi progetti confermano l’unicità riconosciuta a livello nazionale di Piemonte Innova, un soggetto neutrale e indipendente – tra pubblico e privato – che ha l’obiettivo di accelerare lo sviluppo delle competenze tecnologiche piemontesi anche a livello nazionale e internazionale e generare ricadute su imprese e istituzioni.

Ed è proprio per meglio misurare e rappresentare questi risultati e progettare un Piano di attività strutturato e sinergico con i suoi Fondatori e Contributori, che Piemonte Innova a partire dal bilancio 2023 pubblicherà il bilancio sociale con forte attenzione alla valutazione di impatto sociale.

Palazzina di Caccia di Stupinigi: i custodi del futuro siamo noi!

Domenica 23 ottobre, ore 15.45

Un’attività per famiglie alla scoperta delle azioni utili alla conservazione preventiva del nostro patrimonio

 

 

Le residenze storiche sono organismi fragili e preziosi e il prendersene cura, con azioni costanti e continue, è alla base del loro stato di buona salute. A partire dalla mostra fotografica “Guardiani della Bellezza”, visitabile fino al 27 novembre, si sviluppa un’attività per famiglie finalizzata alla conoscenza dei rischi che possono correre le collezioni conservate nelle residenze-museo e dei comportamenti corretti da adottare. Il “prendersi cura” come buona abitudine, da applicare tutti i giorni.

Gli scatti di Silvano Pupella fotografano i restauratori del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale all’opera nelle sale delle residenze, tra arredi e opere d’arte di inestimabile valore, sottolineando quindi l’importanza dell’attività di conservazione e manutenzione per la salvaguardia del patrimonio artistico.

L’attività è organizzata dai Servizi Educativi della Palazzina di Caccia di Stupinigi e dal Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale.

 

INFO

Domenica 23 ottobre, ore 15.45

I custodi del futuro siamo noi!

Durata della visita: 1 ora circa

Prezzo visita guidata: 5 euro, oltre al costo del biglietto

Biglietti: intero 12 euro; ridotto 8 euro

Gratuito: minori di 6 anni e possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Royal Card

Prenotazione obbligatoria per la visita guidata entro il venerdì precedente

Info e prenotazioni: 011.6200634

 

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino

www.ordinemauriziano.it

Giorni e orario di apertura: da martedì a venerdì 10-17,30 (ultimo ingresso ore 17); sabato, domenica e festivi 10-18,30 (ultimo ingresso ore 18).