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Si celebra la Giornata del Valore Alpino

Prima Giornata regionale del Valore Alpino

Martedì 17 gennaio, il Consiglio regionale aprirà i lavori dell’Aula con la celebrazione della prima Giornata regionale del Valore Alpino, istituita con legge. Saranno presenti le autorità, i consiglieri nazionali e i presidenti delle diciannove sezioni piemontesi dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA) con i loro vessilli.

Al termine della celebrazione, alle ore 12, sempre in Aula consiliare, è previsto un incontro con la stampa in cui si parlerà del Valore Alpino, portando esempi concreti dell’attività svolta da ANA in Piemonte nel 2022, e delle prospettive future, alla luce anche di quanto previsto dalla legge regionale.

All’incontro interverranno il presidente del Consiglio, Stefano Allasia, e il vicepresidente nazionale ANA, Gian Mario Gervasoni.

Da sabato 14 gennaio “livello arancione” per le limitazioni al traffico

Da sabato 14 gennaio, e fino a lunedì 16 gennaio 2023 compreso (prossimo giorno di controllo), le misure di limitazione del traffico passeranno al livello 1 (arancio).

I dati previsionali forniti  da Arpa Piemonte evidenziano infatti il superamento del valore di 50 mcg/mc di concentrazione media giornaliera di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi.

Alle limitazioni strutturali in vigore, per il trasporto persone si aggiungerà il blocco dei veicoli diesel con omologazione Euro 5 valido tutti i giorni (festivi compresi) dalle ore 8 alle 19, mentre il blocco dei veicoli diesel Euro 3 e Euro 4 verrà esteso alle giornate di sabato e domenica, sempre dalle ore 8 alle 19.

Per i veicoli adibiti al trasporto merci si bloccheranno anche i diesel con omologazione Euro 3 ed Euro 4, tutti i giorni (festivi compresi) dalle ore 8 alle 19.

Si ricorda che con l’attivazione del livello arancio si fermeranno anche tutti i veicoli dotati di dispositivo “Move In”.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Violenza in carcere: rotto setto nasale a un agente

Riceviamo dal sindacato SAPPE e pubblichiamo


Prosegue inarrestabile la spirale di violenza nelle carceri italiane, dove non passa giorno in cui non si registrino da un lato gli episodi violenti ed eventi critici e dall’altro le richieste di urgenti provvedimenti da parte dei rappresentati sindacali SAPPE dei poliziotti penitenziari.

 

L’ultimo grave evento è accaduto, come riporta il segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Vicente Santilli, nella Casa circondariale di Biella: “Continuano le aggressioni da parte dei detenuti nei confronti della Polizia Penitenziaria in Piemonte. Questa volta è il personale in servizio a Biella ad aver vissuto una mattinata da incubo. Un detenuto straniero, già recidivo per atti di violenza, non voleva rientrare in cella dopo avere effettuato la doccia ed ha colpito, proditoriamente ed improvvisamente, il poliziotto penitenziario che lo invitava appunto a rientrare chiedendogli le ragioni del rifiuto. L’Assistente Capo Coordinatore, che era addetto alla Sorveglianza Generale dell’Istituto, ha subìto la rottura del setto nasale e 30 giorni di prognosi. Queste sono situazioni che destabilizzano l’ordine, la sicurezza e la serenità del personale operante. Pertanto, considerato quanto previsto dal protocollo in vigore, si rende indispensabile disporre il trasferimento degli aggressori in altro istituto penitenziario”.

Santilli evidenzia ancora che “le carceri del Piemonte stanno vivendo ormai da tempo momenti di grande difficoltà nella gestione dei detenuti. Sono continue le aggressioni al Personale che si verificano senza che vi sia un intervento da parte degli organi superiori. La gestione e movimentazione dei detenuti protagonisti di aggressioni ci lascia alquanto perplessi, in quanto non sempre vengono applicate repentinamente le normative ministeriale che prevedono il trasferimento immediato del detenuto che che si rende protagonista di aggressioni nei confronti del personale”.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE esprime vicinanza e solidarietà ai poliziotti di Biella ed evidenzia come e quanto sia importante e urgente prevedere un nuovo modello custodiale. “Le donne e gli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria non possono continuare ad essere aggrediti o a trovarsi costantemente in situazioni di alta tensione senza che il Ministero della Giustizia ed il DAP adottino provvedimenti urgenti. Siamo al collasso! Serve una stretta normativa che argini la violenza dei pochi, anche a tutela degli altri detenuti e delle altre detenute. Il personale di Polizia Penitenziaria è stremato dai logoranti ritmi di lavoro a causa delle violente e continue aggressioni. Fino a quando i vertici del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria pensano di continuare a restare a guardare questi gravi fatti con apatia ed indifferenza? Fino a quando assisteranno a questo sfascio dell’ordine e della sicurezza interna provocato dal lassismo di decisione assurde e illogiche, come la vigilanza dinamica e soprattutto l’assenza di adeguati provvedimenti disciplinare e penali per chi aggredisce gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria?”.

Servono allora più tecnologia e più investimenti: la situazione resta allarmante, anche se gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria garantiscono ordine e sicurezza pur a fronte di condizioni di lavoro particolarmente stressanti e gravose”, conclude il leader del SAPPE. “I decreti svuota-carceri, che più di qualcuno continua ad invocare ad ogni piè sospinto, non servono: serve piuttosto una riforma strutturale dell’esecuzione, serve il taser per potersi difendersi dai detenuti violenti e la dotazione di body-cam al personale”.

Morto operaio ferito sul lavoro nel cimitero

E’ morto all’ospedale di Novara l’operaio 62enne di origini albanesi, di Marano Ticino, rimasto ferito in un incidente sul lavoro nel cimitero di Castelletto Ticino in provincia di Novara. L’uomo lavorava per una azienda di Cameri, che gestisce i servizi cimiteriali a Castelletto e a Cameri. È caduto da una scala  mentre  lavorava alla manutenzione di un loculo.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Saltacoda, prenotazione online agli sportelli della polizia municipale di Torino

 IN VIA BOLOGNA

Dal 16 gennaio sarà possibile accedere agli sportelli del Comando di Polizia Locale di via Bologna 74 (Ufficio Procedure Sanzionatorie, Ufficio Rilascio Atti, Sportello del Cittadino) anche tramite un nuovo servizio di prenotazione online denominato SALTACODA.

Sarà sufficiente collegarsi all’apposito link di prenotazione presente sul sito della Polizia Locale http://www.comune.torino.it/vigiliurbani/ e selezionare il servizio a cui si intende accedere (procedure sanzionatorie, rilascio atti, sportello del cittadino).

Il sistema informatico proporrà all’utente le fasce orarie disponibili per il giorno selezionato e successivamente, per completare la prenotazione, si dovranno inserire nome, cognome, codice fiscale, numero di telefono e indirizzo di posta elettronica al quale verrà inoltrata la conferma dell’appuntamento da presentare allo sportello.

In fase di prenotazione, per ridurre i tempi di permanenza allo sportello e ottimizzare gli appuntamenti, l’utente dovrà indicare nel campo note, se richiesto, per quale tipo di pratica richiede l’appuntamento, soprattutto se si tratta di pratiche complesse (es. rottamazioni, ingiunzioni o ricorsi su più verbali).

Covid, in Piemonte contagi in calo

FOCUS SETTIMANALE SULLA SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA E VACCINALE

In Piemonte la curva dei contagi presenta un andamento decrescente rispetto al periodo precedente: siamo alla sesta settimana consecutiva di calo.

L’occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 5,8%, quella dei posti letto in terapia intensiva è all’1,4%, mentre la positività dei tamponi è al 3,6%: tutti dati in calo rispetto a sette giorni fa.

Anche per questa settimana il Piemonte registra dati migliori rispetto a quelli nazionali.

SOTTOVARIANTE OMICRON BQ.1.1 DOMINANTE IN TRE DEPURATORI

Dai dati diffusi da Arpa, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue sui campioni prelevati il 27 dicembre evidenziano la dominanza della sottovariante di Omicron BQ.1.1 nei depuratori di Alessandria, Castiglione Torinese e Cuneo, mentre nel depuratore di Novara la variante dominante è BE.1.1.

Per quanto riguarda le sottovarianti ricombinanti, si osserva nel depuratore di Alessandria la presenza di mutazioni specifiche ed univoche con bassa frequenza appartenenti alla sottovariante XBF Exbc.1.

Non si osservano mutazioni specifiche ed univoche per le sottovarianti Omicron BA.1, BA.3 e BA.4.

VACCINAZIONI

Tra venerdì 6 gennaio e giovedì 12 gennaio sono state vaccinate 17.019 persone: 44 hanno ricevuto la prima dose, 105 la seconda, 346 la terza, 8.551 la quarta, 7.973 la quinta.

Dall’inizio della campagna vaccinale sono state somministrate in Piemonte 10.786.332 dosi, di cui 3.345.079 come seconde, 2.962.690 come terze, 757.803 come quarte, 113.817 come quinte.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo dal 6 gennaioal 12 gennaio i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 387. Suddivisi per province: Alessandria 49, Asti 21, Biella 16, Cuneo 33, Novara 36, Vercelli 12, VCO 13, Torino città 74, Torino area metropolitana 117.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 2.706 (-2.489).
Questa la suddivisione per province: Alessandria 341 (- 257), Asti 147 (-160), Biella 110 (-116), Cuneo 234 (-313), Novara 255 (-208), Vercelli 87 (-92), VCO 93 (-106), Torino città 520 (-380), Torino area metropolitana 821 (-774).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dal 6 gennaio al 12 gennaio l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 63.6 con andamento calante (-48%) rispetto ai 122.2 dei sette giorni precedenti.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 31.1 (-40.8%).

Nella fascia 25-44 anni è 61.1 (-38,8 %).

Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 68.1 (-48,1%).

Nella fascia 60-69 anni è 78.8 (-50,2%).

Tra i 70-79 anni è 84.4 (-54,5%).

Nella fascia over80 l’incidenza risulta 110.8 (-54,3%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO IN ETÀ SCOLASTICA

In età scolastica, nel periodo dal 6 gennaio al 12 gennaio, l’incidenza rispetto ai sette giorni precedenti è in calo nelle fasce di età 0-2, 11-13 e 14-18 anni.

Nel dettaglio: nella fascia di età 0-2 anni l’incidenza è 37.6 (31,1%), nella fascia 3-5 anni si registra un’incidenza di 13.9 (+17,8%), nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 14.2 (+9,2%), nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 13.8 (-15,9%), nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 15.5(-9,4%).

Minaccia i passanti con un tondino di ferro appuntito

Ieri mattina, gli agenti del Comando Porta Palazzo della Polizia Locale sono intervenuti sul mercato di piazza della Repubblica per fermare un uomo armato di un tondino metallico con punta acuminata che minacciava di colpire i passanti, generando una situazione di panico e pericolo.  Grazie al tempestivo intervento dei ‘civich’ nessuno degli avventori del mercato ha riportato ferite.

Il giovane, un ventiquattrenne originario dell’Africa occidentale, è stato accompagnato al Comando di via Bologna in quanto privo di documenti di identità e al termine degli accertamenti di rito, dai quali sono emersi numerosi precedenti di polizia, è stato indagato in stato di libertà per i reati di porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere e minaccia aggravata.

L’asta metallica appuntita, lunga circa 70 centimetri, è stata posta sotto sequestro giudiziario.

Muore di infarto mentre attraversa la strada in centro a Torino

Ieri all’angolo  tra corso Vittorio Emanuele II e via San Francesco da Paola  a Torino, alle 13 circa, un uomo di 85 anni si è accasciato sulla strada. Stava attraversando sulle strisce con la moglie e il figlio. Sul posto i carabinieri e il 118, ma non è stato possibile salvarlo. Il medico legale ha stabilito la morte per infarto.

 

Per aiutare i bambini ucraini un quaderno dell’integrazione

DALLA REGIONE ARRIVA «ABC»

Via libera alla prima diffusione di 250 copie del volumetto, che verranno distribuite dalla Protezione Civile. L’assessore Caucino: «Strumento fondamentale per un’autentica inclusione sociale».

Uno strumento snello, visivo, efficace, per aiutare i bambini ucraini ospitati in Piemonte a capire, per associazione di immagini e parole, la lingua italiana o perlomeno conoscere la traduzione delle denominazioni dei principali oggetti di uso comune, dall’orologio alla doccia, dal cibo ai giocattoli: è questo lo scopo di «ABC, prendiamoci per mano», lo strumento, edito in forma di quaderno, ideato in autunno e che oggi vede la luce, con la stampa e la distribuzione da parte della Protezione Civile nei Centri Temporanei di Accoglienza: in particolare a Settimo Torinese e a Bussoleno, al Drosso e a La Morra oltre alle copie consegnate alle associazioni «Liberi Tutti» e alla Caritas, nell’ambito dell’accoglienza diffusa degli Enti del «terzo settore».

D’altronde la guerra esplosa improvvisamente in Ucraina a «poche» migliaia di chilometri da noi, se da un lato ha causato morte e devastazione nel cuore dell’Europa, dall’altro ha anche tirato fuori il meglio dello spirito solidale di tutta la comunità internazionale, Piemonte compreso, che ha assegnato subito all’assessore regionale, Chiara Caucino la delega all’accoglienza dei minori ucraini profughi. Così, grazie a numerosi ponti umanitari, il Piemonte ospita oggi circa 10mila profughi, tra adulti e bambini.

E proprio considerato il fatto che tra le persone arrivate vi sono moltissimi minori, spesso anche in tenera età, si è voluto mettere a disposizione questo un piccolo ma importante strumento per favorire la conoscenza e l’utilizzo delle principali parole di uso comune nella lingua italiana.

Oltre alla distribuzione fisica, il quaderno è scaricabile all’indirizzo web:

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/istruzione-formazione-lavoro/lavoro/consigliera-parita/abc-prendiamoci-per-mano-un-quaderno-per-bambini-ucraini

«Sono estremamente soddisfatta che questo progetto, già all’epoca della sua ideazione, pionieristico, sia ora concretizzato, che è poi il vero aspetto che conta. La comunicazione – spiega Caucino – è alla base di ogni processo di integrazione, ed è necessario insegnare l’italiano in modo diverso a chi è alfabetizzato in un’altra lingua proprio come i nostri piccoli ospiti ucraini, scappati da una guerra assurda». «Proprio da questa premessa – prosegue l’esponente della giunta regionale – è nata l’esigenza di facilitare le competenze linguistiche ai bimbi giunti nella nostra Regione, affinché acquisiscano conoscenze di base per esprimere il proprio pensiero e le proprie esigenze. Questo quaderno di alfabetizzazione vuole essere un facile strumento che consenta, partendo da una maggior integrazione, una vera e propria inclusione sociale, che l’obiettivo che, in ogni campo del sociale di cui mi sono occupata, ho sempre perseguito con determinazione».

«In questi anni “La Scuola e Le Istituzioni”, con grande impegno, hanno fatto passi avanti, in coerenza con la Legislazione vigente, con le Linee guida e gli Orientamenti interculturali – spiega Anna Mantini, Consigliera di Parità Regionale del Piemonte – sui temi dell’inclusionee delle attenzioni all’accoglienza e all’integrazione, riguardanti gli alunni e le alunne provenienti da contesti migratori: diritto alla scuola; apprendimento linguistico; mediazione linguistico-culturale; orientamento e prevenzione della dispersione e degli abbandoni scolastici, tuttavia divari e criticità permangono, talvolta, ancora, anche per gli studenti e le studentesse che, pur provenienti da contesti migratori, sono nati e cresciuti in Italia».

«Con questa consapevolezza – conclude Mantini – ritengo che «ABC “Prendiamoci per mano», il progetto di quaderno promosso dalla Consigliera di Parità Regionale e sostenuto dall’assessore Caucino, che potrebbe essere messo a disposizione a disposizione, a richiesta, delle scuole elementari e medie della Regione Piemonte – possa rappresentare un valido strumento, utile alla causa, anche in contesti dell’intero territorio regionale».