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Patrizia Polliotto (Unc): “Vacanze rovinate? Pronti a tutelare i consumatori”

Il noto legale illustra le procedure da adottare per far valere anche in tal caso i diritti dei turisti vittime di inconvenienti e danni durante le ferie.

Estate, tempo di ferie, sole e mare, ma anche di vacanze rovinate. “Ogni anno, giunti a fine stagione, si ripete il rituale: numerose le segnalazioni di decine di consumatori che si rivolgono alle associazioni di categoria, chiedendo per mail e posta tradizionale consigli e lumi su come ottenere un risarcimento per non aver goduto della vacanza tanto attesa a causa di anomalie e disservizi turistici. Ci giungono segnalazioni di disservizi da varie regioni, indipendentemente che si tratti di mare, lago, collina o montagna”, dichiara l’Avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.

Ed ecco riemergere i consueti problemi: bagagli smarriti, voli cancellati, inadempienza dell’agenzia di viaggio, strutture alberghiere e ricettive fatiscenti. In tali casi, ricordiamo sempre ai consumatori di verificare che il soggiorno si svolga esattamente come previsto, e documentare gli eventuali disagi subiti tramite fotografie, dichiarazioni scritte di altri turisti trovatisi nelle medesime condizioni, fatture di spesa, nonché di rivolgersi subito ai rappresentanti dell’organizzazione di soggiorno presenti sul posto onde segnalare tutte le difformità rispetto al contratto di viaggio”, spiega nel dettaglio l’Avvocato Patrizia Polliotto, che aggiunge: ”E’ bene altresì, soprattutto, ricordare ai consumatori che, una volta avvenuto il rientro a casa, si hanno a disposizione 10 giorni lavorativi – come previsto dall’Articolo 49 del Codice del Turismo – per inviare un reclamo con richiesta di rimborso a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata all’agenzia di viaggi o tour operator che dir si voglia, e per conoscenza al Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori con sede in Torino, via Roma 366, oppure richiedendo informazioni in orario d’ufficio allo 011 5611800”.

L’Unc Piemonte risponde anche per e-mail all’indirizzo di posta elettronica uncpiemonte@gmail.com. Maggiori informazioni anche sul sito www.uncpiemonte.it.

Donna di 50 anni trovata morta in casa

Una donna di 50 anni è stata trovata senza vita in casa sua a Biella. L’allarme è stato dato da parenti e vicini che non avevano notizie da giorni. Sono intervenuti i vigili del fuoco per l’apertura dell’appartamento. Il decesso è avvenuto  per cause naturali. Sul luogo anche la Polizia.

Libri scolastici: consegne in ritardo. L’allarme dell’associazione librai di Ascom

Contro il rincaro dei libri servono più interventi a sostegno delle famiglie e l’equiparazione degli sconti ai libri di lettura. Zoppica il sistema di distribuzione dei testi. Stefania Bellitti, presidente ALI: «Tutti vogliono la libreria di fiducia sotto casa, ma come facciamo a resistere se non abbiamo margini di guadagno?»

 

La riapertura delle scuole è alle porte e, come ogni anno, è caccia ai libri. Sempre più cari e sempre più introvabili. ALI, l’Associazione dei Librai di Ascom Confcommercio, lancia il grido di allarme per le librerie torinesi, che non riescono a soddisfare le richieste a causa di tempi di distribuzione inadeguati rispetto al calendario scolastico. «In Piemonte ci sono 371 librerie iscritte alla Camera di commercio – sottolinea Stefania Bellitti, presidente di ALI, aderente ad Ascom Confcommercio Torino e Provincia – e rappresentano l’11,3% delle 3.280 imprese della filiera editoriale*. Tutti gli anni a fine estate si ripresenta il problema della consegna tardiva dei libri da parte degli editori. In un mondo che consegna qualsiasi tipo di merce il giorno dopo l’ordine non è accettabile aspettare un libro 15 giorni da parte dell’editore. Il problema viene sollevato da decenni, ma ci sembra che non ci sia mai la volontà di affrontarlo in maniera seria. La rete commerciale di vendita ha subito negli ultimi anni un calo di punti vendita e di occupati impressionante con il risultato che 13 milioni di italiani non hanno più una libreria sotto casa».

A questo si aggiunge il tema del ‘caro libri’, perché se sono gratuiti alle scuole primarie diventano un costo enorme dalle scuole secondarie in poi. La spesa media da sostenere quest’anno è di 300-350 euro, con picchi più alti per le classi prime di medie e superiori. «La scuola dell’obbligo arriva fino a 16 anni – commenta la presidente Bellitti – ma la gratuità copre solo le elementari. Come ALI chiediamo una politica seria che tenga in considerazione sia le famiglie e le scuole con i dovuti sostegni e le detrazioni fiscali, sia noi librai, che non abbiamo nessun margine di guadagno. Chi ha nella scolastica il suo core business rischia di chiudere».  La legge sul libro ha infatti fissato al 15% il tetto massimo dello sconto applicabile agli acquirenti sui libri scolastici, ma il margine che viene oggi riconosciuto dall’editore all’esercente è del 16% circa. In pratica il libraio non ci guadagna nulla.

ALI ha lanciato una serie di proposte, tra cui la detrazione fiscale per l’acquisto dei libri di testo analogamente, per esempio, alle spese mediche, la riduzione dello sconto sui libri di testo al 5% come per i libri di lettura, l’introduzione di un margine minimo fisso garantito per le librerie del 25% sui libri di testo adottati nelle scuole e la revisione dei servizi e dei tempi della distribuzione dei libri di testo riducendo al minimo il blocco estivo. «Vogliamo essere in condizione di lavorare come tutti – evidenzia la presidente Bellitti -.  Se mi serve un libro ed è disponibile devo averlo in tempi ragionevoli e devo poter avere un margine di guadagno certo. I clienti comprendono bene il valore del libraio, con cui hanno un rapporto di fiducia e apprezzano la comodità e la sicurezza di consegnare una lista e, semplicemente, tornare a ritirare i libri. Tutti vogliono la libreria di fiducia sotto casa, ma come facciamo a resistere se non abbiamo margini di guadagno?».

 

*fonte Camera di commercio di Torino

Manutenzione mercato Racconigi. Lavori per 1 milione e 515mila euro

Prosegue l’impegno dell’Amministrazione per la riqualificazione dei mercati cittadini. La Giunta Comunale, su proposta dell’assessore al Commercio Paolo Chiavarino, ha approvato il progetto esecutivo e il cronoprogramma finanziario per la realizzazione della manutenzione straordinaria del mercato Racconigi, per un importo complessivo dei lavori di euro 1.515.000 (IVA compresa).

 

Gli operatori commerciali interessati dall’intervento sono 302, tutti i giorni, nel tratto tra corso Peschiera e via Chianocco oltre a ulteriori 75 banchi extralimentari, solo il sabato, tra corso Peschiera e via Monginevro, per un totale di 377 banchi.

Sono previste opere manutentive finalizzate alla realizzazione di interventi di controllo e rifacimento dell’impiantistica esistente, di parte della pavimentazione in asfalto e delle aiuole degli alberi.

Alcuni interventi saranno comuni e altri specifici per ciascuno dei cinque tratti funzionali in cui è possibile suddividere il mercato.

In alcuni casi il crescere delle radici degli alberi ha determinato un disallineamento delle griglie di protezione che impedisce di riposizionarle in piano con il livello del mercato (in modo da non rappresentare oggetto d’inciampo per gli operatori e per il pubblico): in questi casi le griglie saranno rimodellate seguendo l’andamento delle radici e utilizzando un materiale idoneo a evitare che diventino un ricettacolo di sporcizia.

Poiché la pavimentazione si presenta in discreto stato di conservazione, per evitare lavorazioni invasive con un impatto importante sull’attività commerciale, il progetto ha previsto un trattamento con resine antiscivolo che permetteranno di restituire uniformità e impatto visivo piacevole.

La spesa complessiva per i lavori è finanziata per 1.500.000 euro con fondi provenienti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito del ‘Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare – PINQuA’ individuato all’interno del PNRR nell’ambito di Next Generation EU e per 15.000 euro con fondi della Città.

I lavori inizieranno presumibilmente a fine anno per terminare nell’estate del 2025.

foto ©Michele D’Ottavio

La droga viaggiava sul monopattino

Un cittadino italiano di 21 anni è stato arrestato dagli agenti del Commissariato di P.S. Madonna di Campagna poiché gravemente indiziato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Nei giorni scorsi, gli agenti del commissariato, transitando in via Fossata in direzione di Piazza Ghirlandaio, notano un giovane a bordo di un monopattino e lo fermano per un controllo, a seguito del quale il ventunenne viene trovato in possesso di sostanza stupefacente. Nello specifico, nel borsello che l’uomo aveva legato al polso, gli agenti rinvengono diversi involucri contenete sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana, pronte per la vendita e, negli slip indossati dall’uomo, una busta sottovuoto di plastica trasparente contenente diversi grammi di marijuana.

Nel corso della successiva perquisizione domiciliare, presso l’abitazione di residenza del giovane nel quartiere Madonna di Campagna, gli agenti rinvengono, all’interno di un borsello, 34 ovuli di MDMA, 10 grammi di hashish e infiorescenze di marijuana. Nell’appartamento anche un coltello utilizzato per tagliare l’hashish, materiale per il confezionamento delle dosi e due bilancini di precisione. Gli agenti trovano anche 41 ricariche svapo per sigarette elettroniche contenenti principio attivo THC nella misura superiore all’85, illegale sul territorio nazionale.

L’accurata perquisizione effettuata dagli agenti del Commissariato consente, inoltre, di rinvenire, nella scatola di un trapano riposta nella scarpiera all’ingresso, ben 5 panetti integri di hashish, per un peso prossimo al mezzo chilo, con impresso il fotogramma di un rapper con una bottiglia in mano mentre prepara un cocktail.

Alla luce dei fatti, il ventunenne viene tratto in arresto.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagata, sino alla sentenza definitiva.

La Città investe sull’edilizia scolastica

14 milioni e 300 mila euro per progetti di riqualificazione ed efficientamento

 

Approvati dalla Giunta Comunale, su proposta di Carlotta Salerno, assessora all’Istruzione, i progetti di riqualificazione ed efficientamento di edifici scolastici per un ammontare di 14 milioni e 300mila euro. Si tratta di una parte di interventi di manutenzione straordinaria che la Città realizzerà con i fondi del Pnrr in 98 scuole primarie e secondarie di primo grado per circa 25 milioni di euro.

I lavori consentiranno di conservare gli edifici assicurandone il funzionamento e il miglioramento degli standard prestazionali e garantendone l’idoneità e la fruibilità.

In particolare sono stati licenziati i progetti esecutivi di manutenzione straordinaria di alcuni edifici scolastici nella zona Est, Ovest e Sud, inseriti nel Piano Integrato Urbano – PIU – che ristabiliranno migliori condizioni igienico – sanitarie e di sicurezza.

Nell’area Est gli interventi riguarderanno la sostituzione parziale dei serramenti esterni, il rifacimento della copertura, gli adeguamenti antincendio e degli impianti EVAC, il rifacimento di alcune sale igieniche, il ripristino di intonaci delle facciate esterne e il recupero delle aree esterne per un importo pari a 2.248.800. Nella zona Ovest saranno effettuati interventi per la sostituzione parziale dei serramenti esterni e interni REI, il rifacimento della copertura, di alcune sale igieniche e dell’intonaco delle facciate esterne, il recupero delle recinzioni esterne e il ripristino delle palestre per un totale di 3.409.480 euro. In alcuni edifici scolastici nel quadrante Sud è prevista la sostituzione parziale dei serramenti esterni, il rifacimento della copertura, di alcune sale igieniche e dell’impianto EVAC, la messa in sicurezza di porzioni di intonaci delle facciate esterne, la revisioni di cancelli e recinzioni, il recupero delle aree esterne e delle palestre. La spesa complessiva è di 5.489.200 euro.

Fanno parte del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare – PINQUA – i lavori di efficientamento energetico negli edifici scolastici di via Mameli 18, a Porta Palazzo, e di via Bardonecchia 34-36. Nel primo le opere riqualificheranno il fabbricato e miglioreranno la qualità del decoro urbano e le prestazioni energetiche. Saranno ripristinate le finiture, le decorazioni ed è prevista la tinteggiatura delle facciate esterne. I serramenti esterni saranno sostituiti e sarà realizzato il rifacimento di impermeabilizzazione e pavimentazione del terrazzo esterno e dell’impianto elettrico oltre alla sistemazione della sala igienica al piano terra. Infine verrà sistemata una parte delle aree esterne. Il costo dell’intervento ammonta a 897mila euro.

Gli interventi che interessano il complesso scolastico di via Bardonecchia 34-36 apporteranno un miglioramento delle prestazioni energetiche della struttura attraverso l’isolamento a cappotto esterno delle pareti disperdenti e della copertura, la sostituzione di tutti gli infissi e la sistemazione di parte dell’area esterna verde per un importo complessivo di 2.341.890.

Traforo Monte Bianco, Piemonte e Francia al lavoro per soluzioni condivise

Urgente le seconda canna al Bianco per superare fragilità degli attraversamenti transalpini
Ieri il presidente del Piemonte Alberto Cirio ha avuto un colloquio telefonico con Emily Rini, la presidente della società Società italiana per il Traforo del Monte Bianco. Al centro del confronto la prevista chiusura del tunnel del Monte Bianco a partire dalla prossima settimana e le ricadute attese in Piemonte alla luce della chiusura del tunnel del Frejus ai mezzi pesanti, oltre che della linea ferroviaria, a causa della frana di domenica sera in Maurienne, in Francia. «Le notizie odierne, che prospettano l’allungamento dei tempi di ripristino della frana in Francia, e quindi della completa riapertura del Frejus, meritano particolare attenzione alla luce della prevista chiusura del tunnel del Monte Bianco – spiega il presidente della Regione Alberto Cirio* – Per questo ho avuto un confronto con la presidente Rini: la frana in Francia e le ricadute sulla circolazione in Piemonte confermano ciò che il Piemonte sostiene da tempo, ovvero la necessità, non più rinviabile, di realizzare la seconda canna del Monte Bianco – prosegue Cirio – Della questione si sta occupando anche il ministro Tajani che porrà il tema alla sua omologa francese in occasione di un incontro già previsto giovedì a Toledo».
«Stiamo monitorando la situazione insieme alla parte francese per trovare una soluzione, alla luce degli ultimi eventi – aggiunge la presidente Emily Rini – Quello che è accaduto in questi giorni dimostra la fragilità del sistema degli attraversamenti transfrontalieri e l’urgente necessità di trovare soluzioni condivise».

Scuola di Studi Superiori Ferdinando Rossi, ultimi giorni per le iscrizioni alla prova di ammissione

Formare professionisti in grado di gestire in modo eticamente consapevole e sostenibile i meccanismi che regolano l’interazione tra ricerca e innovazione.

Questo l’obiettivo della Scuola di Studi Superiori Ferdinando Rossi, la scuola di eccellenza che affianca e integra il percorso degli studenti iscritti al 1° anno di tutti i Corsi di Studio #UniTo.

Le iscrizioni alla prova di ammissione sono aperte fino al 31 agosto.
Gli studenti meritevoli della #SSST hanno diritto a:
– posto gratuito nelle residenze universitarie convenzionate
– rimborso delle tasse universitarie
– contributo per lo studio.

https://ssst.campusnet.unito.it/do/avvisi.pl/Show?_id=2hvp

“Patto per la sicurezza”, dalla Regione un milione di euro per nuove pattuglie interforze a difesa dei torinesi

La sicurezza dei cittadini deve essere una priorità che guida l’azione di chi amministra: è questo il principio che ha spinto l’assessorato alla Sicurezza della Regione Piemonte a stanziare 1 milione di euro per ottenere due importanti risultati: promuovere nuovi servizi di vigilanza interforze del territorio (con pattuglie concentrate su focus specifici per le aree di spaccio e le zone strategiche di passaggio come le stazioni) e l’implemento di un sistema di video-sorveglianza di nuova generazione capace di individuare le vetture rubate o quelle intestate a soggetti ricercati dalle forze dell’ordine.

Sono questi gli obiettivi al centro del patto che la Regione Piemonte ha sottoscritto  con la Prefettura e il Comune di Torino per concretizzare un nuovo progetto fortemente voluto e finanziato proprio dalla Regione con un milione di euro. Nell’intesa, sottoscritta questa mattina dall’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca, oltre al tema dello stanziamento regionale da 1 milione che sarà gestito anche dalla Prefettura di Torino (incaricata anche di coordinarlo), vengono specificate le iniziative rivolte all’implementazione della sicurezza urbana nel territorio comunale di Torino.

Tra queste:

 Implementare i sistemi di video sorveglianza già esistenti nel territorio del capoluogo, in un’ottica di un controllo del territorio sempre più capillare.

 Svolgere mirati servizi interforze di controllo del territorio, specie nelle aree urbane ritenute siti maggiormente esposti a forme di degrado e alla commissione di reati.

 Potenziare gli interventi finalizzati alla risoluzione di particolari situazioni di degrado e di disagio sociale che possono degenerare in situazioni critiche dal punto di vista della gestione dell’ordine pubblico, anche attraverso il controllo interforze.

«La criminalità diffusa e l’insicurezza che troppi cittadini vivono nei loro quartieri trova una risposta certa in un modo soltanto: più pattuglie per presidiare il territorio. Per questo come Regione abbiamo deciso di stanziare un milione di euro per far arrivare contingenti interforze nelle strade di Torino – affermano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca -. I torinesi vogliono poter vivere serenamente senza correre il rischio di essere derubati, aggrediti o assediati dagli spacciatori. Con questo patto per la Sicurezza vogliamo fare in modo che, tra nuove pattuglie e nuovi sistemi di video vigilanza, le loro richieste sacrosante non cadano nel vuoto ma diventino, in breve tempo, una realtà».