Il messaggio dell’Arcivescovo di Torino
Il messaggio dell’Arcivescovo di Torino
Incidente stradale ieri a Torino all’incrocio tra via Vigliani con via Formiggini e corso Croce a Torino. Nello scontro tra una vettura e uno scooter il motociclista è finito al Cto in condizioni critiche con traumi al torace e alla colonna vertebrale. L’uomo è stato operato. La dinamica dello scontro è da chiarire. L’incrocio è regolato da un semaforo.
“L’inaugurazione del collegamento tra il passante ferroviario e la Torino – Ceres avverrà a gennaio 2024: la realizzazione del passante di corso Grosseto, così come progettato, non era sufficiente per l’interconnessione alla rete ferroviaria nazionale e sono stati quindi ridefiniti ed aumentati i lavori per raggiungere tale obiettivo. Per questo motivo tempo fa Regione e Rfi hanno ottenuto ulteriori 140 milioni di euro di finanziamento, a cui vanno aggiunti 15 milioni ottenuti dalla Regione, da un bando europeo”.
Lo ha spiegato l’assessore ai Trasporti, Marco Gabusi, in risposta a un’interrogazione della consigliera Monica Canalis (Pd).
Sulla data effettiva di ripresa dell’esercizio della linea, l’assessore ha spiegato che prima devono concludersi le prove di Trenitalia sulla linea, indicativamente all’inizio di gennaio, in seguito alla richiesta dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa).
Invece, in merito al potenziamento della tratta tra Germagnano e Ceres, il servizio riprenderà con l’installazione del Scmt (Sistema di controllo marcia treno) collegando Ceres con il Servizio ferroviario metropolitano (Sfm), attraverso Germagnano-Ciriè.
La Regione ha anche previsto delle risorse per mettere a norma alcuni attraversamenti della linea, tra Cirié e Germagnano mentre, l’Scmt sarà a breve attivo su tutta la linea e la circolazione in entrambe le direzioni su ciascun binario (la cosiddetta “banalizzazione”) dovrebbe essere attivata entro il 2025. L’assessorato sta valutando l’utilizzo dei treni “Pop-Jazz” fino a Cirié e “Minuetto” fino a Germagnano. Sulla questione della trasformazione di Cirié in “Stazione Porta” dell’Sfm, la Regione ha finanziato il Comune di Ciriè per la progettazione e la realizzazione dell’intervento di soppressione del passaggio a livello, cosa che consentirà la riqualificazione e riconversione dell’area della stazione.
Ufficio Stampa
Una delegazione di rappresentanti ufficiali provenienti dalla provincia cinese di Sichuan, all’interno della Repubblica Popolare Cinese, ha fatto visita in Consiglio regionale. L’incontro, a cui hanno partecipato il presidente del Consiglio Stefano Allasia , il vicepresidente della Giunta Fabio Carosso e il sindaco di Asti Maurizio Rasero, ha segnato un importante passo avanti nelle relazioni bilaterali tra Piemonte e la provincia di Sichuan.
La delegazione cinese, guidata dal Wang Yanfei, Segretario e Vice Direttore Generale del Comitato Permanente del Congresso del Popolo della Provincia di Sichuan e da Jia Ruiyun, Capo Gabinetto per la Presidenza del Congresso del Popolo della Provincia di Sichuan, è in visita in Piemonte con l’obiettivo di promuovere lo scambio culturale, commerciale e istituzionale tra le due parti. Durante l’incontro, si è discusso di una serie di temi di interesse comune, tra cui la cooperazione economica, l’educazione, la scienza e la cultura, l’avvio di progetti di collaborazione che promuovano una maggiore conoscenza reciproca e una più stretta cooperazione.
Wang Yanfei, si è detto convinto del fatto che conoscenza e cooperazione siano le strade da percorrere per accrescere in modo significativo lo sviluppo e al benessere delle rispettive comunità. “Con il Piemonte – ha ribadito – abbiamo da tempo stabilito una relazione di gemellaggio. Non dimenticheremo l’aiuto che la vostra regione ci ha dato nel 2008, in seguito ad un terremoto che ha colpito le nostre cittadine”. La provincia di Shuan è situata nella parte nord-occidentale del nostro paese ed è un luogo di straordinaria diversità naturale e culturale. Oltre alla bellezza naturale, Shuan è anche un luogo ricco di tradizioni culturali. I nostri abitanti mantengono con orgoglio le antiche pratiche culturali, dalle danze tradizionali alla cucina locale. è anche un centro di innovazione e progresso. I nostri centri urbani stanno crescendo rapidamente e sono all’avanguardia in settori come la tecnologia, scienza e l’istruzione. Al momento sono circa 45 le imprese italiane iscritte nella nostra regione”.
“Il presidente Stefano Allasia ha espresso la sua personale gratitudine alla delegazione cinese dalla provincia di Sichuan per la visita, una visita che offre l’opportunità di lavorare insieme e rafforzamento relazioni e intenti. “Auspico in un rapporto bilaterale, di interessi culturali, commerciali e sociali. Un doppio piacere per noi ospitarvi, perché la popolazione cinese qui in Piemonte si è sempre distinta per senso del dovere e per il rispetto che dimostra ogni giorno per la nostra cultura. Con lo stesso rispetto dobbiamo imparare a conoscerci e fare in modo che il Piemonte sia per voi opportunità come per noi la Cina. Siamo a disposizione per valutare come questa istituzione possa in futuro agevolare scambi economici e culturali”
Di lavoro e commercio ha invece parlato Fabio Carosso, vicepresidente della Giunta regionale “il Piemonte è stato recentemente insignito da Gambero Rosso, del riconoscimento di Regione in cui si mangia meglio, terra di eccellenza gastronomica. Ci auguriamo che anche la Cina e la provincia Sichuan possa presto apprezzarne tutte le caratteristiche. Questa collaborazione è di vitale importanza per entrambe le parti e offre opportunità significative per la crescita economica e lo sviluppo. La Cina è attualmente una delle economie più dinamiche del mondo, e la provincia di Sichuan è una delle sue regioni economicamente più vitali. Inoltre, il gemellaggio tra l’Italia e Sichuan può favorire la collaborazione nel settore della tecnologia e dell’innovazione”.
Un viaggio nella storia affinché non debba ripetersi
Il Comune coprirà per ciascun partecipante 380,00 €, mentre a carico delle famiglie resteranno 55,00 €, il viaggio durerà 8 giorni tra gennaio e marzo 2024
Leini, 24 ottobre 2023 – Saranno 6 i giovani leinicesi tra i 18 e i 25 che potranno partecipare all’edizione 2024 del Treno della Memoria: per inviare le candidature c’è tempo fino al prossimo 20 novembre
Il progetto “Treno della Memoria 2024” è composto da due fasi separate e distinte:
a) il Percorso di Formazione che si svilupperà in un ciclo di appuntamenti composto da un numero di incontri non inferiore a quattro (in presenza o in modalità online) nel periodo compreso tra novembre 2023 e gennaio 2024. Gli incontri hanno come obbiettivo quello di fornire un background generale storico del periodo della Seconda Guerra Mondiale e dei Totalitarismi fascisti europei (momenti di formazione accademica e laboratoriale), di favorire la conoscenza tra i partecipanti al progetto e sono propedeutici al viaggio.
b) il viaggio di otto giorni con bus da granturismo che prevede la visita intermedia alla città di Berlino, la visita di Cracovia ed in particolare del ghetto ebraico, della fabbrica di Schindler e i campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau e che si svolgerà – salvo cause di forza maggiore – tra i mesi di febbraio e marzo 2024 (partenze . L’Ente Organizzatore si riserva la facoltà di variare, a suo insindacabile giudizio, il programma del progetto nell’ipotesi in cui l’evolversi della fase pandemica in corso dovesse rendere impossibile e/o sconsigliabile una delle parti del viaggio.
Per la partecipazione è richiesto:
– regolare documento valido per l’espatrio (quale C.I. valida per l’Espatrio o Passaporto) in corso di validità per i sei mesi successivi al viaggio e della tessera per l’assistenza sanitaria gratuita nei paesi dell’Unione Europea;
Per iscriversi è necessario:
– impegnarsi a partecipare a tutti gli eventi formativi previsti, prima, durante e dopo il viaggio;
– inviare una mail all’indirizzo a protocollo@comune.leini.to.it, indicando come oggetto “Domanda partecipazione Treno della Memoria 2024 – Comune di Leini”, allegando il modello “Informativa Privacy”
– versare una quota di partecipazione di € 55,00 a favore dell’Associazione Treno della Memoria sull’IBAN IT 30 E 02008 01104 000103958110 con causale “COMUNE DI LEINI – LEINI – PROGETTO TRENO DELLA MEMORIA 2024”;
Il Comune di Leini, sosterrà la restante parte della spesa per formazione, viaggio e pernottamento pari ad € 380,00. Restano a carico dei partecipanti le spese per il vitto.
INFORMAZIONI COMUNE DI LEINI:
– Uff. Cultura – V. Ricciolio 43 (Villa Chiosso) Tel. 011 99 86 384
E Mail g.patti@comune.leini.to.it
– Biblioteca / Informagiovani – V. Volpiano 8 Tel. 011 99.86.368
E Mail biblioteca.informagiovani@comune.leini.to.it
I cristiani di oltre 630 chiese evangeliche in tutta Italia, tra cui il Piemonte, stanno pianificando, preparando e pregando per il prossimo Noi Festival di Roma, che torna in Italia un anno dopo aver battuto il record di presenze al Mediolanum Forum di Milano. Il 4 e 5 novembre, alle 18, persone provenienti dal Piemonte e da decine di altre città di ogni regione d’Italia arriveranno al Palazzo dello Sport per partecipare all’evento gratuito e adatto alle famiglie. Franklin Graham, presidente e amministratore delegato della Billy Graham Evangelistic Association, invita e dà il benvenuto a tutti. Egli condividerà un messaggio importante, tratto dalla Bibbia, su come tutti noi possiamo avere un rapporto reale e personale con Dio. Nell’evento tanto atteso, potremo godere anche delle fantastiche esibizioni musicali dal vivo di Michael W. Smith, vincitore di tre Grammy, e di Kari Jobe, che ha ricevuto due nomination ai Grammy.
Chiorino, durante l’intervento conclusivo, ha spiegato che questo testo porta al centro i bambini e le loro famiglie, puntando sulla qualità di un sistema educativo che vuole essere anche uno strumento a sostegno dell’occupazione femminile, un supporto nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Il provvedimento di 36 articoli (relatore Federico Perugini – Lega) intende garantire una pluralità e un’equilibrata distribuzione di offerte educative e di istruzione rivolte a questa fascia di età, con l’obiettivo di rispondere in modo adeguato alle esigenze dei bambini e delle loro famiglie.
Assume un ruolo centrale l’avvicinamento e il consolidamento tra i settori 0-3 e 0-6 anni. Si rafforza poi il ruolo della Regione: alla tradizionale funzione di programmazione e regolazione dell’offerta educativa si aggiungono la promozione qualitativa del sistema integrato, con la formazione innovativa e dedicata degli operatori, i coordinamenti pedagogici territoriali, i poli dell’infanzia, un tavolo inter-istituzionale permanente e una Conferenza regionale del sistema integrato 0-6.
La legge consentirà la valorizzazione del ruolo dei Comuni e un ordinamento dei servizi regionali 0-3 anni, costituito da nidi di infanzia e micronidi (anche aziendali e aperti al territorio), le sezioni primavera e i servizi integrativi, come il nido in famiglia, lo spazio gioco per bambini e il centro per bambini e famiglie.
Soddisfazione per l’approvazione del provvedimento dal capogruppo della Lega Alberto Preioni, che ha chiesto un impegno ulteriore: “arrivare ad avere gli asili nido gratis in Piemonte anche per contrastare la denatalità, come già avviene in altre regioni italiane”.
Per Carlo Riva Vercellotti (Fdi) questa legge è un passo significativo per l’innovazione dei servizi educativi nella fascia 0-6 anni, settore finora disciplinato da una norma di 50 anni fa, che richiedeva un adeguamento non solo rispetto alla sopravvenuta normativa nazionale ma anche alle mutate esigenze della società.
Silvana Accossato (Luv) ha aggiunto che pur riconoscendo il costruttivo lavoro svolto, anche con il contributo delle opposizioni, avrebbe osato ancora di più nel recepire nel testo quelle le sperimentazioni e innovazioni che il territorio ha prodotto in questi anni sul tema. La consigliera ha presentato alcuni emendamenti al testo di cui cinque approvati in aula.
Diego Sarno (Pd) ha affermato che il suo gruppo ha lavorato molto per far riconoscere la priorità nei finanziamenti alle scuole e ai servizi educativi pubblici, a garanzia di un diritto universale e per la gratuità degli asili nidi ha proposto di utilizzare le risorse disponibili del fondo Vita nascente.
La Giunta comunale di Torino , con una delibera proposta dall’assessore allo Sport Domenico Carretta, ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economica per i lavori di manutenzione straordinaria dell’impianto sportivo Regaldi in via Monteverdi. Il costo complessivo sarà di 300 mila euro e gli interventi sono stati inseriti nel Programma Triennale dei lavori pubblici per l’anno 2024. La spesa sarà finanziata per 240mila euro con il contributo del bando regionale “Sport Missione Comune” e per i restanti 60mila euro dalla Città di Torino.
Il via ai lavori è previsto per la primavera prossima. Gli interventi riguarderanno il campo da calcio a 11 che sarà trasformato dall’attuale terreno sintetico ad erba naturale, la manutenzione dei campi a 8 e a 5, il rifacimento della pavimentazione del campo da tennis, della recinzione e della pavimentazione dello spogliatoio oltre a opere necessarie a garantire la sicurezza.
“Un ulteriore tassello – dichiara l’assessore allo Sport, Domenico Carretta – che va ad aggiungersi ai numerosi lavori di manutenzione straordinaria sugli impianti sportivi cittadini cui abbiamo dato avvio negli ultimi mesi, anche grazie alle risorse europee. Penso ad esempio alla ristrutturazione delle piscine Gaidano, Trecate, Lombardia, Colletta, Cecchi, Franzoj, alla manutenzione dello stadio di atletica Primo Nebiolo e di quello del Baseball di via Passo Buole. Il Regaldi rappresenta un importante punto di riferimento per chi pratica attività sportiva nella Circoscrizione 6 e questi interventi lo restituiranno più moderno e funzionale. L’obiettivo che ci prefiggiamo è ancora una volta quello di investire nello sport, come veicolo di integrazione, socialità e promozione della salute”.
“Va preliminarmente ricordato che non è l’ASL che trasferisce gli ospiti della struttura, ma gli ospiti stessi che ne scelgono altre. La ragione è che sul presidio Valletta è in corso un importante progetto, sostenuto dalla Regione Piemonte, per concentrare e incrementare i posti letto di continuità assistenziale a valenza sanitaria (CAVS) distribuiti in varie strutture cittadine, in un’unica struttura sanitaria, con miglioramento significativo del livello assistenziale offerto ai cittadini: saranno così trasformati tutti i 177 posti letto disponibili in letti CAVS.”
Così l’Assessore alla Sanità, Luigi Icardi, in risposta all’interrogazione consiliare sul Presidio Valletta di via Farinelli 25 a Torino.
“La trasformazione in posti letto CAVS sta avvenendo gradualmente- prosegue Icardi- infatti l’ASL, attraverso la propria struttura residenzialità anziani, ha provveduto ad informare familiari, tutori, amministratori di sostegno degli ospiti dell’RSA del presidio Valletta, presenti a settembre 2023, della possibilità di scegliere altra struttura, individuando le disponibilità esistenti e le loro caratteristiche, al fine di consentire una scelta informata. La maggior parte degli ospiti ha scelto la RSA Ballestrero, sita in via Plava 75, mentre i restanti ospiti hanno preferito scegliere altre RSA. Solo tre ospiti non hanno ancora scelto la nuova RSA. I costi dei trasporti per i trasferimenti sono avvenuti a spese dell’ASL Città di Torino.
L’ASL, tramite la struttura residenzialità anziani, rimane disponibile per qualsiasi chiarimento e supporto alle famiglie, ai tutori e agli amministratori di sostegno al fine di facilitare, anche da un punto di vista amministrativo, l’iter del trasferimento e garantire la continuità assistenziale dei pazienti, con le migliori garanzie assistenziali.”
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile Nello Musumeci, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza dell’eccezionale evento meteorologico verificatosi il giorno 13 agosto a Bardonecchia, con lo stanziamento di 1.510.000 euro.
“Ho sentito telefonicamente questa mattina il ministro della protezione civile Nello Musumeci che ho voluto ringraziare per l’attenzione dimostrata nei confronti del Piemonte. Abbiamo ottenuto la dichiarazione dello stato di emergenza per Bardonecchia ed un milione e mezzo di euro: il primo passo per risarcire i tanti danni subiti dalle infrastrutture pubbliche e dai cittadini a causa della colata di fango che si è abbattuta sul paese”- afferma soddisfatto il Presidente Alberto Cirio.
I tecnici regionali, in stretta collaborazione con quello del Dipartimento nazionale di Protezione Civile, hanno effettuato sopralluoghi subito dopo l’evento per circostanziare le misure necessarie al ripristino dei luoghi.
“Il riconoscimento dello stato d’emergenza ci era stato garantito fin dalle prime ore dal capo dipartimento della Protezione Civile Curcio, che ringrazio per la consueta vicinanza. Ora arriva il riconoscimento formale dal parte del Governo. Per la città di Bardonecchia è stato sicuramente un evento difficile che ha condizionato la stagione estiva, ma anche fin da subito il sistema di Protezione civile si è immediatamente mobilitato per prestare la prima assistenza al Comune. Non ci sono state vittime e quando si verificano eventi di questa portata è davvero la cosa più importante”- dichiara l’Assessore alla Protezione Civile, Marco Gabusi.
Per quanto riguarda i danni a opere assicurabili, come le auto e i tetti, la Regione ha approvato lunedì scorso una norma che consentirà di riconoscere, in caso di eventi atmosferici di particolare gravità, un rimborso forfettario per i beni danneggiati, anche in assenza di copertura assicurativa.”
“Una buona notizia dopo settimane veramente dure. Ringrazio il Governo tutto per l’impegno dimostrato nei nostri confronti. E ringrazio la Regione Piemonte, il presidente Alberto Cirio e l’assessore Marco Gabusi che, fin dalle prime ore dopo gli eventi del 13 agosto, non hanno mai mancato di farci sentire il loro appoggio ed il loro aiuto. Da parte nostra continuiamo a lavorare incessantemente per ripristinare la situazione e portare a termine gli interventi di sicurezza, in modo da essere pronti al meglio ad accogliere la stagione invernale. Stiamo, inoltre, progettando interventi che aiutino a mitigare il rischio residuo e rendano la località sicura per residenti e turisti.” afferma il sindaco di Bardonecchia Chiara Rossetti.