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Treno della memoria per 6 leinicesi tra i 18 e i 25 anni

Un viaggio nella storia affinché non debba ripetersi

Il Comune coprirà per ciascun partecipante 380,00 €, mentre a carico delle famiglie resteranno 55,00 €, il viaggio durerà 8 giorni tra gennaio e marzo 2024

 

Leini, 24 ottobre 2023 – Saranno 6 i giovani leinicesi tra i 18 e i 25 che potranno partecipare all’edizione 2024 del Treno della Memoria: per inviare le candidature c’è tempo fino al prossimo 20 novembre

Il progetto “Treno della Memoria 2024” è composto da due fasi separate e distinte:
a) il Percorso di Formazione che si svilupperà in un ciclo di appuntamenti composto da un numero di incontri non inferiore a quattro (in presenza o in modalità online) nel periodo compreso tra novembre 2023 e gennaio 2024. Gli incontri hanno come obbiettivo quello di fornire un background generale storico del periodo della Seconda Guerra Mondiale e dei Totalitarismi fascisti europei (momenti di formazione accademica e laboratoriale), di favorire la conoscenza tra i partecipanti al progetto e sono propedeutici al viaggio.
b) il viaggio di otto giorni con bus da granturismo che prevede la visita intermedia alla città di Berlino, la visita di Cracovia ed in particolare del ghetto ebraico, della fabbrica di Schindler e i campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau e che si svolgerà – salvo cause di forza maggiore – tra i mesi di febbraio e marzo 2024 (partenze . L’Ente Organizzatore si riserva la facoltà di variare, a suo insindacabile giudizio, il programma del progetto nell’ipotesi in cui l’evolversi della fase pandemica in corso dovesse rendere impossibile e/o sconsigliabile una delle parti del viaggio.

Per la partecipazione è richiesto:
– regolare documento valido per l’espatrio (quale C.I. valida per l’Espatrio o Passaporto) in corso di validità per i sei mesi successivi al viaggio e della tessera per l’assistenza sanitaria gratuita nei paesi dell’Unione Europea;

Per iscriversi è necessario:
– impegnarsi a partecipare a tutti gli eventi formativi previsti, prima, durante e dopo il viaggio;
– inviare una mail all’indirizzo a protocollo@comune.leini.to.it, indicando come oggetto “Domanda partecipazione Treno della Memoria 2024 – Comune di Leini”, allegando il modello “Informativa Privacy”
– versare una quota di partecipazione di € 55,00 a favore dell’Associazione Treno della Memoria sull’IBAN IT 30 E 02008 01104 000103958110 con causale “COMUNE DI LEINI – LEINI – PROGETTO TRENO DELLA MEMORIA 2024”;

Il Comune di Leini, sosterrà la restante parte della spesa per formazione, viaggio e pernottamento pari ad € 380,00. Restano a carico dei partecipanti le spese per il vitto.

INFORMAZIONI COMUNE DI LEINI:
– Uff. Cultura – V. Ricciolio 43 (Villa Chiosso) Tel. 011 99 86 384
E Mail g.patti@comune.leini.to.it
– Biblioteca / Informagiovani – V. Volpiano 8 Tel. 011 99.86.368
E Mail biblioteca.informagiovani@comune.leini.to.it

Le chiese evangeliche del Piemonte si preparano per il Noi Festival di Roma

I cristiani di oltre 630 chiese evangeliche in tutta Italia, tra cui il Piemonte, stanno pianificando, preparando e pregando per il prossimo Noi Festival di Roma, che torna in Italia un anno dopo aver battuto il record di presenze al Mediolanum Forum di Milano. Il 4 e 5 novembre, alle 18, persone provenienti dal Piemonte e da decine di altre città di ogni regione d’Italia arriveranno al Palazzo dello Sport per partecipare all’evento gratuito e adatto alle famiglie. Franklin Graham, presidente e amministratore delegato della Billy Graham Evangelistic Association, invita e dà il benvenuto a tutti. Egli condividerà un messaggio importante, tratto dalla Bibbia, su come tutti noi possiamo avere un rapporto reale e personale con Dio. Nell’evento tanto atteso, potremo godere anche delle fantastiche esibizioni musicali dal vivo di Michael W. Smith, vincitore di tre Grammy, e di Kari Jobe, che ha ricevuto due nomination ai Grammy.

 

Il Piemonte ha la nuova legge su nidi e scuole d’infanzia

DAL CONSIGLIO REGIONALE – Potenziare la qualità dell’assistenza ai bambini da 0 a 6 anni e i servizi a supporto della natalità. È uno degli obiettivi del Ddl sulla “Disciplina dei servizi educativi per l’infanzia e le disposizioni relative al sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino ai sei anni”, presentato dall’assessore Elena Chiorino e approvato dall’aula di Palazzo Lascaris all’unanimità.

Chiorino, durante l’intervento conclusivo, ha spiegato che questo testo porta al centro i bambini e le loro famiglie, puntando sulla qualità di un sistema educativo che vuole essere anche uno strumento a sostegno dell’occupazione femminile, un supporto nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Il provvedimento di 36 articoli (relatore Federico Perugini – Lega) intende garantire una pluralità e un’equilibrata distribuzione di offerte educative e di istruzione rivolte a questa fascia di età, con l’obiettivo di rispondere in modo adeguato alle esigenze dei bambini e delle loro famiglie.
Assume un ruolo centrale l’avvicinamento e il consolidamento tra i settori 0-3 e 0-6 anni. Si rafforza poi il ruolo della Regione: alla tradizionale funzione di programmazione e regolazione dell’offerta educativa si aggiungono la promozione qualitativa del sistema integrato, con la formazione innovativa e dedicata degli operatori, i coordinamenti pedagogici territoriali, i poli dell’infanzia, un tavolo inter-istituzionale permanente e una Conferenza regionale del sistema integrato 0-6.
La legge consentirà la valorizzazione del ruolo dei Comuni e un ordinamento dei servizi regionali 0-3 anni, costituito da nidi di infanzia e micronidi (anche aziendali e aperti al territorio), le sezioni primavera e i servizi integrativi, come il nido in famiglia, lo spazio gioco per bambini e il centro per bambini e famiglie.
Soddisfazione per l’approvazione del provvedimento dal capogruppo della Lega Alberto Preioni, che ha chiesto un impegno ulteriore: “arrivare ad avere gli asili nido gratis in Piemonte anche per contrastare la denatalità, come già avviene in altre regioni italiane”.
Per Carlo Riva Vercellotti (Fdi) questa legge è un passo significativo per l’innovazione dei servizi educativi nella fascia 0-6 anni, settore finora disciplinato da una norma di 50 anni fa, che richiedeva un adeguamento non solo rispetto alla sopravvenuta normativa nazionale ma anche alle mutate esigenze della società.
Silvana Accossato (Luv) ha aggiunto che pur riconoscendo il costruttivo lavoro svolto, anche con il contributo delle opposizioni, avrebbe osato ancora di più nel recepire nel testo quelle le sperimentazioni e innovazioni che il territorio ha prodotto in questi anni sul tema. La consigliera ha presentato alcuni emendamenti al testo di cui cinque approvati in aula.
Diego Sarno (Pd) ha affermato che il suo gruppo ha lavorato molto per far riconoscere la priorità nei finanziamenti alle scuole e ai servizi educativi pubblici, a garanzia di un diritto universale e per la gratuità degli asili nidi ha proposto di utilizzare le risorse disponibili del fondo Vita nascente.

 

Impianto sportivo Regaldi, via libera dalla Giunta ai lavori di manutenzione 

La  Giunta comunale di Torino , con una delibera proposta dall’assessore allo Sport Domenico Carretta, ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economica per i lavori di manutenzione straordinaria dell’impianto sportivo Regaldi in via Monteverdi. Il costo complessivo sarà di 300 mila euro e gli interventi sono stati inseriti nel Programma Triennale dei lavori pubblici per l’anno 2024. La spesa sarà finanziata per 240mila euro con il contributo del bando regionale “Sport Missione Comune” e per i restanti 60mila euro dalla Città di Torino.

 

Il via ai lavori è previsto per la primavera prossima. Gli interventi riguarderanno il campo da calcio a 11 che sarà trasformato dall’attuale terreno sintetico ad erba naturale, la manutenzione dei campi a 8 e a 5, il rifacimento della pavimentazione del campo da tennis, della recinzione e della pavimentazione dello spogliatoio oltre a opere necessarie a garantire la sicurezza.

“Un ulteriore tassello – dichiara l’assessore allo Sport, Domenico Carretta – che va ad aggiungersi ai numerosi lavori di manutenzione straordinaria sugli impianti sportivi cittadini cui abbiamo dato avvio negli ultimi mesi, anche grazie alle risorse europee. Penso ad esempio alla ristrutturazione delle piscine Gaidano, Trecate, Lombardia, Colletta, Cecchi, Franzoj, alla manutenzione dello stadio di atletica Primo Nebiolo e di quello del Baseball di via Passo Buole. Il Regaldi rappresenta un importante punto di riferimento per chi pratica attività sportiva nella Circoscrizione 6 e questi interventi lo restituiranno più moderno e funzionale. L’obiettivo che ci prefiggiamo è ancora una volta quello di investire nello sport, come veicolo di integrazione, socialità e promozione della salute”.

Presidio Valletta, l’assessore: “Nessun disagio per ospiti Rsa”

“Va preliminarmente ricordato che non è l’ASL che trasferisce gli ospiti della struttura, ma gli ospiti stessi che ne scelgono altre. La ragione è che sul presidio Valletta è in corso un importante progetto, sostenuto dalla Regione Piemonte, per concentrare e incrementare i posti letto di continuità assistenziale a valenza sanitaria (CAVS) distribuiti in varie strutture cittadine, in un’unica struttura sanitaria, con miglioramento significativo del livello assistenziale offerto ai cittadini: saranno così trasformati tutti i 177 posti letto disponibili in letti CAVS.”

Così l’Assessore alla Sanità, Luigi Icardi, in risposta all’interrogazione consiliare sul Presidio Valletta di via Farinelli 25 a Torino.

“La trasformazione in posti letto CAVS sta avvenendo gradualmente- prosegue Icardi- infatti l’ASL, attraverso la propria struttura residenzialità anziani, ha provveduto ad informare familiari, tutori, amministratori di sostegno degli ospiti dell’RSA del presidio Valletta, presenti a settembre 2023, della possibilità di scegliere altra struttura, individuando le disponibilità esistenti e le loro caratteristiche, al fine di consentire una scelta informata. La maggior parte degli ospiti ha scelto la RSA Ballestrero, sita in via Plava 75, mentre i restanti ospiti hanno preferito scegliere altre RSA. Solo tre ospiti non hanno ancora scelto la nuova RSA. I costi dei trasporti per i trasferimenti sono avvenuti a spese dell’ASL Città di Torino.
L’ASL, tramite la struttura residenzialità anziani, rimane disponibile per qualsiasi chiarimento e supporto alle famiglie, ai tutori e agli amministratori di sostegno al fine di facilitare, anche da un punto di vista amministrativo, l’iter del trasferimento e garantire la continuità assistenziale dei pazienti, con le migliori garanzie assistenziali.”

Un milione e mezzo di euro a Bardonecchia, primo passo per il ristoro dei danni

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile Nello Musumeci, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza dell’eccezionale evento meteorologico verificatosi il giorno 13 agosto a Bardonecchia, con lo stanziamento di 1.510.000 euro.

Ho sentito telefonicamente questa mattina il ministro della protezione civile Nello Musumeci che ho voluto ringraziare per l’attenzione dimostrata nei confronti del Piemonte. Abbiamo ottenuto la dichiarazione dello stato di emergenza per Bardonecchia ed un milione e mezzo di euro: il primo passo per risarcire i tanti danni subiti dalle infrastrutture pubbliche e dai cittadini a causa della colata di fango che si è abbattuta sul paese”- afferma soddisfatto il Presidente Alberto Cirio.

I tecnici regionali, in stretta collaborazione con quello del Dipartimento nazionale di Protezione Civile, hanno effettuato sopralluoghi subito dopo l’evento per circostanziare le misure necessarie al ripristino dei luoghi.
“Il riconoscimento dello stato d’emergenza ci era stato garantito fin dalle prime ore dal capo dipartimento della Protezione Civile Curcio, che ringrazio per la consueta vicinanza. Ora arriva il riconoscimento formale dal parte del Governo. Per la città di Bardonecchia è stato sicuramente un evento difficile che ha condizionato la stagione estiva, ma anche fin da subito il sistema di Protezione civile si è immediatamente mobilitato per prestare la prima assistenza al Comune. Non ci sono state vittime e quando si verificano eventi di questa portata è davvero la cosa più importante”- dichiara l’Assessore alla Protezione Civile, 
Marco Gabusi.
Per quanto riguarda i danni a opere assicurabili, come le auto e i tetti, la Regione ha approvato lunedì scorso una norma che consentirà di riconoscere, in caso di eventi atmosferici di particolare gravità, un rimborso forfettario per i beni danneggiati, anche in assenza di copertura assicurativa.”
“Una buona notizia dopo settimane veramente dure. Ringrazio il Governo tutto per l’impegno dimostrato nei nostri confronti. E ringrazio la Regione Piemonte, il presidente 
Alberto Cirio e l’assessore Marco Gabusi che, fin dalle prime ore dopo gli eventi del 13 agosto, non hanno mai mancato di farci sentire il loro appoggio ed il loro aiuto. Da parte nostra continuiamo a lavorare incessantemente per ripristinare la situazione e portare a termine gli interventi di sicurezza, in modo da essere pronti al meglio ad accogliere la stagione invernale. Stiamo, inoltre, progettando interventi che aiutino a mitigare il rischio residuo e rendano la località sicura per residenti e turisti.” afferma il sindaco di Bardonecchia Chiara Rossetti.

Torino: donna muore carbonizzata nel rogo del suo appartamento

Una donna anziana è morta carbonizzata in un appartamento al civico 157 di lungo Po Antonelli a Torino. L’alloggio è andato in fiamme probabilmente per lo scaldaletto elettrico lasciato acceso dal figlio della vittima. Sono intervenuti i sanitari del 118 i vigili del fuoco e i carabinieri, ma per la donna non c’è stato nulla da fare. Il figlio si è ustionato non gravemente.

Non si avevano più sue notizie. Trovato riverso a terra senza vita in casa

E’ è stato trovato senza vita nel suo appartamento di Pavignano, nel Biellese. Sono stati i residenti della zona a dare l’allarme: non vedevano più da giorni il 63enne. Sul posto i Vigili del Fuoco e il personale del 118 ma sanitari hanno potuto solo constatare il decesso, avvenuto molto quasi certamente  per cause naturali.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Arrestati in due per furto di 1.350 litri di gasolio

 

Numerosi servizi sono stati predisposti dalla Polizia di Stato per contrastare il fenomeno dei furti di carburante ai danni di mezzi pesanti parcheggiati, durante le soste notturne, nelle piazzole di sosta e nelle aree di servizio lungo le arterie autostradali piemontesi e valdostane.

Il fenomeno ha attivato specifiche attività di indagine delle diverse unità investigative specializzate della Polizia Stradale coordinate dalla Squadra di P.G. del Compartimento di Torino.

I controlli, intensificati anche sotto l’aspetto preventivo, hanno consentito alle pattuglie di vigilanza autostradale, in questo caso della Sottosezione Polizia stradale di Torino, di intervenire nella notte del 18 ottobre scorso, ed arrestare due romeni colti mentre stavano perpetrando i furti.

Erano le ore 04:30 quando la pattuglia in servizio sulla tangenziale di Torino, nel transitare all’interno dell’area di servizio “Beinasco sud”, notava la presenza di un autocarro Iveco Daily di colore bianco, in sosta tra i mezzi pesanti con a bordo un uomo ed una donna, apparentemente intenti a dormire.

Il mezzo in questione, segnalato come sospetto dall’attività di polizia giudiziaria della Sottosezione di Novara Est e di Torino, che da qualche tempo avevano avviato le indagini, veniva quindi individuato dai poliziotti che procedevano subito al controllo degli occupanti, due cittadini rumeni, e del veicolo, da cui peraltro proveniva un forte odore di gasolio.

All’interno del vano di carico del furgone gli operatori constatavano la presenza di 2 cisterne contenenti rispettivamente 700 e 650 litri.  Una di esse era ancora collegata ad un tubo in gomma a sua volta collegato ad una pompa alimentata da 2 batterie, azionabile dall’interno della cabina, unitamente ad altri tubi in gomma utilizzati come prolunghe.

Un’immediata ispezione dell’area circostante consentiva di accertare che 3 autoarticolati presentavano i tappi dei rispettivi serbatoi divelti o comunque forzati, e in corrispondenza degli stessi erano rilevate, sui serbatoi o sull’asfalto sottostante, tracce fresche di gasolio.

Gli autisti dei mezzi pesanti, che non si erano accorti di nulla, venivano svegliati dai poliziotti e, dopo aver constatato effettivamente   ammanchi di diverse centinaia di litri di gasolio dai serbatoi dei loro mezzi, formalizzavano sul posto le denunce e querele per i patiti furti.

Per quanto sopra, essendo evidente che gli stessi avessero poco prima commesso i furti e stessero ancora operando attivamente per commetterne altri, si procedeva ad arrestare i due cittadini romeni che attualmente si trovano preso la casa circondariale “Lo Russo Cutugno” di Torino a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari. Vige, pertanto, la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.

Cpr chiuso e lavoratori licenziati

INTERVIENE SINDACATO SNALV CONFSAL CHE TROVA SOLUZIONE TAMPONE E SI APPELLA AL GOVERNO PER RIPRISTINO STRUTTURA

 Riceviamo e pubblichiamo / Torino, 24 ottobre 2023 –Nonostante le dichiarazioni del Governo, tradotte in un recente decreto legge, sull’immediata apertura di nuovi Centri di Permanenza per il Rimpatrio (i cosiddetti Cpr)- ritenuti essenziali per fronteggiare l’ondata di sbarchi che ha superato quota 140mila arrivi da gennaio- la struttura di Torino rimane chiusa da oltre sette mesi, in seguito a un incendio divampato e i lavoratori sono stati licenziati. A denunciare la situazione è il sindacato autonomo Confsal e la sua federazione di categoria Snalv Confsal che parla di licenziamento dei dipendenti, dovuto all’impossibilità di richiedere altri ammortizzatori sociali, allo scadere del periodo di Cassa Integrazione applicata.

“Abbiamo più volte sollecitato il Ministero competente a fornire informazioni su un possibile ripristino delle attività. Tuttavia, non è mai giunta una risposta, rendendo di fatto impossibile prevedere il reintegro dei lavoratori” dichiara il Segretario regionale Snalv Confsal, Giuseppe Arceri.

Nello specifico, lo scorso 16 settembre sono scadute le 26 settimane di Fondo d’integrazione salariale (F.I.S.) che l’ Ente gestore della struttura (ORS) poteva richiedere all’INPS. A causa della situazione di stallo, nessun altro ammortizzatore sociale poteva essere richiesto dall’azienda che, di conseguenza, in data 11 ottobre ha avviato la procedura di licenziamento collettivo.

“Snalv Confsal aveva pre-allertato le istituzioni del rischio licenziamento già lo scorso maggio – dichiara la rappresentante Sindacale Snalv in azienda, Sabrina Carrera –  purtroppo nessuno si è assunto qualsivoglia responsabilità: ancora oggi, non si sa quando la struttura potrà riaprire e quali lavoratori potranno garantire il servizio. Noi ci auguriamo che non venga disperso il bagaglio di competenze ed esperienza già maturato dai dipendenti dell’Ente gestore”.

Il sindacato ha compiuto ogni possibile sforzo per tutelare i lavoratori “in uscita”: grazie all’accordo sottoscritto il 18 ottobre, l’azienda si è impegnata a erogare 32 giorni di integrale retribuzione, successivamente alla scadenza della cassa integrazione, l’indennità di mancato preavviso (che va dai 15 ai 40 giorni di retribuzione, in base ai livelli di inquadramento), il T.F.R. in un’unica soluzione entro il prossimo 31 dicembre, un’ulteriore somma a titolo transattivo. Al tempo stesso è stata prevista l’estensione del diritto di precedenza a 12 mesi dalla data di recesso.

“A questo punto- chiede Snalv Confsal- ci aspettiamo una risposta veloce da parte del Governo, in modo da poter conoscere le sorti del Centro di permanenza per il rimpatrio di Torino”.