CRONACA- Pagina 530

Israele e Palestina: fermiamo la violenza, riprendiamo per mano la Pace. Fiaccolata in piazza Arbarello

 

Giovedì 2 Novembre | h. 20.30 | Piazza Arbarello Intervento conclusivo di Don Luigi Ciotti

 

La nota dei promotori dell’evento:

Scegliamo di manifestare perché ciò che sta accadendo in Israele e in Palestina è inaccettabile. Scegliamo di mobilitarci perché è urgente arrivare a un immediato cessate il fuoco.

 

Da sempre chiediamo che le istituzioni internazionali e il governo italiano lavorino per garantire il rispetto per il diritto di autodeterminazione delle due popolazioni e si arrivi a una pace giusta e duratura. Invitiamo la cittadinanza a partecipare a una fiaccolata, per le vie di Torino, per affermare la necessità di impegnarci tutte e tutti contro la guerra e la violenza, per la costruzione della Pace.

Condanniamo l’ignobile e brutale atto di aggressione di Hamas contro la popolazione civile Israeliana, contro anziani, bambini, donne, in spregio di ogni elementare senso di umanità e di civiltà, alla quale si è aggiunta la barbara pratica della presa di ostaggi. Questi sono crimini di guerra. Siamo di fronte alla violazione di tutti i trattati e le convenzioni internazionali, volti a salvaguardare le popolazioni civili dalle guerre e da ogni forma di occupazione.

 

Non vi è giustificazione alcuna per l’operato di Hamas, neppure la disperazione e l’esasperazione del popolo Palestinese, vittima da decenni dell’occupazione, della restrizione delle libertà, della demolizione delle case, della detenzione aribitraria, dell’espropriazione dei terreni e delle continue provocazioni delle frange radicali della destra israeliana e dei coloni può trovare una risposta nell’azione terroristica e militare.

 

Condanniamo la punizione collettiva che Israele sta perpetrando ai danni della popolazione di Gaza, in cui sono rimaste uccise almeno 7.700 persone. Oltre il 60% sono donne e bambini. Condanniamo l’assedio totale a cui è stata sottoposta la Striscia di Gaza, che comporta il rischio che le persone muoiano di fame e di sete e che ha già portato alla chiusura di due terzi degli ospedali della Striscia. Questi sono crimini di guerra.

 

Siamo di fronte alla violazione di tutti i trattati e le convenzioni internazionali, volti a salvaguardare le popolazioni civili dalle guerre e da ogni forma di occupazione.

La nostra condanna contro ogni forma di violenza, di aggressione e di rappresaglia contro la popolazione civile, sia Palestinese, sia Israeliana è assoluta.

Hamas deve immediatamente rilasciare gli ostaggi e l’esercito di Israele deve cessare la rappresaglia in corso sui civili di Gaza.

Il 7 ottobre ha segnato una radicale svolta militare, di guerra, che porterà nuove vittime e nuovo odio senza risolvere le cause che, da quasi un secolo, travolgono la popolazione e la terra di Palestina e d’Israele. È evidente per di più il rischio imponderabile dell’allargamento del conflitto che potrebbe travolgere il Medio Oriente.

 

Scendiamo in piazza per chiedere al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di assumersi la propria responsabilità di organo garante del diritto internazionale chiedendo alle parti l’immediato cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri, il rispetto del diritto umanitario per evitare ulteriore spargimento di sangue. Chiediamo un accesso sicuro e duraturo all’acqua, al cibo, alla salute e al carburante necessario per garantire i servizi essenziali.

 

Chiediamo, con urgenza, una Conferenza di pace che risolva, finalmente, la questione Palestinese applicando la formula dei “due Stati per i due Popoli”, per porre condizione che metterebbero fine all’occupazione Israeliana ed al terrorismo di Hamas, alla resistenza armata Palestinese, ristabilendo così le basi per la costruzione di società pacifiche e democratiche.

 

Noi, come componenti della società civile italiana ed internazionale, siamo pronti a fare la nostra parte per sostenere il cammino della Pace ed invitiamo le autonomie sociali Palestinesi ed Israeliane a schierarsi chiaramente per la fine della violenza, per il rispetto reciproco e per il diritto di vivere in pace e liberamente nel proprio Stato.

 

Per questo lanciamo un appello alle associazioni, ai movimenti, alle cittadine e ai cittadini per manifestare insieme  –  di mostrando a chi invece vuole distruggere con la violenza, con l’aggressione, con l’occupazione e l’assedio, il diritto dell’altro –  la possibilità di convivenza e di un futuro di pace e di benessere per tutto il Medio Oriente.

 

Israele e Palestina: fermiamo la violenza, riprendiamo per mano la Pace

 

Tutte le adesioni alla manifestazione

Nasce Progetto Unità Cinofila operativa Croce Verde Cumiana

Il progetto nasce dall’idea di uno dei dipendenti, con l’appoggio del Consiglio Direttivo. Il Responsabile del progetto è Luca Fra, coadiuvato dal Presidente dell’associazione Gianni Mancuso“L’idea nasce per rispondere alla reale esigenza operativa ed alle richieste di soccorso da parte di parenti delle persone scomparse in tempi ragionevoli. Lo stesso tipo di richiesta giunge anche dalle procure, dalle prefetture, dalla protezione civile e dai sindaci – spiega Luca Fra – Le prime unità cinofile a disposizione dell’ANPAS sono dislocate sul Lago D’Orta. Viene quindi facile immaginare che i tempi di risposta per le nostre zone non sono tollerabili a livello reale.

La Croce Verde di Cumiana ha quindi deciso di creare, formare e rendere operativa un’unità cinofila d’eccellenza, che rispetti i più alti standard di preparazione.

La scelta strategica è stata quella di voler offrire sul territorio la complementarità e la sinergia nella ricerca persone scomparse, optando dunque, di formare sia Unità Cinofile da ricerca in superficie che unità cinofile da Mantrailing (cane da ricerca molecolare). La scelta delle due discipline è stata fortemente voluta proprio appunto perché essere complementari in una ricerca di persona scomparsa, in quanto una opera prettamente in urbano e l’altra nelle zone più impervie, potendo così offrire maggiori probabilità di successo nella ricerca persone scomparse. Dunque, il lavoro a “staffetta” che i due tipi di cani e tipologie di disciplina possono attuare è fondamentale per il ritrovamento della, o delle, persone scomparse.

Per la formazione ed il brevetto delle Unità Cinofila “ricerca su superficie”, sono stati individuati Gioia Baccega ed Alice Baccega, sorelle, immerse nel modo cinofilo da molto tempo e titolari del Centro Cinofilo Dog Training Cumiana, campo d’addestramento sito appunto a Cumiana e che sono presenti nelle competizioni cinofile di alto livello.

Per la formazione da ricerca in “K9 Mantrailing” (cane da ricerca molecolare) è stato individuato un preparatore d’eccezione che per nostra fortuna risiede nel Pinerolese. Ivan Schmidt (Ivan Schmidt Academy) un’eccellenza a livello nazionale e internazionale; per la preparazione in mantrailing si avvale dell’istruttore cinofilo e tecnico di Mantrailing Vassilia Sacco. Insieme dirigono il gruppo piemontese K9 Mantrailing Piedmont e il K9 Mantrailing Alliance Search and Rescue con affiliati in tutta Europa.

I due gruppi sono composti da circa quindici Unità Cinofile ciascuno per un totale di circa trenta unità e affronteranno la formazione che li porterà al brevetto operativo. Tra questi, alcune Unità Cinofile del gruppo di K9 Mantrailing, già avanzati nella loro formazione, affronteranno il brevetto ad inizio del 2024. Il corso prevede una formazione pratica e teorica unitamente a simulazioni appunto congiunte.

Controlli negli esercizi di San Salvario: 10 mila euro di multe

Continuano i servizi di controllo straordinario del territorio coordinati dal Commissariato di P.S. Barriera di Nizza e svolti in collaborazione con la Guardia di Finanza e con l’ausilio degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Piemonte”, della Polizia Ferroviaria, del personale della Polizia Municipale Circoscrizione 8 San Salvario, dell’ASL-SIAN.

Complessivamente, l’attività che ha avuto luogo lunedì pomeriggio, interessando l’area antistante la stazione di Porta Nuova e vie limitrofe, ha consentito  l’identificazione di169 persone, il controllo di 6 esercizi pubblici,  e l’elevazione di sanzioni per oltre 10000 euro.

Nel corso dell’attività, è stato controllato un locale di vicinato alimentare, con annesso laboratorio di gastronomia, di via Berthollet, dove la Polizia Municipale ha riscontrato diverse violazioni amministrative in relazione alla mancata esposizione dei prezzi in modo chiaro e  alla mancata esibizione dell’autorizzazione dei mezzi pubblicitari, con sanzioni per oltre 1000 €.

In un bar di via Nizza, a seguito di accurata ispezione svolta con personale dell’ASL-SIAN, è stato riscontrato il cattivo stato di conservazione di 23,100 kg di pollo e riso. La carne era infatti riposta in bacinelle di plastica non idonee alla conservazione degli alimenti, mentre il riso in un bidone della spazzatura. Considerati, pertanto, i rischi per la salute umana, gli alimenti sono stati  sottoposti a sequestro.

Anche qui il personale della Polizia Municipale ha riscontrato diverse violazioni di natura amministrativa, quali la presenza di prodotti privi di tracciabilità, la mancata indicazione degli allergeni, dei prezzi di vendita dei prodotti da asporto, merce nel congelatore per uso personale, la mancanza di impianto di aspirazione nell’antibagno, irrogando sanzioni superiori agli 8000 €.

Personale della GdF ha accertato, infine, la presenza di due lavoratori sprovvisti  di regolare contratto di assunzione.

Durante i controlli congiunti svolti invece nella scorsa settimana,  è stata sottoposta a controllo una gastronomia etnica di via Galliari, diffidata al prosieguo dell’attività per diverse irregolarità strutturali e di natura igienico sanitaria, ed una caffetteria di via Sant’Anselmo gestita da cittadini cinesi che esercitava abusivamente attività commerciale.

A seguito delle violazioni riscontrate da personale della Polizia Municipale e dell’ASL-SIAN in queste due attività, sono state elevate sanzioni per oltre 31000 .

I controlli nell’area continueranno anche in futuro.

Barriere architettoniche, 377 Comuni chiedono i fondi

Sono ben 377 i Comuni piemontesi che hanno presentato domanda per avere fondi per l’eliminazione delle barriere architettoniche che ostacolano la mobilità delle persone.

Questo è quanto emerso dalla risposta dell’assessore Chiara Caucino all’interpellanza presentata da Silvio Magliano (Moderati) sui piani di eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) in Piemonte, in relazione alla deliberazione della Giunta regionale del 16 febbraio.

“Di queste 377 domande – ha spiegato l’assessore – è stato possibile soddisfarne 130 (più uno parzialmente) a causa dell’esaurimento delle risorse disponibili, pari a 865.118 euro. Dalle domande raccolte si evidenzia un fabbisogno di 1 milione e 559 euro”. Quindi mancherebbero quasi 690 mila euro per soddisfare tutte le richieste. Si tratta di fondi statali, distribuiti alle Regioni, derivanti da un decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, precisamente dall’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità. Il documento è del 10 ottobre 2022 e mira a incentivare la progettazione dei Piani.

Caucino ha evidenziato la necessità di reperire altre risorse senza indugio, lavorando insieme agli altri assessori interessati, Maurizio Marrone e il vicepresidente Fabio Carosso.

Magliano si è dichiarato parzialmente soddisfatto della risposta perché manca un monitoraggio costante su quali siano i comuni che si sono adeguati e quelli che non lo sono, alle leggi sull’eliminazione delle barrire architettoniche.

Treni Torino-Cuneo, modifiche alla circolazione fino al 3 novembre

Dal 28 ottobre al 3 novembre Tratta tra Fossano e Cuneo

 

In programma interventi infrastrutturali ad opera di Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, lungo la linea ferroviaria Torino-Cuneo.

Da sabato 28 ottobre a venerdì 3 novembre, infatti, la tratta Fossano-Cuneo sarà interessata da lavori di potenziamento infrastrutturale per consentire il transito dei treni merci con il massimo carico trasportabile. L’investimento stanziato da RFI ammonta a circa un milione di euro.

I treni regionali saranno sostituiti da bus tra Fossano e Cuneo.

I canali di vendita di Trenitalia sono aggiornati con le nuove offerte.

Dialisi Ivrea, i tempi della ristrutturazione

«La ristrutturazione della Dialisi di Ivrea prevede anche la progettazione esecutiva di interventi di riqualificazione e adeguamento impiantistico, che terminerà entro fine 2023. A seguito di questo intervento, potranno essere definite nel dettaglio le tempistiche di esecuzione e completamento dei lavori. E’ opportuno ricordare che queste attività, unite a quelle in esecuzione in tutti gli altri presidi aziendali e ai ben18 interventi previsti dal Pnrr, prevedono un impegno di risorse umane ed economiche straordinarie che l’Asl sta garantendo».

Così l’assessore alla Sanità del Piemonte Luigi Genesio Icardi in risposta all’interrogazione sui lavori nel reparto di Dialisi dell’ospedale di Ivrea.

La Città intitola una piazzetta a Don Mario Bo

Don Mario Bo (1926-2004) parroco ‘costruttore emerito’ della chiesa di san Michele Arcangelo tra via Ivrea e corso Vercelli sarà ricordato dalla Città con l’intitolazione della piazzetta prospiciente il sagrato dell’edificio di culto. Lo ha deciso all’unanimità la Commissione Toponomastica presieduta da Maria Grazia Grippo dando corso all’invito contenuto nell’Ordine del giorno della Circoscrizione 6 del 2022.

Il rappresentante circoscrizionale ha ricordato ai Commissari il parroco di Pietra Alta e del Villaggio Snia Viscosa nell’opera di aiuto ai più poveri iniziata nel 1964 e proseguita per decenni nella periferia estrema di Barriera di Milano; Don Bo si fece promotore della nascita di squadre di pallavolo e di calcio come della costruzione di campi da bocce, tennis e calcio nel Villaggio e della creazione dell’oratorio la “Repubblica dei ragazzi”. 

La piazzetta oggi senza nome è da sempre punto di ritrovo dei giovani e luogo di iniziative legate all’attività della parrocchia. 

 

Medici di medicina generale: così la Regione affronta le carenze di organico

«In considerazione della nota e perdurante situazione di carenza di medici di Medicina Generale su tutto il territorio nazionale, la Regione Piemonte ha siglato un accordo integrativo regionale in sinergia con le Organizzazioni sindacali dei Medici di Medicina Generale nell’ambito del Tavolo istituito il 15 maggio 2023. Sempre in detto contesto, le Asl adottano continuamente soluzioni operative per garantire assistenza sanitaria ai cittadini rimasti privi del rispettivo medico in quanto cessato a diverso titolo (es. quiescenza o trasferimento), attraverso medici e risorse proprie». Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in risposta all’interrogazione sugli strumenti messi in campo dalla Regione per favorire la presenza dei medici di Medicina Generale sul territorio, in particolare nell’area dell’Asl To3. «In merito al mantenimento in servizio di medici di Medicina Generale in deroga ai limiti previsti dalle disposizioni vigenti per il collocamento in quiescenza – ha osservato l’assessore Icardi -, la Regione Piemonte ha precisato che si tratta di una norma di carattere transitorio valida fino al 31 dicembre 2026, cosi come, al fine di garantire l’assistenza sanitaria, ai medici in formazione a cui è stato attribuito un incarico temporaneo di Assistenza Primaria a ciclo di scelta riferito al bando 2022, già titolari di incarico ad attività oraria, è consentita su richiesta l’apertura dello studio medico in deroga, tranne nei casi specifici di grave carenza assistenziale. Inoltre, si è provveduto a dare attuazione alla proroga relativa alla possibilità per i laureati in medicina generale, rispettivamente iscritti al corso di formazione in medicina generale e ai corsi di specializzazione in pediatria, di assumere incarichi provvisori o di sostituzione di medici di medicina generale e di pediatri di libera scelta convenzionati con il Servizio sanitario nazionale». Per quanto riguarda le attività ordinarie, l’assessore Icardi ha informato che nel mese di settembre 2023 la Regione ha proceduto a pubblicare gli incarichi vacanti residui del ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelta. La relativa graduatoria è in pubblicazione e in merito all’ambito territoriale di Collegno e Grugliasco sono state ricevute tre candidature. Contestualmente, la Regione ha emanato un provvedimento che consente alla categoria dei medici iscritti al corso di formazione in medicina generale di presentare domanda. «Azioni e iniziative analoghe – ha continuato Icardi – sono state intraprese, nell’arco dell’anno, anche per quanto concerne l’ambito dei medici pediatri di Libera scelta: i lavori per l’adozione del nuovo accordo integrativo regionale proseguono con cadenza settimanale, con l’intenzione di recepire anche in Piemonte i nuovi modelli per lo sviluppo dell’assistenza territoriale indicati nel DM 77/2022. Relativamente alla situazione nell’Asl To3, preciso che nell’ambito territoriale di Collegno/Grugliasco/Rivoli/Rosta/Villarbasse (con decorrenza 16 ottobre 2023) ed in quello di Trana/Reano/Sangano (con decorrenza dal 15 novembre 2023) hanno accettato l’inserimento negli elenchi due medici pediatri di libera scelta, a copertura di zone carenti straordinarie. A conclusione di un procedimento pubblicato nel corso del presente anno, è inoltre stato assegnato recentemente un incarico di assistenza primaria a ciclo di scelta al dottor Sangiovanni Damiano».

In casa nascondevano hashish: arrestati

Nelle scorse ore, i poliziotti del Commissariato di P.S. Dora Vanchiglia, del Commissariato di P.S. Centro e di Barriera Milano hanno tratto in arresto due cittadini marocchini di trenta e ventotto anni per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

 

Durante il servizio di controllo del territorio in orario pomeridiano, gli agenti in servizio di Volante, transitando in corso Giulio Cesare, notano un gruppo di cittadini maghrebini discutere animatamente; in particolare, uno di essi, alla vista delle pattuglie, tenta di dileguarsi a bordo di un monopattino, ma viene subito fermato.

 

Gli operatori, insospettiti dall’agitazione manifestata al controllo dal trentenne, lo sottopongono a perquisizione rinvenendo nelle sue tasche un coltellino con la lama sporca di hashish, due frammenti della medesima sostanza, uno spray al peperoncino e circa 85€ in contanti. Inoltre, il trentenne è anche in possesso di un telefono cellulare risultato successivamente di provenienza furtiva, e di un mazzo di chiavi.

 

Avendo fondato motivo di ritenere che l’uomo possa nascondere nella propria abitazione ulteriore stupefacente,  i poliziotti si recano presso il suo domicilio: qui viene identificato un suo connazionale, ovvero il ventottenne, e vengono ritrovati, nascosti all’interno di una scatola per scarpe, 5 panetti di hashish interi e uno spezzato a metà, per un peso complessivo di  circa 580 grammi, nonchè 8 involucri termosaldati di crack nascosti in un pacchetto di sigarette e la somma di denaro pari a 210€.

 

I due cittadini marocchini vengono tratti in arresto per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Solo il trentenne, sottoposto peraltro all’obbligo di presentazione alla P.G. per reati contro il patrimonio, viene anche denunciato per ricettazione.

Ginecologi e cardiochirurghi insieme salvano mamma e neonato alle Molinette

Pochi giorni fa nelle sale operatorie di cardiochirurgia dell’ospedale Molinette di Torino è nato, con un parto cesareo in urgenza, il piccolo Tommaso. Subito dopo la mamma è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico al cuore. Un evento eccezionale che ha coinvolto varie équipes della Città della Salute di Torino. Cardiochirurghi, ginecologi, anestesisti, cardiologi, neonatologi, ostetriche, perfusionisti ed infermieri si sono dovuti confrontare sin dall’inizio con una situazione difficile ed eccezionale.
La mamma, una donna torinese di 38 anni con gravidanza a termine, arrivata nella notte all’ospedale Maria Vittoria in gravi condizioni con difficoltà respiratorie, veniva sottoposta ad approfondimenti (eseguiti dall’anestesista Erica Galliano e dal cardiologo Davide Forno), che evidenziavano una massa benigna all’interno del cuore, che occludeva la valvola mitrale determinando un danno importante alla contrattilità del cuore stesso, mettendo a rischio la vita della donna e quella del nascituro.
Poche ore dopo la paziente veniva trasferita presso la Cardiochirurgia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Dopo un confronto multidisciplinare, e in tempi brevissimi, è stata allestita la sala operatoria per poter affrontare contemporaneamente i due delicatissimi interventi: il taglio cesareo per far nascere il neonato ed immediatamente dopo l’intervento cardiochirurgico.
La paziente, in condizioni critiche al suo arrivo, è stata assistita e preparata per gli interventi dagli anestesisti Anna Chiara Trompeo, Valentina Scala e Carlo Burzio (dell’équipe del professor Luca Brazzi).
I ginecologi Maurizio Giarola, Francesca Salvagno, Emilie Canuto e Bernardette Evangelisti (dell’équipe della professoressa Chiara Benedetto), coadiuvati dalle ostetriche Barbara Ianiro, Erika Pejrasso e Giusy Gennarino, hanno eseguito con successo il parto cesareo, che ha permesso di far venire alla luce il piccolo Tommaso, dal peso di 3140 grammi.
L’équipe neonatologica, costituita da Silvia Borgione e Laura Ferrero (dell’équipe della professoressa Alessandra Coscia), si è recata con una incubatrice da trasporto presso la sala operatoria delle Molinette per sottoporre il neonato a rianimazione ed assistenza respiratoria, e successivamente trasferirlo nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale Sant’Anna.
Immediatamente dopo il parto, la neomamma è stata messa in circolazione extracorporea, un macchinario artificiale che consente di ossigenare e pompare il sangue in circolo durante la fase centrale dell’intervento che viene eseguito a cuore fermo. L’intervento cardiochirurgico per rimuovere la massa cardiaca benigna è stato eseguito con una tecnica mininvasiva dalla dottoressa Cristina Barbero, coadiuvata dal professor Antonio Loforte (dell’équipe del professor Mauro Rinaldi), che ha rimosso con successo la massa cardiaca con un piccolo taglio nel torace destro della paziente.
Alla fine della procedura il cuore ha ricominciato a battere e la valvola mitralica ha ripreso a funzionare. La paziente, trasferita subito dopo in terapia intensiva cardiochirurgica, è ora sveglia in reparto di degenza. Il bimbo, all’ospedale Sant’Anna, è stabile e respira autonomamente.
Un’altra storia a lieto fine alle Molinette, nonostante procedure complicate e con logistiche difficili da organizzare in tempi brevissimi, resa possibile da un gioco di squadra e dalla collaborazione tra le diverse équipes e specialità della Città della Salute di Torino.