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Tram storici al Torino Trolley Festival

L’ATTS, in collaborazione con GTT Gruppo Torinese Trasporti, organizza la diciassettesima edizione del Torino Trolley Festival domenica 3 dicembre 2023 dalle 9 alle 18.
Per tutta la durata della manifestazione di domenica 3 dicembre sarà installato il gazebo nell’area pedonale a fianco del Monumento al Duca d’Aosta. Al suo fianco sarà esposto in forma statica l’autobus storico n. 15 (ex SATTI) del 1949.

Fra le ore 9 e le ore 10:30 sarà istituito un servizio di navetta con tram storici a disposizione del pubblico per collegare Piazza Castello con lo Juventus Allianz Stadium. Fra le ore 10 e le ore 11:30 è programmato un “carosello tranviario” presso lo Juventus Allianz Stadium con l’impiego di 15 tram storici in circolazione continua all’interno del piazzale tranviario. Alle ore 11:30 partirà dallo stadio la grande parata dei tram storici, con passeggeri a bordo, che terminerà in Piazza Castello entro le ore 12:30.

Fra le ore 14:30 e le ore 18, 5 tram storici di diverse città (Torino, Roma, Bologna e Trieste) saranno a disposizione del pubblico su percorsi speciali, con salita e discesa esclusivamente in Piazza Castello (fronte Teatro Regio). Sui tram saranno presenti i rievocatori de Le vie del tempo in abiti d’epoca. Al pomeriggio sarà in servizio il bus storico FIAT 308 degli amici di StoricBus – Museo dell’Autobus Italiano .

Non è richiesta prenotazione. L’ammissione a bordo dei veicoli è libera, a fronte del versamento di un’offerta come contributo al restauro di ulteriori tram storici.

Città di Torino Turismo Torino e Provincia

Edisu Piemonte lancia l’app Campus Piemonte ID

 
Attiva dal 1 dicembre per l’accesso alle mense e successivamente a tutte le strutture gestite dall’Ente per il diritto allo studio

Sarà attiva e disponibile dal 1 dicembre per tutti i borsisti di Edisu Piemonte la nuova App Campus Piemonte ID che consentirà di accedere alle mense e pagare i pasti in mensa, gestendo il saldo e le ricariche del proprio borsellino elettronico in modo facile e veloce. In una seconda fase sarà possibile utilizzarla per accedere a tutte le strutture gestite dall’Ente come residenze e sale studio, nonché per l’identificazione di studentesse e studenti e per l’utilizzo degli ulteriori servizi forniti da Edisu.

Da 1 dicembre quindi dovranno obbligatoriamente munirsi dell’App Campus Piemonte ID le studentesse e gli studenti iscritti al primo anno, interessati ai servizi offerti da Edisu Piemonte, mentre quelli iscritti agli anni successivi potranno – solo per alcuni mesi, ovvero fino al termine del periodo sperimentale – continuare ad utilizzare, se lo riterranno, la smart card di cui siano già in possesso.
L’app Campus Piemonte ID è scaricabile gratuitamente per i dispositivi Ios ed Android, sia in italiano che in inglese. Basterà autenticarsi al primo utilizzo, tramite Spid o con il codice identificativo fornito da Edisu Piemonte, per accedere alla propria area riservata. Da qui sarà anche possibile ricaricare il proprio borsellino elettronico utilizzando PagoPA, la piattaforma digitale che consente di effettuare pagamenti nei confronti della Pubblica Amministrazione. In tal caso, l’istituto di credito intermediario potrebbe addebitare una commissione aggiuntiva per transazione. La ricarica del Borsellino elettronico Edisu Piemonte tramite App potrà comunque essere effettuata senza il pagamento di alcuna commissione utilizzando le colonnine per la ricarica, presenti in ogni mensa gestita da Edisu Piemonte, o i POS presenti nelle mense stesse o presso gli esercizi convenzionati.

“La nuova App rappresenta un primo passo per rendere più smart e veloci i servizi che Edisu Piemonte mette a disposizione degli studenti e studentesse, a partire dai suoi borsisti, ma con l’obiettivo di estenderne l’accesso anche a tutti gli altri universitari del Piemonte. I nostri uffici hanno lavorato in questi mesi per realizzare uno strumento che rendesse più rapida e smart l’interazione tra l’utente e i servizi e così continueremo a fare per ampliare le possibilità di utilizzo dell’App Campus Piemonte ID” dichiara il presidente di Edisu Piemonte Alessandro Ciro Sciretti.

L’assessore regionale al diritto universitario Elena Chiorino afferma: “Puntare sulla qualità dei servizi agli studenti significa soprattutto puntare sull’innovazione e sulla semplificazione dei processi questa è la giusta direzione intrapresa da Edisu Piemonte grazie all’ intuizione del suo Presidente Sciretti: con il sostegno del governo regionale continueremo a lavorare per migliorare la qualità del sistema universitario del Piemonte e rispondere pragmaticamente alle esigenze degli studenti”.

Giro di vite agli abbandoni di rifiuti a Sauze d’Oulx

 

SAUZE D’OULX – Giro di vite per chi abbandona i rifiuti sul territorio di Sauze d’Oulx e per chi fa malamente la raccolta differenziata. Il Comune di Sauze d’Oulx, dopo la campagna informativa, ha deciso di passare al sanzionamento di chi effettua con troppa superficialità la raccolta rifiuti. O peggio ancora lo fa deliberatamente. Così nella prima quindicina del mese di novembre la Polizia Locale, attraverso un attento e scrupoloso uso delle telecamere, ha elevato otto sanzioni a cittadini per errato conferimento materiali nei cassonetti o per deposito di ingombranti nelle arre ecologiche. Un servizio questo che gli agenti della Polizia Locale effettuano anche negli altri Comuni dell’Unione Montana Comuni Olimpici Vialattea. L’Assessore alla Polizia Locale Davide Allemand ringrazia i Vigili per il servizio e invita la cittadinanza al rispetto delle regole: “Purtroppo il tema della disattesa delle regole nella raccolta rifiuti sta diventando un problema da affrontare seriamente. Per tutta una serie di motivi. Innanzitutto per i costi. L’errato conferimento di rifiuti o l’abbandono hanno dei costi che poi ricadono sull’intera collettività e questo non è affatto equo e giusto. In secondo luogo chi effettua così allegramente la raccolta rifiuti inficia l’ottimo lavoro di differenziazione effettuato dalla stragrande maggioranza della popolazione, che vogliamo sempre più tutelare da questo malcostume. Infine perché i rifiuti collocati malamente nelle aree ecologiche non sono certo un bel biglietto da visita al via della stagione invernale per la nostra stazione turistica. Così grazie al lavoro della Polizia Locale, che ringraziamo per la professionalità ancora una volta dimostrata, siamo riusciti a far elevare le giuste sanzioni. Il messaggio che vorremmo far passare è proprio quello di dire che l’impunità non verrà più tollerata e quindi invitiamo anche i più disattenti a prestare attenzione al momento del conferimento dei loro rifiuti negli appositi cassonetti”.

Bollini rosa agli ospedali torinesi

L’ospedale Sant’Anna di Torino si aggiudica tre Bollini rosa e l’ospedale Mauriziano di Torino se ne aggiudica due

Fondazione Onda: cresce il network degli ospedali con il Bollino Rosa, premiate 367 realtà nel nostro Paese
Il riconoscimento assegnato gli ospedali impegnati, in tutte le regioni italiane, nella promozione della medicina di genere, distinguendosi per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili e non solo.
Le schede con le informazioni sui servizi degli ospedali premiati sono consultabili sul sito www.bollinirosa.it
L’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino si aggiudica 3 Bollini Rosa e si conferma al top. L’ospedale Mauriziano se ne aggiudica 2. Fondazione Onda ha assegnato i Bollini Rosa per il biennio 2024-2025 agli ospedali che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile, ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere. Rispetto al biennio precedente gli ospedali premiati sono aumentati, passando da 354 a 367. Oltre ad una crescita numerica, assistiamo ad un miglioramento qualitativo dei servizi erogati: gli ospedali che hanno ottenuto il massimo riconoscimento, tre Bollini, sono infatti passati da 107 dello scorso Bando a 126 di questa edizione. 188 strutture hanno conseguito due Bollini e 53 un Bollino. La premiazione è avvenuta in una cerimonia svoltasi presso il Ministero della Salute.
«L’11a edizione dei Bollini Rosa, che ha il patrocinio di 31 enti e società scientifiche», afferma Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda «rinnova il nostro impegno nella promozione di un approccio gender-oriented all’interno delle strutture ospedaliere, riconoscendo l’importanza di servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche, che si distinguano per la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate. Gli ospedali premiati con il Bollino Rosa vengono valutati alla luce dei percorsi inerenti sia alle specialità con maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, sia a quelle che trattano patologie che normalmente colpiscono entrambi i generi, ma con un approccio personalizzato. Vengono inoltre tenute in considerazione l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne ed i servizi offerti per la gestione di vittime di violenza. I 367 ospedali premiati costituiscono una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli operatori sanitari. Allo stesso tempo gli ospedali con il Bollino Rosa rappresentano per la popolazione, l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obbiettivo di sensibilizzare ed avvicinare a diagnosi e cure appropriate».
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da circa 500 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata ai servizi generali per l’accoglienza delle donne ed una alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari. Un apposito Advisory Board, presieduto da Walter Ricciardi, Professore di Igiene Pubblica, Università del Sacro Cuore di Roma, ha validato i Bollini conseguiti dagli ospedali (zero, uno, due o tre) a seguito del calcolo del punteggio totale ottenuto nella candidatura, tenendo in considerazione anche gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non valutati tramite il questionario (servizi e percorsi speciali, iniziative e progetti particolari ecc..).
Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, la presenza di: specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia ed appropriatezza dei percorsi diagnostico – terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico – terapeutici (volontari, mediazione culturale ed assistenza sociale) ec infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.
Durante la cerimonia di premiazione è stato inoltre assegnato un riconoscimento speciale a 34 Referenti Bollino Rosa che si sono distinti negli anni per l’impegno e l’entusiasmo a sostegno delle iniziative di Fondazione Onda.
Sul sito www.bollinirosa.it è possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivisi per regione, con l’elenco dei servizi valutati.
«Una prestazione sanitaria di livello elevato, un’alta competenza specialistica coniugata all’attenzione al paziente ed al suo benessere complessivo declinata in ottica di genere, con un particolare riguardo alla gestione dei casi di violenza verso le donne e gli operatori sanitari. È questa la filosofia con cui l’Advisory Board ha assegnato anche questo anno i Bollini Rosa promossi da Fondazione Onda», spiega Walter Ricciardi, Professore di Igiene e Sanità Pubblica, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e Presidente Commissione Bollino Rosa. «Sono un segno concreto dell’attenzione che medicina, sanità ed assistenza rivolgono alle donne cercando di praticare una medicina moderna, consapevole della complessità che la specificità di genere richiede. Mi auguro che siano sempre più gli ospedali candidati a bollini come questo».
«Le farmacie lavorano attivamente per diffondere la cultura della medicina di genere, promuovendo screening di prevenzione mirati, ad esempio delle malattie cardiovascolari, i cui sintomi si manifestano in maniera molto diversa nelle donne rispetto agli uomini. In farmacia lavoriamo ogni giorno per informare in maniera chiara e corretta le donne affinché possano prendersi cura della propria salute», dice Marco Cossolo, Presidente Federfarma nazionale.
L’iniziativa Bollini Rosa si avvale della media partnership di Adnkronos, Baby Magazine, Panorama della Sanità, Salutare e Tecnica Ospedaliera, è patrocinata da AGENAS – Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, AIDM – Associazione Italiana Donne Medico, AMD – Associazione Medici Diabetologi, ANISC – Associazione Nazionale Italiana Senologi Chirurghi, AOGOI – Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani, Centro Studi Nazionale su Salute e Medicina di Genere, FEDERFARMA, FIASO – Federazione Italiana aziende sanitarie e ospedaliere, Fondazione AIOM, Istituto Superiore di Sanità, SIC – Società Italiana di Cardiologia, S.I.CO.B. – Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche, SID – Società Italiana di Diabetologia, SIDeMaST – Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse, SIE – Società Italiana di Endocrinologia, SIFES e MR – Società Italiana di fertilità e sterilità, SIGO – Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, SIMEU – Società Italiana Medicina d’Emergenza Urgenza, SIMG – Società Italiana di Medicina Generale, SIN – Società Italiana di Neonatologia, SIN – Società Italiana di Neurologia, SINPF – Società Italiana di Neuropsicofarmacologia, SINU – Società Italiana di Nutrizione Umana, SIO – Società Italiana dell’Obesità, SIOG – Società Italiana di Oncologia Ginecologica, SIOMMMS – Società Italiana dell’Osteoporosi del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro, SIP – Società Italiana di Pneumologia, SIP – Società Italiana di Psichiatria, SIR – Società Italiana di Reumatologia, SIUD – Società Italiana di Urodinamica, SIUrO – Società Italiana di Uro-Oncologia ed è resa possibile grazie al contributo incondizionato di Aon Italia.

I carabinieri scoprono in un bar due dipendenti su tre in nero

I carabinieri di Vercelli con il Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro, durante i controlli in  un bar nel centro hanno trovato  due lavoratori su tre impiegati  “in nero”. La violazione è stata multata con 2.500 euro oltre all’obbligo di provvedere con effetto retroattivo alla regolarizzazione della posizione lavorativa dei dipendenti.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Donna salvata con trapianto di fegato alle Molinette in super emergenza nazionale

COMUNICATO STAMPA Salvata donna colpita da epatite fulminante grazie ad un trapianto di fegato in super-urgenza nazionale, presso l’ospedale Molinette di Torino Esattamente 48 ore tra l’arrivo all’ospedale Molinette e l’ingresso in sala operatoria per essere sottoposta ad un trapianto di fegato in super-urgenza nazionale che le ha salvato la vita. Protagonista è una donna di 42 anni, di origine albanese, ma da molti anni residente in Italia. Dopo alcuni giorni di malessere, febbre e disordini gastrointestinali, la paziente si era rivolta al Pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria di Torino all’inizio della scorsa settimana. Fin dai primissimi accertamenti effettuati, ci si era resi conti della presenza di un gravissimo danno epatico legato ad un’infezione primaria da Virus dell’Epatite B. Insomma un’epatite fulminante. Il fegato della donna, sanissimo fino a pochi giorni prima, stava soffrendo di una necrosi massiva delle sue cellule. Ancora pienamente cosciente, la paziente è stata prontamente trasferita nella serata di mercoledì scorso all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino nella Terapia Intensiva Epatologica (diretta dal dottor Antonio Ottobrelli). Confermata la diagnosi, la paziente è stata posta in strettissima sorveglianza e sottoposta alle terapie mediche convenzionali contro l’epatite acuta B. Già nella mattinata di giovedì, la situazione funzionale epatica stava però peggiorando e la paziente cominciava ad accusare i primi segni di sofferenza cerebrale. Dopo le ultime valutazioni cliniche necessarie per confermare l’idoneità ad un trapianto di fegato, nel primo pomeriggio di giovedì la paziente è stata inserita in lista d’attesa nazionale per poter ricevere in super-urgenza un organo che potesse salvarle la vita. Così è iniziata una corsa contro il tempo. In questa fase, l’allerta diramata dal Centro Regionale Trapianti (diretto dal dottor Federico Genzano) è stata immediatamente recepita dal Centro Nazionale Trapianti (CNT) Operativo di Roma. Nel frattempo la paziente è stata trasferita presso la Rianimazione centrale dell’ospedale Molinette (diretta dal dottor Roberto Balagna), essendo le sue condizioni neurologiche in progressivo deterioramento. La notte tra giovedì e venerdì è trascorsa senza che al CNT Operativo di Roma venisse segnalata alcuna possibile donazione di organi, evenienza rarissima in Italia dato che ogni giorno sono circa 5 i potenziali donatori che vengono proposti ai pazienti più urgenti in lista. Nella mattinata di venerdì le condizioni della paziente si sono ulteriormente aggravate, con l’insorgenza di un coma epatico necessitante l’intubazione tracheale e la ventilazione meccanica. Fortunatamente nel primissimo pomeriggio di venerdì si è reso disponibile un donatore compatibile per gruppo sanguigno e per dimensioni corporee in Lombardia. L’équipe chirurgica del Centro Trapianto Fegato (diretto dal professor Renato Romagnoli) si è subito mobilitata, raggiungendo la sede donativa di lì a 3 ore. Durante il prelievo d’organi la paziente in gravissima insufficienza epatica si è ulteriormente complicata a causa di un importante sanguinamento digestivo acuto a partenza gastrica. L’intervento in urgenza degli endoscopisti dell’Endoscopia Digestiva (diretta dal dottor Dario Reggio) ha consentito di arrestare l’emorragia e stabilizzare la paziente, consentendo il suo trasferimento presso le sale operatorie del Centro Trapianto Fegato, esattamente 48 ore dopo il suo ingresso alle Molinette. Come ormai accade in più della metà dei trapianti, il fegato appena prelevato e trasportato a Torino è stato preparato e collegato alla macchina da perfusione ipotermica ossigenata, allo scopo di massimizzarne le capacità di resistere al danno ischemia-riperfusione al momento del suo impianto in una paziente in così gravi condizioni cliniche. Dopo circa 2 ore di perfusione extra-corporea, l’organo è stato scollegato dalla macchina e quindi trapiantato dall’équipe del professor Romagnoli nella loggia epatica della ricevente, dopo la rimozione del fegato nativo totalmente necrotico. Il fegato donato ha ripreso immediatamente una funzione soddisfacente, già in sala operatoria. Le condizioni generali della paziente sono nettamente migliorate. La paziente è stata estubata. È sveglia e cosciente ed è ricoverata presso l’Area Semintensiva Chirurgica del Centro Trapianto Fegato di Torino. “L’ennesimo miracolo compiuto dai professionisti della Città della Salute e grazie alla collaborazione tra ospedali torinesi che hanno fatto rete. La storia del Centro Trapianti di fegato e del recente traguardo raggiunto dei 4000 trapianti ne sono la dimostrazione. Un’eccellenza italiana ed europea. Un ringraziamento a loro ma soprattutto alla famiglia del donatore che ha permesso di salvare una vita” sottolinea il Direttore generale della Città della Salute Giovanni La Valle.

Denunciato 15enne che ha picchiato uomo fermo al semaforo

I carabinieri di San Salvario hanno trovato l’aggressore di Marco Nebiolo, l’uomo che nei giorni scorsi è stato tamponato al semaforo in corso Unità d’Italia e picchiato da uno dei tre passeggeri di una Citroen. La violenza insensata è scattata perché l’uomo poi aggredito  si era fermato al semaforo con il giallo. Il quindicenne ha colpito il malcapitato con un forte pugno. L’uomo è caduto ed è stato ricoverato al Cto.

Incontro con Anna Costamagna Design Manager a Parigi per Peugeot

Venerdì 1 dicembre, ore 16.30
IAAD. Torino
ADD DIALOGUE TO YOUR DESIGN

Advanced Design Interior Director per le marche
europee del Gruppo Stellantis

“Add dialogue to your design” è un originale ciclo di incontri in presenza, ideato e
promosso da IAAD., con alcuni protagonisti del nostro tempo, talenti di spicco in
differenti campi di ricerca e di esercizio professionale: per loro, coniugare
l’esperienza creativa al valore del dialogo è, allo stesso tempo, un esercizio
necessario e un dovere imprescindibile.
La protagonista dell’appuntamento di venerdì 1 dicembre è Anna Costamagna
che condividerà esempi di progetti reali con spunti dalla propria carriera nel settore
automobilistico in Italia e in Francia. L’incontro affronterà anche il tema della
silenziosa rivoluzione delle competenze e dei processi tradizionali di progettazione
come implicazione dell’avvento della intelligenza artificiale generativa, che sfida a
ridefinire i confini artistici e ad abbracciare nuovi modi di innovare il design.
Il dialogo è uno dei cinque valori fondanti dell’identità IAAD., uno dei concetti
chiave che l’Istituto d’Arte Applicata e Design adotta per rappresentare, definire e
comunicare il proprio ruolo e le traiettorie del suo impegno culturale e formativo.
Nel campo del design, il dialogo diventa l’orchestratore silenzioso che tesse lo
sviluppo del processo creativo e ne guida il risultato finale. “Essere IAAD.” significa
credere, oltre che nel dialogo, nei valori dell’immaginazione, del coraggio, della
cultura e del rispetto.
L’evento è gratuito e libero fino ad esaurimento posti, con registrazione obbligatoria
al link https://www.eventbrite.it/e/763878831147?aff=oddtdtcreator

Donna investita da auto: soccorsa da sindaco e vice

Un’auto ha investito una donna di 78 anni in piazza Martiri, a Biella. Il sindaco Claudio Corradino e il vice Moscarola erano nei paraggi, si  sono fermati e l’hanno  assistita. Sul posto c’era anche un medico, poi sono giunti i soccorsi del 118. La donna non è in gravi condizioni.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

‘La luce oltre l’estate’, percorsi dell’Educatorio della Provvidenza

‘La luce oltre l’estate’. Questo il titolo splendidamente evocativo dato ai percorsi di inserimento  di bambini e ragazzi disabili nei centri estivi per la prossima estate, che coinvolge la Fondazione Educatorio della Provvidenza e gli Amici dell’Educatorio della Provvidenza.

Secondo recenti dati Istat bambini e ragazzi disabili sono in aumento.  Nell‘anno scolastico 2021/2022 c’è stato un incremento del 5% degli alunni con disabilità rispetto al biennio precedente. Riguardo ai tipi di disabilità, secondo  l’ASS.Con i Bambini, nell’anno scolastico 2018/2019, dei 284 mila alunni disabili ( 3,3% del totale degli iscritti) l’1,5% aveva una disabilità di tipo visivo, il 2,1% di tipo uditivo, il 96,4% di tipo psicofisico dalle molte e diverse fragilità riconosciute.

L’inserimento nelle scuole è ancora carente. Solo il 2%è  attrezzato con tutti gli ausili sensopercettivi per gli alunni disabili sensoriali, impedendo ad una rilevante parte di loro l’accessibilità ai luoghi istituzionali dell’apprendere.

I problemi dei ragazzi disabili investono anche ambiti extrascolastici, in particolare la loro qualità della vita nel periodo estivo poiché troppo sovente viene loro negata la possibilità di partecipare a un centro estivo, fondamentale per il loro benessere, ma anche per l’organizzazione dei genitori e per la loro gestione quotidiana.

Il progetto si sviluppa  a livello sistemico in iniziative che “limitino ogni tipologia di povertà dei minori con disabilità e delle loro famiglie”, proponendo azioni capaci di garantire una vita inclusiva.

Si vuole offrire supporto e risorse per soddisfare le “esigenze educative speciali” contrastando “povertà educativa” in cui idisabili molto sovente incorrono più facilmente per difficoltà di accesso ai servizi e maggiore esposizione economica. Si vuole con questo progetto l’inserimento dei bambini con disabilità di “età 6/13”nel Centro Estivo Inclusivo gestito dalla Fondazione Educatorio della Provvidenza, garantendo alta qualità per la presa in  carico in un  contesto accogliente, adeguato alle loro necessità,  seguiti da operatori specificatamente formati. Gli operatori del centro saranno formati attraverso un processo di 30 ore per acquisire elementi teorici e strategie operative necessarie per relazionarsi con i bambini disabili.

Il progetto modifica il paradigma per cui l’interazione bambini disabili/normodotati giovi solo ai primi dimostrando che, con un “modello di empowerment” e “uguaglianza opportunità “ si ottiene un apprendimento reciproco. I coetanei normodotati acquisiranno importanti lezioni di vita come empatia, accettazione e capacità di valorizzazione delle piccole vittorie.

Il progetto si articola in sette fasi: costituzione del comitato scientifico,  colloqui per individuare educatori per il centro, formazione gratuita degli educatori, coordinamento tra le diverse associazioni,  verifica del comitato scientifico sulle richieste  ecolloqui con i genitori,  progettazione di attività educative, culturali, ludiche e sportive, ricerca con i partecipanti del Centro, disabili e non, loro genitori, e anche non partecipanti di Associazioni di disabili, dei problemi incontrati nella quotidianità e raccolta di proposte per risolverle.

Il progetto è frutto della collaborazione tra : Associazione Amici dell’Educatorio odv ets, Fondazione Educatorio della Provvidenza ets, CPD Consulta perle Persone in Difficoltà odv ets, A.P.R.I servizi onlus, Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti, A.L.I.Ce PIEMONTE Onlus -Associazione Lotta Ictus Cerebrale,  FIDAPA BPW Distretto Nord Ovest Sezione Torino Val di Susa, Saa School of Management, Circoscrizioni 1,23,45,6,7,8; Comune di Sangano, VolTo Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Torino, è con il contributo della Regione Piemonte.

 

Mara Martellotta