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Nuovo Dea Molinette, il più grande pronto soccorso: a marzo la gara avvio lavori

In merito ai lavori del nuovo DEA dell’ospedale Molinette, Citta della Salute sottolinea in una notte che “nel mese di dicembre SCR, Società di Committenza regionale, ha aggiudicato la progettazione dei lavori, che a metà gennaio ha dato mandato ai progettisti di predisporre il progetto definitivo. In linea con quanto comunicato dalla Regione quindi, si conferma che, nei primi mesi dell’anno, e in particolare a marzo, sarà avviata la gara per l’avvio dei lavori.
Alla luce del fatto che si tratta del Pronto soccorso più importante della Città Metropolitana, l’Azienda Città della Salute di Torino sta lavorando in sinergia con Azienda Zero per individuare una soluzione organizzativa che punti a garantire, in ogni modo, il maggior numero di prestazioni di Pronto soccorso. Il tutto con un solo ed unico principio di fondo: quello di poter garantire la sicurezza dei cittadini, dei pazienti e dei lavoratori”.

A Settimo gli arredi del Distretto del Commercio

Sono stati installati nei giorni scorsi i nuovi arredi urbani finanziati dal Distretto Unico del Commercio, il DUC.
Oltre alle nuove panchine e le fioriere, collocate già la scorsa estate, nei giorni scorsi sono arrivati i pannelli informativi sulla storia di Settimo e sul commercio, ma anche i nuovi divertenti “cestini” per i mozziconi delle sigarette.

I pennelli, realizzato in collaborazione con l’Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti, raccontano la storia delle fiere di Settimo, sono leggibili anche dalle persone ipovedenti e rimandano ad audioguide attivabili con un QRCode.
I “cestini” nascono come un gioco, un piccolo sondaggio dove “vince” il mucchio di cicche più alto: e quindi puoi scegliere fra sushi e pizza, fra Messi e Maradona o fra i Rolling Stones e i Maneskin. Un piccolo “incentivo” a non sporcare la città e a cambiare la cattiva abitudine di buttare a terra i mozziconi.

Gli arredi sono solo l’ultimo elemento del progetto del DUC, uno degli strumenti messi in campo dal Comune per sostenere il commercio di vicinato, di cui fanno parte, oltre al Comune, le associazioni e gli esercenti. Oltre al rifacimento degli arredi, il distretto ha messo a disposizione dei singoli negozianti i fondi per rinnovare vetrine ed arredi, coprendo fino all’85% dell’investimento.

«Sono una quarantina i negozi e gli operatori mercatali che hanno partecipato, in tutte le zone della Città – interviene l’assessora Chiara Gaiola – C’è un progetto complessivo per consolidare il commercio locale, in un periodo non semplice per una crisi globale prodotta in larga parte dall’e-commerce. È importante avere un centro commerciale naturale bello, interessante e valorizzato sia nei suoi elementi pubblici che in quelli privati. Così come è importante proporre eventi e iniziative capaci di renderci attrattivi, dalle fiere alla pista di pattinaggio». (Facebook)

Passione e cultura: StraGulp al cortile del Maglio di Torino

Passione e cultura, Domenica 4 Febbraio 2024, dalle ore 9.00 alle 19.00, s’incontrano per la seconda Edizione di StraGulp, presso il Cortile del Maglio, in una suggestiva cornice molto Steampunk, di Torino. L’evento, ad ingresso gratuito, spazierà nel panorama della cultura pop con la partecipazione di prestigiosi ospiti del settore, con Associazioni, artisti, scrittori, un occasione per condividerla ma anche per un arricchimento personale per appassionati o semplici curiosi.

Un insieme di iniziative che la curatrice della kermesse, Manuela Macrì, ha voluto dar vita, creando un importante spazio d’incontro in cui, tutti, potranno ascoltare dalla viva voce, dei vari interpreti, molte curiosità, news e i dietro le quinte.

La manifestazione che sarà arricchita dalla mostra mercato, in cui si potrà trovare fumetti da collezione e nuove uscite, gadget e Action Figure, carte dei Pokemon e games retrò, vedrà la presenza del Direttore di doppiaggio Luca Ghignone (Uruseiyatsura nuova serie), il Museo dell’Informatica MUPIN, la Direttrice del blog “Il salotto Letterario” Caterina Francioso, L’Associazione Wonderland, lo sceneggiatore Marco Ventura, il collezionista ed esperto di Anime robotici Enzo Tripodina, Lewis Carroll Society d’Italia dedicata ad Alice nel paese delle Meraviglie , la dimostrazione di spade Giapponesi ”Hyoho Taisha-ryu” della Polisportiva Jolly Vinovo, il disegnatore Lorenzo Balocco la cui sua creazione Sortisia è la madrina dell’evento, l’illustratrice Samantha Scuri e tanti altri ospiti…. Una giornata che sarà seguita in diretta dalla Radio GRP, da Mercury Comics web radio e condotta nello spazio conferenze dalla Rivista Mondo Japan che affronterà l’argomento delle censure negli Anime; si avrà anche la possibilità, durante la giornata, di partecipare a work shop, sessioni di giochi, eventi a tema,  meet and greet, firma copie con gli autori, sarà un esperienza divertente accompagnata dalla possibilità di ampliare le conoscenze di questo meraviglioso universo “nerd”, in cui arte, cultura e socializzazione si mixano.

Il Giorno della Memoria a Villar Dora

Si è svolta al Giardino delle Virtù la celebrazione del Giorno della Memoria. La deposizione di un mazzo di fiori in uno dei luoghi simbolo per non dimenticare di Villar Dora. Insieme al Sindaco Savino Moscia e all’Amministrazione Comunale c’era un gruppo di giovani villardoresi che hanno voluto essere presenti per dimostrare quanto questa giornata sia sentita anche nelle nuove generazioni.

“Sono molto contento perché siamo riusciti a coinvolgere un gruppo di ragazzi giovani – sottolinea Savino Moscia – sono venuti con noi e hanno deposto loro i fiori. Così ho potuto spiegare loro la storia di questi due personaggi che noi ricordiamo tutti gli anni per i loro atti eroici e soprattutto di civiltà. Ecco la parte bella è proprio questa gioventù, perché questi questi ragazzi non hanno una cattiva radice, anzi tutt’altro”.

Il Giardino delle Virtù è uno dei luoghi simbolo di Villar Dora: “E’ dedicato a delle persone virtuose – ricorda il primo cittadino – Questo giardino è nato con l’intento di ricordare e sottolineare piccoli grandi gesti. Non abbiamo bisogno di eroi, abbiamo bisogno di buoni esempi. Gente villardorese che ha fatto delle cose importanti per il paese. Un giardino che cresce, oltre a quelli presenti qui aggiungeremo dei totem a memoria dei buoni gesti, delle virtù appunto. Che sono quanto di meglio l’umanità possa esprimere”. (Facebook)

Al centro commerciale aggredisce una famiglia con paletta per la pizza

Le Volanti della polizia sono  giunte presso il centro commerciale Grande Cuneo, nel capoluogo della Granda chiamate per una violenta lite che, come riporta il giornale Targato Cn, è avvenuta tra un uomo e una famiglia. Sembra che l’uomo, poi accompagnato in Questura,  abbia urtato una donna, suscitando le rimostranze del compagno  e del figlio. L’aggressore avrebbe afferrato una paletta da una pizzeria da asporto trovata a portata di mano e li avrebbe colpiti.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Giustizia: “Organici carenti, la criminalità ne approfitta”

In occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario ieri a Torino presso il Palazzo di Giustizia il presidente della corte d’appello di Torino Edoardo Barelli Innocenti ha posto l’accento sulla carenza di personale: “Il personale è carente, mancano i dirigenti amministrativi e sono da assumere a tempo indeterminato gli addetti all’ufficio del processo”. La situazione di difficoltà è nota al mondo del crimine che se ne approfitta. Alla cerimonia erano presenti il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, il sindaco Stefano Lorusso e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. Ha commentato il sindaco di Torino: “Le risorse umane, in particolare, sono una profonda criticità: la crisi di organico della Procura di Ivrea è una situazione che non è più tollerabile, che rischia non solo di favorire la criminalità comune e organizzata ma anche di vedere i cittadini privati di quelle tutele che lo stato di diritto deve garantire. Sono poi necessari investimenti sul sistema carcerario, per affrontare il problema del sovraffollamento e intervenire su edifici non più adatti a svolgere la loro funzione ma, soprattutto, per lavorare su efficaci misure di re-inserimento.
Soltanto così, con un sistema carcerario che punti anche a rieducare e non semplicemente a punire, possiamo ridurre la recidiva degli ex detenuti e aumentare quindi la sicurezza.
La crescita e la competitività del nostro Paese passano anche dell’efficienza e dall’equità del sistema giustizia nel suo complesso.
Una giustizia che per essere tale deve essere messa nelle condizioni di poter lavorare e deve avere le adeguate risorse”.  (Foto Facebook)

 

La Regione: inaccettabile slittamento riapertura Frejus

«Un ulteriore allungamento dei tempi di riapertura della linea ferroviaria storica del Fréjus, interrotta da agosto per la frana in territorio francese, è inaccettabile. Così come lo è il metodo con il quale questa notizia viene diffusa da Sncf, alla vigilia di un incontro binazionale organizzato proprio per un confronto su tempi e modalità di ripristino della circolazione». Lo dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore ai Trasporti e infrastrutture Marco Gabusi
«Il governo francese, poco più di un mese fa, a Torino durante la riunione della Cig Torino-Lione, aveva comunicato la riapertura della linea per l’autunno 2024. Già allora la Regione, e le istituzioni italiane, a partire dal vicepremier e ministro Matteo Salvini, avevano manifestato la propria insoddisfazione per i tempi troppo lunghi, a fronte dell’urgenza di ripristinare un collegamento indispensabile per il nostro sistema economico e per le relazioni transfrontalieri. In quella sede – ricordano Cirio e Gabusi – la Regione si era messa a disposizione per collaborare con i francesi allo scopo di velocizzare il più possibile gli interventi. Anche di questo si sarebbe parlato, e si parlerà, nella riunione prevista il 29 gennaio. Scoprire dai giornali che non solo non esiste la disponibilità ad anticipare i tempi rispetto all’autunno, ma che questi potrebbero addirittura dilatarsi, è inaccettabile e la Regione Piemonte è a fianco del governo italiano per chiedere ai francesi maggiore collaborazione per riaprire prima possibile il collegamento e individuare soluzioni temporanee che consentano quanto prima la circolazione dei treni, pur con dei vincoli. I francesi infatti sicuramente ricorderanno quando, nel 2020 a seguito della tempesta Alex, l’Italia ha fatto quanto possibile per garantire la circolazione dei treni verso la Val Roja altrimenti isolata: grazie all’impegno di Rfi, infatti, i treni viaggiavano, seppure a 10 chilometri all’ora, da Limone a Tenda per portare i generi di prima necessità. Chiediamo ora ai francesi lo stesso sforzo e la stessa collaborazione, a sostegno del nostro sistema produttivo e del diritto alla mobilità transfrontaliera».

Chiuso ristorante giapponese in borgo San Paolo per precarie condizioni igieniche

I  poliziotti del Commissariato di P.S. San Paolo, con l’ausilio dell’unità cinofila antidroga dell’UPGSP e di personale della Polizia Municipale, hanno svolto un servizio di controllo straordinario del territorio nella zona di competenza. Insieme all’ASL-SIAN hanno, inoltre, proceduto alla verifica del rispetto delle normative attinenti alle condizioni igieniche presenti all’interno di alcuni esercizi commerciali.

L’attività si è in particolare concentrata su tre locali, uno di ristorazione e due caffetterie.

In un ristorante giapponese di Corso Peschiera, gli Ispettori del servizio SIAN hanno riscontrato precarie condizioni igieniche, in particolare sporcizia diffusa sul pavimento della cucina, pareti annerite, nonché la presenza di un topo in fase di decomposizione dietro un congelatore alimentare. Inoltre, alcuni alimenti erano privi della relativa tracciabilità, altri risultavano scaduti. Per tali violazioni, è stata decretata l’immediata sospensione dell’attività, sino al ripristino delle previste condizioni igieniche, con sanzione di 2000 €.

Successivamente, durante il controllo dell’area pedonale compresa fra piazza Sabotino e via San Bernardino, è stato controllato un bar, anch’esso sanzionato per aver violato il regolamento di igiene del Comune di Torino in materia di salubrità in quei luoghi ove può verificarsi notevole affluenza di persone.

Un secondo bar, ubicato in via Di Nanni, è stato sanzionato per cattive condizioni igieniche dei servizi e della attrezzature utilizzate per la preparazione di alimenti e bevande, nonché per la presenza di un dehor privo di concessione comunale.

Nel corso dell’attività i poliziotti hanno identificato 90 persone e controllato 16 veicoli.

Addio a Bruno Segre, l’uomo che nacque “quando ancora tuonavano i cannoni della Grande guerra”

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A 105 anni è morto Bruno Segre. Intellettuale, avvocato, partigiano.

Si era laureato  in Giurisprudenza all’Università di Torino, dove fu allievo di Luigi Einaudi.

Le leggi razziali, essendo di famiglia ebrea non gli permisero di svolgere la professione di avvocato. Per decenni  pubblicò il giornale L’incontro, rivista di confronto di idee.

Di seguito, il ricordo di Marco Travaglini.

 

E’ morto Bruno Segre, l’uomo che nacque “quando ancora tuonavano i cannoni della Grande guerra”

Bruno Segre è morto a 105 anni, proprio nel giorno in cui si celebra la memoria della Shoah dopo una vita da protagonista che ha attraversato il ‘900 ( era nato a Torino il 4 settembre del 1918) e i primi vent’anni del Duemila senza rinunciare alle sue battaglie per la libertà, i diritti, la laicità, contro ogni autoritarismo e discriminazione. Un raro esempio di coerenza e forza che ha raccontato in “Non mi sono mai arreso” (Editrice Il Punto/ Piemonte in Bancarella). Il volume, a cura di Nico Ivaldi, riflette una vita straordinaria di avvocato e giornalista distintosi come una delle più limpide e coraggiose personalità dell’antifascismo italiano. Il racconto, sotto forma d’intervista, ripercorre la sua storia offrendo al lettore un ritratto lucido e appassionato di Segre dalla Torino degli anni Venti e del “lessico famigliare” della sua famiglia ai due decenni del fascismo con l’ignominia delle leggi razziali, la guerra, la Resistenza e il lungo cammino che ha visto impegnato per numerosi decenni il caparbio protagonista tra mille impegni e interessi. Nato a Torino “quando ancora tuonavano i cannoni della Prima guerra mondiale”, ha vissuto quegli anni in una casa di via Barbaroux con i balconi che “si affacciavano su piazza Castello”. Laureato in legge, allievo di Luigi Einaudi, antifascista discriminato dalle leggi razziali in quanto figlio di genitore ebreo, durante il Secondo conflitto mondiale Segre conobbe due volte, nel 1942 e nel 1944, la costrizione del carcere fascista e partecipò alla Resistenza nelle file di Giustizia e Libertà. Un’esperienza sulla quale, nell’estate del 1946, scrisse un memoriale che pubblicò soltanto qualche anno fa, nel 2013, in un volume intitolato “Quelli di via Asti”. Dalle pagine del libro e dal ritmo incalzante dell’intervista emerge il profilo di quest’uomo colto e intelligente, innamorato del concetto del movimento di Giustizia e Libertà, saldamente ispirato da quell’esprit républicain che ne ha sempre orientato le scelte, a partire dall’insopprimibile impegno a difesa dei principi di laicità e all’intransigente fedeltà ai valori di un socialismo capace di garantire i diritti individuali, ripudiando ogni settarismo e dogmatismo. La narrazione autobiografica offre un’infinità di spunti, suggestioni, aneddoti ironici. Giornalista e avvocato, negli anni del dopoguerra Segre si è impegnato nella difesa dell’obiezione di coscienza e nella battaglia per il divorzio. Come giornalista ha intervistato un’infinità di personalità importanti e ben pochi possono vantare come lui di aver potuto intervistare Joséphine Baker, la “venere nera” della Parigi degli “années folles” resi immortali da Hemingway nel suo “Festa mobile”. E soprattutto di averla intervistata nel contesto che lui stesso descrive e che non è il caso di anticipare per non togliere al lettore la curiosità di scoprirlo da solo. Bruno Segre, oltre a collaborare a diverse testate (tra le altre L’Opinione, diretta da Franco Antonicelli e Giulio De Benedetti, Paese Sera, Il Corriere di Trieste e il Corriere di Sicilia) è stato il fondatore e direttore del mensile “L’Incontro”, una esperienza editoriale più unica che rara durata settant’anni, trasformatasi in giornale online dopo aver cessato la pubblicazione cartacea. Quel “periodico politico-culturale” stampato su foglio unico in formato grande e con la testata in rosso ha segnato più di un’epoca, accompagnando per ben quattordici lustri gli affezionati lettori con riflessioni e articoli dedicati alle battaglie contro l’intolleranza religiosa e il razzismo, per la pace, i diritti civili e la laicità. Quando il 4 settembre del 2018 l’avvocato Segre ha festeggiato i suoi cento anni ha voluto ringraziare tutti gli amici “che con me condividono ideali democratici, pensieri di libertà e di antirazzismo, di fedeltà a quelle che furono le conseguenze della Liberazione: cioè la fedeltà alla Costituzione e la fiducia nella Repubblica”. E aggiunse: “l’auspicio che mi permetto di esprimere, in questo momento solenne per la mia vita, per il futuro e per l’umanità, è questo: viva la libertà!”. Un breve, sintetico e chiaro messaggio da parte di un uomo che ha attraversato un intero secolo a testa alta e che non si è mai sottratto ai suoi doveri di democratico offrendo un lucido contributo sui temi a lui cari, iniziando dalla libertà di stampa anche in questi periodi difficili segnati da crisi, guerre ed enormi incognite sul futuro. Nelle ultime righe di quella sua intervista autobiografica affermava di voler essere ricordato come una persona che si è sempre opposta a tutti i tentativi di prevaricazione e d’imposizione forzata sia essa politica o religiosa. Con una punta di scaramantica civetteria aveva rivelato che sul suo sepolcro voleva fosse inciso un motto di Saul Bellow: “Qui giace un vinto  dalla morte  che non si è mai arreso”. Ed effettivamente è stato così.

Marco Travaglini