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Laura Comolli: l’influencer torinese racconta il suo congelamento ovuli. E dà un messaggio importante alle donne

In occasione dell’8 marzo, giornata internazionale della donna e occasione dove più che mai si dà voce ai diritti di tutte le questioni riguardanti il sesso femminile, la redazione de Il Torinese ha intervistato una delle influencer torinesi più rinomate del panorama italiano: Laura Comolli.

Laura ha recentemente raccontato un percorso personale e un tema di grande importanza attraverso i social media: il congelamento degli ovuli. Questo argomento, ancora in parte tabù nel nostro paese, è stato portato alla ribalta grazie al coraggioso percorso di Laura. Il suo messaggio ha raggiunto milioni di donne e uomini, suscitando un interesse notevole che ha trovato riscontro su diverse testate giornalistiche e piattaforme online.

Durante l’intervista con Laura, è stato evidenziando quanto sia importante diffondere informazioni corrette su questa pratica. È fondamentale comprendere che, come molte altre questioni legate alla salute e alla scelta personale, il congelamento degli ovuli è un diritto delle donne e una forma di libertà nella gestione del proprio corpo e della propria vita.

Qui di seguito, vi presentiamo la nostra intervista completa, con l’inviata della redazione Cristina Taverniti e Laura Comolli. Lo scopo di questo incontro è quello di trasmettere informazioni, colmare domande, curiosità emerse e non solo, alle ragazze e alle donne di Torino e di chiunque ci legga.

  • Buongiorno Laura, grazie per averci concesso questa intervista e di condividere con noi la tua esperienza.

Buongiorno, grazie a voi per questa opportunità!

  • Noi sappiamo che sei stata già intervista da diverse fonti importanti, tra cui La Stampa, quando hai iniziato a parlare e condividere sui social il tuo importante percorso personale in merito al congelamento degli ovuli. Quest’oggi noi vorremo approfondire l’argomento, far conoscere in maniera più accurata l’esperienza e, soprattutto, dare qualche risposta a tutte le donne ( e non solo) interessate e curiose di ottenere informazioni, visto che, purtroppo, in Italia, circolano attualmente ancora poche informazioni riguardo il congelamento degli ovuli.”

“Volentieri, sarei lieta di raccontare la mia esperienza e perché no, magari potrebbe essere d’aiuto a qualche altra ragazza o donna che necessità di informazioni o si trova nella condizione di prendere una decisione!”

  • La prima domanda che avremmo piacere di farti è quella riguardante la scelta della clinica. Come l’hai trovata e c’è una ragione particolare per la quale alla fine l’hai scelta per il tuo percorso?

La mia scelta è caduta sul medico che mi ha dato la vita. Mia madre si è sottoposta alla PMA (Procreazione Medicalmente Assistita) ben 36 anni fa. È stata una delle prime donne in Italia ad intraprendere questo percorso.

Il primo bambino concepito in vitro è nato a Londra nel 1986. Io, invece, sono nata qui in Italia nel 1987. Il medico che ha seguito il percorso di mia madre ha un’esperienza straordinaria di 40 anni in questo campo. La clinica di questo professionista ha sede in Spagna, ma vi sono succursali anche nel nostro paese, inclusa Torino.

La clinica citata è stata la scelta più rassicurante per me poiché, avere dietro casa (possiamo dire cosi) un punto di riferimento rende le cose estremamente comode. Inoltre, se avessi bisogno di ulteriori procedure, potrei sempre farle nella sede principale in Spagna. In Italia, ci sono ancora alcune restrizioni in materia, ma devo dire che personalmente ho avuto un’esperienza migliore rispetto alle strutture spagnole. Il personale medico italiano si è dimostrato estremamente professionale e umano. Mi ha dato una sensazione di tranquillità mentale. Tuttavia, la possibilità di contare su entrambe le realtà, italiana e spagnola, mi offre una sicurezza extra.”

  • Laura quando parli di alcune restrizioni in Italia, in merito alla questione, cosa ti viene in mente subito?

“Mi viene in mente che purtroppo, nel nostro paese per intraprendere il percorso congelamento ovuli, devi dichiarare di essere sposata, oppure avere un partner di fatto e firmare. Tuttavia, essere solo fidanzati può non essere esattamente sufficiente.”

  • Quindi, se una ragazza o una donna single, decidesse di intraprendere questo percorso, le norme italiane potrebbero non concedere il consenso necessario?

“Esatto.”

Un’altra restrizione che mi viene in mente è relativa alla mobilità degli ovuli congelati. Nella mia clinica, posso trasferire i miei ovuli congelati in Spagna in caso di necessità, mentre in Italia questa pratica non è consentita. In alcuni casi, se si riscontrano problemi, lo Stato consente di utilizzare ovuli provenienti da donatrici. Tuttavia, poiché non esiste una banca del dono di ovuli in Italia, è comune importarli dalla Spagna, dove sono già congelati. Ho scelto di non volere limitazioni o dover spiegare perché devo fare certe azioni. Voglio spostarle quando lo dico io, come lo dico io, dove dico io, perché è qualcosa di mio, riguarda me sola e non voglio giustificarmi”.

  • Assolutamente. Infatti un’altra delle mie domande è appunto: Cosa pensi delle norme italiane riguardo a questo percorso?

“Sono molto stringenti in più questioni. In Italia, c’è un limite al numero di ovuli che è possibile impiantare, e questo limite è di tre. Può essere un problema. Ho sentito racconti di altre ragazze che, trovandosi in difficoltà, sono riuscite a ottenere l’impianto di sette ovuli, e fortunatamente uno di essi ha avuto successo. Ognuna di noi è diversa. Rivisitare la restrizione e dare maggiori possibilità, sarebbe davvero giusto.”

  • Discutiamo dell’importanza delle opportunità legate alla conservazione degli ovuli. Piuttosto che considerare questo argomento come un tabù o un tema secondario rispetto a quello della maternità, dovremmo vederlo come un’opportunità preziosa. In particolare, se l’obiettivo nazionale è promuovere l’aumento delle nascite, dovremmo dare maggiore enfasi alla possibilità di congelare gli ovuli.

Certamente, la conservazione degli ovuli rappresenta una strada aggiuntiva per incentivare le nascite, un’opportunità di notevole importanza. Consideriamo il percorso comune delle donne da più o meno i vent’anni in poi: spesso devono dedicare anni agli studi, affermarsi professionalmente parlando, ottenere una posizione sicura, diventare indipendenti e raggiungere una stabilità economica. Tutto ciò mentre cercano anche il partner giusto, non solo qualcuno con cui avere una relazione, ma qualcuno con cui costruire una vita significativa. Questo processo può portare rapidamente ai trent’anni o poco più. Supponiamo che si possa raggiungere tutto questo entro i trent’anni o trentacinque anni , non è detto vi siano le condizioni o lo stato mentale ideale per avere un figlio.”

  • Laura, quando hai pubblicato sui social il tuo percorso sul congelamento degli ovuli, hai notato che c’era ancora un certo pensiero tabù sull’argomento tra gli utenti? (considerando, come già detto, che è ancora un tema poco discusso e forse mal compreso dalla maggior parte delle persone)

Si, da parte degli uomini soprattutto. Almeno nel mio caso personale.

Tra i miei ricordi più brutti in merito, ricordo di aver ricevuto tanti insulti molto offensivi e spiacevoli da parte degli uomini. Ad esempio, uno di loro mi scrisse – il bonus psicologo c’è ancora nel 2024, usalo!– come se io avessi dei gravi problemi psicologici perché sto facendo questa cosa.

Non tutti certo, ma a volte un uomo potrebbe non capire fino in fondo questa scelta, perché loro possono fare figli finché vogliono tendenzialmente. Tuttavia, alla fine ho scelto di non dare troppo peso agli insulti. Quelli purtroppo ci saranno sempre quando ti esponi pubblicamente. Non siamo tutti uguali, in questo caso culturalmente parlando.

Concludo però, dicendo che si, bisognerebbe parlarne maggiormente e abbattere le barriere del tabù !”

  • Ultime domande. Se a 38 anni o a 40 anni si decidesse di fare il congelamento ovuli, si potrebbe fare?

” Tecnicamente è un po’ tardino. Si consiglia di farlo entro i 36 anni. Tuttavia è davvero un discorso soggettivo. Dipende quanto si è fertili. Facendo dei test ed esami in merito nell’arco degli anni si può monitorare la propria situazione. Questo perché, cosi facendo, non si rischia di arrivare ad un punto in cui vi sono scarse o nulle possibilità. Questa considerazione è importante, non lo si dice spesso, ma oltre agli esami del sangue annuali e quant’altro, anche un esame dell’ ormone antimulleriano è essenziale”

  • Ultima domanda: hai avuto delle pressioni sociali o meno parlando di maternità? Oppure pensi che c’è ne siano nei confronti delle donne soprattutto verso i trent’anni?

“Ogni tanto qualche battutina la ricevo. Ma non da parte della mia famiglia. Anzi, da parte dei miei cari ricevo solo sostegno, mi sono stati vicinissimi in questa mia nuova fase della vita e in questa mia scelta del congelamento ovuli. Loro e anche il mio compagno.

Devo dire che le battute degli altri non mi toccano. So che in alcune persone (ma non tutte) c’è l’idea assoluta che una donna debba necessariamente avere figli, e questo può tradursi in commenti o domande dirette sull’argomento non gradevoli. È anche possibile che, a volte, una donna si senta sminuita vedendo gli amici o le persone intorno a lei che iniziano ad avere famiglia e ad affrontare la gravidanza o la maternità.

Tuttavia, sono fermamente convinta che ognuno di noi sia il padrone della propria vita. Nessuno ha il diritto di influenzare le nostre scelte o farci sentire inadeguate. Ognuno ha la propria storia e va bene così. 

La decisione di congelare gli ovuli è stata presa unicamente da me, senza lasciarmi influenzare dalla pressione sociale.”

 

Ringraziamo Laura Comolli per il tempo dedicato al Il Torinese,

Grazie per questa importante discussione. Nella speranza che possa aver dato delle risposte interessanti a molte donne, auguro Buona Festa della Donna,

Oggi e Tutti i Giorni.

 

Cristina Taverniti

 

 

Giornata della Donna, le iniziative a Torino

La Città di Torino, anche quest’anno, in occasione della “Giornata Internazionale della Donna” organizza per l’8 marzo una serie di iniziative

L’intento è celebrare le conquiste raggiunte in campo sociale, economico e politico e soprattutto per proseguire su quella strada diretta verso una completa parità di diritti e opportunità. Cuore del programma l’incontro pubblico dal titolo: Che genere di Città? Lo sguardo delle donne sul piano regolatore a partire dalle ore 9.30 nella Sala Bobbio in Via Corte d’Appello 16. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Programma degli eventi e tutte le informazioni aggiornate sul portale del Comune di Torino per le Pari Opportunità

 

Il Consiglio regionale per l’8 marzo

La centralità del ruolo femminile nella famiglia, nucleo fondante della società di ieri come di quella odierna, è ricordata nel video che il Consiglio regionale del Piemonte ha voluto realizzare in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna.

“A tutte le donne che hanno fatto la storia contribuendo al progresso della civiltà e a tutte le donne che la storia la scrivono quotidianamente impegnandosi nei molteplici ruoli di madri, figlie, nonne, compagne di vita. A loro dedichiamo un video che vuole sottolineare l’insostituibile e molteplice contributo della donna, a partire dal suo prezioso ruolo in famiglia”, ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia. “Con la ricorrenza dell’8 marzo vogliamo così celebrare non un concetto astratto, ma ricordare doti e qualità che spesso sono connaturate al femminile: empatia, determinazione, capacità di prendersi cura, flessibilità, capacità di comporre i conflitti. Una dedizione e una sensibilità che si esprimono innanzitutto in famiglia, ma che ritroviamo anche al di fuori: in ufficio come in fabbrica, a scuola o in ospedale, nel volontariato come in politica, nell’arte così come nella scienza. La società è senz’altro migliore quando a parteciparvi attivamente sono anche le donne ed è quindi indispensabile che si creino sempre maggiori opportunità affinché le donne possano esprimere appieno se stesse in ogni ambito del vivere civile”.

Sono poi numerose le iniziative che il Consiglio regionale – attraverso la Consulta femminile – ha voluto mettere in campo per celebrare l’8 marzo.

“Il ricco carnet di incontri ed eventi promossi per la Giornata internazionale della donna rappresenta l’occasione per un bilancio dell’attività della Consulta femminile regionale che si accinge a rinnovare l’Assemblea con l’imminenza della nuova legislatura”, ha commentato la presidente della Consulta, Ornella Toselli. “È stato un quinquennio travagliato, perché segnato dalla pandemia e da tutti i disagi conseguenti anche per il nostro organismo. Ma, nonostante ciò, la Consulta ha promosso tante idee, progetti e iniziative. Proprio le difficoltà hanno dimostrato più che mai la forza delle donne, la loro passione e un impegno rinnovato nel promuovere la parità di genere all’interno della società”.

Dopo il successo, nonostante la pioggia, della manifestazione  “Just the woman I am”, la corsa-camminata per promuovere la ricerca universitaria sulla salute e sul cancro, che si è svolta il 3 marzo con il sostegno di Consulta femminile e Stati Generali della Prevenzione e del Benessere, il calendario è ancora fitto di appuntamenti.

Fino al 29 marzo all’Urp del Consiglio regionale saranno esposti i manifesti di Monumenta Italia, un progetto di arte pubblica a cura di Lisa Parola e Tea Taramino e dell’Associazione Fermata d’Autobus, che si interroga sull’esiguità dei monumenti dedicati alle donne nelle nostre città. La riflessione sul patrimonio artistico urbano prosegue con l’inaugurazione di una mostra negli spazi dell’associazione culturale Recontemporary (in via Gaudenzio Ferrari 12b fino al 28 marzo). Le videopere dell’artista Irene Pittatore saranno presentate come strumenti di riflessione sulla presenza delle donne nello spazio pubblico e come spunto per incontri e laboratori. I manifesti che contengono dati e interrogativi rispetto alla presenza delle donne nel patrimonio pubblico monumentale piemontese sono esposti anche in piazza Bottesini, nell’ambito della rassegna Opera Viva Barriera di Milano (fino all’11 marzo), e alla stazione della metropolitana di piazza Bengasi (dal 6 al 31 marzo).

Il 7 marzo alle 15.30 alla Biblioteca Umberto Eco della Regione Piemonte (in via Confienza 14) verrà conferito il premio “Marcellina Gilli” a tre giovani ricercatrici: Beatrice DemarchiValentina Fusari e Valentina Sola. Interverranno il consigliere regionale segretario Gianluca Gavazza e la presidente della Consulta femminile Ornella Toselli.

L’8 marzo alle 10 nella sala Viglione di Palazzo Lascaris si svolgerà il convegno “Fiori d’acciaio: la rinascita delle donne e le leggi a tutela”, a cura dell’associazione Genitori Autismo Quercia Rossa in collaborazione con lo Studio legale Imperiale e patrocinato dalla Consulta femminile regionale insieme con il Comitato regionale per i diritti umani e civili. Parteciperanno il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, la consigliera regionale e vicepresidente del Comitato regionale per i diritti umani e civili Sara Zambaia e la presidente della Consulta femminile regionale Ornella Toselli.

Sempre l’8 marzo alle 17 a Rivoli, presso la Casa del Conte Verde (in via fratelli Piol 8), sarà inaugurata la mostra “Donna: avanguardia del futuro”, promossa dalla Città di Rivoli e patrocinata dalla Consulta femminile regionale e dal Comitato regionale per i diritti umani e civili. L’esposizione, aperta fino al 31 marzo intende valorizzare il contributo delle donne – spesso sottovalutato-  nella società di tutti i tempi e ospita opere di Yessica Alessandro, Margherita Bobini, Sarah Bowyer, Marzia Ciliberto, Cikita Zeta (Nadia Zanellato), Virginia Di Nunzio, Hanieh Eshtehardi, Laura Fortin, Nice and The Fox (Francesca Nigra), Okno (Valeriya Shebelnichenko), Agapi Kanellopoulou, Roberta Toscano, Elena Veronica Zambon e Olga Zuno.

Nella sala Cinema del Museo del Risorgimento l’8 marzo alle 17 sarà proiettato il docufilm “La versione di Anita” dedicato alla figura di Anita Garibaldi, diretto da Luca Criscenti e scritto da Silvia Cavicchioli. A introdurre il film saranno il regista, la sceneggiatrice e la prorettrice dell’Università di Torino Giulia Carluccio. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. La prenotazione è consigliata, chiamando il n. 0115621147.

Il docufilm sarà proiettato anche sabato 9 e domenica 10 marzo alle 11, 14 e 16.  Per testimoniare la vitalità della presenza femminile nell’Italia risorgimentale il museo organizza anche una visita tematica su “Le donne del Risorgimento” nei giorni 8 marzo (alle 15.30), 9 e 10 marzo (alle 10.15,13.15 e 15.15 al costo di 4 euro + l’ingresso al museo). L’ingresso al museo l’8 marzo è gratuito per tutte le donne. Per prenotazioni tel. 0115621147.

Infine, il 28 marzo alle 15 nella sala Trasparenza del grattacielo della Regione Piemonte si terrà il convegno “La violenza non guarda in faccia a nessuno. Il passo breve dal maltrattamento animale alla violenza sulle persone”, a cura dell’associazione EWMD ASP delegazione di Torino e con il sostegno del Consiglio regionale, attraverso Consulta femminile, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza e Garante regionale per i diritti degli animali. L’evento intende sensibilizzare la cittadinanza sulla stretta relazione esistente fra il maltrattamento e l’uccisione di animali e le condotte devianti e criminali. Ad analizzare questo fenomeno, ancora poco conosciuto in Italia, saranno vari esperti fra cui giuristi, medici veterinari, ricercatori e criminologi.


Sciopero generale dell’8 marzo

Il giorno 8 marzo è stato proclamo lo sciopero generale, per l’intera giornata, di tutte le lavoratrici e i lavoratori dei settori pubblici, privati e cooperativi dalle organizzazioni sindacali SLAI COBAS, USB P.I., USI, CUB SANITA’ E P.I., ADL COBAS, COBAS SANITA’ E RICERCA. Pertano, nella giornata, non si garantisce il regolare funzionamento del servizio pubblico.

Festa della Donna, Ascom dice “No” ai fiorai abusivi

La data dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, è un appuntamento di grande importanza per la categoria dei fiorai. È un giorno in cui il gesto di donare un fiore, sia esso una mimosa o una rosa, diventa simbolo di augurio e di rispetto. Proprio in questo giorno, come del resto a San Valentino e alla Festa della Mamma, si fanno più intense le presenze dei venditori abusivi di fiori nelle strade della città, una piaga ancora irrisolta che pesa negativamente sul comparto dei fiorai.

«L’abusivismo – sottolinea Cecilia Serafino, presidente dell’Associazione Fiorai di Ascom Confcommercio Torino e provincia – è un fenomeno che mina l’equità e la legalità del nostro lavoro, creando una concorrenza sleale e mettendo in difficoltà i negozi che sostengono costi per l’attività, pagano onestamente le tasse e rispettano le normative.

Come Associazione ci impegniamo a difendere i valori di professionalità e qualità che ci contraddistinguono e nel giorno della Festa della Donna facciamo appello alla coscienza dei cittadini, affinché scelgano la grande competenza e il gusto dei nostri professionisti, sempre pronti a dare il consiglio giusto per un dono floreale.

Grazie alla scelta di prodotti della filiera italiana i fiorai possono consigliare l’omaggio più adatto alla ricorrenza a prezzi competitivi».

L’Associazione Fiorai di Ascom con Federfiori-Confcommercio ha provveduto a scrivere al Prefetto e alle autorità competenti affinché dispongano misure efficaci contro ogni vendita abusiva.

Polizia in lutto per la morte di Laura, vice ispettore

Si sono tenuti a Verbania i funerali del  Vice Ispettore della Polizia di Stato Laura Gabriele, 59 anni, in servizio all’Ufficio  Passaporti della Questura.  Da parte dei colleghi della polizia  e delle altre forze dell’ordine è stato espresso profondo cordoglio in ricordo delle  doti  personali di Laura, apprezzata per la sua gentilezza e competenza.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Alle Gru c’è il “mondo delle donne”

Da venerdì 8 a domenica 10 marzo
dalle 10 alle 19 Piazza Sud

WOMEN’S WORLD
Un percorso dedicato alle donne
Salute, inclusività, sociale, cultura e servizi

La Giornata internazionale della donna celebra i progressi in ambito economico, politico e culturale raggiunti dalle donne in tutto il mondo. Questo riconoscimento si basa su un principio universale che prescinde da divisioni, siano esse etniche, linguistiche, culturali, economiche o politiche e proprio in questo senso Le Gru propone quest’anno un vero e proprio percorso per approfondire occasioni e temi che sono alla base di un nuovo modo di concepire il ruolo e la partecipazione dell’universo femminile alla società attuale.

Per celebrare con nuova consapevolezza a Le Gru dall’8 al 10 marzo dalle 10 alle 19, nei nuovi spazi di Piazza Sud e con accesso libero, verrà allestito un vero e proprio percorso per le donne con punti informativi e corner per approfondire le tante tematiche al centro dell’attenzione di ognuna: dalla salute al sociale, dal lavoro alla cultura, per essere consapevoli e avere accesso a quello che il territorio offre alle donne. Il percorso si completa con una serie di servizi al femminile offerti da alcuni punti vendita del Centro.

A cura di ANDOS Associazione nazionale donne operate al seno sarà presente un corner per la sensibilizzazione alla prevenzione, informazione sugli stili di vita e prenotazione screening mammografico del colon e della cervice in collaborazione con Prevenzione Serena, perché una donna informata è una donna consapevole delle proprie scelte.
Al centro del percorso dedicato alle donne a Le Gru anche il tema dell’inclusività: in collaborazione con Arci Centro Donna sarà presente a Le Gru un corner per offrire supporto sui grandi temi come accoglienza, ascolto, sostegno psicologico, consulenze legali e di orientamento al lavoro, supporto alle donne straniere, sostegno antiviolenza e contro lo stalking.

Accanto a salute, inclusione e lavoro lo sguardo si allarga al mondo della cultura, sempre al centro del concetto di “benessere” promosso dal mall di Grugliasco: sarà presente anche Turismo Torino e Provincia con informazioni su percorsi, pacchetti, occasioni di visita nel segno della storia, dell’enogastronomia e dello sport, tutti declinati al femminile.

All’appello per la Giornata Internazionale delle Donne aderiscono naturalmente anche i retailer di Le Gru con tante occasioni di benessere e coccole. Fra le proposte da sperimentare non mancano i trattamenti mani e la diagnosi della pelle del viso gratuita proposti da L’Occitane en Provence e le irrinunciabili consulenze di make up e skin care proposte da Kiko Milano. Anche la Farmacia I Gelsi metterà a disposizione la sua competenza, così come le esperte di EPIlate offriranno piccoli trattamenti come peeling e consulenze per avere una pelle curata e perfetta, mentre il personale del Centro offrirà alle partecipanti gadget e campioncini di altri punti vendita.

Alle ricercatrici di UniTo il premio “Marcellina Gilli”

Beatrice Demarchi (archeologa biomolecolare), Valentina Fusari (storica dell’Africa) e Valentina Sola (fisica sperimentale) sono le tre ricercatrici dell’Università degli Studi di Torino che si sono aggiudicate il premio Marcellina Gilli 2024,  il riconoscimento, istituito nel 2020 dalla Consulta femminile regionale, conferito a donne piemontesi “che si sono affermate nei diversi ambiti dell’imprenditoria, del lavoro, della ricerca o dell’impegno sociale e civile, costituendo un esempio per la piena affermazione del ruolo e della personalità delle donne nella società”.

Il premio è intitolato a Marcellina Gilli, imprenditrice di Rosta (To), che nel dopoguerra fu tra le prime donne alla guida di un’impresa metalmeccanica in Piemonte, fu a lungo attiva nell’associazionismo femminile e venne eletta presidente della Consulta femminile regionale per tre legislature.

Per le tre ricercatrici si tratta del secondo importante riconoscimento in pochi mesi, lo European Research Council (ERC), l’organismo dell’Unione Europea che finanzia ricercatrici e ricercatori di eccellenza di qualsiasi età e nazionalità che intendono svolgere attività di ricerca negli Stati membri dell’UE o nei Paesi associati, ha pubblicato, lo scorso novembre, la lista dei progetti vincitori dei Consolidator Grant. Tra i 308 progetti selezionati, su 2.130 proposte, figurano quelli delle tre ricercatrici dell’Università di Torino.

Questi i progetti su cui hanno lavorato le vincitrici:

Beatrice Demarchi con il progetto AviArch – Avifauna in archaeoecological networks, intende tracciare la storia delle relazioni tra comunità umane e ambiente, fino alle origini dei cambiamenti che viviamo oggi. AviArch integrerà metodologie archeozoologiche, biomolecolari e digitali (A.I.) per ricostruire il rapporto tra esseri umani e la fauna nel Mediterraneo orientale, tra il Paleolitico finale e l’Età del Bronzo.

Valentina Fusari con il progetto REDMIX – Unpacking Mixedness for an Inclusive History of the Red Sea, 1800s-2000s, si propone di indagare la storia socioculturale delle persone con ascendenza mista nell’area del Mar Rosso, riesaminando la storia della regione dalla loro prospettiva.

Valentina Sola con il progetto CompleX – Doping Compensation in Thin Silicon Sensors: the pathway to Extreme Radiation Environments, finanziato con 1,8 milioni di euro, estenderà il funzionamento dei sensori al silicio in ambienti con livelli di radiazione estremi mediante l’utilizzo di un disegno innovativo. Un progetto che permetterà di tracciare le particelle cariche in 4 dimensioni (spazio e tempo) con grandissima precisione ai futuri acceleratori di particelle

Durante la cerimonia di premiazione, tenutasi negli spazi della Biblioteca del Consiglio regionale del Piemonte a Torino, sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia “Un riconoscimento doveroso che testimonia quanto il ruolo delle donne sia determinante, efficace, centrale e necessario nella società. La società è senz’altro migliore quando a parteciparvi attivamente sono anche le donne ed è quindi indispensabile che si creino sempre maggiori opportunità affinché le donne possano esprimere appieno se stesse in ogni ambito del vivere civile”.

Il consigliere segretario Gianluca Gavazza “dobbiamo essere grati a queste donne per la passione e la devozione con cui hanno raggiunto i loro obiettivi” e la presidente della Consulta femminile Ornella Toselli “per il primo anno abbiamo voluto conferire il premio non ad una singola donna ma a tre qualificate professionisteesempio di dedizione e competenza”

TJF e 25 Aprile, Valle: “Musica della Liberazione”

La cantante Fatoumata Diawara si esibirà al Teatro Regio di Torino la sera del 25 aprile in un concerto dedicato a Dante di Nanni e alla gioventù resistente. L’evento, che fa parte del programma del Torino Jazz Festival, è promosso dal Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte insieme alla Città di Torino e al Polo del ‘900. Ad annunciarlo, alla conferenza stampa di presentazione del TJF, è Daniele Valle, Vicepresidente del Consiglio Regionale e Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte: «Il 2024 è un anno importante. È l’anno in cui commemoriamo gli 80 anni dell’uccisione del partigiano Dante di Nanni. A lui, è idealmente a tutti i giovani partigiani, dedicheremo il concerto di Fatoumata Diawara, cantante e attrice molto impegnata per i diritti delle donne. Abbiamo invitato a salire sul palco quella sera Adriana Cantore, che il 21 maggio del 1944, tre giorni dopo la morte di Dante di Nanni, venne prelevata dai tedeschi in valle di Susa e rinchiusa, a soli 13 mesi, nel carcere Le Nuove di Torino, insieme alla mamma e alla nonna. Anche quest’anno il Comitato Resistenza e Costituzione celebra la Festa della Liberazione non solo con le tradizionali commemorazioni istituzionali e i momenti di approfondimento storico, ma promuovendo eventi che auspichiamo servano a coinvolgere le giovani generazioni e ricordare loro che 80 anni fa, ragazzi e ragazze della loro età diedero la vita per consentire a noi, oggi, di vivere in un Paese democratico. Perché il 25 aprile è un momento di gioia e, al tempo stesso, occasione di riflessione sul nostro passato per non perdere la Memoria di ciò che è stato e farne linfa del nostro impegno per un futuro libero, giusto e pacifico».

È molto grave l’uomo aggredito dai suoi cinque pitbull

Ha 45 anni l’uomo senza fissa dimora  ricoverato in ospedale dopo essere stato aggredito dai suoi cinque pitbull  e le sue condizioni sono molto gravi, anche se non sarebbe in pericolo di vita. È stato morso alle braccia e al volto.L’aggressione da parte dei cani è avvenuta a Grugliasco dove l’uomo trova rifugio in un chiosco abbandonato.  Sul posto i sanitari del 118 con i carabinieri. Gli animali sono stati affidati ad un canile.

Lavori in via Po per un anno. Modifiche alle linee Gtt

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Giovedì 7 marzo partiranno i lavori di rinnovo dei binari con il ripristino della pavimentazione in lose su via Po.
I lavori dureranno circa 1 anno con una riduzione dei tempi di 2 mesi rispetto a quanto previsto da gara.
Le attività si svolgeranno in modo progressivo per i primi mesi nel tratto compreso tra piazza Vittorio e via Rossini, mentre successivamente interesseranno il tratto compreso tra via Rossini e piazza Castello.

Le fasi di cantierizzazione sono state previste in modo da minimizzare gli impatti sulla viabilità esistente e sull’ambiente circostante.
I lavori inizieranno nel tratto compreso tra Piazza Vittorio (all’altezza di via Giulia di Barolo) e l’inizio di via Po. Successivamente i cantieri si estenderanno nelle seguenti tratte: via Po-via delle Rosine | via delle Rosine-via San Massimo | via San Massimo-via Rossini | via Rossini-via S. Francesco da Paola | via S. Francesco da Paola-via Bogino | via Bogino-piazza Castello.
Il cantiere è stato organizzato per avere un’estensione massima di 4 isolati nel periodo di maggior produzione. Con l’avanzamento del cantiere si libererà la parte finale già completata.

La viabilità su via Po sarà sempre garantita in direzione piazza Castello. La viabilità in direzione piazza Vittorio sarà invece garantita dalle 17.30 alle 8.00 e nei giorni festivi.
L’accesso ai passi carrai lungo la via sarà sempre possibile.

Al termine dei lavori verrà restituita alla città una via Po completamente rinnovata con una nuova sede di binari tranviari che garantirà una maggior velocità di marcia dei tram, minori vibrazioni e una ridotta emissione acustica.

Per seguire i lavori è stata creata una pagina dedicata sul sito www.infrato.it che monitorerà lo stato di avanzamento dell’opera, descrive l’intervento che verrà effettuato e racconta la storia di via Po.

A seguito dei lavori, le linee 7 festiva, 13 BUS, 24, 55, 56, 61, 93/, Venaria Express e Night Buster saranno deviatesui seguenti percorsi alternativi:

  • Linea  13 BUS.
    Solo in direzione Gran Madre: da via Pietro Micca deviata in via XX Settembre, corso Regina Margherita, corso San Maurizio, via Bava, piazza Vittorio Veneto, percorso normale.
  • Linee 24 – 93/.
    Solo nelle direzioni strada Cascinette – piazza Mochino (San Mauro): da via Accademia Albertina angolo via Po deviate in via Rossini, corso San Maurizio, percorsi normali.
  • Linea 55.
    Solo in direzione corso Farini: da piazza Castello deviata in viale I° Maggio (Giardini Reali), viale Partigiani, corso San Maurizio, via Napione, percorso normale.
  • Linea 56.
    Solo in direzione largo Tabacchi: da piazza Castello deviata in viale I° Maggio (Giardini Reali), viale Partigiani, corso San Maurizio, via Bava, piazza Vittorio Veneto, percorso normale.
  • Linea 61.
    Solo in direzione via Mezzaluna (San Mauro): da via Accademia Albertina angolo via Po prosegue per via Rossini, corso San Maurizio, via Bava, piazza Vittorio Veneto, percorso normale.
  • Linee Night Buster: N4 ROSSA – S4 AZZURRA – N10 GIALLA – W1 ARANCIONE – W15 ROSA – W60 ARGENTO.
    Solo in direzione piazza Vittorio Veneto: da piazza Castello deviate in viale I° Maggio (Giardini Reali), viale Partigiani, corso San Maurizio, via Bava, piazza Vittorio Veneto (capolinea).
    Linea Night Buster S5 VIOLA.
    Solo in direzione piazza Vittorio Veneto: da corso Vittorio Emanuele II angolo via Madama Cristina prosegue per corso Vittorio Emanuele II, ponte Umberto I, corso Moncalieri, ponte Vittorio Emanuele I, piazza Vittorio Veneto, via Bava dove effettua l’ultima fermata con discesa di tutti i passeggeri presso la fermata n. 635 – “Vittorio Veneto Est”.
  • Linea Night Buster S18 BLU.
    Solo in direzione piazza Vittorio Veneto:  da via Madama Cristina deviata in corso Vittorio Emanuele II, ponte Umberto I, corso Moncalieri, ponte Vittorio Emanuele I, piazza Vittorio Veneto, via Bava dove effettua l’ultima fermata con discesa di tutti i passeggeri presso la fermata n. 635 – “Vittorio Veneto Est”.
  • Linea Venaria Express.
    Solo in direzione Autostazione via Fiochetto: da piazza Castello deviata in viale I° Maggio, corso San Maurizio, corso Regio Parco, lungo Dora Savona, Autostazione via Fiochetto (capolinea).

Inoltre, la linee 7 festiva e la linea 61 proseguono le deviazioni già in atto per i lavori in via Po / via Accademia Albertina.

  • Linea 7 festiva.
    Da via Accademia Albertina deviata in corso Vittorio Emanuele II, corso Vinzaglio, via Cernaia, via Pietro Micca, via Bertola, via XX Settembre, corso Regina Margherita, via Rossini, via Accademia Albertina, piazza Carlo Emanuele II (detta “Carlina”) dove effettua il capolinea presso la fermata n.1557 – “Carlina Nord”.
  • Linea 61.
    Solo in direzione via Mezzaluna (San Mauro): da via Accademia Albertina angolo via Po prosegue per via Rossini, corso San Maurizio, via Bava, piazza Vittorio Veneto, percorso normale.

Smog, fino a venerdì 8 marzo confermato il livello 0 (bianco)

 

Prosegue fino a venerdì 8 marzo 2024 compreso – prossimo giorno di controllo – l’applicazione delle sole misure strutturali di limitazione al traffico: sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti oggi da Arpa Piemonte è stato infatti confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale