CRONACA- Pagina 238

Investita sulle strisce da 84enne: ragazza gravissima

Grave incidente a Intra (VCO) dove una donna di 30 anni è stata investita sulle strisce pedonali da un Apecar guidato da un anziano di 84 anni. La giovane ha riportato gravissime ferite. È stata portata in ospedale da un’ambulanza.  La polizia locale sta verificando  la dinamica dell’incidente.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

“Nuovi episodi violenti nel carcere di Torino”

“La sfrontatezza, il menefreghismo, il mancato rispetto delle regole minime ed il senso di impunità di cui sono convinti di godere taluni detenuti del carcere di Torino sono tali che assistiamo ogni giorno a incredibili e gravi episodi di violenza tanto che ci chiediamo cosa ci stiamo a fare in carcere a prendere ogni giorno sputi, insulti, minacce e parolacce se il primo a non tutelarci è quello Stato che noi rappresentiamo nelle galere regionali e della Nazione…”. E’ sconfortato Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, nel raccontare quel che è avvenuto nelle ultime ore nel carcere torinese, dove un detenuto straniero ha persino scagliato una scrivania contro un direttore penitenziario ed un educatore, tentando di aggredirli. “Questa volta i fatti sono avvenuti durante lo svolgimento dei consigli di disciplina nei confronti dei detenuti resisi protagonisti di fatti contrari alle regole dell’Istituto. Due ristretti, un brasiliano che era stato scoperto a produrre alcolici in cella facendo macerare della frutta in un secchio e un senegalese a cui era stato elevato rapporto disciplinare per altri motivi sono stati convocati nella giornata di ieri per la valutazione dei singoli casi da parte del consiglio di disciplina, presieduto dal direttore di una delle Case Circondariali della Regione. Il primo detenuto di cui è stata valutata la posizione è stato il brasiliano il quale, dopo esser stato informato della sanzione comminatagli, uscendo dalla stanza ha proferito insulti e minacce nei confronti del direttore“, spiega il sindacalista. Il quale evidenzia che “mentre veniva fatto risalire al piano detentivo, il detenuto senegalese è stato fatto accedere nell’Ufficio entro il quale era costituito il consiglio di disciplina e, durante il giudizio, il soggetto ha dato in escandescenza danneggiando gli arredi dell’ufficio, insultando l’educatore ed il direttore per poi tentare di colpirli spingendo con forza una scrivania. Immediatamente è’ intervenuto il personale di Polizia Penitenziaria che ha riaccompagnato il detenuto in cella, tuttavia, nel tragitto, una volta giunto presso la rotonda del piano terra ha ripreso la sua furia danneggiando gli arredi presenti e urlando insulti ed improperi contro i presenti.  Avvertiti i rumori di oggetti rotti e grida provenienti dai piani sottostanti, il brasiliano appena giudicato dal consiglio di disciplina e rientrato in cella, ha quindi chiesto di scendere con la scusa di volersi recare in palestra. Una volta giunto a piano terra, ha iniziato a dare manforte all’altro detenuto riuscendo ad entrare nuovamente nell’ufficio comando, ove erano ancora presenti i componenti del consiglio di disciplina, riuscendo poi ad afferrare una sedia e scagliarla contro i presenti. Immediatamente, il personale di polizia penitenziaria è intervenuto per allontanare i due facinorosi e proteggere il direttore, l’educatore e gli altri presenti”. 

“Così non si può più lavorare”, denuncia Santilli. “Quel che è accaduto evidenzia ancora una volta come dentro le carceri del nostro Paese, ma in particolare nella Casa Circondariale di Torino, siano saltati completamente tutti gli schemi e in alcuni detenuti non siano presenti anche solo il più pallido bagliore delle elementari regole di educazione e viver civile. Basta, basta, basta!!! Chissà se ora che il destinatario delle violenze dei detenuti è stato un Direttore di carcere, anziché il solito appartenente alla Polizia Penitenziaria, la sensibilità delle istituzioni sarà sfiorata dal senso di pericolosità e precarietà che quotidianamente si respira in carcere”.

“Ci chiediamo quanto ancora dobbiamo aspettare per vedere l’assegnazione di un Comandante alla Casa Circondariale di Torino”, conclude Santilli, “perché non è assolutamente normale che un carcere da 1400 detenuti, in cui sono presenti tutti i circuiti penitenziari dell’Ordinamento e complesso come nessun altro nel Paese, sia da mesi senza un Comandante. A Torino serve un Comandante d’esperienza che abbia una visione d’insieme sulla complessità della gestione delle detenzioni! Ci vuole una presa di coscienza e un cambio di marcia che garantisca sicurezza dentro e fuori le mura detentive o presto l’ondata di violenza sarà incontenibile e non si potrà dire che il Sappe non l’aveva detto!”.

Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “ormai, episodi come questi, in quasi tutti i penitenziari del Piemonte sono all’ordine del giorno tanto da non fare più né notizia sull’opinione pubblica e, cosa ancor peggio, da considerare il quanto non più fatti di una sbalorditiva gravità, ma quasi come ordinaria amministrazione. È seria preoccupazione, da parte del personale di Polizia Penitenziaria, che se l’andamento di violenza, che sta caratterizzando questo periodo storico, che non trova eguali negli ultimi 20anni, a dover garantire la sicurezza e legalità all’interno degli Istituti Penitenziaria, dovrà essere chiamato l’Esercito e ciò per la semplice conseguenza dell’alto numero di feriti che si registrano tra il personale del Corpo di polizia penitenziaria“.

“Non lasciate soli le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria: il tracollo del sistema è dietro l’angolo”, conclude Capece: ““servono regole ferree per ristabilire ordine e sicurezza nelle carceri, attuando davvero quella tolleranza zero verso i detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta! Qui serve, forte ed evidente, la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci!”.

Rapine nelle ville, individuati presunti ladri

I Carabinieri di Alba hanno condotto le indagini sulle rapine in villa che si sono concluse con l’individuazione degli ultimi due indagati, ritenuti complici dei soggetti che lo scorso 4 giugno erano stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare. I delitti contestati sono rapina aggravata in concorso e lesioni, e si riferiscono a due gravi fatti di cronaca verificatisi a Montegrosso d’Asti nel 2021 e a Govone nel 2023 quando vennero rapinate le ville di alcuni anziani del luogo.

“Allarme ragno violino”: ma il comunicato ASL è falso

Un comunicato su presunte segnalazioni di presenza del «ragno violino» nelle zone periferiche di Novara è apparso sui social con gli accorgimenti da adottare  in caso di morso dell’insetto. Peccato che il comunicato non sia stato diffuso dall’Asl di Novara, ma sia un falso. La smentita è arrivata da ASL e Comune di Novara.

“Una buca pericolosa ‘lunga’ 40 giorni”

“Una buca ” lunga” oltre 40 giorni. Siamo in strada Settimo altezza del civico 61 e in prossimità di un incrocio molto trafficato. Da oltre 40 giorni quella buca sta lì con tutta la sua pericolosità . Si è transennata e provvista di lucerna , peccato che  quella originaria non funzionava e specie di sera la presenza della buca  era pressochè invisibile col rischio di finirci contro. Poi qualcuno ha segnalato che la lanterna non emetteva segnali luminosi ad intermittenza. Qualcuno è venuto a sostituire la lanterna, buttando quella vecchia dentro la buca , è visibile in foto) e mettendone un’altra. Ma lasciando la buca ancora così per chissà quanto tempo. Parlano tanto di sicurezza  nelle strade ma i fatti sono sempre scarsi. Dopo oltre 40  giorni  che il comune ne è a conoscenza , ci si chiede quanto tempo occorre per sistemarla”. E’ quanto ci scrive il lettore Luigi Gagliano che ci invia anche le foto pubblicate.

Vuole lanciarsi dal ponte, i vigili del fuoco lo salvano

Un uomo voleva lanciarsi  dal Ponte Nuovo  di Alpignano.

Grazie all’intervento dei vigili del fuoco è stato salvato e trasportato d’urgenza all’ospedale di Rivoli.

In buone condizioni,  è stato ricoverato  in codice verde.

Area Veglio, 58 nuove abitazioni per famiglie in difficoltà

(Torino Click) – Sono ripartiti i lavori nell’area Veglio per la costruzione di un nuovo complesso di edilizia sociale. Il cantiere sorto nell’ex sito industriale dismesso sul territorio della Circoscrizione 5 aveva infatti subìto un’interruzione nei mesi scorsi, necessaria per effettuare una bonifica ambientale degli oltre 12mila metri quadrati in seguito al ritrovamento di tracce di amianto nel terreno, che non erano emerse dalle precedenti analisi eseguite in fase di avvio progettuale.

Ultimata la bonifica, possono riprendere gli interventi per la costruzione del nuovo edificio. Un investimento da 16 milioni e mezzo di euro, interamente finanziati con fondi Pnrr, che permetterà di ridare vita a uno spazio da tempo inutilizzato per aumentare l’offerta residenziale per persone e famiglie in difficoltà.

58 le unità abitative che verranno realizzate, di diverse tipologie e metrature, per un totale di 146 posti letto, oltre a spazi destinati a servizi e aree di socializzazione aperte al quartiere.

Mercoledì  alla ripresa dei lavori, era presente anche l’assessore alle Politiche sociali e abitative Jacopo Rosatelli per un sopralluogo al cantiere. “Con questo progetto – afferma – la Città porta avanti l’impegno concreto per incrementare e migliorare l’offerta di edilizia sociale, in risposta alla domanda di abitazioni da parte dei torinesi in condizioni di fragilità economica. Proprio in ragione dell’importanza di questo obiettivo, l’amministrazione, gli uffici comunali e le imprese coinvolte hanno messo in campo ogni sforzo possibile per ripartire cercando, nonostante gli imprevisti, di rispettare quanto più possibile il cronoprogramma iniziale”.  

La realizzazione del progetto, che in un primo momento avrebbe dovuto vedere la fine dei lavori a settembre 2025, ha ora come termine per la chiusura del cantiere la prima metà del 2026.

Allerta caldo, call center aiuto anziani

Allerta caldo

La Città di Torino ha attivato il call center del Servizio Aiuto Anziani per fronteggiare il caldo di questi giorni. In caso di necessità è possibile chiamare lo sportello che risponde ai numeri 011.81.23.131 e 011.011.33.333 ed è operativo tutti i giorni feriali dalle ore 9.00 alle 17.00 (dopo le 17.00 e nei fine settimana risponde il centralino della Polizia Municipale).
ll Comune ha inoltre previsto l’apertura nelle varie Circoscrizioni di aree di accoglienza climatizzate, attrezzate con condizionatori o ventilatori.

Spara in strada alla compagna e si uccide

Tragedia davanti al municipio di Collegno questa mattina quando un ottantenne si è ucciso dopo avere sparato con una pistola regolarmente detenuta contro la compagna coetanea, che è poi morta all’ospedale di Rivoli dopo  vani tentativi di rianimazione. L’anziano resosi conto del gesto folle ha rivolto l’arma contro se stesso e si è ucciso. Sul posto i soccorsi e le forze dell’ordine.

ULTIMO AGGIORNAMENTO DEI CARABINIERI:
– l’uomo ha sparato tre colpi alla moglie (colpita al collo e all’addome)
– ⁠arma: revolver smith&wesson
– ⁠decesso della donna alle 12.55
– ⁠tragedia probabilmente riconducibile allo stato depressivo dell’uomo

Arrestato l’uomo che perseguitava l’ex compagna

I Carabinieri di Alessandria hanno arrestato un uomo considerato responsabile di atti persecutori nei confronti della ex compagna. La donna ha sporto denuncia e ha raccontato dei continui pedinamenti, appostamenti, oltre a insistenti molestie telefoniche servendosi di numeri sconosciuti, per aggirare i blocchi delle altre utenze. L’ex compagno non accettava la fine della relazione.