CRONACA- Pagina 235

Mellano ricorda la figura di Maurizio D’Ettore

“Sconvolto dall’incredibile notizia dell’improvvisa e prematura scomparsa di Maurizio D’Ettore mi stringo ai famigliari e ai collaboratori”. Lo ha dichiarato il Garante regionale dei detenuti Bruno Mellano, anche a nome di tutti i Garanti comunali piemontesi, appena venuto a conoscenza della scomparsa del Garante nazionale delle persone private della libertà.

“Proprio in queste ore – ha aggiunto Mellano – attendevo il ritorno del Garante nazionale a Torino, che era stato in visita alla Casa circondariale Lorusso e Cutugno il 2 agosto dopo gli appelli dei detenuti dei Padiglioni B e C: con forme di protesta non violenta avevano chiesto l’intervento del Garante nazionale e del presidente del Tribunale di sorveglianza per porre in modo costruttivo le questioni sul tavolo dell’esecuzione penale in carcere”.

“Ci siano rivisti il 7 agosto a Roma – ha ricordato – nell’incontro con il ministro e il viceministro della Giustizia richiesto dalla Conferenza nazionale dei Garanti territoriali, dove abbiamo avuto un serrato scambio di vedute e di pareri sulla prospettiva degli interventi necessari e urgenti per affrontare il sovraffollamento e l’emergenza suicidi in carcere e il giorno seguente, su richiesta dello stesso D’Ettore, mi sono recato nel carcere di Torino per rassicurare i primi firmatari dell’appello”.

“Proprio in questi giorni – conclude Mellano – siamo stati in stretto contatto per concordare modalità e tempistiche dell’imminente visita al Lorusso e Cutugno, che avrebbe rappresentato l’occasione propizia per incontrare anche le ‘ragazze delle Vallette’ a seguito dell’appello reso pubblico a Ferragosto”.

Associazione Coscioni: “Carceri, in Piemonte sovraffollamento al 109%”

L’Associazione Luca Coscioni, attiva a tutela dei diritti, tra cui quello alla salute, ha inviato 102 diffide della Direzioni generali delle Aziende Sanitarie Locali delle città dove si trovano i 189 istituti penali italiani. 

Pubblichiamo la nota dell’associazione

Si tratta di diffide ad adempiere al proprio compito stabilito dalla legge: procedere a sopralluoghi nelle strutture penitenziarie di loro competenza con il fine di apprezzare le circostanze relative all’igiene e le profilassi delle stesse, della fornitura di tutti i servizi socio-sanitari e di agire di conseguenza, qualora esse non siano a norma.

Una iniziativa lanciata alla luce della pressoché totale mancanza nel recente decreto carceri di misure strutturali volte a garantire il diritto alla salute nei 189 istituti di pena in Italia che tiene in considerazione il fatto che ai direttori generali delle aziende sanitarie spetta il compito di riferire al Ministero della Salute e quello della Giustizia sulle visite compiute e sui provvedimenti da adottare. E’ infatti onere delle ASL accertare, anche attraverso visite ispettive agli istituti di pena, che le condizioni di igiene siano rispettate e, in caso contrario, intervenire per interrompere eventuali gravi mancanze.

“L’Associazione Luca Coscioni ha deciso di lanciare questa iniziativa perché la totale mancanza di attenzione dedicata alla salute nell’ultimo decreto del Governo in materia di carceri, oltre che quanto denunciato sistematicamente dai rapporti dei Garanti cittadini e regionali, da notizie di stampa e resoconti di visite ispettive parlamentari, fanno emerge una situazione di patente violazione strutturale, tra gli altri, del diritto alla salute delle persone ristrette nel nostro Paese”, hanno dichiarato l’avvocata Filomena Gallo e Marco Cappato, segretaria e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, insieme all’ex senatore Marco Perduca che coordina l’iniziativa, “In quanto organizzazione della società civile, pur concordando con le rare proposte di depenalizzazione e decarcerizzazione e sostenendo la necessità e l’urgenza di misure deflattive come indulto o amnistia, mai evocate nel dibattito parlamentare, potevamo “solo” attivare quanto previsto dal nostro ordinamento e non restare inerti di fronte all’illegalità diffusa contro cui le istituzioni continuano a non adottare misure all’altezza della gravità della situazione.  Nella speranza che le consuete visite in carcere del mese di agosto possano aumentare la consapevolezza dei trattamenti disumani e degradanti a cui vengono sottoposte oltre 61.133 persone presenti nei 189 istituti di pena – un terzo delle quali in attesa di sentenza definitiva! -, nel caso in cui le nostre diffide dovessero cadere nel vuoto torneremo a interessare le autorità competenti regionali e cittadine nelle forme previste dalla legge nazionale e gli obblighi internazionali dell’Italia affinché la salute in carcere venga fatta godere pienamente come diritto”.

L’Associazione Luca Coscioni ha agito reagendo a notizie di stampa, raccolte in particolare dal sito Ristretti Orizzonti, con gli strumenti attivabili dalle organizzazioni della società civile. Le diffide, tra le altre cose, ricordano come al 31 luglio 2024, 64 persone si siano tolte la vita negli istituti di pena con motivazioni le più varie ma che, stando ai resoconti delle cronache, risultano legate alle condizioni di vita in carcere dove oltre allo stress da sovraffollamento si aggiungono condizioni igienico-sanitarie fuori norma, con presenza di pulci e cimici nelle celle, nidificazione di piccioni negli spazi aperti non puliti, pessima qualità del servizi igienici, spesso condivisi con zone cottura in celle sovraffollate, scarsa o inadeguata ventilazione dei locali, scarsità d’acqua e/o mancanza di acqua calda, mancanza di docce nelle celle, docce in comune con muffe e locali insalubri, zone destinate al passeggio non adatte a creare condizioni di riparo dagli agenti atmosferici (caldo estivo, freddo invernale) e che a questo già drammatico dato devono aggiungersi i sette rappresentanti della polizia penitenziaria che si sono suicidati per motivi legati al loro lavoro, appesantito e reso frustrante dalla cronica mancanza di personale.

 

Secondo i dati che sono pubblici sul sito del Ministero della Giustizia, al 31 luglio 2024 nei 189 istituti di pena erano presenti 61.133 detenuti, di cui 2.682 donne, 21 delle quali con 24 figli, oltre a 523 ristretti negli istituti penali per minorenni.

Più in generale i numeri nazionali delle presenze in carcere raccontano un quadro di grande illegalità: 61.133 con oltre un terzo per reati di droga. Si tratta di una significativa pressione sul sistema penitenziario, dove 12.946 detenuti – pari al 34,1% del totale – sono in carcere per violazioni della legge sulle droghe del 1990, una percentuale quasi doppia rispetto alla media europea del 18%. Non solo, 17.405 detenuti sono registrati come tossicodipendenti, il 28,9% del totale, un ulteriore record  negativo dai tempi della legge Fini-Giovanrdi. L’articolo 73 del Testo unico sulle droghe ha causato 10.697 ingressi in carcere nel 2023, il 26,3% del totale, contribuendo in maniera significativa al sovraffollamento. Per comprendere l’impatto e i danni del proibizionismo sul sistema carcerario italiano per tutta l’estate ci sarà il podcast “Voci del XV Libro Bianco sulle Droghe” di Eumans e dell’Associazione Luca Coscioni, ideato da Marco Perduca e condotto da Peppe ‘Coffee’ Brescia. Le 13 puntate passano in rassegna le politiche proibizioniste che, tra le altre cose, alimentano l’emergenza carceraria.

 

LA CLASSIFICA DEL SOVRAFFOLLAMENTO

  • Regione Puglia – 144% (4.037 uomini e 220 donne)
  • Regione Lombardia – 143% (8.349 uomini e 464 donne)
  • Regione Friuli-Venezia Giulia – 140% (651 uomini e 27 donne)
  • Regione Veneto – 135% (2.513 uomini e 131 donne)
  • Regione Lazio – 129% (6.409 uomini e 433 donne)
  • Regione Molise – 129% (355 uomini)
  • Regione Basilicata – 125% (460 uomini)
  • Regione Emilia-Romagna – 124% (3.541 uomini e 172 donne)
  • Regione Campania – 120% (7.200 uomini e 331 donne)
  • Regione Liguria – 120% (1.268 uomini e 66 donne)
  • Regione Umbria – 119% (1.531 uomini e 69 donne)
  • Regione Calabria – 110% (2.918 uomini e 67 donne)
  • Regione Marche – 110% (905 uomini e 21 donne)
  • Regione Piemonte – 109% (4.186 uomini e 160 donne)
  • Regione Sicilia – 104% (6.497 uomini e 252 donne)
  • Regione Abruzzo – 101% (1.602 uomini e 88 donne)
  • Regione Toscana – 99% (3.059 uomini e 85 donne)
  • Regione Trentino-Alto Adige – 91% (426 uomini e 46 donne)
  • Regione Sardegna – 83% (2.128 uomini e 50 donne)
  • Regione Valle d’Aosta – 80% (146 uomini)

Aggrediscono e rapinano una donna in corso Dante

Gli agenti dell’UPGeSP hanno arrestato una coppia di cittadini italiani: un ragazzo ventisettenne e una donna trentaduenne gravemente indiziati di rapina aggravata in concorso.

Sono le prime ore dell’alba quando una volante si reca in Viale Virgilio a seguito di una segnalazione ricevuta dalla centrale operativa per una rapina ad opera di tre soggetti.

Giunti sul posto i poliziotti prendono contatti con una donna che racconta di essere stata aggredita improvvisamente in Corso Dante, qualche minuto prima, da due uomini e una ragazza. Gli stessi, con lo scopo di strapparle la borsa, la colpivano con diversi calci, facendola rovinare a terra ma, disturbati dalle urla di un residente in zona, riuscivano a sottrarle solo il telefono cellulare, per poi fuggire.

A coadiuvare nelle ricerche gli agenti intervenuti, un poliziotto libero dal servizio in forza presso l’UPGeSP che, avendo sentito le urla della signora, era sceso in strada, e aveva intercettato i fuggitivi in Viale Virgilio all’interno del Parco del Valentino, segnalandoli ai colleghi sopraggiunti.

Grazie anche al suo aiuto, gli agenti della Volante fermano la coppia, traendo il 27 enne e la 32enne in arresto per rapina aggravata in concorso.

Algoritmi sanità, l’assessore precisa

In merito alla nota di martedì 20 agosto sugli algoritmi clinico-assistenziali infermieristici (ACAI) per il Sistema di Emergenza Sanitaria Preospedaliera 118 della Regione Piemonte, l’assessore alla Sanità Federico Riboldi ha voluto puntualizzare: «Con il mio intervento non intendo in alcun modo criticare il mio predecessore Icardi, oggi presidente della Commissione Sanità e quindi uno stretto collaboratore. La richiesta di sospensiva, a seguito della dura presa di posizione da parte della Federazione Regionale degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri del Piemonte che lamentano scarso coinvolgimento e due esposti alla Procura, è proprio figlia della volontà di non ingenerare polemiche su provvedimenti di riforma che sono necessari. Un percorso volto a tutelare anche la categoria degli infermieri, ai quali va la nostra stima e il nostro grazie per l’ennesima dimostrazione di disponibilità.

Ribadisco in questa occasione che è nostra intenzione per gli infermieri, e in generale per tutte le professioni sanitarie, valorizzare e usufruire al meglio della loro grande professionalità. E proprio per sgomberare il campo da ogni polemica, ho preso immediato contatto con i rappresentanti delle categorie coinvolte per evitare che l’obiettivo comune di migliorare il servizio pubblico di emergenza diventi una lotta tra di loro e tra partiti, una prospettiva che che non deve assolutamente verificarsi. Come già spiegato, le consultazioni partiranno a strettissimo giro, affinché di fronte ai meccanismi di riforma tutti siano coinvolti; perché, lo ribadisco ancora una volta, solo con l’apporto e il supporto di tutti potremo dare un servizio migliore ai cittadini piemontesi».

Persone scomparse, Frossasco: Unità Cinofile Croce Verde di Cumiana

Nel fine settimana del 31 agosto e 1° settembre 2024, nel Comune di Frossasco, si svolgerà una due giorni di formazione di K9 Mantrailing delle Unità Cinofile della Croce Verde di Cumiana (disciplina di ricerca persone scomparse con l’ausilio di unità cinofile di cani molecolari).

L’esercitazione è resa possibile grazie alla collaborazione del Comune di Frossasco, in particolare nella figura del Vice Sindaco Dott.ssa. Rosanna Napoli e sarà guidata dagli istruttori Ivan Schmidt e Vassilia Sacco sotto la supervisione del Responsabile UC Croce Verde Cumiana Luca Fra e del Presidente Gianni Mancuso.

Ivan Schmidt ha al suo attivo una ventennale esperienza in qualità di formatore di unità cinofile, consulente tecnico, ausiliario di polizia giudiziaria nella ricerca di persone scomparse, esperto in missing profiling, odorologia biologica forense, negoziazione in ambiente ostile e psicologia dell’emergenza.

Vassilia Sacco, Operativa in K9 Mantrailing con il suo cane Adele è alla guida delle Unità Cinofile della Croce Verde di Cumiana (ricerca in superficie e K9 Mantrailing) e ha all’attivo diversi interventi operativi, formata anch’essa come operatore in psicologia dell’emergenza.

Così Ivan Schmidt: – “Grazie alla sensibilità e collaborazione del Comune di Frossasco è stato possibile organizzare questa esercitazione, utile soprattutto a migliorare le sinergie tra i Comuni limitrofi nella ricerca di persone scomparse sul territorio. La sinergia tra le parti porta a maggiore consapevolezza che di fatto permette interventi operativi in tempi brevi.

Crediamo fortemente in questi eventi, in quanto molti fatti di cronaca ci vanno a dimostrare come sia fondamentale la formazione e le esperienze in ambienti e scenari diversificati ma radicati sul territorio di competenza. I casi ci dimostrano che un intervento tempestivo unitamente ad una formazione consolidata, frutto di continuo accrescimento, aumentano di fatto le probabilità di ritrovamento di una persona scomparsa. Un altro tassello importante, lo abbiamo avuto con la nostra creazione del “K9 SCENT BOX” che oggi risulta essere un perfetto alleato nella ricerca di persone scomparse e ci permette di raccogliere anticipatamente un’impronta olfattiva di persone a rischio e più vulnerabili. Progettato per essere facile da utilizzare e accessibile a tutti, elimina i ritardi nelle raccolte di prove olfattive da fornire al cane riducendo al minimo il rischio di contaminazione”. 

PH CREDITS: ALESSANDRA VISENTIN 

In quattro agli arresti domiciliari per l’aggressione al giornalista Joly

Nella mattina odierna la Polizia di Stato ha eseguito 4 misure cautelari degli arresti domiciliari nei confronti di quattro presunti esponenti di Casapound, indagati per violenza privata aggravata e lesioni personali aggravate, a seguito dell’aggressione perpetrata al giornalista del quotidiano La Stampa, Andrea JOLY, la sera dello scorso 20 luglio a Torino nei pressi del Circolo Asso di Bastoni, sede locale di Casapound.

Scontro con un tir, auto in fiamme: donna grave al Cto

È  in gravi condizioni, all’ospedale Cto di Torino, la conducente della vettura  coinvolta in un incidente stradale a Robassomero, sulla “Direttissima”, la strada provinciale 1 delle Valli di Lanzo. Per cause da accertare l’auto guidata dalla donna si è scontrata con un camion e ha preso fuoco.

La polizia sequestra 250 grammi di hashish

Nelle scorse ore, personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto un cittadino marocchino di 39 anni e un italiano di 19, gravemente indiziati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Gli agenti dell’UPGeSP impegnati nel controllo del territorio in zona Corso Principe Oddone, notavano un’autovettura sospetta svoltare in via Ravenna; a bordo del mezzo, un’auto a noleggio, erano presenti un cittadino marocchino sulla quarantina e il figlio della sua compagna, di 19.

Considerato l’atteggiamento mantenuto dai due, gli operatori li sottoponevano ad un accurato controllo, rinvenendo all’interno del marsupio del diciannovenne 2 panetti di hashish del peso di 180 grammi circa, oltre a un bilancino di precisione, e addosso al trentanovenne, nascosti negli slip, altri due pezzi della medesima sostanza, per circa 60grammi.

Nelle fasi della traduzione in Questura, il cittadino marocchino poneva in essere un tentativo di fuga, aggredendo con dei calci uno dei poliziotti e procurandogli lesioni giudicate guaribili in 5 giorni.

In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, entrambi sono stati arrestati per tale reato, il solo trentanovenne anche per violenza, resistenza, lesioni a P.U.

Merce rubata, Borello: “Denunciamo i giovani autori dei furti, devono capire che creano un danno alla comunità”

Il responsabile della catena di supermercati:  “Chi ruba, spesso si tratta di giovani, va denunciato.  Devono comprendere che i loro atti sono contro la società”

Dopo un certo numero di furti verificatisi in alcuni punti vendita dei Supermercati Borello l’azienda ha predisposto misure di sorveglianza che hanno consentito di “cogliere sul fatto” nella giornata di ieri, 20 agosto, presso il supermercato di Giaveno, un minore che aveva sottratto dagli scaffali una bottiglia di vodka. Un fenomeno, quello dei furti – in particolare di alcolici – da parte di minorenni, piuttosto diffuso e probabilmente in crescita.

“Questa problematica deve far riflettere e mettere ancora più in guardia le istituzioni, le realtà del sociale e le forze di polizia – commenta Fiorenzo Borello, presidente della catena di supermercati – perché sta assumendo proporzioni preoccupanti dal punto di vista sociale”

Fiorenzo Borello

“Al di là del valore della merce sottratta nell’ultimo episodio – prosegue Borello – abbiamo deciso, seppur a malincuore, di presentare denuncia-querela nei confronti del giovane autore del furto ritenendo che il nostro gesto sia da ritenersi non solo di monito e di prevenzione per il futuro, ma soprattutto come un gesto di giustizia riparativa anche in un’ottica di rieducazione e sensibilizzazione sociale. Ciò per far ben comprendere ai giovani che si tratta di azioni criminose e dannose per il vivere civile, non solo per la nostra azienda”.

Borello Supermercati ha intrapreso analoga iniziativa di denuncia per un furto subito nel punto vendita di Castiglione torinese.

Lavori in corso: la Gam chiude per riallestimento

Grande fermento alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, dove a inizio estate sono già partiti, a museo aperto, i lavori di riallestimento degli spazi espositivi delle collezioni al primo e secondo piano del museo, per la grande inaugurazione della Prima risonanza prevista il 15 ottobre.

Per riqualificare gli spazi di accoglienza al pubblico e in particolare ilfoyer, che ritroveremo rivisto e rinnovato secondo l’idea di apertura e ariosità che caratterizzò lo spirito originale alla costruzione del museo, la GAM sarà chiusa al pubblico dal 9 settembre al 14 ottobre 2024.

L’ultimo giorno per visitare la mostra Italo Cremona. Tutto il resto è profonda notte sarà domenica 8 settembre. L’esposizione chiuderà quindi con una settimana di anticipo rispetto alla data comunicata.

Fino all’8 settembre è gratuita la visita alle mostre Jacopo Benassi. Autoritratto criminale e SilenzioSuonoSoundSilence (chiusura mostre 1 settembre).

Le mostre temporanee Italo Cremona. Tutto il resto è profonda nottee Expanded. I paesaggi dell’arte sono visitabili con tariffe secondo regolamento.

Durante la chiusura del museo i servizi al pubblico della Biblioteca d’Arte e dell’Archivio fotografico non subiranno variazioni e saranno garantiti con le consuete modalità.