CRONACA- Pagina 199

Regione, confermati 153 milioni per le politiche sociali

Confermati 153 milioni per le politiche sociali
Confermati 153 milioni per le politiche sociali

“Per il 2025 sono confermati i 153 milioni di risorse regionali alle politiche sociali e per la famiglia, al pari del 2024, senza il ricorso ai fondi europei”. Lo ha annunciato l’assessore regionale Maurizio Marrone in apertura della seduta della Commissione Sanità, presieduta da Luigi Icardi, in cui ha svolto le relazioni sul Defr e il Bilancio in merito alle materie di sua competenza.

“Siamo riusciti nell’intento di aumentare i capitoli strutturali rivolti ai servizi comunali di socio-assistenza del territorio, con oltre 2 milioni di euro in più su extra Lea e fondo indistinto”, ha spiegato Marrone.

“Confermati poi – ha aggiunto – gli stessi impegni del 2024 anche sulle nostre ‘bandiere’ della scorsa legislatura, a partire da Vita nascente, ma anche le risorse per Vita indipendente, oltre a quelle destinate alle politiche per l’invecchiamento attivo, per il Banco alimentare e il Banco farmaceutico. Novità per il 2025 sarà invece l’aumento che porta a 1 milione di euro le risorse per il fondo destinato agli Oratori del Piemonte”.

“Rivendico con orgoglio – ha concluso – il risultato di aver confermato la spesa storica delle politiche sociali in un momento di particolare difficoltà, riuscendo inoltre ad aumentare sensibilmente il fondo destinato alla rete degli Oratori del Piemonte per valorizzare ancor più il loro insostituibile ruolo di aggregazione sociale, di assistenza ai più deboli e di orientamento per i giovani”.

Numerose sono state le richieste di approfondimenti da parte dei gruppi di opposizione.

Rispondendo a Sarah Disabato (M5s) sui bandi per il servizio civile, Marrone ha affermato che “si intende mettere in atto misure di carattere sociale volte a prevenire e a contrastare il consumo di sostanze stupefacenti e a riqualificare aree urbane o rurali periferiche attraverso la presenza territoriale, il volontariato sociale, l’informazione e la creazione di forme virtuose di aggregazione”.

Monica Canalis – intervenuta per il Pd con Nadia Conticelli – l’assessore ha risposto che, per quanto riguarda i bandi per l’invecchiamento attivo, “superata la fase di sperimentazione, è importante provare a pensare a interventi più strutturati, magari per il senior housing o per le palestre della salute, cercando di favorire chi lavora in rete”.

Rispondendo ad Alice Ravinale (Avs) sui finanziamenti agli Oratori, Marrone ha affermato che “l’Islam non è previsto in quanto non ha intese con lo Stato centrale e manca quindi una cornice giuridica generalizzata di rapporti tra lo Stato e la confessione religiosa”.

Sugli interventi per i senza fissa dimora, l’assessore ha risposto a Vittoria Nallo (Sue) che “è stato previsto un apposito capitolo per formare e mettere in strada operatori socio  sanitari che si prendano cura della persona e mirino a toglierla dalla strada”.

 

Il Regina Margherita pronto ad accogliere i bimbi di Gaza

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Il presidente Cirio al tavolo Food For Gaza a Roma al 
Ministero degli Esteri: «Ho confermato al ministro Tajani la disponibilità del Piemonte ad accogliere e curare i bambini nell’ospedale pediatrico»

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha partecipato  alla Farnesina al tavolo di coordinamento del progetto Food For Gaza, convocato dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, per intensificare le attività di aiuto alle popolazioni colpite dalla guerra, alla luce del cessate il fuoco.

«Ringrazio il ministro Tajani per aver convocato questo incontro con l’obiettivo di dare risposte pragmatiche e rapide alle necessità delle popolazioni colpite dalla guerra – dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – Con la tregua ora è possibile intensificare gli aiuti anche con azioni più stringenti. Il Piemonte è quindi pronto a fare la sua parte e, di concerto con l’assessore alla Sanità Federico Riboldi e al Sociale Maurizio Marrone, ho dato la disponibilità della Regione ad accogliere nei prossimi giorni 11 bambini pazienti oncologici in arrivo dalla Striscia di Gaza, che saranno ricoverati all’ospedale Regina Margherita di Torino. Una disponibilità che conferma la vocazione solidale e accogliente del nostro territorio, che già la scorsa estate ha consentito di portare al Regina Margherita un adolescente e un bimbo di 3 anni provenienti da Gaza e negli scorsi anni un gruppo di piccoli pazienti in fuga dalla guerra in Ucraina».

La disponibilità si inserisce nell’impegno costante del Piemonte sulla cooperazione internazionale, con la partecipazione all’iniziativa di Iveco che ha fornito i Tir per il trasporto degli aiuti nelle zone colpite dalla guerra e all’invio del riso piemontese destinato alle popolazioni della Striscia di Gaza.

Fin dalla scorsa primavera la Regione, insieme al Comune di Torino, si è resa disponibile presso il Ministero degli Esteri a supportare attivamente le iniziative del governo in risposta all’emergenza umanitaria di Gaza, con il coinvolgimento degli ospedali, in particolare il Regina Margherita per i pazienti più piccoli, e la Protezione civile regionale, per fornire competenze e materiali.

Una disponibilità che conferma quanto avvenuto in passato quando il Piemonte, con due diversi voli, nel 2022 ha avviato una missione umanitaria che ha consentito di portare a Torino 22 tra bambini e ragazzi malati di tumore in fuga dall’Ucraina dove non era possibile garantire loro le cure a causa della guerra.

Incontro con il console Biedallah, Bartoli: “Un passo importante verso una rinnovata collaborazione tra Piemonte e Marocco”

L’iniziativa fa seguito alla visita del console fatta tempo fa al presidente Cirio

“Oggi siamo stati ricevuti dal Console del Marocco, Sidi Mohammed Biedallah, presso la sede consolare, per un incontro che segna l’avvio di un nuovo percorso di dialogo e collaborazione tra il nostro territorio e il Marocco”.

Così il consigliere regionale Sergio Bartoli, presidente della Commissione Ambiente della Regione commenta l’incontro avvenuto oggi a Torino. Erano presenti diversi rappresentanti istituzionali del Canavese, tra cui la Sindaca di San Giusto, Giosi Boggio, il Sindaco di Castellamonte e Consigliere della Città Metropolitana, Pasquale Mazza, il Vicesindaco di Ozegna, Federico Pozzo, il Sindaco di Lusigliè, Angelo Marasca, il Consigliere Comunale di Favria, Gianluca Bruno, Affaoui Abdelatif, Presidente dell’Associazione degli Immigrati nel Canavese e Coordinatore dell’Unione Marocchini all’Estero in Italia e il segretario generale dell’unione Marocchini all’Estero in Italia Belguiz Hamid.


Durante il confronto, si è discusso della volontà comune di riprendere un progetto interrotto dalla pandemia, con l’obiettivo di rafforzare i legami culturali, economici e istituzionali tra Piemonte e Marocco. Nei mesi scorsi, accompagnato dal consigliere Bartoli, il console aveva già incontrato il presidente Cirio presso il grattacielo della Regione.
“La visione condivisa emersa in questo incontro – prosegue Bartoli – si collega al colloquio che ho avuto con il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il quale si è espresso favorevolmente per supportare queste iniziative e promuovere nuove opportunità di collaborazione. Tra le proposte più significative, si è parlato della possibilità di organizzare una delegazione piemontese in Marocco, un viaggio che potrebbe rappresentare un momento chiave per sviluppare ulteriormente questo dialogo e costruire progetti concreti”.

“Ho voluto sottolineare che la comunità marocchina rappresenta la presenza extracomunitaria più numerosa in Piemonte, con oltre 51.000 residenti. Inoltre, le relazioni tra Piemonte e Marocco si fondano su interessi comuni in settori strategici, come l’agricoltura e l’industria. Il Console ha evidenziato come il Marocco abbia messo in atto piani di sviluppo per incentivare l’industria, l’agricoltura e i servizi, promuovendo nuove opportunità commerciali e di investimento .Un ringraziamento speciale al Console Sidi Mohammed Biedallah per la calorosa accoglienza e per l’impegno nel costruire insieme nuove prospettive di crescita e cooperazione”, conclude Bartoli.


I sindaci presenti all’incontro hanno espresso il loro pieno supporto a questo rinnovato rapporto di collaborazione, sottolineando l’importanza di sviluppare progetti condivisi che possano apportare benefici reciproci. Da parte sua, il Console Sidi Mohammed Biedallah ha manifestato grande disponibilità nell’avviare questo percorso, ribadendo l’importanza di consolidare i legami tra le nostre comunità.

Premiati gli agenti che salvarono giovane da suicidio

Roberto Mennuti e Rossella Catalfamo sono due poliziotti coraggiosi e la scorsa settimana, in occasione della Giornata regionale della gratitudine alle Forze dell’Ordine per il contrasto alle mafie, sono stati ricevuti a Palazzo Lascaris dal presidente del Consiglio regionale, Davide Nicco, insieme al componente dell’Udp, Mario Salvatore Castello e al consigliere Roberto Ravello.

La pergamena e la medaglia conferite attestano la professionalità e il sangue freddo dimostrati dall’ispettore e dall’agente scelto quando, a metà dicembre, hanno sventato il tentativo di suicidio di un ragazzo di 24 anni.

“Attraverso questa cerimonia – ha detto il presidente Nicco – con i due poliziotti che si sono distinti in servizio, vogliamo esprimere la nostra riconoscenza a tutte le donne e gli uomini che sono sul nostro territorio ogni giorno per garantire la sicurezza di tutti”.

“Con le vostre divise rappresentate l’Italia e le istituzioni – ha affermato Castello – e stasera vi ringraziamo per il gesto che avete fatto e il prezioso servizio che svolgete tutti i giorni senza sosta”.

“Al di là del caso specifico, che ha toccato la sensibilità di molti – ha spiegato Ravello -, vogliamo celebrare la professionalità e la dedizione delle Forze dell’Ordine e di Polizia, ancora di più in un momento in cui assistiamo a vergognosi tentativi di delegittimazione”.

Polizia Stradale, bilancio di un anno in Piemonte e Valle d’Aosta: ritirate oltre 4mila patenti

La Polizia di Stato, attraverso il Compartimento Polizia Stradale per il Piemonte e la Valle d’Aosta, rende noti i dati relativi all’attività dell’anno appena trascorso.

Per il controllo di strade e autostrade del territorio di competenza (di cui 2.082 km di autostrada), inclusi i due trafori internazionali del Frejus e del Monte Bianco, sono state impiegate 45.264 pattuglie che hanno proceduto ad accertamenti per 259.266 persone, 120.443 veicoli (di cui 48.807 mezzi pesanti e 1.294 autobus) e contestato 143.964 infrazioni, di cui 18.136 violazioni accertate per eccesso di velocità.

Sono state ritirate complessivamente 4.036 patenti di guida e 4.053 carte di circolazione. Il totale dei punti patente decurtati ammonta a 185.369.

I conducenti controllati con etilometri e precursori sono stati 120.443, di cui 1.390 sanzionati per guida in stato di ebbrezza alcolica, mentre delle circa 300 persone sottoposte a controllo per utilizzo di sostanze stupefacenti, 93 sono state sanzionate.

I veicoli sequestrati per la confisca ammontano a 846.

Per quanto attiene all’attività infortunistica, in Piemonte e Valle d’Aosta sono stati rilevati dalla Polizia Stradale 4.656 incidenti (3.524  in autostrada e 1.132 in viabilità ordinaria), di cui 26 con esito mortale  (15 in autostrada e 11 in viabilità ordinaria) con 28 persone decedute (dato in calo del 32% rispetto al 2023) e 1.371 con feriti (di cui 887 in autostrada e 484 in viabilità ordinaria), con un totale di 2.047 persone ferite (dato in aumento del 8% rispetto al 2023).

Particolarmente efficace è stata anche l’attività di polizia giudiziaria che ha consentito di assicurare alla giustizia complessivamente 59 persone, sottoposte ad arresto o fermo di p.g., e di denunciarne 1.544 in stato di libertà.

Gli esercizi pubblici controllati sono stati 563, di cui 198 autofficine, 185 autorivendite, 70 autoscuole, 68 carrozzerie, 10 agenzie di pratiche automobilistiche,

11 autodemolizioni e 21 tra autolavaggi, autorimesse e noleggi auto. Ben 16 esercizi sono risultati totalmente abusivi e 292 irregolari. Tra le infrazioni rilevate, 387 hanno avuto carattere amministrativo e 59 di rilevanza penale. Sono state inoltre eseguite 166 segnalazioni ad altri enti pubblici.

Numerose le campagne di prevenzione ed informazione sulla sicurezza stradale, molte rivolte ai più giovani, messe in campo dalla Polizia Stradale durante l’anno.

Attraverso i progetti di sensibilizzazione come “Icaro”, “Bici Scuola” e altre iniziative di educazione stradale, sono stati raggiunti circa 29.300 studenti in oltre 230 scuole presenti in Piemonte e Valle d’Aosta, vedendo impegnati 527 operatori su 319 giornate didattiche.

Le attività e l’impegno quotidiano degli operatori della Polizia Stradale del Compartimento per il Piemonte e la Valle d’Aosta proseguono nel nuovo anno con l’intento ultimo di innalzare gli standard di sicurezza stradale.

Dissesto idrogeologico e prevenzione: La Regione finanzia opere in 115 Comuni

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La Regione Piemonte ha stanziato 6 milioni di euro per il contrasto al dissesto idrogeologico, per un totale di 115 interventi da realizzare in altrettanti Comuni. Ne hanno dato notizia il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore regionale alle Opere Pubbliche, Marco Gabusi,comunicando l’approvazione del provvedimento che consentirà di realizzare gli interventi, grazie all’utilizzo combinato della legge regionale n. 38/78 e della legge 145 del 2018.

Consolidare, ripristinare e mettere in sicurezza le infrastrutture piemontesi, con particolare attenzione alla viabilità e agli immobili pubblici danneggiati, realizzare opere di difesa idraulica per la protezione contro le piene, consolidare gli argini e gestire le criticità legate alla movimentazione dei materiali lungo i corsi d’acqua. Sono queste, in sintesi, le principali linee di azione del piano di finanziamenti.

«Questi lavoriha detto il presidente Ciriosono essenziali per garantire la sicurezza dei cittadini piemontesi. Il nostro territorio è vulnerabile, in particolare durante il periodo delle forti piogge, quando torrenti e fiumi possono provocare gravi danni. Gli interventi sulla difesa degli argini e la sistemazione idraulica sono fondamentali per prevenire danni alle infrastrutture e per proteggere le comunità locali». Anche l’assessore Gabusi ha ribadito il valore degli interventi programmati, evidenziando come «la Regione sia vicina al territorio e continuerà a lavorare per garantire la sicurezza e la protezione delle persone e delle infrastrutture».

Gli importi complessivi destinati a questi 115 Comuni (in totale 122 interventi per 5.918.863,48 euro) sono così suddivisi per provincia:

• Alessandria: 18 interventi per un totale di 655.057,09 euro
• Asti: 11 interventi per un totale di 699.514,13 euro
• Biella: 8 interventi per un totale di 249.500 euro
• Cuneo: 32 interventi per un totale di 1.173.213,33 euro
• Novara: 4 interventi per un totale di 230.978,40 euro
• Torino: 33 interventi per un totale di 2.067.850,53 euro
• Verbano-Cusio-Ossola: 6 interventi per un totale di 458.000 euro
• Vercelli: 10 interventi per un totale di 384.750 euro

Processo gru via Genova: “la Città di Torino investa in sicurezza”

FenalUil invita l’Amministrazione a predisporre un Protocollo d’intesa su legalità, salute e sicurezza sul lavoro

Abbiamo appreso all’udienza di apertura del dibattimento che il Comune di Torino è uscito dal processo penale per il crollo della gru in via Genova del 18 dicembre 2021, costato la vita a tre operai, in cui sono ancora parte civile i sindacati edili FenealUil e Fillea e l’associazione Sicurezza e Lavoro.

Non entrando nel merito della scelta politica di rinunciare all’azione penale per la somma di 55 mila euro, certo non elevata per un Ente pubblico rilevante come la Città di Torino e per una tragedia sul lavoro di tali proporzioni, senza peraltro alcun confronto con le altri parti civili coinvolte nel processo, auspichiamo che l’Amministrazione investa quanto percepito per promuovere la cultura della salute e sicurezza sul lavoro a Torino.

Anche considerando il recente infortunio mortale avvenuto in un cantiere Smat (dove ancora una volta è crollata una gru e per il quale speriamo che la Città di Torino voglia costituirsi parte civile, a maggior ragione coinvolgendo una società partecipata) e l’apertura di tanti cantieri grazie ai fondi del Pnrr, auspichiamo che il Comune di Torino utilizzi le risorse ottenute per iniziative concrete di prevenzione, in particolare – come chiediamo da tempo – per predisporre un Protocollo su legalità, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sul modello di quello adottato a Roma per il Giubileo, per eliminare i subappalti a cascata, tra le principali cause di infortunio, e ridare centralità al contratto nazionale dell’edilizia e alla bilateralità, vero presidio per la sicurezza e per una formazione di qualità.

Giuseppe Manta
Segretario Generale
FenealUil Piemonte

Finto perito derubava anziani: arrestato

Un cittadino italiano di 55 anni è stato arrestato dalla Polizia di Stato per furto aggravato.

L’uomo era stato notato da personale della Squadra Mobile camminare per le strade del quartiere Vanchiglietta osservando i numeri civici come a voler individuare un determinato abitato. Individuato lo stabile di suo interesse, dopo aver fotografato il portone da diverse posizioni, citofonava ed entrava nel palazzo. Circa una ventina di minuti dopo, l’uomo usciva dall’edificio e, sottoposto a controllo dai poliziotti, veniva trovato in possesso di 2.000 euro in contanti e numerosissimi monili e preziosi per un valore superiore ai 35.000 euro.

Gli agenti hanno successivamente accertato che l’uomo, si era introdotto con un raggiro in un appartamento del palazzo e aveva sottratto la refurtiva ad un’anziana.

La donna aveva infatti ricevuto, poco prima, la telefonata di un sedicente Carabiniere che la informava che dei malfattori avevano perpetrato una rapina usando una targa clonata corrispondente a quella del marito. Il finto militare invitava il marito a recarsi immediatamente in caserma, cosa che l’anziano faceva, e invitava l’anziana a aprire la cassaforte perché era necessario un confronto tra quanto contenuto e il bottino della fantomatica rapina. Senonché il finto perito, giunto per il confronto, fotografava gli oggetti ma poi se ne impossessava fuggendo dall’abitazione, venendo però fermato dai poliziotti della Squadra Mobile.

La Procura della Repubblica di Torino ha richiesto la convalida dell’arresto ottenendo anche l’applicazione della custodia cautelare in carcere.

Trasporto pubblico, Torino chiede al Ministero di finanziare la metro e altri progetti

Torino presenterà istanza al Ministero delle Infrastrutture concorrendo all’assegnazione delle risorse per il finanziamento di interventi destinati al trasporto rapido di massa.

La Giunta Comunale, su proposta dell’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta, ha approvato la delibera che individua come prioritari i progetti per la fornitura di 12 nuovi treni NMR per la linea 1 della metropolitana compatibili con l’infrastruttura VAL ed il sistema di segnalamento modificato in digitale CBTC; la realizzazione del secondo lotto funzionale della linea 2 della metropolitana nel tratto tra Porta Nuova e il Politecnico; l’estensione ad ovest della Linea 1 della metropolitana dalla stazione di Cascine Vica a Rivoli Centro; il completamento dell’infrastruttura sulla tratta Sud della nuova linea 12 con il rifacimento o la posa di nuovi binari da corso Vittorio Emanuele II su via Madama Cristina, via Nizza e via Passo Buole, per un totale di 4 km e 200 metri; l’acquisto di 50 nuove motrici per la gestione linee 15 e 16 e garantire la totale accessibilità ai disabili motori e sensoriali sulla flotta tranviaria GTT; il rifacimento dei binari, in sede propria tranviaria e delle infrastrutture di fermata della linea 3 da piazzale Vallette a corso Svizzera all’incrocio con corso Regina Margherita.

”Metropolitana e linee tramviarie sono fondamentali per il futuro di Torino – commenta l’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta – I progetti inseriti nell’istanza che verrà presentata al Ministero dei Trasporti per ottenerne il finanziamento offrono l’occasione di trasformare e migliorare la nostra città. Un trasporto pubblico sempre più efficiente e apprezzato significa meno macchine e meno smog. Una città che respira, più tranquilla, più pulita, ma anche una città più silenziosa e pacata, che permetta di raggiungere velocemente le proprie destinazioni e allo stesso tempo piacevole da passeggiare”.

Per accedere alle risorse previste dal Fondo per “il rilancio degli investimenti delle Amministrazioni Centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese” istituito con la “Legge di bilancio 2019” (n. 145/2018), città metropolitane, capoluoghi di regione e comuni con più di 100mila abitanti devono presentare i propri progetti entro il 31 gennaio 2025.

I fondi del Governo saranno destinati a interventi per il rinnovo del parco veicolare; al potenziamento e alla valorizzazione delle linee metropolitane, tranviarie e filoviarie esistenti; alla realizzazione di linee metropolitane, tranviarie e filoviarie e all’estensione o implementazione della rete di trasporto rapido di massa, anche con sistemi ad impianti fissi di tipo innovativo.

La spesa prevista per i vari interventi proposti dalla Città di Torino supera il  miliardo e 236 milioni di euro ed è così suddivisa: 208 milioni e 350mila euro per la fornitura di 12 nuovi treni per la linea 1 della metropolitana; 9 milioni 438 milioni e 220mila euro per la realizzazione del secondo lotto funzionale della linea 2 della metropolitana comprensiva dell’acquisto di 2 treni; 311 milioni e 570mila euro l’estensione ad ovest della Linea 1 della metropolitana dalla stazione di Cascine Vica a Rivoli Centro; 66 milioni 610mila euro per il completamento dell’infrastruttura sulla tratta Sud della nuova linea 12; 150 milioni di euro l’acquisto di 50 nuove motrici per la gestione linee 15 e 16; 61milioni e 570 mila euro il rifacimento dei binari, in sede propria tranviaria e delle infrastrutture di fermata della linea 3.

TORINO CLICK

Opi Torino: Ridurre le liste d’attesa nella Città della Salute

  «ANTEPORRE L’INTERESSE DEI CITTADINI AGLI INTERESSI DI PARTE» – Ivan Bufalo, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino
Garantire prestazioni sanitarie entro i tempi previsti
«È importante garantire prestazioni sanitarie entro i tempi previsti dalla legge e anzi, qualora fosse possibile ottimizzare l’organizzazione per, non solo abbattere le liste d’attesa, non solo per risolvere quelle questioni assolutamente fuori legge, ma garantire servizi e prestazioni in tempi ottimali ai cittadini. È una cosa buona anche tenendo conto del fatto che diagnosi precoci sono favorevoli rispetto agli esiti dei trattamenti sanitari».
 
Il ruolo imprescindibile degli infermieri
«L’abbattimento delle liste d’attesa e il miglioramento delle prestazioni sanitarie non sono d’esclusiva appannaggio medico, poiché per molte tipologie di esse, la figura degli infermieri e la presenza dell’infermiere, quindi la prestazione infermieristica è imprescindibile. Tanto i medici quanto gli infermieri, quanto le altre professioni tecniche sanitarie dovranno essere messe nella condizione di poter contribuire al raggiungimento degli obiettivi aziendali attraverso una congrua programmazione delle prestazioni lavorative, includendo la possibilità di attività extra orario, remunerate adeguatamente, che permettano a tutti gli infermieri di partecipare sulla base delle competenze acquisite e non solo come in passato, relegando la partecipazione infermieristica ad alcune aree operative».
Valorizzare la comunità infermieristica
«L’intera comunità professionale infermieristica della Città della Salute dev’essere valorizzata come risorsa utile, imprescindibile per garantire cure sicure, di qualità e per raggiungere gli obiettivi prefissati dal nuovo Direttore Generale. La congrua remunerazione, inoltre, l’accompagniamo sempre all’offerta di cure di qualità. Una qualità e una sicurezza di cui l’infermiere è un costante garante».
Sospendere l’attività intramoenia per migliorare i servizi pubblici
«È chiaro che vedo con favore la possibilità pro tempore di sospendere l’attività intramoenia per compensarla con attività istituzionale, ancorché svolta fuori orario di servizio e pagata direttamente dall’ASL a cifre pertinenti al valore delle prestazioni extralavorative e non pagata dal cittadino intramoenia. Il punto è che il cittadino che va in intramoenia semplicemente sta andando a fare una visita privata dentro un ospedale pubblico. I cittadini hanno il diritto col pagamento del ticket a ottenere la prestazione dovuta nei tempi dovuti, mentre il congruo compenso dei sanitari dovrebbe essere ad esclusivo carico dell’istituzione pubblica attraverso il contributo della collettività».
cs