CRONACA- Pagina 195

In Sala Rossa ricordo di Beatrice, Cherio e operai vittime del lavoro

La seduta del Consiglio comunale odierna si è aperta con un minuto di silenzio in ricordo del critico d’arte, saggista, curatore di mostre, Luca Beatrice, dell’ex consigliere, Alessandro Cherio, e degli operai morti sul lavoro Sergio Michele e Eugen Daniel Vasiliu, scomparsi la settimana scorsa.

Luca Beatrice è stato un protagonista assoluto nel panorama culturale italiano e un grande animatore dello scenario culturale torinese, ha sottolineato la presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo.

“Brillante, a volte provocatorio e controcorrente, aveva fatto dell’arguzia una delle sue cifre distintive del suo profilo pubblico e privato”, ha sottolineato.

Grippo ha quindi ricordato il consigliere emerito Alsessandro Cherio, in Sala Rossa nella XII tornata amministrativa. “Per nove anni, ha ricordato, ha ricoperto il ruolo di presidente dell’ANCE, il Collegio Costruttori Edili, lasciando un’impronta indelebile nell’ambito dell’edilizia torinese. La sua carriera, ha evidenziato, era è stata caratterizzata da un impegno costante sia nel campo professionale sia in quello associativo”.

La presidente del Consiglio Comunale ha quindi espresso cordoglio e vicinanza alle famiglie anche per la scomparsa di Sergio Michele e Eugen Daniel Vasiliu, deceduti rispettivamente cadendo dal quarto piano di un palazzo oggetto di ristrutturazione e lavorando al montaggio di una giostra alla Pellerina.

Luigi Fassi confermato direttore di Artissima

Luigi Fassi è stato confermato direttore di Artissima Fiera Internazionale di Arte Contemporanea per il biennio 2025-2026. Artissima, sotto la direzione di Fassi dal 2022 al 2024, ha consolidato la sua duplice identità: da un lato, una fiera commerciale di taglio curatoriale, rinomata a livello globale, e dall’altro un’impresa culturale, capace di lavorare insieme ai galleristi e agli artisti per sviluppare progetti e concretizzare idee. Durante il suo mandato, Fassi ha rafforzato il ruolo di Artissima come ponte tra Torino, l’Italia e il panorama internazionale dell’arte contemporanea.

Nelle parole del Presidente Fondazione Torino Musei Massimo Broccio, “La Fiera di Artissima in questi ultimi tre anni, sotto la raffinata e colta direzione di Luigi Fassi, ha ulteriormente rafforzato il proprio posizionamento internazionale e l’indiscutibile ruolo di leadership per il sistema dell’arte contemporanea. Era quindi naturale – ed è con grande gioia che il Consiglio Direttivo della Fondazione Torino Musei si è espresso in tal senso – proseguire nell’incarico del direttore per l’ulteriore biennio 2025-2026 come già previsto negli accordi precedenti. Internazionalizzazione, cooperazione, impresa e valore culturale sono le parole chiave che hanno contraddistinto la crescita della fiera sotto la guida di Luigi Fassi e che saranno anche alla base del suo sviluppo nei prossimi anni con un ruolo istituzionale sempre maggiore”.

Luigi Fassi dichiara, “Sono felice di proseguire con impegno ed entusiasmo lo sviluppo della fiera nel biennio 2025-2026, per rispondere sempre meglio alla visionarietà delle proposte delle galleriste e dei galleristi italiani e internazionali che da 32 anni definiscono l’identità unica di Artissima. Altrettanta fiducia e cooperazione crescerà anche con le collezioniste e i collezionisti che considerano Artissima il punto di riferimento per la scoperta di nuovi talenti. Nelle prossime edizioni, Artissima rafforzerà ulteriormente il suo ruolo istituzionale, intensificando la collaborazione con musei, fondazioni e loro direttori, per un cammino condiviso di ricerca e innovazione. Questi due anni rappresentano un’opportunità per crescere ancora come comunità, unendo cuori e menti di chi crede nella libertà dell’arte come chiave per affrontare le trasformazioni del futuro”.

Mara Martellotta

Stazione Rebaudengo Fossata, giovane inseguito: il cane azzanna poliziotto

Un giovane ventunenne di origini italiane è stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.

Una pattuglia del Commissariato di P.S. Madonna di Campagna interviene in zona Borgo Vittoria, dove viene segnalata una rapina.

Durante le ricerche del responsabile, nei pressi della stazione Rebaudengo/Fossata, gli agenti notano una persona che sta correndo in direzione dello scalo con un cane al guinzaglio. I poliziotti decidono di controllare l’uomo per verificare un’eventuale connessione con la rapina, ma il ventunenne fugge lungo le scale della stazione, getta del materiale in prossimità di un cestino e lascia cadere a terra del denaro contante. Il giovane viene fermato poco dopo dai poliziotti, che riescono a bloccarlo nonostante la resistenza opposta. Durante la colluttazione, uno degli operatori viene azzannato dal cane, un pastore belga.

Gli agenti recuperano il materiale gettato via dall’uomo e rinvengono 3 panetti di hashish dal peso di 300 grammi.

Mezzi pubblici, a Torino si può pagare con Telepass

 Dopo Roma, Milano, Venezia, Napoli e la Campania, i clienti Telepass possono acquistare i biglietti per il trasporto pubblico di Torino direttamente dall’App Telepass

 Telepass, leader italiano del telepedaggio e della mobilità integrata, annuncia che i clienti possono acquistare i biglietti del trasporto pubblico locale per la città di Torino direttamente dall’App Telepass.

 

URBI, società del Gruppo Telepass che svolge la funzione di service integrator, ha permesso l’aggregazione del servizio e della rete di Gruppo Torinese Trasporti rendendo possibile l’acquisto dei titoli di viaggio secondo la logica del MaaS (Mobility-as-a-Service), nell’ecosistema Telepass. URBI è uno degli operatori che partecipano alla sperimentazione legata al progetto nazionale Maas4Italy a Milano, Roma, Firenze, Bari, Torino, Bolzano, Veneto Abruzzo, Piemonte, Campania e Puglia. È proprio in logica Mobility-as-a-Service che, nel tempo, Telepass ha sviluppato il proprio ecosistema per mettere gli utenti al centro dei servizi di mobilità, offrendo soluzioni su misura basate sui loro bisogni e sempre più sostenibili.

Continua così l’impegno di Telepass per accompagnare cittadini e turisti nell’adozione di abitudini di mobilità virtuose e attente all’ambiente attraverso l’integrazione nell’ecosistema Telepass dei biglietti del trasporto pubblico locale nel capoluogo piemontese.

Telepass, infatti, intende puntare su un ulteriore rafforzamento della qualità e della capillarità della propria offerta, anche geografica, al fine di consentire ai propri clienti – grazie a un’attiva collaborazione con le pubbliche amministrazioni locali – di migliorare l’esperienza di viaggio e risparmiare tempo in tutte le principali città italiane, non solo in quelle più grandi. In particolare, il servizio di acquisto dei biglietti per il trasporto pubblico locale a Torino consolida l’offerta già disponibile sulle App Telepass e Telepass Pay X per la fruizione dello stesso servizio a Milano, Roma, Venezia, Napoli e la Campania.

L’integrazione dell’acquisto dei titoli di viaggio del trasporto pubblico locale a Torino nelle nostre App è una spinta ulteriore alla capillarità dei servizi che offriamo ai nostri clienti. La nostra azienda è costantemente impegnata a investire in soluzioni innovative per rendere gli spostamenti urbani più semplici e accessibili a tutti. Crediamo fermamente che, unendo le forze con partner strategici nel settore del trasporto pubblico, possiamo creare un sistema di mobilità integrata e fluida che risponda alle esigenze di una città moderna e in continuo movimento. Il nostro obiettivo è fornire un’esperienza di viaggio senza interruzioni, riducendo i tempi di spostamento e favorendo una mobilità sempre più sostenibile” commenta Aldo Agostinelli, Chief Consumer Sales and Marketing Officer di Telepass.

 

Per usufruire del servizio è necessario aver sottoscritto l’offerta Telepass Plus o Telepass Pay X, scaricare l’App, entrambe sono disponibili per i sistemi iOS e Android, selezionare il servizio di trasporto pubblico tra le icone presenti e acquistare la soluzione desiderata (biglietto singolo o giornaliero). I biglietti possono essere acquistati anche sull’App URBI.

 

Treno bloccato da bobina di rame sui binari

Un treno della linea Vercelli-Mortara, all’altezza di Palestro si è trovato di fronte una bobina di cavi di rame  sui binari e si è dovuto fermare per alcune ore. La circolazione è stata sospesa, con disagi per l’utenza. Non si è trattato di sabotaggio: la grossa bobina era sui binari per un tentativo di furto. I ladri non sono riusciti a farla rotolare oltre le rotaie.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

“Liberazioni”, tutte le iniziative a Torino per il Giorno della Memoria

/

Il calendario civile da sempre rappresenta per il Polo del ‘900 e per i suoi Enti partner un momento importante per affermare il proprio ruolo di presidio civile; in questa ottica si inserisce Liberazioni, il programma di eventi ed iniziative coordinato dalla Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci, sviluppato in occasione dell’Ottantesimo anniversario della Liberazione: dal Giorno della Memoria, passando per il 25 Aprile e ampliando lo sguardo a scala europea, il progetto ripercorre le diverse tappe del calendario civile con le liberazioni dei campi di concentramento, le strade della Resistenza partigiana e costruzione dell’Italia democratica.

Sono molte le iniziative in programma in occasione del Giorno della Memoria, sviluppate dal Polo del ‘900, insieme agli Enti partner della Fondazione, la Città di Torino e con il sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte.
Dichiarano Davide Nicco, presidente del Consiglio regionale del Piemonte, e Domenico Ravetti, vicepresidente del Consiglio e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione: “Su una lapide del cimitero monumentale di Torino sono incisi i nomi dei 495 ebrei che non fecero ritorno, inghiottiti dal buco nero della Shoah, la più imponente macchina di morte mai costruita. Il 27 gennaio è il Giorno in cui abbiamo il dovere di fare Memoria. Fare Memoria di quei luoghi di crimini efferati e di torbide aberrazioni che furono i campi di sterminio, dove vennero reclusi migliaia di italiani (ebrei, internati militari, partigiani ed antifascisti di diverso credo politico). Fare Memoria dei tredici milioni di esseri umani che vennero uccisi tra l’estate del 1939 e il maggio del 1945. Fare Memoria dell’infamia delle leggi razziali del 1938, che resero l’Italia complice dello sterminio. Fare Memoria, perché i testimoni diretti della Shoah e della Resistenza ci stanno lasciando e non possiamo permettere che prevalga l’oblio, dimenticando, o peggio cancellando, il passato. Un impegno che come Comitato Resistenza e Costituzione portiamo avanti anche quest’anno, sostenendo il ricco calendario di iniziative organizzate dal Polo del ‘900 e dai vari Enti, che siamo certi riusciranno a interessare anche le generazioni più giovani”.

LE PRINCIPALI ATTIVITÀ IN PROGRAMMA
Il 23 gennaio sono state posate a Torino altre 6 Pietre di Inciampo dedicate a deportati politici e razziali. Stolpersteine (Pietre d’Inciampo) è un monumento diffuso e partecipato dell’artista tedesco Gunter Demnig. Per ricordare le singole vittime del nazionalsocialismo, l’artista produce piccole targhe di ottone poste su cubetti di pietra che sono poi incastonati nel selciato davanti
all’ultima abitazione scelta liberamente dalla vittima. Le Pietre di Inciampo restituiscono la storia personale e ridanno nome a chi ne fu privato per via dell’applicazione dell’ideologia nazifascista.
Il 25 gennaio, si è tenuta al Salone Concerti del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, “La Musica dei Giusti: altri ritratti musicali”: “Chi salva una vita salva il mondo intero” così recita un verso del Talmud. Parole che sono il simbolo delle azioni di donne e uomini non ebrei che, durante la Seconda guerra mondiale, salvando la vita anche a un solo ebreo, sono stati riconosciuti Righteous Among the Nations (Giusti tra le nazioni) dallo Yad Vashem di Gerusalemme. Il Concerto del 25 gennaio 2025 ricorderà nuovamente Raoul Wallenberg, già celebrato nel Concerto del 2018, e altri personaggi; in particolare, verranno realizzati ritratti musicali di due diplomatici che hanno agito nella Lituania dei terribili anni successivi all’invasione tedesca: Chiune Sugihara e Jan Zwartendijk.
Il 27 gennaio, al Polo del ‘900, si terrà l’inaugurazione di “Tornare; Mangiare; Raccontare. 1945: Primo Levi e la liberazione di Auschwitz”, suggestiva installazione multimediale visitabile fi no al 15 febbraio, che guida il visitatore a incrociare lo sguardo dei liberatori e dei liberati, a incontrare sul proprio cammino chi non ha fatto ritorno, a misurarsi con l’urgenza di testimoniare dei superstiti. Elementi testuali e visuali, insieme agli oggetti esposti – la casacca di un prigioniero, dono di Primo Levi all’ANED; il dattiloscritto autografo di Storia di dieci giorni, poi diventato l’ultimo capitolo di Se questo è un uomo – offrono un simbolico percorso di rifl essione per “Non dimenticare”.
Sempre il 27 gennaio, Rai Radio 3 realizza – in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi Primo Levi e con il Polo del ‘900 – una lettura di “Storia di dieci giorni”, ultimo capitolo di “Se questo è un uomo: Fuori dello spazio e del tempo. Primo Levi, Storia di dieci giorni: Auschwitz 18-27 gennaio 1945”. Sono le pagine in cui Primo Levi fa la cronaca dei suoi “dieci giorni fuori del mondo e del tempo”, tra la fuga dei nazisti e l’arrivo dell’Armata Rossa ai cancelli del Lager. Le letture sono affi date a Gabriele Vacis, con la scenofonia di Roberto Tarasco, e il commento di Fabio Levi, Domenico Scarpa e Roberta Mori. La serata, aperta al pubblico, sarà trasmessa in diretta radiofonica per il programma Radio 3 Suite.
Infine, il 27 gennaio, al Polo del ‘900 un ricordo di Furio Colombo, promotore e primo fi rmatario della legge con la quale il Parlamento italiano nel 2000 fissò la data del Giorno della Memoria nel nostro calendario civile. Cinque anni dopo l’Assemblea delle Nazioni Unite ne fece una ricorrenza internazionale. Durante l’evento verrà proiettata l’intervista a Furio Colombo, curata da Alberto Saibene ed Enrico Morteo nell’ambito di un progetto realizzato dall’Archivio Nazionale Cinema Impresa nel 2009, che ha raccolto le testimonianze di 20 collaboratori di Adriano Olivetti. Prima della proiezione, rivedremo insieme sette minuti dell’intervista con la quale il Polo del ‘900 aprì il concerto del Giorno della Memoria nel 2023. Con Paolo Borgna, Valentino Castellani, Franco Debenedetti, Fabio Levi. L’evento è patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte.
Il 29 gennaio, “Del coraggio silenzioso”: in anteprima a Torino, reading teatrale di e con Marco Baliani, padre del teatro di narrazione, con musiche dal vivo eseguite da Roberto Izzo. Sulle note di un violino, prende forma il rifi uto di Rosa Parks a cedere il posto a un bianco sul bus, l’arresto a Lampedusa del pescatore tunisino Zenzeri Abdelbasset, salvatore di immigrati, l’archeologo Khaled alAsaad massacrato a Palmira, la poetessa Ilse Weber assassinata a Auschwitz, la resistenza del monaco tibetano Palden Gyatso.
Il 6 febbraio “L’eredità della guerra. L’esodo giuliano dalmata e altri esodi”. Nel seminario si presenteranno il Portale Atlante dei campi di assistenza per profughi istriani-giuliani-dalmati, dell’Istituto Parri, dedicato al tema dell’accoglienza degli esuli, sullo sfondo del dopoguerra italiano; il volume di G. Spinelli, Dopo l’esodo: da profughi a cittadini (Brescia 2024) sul processo di integrazione di giuliani e dalmati a Brescia alla presenza dell’autore; le esperienze didattiche condotte con i materiali dell’applicazione Istoreto L’esodo istriano-fi umano-dalmata in Piemonte; la traduzione delle interviste degli Esuli della Prussia orientale, parte del progetto Voci di tedeschi in fuga del Dipartimento di Lingue dell’UniTO.
Infine il 7 febbraio, il seminario “Nodi storici del conflitto israelo-palestinese. Memorie, diritti e speranze per una pace giusta”. Vi sono libri che divengono rapidamente essenziali punti di riferimento per l’analisi e la ricerca di soluzioni a problemi all’apparenza irrisolvibili nella loro drammaticità. A tale descrizione corrisponde la questione israelo-palestinese a cui Anna Foa dedica pagine illuminanti ne Il suicidio di Israele (Bari-Roma 2024). È intorno ai quesiti e alle proposte che vi ritroviamo contenute che si terrà un seminario di studi con la partecipazione dell’autrice e di autorevoli esperti appartenenti a campi diversi: giuristi, magistrati, storici e giornalisti che analizzeranno i temi proposti alla luce delle loro specifi che competenze, a partire da questa domanda: come conciliare le memorie del passato e la giustizia alla ricerca di una pace giusta e durevole?

Sopralluoghi al Giolitti e al Galilei Ferrari di Torino

Proseguono le visite della Città metropolitana di Torino negli istituti scolastici superiori per monitorare gli interventi di manutenzione già effettuati e programmare quelli futuri. Il direttore generale della Città metropolitana, accompagnato dai tecnici dell’edilizia scolastica, venerdì 24 gennaioha effettuato sopralluoghi all’Istituto di Istruzione Superiore Giolitti in via Alassio 20 e all’Istituto Professionale Galilei Ferrari in via Lavagna 8 di Torino.

Istituto Giolitti di via Alassio 
La dirigente scolastica Franca Zampollo ha presentato le principali priorità dell’Istituto Giolitti, che accoglie circa 800 studenti nei corsi di Tecnico per il Turismo, Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera. Grazie ai fondi del PNRR, la Città metropolitana ha già effettuato interventi significativi, tra cui la sostituzione di serramenti, infissi, controsoffitti e l’installazione di un impianto di illuminazione LED. Sono stati completati anche i lavori sull’impiantistica del laboratorio di cucina e sugli spogliatoi.
Tra le necessità emerse, è stata evidenziata l’urgenza di intervenire sulla protezione dei termoprotettori delle palestre per migliorarne la sicurezza e la funzionalità che è già stata presa in carico.
Istituto Galilei Ferrari di via Lavagna
L’Istituto professionale Galilei Ferrari accoglie circa 450 studenti, offre un corso serale e dispone di una succursale in via Gaidano 126.
Durante la visita con la dirigente scolastica Antonella Capitanio, sono stati evidenziati i miglioramenti già apportati, come la sistemazione delle facciate, la sostituzione degli infissi, gli interventi nell’auditorium e le operazioni di manutenzione ordinaria. Tra le priorità ancora da affrontare, il rifacimento della copertura della palestra e la revisione dell’impianto elettrico sono già stati inseriti in programma, con un costo stimato di circa 200 mila euro. Si valuta anche il passaggio ad un impianto di illuminazione LED per aumentare l’efficienza energetica.

Giorno della Memoria nella Rsa Dalmasso

Nella RSA “Alberto Dalmasso” di Vinovo, gestita da Sereni Orizzonti, per il 27 gennaio 2025 Giornata della Memoria, gli anziani ospiti della struttura hanno preso parte ad un laboratorio espressivo, finalizzato a onorare il senso del giorno.

In questa occasione gli ospiti hanno avuto la possibilità di raccontare ciò che ricordano degli anni della guerra, colorando insieme alcuni disegni a tema. Successivamente è stato proiettato il cartone “La stella di Andra e Tati”, un cortometraggio che narra la tragica storia delle sorelle Bucci, deportate ad Auschwitz nel 1944. Il film, commentato con l’aiuto dell’animatrice Maria Grazia, è stato spunto di riflessioni e scambio di ricordi tra gli anziani e gli operatori.

«La Giornata della Memoria rappresenta un momento importante, ancor più in questo periodo storico, proprio per non dimenticare» – dichiara Sara Reano, direttrice della struttura Sereni Orizzonti – «Una giornata di cui volevamo onorare il senso, dal momento che ogni giorno assistiamo persone che spesso hanno un ricordo ancora molto vivo degli anni della guerra. Abbiamo parlato molto di quel periodo insieme a loro: quasi tutti hanno impresso nella mente la paura delle bombe e la fame. Questo ci aiuta a mantenere viva la memoria, non per rattristare gli animi, ma per trasmettere alle generazioni successive, e a noi stessi, la consapevolezza che questi fatti sono accaduti. Perché non accadano più», conclude la direttrice.

 

A Chieri il “Giorno della Memoria”

Come sempre, Chieri è fra i Comuni torinesi in prima fila a fare memoria e ad onorare le vittime della “Shoah”, contro la “vergogna delle leggi razziali”

Lunedì 27 gennaio, dalle ore 10,30

Chieri (Torino)

Il 27 gennaio, il ‘Giorno della Memoria’, è una delle date fondamentali del nostro calendario civile. È il Giorno in cui ricordiamo la ‘Shoah’, la vergogna delle leggi razziali, le colpe e le complicità del nostro Paese che si alleò con i nazisti. È il Giorno in cui commemoriamo e onoriamo le vittime dei lager, scomparse a milioni nel buco nero più profondo della Storia. Ma il 27 gennaio è anche il Giorno in cui ricordiamo quali sono le nostre radici, perché l’Europa è nata dal ripudio dell’antisemitismo, del razzismo, del fascismo, del nazismo e di tutte le autocrazie”. Con queste parole, Alessandro Sicchiero e Antonella Giordano, rispettivamente sindaco e assessore alla “Cultura” di Chieri, motivano le varie iniziative organizzate, come da tradizione, in vista della cerimonia commemorativa istituzionale, in programma il prossimo lunedì 27 gennaioa partire dalle ore 10,30, per ricordare la ricorrenza internazionale del “Giorno della Memoria”. Ricorrenza internazionale, come definito dalla “risoluzione” dell’“Assemblea Generale delle Nazioni Unite” del 1° novembre 2005, in base alla quale venne stabilito quale “Giorno” dedicato alle vittime dei lager nazisti, proprio il 27 gennaio di ogni anno, poiché in quel giorno del 1945 le truppe dell’“Armata Rossa” (impegnate nell’operazione Vistola – Oder in direzione della Germania) liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, vasto complesso di oltre 40 lager, dove, si calcola, trovarono la morte 1,1milioni di persone su 1,3 milioni di prigionieri totali, rendendolo il principale luogo simbolo della “Shoah”, del “Porrajmos” (genocidio di rom e sinti), dello sterminio degli oppositori politici e di altre categorie considerate ostili o di razza inferiore ai nazisti, oltre che dell’ “Olocausto” in generale.

Quali, dunque, le iniziative  già in agenda per le celebrazioni chieresi?

Lunedì 27 gennaioalle 10,30, si terrà la commemorazione ufficiale presso la “Stele”, al civico 43 di via Nostra Signora della Scala, alla presenza del sindaco Alessandro Sicchiero e del vice presidente  del “Consiglio Comunale”, Livio Vezzoso.

La “Stele”, opera dell’artista chierese Silvio Vigliaturo, vuole ricordare il secondo “cimitero ebraico” di Chieri, che restò in funzione dal 1830 al 1878 circa.

Sempre lunedì 27 gennaio, ma alle ore 17,30, la Biblioteca Civica “Nicolò e Paola Francone” (Via Vittorio Emanuele II, 1), ospiterà la presentazione del libro “Storie di Lucette” (“Neos Edizioni”, 2024) di Franca Rizzi Martini. A moderare l’incontro, la giornalista de “La Stampa”, Antonella Torra. L’ingresso è libero.

Il libro racconta l’avventurosa storia di Lucette Golberg, oggi novantenne, che riuscì a salvarsi dalla deportazione, vivendo sotto mentite spoglie insieme al fratello Alex in un paesino delle Ardenne, mentre ben diciassette persone della sua famiglia vennero deportate ad Auschwitz, da dove non fecero più ritorno.

Suzanne e Albert Didier, i coniugi che li accolsero nella loro “caffè-pensione”, sono stati riconosciuti, nel 2012, “Giusti fra le Nazioni” da “Yad Vashem”, l’“Ente nazionale per la Memoria della Shoah” di Gerusalemme, che fino al 1° gennaio 2022 ha riconosciuto nel mondo 28.217 persone, fra cui 776 italiani, come “Giusti fra le Nazioni”, ovvero non ebrei che, durante l’Olocausto, si sono impegnati a rischio della loro vita a soccorrere gli Ebrei perseguitati. E anche per loro è stata pensata dal “Parlamento di Strasburgo” una “Giornata Europea” di ringraziamento e memoria, identificata dal “Gariwo la Foresta dei Giusti” (“Garden of the Righteous Worldwide”), “Onlus” fondata a Milano nel 1999, nel 6 marzo di ogni anno, anniversario della morte di Moshe Bejski, che per 25 anni è stato presidente della “Commissione dei Giusti” di “Yad Vashem”.

Le iniziative chieresi si concluderanno mercoledì 29 gennaio, alle 21, presso la Biblioteca Civica “Nicolò e Paola Francone” (Via Vittorio Emanuele II, 1), che ospiterà la conferenza di Alberto Cavaglion, storico e saggista, dal titolo “Come astri spenti. Scrivere dopo Auschwitz”. L’incontro, organizzato da “Istoreto”, affronterà il tema di come raccontare l’esperienza dei campi di sterminio dopo il 1945: “si deve scrivere, ma non si può più scrivere come prima”.

Partendo da “La tregua” di Primo Levi, l’evento si propone di esplorare le diverse vie che la “letteratura concentrazionaria” ha percorso in Italia e in Europa. Ingresso libero.

Da segnalare inoltre che domenica 26 gennaio, alle ore 15,30, l’Organizzazione di volontariato culturale “Carreum Potentia” (nata nel ’93, con l’obiettivo di favorire la conoscenza, la valorizzazione e la salvaguardia del patrimonio artistico-culturale di Chieri e del Chierese) organizza la “Visita alla Chieri Ebraica”,  con partenza dalla piazza Umberto I.

Gianni Milani

Nelle foto: Locandina “Giorno della Memoria”; la “Stele” chierese; Cover “Storie di Lucette” di Franca Rizzi Martini

Al Regio i Carota Boys in festa per Sinner

Il Watch Party organizzato dai Carota Boys e dedicato alla finale degli Australian Open 2025, con la storica vittoria di Jannik Sinner, è stato un vero successo. Oltre mille persone hanno affollato il Teatro Regio di Torino per assistere alla proiezione della partita e celebrare insieme il trionfo del tennista numero uno al mondo.

Sinner ha conquistato il titolo per la seconda volta, con una vittoria schiacciante che ha emozionato tutti i presenti. L’iniziativa ha unito la città di Torino in un’occasione unica, trasformando il Teatro Regio in un simbolico tempio del tennis.

I Carota Boys hanno condiviso il loro entusiasmo per questa straordinaria iniziativa, che ha coinvolto tifosi e appassionati in un clima di festa e passione per il tennis.