CRONACA- Pagina 188

Venerdì 8 novembre sciopero dei mezzi pubblici

Venerdì 8 novembre 2024 è previsto uno sciopero nazionale della durata di 24 ore del servizio di trasporto pubblico locale per il rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri, proclamato dalle OO.SS. Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti, Faisa-Cisal e Ugl Autoferro senza il rispetto delle fasce di garanzia.

Pertanto il servizio di trasporto pubblico locale sarà garantito come da Delibera della Commissione di Garanzia n. 02/183 e così come previsto dalla L. 146/90 (modificata dalla L. 83/2000) e dall’accordo sindacale del 16/10/2024 come di seguito indicato.

SERVIZIO URBANO–SUBURBANO.

Linee parzialmente garantite* dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00:

METROPOLITANA – 2 – 3 – 4 – 4N – 5 – 8 – 9 – 10 – 11 – 13 – 15 – 17 – 18 – 35 – 36 – 55 – 68.

* Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce orarie indicate.

SERVIZIO EXTRAURBANO.

Per conoscere le corse garantite da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30, CLICCA QUI.

 

CENTRI DI SERVIZI AL CLIENTE E ALTRI SPORTELLI GTT.

Dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00 sarà garantito il 30 % del servizio programmato.

Lo sciopero potrà avere ripercussioni anche sui diversi servizi gestiti da GTT, con conseguenti possibili disagi per la clientela.

Rapina farmacia, riconosciuto dalla felpa e arrestato

La Polizia di Stato ha fermato un cittadino italiano di trentanove anni per rapina aggravata.

Nel cuore della notte una pattuglia del Commissariato di P.S. Barriera di Milano nota in via Montanaro un uomo corrispondente, nelle fattezze, all’autore di una rapina avvenuta qualche ora prima in una farmacia di corso Giulio Cesare.

La dinamica dei fatti e l’autore erano stati ripresi con chiarezza dalle videocamere di sorveglianza dell’esercizio, che avevano mostrato un uomo entrare, dirigersi al bancone di servizio e puntare all’indirizzo del farmacista un taglierino, facendosi consegnare 300€, per poi dileguarsi.

Gli agenti di pattuglia vengono colpiti, in particolare, da un dettaglio visibile nei filmati precedentemente diramati a tutte le Volanti: il soggetto ha la stessa felpa che indossava il rapinatore; pertanto, lo fermano immediatamente.

Il trentanovenne, che alla vista della pattuglia cerca invano di sottrarsi al controllo, è stato fermato per rapina aggravata, con l’applicazione della misura custodiale in carcere.

Conticelli – Avetta (Pd): “Poste non ignorino richieste istituzioni”

“Avevamo chiesto in consiglio regionale, quasi un mese fa, che la Giunta  convocasse i vertici di Poste Italiane in merito alla chiusura annunciata di ben cinque uffici postali a Torino.
“Auspico che finalmente il doppio appuntamento con il tavolo convocato dalla Regione con Poste Italiane e l’amministrazione comunale, e la partecipatissima assemblea convocata dalla Circoscrizione 7, non sia stato una semplice formalità rispetto alla chiusura degli uffici torinesi, in particolare quelli di corso Casale, Barriera di Milano e Cavoretto. Si trovino le giuste modalità per garantire i servizi, che l’uno possono essere sostituiti da un bancomat o dal conto on line. Piuttosto si riducano gli orari ma si mantengano gli uffici fisici aperti.
“Noi proseguiremo la nostra battaglia in consiglio regionale., coinvolgendo anche Anci e Uncem”.
“Quando tutti i livelli istituzionali, dalla Circoscrizione alla Regione, si oppongono ad un piano di razionalizzazione calato dall’alto, che non tiene assolutamente contro della realtà sociale, economica e demografica dei territori interessati, una azienda a partecipazione pubblica, come è Poste Italiane, non può non tenerne conto. C’è un livello alto di mobilitazione da parte della cittadinanza  che non può essere ignorato e che testimonia anche l’importanza che i servizi  di Poste rivestono per i nostri cittadini.
“Su questi stessi territori sono in atto importanti progetti di riqualificazione con fondi nazionali ed europei, è un assoluto controsenso chiudere contemporaneamente dei servizi”.
Nadia Conticelli, consigliera regionale Pd 
Alberto Avetta, consigliere regionale Pd

Truffa dello specchietto, la polizia arresta una coppia

Tentano due truffe nel giro di mezz’ora. Una coppia arrestata dalla Polizia di Stato per il raggiro dello specchietto rotto.

Sono le 10 del mattino quando una signora, a bordo della sua auto, avverte un tonfo e si accorge che lo specchietto retrovisore destro si è chiuso. Accosta la vettura pochi metri più avanti, ma viene subito affiancata da una coppia che lamenta il danneggiamento dello specchietto, chiedendo alla donna il risarcimento del danno.

Un cittadino che assiste alla scena intuisce che possa trattarsi di un tentativo di truffa e dà l’allarme, che consente alle volanti di giungere celermente sul posto e arrestare in flagranza di reato la coppia.

Successivi accertamenti consentono di constatare che i medesimi soggetti, circa mezz’ora prima, avevano tentato di truffare un altro anziano.

Una folla commossa ai funerali di Matilde

La grande chiesa di San Lorenzo a Giaveno era gremita questa mattina. Davanti all’edificio tantissimi amici e concittadini hanno accolto la bara di Matilde Lorenzi, la giovane sciatrice italiana morta a soli 19 anni cadendo sugli sci in allenamento in Val Senales. La mamma, il papà, i fratelli, la nonna e il fidanzato piangevano abbracciati davanti alla bara, sulla quale sono state messe rose rosse e bianche.

Presente il ministro dello sport Abodi e la sottosegretaria alla Difesa Rauti, con numerose autorità e i rappresentanti dell’esercito di cui la ragazza era caporale. La messa funebre è stata celebrata da monsignor Alessandro Giraudo, il vescovo ausiliare di Torino. A Giaveno è lutto cittadino. La Federazione italiana sport invernali (Fisi) aveva invitato a non portare fiori ma  a fare donazioni per il Progetto in Memoria di Matildina, come era chiamata la giovane dagli amici.

Sgominata la banda della stazione: vendevano droga ai minori

Sono otto le persone colpite da misure cautelari – sette in carcere e una agli arresti domiciliari –  e 15 denunciate a seguito dell’operazione dei Carabinieri denominata “Nascondino”. I militari hanno sgominato una banda dedita allo spaccio di stupefacenti nella zona della stazione ferroviaria di Novara. Ai domiciliari una donna 38enne, residente nel Vercellese, gli altri coinvolti sono uomini tra  i 22 e i 45 anni, cittadini tunisini e marocchini e senza fissa dimora. E’ contestato loro il reato continuato in concorso di detenzione e spaccio di stupefacenti che venivano venduti anche a minorenni.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Al Campus Einaudi rinasce lo studio di Norberto Bobbio

Lo studio di Norberto Bobbio rivive all’interno della biblioteca del Campus Luigi Einaudi che porta il suo nome. Da oggi gli arredi, i libri e l’atmosfera della stanza del filosofo torinese nella sua casa di via Sacchi diventano un museo-ricordo ma anche un luogo di studio per docenti in visita al polo universitario che accoglie le ex Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche, dove Norberto Bobbio si è formato e ha lavorato.

“Oggi – ha detto l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia, intervenendo all’inaugurazione – vede la luce un luogo di grande prestigio per Torino, che ci permetterà di onorare la memoria di un grande intellettuale come Norberto Bobbio. Una operazione resa possibile dalla grande collaborazione tra istituzioni che da sempre contraddistingue questa Città sul piano culturale e non solo. Un ringraziamento particolare va anche al Centro di Formazione Musicale, altra storica istituzione culturale cittadina, che ha curato il momento di musica che impreziosisce questo momento inaugurale”.

Il nuovo Studio – nato dalla collaborazione tra l’Università di Torino, che lo allestito, la famiglia Bobbio, laCittà di Torino e il Centro Piero Gobetti – non sarà infatti solo un museo-ricordo del professore, ma anche un luogo vissuto, per ospitare postazioni di lavoro per docenti in visita all’Università torinese, che potranno quindi trascorre il loro periodo di visiting professor accolti in uno spazio e un’atmosfera di grande prestigio.

Un’iniziativa che si inserisce nel palinsesto degli eventi che ricordano il ventennale della scomparsa del grande filosofo, a dieci anni dalla costituzione della biblioteca universitaria a lui dedicata.

TORINO CLICK

Sanità pubblica, la preoccupazione dei torinesi: insufficiente a coprire le esigenze ma per oltre la metà resta centrale

A cura di lineaitaliapiemonte.it

Aumenta il numero dei torinesi per cui la sanità pubblica, da sola, non è più sufficiente per le proprie esigenze di salute: erano il 50% l’anno scorso, ora sono il 63%. Lo dice la nuova ricerca di UniSalute e Nomisma, sulla base delle risposte di un campione di cittadini torinesi sulla loro percezione del Servizio Sanitario Nazionale

Come la giri, la giri, i cittadini torinesi percepiscono il Servizio Sanitario Nazionale come sempre più distante dalle loro esigenze. Lo rivelano i dati della nuova ricerca di UniSalute e Nomisma che ha interpellato un campione di cittadini per analizzare il loro rapporto e il grado di fiducia nei confronti della sanità pubblica.
Per l’88% i tempi di attesa si sono allungati rispetto a prima della pandemia, il 78% ritiene ci siano pochi medici e infermieri.
Per due su tre il servizio sanitario pubblico non è più sufficiente
In Particolare, dalla rilevazione è emerso come quasi due torinesi su tre (63%) pensino che il SSN – allo stato attuale – non sia più sufficiente per i loro bisogni sanitari e di cura. Il dato è in aumento rispetto all’anno scorso, quando solo la metà (50%) aveva dichiarato di ritenere la sanità pubblica non più adeguata a coprire tutte le proprie esigenze. Significativo anche il calo della percentuale di torinesi che si dicono soddisfatti delle cure ricevute nel pubblico, scesa al 41% rispetto al 56% del 2023.
Ma resta la fiducia nella sanità pubblica
Nonostante ciò, i cittadini torinesi sono consapevoli del ruolo centrale del SSN nel sistema di welfare del Paese, con il 51% che dice di avere comunque ancora fiducia nella sanità pubblica, e oltre uno su tre (38%) che continua a ritenerla una delle migliori al mondo. Rispetto al periodo pre-pandemia Covid-19, un intervistato su sei (17%) nota un maggior ricorso nel pubblico ai servizi di telemedicina e teleconsulto: un sostegno da parte della tecnologia che viene visto con favore, tanto che il 66% vorrebbe un maggior uso di soluzioni tecnologiche per l’assistenza a distanza.
La nota dolente i tempi d’attesa
I tempi di erogazione delle prestazioni restano il problema principale riscontrato dagli intervistati, con l’88% che li considera eccessivi. L’85% del campione, inoltre, ritiene che rispetto a 5 anni fa i tempi di attesa si siano allungati, e di conseguenza puntare a ridurli (71%) e fornire maggiori disponibilità di date e orari (46%) sono i due aspetti più importanti su cui intervenire per migliorare il SSN.
Percezione diffusa che manchi personale sanitario
Ovviamente, queste criticità sono collegate anche alla carenza di personale sanitario, con medici e infermieri sempre più spesso costretti a sopportare carichi di lavoro estenuanti. Un problema che non sfugge ai torinesi: quattro su cinque (78%), infatti, sostengono che il numero di medici e infermieri in forze al Servizio sanitario nazionale sia inadeguato rispetto alle esigenze dei cittadini.

Prevenzione tumori maschili. “Un baffo per la ricerca”

A novembre, per il decimo anno consecutivo, la Fondazione Ricerca Molinette organizza la campagna “Un Baffo per la Ricerca”, con il duplice scopo di raccogliere fondi a favore della struttura complessa di urologia della Città della Salute e della Scienza di Torino e di sensibilizzare sull’importanza della prevenzione dei tumori maschili.
La campagna si svolge con il contributo di Fondazione Venesio, Rotary e Rotaract Distretto 2031 di Torino.
I tumori urologici sono tra le 5 neoplasie più frequentemente diagnosticate nel nostro Paese: un ruolo fondamentale nella possibilità di curare queste neoplasie è giocato dalla diagnosi precoce e dalle campagne di sensibilizzazione, insieme ovviamente all’accesso a terapie efficaci ed innovative. Per contrastare ritardi diagnostici ed insuccessi terapeutici, l’urologia universitaria delle Molinette, guidata dal professor Paolo Gontero, ha elaborato un progetto che unisce l’attività sociale di sensibilizzazione all’attività sul campo con un ambulatorio itinerante che offre visite preventive gratuite. Come avviene in campo ginecologico, dove le campagne di prevenzione sono ormai routinarie, è fondamentale instaurare una coscienza clinica e azioni di prevenzione anche nella popolazione maschile.
«Prevenzione e ricerca sono strumenti sempre più efficaci per difendere la salute dei cittadini ed è particolarmente importante il lavoro delle associazioni per continuare a diffondere la cultura della prevenzione che, insieme ai progressi della ricerca, possono contribuire in modo determinante a salvare molte vite e migliorare la qualità della vita dei pazienti », dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
«Ringrazio la Fondazione Ricerca Molinette e il professor Paolo Gontero con i suoi collaboratori per il loro impegno costante sul fronte della prevenzione dei tumori maschili. La ricerca è determinante nella diagnosi precoce e nella cura della malattia ed è altrettanto importante la sensibilizzazione dei cittadini. In Piemonte abbiamo una grande tradizione sul fronte della prevenzione dei tumori grazie al lavoro capillare della Rete oncologica e a tanti centri di eccellenza che garantiscono cure di qualità. Grazie ad iniziative come questa possiamo ancora migliorare il nostro livello di assistenza», afferma l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi.

LE GIORNATE DELLA PREVENZIONE: TUTTI I SABATI E LE DOMENICHE DI NOVEMBRE.
Tutti i sabati e le domeniche di novembre, dalle 10 alle 16, gli urologi dell’Ospedale Molinette saranno a disposizione della cittadinanza in alcune piazze auliche di Torino, a bordo di un ambulatorio mobile appositamente attrezzato, per dare informazioni sui tumori maschili. Il target della popolazione è duplice:

  • ragazzi under 35 per lo screening del tumore del testicolo, al fine di visitarli, informarli ed educarli all’autopalpazione dei testicoli
  • uomini tra i 50 ed i 70 anni per lo screening del tumore della prostata, per visitarli e sollecitare il controllo periodico del Psa, il marcatore sanguigno tipico del tumore prostatico

La Regione investe oltre 1 milione di euro per nuovi scuolabus

La Giunta regionale del Piemonte ha approvato un finanziamento di oltre un milione di euro per l’acquisto di 28 nuovi scuolabus, destinati al trasporto degli alunni della scuola dell’infanzia e dell’obbligo. Questo intervento rappresenta un importante passo verso la modernizzazione e la sicurezza del servizio di trasporto scolastico nella nostra regione.

L’assessore alle Opere pubbliche, Difesa del suolo, Protezione civile e Trasporti, Marco Gabusi, ha sottolineato l’importanza di garantire un servizio di trasporto scolastico efficiente e sicuro per tutti gli studenti piemontesi. «Investire nei mezzi di trasporto significa investire nel futuro dei nostri giovani ragazzi. Questi nuovi scuolabus non solo garantiranno viaggi più sicuri, ma contribuiranno anche a una mobilità più sostenibile, riducendo l’impatto ambientale e migliorando la qualità dell’aria nelle nostre città», hanno dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore Gabusi.

L’acquisto di questi 28 scuolabus è stato possibile grazie a un impegno economico straordinario, mai realizzato prima su questa scala, che dimostra l’attenzione dell’assessore Gabusi e della Regione Piemonte verso il benessere e la sicurezza degli studenti. «È stato uno sforzo importante, non previsto, che abbiamo voluto compiere per rispondere alle necessità delle famiglie piemontesi e migliorare la qualità del trasporto scolastico», ha aggiunto Gabusi.

I comuni finanziati che riceveranno un contributo di circa 40.000 euro ciascuno sono:

Provincia di Vercelli

Alto Sermenza

Quarona

Varallo

Villata

Provincia di Novara

Armeno

Boca

Meina

Pogno

San Maurizio D’Opaglio

Provincia di Alessandria

Bassignana

Cassano Spinola

Villanova Monferrato

Provincia di Asti

Castell’Alfero

San Damiano d’Asti

Provincia del Verbano Cusio Ossola

Crevoladossola

Ornavasso

Varzo

Provincia di Cuneo

Envie

Pianfei

Pontechianale

Roccavione

Provincia di Biella

Lessona

Quaregna Cerreto

Salussola

Provincia di Torino

Locana

San Carlo Canavese

Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea

Villarbasse

Il finanziamento è parte di un programma più ampio volto a migliorare la qualità dei servizi pubblici e a promuovere la sostenibilità nei trasporti. L’acquisto di nuovi scuolabus non solo offre un servizio migliore alle famiglie, ma rappresenta anche un’opportunità per incentivare l’uso del trasporto pubblico tra i più giovani.

La Regione Piemonte è impegnata a garantire la massima sicurezza e il comfort per tutti gli studenti, lavorando in sinergia con i Comuni per ottimizzare il servizio di trasporto scolastico e rispondere alle esigenze delle famiglie.