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Carnevale di Ivrea, l’attività della polizia

Si sono conclusi a tarda notte, con la partecipazione complessiva di oltre 20000 giovani, i festeggiamenti per il Giovedì grasso

Nei servizi di ordine e sicurezza pubblica, diretti  dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ivrea e Banchette, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Penitenziaria e la Polizia Municipale di Ivrea, coordinati dalla nuova sala operativa interforze, sono stati impiegati circa 100 poliziotti del Commissariato di Ivrea, del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, del Reparto Mobile, della Divisione Polizia Amministrativa e delle pattuglie antiterrorismo della Polizia di Stato.

Nell’ambito dei servizi di polizia amministrativa finalizzati a verificare il rispetto della normativa vigente e delle ordinanze sindacali emanate per prevenire il consumo di alcool da parte di minori sono stati effettuati ripetuti controlli nei pubblici esercizi e nelle aree  attrezzate delle squadre di aranceri; tre esercenti sono stati sanzionati per aver somministrato super alcolici nonostante il divieto, 1 c.d. paninaro è stato sanzionato per non aver rispettato l’obbligo di cessare l’attività alle ore 1,30. Un giovane è stato segnalato per possesso per uso personale di sostanze stupefacenti. Grazie ai servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione dei reati in generale, con particolare attenzione, considerata la grande affluenza del pubblico, al contrasto dei reati predatori, sono state identificate di circa oltre 80 persone e controllati  26 veicoli; una persona è stata denunciata per guida in stato di ebrezza. Nel corso della serata, anche grazie alle misure organizzative condivise con gli organizzatori, nonostante la grande affluenza di pubblico facilitata dalle temperature miti, non si sono registrate criticità per l’ordine pubblico.

Appendino: “Amministrare è difficile”

La sindaca di Torino Chiara Appendino è intervenuta questa mattina alla Scuola di Applicazione dell’Esercito all’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar del Piemonte

“L’esperienza di questi anni  mi ha fatto capire quanto sia complesso il compito di chi deve amministrare gli enti pubblici.

Nonostante i tentativi di semplificazione del quadro normativo restano ancora molte difficoltà. È difficile amministrare – ha detto la sindaca – ma non è certo più facile giudicare chi opera nella pubblica amministrazione. L’auspicio è che giudici e pubblica amministrazione possano lavorare insieme per curare gli interessi  loro affidati, ciascuno nel rispetto del proprio ruolo istituzionale”.

Arrestato per porto illegale di arma

I fatti accaduti la notte di San Valentino

Sono quasi le 2 del mattino ed un’autovettura sta percorrendo corso Francia a bassissima velocità, fermandosi più volte e per brevi lassi di tempo in corrispondenza di alcune attività commerciali.
Il comportamento del conducente insospettisce la volante del commissariato San Paolo. Intimato
l’alt, il veicolo arresta la sua corsa. Alla guida, un cittadino italiano di 34 anni, già noto agli operatori
per precedenti di polizia. Pertanto, gli agenti procedono al controllo dello stesso e dell’auto,
notando spuntare sotto il sedile dell’auto un oggetto di colore scuro, simile al calcio di un’arma da
sparo. Gli operatori hanno dunque posto in essere le adeguate misure di sicurezza per procedere al
recupero dell’arma, che si presentava con il “cane armato” ed il caricatore inserito, ma priva di
munizionamento. Fatto scendere dall’abitacolo, il soggetto è stato perquisito. Nel corso degli
accertamenti, è stato inoltre ritrovato nella tasca del giubbotto un coltello a serramanico,
sequestrato. Alla luce dei fatti, l’uomo è stato arrestato dagli agenti del commissariato San Paolo
per porto illegale di arma da sparo ed indagato in stato di libertà per ricettazione, in quanto
provento di furto la pistola in suo possesso. Gli sono state contestate, infine, violazioni al codice
della strada perché circolava sprovvisto di copertura assicurativa e della patente di guida, revocata
dalla Polizia Locale di Torino nel settembre del 2015.

Le fiamme gialle scoprono “truccabimbi” di carnevale non in regola

Erano in vendita sugli scaffali in vista delle imminenti festività del Carnevale gli oltre 160.000 articoli potenzialmente pericolosi, sequestrati ieri dalla Guardia di Finanza di Torino

I Finanzieri del Gruppo Orbassano, che hanno condotto l’intervento, hanno rinvenuto l’ingente quantitativo di materiale in uno store di Grugliasco (TO), comune della prima cintura torinese gestito da un imprenditore di origini cinesi.

Abiti da carnevale, articoli ludici e capi di abbigliamento riportanti noti brand destinati ai più piccoli. Tutto rigorosamente falso e di dubbia origine.

Così come è dubbia anche la provenienza dei giocattoli visto che non è stata rinvenuta alcuna indicazione certa circa la loro provenienza.

Centinaia anche i cosmetici, in particolare i noti “kit truccabimbi”, cautelati dai Finanzieri in quanto riportanti le indicazioni circa la loro composizione poco chiara, tanto da indurre gli inquirenti ad approfondire la vicenda, visto che questi prodotti vengono utilizzati, direttamente a contatto con la pelle, dai bambini.

Nel corso delle perquisizioni, i Finanzieri hanno anche rinvenuto, oltre 800.000 filtri per il confezionamento di sigarette per i quali la vendita è consentita solamente alle rivendite autorizzate in possesso della licenza rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Per evitare di essere scoperti in caso di controllo, i prodotti erano stati nascosti negli uffici aziendali pronti per essere venduti qualora richiesti.

L’imprenditore, un quarantenne gestore del market, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Torino per contraffazione e contrabbando. Rischia sanzioni sino a 180.000 euro.

L’anticiclone fa salire le temperature a 20 gradi e allontana la pioggia

Non cesserà a breve il periodo privo di piogge e caratterizzato da temperature sopra la norma stagionale

Nelle scorse ore il vento è tornato con  raffiche a 123  chilometri orari nel parco del Gran Paradiso, 120 nell’ alta Valle di Susa, 85 in Val Pellice. Il foehn  in pianura ha toccato i 40 kmh a Rivoli. L’anticiclone delle Azzorre favorirà anche nei prossimi giorni su Torino e Piemonte tempo stabile, con temperature fino a 20 gradi. Forse nei primi giorni di marzo potrebbe tornare qualche debole perturbazione. La situazione della neve, dice l’Arpa è “decisamente deficitaria” sotto i 1500 metri di altitudine.

Smog, “semaforo verde” grazie al vento

Il vento delle ultime giornate ha fermato al livello verde il semaforo che regolamenta i blocchi del traffico per i veicoli più inquinanti a Torino e in 23 comuni del territorio della Città metropolitana:

Alpignano, Beinasco, Borgaro Torinese, Carmagnola, Caselle, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pianezza, Rivalta, Rivoli, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Venaria Reale, Vinovo e Volpiano). Saranno liberi di  circolare tutti gli autoveicoli con l’esclusione quelli inseriti nelle consuete misure strutturali.

Delitto Caccia, la Cassazione conferma ergastolo per Schirripa

Il procuratore di Torino venne ucciso nel 1983 davanti alla propria abitazione

La Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo nei confronti di  Rocco Schirripa, l’ex panettiere legato alla ‘ndrangheta accusato di aver partecipato al “commando” che il 26 giugno 1983 sparò al procuratore di Torino Bruno Caccia (nella foto), di 65 anni, mentre era uscito di casa a portare a spasso il cane. Caccia morì nell’attentato. Secondo l’accusa,  il boss Domenico Belfiore aveva così  eliminato il magistrato che rappresentava un ostacolo agli affari illeciti  della criminalità organizzata a Torino. Il procuratore poco prima di essere ucciso  aveva fatto perquisire il casinò di Saint Vincent per il sospetto di riciclaggio di capitali mafiosi.

Pusher catturato grazie all’app per la consegna del cibo

Sono circa le 14 di domenica pomeriggio. Una volante transita in Lungo Dora Savona ed un uomo alla sua vista, cambia immediatamente direzione. Insospettiti dal comportamento ambiguo del soggetto, gli operatori del commissariato Centro lo controllano

Si tratta di un cittadino italiano di 28 anni. Perquisito, il ventottenne viene trovato in possesso di 2 buste in plastica ed 1 involucro in cellophane contenenti marijuana, 1 involucro contenente cocaina, denaro contante per 1040 euro e 2 telefoni cellulari utilizzati per negoziare l’acquisto della droga.

Considerata l’ingente quantità di stupefacente e denaro al seguito, i poliziotti interrogano il giovane riguardo il suo domicilio, ma questi si rifiuta di fornire indicazioni.

Gli agenti del commissariato riescono, però, con astuzia, a risalire all’indirizzo dell’abitazione consultando un applicazione di consegna pasti a domicilio utilizzata dall’uomo. All’interno dell’appartamento vengono rinvenute 5 buste in cellophane trasparenti contenenti marijuana. Una busta viene trovata all’interno di uno zaino rosso, due occultate sotto il divano ed ulteriori due poste al di sopra del sofà. Sul tavolo era appoggiato un contenitore di plastica contenente hashish, un bilancino di precisione ed un rotolo di cellophane.

Il ventottenne, con precedenti di polizia specifici, viene arrestato per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. Complessivamente, i poliziotti hanno sequestrato oltre 2350 grammi di droga.

 

Torino Esposizioni, terra di frontiera tra refurtiva e ricercati

Nei giorni socrsi gli agenti del Commissariato Barriera Nizza hanno effettuato un controllo all’interno dei locali in stato di abbandono di Torino Esposizioni

SEI PERSONE DENUNCIATE 

In un primo ambiente, sono stati trovati due cittadini marocchini di 26 e 26 anni. Da accertamenti è emerso che i due stranieri erano inottemperanti a un ordine di lasciare il Territorio Nazionale. Su un giaciglio presente nel locale i poliziotti hanno trovato un smartphone risultato rubato in via Madama Cristina la sera del 4 febbraio. Entrambi i cittadini marocchini sono stati denunciati per ricettazione e per la violazione delle norme in materia di immigrazione. Il ventottenne, inoltre, è stato denunciato in stato di libertà per una rapina avvenuta la sera prima del controllo, all’interno del Parco del Valentino. Insieme ad altre tre persone rimaste ignote, con la minaccia di un coltello aveva derubato un uomo impossessandosi del cellulare e di 400 euro in contanti. In un secondo locale, è stata riscontrata la presenza di altri tre cittadini marocchini, uno dei quali è stato denunciato in stato di libertà per non aver abbandonato il territorio italiano dopo l’ordine ricevuto. Infine, in una terza stanza della struttura, i poliziotti hanno trovato una sesta persona: un cittadino marocchino di minore età, denunciato poi in stato di libertà per una rapina effettuata il 31 dicembre 2019. Nella circostanzaun gruppo di persone, del quale faceva parte il minorenne, aveva accerchiato la vittima, alla quale era stato rubato il telefono e la somma di 80 euro.    Tutti e sei i cittadini stranieri trovati all’interno della struttura sono stati denunciati per invasione di terreni o edifici.

 

(Foto Museo Torino)

Pasta e parmigiano donati ai poveri di don Adriano

La generosità del benefattore torinese Cristiano Bilucaglia ha prodotto pasta e parmigiano artigianali per 1.600 poveri della città

Martedì  18 febbraio, nel pomeriggio, la ‘Mensa dei Poveri’ a Torino in Via Belfiore 12 nel cuore del difficile quartiere San Salvario – che ogni giorno sfama circa 160 indigenti in media – ha ricevuto un gradito regalo: una fornitura di pasta e parmigiano artigianali di prima qualità, con cui sfamare ben 1600 persone in difficoltà.
A donarli, Cristiano Bilucaglia, imprenditore e mecenate piemontese noto per essere stato il primo al mondo ad aver azzerato le bollette di luce e gas: sono infatti oltre 10mila gli italiani che ricevono stabilmente ogni mese energia gratis, grazie a ‘ZERO’, il primo social utility network della storia. “ Ormai da diversi anni l’ingegner Bilucaglia si è appassionato con magnanimità crescente alle attività del ‘Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione’, che sostiene puntualmente con impegno e costanza ”, dichiara Don Adriano Gennari, che inaugurò la ‘Mensa dei Poveri’ nel 2008, raccogliendo per primo l’invito alla carità di Sua Eccellenza Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino. “ A Lui, alla ‘uBroker Srl’ e a tutti i Suoi dipendenti va il nostro più sentito grazie, insieme a ogni benedizione con l’augurio vivo e sincero di proseguire con determinazione e coraggio sulla strada dell’attenzione al prossimo, riconoscendo sempre più il Signore Gesù nei poveri”, conclude Don Adriano Gennari, seguitissimo e amato sacerdote dell’Ordine di San Giuseppe Benedetto Cottolengo famoso in Italia e nel mondo per le preghiere di intercessione a favore di indigenti, malati e sofferenti.