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La Regione acquisisce l’ospedale di Settimo

Il Consiglio regionele ha svolto la discussione generale della Variazione di Bilancio, licenziata dalla prima Commissione, nella seduta pomeridiana presieduta da Davide Nicco. Al termine della seduta si è riunita la Commissione Bilancio, durante la quale l’assessore Andrea Tronzano ha annunciato che, con un emendamento, si stanziano i 15 milioni necessari per acquisire alla Regione l’ospedale di Settimo Torinese.

In precedenza, durante discussione generale, la relatrice di maggioranza Debora Biglia (Fi) ha parlato di “una variazione che punta a un bilancio sano, a posto, che ci consente di guardare con fiducia al futuro. Stiamo risanando il debito senza aumentare la tassazione e lavoriamo per i cittadini piemontesi. Quanto al bollo dimezzato per le ibride, è stato giustamente rilevato come lo sgravio precedente abbia avuto un buon successo e che sia corretto per le auto immatricolate dal 2025 corrispondere almeno la metà del bollo che pagano gli altri automobilisti.

Gianna Pentenero, prima relatrice di opposizione, ha lamentato che il suo gruppo ha “chiesto in Commissione i capitoli delle risorse: da dove vengono prese e dove vengono allocate, ma questo dato non ci è stato fornito. Così le analisi che possiamo fare sono sommarie e complessive, non specifiche. Ci sono 59 milioni in più per la Sanità, ma non conosciamo la situazione finanziaria delle singole Asl, quindi non possiamo dire se i fondi siano sufficienti o meno. Rileviamo anche grosse sofferenze di cassa, come certificato dai revisori dei conti”. Sarah Disabato (M5s), ha obiettato che “dopo la campagna elettorale sono sparite le promesse del presidente Cirio. Aveva assicurato che nei primi 100 giorni di governo avrebbe garantito il trasporto pubblico gratuito per i giovani e il fondo per il sostegno ai cassintegrati dell’automotive; inoltre l’esenzione del bollo per le auto a metano è stata cancellata ed è stato aggiunto il 50% del bollo per le ibride. Quindi di fatto le tasse aumentano”.

È quindi intervenuta Alice Ravinale (Avs), evidenziando i problemi della sanità per quanto riguarda l’edilizia sanitaria e le criticità legate al Fondo “Vita nascente”, mentre Gianluca Godio (Fdi) ha ricordato che si tratta di un “provvedimento da circa 80 milioni di euro, che ha anche lo scopo di risanare i conti regionali. Conosciamo le difficoltà: senza chiedere maggiori sacrifici, si interviene con aumenti di risorse in molti campi. Ricordiamo che tutti gli investimenti aiutano i comparti che necessitano maggiori risorse”.

La seduta è stata quindi sospesa ed è stata convocata la prima Commissione, presidente Roberto Ravello, durante la quale l’assessore Tronzano ha descritto gli emendamenti presentati dalla Giunta. Con l’emendamento 66 si autorizza appunto l’acquisizione dell’ospedale di Settimo Torinese da parte della Regione, rendendolo quindi pubblico (stanziati 15 milioni, che saranno trasferiti all’Asl To4 per gestire la liquidazione); l’emendamento sulle tabelle, poi, registra l’iscrizione di nuove risorse intervenute nel mese trascorso da quando la variazione era stata presentata a oggi.

Sono intervenute per chiarimenti Ravinale e Pentenero.

Torino, 19 novembre 2024

Orario prolungato in 90 asili comunali

Sono 68 i Comuni del Piemonte destinatari del contributo di 1.058.000 euro stanziato dalla Regione grazie alle risorse del Fondo sociale europeo Plus per attivare fino al 31 luglio 2025 il prolungamento dell’orario di apertura in circa 90 asili nido comunali mantenendo invariate le tariffe per le famiglie.

La misura è pensata per venire incontro agli amministratori che lavorano ogni giorno al mantenimento dei servizi nei propri territori, ma anche per dare un supporto alle famiglie ed incentivare l’occupazione femminile e la natalità. Sarà così possibile migliorare la qualità della prestazione offerta dalle strutture coinvolte, contribuendo anche a contrastare lo spopolamento dei territori montani e marginali.

I Comuni potranno scegliere se prolungare l’orario settimanale, aggiungere il sabato mattina, aprire durante le vacanze natalizie o le pause didattiche, nei limiti dei contingenti orari previsti dal bando, venendo incontro alle esigenze di conciliazione espresse dalle famiglie.

“Questa misura dimostra concretamente l’impegno della Regione Piemonte nel sostenere le famiglie e favorire la conciliazione tra vita lavorativa e familiare – commenta l’assessore all’Istruzione e Merito Elena Chiorino – L’ampliamento degli orari dei nidi comunali è un segnale di attenzione verso le necessità delle mamme lavoratrici e delle famiglie che affrontano quotidianamente la sfida di far quadrare tempi e impegni. Al tempo stesso si tratta di un investimento per contrastare il fenomeno della denatalità e promuovere una crescita equilibrata nei nostri territori, soprattutto quelli montani e più marginali. Ritengo infatti sia un’importante misura per gli stessi Comuni, in grado così di garantire ai propri cittadini un servizio migliore”.

“Non va poi sottovalutato l’impatto per l’occupazione femminile – evidenzia Chiorino – L’educatrice è un ruolo che è ricoperto da una donna e per questo motivo prolungare l’orario degli asili nido diventa anche strategico per tutelare l’occupazione femminile. Vogliamo continuare a lavorare con convinzione per il benessere delle famiglie, consapevoli che questo significhi costruire un Piemonte più forte e coeso”.

La diffusione sul territorio

Questa la distribuzione su base provinciale dei 68 Comuni che hanno aderito al bando: 25 Torino, 13 Alessandria, 6 Asti, 7 Cuneo, 4 Biella, 9 Novara, 2 Vercelli, 2 Verbano Cusio Ossola. L’elenco

Dal 2021, anno in cui la misura è stata sperimentata per la prima volta, sono circa 250 i Comuni che hanno beneficiato dei contributi.

Le nuove sfide della legalità con la Hope Running APS e il Capitano Marrese

Il Comandante della Compagnia Carabinieri di Chivasso e l’associazione guidata dal presidente Giovanni Mirabella in prima linea nel proteggere i più fragili

Questa mattina, presso la sede della Hope Running APS di corso Galileo Ferraris 60 a Chivasso, si è svolto un significativo e partecipatissimo incontro nell’ambito del progetto Ri. Mo Rimettiamoci in Movimento, cofinanziato dalla Regione Piemonte e presentato dal Comune di Chivasso. L’evento ha visto protagonista il Capitano Urbano Marrese, Comandante della Compagnia Carabinieri di Chivasso, in una giornata dedicata alla promozione della legalità e al supporto delle persone più fragili.

Il presidente Giovanni Mirabella ha aperto l’incontro ringraziando gli oltre 50 partecipanti e ribadendo il ruolo centrale dello sport non solo come strumento educativo e inclusivo, ma anche come mezzo per creare legami significativi con le istituzioni: “La sede della Hope Running vuole essere un presidio di legalità e un punto di riferimento per i più fragili del territorioha sottolineatoMirabella, evidenziando come collaborazioni come queste rappresentino la chiave per una società più equa, inclusiva e sicura.

Il Capitano Marrese ha catturato lattenzione dei presenti con un intervento pratico e incisivo,

focalizzato sulle nuove tecniche di truffa che colpiscono soprattutto le fasce più vulnerabili della popolazione, come gli anziani. Con un linguaggio chiaro e accessibile, ha illustrato i metodi più comuni utilizzati dai truffatori, tra cui il cosiddetto metodo del falso parentee le truffe porta a porta, fornendo esempi concreti per aiutare i partecipanti a riconoscerle e rispondendo alle loro domande.

Il Capitano della Compagnia Carabinieri di Chivasso ha inoltrecondiviso preziosi consigli su come reagire in situazioni sospette,sottolineando limportanza di non cedere alla pressione emotiva e di verificare sempre lidentità degli interlocutori: “Il primo passo per difendersi è la consapevolezza. Saper riconoscere una truffa e sapere come comportarsi può fare la differenzaha affermato Marrese, che ha infine ricordato limportanza di contattare le Forze dell’Ordine in caso di dubbi o segnalazioni, rafforzando ilmessaggio che la sicurezza è un diritto di tutti, ma anche una responsabilità condivisa.


Hope Running APS, da sempre impegnata nella tutela delle fragilità, ha rafforzato negli anni 
collaborazioni strategiche con enti e istituzioni per promuovere progetti di grande impatto sociale. Recentemente si è concluso con successo il progetto Forever Young, che ha coinvolto 150 over 65 in attività sportive e sociali per migliorare il benessere fisico e mentale. Inoltre, è in corso una collaborazione con FDKM e USIC Carabinieri per incontri pratici e teorici dedicati alla difesapersonale delle donne, un’iniziativa che sta riscuotendo grande interesse nata con l’obiettivo di sensibilizzare e formare le partecipanti contro la violenza di genere, promuovendo al contempo il rispetto e la sicurezza delle donne.

Questo incontro ha messo in luce il valore della sinergia tra Hope Running APS e le istituzioni,

dimostrando come la combinazione di sport, educazione e legalità possa essere un motore di

cambiamento per la comunità. L’associazione si conferma così un punto di riferimento sul territorio, unendo forze per costruire un futuro più sicuro, equo e inclusivo.

Tutte le info relative alla Asd Hope Running Onlus le potete trovare a questi link:

• Sito web ufficiale: www.hoperunning.com

• Facebook:  www.facebook.com/hoperunningchivasso

• Facebook:  www.facebook.com/foreveryoungbyhoperunning

• Instagram: www.instagram.com/hope_running

• Come donare: www.hoperunning.com/sostienici

• 5×1000: codice fiscale Hope Running n° 91032000019

 

Primo Centro Neuro-Urologico per il Parkinson all’Unità Spinale della Città della Salute 

E’ nato il primo Centro Neuro-Urologico per il Parkinson, presso l’Unità Spinale di Torino. La collaborazione della Neuro-Urologia della Città della Salute di Torino (diretta dal dottor Alessandro Giammò) con l’Associazione Italia Parkinsoniani nasce dalla constatazione della mancanza di un ambito di approfondimento specifico riguardo le disfunzioni urologiche delle persone affette da malattia di Parkinson. Al fine di colmare tale gap, la suddetta Neuro-Urologia, che da più di 30 anni si occupa delle disfunzioni urologiche in generale e, in particolare, delle persone affette da problemi neurologici, ha attivato un ambulatorio neuro-urologico dedicato. Questo ambulatorio, unico nell’ambito regionale, vuole semplificare l’accesso alle cure, evitando una dispersione o un peregrinaggio dei pazienti presso strutture non specializzate su tali tematiche.
Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa che colpisce in Italia circa 300.000 persone. La prevalenza è di circa 0,3% nella popolazione generale e circa l’1% nei soggetti di età superiore ai 60 anni.
Si stima che in Piemonte ne siano affette circa 20.000 persone, numero destinato ad aumentare nei prossimi anni a causa dell’aumento della spettanza di vita. Infatti il morbo di Parkinson è più comune tra gli anziani, anche se può colpire anche in età più giovanile. Ogni anno si registrano circa 6.000 nuovi casi, con un’incidenza circa 2 volte maggiore negli uomini rispetto alle donne.
La malattia causa gravi disturbi motori e del sistema nervoso autonomo a livello di molti organi ed apparati, tra i quali il basso apparato urinario e quello sessuale.
Si ritiene, infatti, che fino al 60-70% dei pazienti con Parkinson possa sperimentare qualche forma di incontinenza urinaria durante il corso della malattia, circa il 30-40% una ritenzione urinaria. Circa il 50% presenta nicturia, ossia minzioni notturne frequenti, e circa il 50-70% riferisce disfunzione erettile ed altri problemi sessuali.
La Neuro-Urologia dell’Unità Spinale della Città della Salute di Torino (diretta dal dottor Alessandro Giammò) ha intrapreso una collaborazione con la Neurologia universitaria diretta dal professor Leonardo Lopiano (Centro di riferimento regionale esperto di terzo livello per la malattia di Parkinson) e con la Rete consolidata del Parkinson che opera in Piemonte. Una collaborazione finalizzata alla realizzazione di un progetto per un Centro sulle disfunzioni dell’area pelvica (urinarie, genito-sessuali ed ano-rettali) nel Parkinson.
Il progetto prevede un piano di sviluppo scientifico ed un piano clinico-assistenziale. Riguardo all’aspetto assistenziale, per dare una risposta alle necessità assistenziali urologiche specifiche, la Neuro-Urologia ha attivato un ambulatorio neuro-urologico dedicato presso il 1° piano dell’Unità Spinale di Torino (Centro Neuro-Urologico per il Parkinson – CNUP). Il Centro prevede la visita neuro-urologica, la visita neuro-andrologica e la diagnostica funzionale avanzata rappresentata dall’urodinamica, video-urodinamica e gli studi neuro-uro-fisiologici. Questo ambulatorio vuole semplificare l’accesso alle cure e fungere da Hub dedicato che agisca in sinergia e collaborazione con le Strutture di Neurologia, rientranti nella Rete consolidata che si occupa della presa in carico del Morbo di Parkinson. A tal fine è stato avviato l’iter per l’implementazione del Centro nell’ambito dei Percorsi di salute (PSDTA) relativi al Parkinson.
Molto importante è stata la condivisione del progetto con l’Associazione Italiana Parkinsoniani (AIP) e con l’Associazione Amici Parkinsoniani Piemonte (AAPP), rappresentate dal dottor Ubaldo Pilotto, con cui sono stati organizzati anche degli eventi rivolti alla popolazione.

Fermato per un controllo aveva in casa hashish, marijuana e cocaina

Torino, Piazza Bengasi. Nei giorni scorsi, alle quattro di pomeriggio, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Moncalieri hanno fermato un’utilitaria guidata da un 26enne per un semplice controllo. A bordo i militari hanno trovato un panetto di hashish, dal peso di circa 100 grammi. Presupposto che ha fatto estendere i controlli anche a casa del giovane, scovando un piccolo “bazar”: 15 panetti di hashish (per un totale di 1,5 kg) , 56 grammi di cocaina, 44 grammi di marijuana, un bilancino elettronico e materiale per il confezionamento. Migliaia di dosi di sostanza stupefacente tolta dal mercato dello spaccio, oltre alla somma di 2.000 euro trovata in contanti e sequestrata perché ritenuta provento di spaccio.
Il 26enne è stato tratto in arresto perché gravemente indiziato di “detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente” e tradotto in carcere.

Annuncio del Papa: Pier Giorgio Frassati sarà santo

Nella tradizionale udienza del Mercoledì Papa Francesco ha annunciato che il torinese Pier Giorgio Frassati sarà proclamato Santo nel 2025 durante il Giubileo dei Giovani in programma dal 28 luglio al 3 agosto. L’annuncio della canonizzazione del giovane Pier Giorgio Frassati, ha commentato l’arcivescovo di Torino Roberto Repole sulle colonne del settimanale diocesano La Voce e il Tempo, è il più bel regalo che il Papa poteva fare a Torino in vista del Giubileo della Speranza che si apre fra poche settimane. Frassati è stato un grande testimone della Speranza cristiana: aveva fiducia nella presenza viva e fedele di Cristo fra gli uomini. Era un giovane normale, studiava, amava lo sport, la montagna, ma aveva scoperto Dio e lo cercava nella preghiera quotidiana e in un esercizio instancabile della carità, soprattutto nei confronti dei poveri. Contagiò gli amici con il suo straordinario entusiasmo e lungo tutto il Novecento ha continuato a contagiare generazioni di giovani in tutto il mondo, fino ad oggi. Sarà proclamato Santo, questo è un giorno di grande festa per la Chiesa torinese e per tutta Torino”.    fr

La grande estate partigiana, documentario all’Unione Franco Antonicelli

Si è svolta con successo all’Unione Culturale Franco Antonicelli di Torino la presentazione del documentario La grande estate partigiana. Estate 1944: dalla formazione delle prime bande alle repubbliche partigiane, la storia di un’Italia che sceglie di resistere.

All’iniziativa, promossa dalla sezione Anpi Eusebio Giambone, hanno preso parte il regista Marzio Bartolucci e gli autori, la giornalista Arianna Giannini Tomà e Andrea Pozzetta, responsabile scientifico del Centro di documentazione della Casa della Resistenza di Verbania Fondotoce. Il docufilm offre uno sguardo approfondito e non convenzionale sull’estate del 1944, un periodo cruciale nella storia dell’Italia, caratterizzato dall’emergere di numerose zone libere nel Centro-Nord, occupate dalle formazioni partigiane.

Tra le più importanti vanno ricordate le cosiddette repubbliche partigiane dell’Ossola, della Carnia, di Montefiorino, dell’Alto Monferrato e della città di Alba. Attraverso un mosaico di testimonianze, filmati d’epoca e fotografie, accompagnate dalle interviste a ricercatori e storici come Antonella Braga, Mirco Carrattieri, Chiara Colombini, Andrea Pozzetta e Santo Peli il film ricostruisce una delle fasi cruciali della lotta di Liberazione mettendo in luce l’esperienza di queste zone libere, vere e proprie anticipazioni di una democrazia che si affermò con la sconfitta del nazifascismo ottant’anni fa. La sezione dell’Anpi, dopo aver partecipato attivamente al crowdfunding per la realizzazione del documentario, lo metterà a disposizione di alcuni istituti scolastici superiori come materiale didattico di approfondimento storico.

M.Tr.

Carceri, nuove tensioni

Ancora alta tensione in un carcere del PIEMONTE, ancora una situazione di pericolo vissuta nella Casa circondariale di Vercelli. Su quanto è avvenuto nella giornata di  martedì, riferisce Vincete Santilli, segretario per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “Ieri sera, un gruppo di detenuti del 3 “E” e del 4 “E” piano detentivo, durante la fase di chiusura, rifiutavano il rientro nelle celle, protestando per il malfunzionamento dei caloriferi e degli infissi malridotti. I detenuti facinorosi, principalmente stranieri, hanno iniziato una vera e propria protesta rumorosa con battitura dei blindi, incendi di coperte e lenzuola e rottura di plafoniere e telecamere, tavoli e sgabelli. A seguito dell’incendio e della rottura del sistema di illuminazione si innescava un corto circuito che causava un blackout. Altri detenuti hanno messo fuori uso tutte le telecamere e le plafoniere presenti in Sezione, mentre un poliziotto, intervenuto per tentare di stemperare la crescente tensione, veniva affrontato da uno dei ristretti che, con fare minaccioso, gli lanciava un secchio presumibilmente di acqua bollente addosso”. Il sindacalista denuncia che la situazione si è ulteriormente aggravata quando “altri ristretti hanno iniziato a far esplodere varie bombolette e con l’utilizzo di una branda a modi ariete iniziavano a sfondare il muro di cella, creandone un vero e proprio buco che permetteva ai detenuti fuori uscire”. Altri provocavano un incendio e questo è stato il prologo dell’intervento del personale del reparto che, con i supporti inviati dall’UST, iniziavano le operazioni di ripristino dell’ordine e della sicurezza, concluse verso le 23.00. Ancora una volta, solo grazie al personale di polizia penitenziaria di Vercelli e dopo ore di alta tensione, si è ripristinato l’ordine e la sicurezza all’interno dell’istituto”.
 “Ormai quello che quotidianamente accade negli Istituti del Distretto penitenziario piemontese e ligure non fa più notizia”, conclude Santilli. “Le aggressioni che avvengono pressochè quotidianamente ai danni del personale di Polizia che presta servizio nelle varie carceri sono il simbolo di una gestione fallimentare dell’Amministrazione Penitenziaria del Piemonte. Il SAPPE denuncia ormai da tempo la situazione insostenibile delle carceri regionali, ma chi dovrebbe intervenire e tutelare continua a tacere ed a restare inerme. Mai udito un silenzio così assordante da parte di questa Amministrazione Penitenziaria!”
“La situazione penitenziaria è sempre più critica” – commenta il Segretario Generale del SAPPE, Donato Capece, che ribadisce: “Quanto avvenuto testimonia che il sistema della sicurezza nelle carceri italiane non è adeguato alle esigenze attuali per cui è necessario intervenire. Chiediamo all’Amministrazione penitenziaria di adottare ogni utile iniziativa affinché i detenuti vengano puniti in maniera esemplare, con l’applicazione dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario che prevede particolari restrizioni, per coloro che mettono in crisi l’ordine e la sicurezza degli istituti penitenziari”. 
“Continuiamo altresì a chiedere che vengano previste adeguate strutture sul territorio nazionale, ove i detenuti violenti possano scontare la pena in regime chiuso, fino a quando non comprendono che devono rispettare le regole e soprattutto la polizia penitenziaria e tutti gli altri operatori”, prosegue il leader del SAPPE, che fa appello ai Sottosegretari alla Giustizia Andrea Delmastro ed Andrea Ostellari per un incontro urgente “al fine di ristabilire subito regole efficaci per garantire ordine e sicurezza, attuando davvero quella tolleranza zero verso quei detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta!”.

Chirurgia vertebrale, convegno al Cto

Sabato 23 novembre evento “La patologia degenerativa del rachide lombare”
Sabato 23 novembre 2024 dalle ore 8,30 alle ore 17,30, presso l’Aula Magna dell’ospedale Cto di Torino (via Zuretti 29), si terrà l’evento “La patologia degenerativa del rachide lombare”, presieduto dal dottor Giosué Gargiulo con responsabile scientifico il dottor Massimo Girardo. Organizzata in collaborazione con la Società Italiana di Chirurgia vertebrale, con il gruppo Italiano Scoliosi e con la Società Ortopedici TraumatologiOspedalieri del Piemonte, sarà una giornata dedicata alla chirurgia vertebrale. In particolare alla patologia degenerativa lombare, di frequente riscontro nelle attività ambulatoriali e di pronto soccorso nelle sue varie espressioni cliniche: ernia del disco, discopatia degenerativa, spondilolistesi degenerativa e scoliosi degenerativa. L’incontro avrà un indirizzo divulgativo per puntualizzare gli aspetti diagnostici e terapeutici più attuali, avvalendosi della collaborazione di chirurghi ortopedici e neurochirurghi (il professor Diego Garbossa), che operano in Piemonte e Valle d’Aosta.