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La droga nel lavello. Ma il cane Jackie la fiuta

Torino, droga nascosta in un sottofondo del lavello della cucina, carabinieri arrestano pusher e chiudono centrale di spaccio
Cane Jackie fiuta oltre 1 kg di marijuana, hashish e cocaina

Torino, 15 luglio La droga era nascosta in un sottofondo del lavello della cucina. Individuata base di spaccio a La Loggia (TO), gestita da un italiano di 25 anni. L’uomo è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. I carabinieri della Compagnia di Moncalieri, dopo aver raccolto numerose segnalazioni dei cittadini e aver osservato il gran via vai di tossicodipendenti acquirenti entrare e uscire dalla sua abitazione, hanno deciso di intervenire. Con l’ausilio di un cane antidroga, i militari dell’Arma hanno fatto irruzione in casa del giovane, dove hanno trovato, grazie al fiuto del cane Jackie, nascosti in un sottofondo del lavello della cucina, circa 1 chilogrammo di hashish, 100 grammi di marijuana, 6 dosi di cocaina, già pronte per la distribuzione, oltre alla somma di 5500 euro in contanti, provento delle attività di spaccio, e vario materiale utilizzato per il confezionamento in dosi della sostanza.

(foto archivio)

Ridotta la pena per omicidio all’uomo che investì i motociclisti

 La Corte d’Assise d’Appello di Milano ha ridotto a 14 anni e 4 mesi  la condanna per Maurizio De Giulio

L’elettricista  nel 2017 a Condove, a seguito di una lite avvenuta in strada, inseguì e urtò una moto provocando la morte della 27enne Elisa Ferrero e il ferimento del fidanzato, Matteo Penna, di 33 anni.

Gli sono state riconosciute le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti, ma è stata confermata l’accusa di omicidio volontario.

La squadra volante arresta cinque pusher

Sono 5 i pusher arrestati nell’ultimo week end dagli agenti della Polizia di Stato. 

Gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato un giovane senegalese in corso Galileo Ferraris mentre personale del Commissariato Dora Vanchiglia ha fermato un venticinquenne gambiano nei pressi del ponte Mosca. Ancora un arresto del Commissariato Centro e due quelli del Commissariato Barriera Milano.

In particolare, un cittadino gabonese di 31 anni è stato arrestato dagli agenti del Commissariato Centro dopo aver ceduto stupefacente in piazza Paleocapa e piazza Carlo Felice. Nonostante lo straniero si fosse dileguato, i poliziotti lo hanno rintracciato trovandolo mentre stava cedendo nuovamente stupefacente, in via Belfiore nei pressi di un’attività commerciale. Nel frattempo, l’uomo aveva anche cambiato maglietta per far evitare di essere rintracciato. Le unità cinofile intervenute successivamente hanno trovato, occultati sotto lo spazzolone del bagno dell’esercizio, due calzini contenenti 104 involucri tra eroina e cocaina, nascosti lì dal cittadino gabonese all’insaputa del titolare dell’esercizio.

Gli agenti del Commissariato Barriera Milano, invece, nella notte di domenica, transitando in corso Novara, hanno notato, un cittadino senegalese di 31 anni, già noto ai poliziotti, all’interno di un taxi fermo. Quando la volante si è avvicinata, gli agenti lo hanno visto armeggiare. Una volta sottoposto a controllo, lo straniero ha spintonato e colpito più volte gli agenti. Nonostante la resistenza opposta dall’uomo, gli agenti sono riusciti a metterlo in sicurezza. Nel corso della perquisizione, i poliziotti hanno rinvenuto due involucri contenenti cocaina in pietra per un peso complessivo superiore ai 50 grammi. Il trentunenne è stato tratto in arresto per spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza,  lesioni e danneggiamento per aver rotto l’orologio a uno dei poliziotti

Stacca il rubinetto del gas per le troppe spese e minaccia moglie e figlio

Li chiude fuori di casa dopo un “taglio delle forniture”

Nel tardo pomeriggio di sabato scorso una donna si presenta in Questura per denunciare il marito, dopo essere stata minacciata di morte insieme al figlio minore. La vittima inizia a raccontare ai poliziotti anni di vessazioni corroborate anche da una serie di azioni violente, che nel tempo hanno generato nel resto della famiglia un profondo stato di ansia e timore. 

Quel pomeriggio l’uomo, un cittadino straniero di 54 anni, infastidito, a suo dire, dall’eccessivo consumo di gas e corrente elettrica in casa, dapprima inveisce violentemente contro la moglie, per poi staccare il rubinetto generale del gas al fine di impedirle di preparare la cena al figlio. La donna cerca allora di fermare il cinquantaquattrenne, che però con una forte spinta, la fa cadere contro il ventilatore, provocandole delle escoriazioni sul braccio destro. Al termine dell’aggressione lo straniero lascia l’appartamento, minacciando che al suo rientro avrebbe disattivato anche la corrente.

Formalizzata la denuncia, la vittima, tornando alla propria abitazione in zona San Donato, scopre, insieme al figlio, di essere stata chiusa fuori casa. Il cinquantaquattrenne aveva lasciato appositamente la chiave inserita dall’interno. Allertato il 112 NUE, gli agenti, dopo vari tentativi, riescono ad accedere all’interno. Alla vista degli operatori, lo straniero torna nuovamente a minacciare moglie e figlio, per aver chiamato la Polizia. Nel frattempo, l’uomo aveva anche tagliato il cavo di alimentazione del forno a microonde.

L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia.

La Corte d’Appello condanna Morano. Assolto per due capi d’accusa

La  Corte d’Appello ha condannato  Alberto Morano, notaio e consigliere comunale a Torino, per una vicenda legata alla cosiddetta “guerra delle discoteche” del 2016. In primo grado Morano era stato assolto. Ora i giudici gli hanno inflitto una pena di 2 anni e 4 mesi. Il notaio è stato assolto per due capi d’accusa e il terzo è stato derubricato.

Il centro estivo era tutto abusivo senza norme igieniche per i bimbi

I bambini si muovevano all’interno di un maneggio tra alimenti di dubbia provenienza e condizioni igieniche precarie.

Questa la situazione che si è presentata agli occhi della Guardia di Finanza di Torino, intervenuta la scorsa giornata all’interno di un maneggio di San Gillio, comune del Torinese, dove al suo interno il titolare aveva allestito un vero e proprio centro estivo per ragazzini di età compresa tra i dieci e i dodici anni.

I Finanzieri della Compagnia di Susa, che hanno condotto l’intervento in collaborazione con il personale dell’ASL TO3, hanno riscontrato irregolarità su tutti i fronti.

Sono state infatti accertate violazioni dal punto di vista urbanistico, visto che la struttura che ospitava i bambini è risultata parzialmente edificata abusivamente, senza alcuna autorizzazione e realizzata con materiali non rivestiti ed improvvisati.

Improvvisati anche i locali adibiti a cucina, rinvenuti in condizioni igieniche precarie con evidenti segni di muffa, nonché i servizi igienici, ubicati a diretto contatto con un pseudo-magazzino destinato a conservare gli alimenti. A tal proposito sono stati quaranta i chilogrammi di carne sequestrati in quanto di dubbia provenienza e privi di qualsiasi etichettatura. Lo stesso imprenditore non è stato in grado di fornire alcuna giustificazione.

All’interno dello spazio ludico, con tanto di maneggio, si alternavano alcuni ragazzi più grandi, una sorta di animatori con il compito di seguire i bambini nell’arco dell’intera giornata. Nel programma giornaliero, stilato dallo staff del centro, era incluso anche il pranzo che, in linea con il modus operandi del centro estivo, veniva somministrato ai ragazzi in assenza di una qualsivoglia autorizzazione sanitaria al fine di garantire il rispetto delle più elementari norme igieniche a tutela della salute dei più piccoli, a maggior ragione in questo periodo di emergenza sanitaria.

Pesanti le conseguenze per il titolare del maneggio, un cinquantenne torinese. L’attività ed il centro estivo sono stati chiusi per le violazioni edilizie, visto anche che la struttura edificata abusivamente, è stata tra l’altro realizzata in una zona considerata a rischio sismico.

L’uomo rischia sanzioni sino a 25.000 euro per le gravi irregolarità legate alla conservazione degli alimenti ed alla somministrazione del cibo ai ragazzi ospiti del maneggio.

Controlli sui treni, oltre tremila persone identificate

17 persone indagate, 3.246 identificate, e di cui 939 stranieri, 222 minori e 671 con precedenti di Polizia.

49 veicoli controllati, 281 le pattuglie impegnate per la vigilanza delle stazioni e 14 in abiti civili per attività antiborseggio per contrastare i furti in danno ai viaggiatori. 27 i servizi lungo linea e 19 di Ordine Pubblico: questi i risultati dell’attività settimanale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta. 

In particolare, ad Asti, un quarantatreenne italiano, è stato denunciato dalla Polizia Ferroviaria per atti osceni in luogo pubblico. L’uomo è stato sorpreso a masturbarsi a bordo di un treno proveniente da Torino  ed in  arrivo alla Stazione di Asti.

Ad Alessandria, la Polizia Ferroviaria ha denunciato una ventiquattrenne italiana per truffa a mezzo di varie carte di credito prepagate e, a seguito di un’accurata indagine, due cittadini nigeriani resisi responsabili di rapina nei confronti di un loro concittadino.

Un cittadino rumeno è stato denunciato a Domodossola, in quanto responsabile dell’incidente ferroviario avvenuto sulla linea ferroviaria Novara-Domodossola presso un passaggio a livello sito nel Comune di Ornavasso (VB). L’autocarro guidato dall’uomo è  stato investito da un treno merci in transito, poiché rimasto chiuso fra le sbarre del passaggio a livello. L’autista è riuscito a mettersi in salvo, senza però riuscire a rimuovere il mezzo, causando lo scontro.

Rapina in branco, vittime due minori. Tre persone arrestate

Nei giorni scorsi gli agenti della Squadra Volante vengono inviati nei pressi della fermata Massaua dove un gruppo di giovani ha aggredito dei minori. Giunti sul posto gli agenti trovano un folto capannello di ragazzi, circa una trentina.

Dai racconti emerge che poco prima, un gruppetto di tre amici si trovava nei pressi di via Val Lagarina quando veniva raggiunto da un gruppo di una trentina di ragazzi che li costringono a spostarsi nei giardini “Venchi Unica”. Qui, il gruppo accerchia una delle vittime, un quindicenne. In particolare in tre, un ventenne, una diciassettenne e un sedicenne, con il supporto di altri componenti del branco, lo minacciano e si impossessano di un orologio e di un paio di airpods. La vittima si dà alla fuga in direzione di piazza Massaua dove, però, insieme a un suo amico vengono raggiunti dagli aggressori che li fanno entrare all’interno dell’ascensore della metro dove vengono nuovamente colpiti. All’arrivo della Squadra Volante il minore racconta l’accaduto, gli agenti fermano i tre aggressori che vengono tratti in arresto per rapina. Il maggiorenne del gruppo viene anche sanzionato amministrativamente per il possesso di sostanza stupefacente, mentre la diciasettenne viene denunciata per il possesso di un coltello.

Un altro diciasettenne, inoltre, viene denunciato in stato di libertà per ricettazione. Al giovane uno dei tre rapinatori aveva consegnato l’orologio rubato alla vittima. Al termine dell’intervento, tutta la refurtiva è stata consegnata al legittimo proprietario.

Con Wizz Air in volo verso Tirana e San Pietroburgo

La compagnia continua a investire sull’Aeroporto di Torino

Wizz Air, la principale compagnia low cost dell’Europa Centro-orientale, annuncia oggi l’espansione del proprio network da Torino con una nuova ski route da e per San Pietroburgo. I voli saranno operati dal 19 dicembre 2020 ogni sabato fino a marzo 2021, con tariffe a partire da 19,99 euro* e biglietti in vendita sin da oggi.

La programmazione prevede partenza da San Pietroburgo alle ore 14:35 e arrivo a Torino alle ore 16:10; la partenza da Torino è invece prevista alle ore 16:40, con arrivo nella destinazione russa alle ore 21:55.

Il collegamento è pensato in ottica incoming per il target degli sciatori e contribuirà ad aumentare il numero di appassionati di sport invernali provenienti dal mercato russo, che raggiungono le destinazioni sciistiche delle Alpi del Nord Ovest. Il nuovo volo sarà a disposizione anche dei piemontesi che decideranno di cogliere questa opportunità del servizio diretto su San Pietroburgo per visitare una destinazione dal consolidato appeal turistico.

“Siamo molto soddisfatti dell’avvio della nuova rotta annunciata da Wizz Air da e per San Pietroburgo – ha commentato Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport -: un ottimo segnale di ripartenza per la stagione invernale 2020-2021”.

Aumentano così le novità di Wizz Air da Torino: il prossimo 16 luglio debutterà infatti la nuova rotta per Tirana, mentre il 3 agosto prenderà il via il nuovo collegamento per Iasi. Nella stagione invernale 2020-2021 saranno dunque 7 le destinazioni del network Wizz Air da Torino Airport: oltre a San Pietroburgo, Tirana e Iasi, il vettore collegherà il Piemonte anche con Chisinau (in Moldova), Bacau e Bucarest (in Romania), e per la winter Varsavia (in Polonia).

Il dottor Julio Guerra Izquierdo è cittadino onorario di Torino

Julio Guerra Izquierdo, il capo missione della Brigada medica volontaria Henry Reeve di Cuba in servizio dal 13 aprile all’interno del Covid Hospital, allestito alle OGR di via Borsellino, è cittadino onorario di Torino.

Una cerimonia ospitata stamane nella Sala Rossa di Palazzo civico ha suggellato la decisione del Consiglio comunale che durante la seduta di ieri pomeriggio ha votato all’unanimità il conferimento dell’onorificenza al medico cubano.

Nell’introdurre la cerimonia, Francesco Sicari, presidente del Consiglio comunale di Torino, ha detto che la parola grazie mantiene lo stesso significato in tutto il mondo e afferma che racchiude il ringraziamento per Julio Guerra Izquierdo e la Brigada Henry Reeve per il lavoro presso il Covid Hospital delle Ogr. Un ringraziamento per i meriti conseguiti con il coraggio, l’altruismo, l’umanità dimostrati e l’impegno profuso per la popolazione torinese e l’Italia intera. Sicari ha poi sottolineato che nei momenti di difficoltà si deve mettere da parte ogni divisione per lavorare insieme nello spirito di in un’unica grande comunità.

Ha preso poi la parola Jose Carlos Rodriguez Ruiz, ambasciatore di Cuba in Italia (accompagnato dall’ex Consigliere comunale e presidente dell’Aicec, Michele Curto) che ha sottolineato l’emozione dei momenti vissuti e l’orgoglio dei medici cubani arrivati a Torino per offrire aiuto. Ha ricordato l’amicizia che lega Cuba e l’Italia “e che mi auguro diventi sempre più forte”. Il Covid ci ha fatto capire che questo mondo è fragile e – ha concluso l’ambasciatore – per questo si deve puntare  sempre più sulla solidarietà.

Una testimonianza dei medici italiani che hanno lavorato a fianco dell’equipe cubano nella struttura allestita alle Ogr è stata portata da Alessandro Martini, Alessandro De Prado e Alessandra Monzeglio che hanno espresso affetto e riconoscenza nei confronti di tutti i componenti della squadra medica cubana (“sono arrivati come colleghi e ora partono come amici”). I medici italiani hanno rivolto un pensiero ai colleghi scomparsi negli ultimi mesi nell’adempimento del servizio per fronteggiare il virus.

Non è mancata la testimonianza della sindaca Chiara Appendino che ha ricordato l’arrivo del gruppo cubano all’aeroporto di Caselle lo scorso aprile, nel pieno dell’emergenza sanitaria: “Quella mattina quando siete scesi dall’aereo, nonostante la paura collettiva si respirava speranza, una speranza degli stessi colori della nostra e della vostra bandiera, simboli diventati reali”. Oggi è la festa di Julio Guerra Izquierdo e della Brigada Henry Reeve ha detto la sindaca, esprimendo gratitudine nei loro confronti “per una prova di solidarietà che Torino non dimenticherà mai”.

Dopo la consegna dell’onorificenza al dottor Izquierdo (vedi foto allegata), il neo cittadino onorario ha preso la parola per ricordare i momenti più intensi dell’esperienza torinese. Il medico ha ricordato l’organizzazione della sanità a Cuba: “siamo alla pari con il servizio reso dai Paesi più evoluti in assoluto” – ha spiegato, ricordando in particolare le quaranta Brigate cubane che stanno sfidando il Covid in trenta Paesi nel mondo. “Il riconoscimento conferito attraverso la mia persona simboleggia la profonda amicizia fra Italia e Cuba e tra Torino e Cuba. Grazie per averci permesso di stare con voi – ha concluso – questi mesi non li dimenticheremo mai”.

Al termine della cerimonia la delegazione cubana, le autorità, la sindaca e il presidente del Consiglio comunale sono scesi in piazza Palazzo di Città per una foto di gruppo (in allegato) a ricordo della giornata di festa.