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Senza biglietto aggredisce un controllore GTT e lo manda all’ospedale

L’aggressione  sul bus 18. Straniero denunciato dai Carabinieri.

Ieri sera i carabinieri della Stazione di Torino Lingotto hanno denunciato uno straniero 21enne che all’interno del bus linea n.18 della GTT ha aggredito il controllore dell’azienda trasporti, allo scopo di sottrarsi alla richiesta di esibire il proprio titolo di viaggio. La vittima è caduta a erra e ha riportato lesioni per “policontusione a seguito di aggressione” giudicate guaribili in 15 giorni dai sanitari dell’ospedale Mauriziano.

Alluvione, il capo della protezione civile ha incontrato i sindaci

I danni quantificati sono importanti, ma credibili. Saremo tempestivi”

Sopralluogo ieri in Piemonte del capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, che ha sorvolato in elicottero i luoghi del Piemonte colpiti dall’alluvione del 2-3 ottobre e incontrato i sindaci del territorio.

“La Regione Piemonte ha dimostrato in una situazione in cui era gravemente colpita di riuscire con le proprie forze a reagire e intervenire – ha sottolineato Borrelli – I danni che avete quantificato sono importanti, ma sono credibili”.

Prima tappa ad Omegna (Vco) accompagnato dall’assessore alla Protezione civile, Infrastrutture e Trasporti Marco Gabusi, poi sorvolo in elicottero di Varallo (Vc) e Romagnano Sesia (No), altro sopralluogo in Valle Cervo (Bi) insieme al ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, incontro con i sindaci delle province di Biella, Vercelli, Novara e Verbano-Cusio-Ossola presso l’aeroporto di Biella, riunione a Limone Piemonte (Cn) con le amministrazioni locali ed infine, con il ministro alla Pubblica amministrazione Fabiana Dadone, sorvolo dell’Alta Val Tanaro (Garessio e Ceva) per concludere ad Alba con il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il vicepresidente della Regione Fabio Carosso, il presidente della Provincia di Cuneo Federico Borgna, i commissari dell’Unità di Crisi Vincenzo Coccolo e Antonio Rinaudo e i sindaci del Basso Piemonte e della provincia di Torino.

La prossima settimana i tecnici del Dipartimento nazionale di Protezione civile saranno in Piemonte per verificare con gli enti locali le diverse esigenze.

Borrelli ha anche annunciato che, dopo la prima fase emergenziale relativa alle spese sostenute per i soccorsi, l’assistenza alla popolazione e le prime urgenze, il presidente della Regione Cirio – che sarà commissario delegato – provvederà con la sua struttura a realizzare in 90 giorni una ricognizione dei fabbisogni della fase 2.

“Vi posso assicurare – ha concluso Borrelli – che saremo il più tempestivi possibile in accordo con la Regione. Se riusciremo porteremo in Consiglio dei Ministri la dichiarazione di stato di emergenza già la settimana prossima, altrimenti andremo a quella dopo. Di questo vi chiedo già scusa preventivamente, ma abbiamo iniziato dal Piemonte e adesso andremo in Liguria e Valle d’Aosta e la vastità del territorio richiede verifiche puntuali”.

“Quando ho chiesto un miliardo di euro qualcuno a Roma ha sorriso, ma non si sorride di fronte ai danni che reclama il Piemonte – ha sottolineato il presidente Cirio – Il Piemonte oggi ha bisogno dello Stato e se scriviamo un miliardo è perché siamo certi dell’entità dei danni, perché facciamo le cose seriamente. Sono soldi dei piemontesi che devono ritornare sul territorio”.

Nel corso di questa due giorni di incontri in Piemonte, ieri il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia si è detto disposto a valutare la nomina del commissario per il ripristino del Tenda, mentre il ministro per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone ha annunciato di aver chiesto che nella prossima manovra finanziaria vengano introdotte semplificazioni burocratiche per la pulizia degli alvei dei fiumi e per le opere contro il dissesto idrogeologico, essendo importante la velocità con la quale si riescono a fare gli atti necessari per realizzare gli interventi.

La prossima settimana invece la Regione porterà la ricostruzione del Piemonte alluvionato anche all’attenzione dell’Unione Europea: lunedì e martedì il presidente Cirio sarà a Bruxelles per incontrare i commissari al Bilancio, Johannes Hahn, e all’Economia, Paolo Gentiloni, ai quali chiederà l’attivazione del Fondo di Solidarietà Europeo, per accedere al quale farà da capofila anche per la Liguria e le francesi Rodano Alpi e Provenza-Alpi-Costa Azzurra, in modo da mettere insieme le aree confinanti colpite.

Auto contro dehors lo distrugge. Ferita la donna alla guida

Ieri sera un’Alfa Mito è finita  contro il dehors della gelateria di corso De Gasperi, angolo corso Einaudi, alla Crocetta.
La  donna alla guida è rimasta ferita e il dehors (per fortuna senza clienti in quel momento) è andato distrutto.
Sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e i soccorsi del 118.

Controlli intensificati nel weekend per il rispetto dell’uso delle mascherine

I controlli delle forze dell’ordine per evitare gli assembramenti saranno intensificati nel fine settimana anche a Torino,  affinché si rispettata la normativa sull’utilizzo delle mascherine anti Covid 19.

Per la concreta attuazione delle misure una nota della Prefettura spiega che “appare indispensabile e prioritaria un’azione di sensibilizzazione del senso civico della popolazione, richiamando i cittadini a comportamenti responsabili, con particolare riguardo al corretto utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie“.

Torino non è una città per disabili?

Queste foto scattate nel centro di Torino testimoniano come la mancanza di educazione civica viaggia a braccetto con la mancanza d’educazione stradale.

Strade dissestate, marciapiedi coi buchi,tram vecchi non a norma con gradini per salire,rendono la vita difficile alle tante persone con diversa abilità motoria e non.Un’amministrazione comunale efficiente e premurosa non dovrebbe permettere che accadano queste situazioni. Più  telecamere di sorveglianza, multe salate a chi parcheggia in malo modo bici, moto e monopattini sui marciapiedi. Ricordiamoci sempre che una città vivibile è un diritto che spetta a tutti!

Vincenzo Grassano

“Macachi liberi” portano maxi assegno all’Universita’

Riceviamo e pubblichiamo / Nella mattinata del 9 ottobre alcuni attivisti del Coordinamento Macachi Liberi sono entrati all’interno della sede dell’Università di Torino di via Po 17 per cercare di consegnare al rettore Stefano Geuna un maxi assegno di due milioni di euro.

L’azione è stata organizzata in collaborazione con Animalisti Italiani, che a Roma sono impegnati, nella stessa giornata, in una manifestazione davanti al Ministero della Salute, con lo stesso maxi assegno. Entrambe le azioni sono le ultime di una lunga serie di presidi di protesta per salvare i sei macachi rinchiusi negli stabulari dell’Università di Parma per l’esperimento denominato “light-up”, avviato e fortemente voluto da Marco Tamietto, docente dell’Università di Torino e da essa ampiamente sostenuto.
Gli attivisti hanno cercato di consegnare simbolicamente un assegno al rettore, per evidenziare lo spreco di due milioni di fondi pubblici regalati a una “ricerca” inutile e per chiedere simbolicamente la Libertà dei 6 macachi rinchiusi.
Come già ampiamente sostenuto, non solo dagli animalisti, ma anche da scienziati contro la sperimentazione animale, lo studio di Tamietto non è che una replica di quanto già effettuato da oltre 50 anni, sempre sui macachi e sempre senza alcun risultato valido per la salute umana.
Gli animalisti e tutti coloro che hanno a cuore la tutela della Vita chiedono con forza di destinare questi e i successivi fondi alla ricerca che non preveda più l’uso di animali, l’unica che può essere considerata sicura, realmente predittiva, efficace ed etica. L’unica che può essere apostrofata come “veramente scientifica”.


Coordinamento Macachi Liberi
Animalisti Italiani

“Made in Italy” africano. Le Fiamme gialle sequestrano sette tonnellate di cibo e prodotti contraffatti

Saponette come terapia per la cura della “Scabbia”, alimenti spacciati come “Made in Italy” ma in realtà coltivati in Africa, farine miscelate con ingredienti sconosciuti e venduti come cereali di pregio; ma anche un laboratorio clandestino per la preparazione ed il confezionamento del pesce realizzato all’interno di una toilette.

Una frode commerciale, quella scoperta dalla Guardia di Finanza di Torino nel corso di un intervento che ha visto coinvolto un market nel quartiere di Porta Palazzo nel capoluogo piemontese.

“Farine e Semole” con ingredienti di ogni tipo e non indicati in etichetta, “Rotture di Riso” miscelate e vendute come cereali di pregio; ma anche numerosi alimenti riportanti il  “tricolore”, simbolo del Made in Italy”, ma che in realtà, come ricostruito dai Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego, coltivate in Africa da dove prevenivano.

Rinvenuti anche una montagna di crostacei tritati e pronti per essere venduti come derivati del pesce. Prodotti ittici, questi ultimi, che il proprietario del market acquistava e confezionava in una sorta di laboratorio clandestino improvvisato, realizzato all’interno di una toilette adiacente allo store.

Al momento delle perquisizioni i Finanzieri hanno trovato un dipendente di origini Ghanesi, privo di qualsiasi abilitazione o certificazione, intento al taglio ed al confezionamento di tranci di pesce utilizzando una sega a nastro priva di ogni sistema di sicurezza. Rinvenuti nell’occasione, oltre 200 chilogrammi di pesce in cattivo stato di conservazione.

Nel corso dell’intervento i finanzieri hanno inoltre sequestrato centinaia di saponette che, a detta del rivenditore, servivano come terapia per la cura della “Scabbia”. Le saponette, dal misterioso valore medicale e quindi precariamente risolutive contro la patologia contagiosa, se non addirittura pericolose data la composizione ignota, erano di fatto prodotte in Africa e importate illegalmente in Italia per poter essere vendute in circuiti clandestini.

Trasversale la truffa ideata dall’imprenditore: tra sacchi di riso e cereali di dubbia composizione, i finanzieri hanno anche rinvenuto accessori d’abbigliamento con marchio contraffatto, di note case di moda italiana, pronti per essere venduti.

Oltre 7 le tonnellate di prodotti alimentari sequestrate e centinaia gli articoli contraffatti cautelati.

Tre le persone denunciate alla Procura della Repubblica di Torino, che ha coordinato le indagini. Per loro le accuse vanno dalla frode in commercio alla vendita di articoli con marchi contraffatti dall’omissione di cautele contro gli infortuni sul lavoro alla ricettazione.

 

Dalla Guardia di Finanza di Torino lanciano un appello ai consumatori al fine di porre l’attenzione su questi fenomeni che quotidianamente, non solo rafforzano i mercati illegali, ma di converso, si palesano quale strumento di continua messa in pericolo e danno, per l’integrità dei consumatori, delle imprese e per l’economia pubblica.

 

L’efficace operazione, rientra nel quadro delle attività svolte dalla Guardia di Finanza quale organo di Polizia Economico Finanziaria a contrasto dei fenomeni distorsivi del mercato.

In quel bar troppi pregiudicati: chiuso per dieci giorni

Rimarrà chiuso  per dieci giorni un bar Delle Vallette frequentato da pregiudicati

La decisione del questore riguarda un locale in via dei Mughetti 15/A. A seguito di diversi controlli effettuati dalla polizia, già a partire da giugno, sono  stati identificati all’interno del bar al uni clienti con pregiudizio per reati contro il patrimonio e la pubblica amministrazione, in materia di stupefacenti, di armi e immigrazione.

Gambizzati i titolari di una pizzeria

Sono stati  feriti a colpi di pistola ieri sera davanti alla loro  pizzeria “7 Rosso”a Castellamonte

Si tratta del proprietario del locale e del fratello, residenti a Feletto, un paese vicino. A sparare qualcuno che li ha attesi e dopo aver fatto fuoco è fuggito.  I carabinieri stanno svolgendo le indagini prendendo in considerazione la pista del racket o dell’usura. I due fratelli  sono stati colpiti alle gambe e sono stati soccorsi dal 118 e trasportati al Cto.

Mascherine obbligatorie: cosa c’è da sapere

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo decreto legge che proroga lo stato d’emergenza fino al 31 Gennaio 2021.

Mascherina obbligatoria all’aperto se si è vicini a persone non conviventi; Mascherina obbligatoria in tutti i luoghi chiusi (non solo quelli aperti al pubblico), tranne che nella propria abitazione.
Nel testo del decreto approvato dal consiglio dei ministri che sarà in vigore subito dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale viene specificato che sono esclusi dall’obbligo di indossare la mascherina i soggetti durante l’attività sportiva.
Le multe andranno da 400 euro a 1000 euro per chi non rispetti le limitazioni imposte dalle regole anti contagio. Chi ha contratto il Covid ma non rispetta la quarantena può incorrere in una sanzione penale con l’arresto da 3 a 18 mesi, oltre che in un’ammenda da 500 a 5.000 euro.

Vincenzo Grassano