CRONACA- Pagina 1542

Il Comune: si lavora per la proroga della validità dei documenti

“Stiamo agendo perché siano prorogate le scadenze dei documenti per dodici mesi”. Lo ha dichiarato l’assessore comunale con delega ai Servizi Civici, Sergio Rolando, rispondendo ad una richiesta di comunicazioni avanzata dal consigliere Francesco Tresso (Lista civica per Torino), relativa agli inconvenienti che si sono verificati presso l’anagrafe centrale, nei primi giorni della Fase 2 dell’emergenza sanitaria.

Rolando ha sottolineato come molte persone si siano rivolte agli uffici anagrafici pur non avendo la necessaria preventiva prenotazione.

Giovedì scorso, 170 persone che si sono presentate senza prenotazioni, hanno fornito i propri recapiti e saranno ricontattate per un appuntamento. La stessa cosa è accaduta venerdì.

Ieri, ha sottolineato l’assessore, l’anagrafe di via della Consolata ha riaperto solo per coloro che disponevano della prenotazione.

Inoltre, è stata predisposta la presenza di un camper della protezione civile per dare informazioni, così come è stato potenziato un call center.

A Settimo mascherina obbligatoria anche all’aperto

Bisogna ridurre al minimo il rischio di contagio e molti comportamenti a cui abbiamo assistito in questi giorni sono pericolosi.

Sono le premesse che hanno indotto il Comune di Settimo Torinese a introdurre l’uso obbligatorio della mascherina.

“Non siamo al ‘liberi tutti’: la leggerezza con cui qualcuno infrange le regole di distanziamento sociale rappresenta un rischio per tutti”. Così  il Comune della cittadina di  oltre 46mila abitanti alle porte di Torino, che ha deciso di estendere anche all’aperto l’obbligo di mascherina. Questa si dovrà   indossare coprendo naso e bocca sempre e ovunque vi sia un contatto a meno di due metri con persone non conviventi. L’obbligo vige anche nei luoghi privati aperti al pubblico.

Maltrattamenti, piaga sociale: due arresti dei carabinieri nelle ultime 24 ore

Altri drammatici episodi di cronaca dopo quelli verificatisi nelle scorse settimane nel Torinese

Condove

 Ha aggredito e picchiato la convivente al culmine di un litigio. A Condove, i carabinieri della Stazione hanno arrestato un italiano, di 37 anni, per maltrattamenti. I militari sono intervenuti dopo una segnalazione al 112, per una lite in famiglia. È stata la stessa vittima, una ragazza romena di 35 anni, a chiamare i carabinieri per denunciare il marito violento.
L’uomo è stato arrestato. La moglie presentava varie ecchimosi sul collo, mani e sulla schiena.

Moncalieri

Ha picchiato e umiliato la moglie davanti ai figli minorenni. E’ accaduto a Moncalieri.  Un commerciante italiano di 43 anni è stato arrestato per maltrattamenti.
La vittima, una donna peruviana di 33 anni, ha chiamato il 112 per denunciare il marito violento. I carabinieri sono arrivati immediatamente e hanno sorpreso la coppia che litigava. La donna ha dichiarato ai militare dell’Arma che le violenze fisiche e psicologiche duravano ormai da molto tempo, sempre alla presenza dei loro figli di 1 e 6 anni.

Dieci arrestati, vasta operazione anticrimine. Nove percepiscono reddito di cittadinanza

Coinvolto anche il Piemonte
Sono in corso dall’alba di oggi le attività che hanno portato al culmine dell’operazione “FeuDora”, indirizzata a contrastare lo spaccio di droghe pesanti in Valle d’Aosta.

Su ordine del Tribunale di Aosta, nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica, oltre 70 Fiamme Gialle stanno eseguendo 10 arresti e circa 20 perquisizioni fra Valle d’Aosta, Piemonte e Calabria. Nove dei soggetti arrestati percepiscono il reddito di cittadinanza.
I dettagli dell’indagine verranno forniti nel corso di una conferenza stampa, che si terrà alle ore 11:00 presso la sala conferenze del Comando Regionale Valle d’Aosta della Guardia di Finanza, alla presenza del Comandante Regionale della Guardia di Finanza, Gen. B. Raffaele Ditroia, e del Comandante del Gruppo Aosta, Ten. Col. Francesco Caracciolo.

Troppa folla per le Frecce, la sindaca va al tavolo di sicurezza

La sindaca Chiara Appendino porterà all’attenzione del  tavolo di pubblica sicurezza la questione degli assembramenti che si sono formati nel pomeriggio di ieri, in diversi punti di Torino, in particolare in piazza Vittorio  per assistere al passaggio delle Frecce Tricolori.

“Sono più che felice di complimentarmi con i torinesi e riconoscere l’impegno, loro e di noi come Istituzioni, quando le cose funzionano – scrive su Fb la prima cittadina -. Ma questo non è stato il caso: porterò questa situazione al tavolo di pubblica sicurezza”.

Senzatetto, emergenza nell’emergenza

Il Consiglio comunale ha discusso ieri pomeriggio sul tema della gestione delle persone senza fissa dimora in questo periodo di emergenza sanitaria. La vicesindaca Sonia Schellino ha risposto a un’interpellanza generale sottoscritta da otto consiglieri comunali di minoranza (primo firmatario, Aldo Curatella, gruppo misto di minoranza).

Schellino ha ricordato come il trasferimento dei soggetti da piazza palazzo di Città al Padiglione 5 al Valentino sia stato concordato con la Questura, la Prefettura e l’Assessorato comunale: “Il padiglione 5 al Valentino è stato usato per 36 ore per le verifiche sanitarie necessarie alla tutela dei soggetti interessati e si è provveduto ad eseguire la ricollocazione in strutture idonee di accoglienza.

La struttura era già stata sanificata in precedenza ed è stata nuovamente pulita nei giorni successivi al ricovero dei senza fissi dimora. Dal giorno della chiusura di piazza d’Armi al 19 maggio sono state registrate 103 persone: novanta sono state collocate in strutture idonee anche grazie agli esiti dei tamponi resi disponibili in breve tempo, mentre le tredici persone rimanenti hanno preferito una sistemazione autonoma o hanno rifiutato la proposta. Ricordo infine che già prima del 13 maggio (giorno di chiusura del padiglione 5) e nei giorni successivi anche diversi altri soggetti senza fissa dimora sono stati collocati.

Dopo l’intervento della vicesindaca, ha fatto seguito il dibattito

Aldo Curatella (Gruppo misto di minoranza): l’assessora Schellino e la sindaca Appendino hanno perso oggi l’occasione di chiedere scusa a tutte le persone che si sono ritrovate per strada dopo la loro scellerata scelta di chiudere la struttura di Piazza D’Armi. La soluzione per le persone senza fissa dimora in presidio sotto Palazzo Civico è stata sì trovata e attuata in “soli 2 giorni” ma ci si dimentica di dire che è arrivata dopo otto giorni in cui le persone erano state lasciate sole in mezzo alla strada, senza bagni e un minimo di assistenza.

Elide Tisi (Pd): é stata sottovalutata l’emergenza sanitaria, dichiarata peraltro già il 31 gennaio. Non si capisce perchè sia stata chiusa la struttura di piazza D’Armi, un errore del quale si dovrà fare tesoro anche per il futuro. Il rischio Covid-19 non si è esaurito, sarà importante continuare a porre attenzione e a rafforzare la rete territoriale. Ci sono ancora tanti soggetti senza fissa dimora da assistere.

Fabio Versaci (M5S): l’argomento è stato affrontato a lungo in IV Commissione e sono stati ascoltati tutti i soggetti. La Città si occupa del tema 365 giorni l’anno, ma la crisi sanitaria ha messo inevitabilmente in difficoltà la gestione del servizio. Sono stati potenziati i posti di accoglienza, ma non essendoci turnazione il problema si è sentito, anche perchè molte persone senza fissa dimora sono giunte da fuori Torino.

Maria Grazie Grippo (Pd): non si ammette la sottovalutazione del problema generato dalla chiusura di piazza D’Armi. Sono state trovate soluzioni con diversi giorni di ritardo, ma occorrerebbe riconoscere gli errori di valutazione fatti da parte dall’amministrazione comunale. Una decisione politica sbagliata con conseguenze tutt’altro che piacevoli. Ora monitoreremo che l’emergenza sia rientrata davvero, la città deve essere in grado di intervenire immediatamente.

Francesco Tresso (Lista civica per Torino): È stata una situazione emblematica per il forte richiamo a restare a casa nei giorni dell’emergenza rivolta a coloro che una casa non ce l’hanno. Si è smantellata piazza d’Armi senza avere valutato in modo efficace le conseguenza sanitarie, visti gli assembramenti sotto Palazzo civico. Non bisognerà commettere gli stessi errori in futuro, ma occorre ammettere gli sbagli, al di là di futuri tavoli di lavoro.

Alberto Morano (Lista civica Morano): Richiamo l’attenzione della sindaca e della vicesindaca a fatti analoghi che stanno crescendo nel centro cittadino, in particolare in piazza San Carlo e in Galleria San Federico. Ieri si sono visti episodi emblematici in questi due luoghi simbolo della città, il degrado continua a imperare nella nostra Torino.

La vicesindaca Schellino in replica agli interventi dei consiglieri ha ribadito come sia in atto un confronto continuo con tutte le istituzioni coinvolte a vario titolo in questa difficile fase. Riguardo le affermazioni del consigliere Morano, la vicesindaca ha spiegato che le persone senza fissa dimora citate dal consigliere sono state invitate più volte a trovare ricovero in altri spazi, senza mai  dichiararsi disponibili a trasferimenti in altri luoghi della città.

(dall’ufficio stampa di Palazzo Civico)

Covid – 19, raccolta fondi del Comitato Aurora

Il Coordinamento nasce da un’idea dell’Associazione Arteria Onlus sostenuta da ActionAid Italia, in collaborazione con Cecchi Point, AuroraLAB del Politenico di Torino, Centro Studi Sereno Regis e Cooperativa Labins. Aderiscono associazioni, comitati, singoli cittadini e insegnanti di Aurora che dall’inizio del lockdown si sono mobilitati per cercare di dare risposte ai bisogni della popolazione di Aurora.

 

Riceviamo e pubblichiamo – L’obiettivo è sperimentare nuove forme di collaborazione tra realtà e cittadini attivi di Aurora e Porta Palazzo, favorire lo scambio di idee, mappare i bisogni della popolazione attraverso la condivisione di informazioni tra le realtà socio-educative che partecipano al Coordinamento e in raccordo con i Servizi territoriali.

In queste settimane, diverse associazioni hanno dato sostegno alimentare e di beni di prima
necessità a più di 700 nuclei, molti con minori a carico, del quartiere Aurora e delle aree
limitrofe.

Sono stati consegnati ad alunni dell’Istituto comprensivo Torino II, 280 pacchi di materiale
didattico (libri e materiali di cancelleria) rimasto chiuso nelle scuole.

Nell’I.C. Torino II circa 700 allievi su 1100 seguono la didattica a distanza utilizzando
esclusivamente un cellulare, quasi sempre di proprietà di un genitore, e in condivisione
con altri fratelli.

Per far fronte a questi bisogni, il Coordinamento promuove l’avvio di una raccolta fondi, per
l’acquisto di beni di prima necessità destinati alle persone più fragili del quartiere, in
particolare chi non ha ancora avuto accesso alle misure di sostegno attivate dalle istituzioni
(buoni spesa, pacchi degli snodi), compresi i soggetti “invisibili”, come le persone senza
residenza e senza documenti.

Oltre che all’acquisto di cibo e beni di prima necessità – con un’attenzione ai prodotti per la
prima infanzia – i fondi serviranno anche per acquistare prodotti di cancelleria e device
tecnologici (es. connessioni internet), per facilitare l’accesso alle attività didattiche a
distanza.

La proposta gestionale del fondo vuole essere innovativa: sarà infatti un fondo comune
gestito dalle associazioni del Coordinamento in modo collegiale.

Servirà a sostenere le attività delle diverse organizzazioni che, dall’inizio dell’emergenza,
hanno riorganizzato la propria attività avviando in modo autonomo diverse iniziative di
raccolta fondi destinate all’acquisto e alla distribuzione di cibo e beni di prima necessità da
distribuire alle famiglie di Aurora.

E possibile donare sul conto corrente dedicato intestato a Associazione Fuori di Palazzo –
Banca CRS – IBAN IT79U0630501000000110158062
info: www.cecchipoint.it – coordinamentoaurora2020@gmail.com

In questo momento di grande difficoltà noi volontari, nel nostro piccolo, cerchiamo di
collaborare andando incontro alle esigenze di tante famiglie in situazione di disagio
economico nell’affrontare le problematiche quotidiane, non solo per quanto riguarda la spesa
ma anche cercando di coinvolgere la società con donazioni di materiale utile per le attività
scolastiche dei più piccoli. Denise – volontaria dello Spazio Alimentare Cecchi Point.

Grazie alla collaborazione di volontari e maestre ed alle azioni di coordinamento condotte, si
è potuto far fronte, almeno in parte, ad una situazione del tutto inaspettata che ha lasciato
alunni, famiglie ed insegnanti sospesi nell’isolamento e privi, molto spesso, di riferimenti e
risorse. L’intervento (…) ha fatto sì che a moltissime famiglie e bambini del territorio
provenissero aiuti di vario genere. È stato possibile recuperare e recapitare i libri scolastici e
reperire fondi e strumentazioni per le famiglie prive di devices (per la didattica online).
Liliana Bono – insegnante di Scuola Primaria presso ICTorino2.

PARTECIPANTI AL COORDINAMENTO:
Casa del Quartiere Cecchi Point, Fondazione di Comunità Porta Palazzo, Arteria,
Educadora, Eco dalle Città, Ufficio Pastorale Migranti, ASAI, Camminare Insieme,
Associazione Pakistan Piemonte, ACFIL , Panafricando, Mosaico, Associazione Islamica
delle Alpi, Comitato CCQA, AuroraLAB – Politecnico di Torino, Piemondo – progetto VivoIn –
Rete di Comunità Barriera/Aurora, Comitato Oltrelabarriera, CasArcobaleno, insegnanti delle
scuole del quartiere, Almaterra, ARQA, Zhi Song, Fondazione UCI, Collettivo Ultramondo,
Bricocenter Via Cigna, Eatnico, YEPP Porta Palazzo, coabitazione Sorgente – Acmos,
Comunet Officine Corsare, Frati Madonna di Campagna, Spazio Alimentare del Cecchi
Point, Fuori di Palazzo, Officine Creative Torino, QuintaTinta, Videocommunity, Tekhnè,
Associazione Gambiani Torino, Orizzonti in Libertà – Casa Umanista

Cirio: “Troppi assembramenti, così non va”

Il presidente della Regione Cirio: “Ho già parlato al Prefetto per concordare una azione mirata, immagini come quelle del weekend e di oggi non sono accettabili”

“Ho assistito al passaggio delle Frecce Tricolori dal Palazzo della Regione, in una Piazza Castello ordinata e composta ad attendere il loro volo. Spiace e preoccupa che in altre piazze di Torino non sia stato altrettanto – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Ho gia parlato al Prefetto Palomba per concordare una azione mirata, perché immagini come quelle del weekend e di oggi non sono accettabili, dopo mesi di sacrificio da parte di tutti che ora rischia di essere vanificato da comportamenti irresponsabili”.

Da lunedì tornano alla normalità 15 uffici postali

Continuano le riaperture e la normalizzazione degli orari negli uffici postali

Da lunedì 25 maggio 15 Uffici Postali in provincia di Torino torneranno ad osservare orari e giorni di apertura pre-Covid.

Dopo la temporanea rimodulazione resasi necessaria nel mese di marzo, continuano gradualmente le riaperture degli Uffici Postali anche in vista del pagamento delle pensioni di giugno che saranno accreditate ed erogate a partire da martedì 26 maggio.

Gli Uffici Postali di Beinasco, Alpignano, Borgaro Torinese e Rivarolo Canavese da lunedì 25 maggio osserveranno il consueto orario pre-Covid con apertura anche al pomeriggio sino alle 19,10 mentre Bruzolo, Scalenghe, Villafranca Piemonte, Moncalieri 3, Andezeno, Borgofranco d’ Ivrea, Cafasse, Castagneto Po, Ozegna, Vauda Canavese e Torino, Via Guicciardini, torneranno ad essere aperti tutti i giorni dal lunedì al sabato.

Poste Italiane invita i cittadini ad entrare negli uffici postali esclusivamente per compiere operazioni essenziali e indifferibili e ove possibile, dotati di misure di protezione personale come guanti e mascherina mantenendo obbligatoriamente le distanze di sicurezza, all’esterno e all’interno dei locali.

Ulteriori informazioni sulle aperture e sulle disponibilità orarie degli Uffici Postali sono reperibili sul sito internet www.poste.it

Le Frecce Tricolori nel cielo di Torino

Le Frecce Tricolori  solcheranno il cielo di Torino oggi pomeriggio alle 15 passando sulla Gran Madre e via Po.

La pattuglia acrobatica tocca la nostra città nell’ambito del programma del Ministero della Difesa  che prevede sorvoli su diverse regioni, in segno di solidarietà e unità tra gli italiani nel periodo di emergenza. “La nostra bandiera è simbolo di unità: da oggi le Frecce Tricolori la disegneranno ogni giorno nel cielo italiano, – ha scritto su Fb il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini – sorvolando tutte le regioni. Sarà un grande abbraccio agli italiani che si chiuderà a Roma il 2 giugno per la Festa della Repubblica”.

(Foto: C. Bernardinelli)