Sono otto le richieste di rinvio a giudizio presentate dalla procura di Torino in un filone di inchiesta sulla costruzione del grattacielo del Lingotto destinato a ospitare gli uffici della Regione Piemonte.
La richiesta riguarda funzionari regionali e amministratori di società fornitrici.
Per cinque delle persone coinvolte è stato ipotizzato il concorso in un peculato per 15 milioni di euro versati dalla Regione per opere mai eseguite e materiali che non risultano essere mai entrati nel cantiere
Lo sconcio di Parco Michelotti
Dire che il degrado avanza a falcate è usare un eufemismo. Parco Michelotti, lungo il Po: che disastro. Uno dei più incantevoli posti della nostra città allo stato brado. Strutture senza tetto ovunque, sporcizia ovunque.
Siamo stati inutili profeti nel sostenere quattro anni fa che la situazione sarebbe peggiorata. Saranno contenti quelli che, appunto anni fa, manifestava contro l’uso privato del Parco pubblico. Ci si sono fiondati i pentastellati ed il nulla impastato con il niente si è palesato. Che ricordi con lo Zoo, poi con Experimenta e le feste della sinistra sbrindellata, ma pur sempre
Feste.
Oggi degrado, degrado, degrado. Mi viene da singhiozzare. Quando arrivo in piazza Crispi piango a dirotto. Accampamento Rom. Sono stato politicamente corretto, ma la sostanza non cambia. Io ho pianto una sola volta, residenti e ristoratori o commercianti piangono tutti i giorni. Arrivano da Napoli trovando maggior lavoro in Barriera. Piccoli furti e piccoli ricatti, e ragazzi Rom che circondano altri ragazzini per minacciarli. Insomma tutto nella norma. Carabinieri? Forze dell’ordine? Vigili Urbani? Fanno quel che possono, cioè poco o niente. Sicuramente non per volontà, ma per possibilità. Chi proprio non ci sta e non si dà per vinto è il padrone della Pizzeria Don Gennaro, tutti i giorni fa una telefonata di denuncia agli organi competenti. Esiste un numero e un nucleo dei Carabinieri che si occupa dei Rom. Ormai non gli rispondono neanche più. Le prime volte, gentilmente gli facevano presente che nulla potevano. Piazza Crispi era uno dei cuori pulsanti di Barriera. Oggi, quando va bene, due banchetti di frutta e verdura. Che tristezza. Era talmente commerciale che la Banca SanPaolo fece una vantaggiosissima offerta economica al PCI di Barriera. Prima c’era un basso fabbricato di legno. Al suo posto un palazzone di 6 piani e la sede della Banca di zona. Intorno, mille attività artigianali. Non si vive di ricordi. Ma almeno ci fa un po’ respirare, visto che in questo presente proprio non ci riconosciamo. Tra le altre cose da Don Gennaro si mangia proprio bene, ed il servizio è buono. Se ricordo bene è una costola di Gennaro Esposito che con Cristina sono tra le prime pizzerie storiche di Torino. Mangiare bene rende felici, non bisogna esagerare, un po’ come tutte le cose, in medio stat virtus, con senso del limite. In Barriera come al Parco Michelotti non c’era felicità tra le persone, e si è abbondantemente superato il limite. Non puoi e non devi convivere e sopportare simili comportamenti. Ne va anche della loro dignità, come della nostra. Basterebbe applicare quattro regole di elementare convivenza per ritornare ad essere, se non felici, almeno sereni. Ma sembra proprio che vogliamo l’impossibile.
Patrizio Tosetto
La spesa di 300 mila euro a carico di Eataly. La Giunta Comunale, su proposta dell’assessora alla Mobilità Maria Lapietra, ha approvato il progetto esecutivo del nuovo tratto di pista ciclabile bidirezionale che lungo via Nizza da piazza Carducci raggiungerà via Biglieri, nella zona del Lingotto.
L’intervento consentirà di completare il tracciato di uno dei principali percorsi di ingresso in città e a servizio di aree universitarie, ospedali, centro espositivo del Lingotto, grattacielo della Regione e futura Città della Salute, identificato nel Biciplan come la direttrice 4.
Il nuovo tratto, della lunghezza di circa 1 chilometro, avrà una traiettoria pressoché parallela alla via Nizza che si svilupperà inizialmente, tra piazza Carducci e via Tepice, sotto gli alberi per poi spostarsi , proseguendo verso l’esterno della città, sul lato sinistro della via, a ridosso del marciapiede.
Lungo il percorso interessato dall’opera è previsto l’adeguamento degli impianti semaforici e l’inserimento di percorsi tattili per disabili visivi in prossimità degli attraversamenti pedonali con conseguente modifica parziale degli scivoli, ove necessario.
Elementi di arredo urbano e portabiciclette troveranno posto in alcuni spazi liberi e non idonei a ospitare la sosta degli autoveicoli. Altri stalli saranno ricollocati, allontanandoli dal tracciato della pista ciclabile, per garantire la discesa in sicurezza dai veicoli.
“Con l’approvazione del progetto per il nuovo tratto di pista ciclabile facciamo un altro passo avanti verso la trasformazione dell’asse di via Nizza in un viale moderno e funzionale, gradevole da percorrere e più sicuro per tutti gli utenti della strada”, commenta l’assessora alla Mobilità, Maria Lapietra.
La spesa prevista per l’intervento, che dovrebbe concludersi entro la fine del mese di settembre, è di quasi 300mila euro e sarà a carico della società Eataly Real Estate Srl.
Inganna l’antitaccheggio e ruba strumenti elettronici
Il dispositivo permetteva di eliminare l’antitaccheggio e di appropriarsi di diversi prodotti, soprattutto apparecchi high-tech di valore.
Lunedì mattina, gli agenti della Squadra Volante intervengono presso un negozio di elettronica del centro commerciale “8Gallery” poiché personale di vigilanza sta trattenendo un uomo che nella giornata antecedente avrebbe asportato smartphone e atri prodotti di elettronica.
Nel corso della perquisizione, i poliziotti trovano addosso all’uomo, un italiano di 33 anni, un cilindro metallico magnetico avvolto da nastro adesivo bianco. Gli agenti appurano che l’aggeggio, occultato negli slip, permette l’apertura dei safer e delle reti allarmate all’interno dei quali vengono di solito esposti gli apparecchi elettronici di maggior valore economico.
In una chat del telefono del trentatreenne, gli agenti trovano una serie di immagini ritraenti foto di prodotti di elettronica ove si fa riferimento allo scambio di merce. A casa dell’uomo, gli agenti rinvengono, occultati in diversi cassetti del comò e in un borsone da palestra riposto in un armadio 13 articoli tra cellulari, notebook, adattatori, smartwatch e Air Pods. Alla luce dei fatti,l’uomo viene denunciato per tentato furto e ricettazione. Lo stesso era già stato denunciato lo scorso maggio per il furto di un drone, perpetrato in un altro punto vendita della stessa catena commerciale.
Gli agenti estendono poi la perquisizione a casa della persona che comunicava in chat con il trentatreenne. Anche in questa circostanza, in casa, vengono trovati 8 prodotti dello stesso genere, alcuni Air Pods, invece, erano nascosti in auto. L’uomo, un italiano di 31 anni, viene denunciato poi per ricettazione in concorso.
Complessivamente, gli agenti della Squadra Volante hanno recuperato merce per un valore commerciale di 8000 euro.
Esercito Italiano, a Torino le lauree triennali
Centoventotto Ufficiali frequentatori del 199° Corso “OSARE” discutono le relazioni di laurea triennale in Scienze Strategiche.
Sono in corso di svolgimento in modalità virtuale, presso il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, le sessioni di discussione delle relazioni di laurea triennale in Scienze Strategiche. Centoventotto giovani Ufficiali frequentatori del 199° Corso “OSARE”, tra i quali anche quattordici di nazionalità straniera, saranno impegnati fino al 9 giugno nell’esposizione, alle commissioni formate da docenti civili e militari, delle relazioni di laurea triennale riguardanti approfondimenti di tematiche di grande attualità: armamenti, cyber security, effetti di una pandemia, energie rinnovabili, intelligence, logistica sostenibile, matematica, relazioni internazionali, sostegno sanitario.
Il percorso di Laurea Triennale in Scienze Strategiche concepito per gli Ufficiali è una peculiarità nel panorama universitario in quanto interateneo ed interdipartimentale; nasce, dalla collaborazione tra quattro Istituzioni: Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino, Università degli Studi di Torino, Accademia Militare di Modena, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
Sin dall’inizio dell’emergenza epidemiologica, il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito in sinergia con la Scuola Universitaria Interdipartimentale in Scienze Strategiche (SUISS) dell’Università degli Studi di Torino, tramite aule virtuali interattive appositamente predisposte e dedicate, ha consentito, a tutti gli Ufficiali frequentatori, di completare da remoto il percorso di studi nel pieno rispetto dei tempi previsti. La Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino dove ogni anno si formano oltre mille studenti militari e civili, italiani e stranieri, rappresenta un polo culturale d’eccellenza in grado di coniugare aspetti quali rispetto per le tradizioni, innovazione didattica ed internazionalizzazione degli studi.
Maria La Barbera
Covid: al via progetto di screening Open Valley
Al via l’Open Valley, il progetto di sorveglianza, informazione e formazione Covid-19 in Alta Valle: uno screening epidemiologico per capire come la popolazione dell’Alta Valle Susa ha reagito al Covid–19.
Un esame che coinvolge, su base volontaria, i circa 14mila cittadini residenti in Alta Valle di Susa e, attraverso un test rapido, permette di determinare il contatto che questa popolazione ha avuto con il virus. L’obiettivo di questo esame è, quindi, determinare la presenza degli anticorpi che rilevano l’attività del sistema immunitario quando viene a contatto con il Coronavirus, e precisamente i due valori definiti IgM e IgG.
Un progetto che vede come soggetti promotori la Pubblica Assistenza di Sauze d’Oulx della Rete no profit Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), Rainbow4Africa associazione no profit, il Comune di Oulx e il Comune di Sauze d’Oulx, con il coinvolgimento delle Amministrazioni Comunali dell’Unione Montana Alta Valle Susa e dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea e con partner la Gedi SpA. – Centro Commerciale Le Baite di Oulx e la Gescom srl – Ipermercato Le Baite di Oulx.
Lo screening si avvale di un Comitato scientifico coordinato dal Prof. Paolo De Marchis, e si avvale di importanti collaborazioni nel campo della medicina con infettivologi, medici del lavoro, dirigenti delle professioni sanitarie, docenti universitari, infermieri. Collaborazioni anche con l’Istituto Cdc laboratorio analisi cliniche e con una rete di associazioni del territorio. Il progetto è riconosciuto dall’Asl To3.
La responsabile del progetto Elena Tamagno, Prof. Associato Dipartimento di Neuroscienze Unito e Presidente Pubblica Assistenza Sauze d’Oulx presenta l’iniziativa: «Il nostro progetto di sorveglianza, informazione e formazione Covid-19 in Alta Valle è frutto di una sinergia tra pubblico, privato e mondo del volontariato e si svolgerà presso una porzione dell’autorimessa semi interrata del Centro Commerciale Le Baite in un’area appositamente adibita. Ci rivolgiamo ai 14mila abitanti dell’Alta Valle Susa che potranno effettuare lo screening su base volontaria, con un contributo di 15 euro (30 euro per i non residenti). Con questo test sierologico non solo offriamo l’opportunità di sottoporsi a uno screening epidemiologico, ma avremo un quadro esplicativo relativo ai contagi e contatti avvenuti. Altro obiettivo è quello di sensibilizzare i cittadini relativamente alcuni temi di ambito preventivo e igienico/sanitario e di avviare un percorso di sorveglianza epidemiologica della popolazione del territorio. In caso di positività di IgM e/o IgG sarà necessario, ovviamente, effettuare un tampone per test molecolare in grado di stabilire se la malattia è passata o ancora attiva».
I test si svolgono dalle 9 alle 17.30 presso la struttura dedicata vicino al Centro Commerciale Le Baite di Oulx. Per prenotazioni è attivo il numero 334254 97 83.
Siringhe usate, aghi, materiale sierologico, tutto riversato in comuni cestini dei rifiuti.
Una prassi quella di un medico veterinario del torinese, fino a quando un operatore ecologico non si punge con un ago e finisce in ospedale.
Per questa vicenda la Guardia di Finanza di Torino ha denunciato nei giorni scorsi il medico, colpevole, secondo la ricostruzione dei Finanzieri della Compagnia di Caselle Torinese, di aver riversato i rifiuti speciali sanitari nei cestini urbani come fosse normale immondizia.
Il veterinario gettava i sacchetti con all’interno siringe, liquidi sierologici provette, in alcuni cassonetti posti nelle adiacenze del proprio studio medico sito in un comune della cintura torinese, incurante delle possibili conseguenze.
Conseguenze che non sono tardate ad arrivare quando un operatore ecologico intento alla raccolta dei rifiuti si è ferito con un ago usato conservato dentro ad un sacchetto per la comune immondizia.
I Finanzieri hanno denunciato il medico alla Procura della Repubblica di Ivrea per reati ambientali.
Alle ore 12:30 in Volvera, via Garibaldi 5, marito spara e uccide la moglle. Omicida in fuga si consegna ai carabinieri di Pinerolo
Il delitto è avvenuto in un appartamento al primo piano. La moglie, classe ‘62, è stata colpita sul balcone. Ferita anche la figlia del 91 con due colpi al torace: è grave al CTO di Torino.Effettuati posti di controllo in tutta la provincia ed elicottero in volo per cercare il marito (anzi ex marito in fuga, erano divorziati da quattro anni). Poi l’uomo si è consegnato ai carabinieri in caserma a Pinerolo.
notizia in aggiornamento
Alle Ogr guarito il 100° paziente covid
E’ stato dimesso ieri dal Covid Hospital delle Ogr, le Officine Grandi Riparazioni di Torino, il centesimo paziente guarito.
Per questo i medici della Brigada cubana che lavorano nelle corsie allestite a tempo record nel polo culturale, all’apice dell’emergenza Coronavirus, hanno appeso ai rami di un alberello un nastro bianco con un filo rosso che lo attraversa ricamando il numero 100. I primi pazienti sono giunsero lo scorso 19 aprile.