CRONACA- Pagina 1504

Viola divieto di vedere il figlio e si azzuffa con il compagno della ex

Ieri, gli agenti della Polizia Commerciale della Polizia Municipale, mentre transitavano  in piazza Polonia durante un servizio ordinario in abiti civili, sono stati attirati dalle urla provenienti  dal parcheggio dell’ospedale “Regina Margherita”, dove due uomini si stavano spintonando in maniera energica di fianco a un’automobile.

Quando le urla e gli spintoni sono degenerati in una vera e propria colluttazione, i civich si sono qualificati e sono intervenuti per separare i due uomini. Gli agenti hanno rilevato che all’interno dell’auto di fianco a loro erano seduti una donna e un bambino e, successivamente, dopo l’arrivo di un’altra pattuglia della Municipale, è stata fatta chiarezza sull’accaduto.

Il padre naturale del ragazzino, nel tentativo di avvicinarsi al figlio, appena dimesso dall’ospedale, per sincerarsi del suo stato di salute, è stato fermato dall’attuale compagno della donna, sua ex moglie. La discussione è iniziata davanti all’ospedale ed è proseguita, degenerando in rissa nel parcheggio.

La madre del ragazzo, sconvolta e spaventata da quanto accaduto, ha raccontato che sull’ex marito è attivo un divieto di avvicinamento a lei e al proprio figlio emesso dalla Procura di Cuneo, ragione per cui il nuovo compagno della donna avrebbe tentato di fermare l’uomo, nel tentativo di non farlo entrare in contatto con il ragazzo.

Il padre biologico del giovane, in visibile stato di agitazione e privo di documenti è stato accompagnato al Comando della Polizia Municipale di via Bologna. A seguito degli accertamenti effettuati, l’uomo è stato denunciato a piede libero per il reato di cui all’art. 387 bis c.p. ‘Violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa’   in relazione all’art. 282 ter c.p.p. per non aver ottemperato al divieto di avvicinamento.

Entrano nello Stadio Olimpico per fare una partita, multati dai Carabinieri

 Nella notte, in pieno periodo Covid e con il divieto di praticare sport di contatto, 5 uomini, tra 23 e 24 anni, hanno deciso di regalarsi una partita a calcio all’interno dello Stadio Olimpico “Grande Torino”.

Dopo aver scavalcato i cancelli, i giovani torinesi sono entrati all’interno dell’impianto per fare alcuni passaggi con il pallone sul manto erboso dello Stadio. Il personale di vigilanza li ha notati dalle gradinate e ha chiamato il 112. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile sono intervenuti e hanno fermato i ragazzi mentre tentavano di uscire. I giovani si sono giustificati dicendo di aver fatto una bravata solo per divertimento. Tutti e 5 dovranno ora pagare una sanzione di 400 euro per la violazione del coprifuoco e delle normative Covid.

E’ scomparso Fiore, il conservatore del Registro storico Fiat

Carlo Marazzato, noto industriale e di fatto il più grande e autorevole collezionista di mezzi pesanti d’Europa, alla vigilia di Natale traccia per il nostro giornale un profilo di Lucio Fiore, il Conservatore del ‘Registro Storico Fiat’ improvvisamente scomparso il 23 Dicembre proprio nel capoluogo piemontese.

“Un punto di riferimento sicuro e saldo a Torino e in Italia per chiunque ami i veicoli d’un tempo”, esordisce Marazzato. “Con Lucio Fiore se ne va tutto un mondo prezioso fatto di garbo, competenza e passione per la storia. Specialmente quella dedicata ai motori che hanno ricostruito, animato e industrializzato l’Italia del Dopoguerra. Una figura impagabile per tutti i numerosi appassionati italiani di ruote storiche leggere e pesanti. Un amico vero con cui ho condiviso momenti cari legati anche alla vita e al percorso culturale dell’Associazione ‘4 Assi Più’ che ho fondato e presiedo per diffondere, anche per chi verrà dopo, la cultura dell’evoluzione del trasporto su gomma dal Novecento a Oggi. Di lui restano l’umiltà, la verace signorilità, e anche e soprattutto un’amplissima produzione bibliografica e storiografica fondamentale per proseguire ancor più convinti nel cammino da lui intrapreso della valorizzazione di un patrimonio consistente della storia D’Italia”.

Una giraffa per le radiografie dei bimbi al Regina Margherita

DONATO UN MACCHINARIO RADIOLOGICO PORTATILE PERSONALIZZATO CON LE SEMBIANZE DI UNA GIRAFFA

 DiaSorin e Progetto per gli Ospedali & l’Infanzia hanno donato oggi all’ospedale infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino la “Dottoressa Giraffa”, un macchinario radiologico portatile personalizzato per raffigurare una giraffa amica e rendere l’esperienza della diagnostica radiologica più a misura di bambino.

L’esigenza di un nuovo macchinario a servizio dei più piccoli è stata evidenziata dal dottor Gianpaolo Di Rosa, Direttore della Radiologia dell’ospedale Regina Margherita, a Progetto per gli Ospedali & l’Infanzia, anche conosciuto come Progetto Pinocchio,che ha coinvolto nuovamente DiaSorin nel suo terzo progetto di umanizzazione degli ambienti ospedalieri pediatrici in Italia.

La Dottoressa Giraffa aiuterà a gestire il periodo di emergenza causato dal COVID che il reparto di radiologia sta vivendo, sostituendo l’attuale macchinario radiologico portatile ormai obsoleto.

L’appello per l’acquisto di un macchinario radiodiagnostico a misura di bambino in questo difficile periodo causato dal COVID ci ha trovati subito pronti”, ha dichiarato Andrea Jacopo Fava, animatore del Progetto per gli Ospedali & l’Infanzia. “Ogni anno ci impegniamo a promuovere un progetto sul territorio italiano rivolto ai bambini, con l’obiettivo di migliorarne la qualità di vita all’interno dei contesti ospedalieri negli ambiti dell’istruzione, delle cure mediche e degli esami diagnostici”.

La nuova apparecchiatura consentirà una migliore definizione delle immagini radiologiche e garantirà una netta riduzione della dose di raggi erogata ai bambini. La vestizione amichevole del macchinario consentirà inoltre di ridurre le paure di questi ultimi nei confronti di macchinari talvolta “spaventosi” ai loro occhi. La Dottoressa Giraffa sostituirà macchinari obsoleti e permetterà di migliorare anche l’approccio radiologico ai piccoli pazienti ricoverati nei reparti COVID.

Ringraziamo il Progetto Pinocchio e DiaSorin per questo macchinario. Il loro sostegno ci accompagna ormai da diversi anni”, ha dichiarato la professoressa Franca Fagioli, Direttore Dipartimento Patologia e cura del bambino “Regina Margherita” della Città della Salute di Torino. In particolare con questa iniziativa vengono coniugate innovazione tecnologica ed umanizzazione, punti cruciali nella cura e nella presa in carico dei piccoli pazienti”.

Il dottor Gianpaolo Di Rosa ha inoltre aggiunto: “In un momento così difficile per tutti, dovuto all’attuale pandemia, voglio ringraziare con forza la vostra iniziativa di umanizzazione della Radiologia pediatrica e l’impegno importante che avete dimostrato nell’aiutarci”.

Il progetto di umanizzazione degli ambienti ospedalieri è nato nel 2016 quando DiaSorin e Progetto Pinocchio hanno finanziato il restyling estetico e cromatico della sala TAC dell’ospedale Regina Margherita di Torino, trasformando gli ambienti in un accogliente bosco colorato, grazie all’utilizzo di sofisticate pellicole poste sui macchinari diagnostici.

Nel 2019 DiaSorin e Progetto Pinocchio hanno effettuato un nuovo intervento presso l’ospedale Gaslini di Genova, coinvolgendo nell’iniziativa anche la Walt Disney Company e realizzando un mondo fantastico con i personaggi Pixar di Toy Story.

A seguito del successo di questi primi interventi, DiaSorin e Progetto Pinocchio hanno deciso di proseguire questa avventura su tutto il territorio italiano, con l’obiettivo di sostenere ogni anno un nuovo intervento di umanizzazione che possa toccare tutti gli ospedali pediatrici italiani.

Siamo veramente orgogliosi di questa iniziativa che ci vede a fianco di Progetto Pinocchio da ormai 5 anni. Ogni volta che iniziamo un nuovo progetto, proviamo ad immaginare in maniera creativa come rendere i nostri interventi a misura di bambino e come consentire ai più piccoli di avvicinarsi ad esami delicati in luoghi che parlino lo stesso linguaggio della loro fantasia”, ha dichiarato Riccardo Fava, Corporate Vice President Communication & Investor Relations di DiaSorin. “Il progetto di quest’anno è bellissimo e siamo certi che la Dottoressa Giraffa aiuterà migliaia di bambini a vivere l’esperienza ospedaliera con un po’ più di leggerezza e serenità”.

Arrestati i componenti della banda della “marmotta”

Si tratta di due uomini e una donna; una quarta ragazza è stata denunciata

All’esito di un’intensa attività investigativa, durante la notte del 22 dicembre, in via G. Cena di Settimo T.se (TO), il personale della Squadra Mobile della Questura di Torino ha arrestato tre pregiudicati per il furto aggravato di un’autovettura ed il successivo furto aggravato commesso in danno dello sportello bancomat della filiale della Banca d’Alba sita in via Torino 4 di Settimo Torinese (TO), messo in atto con il metodo della c.d. “marmotta esplosiva” (micidiale marchingegno artigianale costituito da un supporto in ferro imbottito di polvere esplosiva).

La banda era così costituita: un  pregiudicato residente in provincia di Foggia, incaricato di assemblare e far deflagrare la “marmotta”, nonché di rubare la vettura da utilizzare per il “colpo”; un  residente in zona Vallette di Torino, incaricato di individuare il bancomat da depredare; una ragazza, classe 1992, residente a breve distanza dalla banca, reclutata nell’occasione per effettuare il sopralluogo finale nei pressi dell’obiettivo e di mettere a disposizione la propria abitazione come base logistica per i due complici, una volta eseguito il furto. Veniva peraltro deferita in stato di libertà anche una quarta persona, ovvero una ragazza (classe 1988), che aveva accompagnato i tre arrestati nelle fasi prodromiche al delitto.

Nella notte di lunedì, infatti, il gruppo composto dalle quattro persone anzidette, dopo aver effettuato congiuntamente il sopralluogo nei pressi della filiale bancaria prescelta e dopo avere rubato un’autovettura parcheggiata sulla pubblica via, si divideva: mentre le due ragazze raggiungevano l’abitazione in attesa dei complici, i due uomini si dirigevano con l’autovettura rubata alla banca e facevano esplodere l’apparecchiatura bancomat lì posizionata con la “marmotta esplosiva”, precedentemente assemblata, generando un boato che svegliava numerosi residenti della zona.

La deflagrazione sventrava totalmente lo sportello dell’apparecchiatura bancomat, dalla quale veniva sottratta la somma di 14.600 euro.

Successivamente, i due malviventi si allontanavano rapidamente ed abbandonavano il veicolo rubato, recandosi a piedi presso l’abitazione della complice; in queste fasi nascondevano sotto un veicolo in sosta gli arnesi atti allo scasso ed alcuni candelotti di polvere da sparo non utilizzati (successivamente rinvenuti dagli operatori).

Gli investigatori, che avevano assistito alle fasi antecedenti all’atto criminoso, irrompevano nell’alloggio dove i quattro malviventi avevano trovato rifugio, verificate le necessarie condizioni di sicurezza.

Al momento dell’ingresso, i poliziotti fermavano le due donne ed uno dei malfattori, mentre l’altro cercava di guadagnare la fuga, calandosi da un balcone; il fuggitivo veniva, però, immediatamente bloccato da alcuni investigatori, che si erano opportunamente posizionati in strada proprio per scongiurare tale evenienza e che lo acciuffavano ancora aggrappato alla grondaia del palazzo.

Nonostante le accurate ricerche, estese anche alle zone circostanti allo stabile ed a quelle limitrofe al luogo di abbandono del veicolo rubato, non veniva rinvenuto il bottino sottratto presso la filiale bancaria, che evidentemente doveva essere stato nascosto dai due malviventi, in luogo sicuro, prima di fare ritorno alla base logistica rappresentata dall’abitazione della complice.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ivrea (TO), competente per l’arresto, chiederà nella giornata odierna al G.I.P. la convalida dell’arresto con richiesta di custodia cautelare in carcere per gli arrestati.

Sono tuttora in corso le indagini, da parte della Squadra Mobile, al fine di definire l’eventuale coinvolgimento degli arrestati in analoghi pregressi episodi delittuosi verificatisi in questa provincia.

Rider picchiato e derubato dai clienti

Torino: I carabinieri arrestano due giovani

Nel corso della notte i carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato due giovani italiani per rapina ai danni di un Rider.
Il giovane fattorino si era recato in zona Vanchiglia per una delle tante consegne che in questo periodo lo vedono impegnato a portare cibo a domicilio, soprattutto negli orari in cui non è consentito consumare all’interno dei locali o l’asporto. Ad attenderlo questa volta non c’era una tranquilla famiglia ma due giovani ragazzi italiani che, una volta aperto il portone di casa, lo hanno aggredito colpendolo con pugni al volto prima di derubarlo di quel poco che aveva con se: qualche euro, il cellulare e le chiavi della propria vettura. Il pronto intervento di una pattuglia della Stazione Po Vanchiglia ha consentito di rintracciare nell’immediatezza i due rapinatori nonostante avessero tentato di nascondersi, uno nella cantina dell’abitazione e l’altro in casa. Il giovane raider è stato invece trasportato in ospedale per accertamenti.

I carabinieri trovano arsenale nel sottotetto

I Carabinieri, a Cambiano, nell’hinterland torinese, in un sottotetto di una vecchia abitazione, su segnalazione del proprietario 70enne hanno trovato
– 1 mitra,
-2 pistole,
117 munizioni varie, risalenti verosimilmente all’ultimo conflitto mondiale.
La casa risale agli anni 40 e la vecchia proprietaria, ora deceduta.
Armi e munizioni sottoposte a sequestro.

Scende dal bus, vede la volante e risale: aveva con sé droga

Un cittadino italiano di 48 anni, già noto alle Forze di Polizia, è stato arrestato lo scorso lunedì sera dagli agenti della Squadra Volante.

L’uomo è stato visto scendere alla fermata dell’autobus in piazza Bengasi; ma, alla vista della pattuglia di polizia, che si trovava proprio dietro il bus, ha cercato di risalire a bordo del mezzo, senza peraltro riuscirvi. Tale mossa ha insospettito gli agenti, che lo hanno fermato per sottoporlo a un controllo.

Nelle sue tasche 3 involucri di plastica contenenti 25 grammi di hashish e marijuana. Inoltre, a casa, l’uomo nascondeva tutto l’occorrente per la preparazione delle dosi e alcuni medicinali dalle proprietà oppiacee vendibili esclusivamente dietro presentazione di ricetta medica, della quale risultava sprovvisto. Il quarantottenne è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

La Regione abolisce la tassa sulla benzina

Con il prossimo anno i cittadini piemontesi non pagheranno più l’imposta regionale sulla benzina per autotrazione. Lo ha deciso il Consiglio regionale approvando l’esercizio provvisorio del bilancio per il 2021. La decisione fa seguito a una norma nazionale prevista nella legge di bilancio in discussione in parlamento che abolisce l’imposta, la cosiddetta Irba, su cui era stata aperta dall’Unione europea una procedura di infrazione.

Questa abolizione non avrà però influenza sul bilancio regionale. L’assessore Andrea Tronzano ha spiegato che “lo stato provvederà al ristoro del mancato introito per le regioni in cui l’imposta è ancora vigente, anche grazie al nostro impegno in sede di conferenza Stato-Regioni. Per il Piemonte si tratta di circa 20 milioni all’anno”. L’imposta incide per 2,6 centesimi su un litro di benzina.

Presentando l’esercizio provvisorio che avrà validità fino all’approvazione del bilancio previsionale e comunque non oltre il 31 aprile, la relatrice di maggioranza Alessandra Biletta (Fi) ha ricordato che “serve a garantire il funzionamento dell’ente nei limiti di spesa previsti dal bilancio 2020-2022. Siamo in una situazione difficile, ma con delle potenzialità, rappresentate dal vaccino, dalla nuova programmazione europea e dal Recovery fund, su cui la discussione è ancora in divenire. Dovremo utilizzare le prossime settimane per varare un bilancio previsionale concreto, capace di dare risposte reali per far ripartire la nostra economia e sviluppare il tessuto socio-economico piemontese.”

Il relatore di minoranza Sean Sacco (M5s) si è augurato “di potere discutere al più presto il bilancio previsionale, con un confronto approfondito e costruttivo in Commissione. Questa pandemia ha allargato la forbice sociale, per questo occorre maggiore attenzione a quelle categorie che con il Covid hanno perso altri punti, penso alle fasce più deboli: a loro occorre dare in fretta una risposta”.

Per Diego Sarno (Pd) “l’esercizio provvisorio dimostra che questa maggioranza si trova a rincorrere le scadenze formali, senza una programmazione degli interventi strutturali di cui la Regione ha bisogno. Una maggioranza fino ad oggi inadeguata al compito di governo. Anche per questo occorre recuperare il ruolo del Consiglio e delle Commissioni, riconoscendo la funzione di stimolo e di controllo che l’opposizione deve avere sull’operato della maggioranza”.

In precedenza il Consiglio regionale aveva approvato il bilancio consolidato per l’esercizio finanziario 2019. Un atto che considera, oltre al consuntivo regionale 2019, anche i bilanci degli enti strumentali e delle società controllate e partecipate dalla Regione Piemonte. A concorrere al consolidato 2019 sono 5T, Aipo, Agenzia per la Mobilità, Agenzia Piemonte Lavoro, Arpea, Arpa, Atc di Piemonte Centrale, Piemonte Nord e Piemonte Sud, Ceipiemonte, Csi Piemonte, Dmo Turismo Piemonte, Edisu, Finpiemonte Partecipazioni, Finpiemonte Spa, Ipla, Ires, Rsa, Scr e Soris.
Le finalità del consolidato, la cui compilazione è prevista dal decreto legislativo 118, è rappresentare in modo più ampio la situazione della Regione, in modo da poter realizzare le proprie politiche anche attraverso la collaborazione degli enti strumentali e delle società partecipate e controllate.

Una nuova illuminazione in piazza Castello

Appena completata la riqualificazione tecnologica e il rinnovo dell’impianto di illuminazione architettonica da parte di Iren

 

 

Si accenderà stasera la nuova illuminazione architettonica di piazza Castello realizzata da Iren Smart Solutions, società del Gruppo Iren, su incarico della Città di Torino.  Duplice l’obiettivo dell’intervento: da un lato un miglioramento della resa artistica della luce in una delle piazze più belle d’Italia, dall’altro un risparmio energetico rispetto al consumo precedente, nell’ottica di una sempre crescente sostenibilità ambientale.

La piazza centrale di Torino disponeva già di alcuni impianti di illuminazione finalizzati a valorizzare le opere e gli eleganti edifici storici, realizzati in occasione delle Olimpiadi invernali del 2006.

Gli interventi portati a termine nelle scorse settimane hanno invece coinvolto la maggior parte delle strutture presenti sulla piazza: per quanto riguarda Palazzo Madama è stata implementata una nuova illuminazione della Casaforte degli Acaja grazie all’installazione di 12 nuovi apparecchi. La restante parte del palazzo sarà oggetto di un successivo intervento, nel momento in cui saranno terminati i lavori di restauro ora in corso e che impediscono il posizionamento di ulteriori fonti luminose.

Per quanto riguarda la chiesa di S. Lorenzo, grazie a 40 nuovi apparecchi installati, è stata rivista l’illuminazione decorativa dell’edificio nonché potenziata quella dell’area pedonale antistante.

Gli interventi hanno complessivamente interessato, in questa prima fase, le facciate di gran parte degli edifici che delimitano la piazza, grazie a un’azione di rinnovo e armonizzazione dell’illuminazione di tutti i fronti. In particolare, è stata ora completata l’illuminazione decorativa della facciata del Teatro Regio.

Su tutti i fronti degli edifici sono stati inseriti 170 apparecchi di illuminazione, che portano quindi a un totale di 222 fonti di illuminazione posizionate nella piazza. Di particolare effetto scenico risulta l’illuminazione della manica dell’Armeria Reale che assume con questo intervento una scenografia notturna suggestiva e particolare.

Grazie agli interventi descritti, tutti portati a termine con lampade a LED, il risparmio energetico che si ottiene è di oltre il 50% a dimostrazione della valenza artistica e ambientale dell’operazione portata a termine da Iren Smart Solutions.

Questi interventi dimostrano come un uso sapiente della luce possa generare positivi effetti artistici ed ambientali – ha dichiarato Renato Boero Presidente di Iren- ed è un’ulteriore testimonianza di come Iren sia attenta alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale delle città in cui opera, a beneficio del territorio e del suo sviluppo economico e sociale”.

“Rivestiamo di nuova luce la centrale piazza Castello e i suoi storici palazzi rendendola ancora più suggestiva e affascinante – dichiara la Sindaca di Torino Chiara Appendino –. Si tratta di un nuovo intervento, che fa seguito ad altri già realizzati in diversi punti della città, improntato a criteri di innovazione e sostenibilità per ottenere una migliore resa artistica della luce. L’adeguato sistema di illuminazione degli edifici e dei monumenti che si affacciano sulla piazza esalterà e valorizzerà le loro qualità culturali e artistiche”.