CRONACA- Pagina 1486

Grave bimbo di tre anni investito da uno scooter

Un bimbo  di tre anni è stato investito da uno scooter ed ora e’ ricoverato in condizioni gravi al Regina Margherita

L’incidente è avvenuto a Volpiano, nei pressi della casa  in cui abita con i genitori. Sembra che il bambino sia sfuggito per un attimo al controllo di suo padre che stava parcheggiando l’auto, quando è sopraggiunta la moto che lo ha investito.

A Torino – Lingotto nuovo posto di controllo delle ferrovie

Avviati gli interventi per un investimento di 15 milioni di euro

Al via gli interventi di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) per la realizzazione del nuovo Posto Centrale di controllo della circolazione ferroviaria a Torino.

Il nuovo edificio tecnologico collocato nella zona di Torino Lingotto ospiterà la nuova sala di comando e controllo della circolazione ferroviaria del Piemonte e della Valle d’Aosta e sarà costruita con tecnologie e apparati ferroviari di ultima generazione.  La posizione del fabbricato è strategica, al centro del nodo ferroviario di Torino, nel cuore delle principali linee piemontesi dal Sistema Ferroviario Metropolitano ai collegamenti in direzione Modane, Genova e Milano.

Le attività del cantiere, già avviate, avranno la durata di 30 mesi per un investimento di Rete Ferroviaria Italiana di 15 milioni di Euro.

CARATTERISTICHE DEL NUOVO EDIFICIO:

  • 30.000 metri quadrati studiati integrando l’edificio al contesto urbano in cui è inserito,
  • progettato con giochi di linee, lucernari e sistemazioni a verde che rendono piacevole l’estetica ben visibile dalla vicina Passerella Olimpica
  • sostenibilità dal punto di vista del risparmio energetico con una riduzione dei consumi e anidride carbonica emessa grazie alla razionalizzazione delle tecnologie, unita ai più avanzati sistemi di distribuzione dell’energia e del condizionamento degli ambienti.

Tutte le attività del personale che gestirà il traffico ferroviario all’interno del nuovo edificio, in una sala di oltre mille metri quadrati, saranno così accentrate e ottimizzate presso un’unica sede con molteplici vantaggi:

  • migliore coordinamento,
  • facilità di comunicazione ed una maggiore tempestività in caso di criticità alla circolazione ferroviaria,
  • riduzione dei tempi di intervento
  • migliori standard di puntualità e regolarità del servizio

Rave party nella fabbrica abbandonata

A Settimo Torinese, nell’hinterland del capoluogo piemontese, in via Cebrosa, presso una ex ditta abbandonata, i Carabinieri hanno individuato un rave party con la partecipazione di circa 300 persone. La situazione è stata monitorata con pattuglie dell’Arma in attesa del deflusso.

Senza biglietto aggredisce un controllore GTT e lo manda all’ospedale

L’aggressione  sul bus 18. Straniero denunciato dai Carabinieri.

Ieri sera i carabinieri della Stazione di Torino Lingotto hanno denunciato uno straniero 21enne che all’interno del bus linea n.18 della GTT ha aggredito il controllore dell’azienda trasporti, allo scopo di sottrarsi alla richiesta di esibire il proprio titolo di viaggio. La vittima è caduta a erra e ha riportato lesioni per “policontusione a seguito di aggressione” giudicate guaribili in 15 giorni dai sanitari dell’ospedale Mauriziano.

Alluvione, il capo della protezione civile ha incontrato i sindaci

I danni quantificati sono importanti, ma credibili. Saremo tempestivi”

Sopralluogo ieri in Piemonte del capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, che ha sorvolato in elicottero i luoghi del Piemonte colpiti dall’alluvione del 2-3 ottobre e incontrato i sindaci del territorio.

“La Regione Piemonte ha dimostrato in una situazione in cui era gravemente colpita di riuscire con le proprie forze a reagire e intervenire – ha sottolineato Borrelli – I danni che avete quantificato sono importanti, ma sono credibili”.

Prima tappa ad Omegna (Vco) accompagnato dall’assessore alla Protezione civile, Infrastrutture e Trasporti Marco Gabusi, poi sorvolo in elicottero di Varallo (Vc) e Romagnano Sesia (No), altro sopralluogo in Valle Cervo (Bi) insieme al ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, incontro con i sindaci delle province di Biella, Vercelli, Novara e Verbano-Cusio-Ossola presso l’aeroporto di Biella, riunione a Limone Piemonte (Cn) con le amministrazioni locali ed infine, con il ministro alla Pubblica amministrazione Fabiana Dadone, sorvolo dell’Alta Val Tanaro (Garessio e Ceva) per concludere ad Alba con il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il vicepresidente della Regione Fabio Carosso, il presidente della Provincia di Cuneo Federico Borgna, i commissari dell’Unità di Crisi Vincenzo Coccolo e Antonio Rinaudo e i sindaci del Basso Piemonte e della provincia di Torino.

La prossima settimana i tecnici del Dipartimento nazionale di Protezione civile saranno in Piemonte per verificare con gli enti locali le diverse esigenze.

Borrelli ha anche annunciato che, dopo la prima fase emergenziale relativa alle spese sostenute per i soccorsi, l’assistenza alla popolazione e le prime urgenze, il presidente della Regione Cirio – che sarà commissario delegato – provvederà con la sua struttura a realizzare in 90 giorni una ricognizione dei fabbisogni della fase 2.

“Vi posso assicurare – ha concluso Borrelli – che saremo il più tempestivi possibile in accordo con la Regione. Se riusciremo porteremo in Consiglio dei Ministri la dichiarazione di stato di emergenza già la settimana prossima, altrimenti andremo a quella dopo. Di questo vi chiedo già scusa preventivamente, ma abbiamo iniziato dal Piemonte e adesso andremo in Liguria e Valle d’Aosta e la vastità del territorio richiede verifiche puntuali”.

“Quando ho chiesto un miliardo di euro qualcuno a Roma ha sorriso, ma non si sorride di fronte ai danni che reclama il Piemonte – ha sottolineato il presidente Cirio – Il Piemonte oggi ha bisogno dello Stato e se scriviamo un miliardo è perché siamo certi dell’entità dei danni, perché facciamo le cose seriamente. Sono soldi dei piemontesi che devono ritornare sul territorio”.

Nel corso di questa due giorni di incontri in Piemonte, ieri il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia si è detto disposto a valutare la nomina del commissario per il ripristino del Tenda, mentre il ministro per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone ha annunciato di aver chiesto che nella prossima manovra finanziaria vengano introdotte semplificazioni burocratiche per la pulizia degli alvei dei fiumi e per le opere contro il dissesto idrogeologico, essendo importante la velocità con la quale si riescono a fare gli atti necessari per realizzare gli interventi.

La prossima settimana invece la Regione porterà la ricostruzione del Piemonte alluvionato anche all’attenzione dell’Unione Europea: lunedì e martedì il presidente Cirio sarà a Bruxelles per incontrare i commissari al Bilancio, Johannes Hahn, e all’Economia, Paolo Gentiloni, ai quali chiederà l’attivazione del Fondo di Solidarietà Europeo, per accedere al quale farà da capofila anche per la Liguria e le francesi Rodano Alpi e Provenza-Alpi-Costa Azzurra, in modo da mettere insieme le aree confinanti colpite.

Auto contro dehors lo distrugge. Ferita la donna alla guida

Ieri sera un’Alfa Mito è finita  contro il dehors della gelateria di corso De Gasperi, angolo corso Einaudi, alla Crocetta.
La  donna alla guida è rimasta ferita e il dehors (per fortuna senza clienti in quel momento) è andato distrutto.
Sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e i soccorsi del 118.

Controlli intensificati nel weekend per il rispetto dell’uso delle mascherine

I controlli delle forze dell’ordine per evitare gli assembramenti saranno intensificati nel fine settimana anche a Torino,  affinché si rispettata la normativa sull’utilizzo delle mascherine anti Covid 19.

Per la concreta attuazione delle misure una nota della Prefettura spiega che “appare indispensabile e prioritaria un’azione di sensibilizzazione del senso civico della popolazione, richiamando i cittadini a comportamenti responsabili, con particolare riguardo al corretto utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie“.

Torino non è una città per disabili?

Queste foto scattate nel centro di Torino testimoniano come la mancanza di educazione civica viaggia a braccetto con la mancanza d’educazione stradale.

Strade dissestate, marciapiedi coi buchi,tram vecchi non a norma con gradini per salire,rendono la vita difficile alle tante persone con diversa abilità motoria e non.Un’amministrazione comunale efficiente e premurosa non dovrebbe permettere che accadano queste situazioni. Più  telecamere di sorveglianza, multe salate a chi parcheggia in malo modo bici, moto e monopattini sui marciapiedi. Ricordiamoci sempre che una città vivibile è un diritto che spetta a tutti!

Vincenzo Grassano

“Macachi liberi” portano maxi assegno all’Universita’

Riceviamo e pubblichiamo / Nella mattinata del 9 ottobre alcuni attivisti del Coordinamento Macachi Liberi sono entrati all’interno della sede dell’Università di Torino di via Po 17 per cercare di consegnare al rettore Stefano Geuna un maxi assegno di due milioni di euro.

L’azione è stata organizzata in collaborazione con Animalisti Italiani, che a Roma sono impegnati, nella stessa giornata, in una manifestazione davanti al Ministero della Salute, con lo stesso maxi assegno. Entrambe le azioni sono le ultime di una lunga serie di presidi di protesta per salvare i sei macachi rinchiusi negli stabulari dell’Università di Parma per l’esperimento denominato “light-up”, avviato e fortemente voluto da Marco Tamietto, docente dell’Università di Torino e da essa ampiamente sostenuto.
Gli attivisti hanno cercato di consegnare simbolicamente un assegno al rettore, per evidenziare lo spreco di due milioni di fondi pubblici regalati a una “ricerca” inutile e per chiedere simbolicamente la Libertà dei 6 macachi rinchiusi.
Come già ampiamente sostenuto, non solo dagli animalisti, ma anche da scienziati contro la sperimentazione animale, lo studio di Tamietto non è che una replica di quanto già effettuato da oltre 50 anni, sempre sui macachi e sempre senza alcun risultato valido per la salute umana.
Gli animalisti e tutti coloro che hanno a cuore la tutela della Vita chiedono con forza di destinare questi e i successivi fondi alla ricerca che non preveda più l’uso di animali, l’unica che può essere considerata sicura, realmente predittiva, efficace ed etica. L’unica che può essere apostrofata come “veramente scientifica”.


Coordinamento Macachi Liberi
Animalisti Italiani

“Made in Italy” africano. Le Fiamme gialle sequestrano sette tonnellate di cibo e prodotti contraffatti

Saponette come terapia per la cura della “Scabbia”, alimenti spacciati come “Made in Italy” ma in realtà coltivati in Africa, farine miscelate con ingredienti sconosciuti e venduti come cereali di pregio; ma anche un laboratorio clandestino per la preparazione ed il confezionamento del pesce realizzato all’interno di una toilette.

Una frode commerciale, quella scoperta dalla Guardia di Finanza di Torino nel corso di un intervento che ha visto coinvolto un market nel quartiere di Porta Palazzo nel capoluogo piemontese.

“Farine e Semole” con ingredienti di ogni tipo e non indicati in etichetta, “Rotture di Riso” miscelate e vendute come cereali di pregio; ma anche numerosi alimenti riportanti il  “tricolore”, simbolo del Made in Italy”, ma che in realtà, come ricostruito dai Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego, coltivate in Africa da dove prevenivano.

Rinvenuti anche una montagna di crostacei tritati e pronti per essere venduti come derivati del pesce. Prodotti ittici, questi ultimi, che il proprietario del market acquistava e confezionava in una sorta di laboratorio clandestino improvvisato, realizzato all’interno di una toilette adiacente allo store.

Al momento delle perquisizioni i Finanzieri hanno trovato un dipendente di origini Ghanesi, privo di qualsiasi abilitazione o certificazione, intento al taglio ed al confezionamento di tranci di pesce utilizzando una sega a nastro priva di ogni sistema di sicurezza. Rinvenuti nell’occasione, oltre 200 chilogrammi di pesce in cattivo stato di conservazione.

Nel corso dell’intervento i finanzieri hanno inoltre sequestrato centinaia di saponette che, a detta del rivenditore, servivano come terapia per la cura della “Scabbia”. Le saponette, dal misterioso valore medicale e quindi precariamente risolutive contro la patologia contagiosa, se non addirittura pericolose data la composizione ignota, erano di fatto prodotte in Africa e importate illegalmente in Italia per poter essere vendute in circuiti clandestini.

Trasversale la truffa ideata dall’imprenditore: tra sacchi di riso e cereali di dubbia composizione, i finanzieri hanno anche rinvenuto accessori d’abbigliamento con marchio contraffatto, di note case di moda italiana, pronti per essere venduti.

Oltre 7 le tonnellate di prodotti alimentari sequestrate e centinaia gli articoli contraffatti cautelati.

Tre le persone denunciate alla Procura della Repubblica di Torino, che ha coordinato le indagini. Per loro le accuse vanno dalla frode in commercio alla vendita di articoli con marchi contraffatti dall’omissione di cautele contro gli infortuni sul lavoro alla ricettazione.

 

Dalla Guardia di Finanza di Torino lanciano un appello ai consumatori al fine di porre l’attenzione su questi fenomeni che quotidianamente, non solo rafforzano i mercati illegali, ma di converso, si palesano quale strumento di continua messa in pericolo e danno, per l’integrità dei consumatori, delle imprese e per l’economia pubblica.

 

L’efficace operazione, rientra nel quadro delle attività svolte dalla Guardia di Finanza quale organo di Polizia Economico Finanziaria a contrasto dei fenomeni distorsivi del mercato.