CRONACA- Pagina 1476

Comitato Vittime Rsa, documentazione consegnata in Prefettura

La Fondazione promozione sociale onlus, animatrice del Comitato vittime nelle Rsa, e il Csa – Coordinamento sanità e assistenza tra i movimenti di base al quale aderiscono venti associazioni e organizzazioni che operano per la promozione e la tutela dei malati cronici non autosufficienti e delle persone con disabilità/autismo con limitata o nulla autonomia, hanno consegnato nei giorni scorsi  al Prefetto di Torino le proprie istanze in merito al sistema di presa in carico di malati e persone con disabilità non autosufficienti, anche in relazione alla redazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (cosiddetto Recovery Plan o #Next Generation Eu).

Le organizzazioni hanno chiesto formalmente al Prefetto di inviare al Governo le osservazioni consegnate, nelle quali è sottolineato che la pandemia ancora in corso ha dimostrato che il sistema di presa in carico dei più deboli fra i malati e le persone con disabilità non risponde alle loro esigenze di tutela della salute e ha subito – specie negli ultimi anni – tagli nel riconoscimento di diritti e delle risorse collegate, non accettabili. Nemmeno risponde alle loro esigenze di relazione – esigenze che sono come e anche più di quelle degli altri cittadini – l’attuale loro confinamento nelle strutture (per motivi di scarico di responsabilità, più che per precauzioni cliniche) oppure a casa (è il caso delle tantissime persone con disabilità lasciate illegittimamente senza le prestazioni dei servizi sanitari e socio-sanitari di cui sono titolari).

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è l’occasione per una inversione di rotta decisiva, a condizione che le risorse ad esso connesse siano orientate all’intervento sul fronte della riforma dei servizi territoriali e residenziali, così come all’istituzione di un sistema di cure domiciliari che non si limiti a sporadici passaggi di medici o infermieri (nell’ordine di qualche ora all’anno), ma costituisca una vera presa in carico sanitaria del malato nel suo contesto di vita. Oggi – stando alle bozze di Piano che sono circolate e al programma di azioni preannunciato al Parlamento dal Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi – non è così.

Da qui l’inquietudine delle organizzazioni, il pericolo ravvisato che la strage del Covid19 venga dimenticata, l’urgenza di far pervenire al Governo le proposte di intervento.

Le associazioni hanno consegnato al Prefetto i documenti, già inviati al Presidente del Consiglio e al Ministro della salute,  che riassumono le azioni indispensabili per affrontare il problema delle visite, della messa in sicurezza dei luoghi di cura, della priorità delle prestazioni domiciliari per chi è a casa ed ha necessità di un assegno di cura.

«Sosteniamo che oltre ad un obbligo giuridico di fornire le cure adeguate ai malati sancito dalla Costituzione e della legge istitutiva del Servizio sanitario, vi sia un debito morale del Paese nei confronti di quanti sono in tali condizioni, che va onorato subito – ha spiegato Maria Grazia Breda, Presidente della Fondazione promozione sociale – con la previsione di interventi innovativi e radicali che rispondano veramente alle esigenze dei pazienti nella gestione delle cure di lungo termine (LTC) e delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie erogate nelle strutture residenziali previste dai Livelli essenziali delle prestazioni (Lea)».

Per Vincenzo Bozza, presidente dell’UTIM – Unione per la tutela delle persone con disabilità intellettiva «le prestazioni Lea – servizi residenziali, comunità alloggio, centri diurni, cure domiciliari – non possono subire riduzioni. Le famiglie sono allo stremo, per questo abbiamo avviato una causa pilota per la riapertura completa dei Centri diurni: alle istituzioni spetta trovare gli spazi per i servizi, se quelli attuali non sono adeguati e nel frattempo garantire quanto meno le prestazioni domiciliari necessarie».

Le istanze riguardano:

–       La priorità nella somministrazione dei vaccini anti Covid per malati non autosufficienti e loro parenti, con l’obiettivo di riaprire alle visite in piena sicurezza e pur con tutte le tutele del caso;

–       L’inserimento nelle azioni di sviluppo dei servizi territoriali delle prestazioni sanitarie domiciliari di lungo termine (LTC): potenziamento dell’ospedalizzazione a domicilio e dell’Adi, con il riconoscimento – come Lea – di un contributo economico universalistico con oneri a carico del Servizio sanitario, così come già previsto in ambito Lea per i ricoveri convenzionati in Rsa;

–       Il riconoscimento delle Rsa accreditate come parte integrante della filiera delle strutture sanitarie del Servizio sanitario;

–       Una nuova programmazione di ospedali di territorio polifunzionali che non si fermi agli ospedali di comunità e al loro modello di ospedali «a tempo», senza collegamento con il sistema di continuità della presa in carico dei pazienti non autosufficienti;

–       L’avvio per le persone con disabilità intellettiva e/o autismo di un percorso innovativo di riconversione delle strutture residenziali e semiresidenziali socio-sanitarie, affinché siano previsti sin d’ora spazi per assicurare percorsi separati all’interno dei locali in caso di infezioni e/o epidemie, in modo da assicurare lo svolgimento regolare delle loro attività a pieno regime, anche in caso di epidemie.

Covid, il bollettino di sabato 27 febbraio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.188 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 214 dopo test antigenico), pari al 4,6% dei 25.766 tamponi eseguiti, di cui 17.978 antigenici. Dei 1.188 nuovi casi, gli asintomatici sono 446 (37,5% ).

I casi sono così ripartiti: 198 screening, 642 contatti di caso, 348 con indagine in corso; per ambito: 20 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 107 scolastico, 1.061 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 250.260, così suddivisi su base provinciale: 21.809 Alessandria, 12.786 Asti, 8.558 Biella, 33.847 Cuneo, 19.417 Novara, 132.115 Torino, 9.256 Vercelli, 9.307 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.213 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.952 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 166 (+3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.956 (+18 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 13.508

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.988.227 (+25.766 rispetto a ieri), di cui 1.154.725 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.365

Sono 14 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessuno dioggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.365 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.415 Alessandria, 598 Asti, 380 Biella, 1.108 Cuneo, 776 Novara, 4.272 Torino, 424 Vercelli, 307 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 85 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

225.625 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 225.265 (+654 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 19.540 Alessandria, 11.620 Asti,7.658 Biella, 30.977 Cuneo, 17.666 Novara, 118.418 Torino, 8.272 Vercelli, 8.226 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.117 extraregione e 1.771 in fase di definizione.

Rivalta: nuova autopompa per i vigili del fuoco volontari

Il mezzo è stato acquistato grazie al contributo di 6 Comuni della cintura torinese

Il distaccamento volontario dei Vigili del Fuoco di Rivalta ha finalmente una nuova
autopompa. Grazie alla disponibilità di sei comuni della cintura torinese e al bando di
finanziamento della Regione Piemonte è stato possibile raccogliere i fondi necessari per
dotare i volontari rivaltesi di un mezzo adeguato alle esigenze di intervento e controllo del
territorio.


La nuova autopompa è costata 197.381 €, somma finanziata con i 50.381 € raccolti dai
volontari e con 20.000 € provenienti dal bando regionale. Una commessa che non sarebbe
però stata possibile senza i fondi stanziati dalle amministrazioni comunali: 1.000 € da
Volvera, 3.000 € da Sangano, 14.000 € da Bruino, 29.000 € da Piossasco, 40.000 € da
Orbassano, 40.000 € da Rivalta.

«Sono molto contento che con un vero lavoro di squadra tra comuni siamo riusciti a realizzare
quello che sembrava un sogno: acquistare un nuovo mezzo con tutte le migliori tecnologie e
attrezzature» spiega il vicesindaco di Rivalta Sergio Muro. «Credo di esprimere un’opinione
condivisa quando dico che i nostri volontari se lo meritano: sono un gruppo che lavora da oltre
cent’anni sul territorio con professionalità e dedizione». «Tutti abbiamo assistito ai loro
interventi – aggiunge ancora il vicesindaco – e solo nell’ultimo mese a Piossasco e Bruino
hanno contribuito a risolvere due incendi importanti».

L’automezzo, un Iveco EuroCargo 120E25 doppia cabina di classe 2000-4000lt capace di
ospitare fino a 5 volontari, è stato consegnato sabato 27 febbraio 2021 nel corso di una breve
cerimonia nella caserma dell’Associazione Vigili del Fuoco Volontari a Rivalta di Torino.
Alla cerimonia sono intervenuti il dottor Franco De Giglio, responsabile del Settore Protezione
Civile e Sistema AIB della Regione Piemonte, i sindaci dei comuni che hanno finanziato il
progetto, i parroci di Rivalta, i volontari della Croce Bianca, il gruppo di Protezione Civile e i 38
volontari del gruppo dei Vigili del Fuoco di Rivalta.

«Questo mezzo rafforza non solo l’attività dei Vigili del Fuoco Volontari di Rivalta, ma
contribuisce a migliorare l’efficacia degli interventi di soccorso sui nostri territori» ha detto il
presidente della Delegazione del Distaccamento rivaltese Massimo Bruno. «Vogliamo
ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato in questa che all’inizio sembrava una missione
impossibile: le amministrazioni comunali, i nostri volontari e i tanti cittadini che hanno deciso
di supportare la nostra attività. Lo riteniamo un segno di riconoscimento e di stima nei
confronti del nostro lavoro».

Scoperta la serra della cannabis

Controlli antidroga dei carabinieri, un arresto e due denunce

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare i reati inerenti alla vendita di sostanze stupefacenti, i carabinieri hanno arrestato una persona e denunciate altre due.
In particolare i militari della Compagnia di Venaria Reale, nell’hinterland torinese, hanno deferito in stato di libertà due donne, una ventenne del luogo per possesso di quasi 60 grammi di marijuana e una 23enne iraniana residente a Torino trovata con circa 15 grammi di hashish.
La successiva attività investigativa ha permesso di risalire al presunto fornitore delle due ragazze. Si tratta di uomo di 43 anni del capoluogo piemontese che nella cantina della propria abitazione aveva ricavato una serra per la coltivazione della cannabis, attrezzata con lampade ad alto voltaggio per il controllo della temperatura e una ventola per l’aereazione, all’interno della quale sono stati trovati 61 piante di marijuana, circa 3,2 kg di infiorescenze, 110 grammi della stessa sostanza essiccata e 200 grammi di hashish in dosi. L’uomo è stato arrestato e collocato ai domiciliari.

Abusivo davanti al Regina Margherita minaccia automobilista e pretende il “pizzo”

Nel pomeriggio di giovedì  i carabinieri della Stazione Torino Borgata Lingotto hanno arrestato un tunisino di 63 anni per tentata estorsione.

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per reati contro la persona e il patrimonio, è stato bloccato nei pressi del parcheggio dell’Ospedale Infantile Regina Margherita, luogo ove sono frequenti le segnalazioni di parcheggiatori abusivi da parte di malati, parenti e semplici cittadini. Per questo motivo l’area è particolarmente vigilata dagli uomini dell’Arma e proprio durante uno dei frequenti passaggi, una pattuglia è stata richiamata da una giovane donna che gesticolando richiedeva aiuto. I militari hanno raccolto le prime dichiarazioni della vittima che, intimidita dall’aggressione verbale subita ma determinata a denunciare, ha raccontato di essere stata avvicinata da un uomo che le aveva chiesto con insistenza il pagamento dello stallo per il parcheggio e, al diniego, l’aveva minacciata di danneggiarle il veicolo per poi allontanarsi alla vista dei carabinieri. Grazie alla descrizione fornita, è stato prontamente individuato e bloccato mentre si trovava in una zona attigua al parcheggio con fare apparentemente indifferente.

Telepass Store, inaugura a Torino il secondo punto vendita in Italia 

Il nuovo store torinese fa seguito al primo negozio aperto a Milano, in via Larga, con l’obiettivo di offrire assistenza diretta agli oltre 350.000 clienti Telepass nell’area torinese e ai nuovi clienti che vorranno scoprire tutti i servizi smart di mobilità integrata.  

Telepass, azienda italiana che opera nel settore dei servizi per la mobilità in ambito urbano ed extraurbano, inaugura domani, sabato 27 febbraio, il nuovo Telepass Store di Torino, in Corso Vittorio Emanuele II, 74/A.

Il negozio – il secondo di questo tipo aperto da Telepass in Italia dopo quello inaugurato in centro città a Milano – garantirà una maggiore vicinanza e un più facile accesso ai suoi clienti che sono già oltre 350 mila nella provincia torinese e arrivano a quasi 700 mila nella Regione Piemonte. Le concessionarie autostradali hanno infatti in previsione la riduzione progressiva della rete dei “Punti Blu” situati lungo le tratte autostradali da loro gestite, per questo motivo Telepass sta mettendo in atto l’apertura di store dedicati alla propria clientela con un servizio diretto e personalizzato da offrire in pieno centro città.

All’interno dello store, la clientela potrà, con l’assistenza del personale qualificato di servizio, svolgere col proprio device tutte le operazioni necessarie per sottoscrivere i servizi Telepass Pay fino a oggi attivabili unicamente online.

Aperto dal lunedì al sabato, il punto vendita offrirà informazioni su tutti i servizi proposti da Telepass, da quelli più tradizionali legati al pagamento del pedaggio autostradale in Italia e in Europa a quelli più innovativi, offerti tramite Telepass Pay. Attualmente Telepass offre oltre 25 servizi per la mobilità, dal noleggio di veicoli elettrici al pagamento delle strisce blu fino ad arrivare al servizio Skipass, usufruibili tramite un’unica app, per garantire il risparmio di tempo e la massima sicurezza in termini di riduzione delle occasioni di contatto grazie alla sua natura cashless, nel rispetto dell’ambiente.

“Siamo lieti di annunciare questa nuova apertura a Torino, modello virtuoso di smart city” ha dichiarato Gabriele Benedetto, Amministratore Delegato di Telepass, in occasione della cerimonia di inaugurazione. “In città, Telepass ha già attivato numerosi servizi disponibili attraverso Telepass Pay, come il pagamento delle Strisce Blu, il lavaggio auto a domicilio erogato tramite Wash Out e il noleggio dei monopattini e delle bici elettriche. L’obiettivo di Telepass è quello di offrire un ecosistema di servizi sempre più ampio, legato ai nuovi stili di mobilità condivisa. Il Telepass Store di Torino rappresenterà un nuovo punto di incontro per vivere l’esperienza offerta da Telepass a 360°”.

Telepass porta dunque innovazione e tecnologia a servizio della clientela nel nuovo Telepass Store di Torino. Dopo l’inaugurazione nel capoluogo piemontese, è prevista l’espansione in altre principali città italiane.

A questo link è possibile scaricare alcune fotografie in alta risoluzione del TStore di Torinohttps://we.tl/t-yys2J3RzRi Per pubblicare le foto chiediamo cortesemente di citare i crediti del fotografo: Credits_Foto di Claudia Calegari

Telepass

Il Gruppo Telepass nasce nel 2017 con l’obiettivo di creare un sistema integrato di servizi per la mobilità in ambito urbano ed extraurbano. Oggi Telepass è un ecosistema che offre a privati e aziende un numero sempre maggiore di opzioni, fruibili anche in modalità digitale, per una mobilità flessibile, sicura e sostenibile. Un pioniere della mobilità impegnato a facilitare la libertà di movimento delle persone, ampliando la sua offerta, investendo in startup all’avanguardia e garantendo l’accesso ai propri servizi in Europa, perché ogni spostamento sia davvero un’esperienza senza confini.

https://www.telepass.com

Foto Claudia Calegari

A Porta nuova denunciato per lesioni a pubblico ufficiale

Un ventiquattrenne guineano è stato denunciato dagli operatori Polfer in servizio nella stazione di Torino Porta Nuova, per resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni aggravate da futili motivi.

Durante il quotidiano servizio di vigilanza in ambito ferroviario, gli agenti sono stati attirati dalle urla di un uomo che stava discutendo animatamente con personale addetto alla controlleria dei titoli di viaggio del trasporto urbano, nelle adiacenze della stazione. Cercando di riportare la calma, i poliziotti hanno proceduto al controllo dell’uomo che da subito si è mostrato aggressivo e non collaborativo. Dopo molteplici tentativi il reo nel consegnare un documento identificativo ha dato improvvisamente in escandescenza, spintonando gli agenti, dimenandosi e graffiando il volto di uno degli operatori polfer, nel tentativo di non farsi accompagnare negli uffici di polizia per gli accertamenti.

Dopo averlo bloccato gli agenti lo hanno accompagnato in ufficio e denunciato per resistenza e lesioni aggravate dall’essere commesse ai danni di un pubblico ufficiale e dai futili motivi.

 

Aveva infranto il vetro dell’auto di un lavoratore in pausa pranzo

Ha approfittato della momentanea assenza del proprietario dell’auto, allontanatosi per consumare il pranzo lo scorso lunedì in centro città.

Dopo aver atteso che la vittima scomparisse dalla visuale, dopo aver girato lungo la via, il reo ha infranto il finestrino anteriore destro della macchina con una candela di accensione, allettato da una sacca lasciata sul sedile. L’uomo, infatti, un cinquantaseienne italiano con pregiudizi di polizia, e pregiudicato per reati di natura predatoria, fa uso saltuario di stupefacenti e fare piccoli furti è per lui un mezzo per procurarsi denaro.

Un passante che transitava nei Giardini Reali ha notato la scena e ha avvisato il Numero Unico di emergenza, facendo sì che nell’arco di pochissimi minuti intervenisse una Volante del Comm.to Dora Vanchiglia sul luogo. Gli agenti hanno rintracciato il ladro e lo hanno fermavato, riuscendo anche a recuperare l’intera refurtiva che sarebbe successivamente stata riconsegnata all’ignaro proprietario.

Torino: escalation di violenza per un caffè negato

Una storia di maltrattamenti in zona Borgo Vittoria

 

E’ domenica sera ed una donna, dopo una giornata di lavoro, rientra alla propria abitazione. Pochi secondi dal suo ingresso arriva puntuale la richiesta del marito di preparare subito il caffè. Una pretesa quotidiana quella dell’uomo, cittadino egiziano. Al diniego della compagna, l’uomo le si scaraventa addosso, stringendole le mani al collo. La vittima, dimenandosi, riesce però a liberarsi dalla presa e a fuggire verso la camera da letto. L’uomo le tira dietro un’arancia. La donna urla e si dispera, a gran voce comunica al marito che avrebbe chiamato la Polizia. Al suono di queste parole, il marito afferra una padella e, mentre la vittima tenta di raggiungere il soggiorno in cerca del proprio cellulare, la colpisce con violenza alla schiena, non pago le scaraventa addosso lo stendino. La donna, esausta, si accascia a terra. Lo straniero torna nuovamente ad infierire sulla propria compagna, colpendola con dei calci nello stomaco. Terminata l’aggressione, si sposta in un’altra stanza, si sistema sul divano ed inizia a guardare la tv. La donna, ormai stremata, afferra il cellulare e allerta il 112 NUE.

Giunti sul posto, gli agenti trovano la vittima ad attenderli sull’uscio di casa. Dopo i primi accertamenti, gli operatori accompagnano la coppia presso gli uffici della Questura. Il reo riferisce di essere impossibilitato a portare con sé i propri documenti in quanto chiusi in un armadio che non poteva essere aperto. Insospettiti da quest’ultima affermazione, i poliziotti controllano l’interno del mobile, trovando la padella utilizzata durante l’aggressione.

Lo straniero, che già in passato si era reso protagonista di episodi analoghi, è stato arrestato per maltrattamenti.

28

Rapinano hotel e scappano in monopattino

Hanno rapinato  un hotel, l’art Studio di via Principi d’Acaja,  legando i polsi del portiere di notte

Sono poi scappati in monopattino, incappucciati e con regolare mascherina.

La baby gang era composta da un ventenne e tre minorenni  che sono stati fermati dalla polizia per rapina e sequestro di persona.