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Calciano sassi e infrangono la vetrata di una cabina telefonica

Un arresto e una denuncia della Polizia per danneggiamento

Nel tardo pomeriggio di lunedì gli agenti delle volanti intervenuti in via Castelgomberto per un sinistro stradale sono stati avvicinati da un passante che ha segnalato la presenza di due ragazzi molesti nei pressi del civico 209 di corso Unione Sovietica. Gli operatori in effetti hanno potuto constatare che i due, palesemente ubriachi, stavano giocando a calcio con delle pietre di medie dimensioni. Poco prima uno dei due, un 24enne italiano, calciando una di queste pietre aveva infranto la vetrata di una cabina telefonica, mentre l’altro si trovava al suo interno. Entrambi i ragazzi si sono mostrati aggressivi e molesti nei confronti dei poliziotti durante le fasi di identificazione. Il giovane con diversi precedenti di Polizia è stato arrestato per danneggiamento, mentre l’altro, un 22enne italiano incensurato, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il medesimo reato. Entrambi sono stati sanzionati per manifesta ubriachezza.

Insultano i vigili su Facebook. Ma non è reato

Avevano scritto su Facebook “gli spaccherei la faccia”, farei “una spedizione punitiva sotto casa” contro gli agenti della polizia municipale è “eticamente censurabile” ma non si tratta di reato.

Archiviata infatti per questo motivo l’ inchiesta contro 73 persone che avevano lasciato messaggi di questo tenore a commento del  post di un avvocato che si  dichiarava vittima di una presunta ingiustizia da parte dei civich torinesi.

La  richiesta della procura è stata accettata dal gip che ne ha accolto integralmente le considerazioni chiudendo il caso.

Bilancio settimanale Polfer: cinquemila persone controllate

4 indagati, 4.985 persone controllate, 1.075 con precedenti di polizia 267 pattuglie impegnate nelle stazioni e 13 in abiti civili per attività antiborseggio. 73 i servizi di vigilanza a bordo di 168 treni.

 

19 i servizi lungo linea e 39 quelli di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività settimanale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta. 

 

A Torino nella stazione di Porta Nuova, durante i quotidiani servizi di vigilanza in ambito ferroviario, gli operatori hanno rintracciato quattro persone: un cittadino egiziano e gli altri di nazionalità italiana, in possesso di sostanza stupefacente. In particolare durante i controlli congiunti con le Unità Cinofile della Questura di Torino, i ragazzi sono stati segnalati dai cani poliziotto e nel bagaglio al seguito sono stati ritrovate modiche quantità di stupefacente di tipo hashish e marijuana, confezionata in involucri e sigarette pronte all’uso. Pertanto, i tre giovani sono stati sanzionati amministrativamente e lo stupefacente sequestrato.

 

Sempre a Torino, nella stazione di Porta Susa, sono state denunciate tre persone per rifiuto di generalità e false attestazioni. Un italiano è stato trovato a bordo treno privo di biglietto e alla richiesta del Capotreno di declinare le proprie generalità lo stesso si è rifiutato. Intervenuto il personale Polfer, l’uomo è stato controllato e denunciato all’Autorità giudiziaria. Due ragazze nigeriane a bordo di un treno Alta Velocità sulla tratta Milano – Torino, sono state indagate per false attestazioni. A seguito di segnalazione del Capotreno sulla presenza a bordo di due ragazze, presumibilmente minori e prive di titolo di viaggio, sono intervenuti gli operatori polfer di stazione ai quali le giovani hanno declinato generalità false. Accompagnate negli uffici di polizia, dopo aver esperito i controlli in Banca Dati, gli agenti hanno riscontrato la discrepanza tra le generalità accertate durante precedenti fotosegnalamenti e quelle dichiarate. Pertanto, le due ragazze, risultate maggiorenni, sono state denunciate per false attestazioni a Pubblico Ufficiale.  

 

A Vercelli gli agenti polfer in servizio presso la stazione cittadina hanno rintracciato un cittadino macedone e un cittadino italiano, entrambi in possesso di sostanza stupefacente. In particolare, durante il controllo di polizia sono stati rivenuti alcuni grammi di cocaina e una modica quantità di hashish; pertanto i due ragazzi sono stati sanzionati amministrativamente per possesso di droghe mentre lo stupefacente è stato sequestrato.

 

A Novi Ligure due alessandrini ultracinquantenni, senza fissa dimora, sono stati rintracciati sia nella stazione di Novi Ligure che in quella di Arquata Scrivia (AL), entrambi in evidente stato di ebrezza. Più volte sanzionati amministrativamente per ubriachezza molesta, disturbo ai viaggiatori in ambito ferroviario anche in orari notturni, sono stati entrambi segnalati al Questore di Alessandria per l’applicazione della misura di prevenzione personale del divieto di ritorno nel comune di Arquata Scrivia (AL) per tre anni.

Individuato un ricercato, scattano le manette

Agenti del Commissariato San Donato in servizio di Volante ha sottoposto a controllo, nelle scorse ore, un marocchino quarantacinquenne residente a Torino che si trovava per strada.

Dal controllo dei documenti è emerso che lo stesso fosse ricercato da una settimana in quanto destinatario di una pena detentiva della durata di 1 anno, 10 mesi e 24 giorni di reclusione, in merito a reati contro il patrimonio ed inerenti agli stupefacenti. Per il quarantacinquenne sono scattate le manette.

Operazione “Bella vita” La Guardia di Finanza arresta due manager per frode fiscale milionaria

Oggi  oltre 40 militari della Guardia di Finanza di Torino stanno dando esecuzione, nell’ambito dell’operazione “BELLA VITA”, ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del locale Tribunale nei confronti di 2 persone, per le ipotesi di reato di utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, autoriciclaggio e infedeltà patrimoniale. 

 

Ciò a testimonianza di come la frode fiscale rappresenti una condotta illecita di particolare gravità, che comporta la sottrazione di ingenti risorse a danno del bilancio dello Stato e anche il rischio di “inquinamento” dell’economia legale.

In corso di svolgimento, altresì, perquisizioni nei confronti di ulteriori 6 soggetti indagati, a vario titolo, per reati tributari e autoriciclaggio, nonché il sequestro preventivo disposto su beni per 2 milioni di euro, tra cui disponibilità finanziarie, veicoli e immobili (in particolare, un appartamento in pieno centro a Torino, una villa con piscina a Vinovo e un’abitazione nel borgo antico di Avigliana).

Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Torino – P.M. Dott. Ciro Santoriello, e condotte dai finanzieri del Nucleo polizia economico-finanziaria Torino, hanno consentito di ricostruire un articolato sistema di frode attuato con il ricorso a fatturazioni fittizie, attraverso cui gli arrestati, sfruttando i rispettivi incarichi societari apicali di amministratore delegato e direttore tecnico, avrebbero drenato rilevanti flussi di denaro in danno del Fisco e dell’impresa presso cui svolgevano la loro attività (operante nel settore della robotica industriale), non disdegnando, altresì, di effettuare con le rispettive famiglie viaggi di piacere in rinomate località turistiche, come risultante dalle foto pubblicate sui social.

I due soggetti, secondo l’impianto accusatorio, si sarebbero serviti di una vasta rete di società “cartiere”, in molti casi risultate sprovviste di mezzi di produzione adeguati allo svolgimento delle attività economiche e inadempienti agli obblighi fiscali, alcune cancellate dopo poco tempo dal registro delle imprese e intestate a “prestanome”.

Tali aziende avrebbero emesso fatture false per un totale di oltre 7 milioni di euro, consentendo sia l’evasione dell’imposta a cura del soggetto economico utilizzatore della documentazione fiscale, sia il trasferimento illecito di denaro (tramite bonifici, assegni e prelevamenti in contanti) nella sfera personale degli arrestati.

Questi ultimi, peraltro, al fine di velocizzare la destinazione delle somme alle società cartiere ed evitare i controlli aziendali interni, avrebbero gestito direttamente i rapporti commerciali con le realtà imprenditoriali compiacenti, impartendo talvolta disposizioni di pagamento anche in via anticipata rispetto alla presunta esecuzione della prestazione.

In base a quanto ricostruito dalle investigazioni, i consistenti flussi di denaro confluiti nella disponibilità degli arrestati venivano principalmente reinvestiti in società immobiliari e in un ristorante – lounge bar del quadrilatero di Torino, nonché nell’acquisto a titolo personale di immobili a Rivoli e nella centralissima via Roma del capoluogo piemontese, assicurando, altresì, ai predetti soggetti un elevato tenore di vita, come testimoniato dalle vacanze effettuate a Dubai, Zanzibar, Miami e alle Maldive.

L’operazione “BELLA VITA” conferma, tangibilmente, l’azione che la Guardia di Finanza svolge quotidianamente a contrasto dei reati a sfondo economico-finanziario quali le frodi fiscali e il reimpiego di capitali di origine illecita, le cui condotte sottraggono risorse alla collettività oltre che al bilancio dello Stato“inquinano” il tessuto economico-produttivo, alterano la concorrenza del mercato e, non da ultimo, danneggiano gli imprenditori onesti e rispettosi delle regole.

Nuovi punti di ricarica per le bici elettriche?

La Sindaca e la Giunta sono invitati a valutare, insieme a Gtt e al gruppo Comunicare, attuale concessionario del servizio TOBike, l’eventuale interesse da parte di aziende private per la realizzazione di impianti di ricarica per biciclette elettriche, in corrispondenza delle fermate del trasporto pubblico e delle stazioni del TOBike, allo scopo di favorire l’intermodalità in città.

Lo chiede una mozione presentata dal consigliere Aldo Curatella (Azione), approvata questo pomeriggio in Consiglio comunale, che propone anche la predisposizione di un bando per incentivare l’acquisto di biciclette o cargo elettrici, sulla falsariga di quanto già sperimentato da altre amministrazioni locali.

Per Curatella, i fondi necessari all’intervento potrebbero essere richiesti al Ministero dell’Ambiente o alle aziende incaricate di realizzare i sistemi di ricarica.

Ricoveri no covid sospesi negli ospedali piemontesi

CHIESTO ALLE AZIENDE SANITARIE DI INCREMENTARE DI ALMENO IL 20%. I POSTI LETTO DI TERAPIA INTENSIVA PER I PAZIENTI COVID

 

A causa dell’aggravarsi della pandemia e della necessità di ulteriori misure per garantire sufficienti posti letto a disposizione dei pazienti Covid, l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha dato disposizione a tutte le aziende sanitarie del Piemonte di sospendere temporaneamente i ricoveri no Covid, escluse le urgenze, i ricoveri oncologici e quelli in cosiddetta fascia “A”, cioè da effettuare entro 30 giorni.

Differite anche tutte le attività ambulatoriali, ad eccezione di quelle contrassegnate con codice “U” (urgenti, da garantire entro 72 ore) e “B”, da assicurare entro i entro 10 giorni. Esclusi dal provvedimento anche gli screening oncologici.

In questo modo, si punta a passare da un numero di posti letto dedicati al Covid di 2.201 (20% del totale disponibile) a 4.403 (35-40%), come previsto dal piano pandemico, a fronte di una soglia di occupazione che ieri ha superato di due punti la soglia critica, attestandosi al 42%.

“Per quanto riguarda le terapie intensive, si è arrivati a un tasso di occupazione del 36%. Per questo, il Dirmei ha chiesto alle Aziende sanitarie di incrementare di almeno il 20% i posti letto di terapia intensiva dedicati ai pazienti Covid” – afferma il dottor Emilpaolo Manno, coordinatore dell’area sanitaria dell’Unità di Crisi.

“La necessità di allentare la pressione sulla rete ospedaliera – spiega Manno  – costringe il Dirmei a prendere nuovi provvedimenti, nella corretta applicazione del piano pandemico. Non vuol dire che siamo in affanno, visto che abbiamo ancora ampi margini di manovra sulla riorganizzazione delle nostre strutture in caso di peggioramento della situazione, ma occorre agire in considerazione dell’evolversi dell’epidemia. Quanto alle prestazioni ordinarie procrastinate, queste verranno riprogrammate appena possibile e in ogni caso le urgenze, le patologie oncologiche e i percorsi nascita saranno tutelati come sempre. Inoltre, abbiamo raccomandato alle aziende che si cerchi il più possibile di sviluppare la gestione dei pazienti Covid a domicilio».

 

Denunciato perché aveva a casa armi e droga

Si tratta di un ventitreenne italiano

Personale del Comm.to San Secondo, lo scorso mercoledì mattina, in conclusione di alcune indagini relative a un soggetto italiano che esercitava l’attività di spaccio nel quartiere Santa Rita, è risalito ad un appartamento sito in corso Sebastopoli ove risiede un ventitreenne italiano, insieme al padre. Presentatisi nell’alloggio unitamente a personale del Nucleo Cinofili ed al cane poliziotto Kira, gli agenti hanno rinvenuto, addosso al giovane e nella sua camera, 40 grammi di hashish, un bilancino di precisione e 2650 €. Il denaro era custodito all’interno di un cofanetto nella stanza del giovane, insieme a 5 pistole, che sono state debitamente sequestrate. Si tratta di un’arma resa inerte e di 4 piccole rivoltelle storiche. Inoltre, sul medesimo pensile erano presenti 8 fra pugnali e armi da taglio. Nessun’arma risulta essere mai stata denunciata. Tutto è stato sottoposto a sequestro. Il ventitreenne  è stato denunciato per  detenzione della sostanza stupefacente, per la detenzione abusiva delle armi.

Alimentazione: la Giornata del fiocchetto lilla

Parliamo di Disturbi del Comportamento Alimentare

Milano, 8 marzo 2021 – In occasione della Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla contro i Disturbi del Comportamento Alimentare 2021, Auxologico organizza un evento on line per parlare di disturbi alimentari come anoressia, bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating): malattie che riguardano il rapporto con il cibo, l’ossessione per il peso e la propria immagine corporea.
I DCA hanno cause multifattoriali (psicologiche e biologiche) e possono alterare e compromettere la salute di tutti gli organi e apparati del corpo. Per questo all’evento saranno presenti più specialisti: un endocrinologo, uno psicologo, uno psichiatra e una nutrizionista.
MODERA
Letizia Palmisano, giornalista.
INTERVENGONO
Prof.ssa Simona Bertoli, nutrizionista, responsabile dei Centri Obesità Lombardi di Auxologico Ariosto.
Prof Gianluca Castelnuovo, psicologo e psicoterapeuta, Servizio di psicologia clinica e Laboratorio sperimentale di ricerche psicologiche, Istituto Auxologico Italiano e Università Cattolica del Sacro cuore.
Dott. Leonardo Mendolicchio, psichiatra, Responsabile U.O. Riabilitazione dei Disturbi del Comportamento Alimentare presso Auxologico Piancavallo.
Dott.ssa Nicoletta Polli, Responsabile Centro Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) presso Auxologico San Luca.
OSPITE
Elisa D’Ospina, conduttrice.
QUANDO
Lunedì 15 marzo 2021, ore 18.00
COME PARTECIPARE – EVENTO ON LINE
L’evento è gratuito e si svolgerà esclusivamente on line.
Attraverso l’iscrizione riceverete un link per partecipare all’evento. Vi consigliamo di scaricare la app gratuita gotowebinar prima dell’evento se accederete da tablet o cellulare (troverete le istruzioni nella mail di avvenuta iscrizione).
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INFORMAZIONI
marketing@auxologico.it
02 61911.2313/2628

Furto e ricettazione di ricambi per auto: la polizia scopre giro d’affari da 350 mila euro

Avevano costituito un’organizzazione dedita al furto ed alla ricettazione di ricambi e componenti per auto che venivano immessi nel mercato parallelo soprattutto estero.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, nasce nel gennaio del 2020 allorquando, dalle risultanze di un’altra attività investigativa, emergeva un furto di un ingente quantitativo di ricambi per veicoli industriali del gruppo CNH Industrial, i quali stavano per essere spediti ad un rivenditore compiacente per essere immessi sul cosiddetto mercato nero.

Gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento #Polizia Stradale di #Torino avviavano così un’attività investigativa supportata da intercettazioni telefoniche e da apparecchiature GPS per il monitoraggio degli spostamenti dei veicoli in uso ad alcuni dei sospettati, che nel mese di luglio e dicembre 2020 portava ad altri 2 sequestri di ricambi per auto del marchio MASERATI di illecita provenienza in procinto di essere spediti in Inghilterra. La P.G. operante concentrava le proprie indagini su due dipendenti infedeli di FCA Italy SpA in servizio presso il magazzino ricambi dello stabilimento di Torino-Mirafiori i quali, approfittando della loro mansione, distraevano parte dei componenti destinati al primo equipaggiamento dei veicoli Maserati Ghibli e Levante, facendoli uscire dallo stabilimento per immetterli nel mercato parallelo grazie alla compiacenza di un vettore autorizzato all’ingresso in FCA per effettuarvi consegne di materiale.

Altri 2 soggetti curavano infine la vendita finale del materiale a ricettatori compiacenti in Italia ma soprattutto all’estero.

Fondamentale per il raggiungimento del risultato è stata la collaborazione offerta da FCA Italy.

Le indagini consentivano di deferire all’Autorità Giudiziaria n. 5 persone, ritenute responsabili del furto e della ricettazione di ricambi in genere per un valore commerciale di circa 350.000 €.

A carico delle stesse persone e per i reati sopra menzionati, su disposizione del GIP presso il Tribunale di Torino, la settimana scorsa la Squadra di Polizia Giudiziaria della #Polizia Stradale di #Torino eseguiva l’ordinanza della misura cautelare degli arresti domiciliari (per 2 persone) e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria (per 3 persone).

Le perquisizioni eseguite contestualmente permettevano di sequestrare alcuni ricambi di auto e diverse scatole vuote, che in origine contenevano ricambi nuovi, nonché supporti informatici (telefoni cellulari – personal computer) contenenti numerose fotografie dei vari pezzi di ricambio e dei rispettivi imballaggi.

Occorre infine fare una riflessione su un aspetto della vicenda che non può certo essere trascurato e che attiene alla sicurezza, intesa non più solo come security, per gli aspetti già evidenziati, ma anche come safety, per tutte quelle implicazione che inevitabilmente hanno sull’affidabilità degli autoveicoli. La ricettazione di parti di veicoli, oltre a compiere un’attività illecita del valore di centinaia di migliaia di euro, ha notevoli implicazioni soprattutto sotto il profilo della sicurezza dei veicoli. Pur trattandosi di ricambi originali, l’immissione di tali componenti sul mercato parallelo ha come conseguenza diretta l’impossibilità di essere trattati ed assemblati da officine autorizzate o comunque del circuito legale. Il ricorso ad esercizi non autorizzati comporta l’elusione di quelle procedure standard che non potendo essere adottate nel corso della manutenzione ordinaria e straordinaria, potrebbero esporre veicoli ed occupanti a rischi non calcolabili. Standard operativi errati, pregiudicando la sicurezza del veicolo, potrebbero essere causa o concausa di incidenti stradali con danniagli occupanti dei veicoli e di terzi coinvolti.

Altra non trascurabile conseguenza di questo mercato illecito riguarda l’ambiente perché i ricambi sostituiti da personale non qualificato ed autorizzato non possono essere smaltiti nel rispetto delle rigide normative.

Infine, i ricambi destinati al mercato parallelo alimentano quei settori dell’economia sommersa che sono origine dei fenomeni di evasione fiscale.