CRONACA- Pagina 1449

“Via Giachino: asfalto colabrodo e pericoloso”

Caro direttore, alcuni  cittadini ci hanno segnalato ed abbiamo constatato con sopralluogo insieme ad una delegazione di essi che via Giachino, nel quartiere Borgo Vittoria presenta manto stradale con diversi dislivelli e buche.

I cittadini durante il sopralluogo ci hanno spiegato, ed abbiamo constatato con i nostri occhi, che alcuni interventi di ripristino sono stati fatti con rattoppi di catrame tra un sanpietrino e l’altro, rovinando il porfido e non dando una soluzione definitiva, il manto stradale inoltre presenta diverse buche pericolose.
Abbiamo rilevato anche un sanpietrino staccato e abbandonato sul marciapiede.
Una via che oltre alla poca sicurezza dovuta a spaccio e delinquenza deve fare i conti con il pericolo della strada dissestata.
Abbiamo inviato una mail alle istituzioni per richiedere un intervento definitivo, è ora di finirla con rattoppi che durano poche settimane, i cittadini meritano sicurezza e lavori fatti in maniera decente e di ampia durata.
Marina Trombini, presidente dell’associazione Giustizia & Sicurezza

Salsasio celebra la beata Enrichetta

Venerdì 19 febbraio la giornata sarà dedicata alla preghiera per le persone vittime di violenza, in particolare per tutte le donne. Domenica 21 febbraio S. Messa su Telecupole

Il 21 febbraio il calendario liturgico della Chiesa ricorda la Beata Enrichetta Dominici. Una carmagnolese doc, nata a Borgo Salsasio il 10 ottobre 1829 e morta il 21 febbraio 1894 a Torino. Fu Madre Generale della congregazione delle suore di Sant’Anna.
La parrocchia che diede i natali alla Beata e a cui ha dedicato anche la nuova chiesa parrocchiale si prepara a festeggiare la propria Santa.
Le celebrazioni di quest’anno, che si terranno nel rispetto delle attuali norme anti contagio da Covid-19, vedranno un triduo di preparazione e alcuni momenti solenni, tra cui la celebrazione di domenica 21 febbraio che verrà trasmessa alle 11 sul canale 15 del digitale terrestre, ossia su Telecupole.
I festeggiamenti religiosi a Salsasio avranno inizio giovedì 18 con la prima giornata del Triduo.
Alla ore 20 nella chiesa nuova verrà recitato il S. Rosario della Beata Enrichetta, guidato dalle suore di Sant’Anna, sue figlie spirituali, a cui seguirà alle 20,30 la S. Messa.
Venerdì 19 sarà invece il primo venerdì di Quaresima, giorno che il Consiglio Pastorale Parrocchiale su indicazione del Parroco don Iosif Patrascan ha dedicato alla preghiera per le persone vittime di violenza, in particolare per tutte le donne. L’idea è nata anche su indicazione di Papa Francesco che ha invitato tutti a pregare in particolare per questo tema durante il mese di febbraio.
Al mattino alle ore 8,30, sempre nella chiesa nuova, verrà esposto il Santissimo Sacramento e verranno recitate le Lodi mattutine.
Per tutto il giorno sarà possibile passare nella chiesa nuova di Salsasio per l’Adorazione Eucaristica personale. Nei giorni precedenti sarà a disposizione un tabellone dove le persone che lo desiderano possono prenotare l’ora in cui intendono passare per fermarsi in Adorazione.
Alle 17, durante L’Adorazione Eucaristica, ci sarà un momento di preghiera comunitaria con la Via Crucis statica, con invito particolare a tutti i bambini e le donne.
Alle 20,15 si concluderà l’Adorazione con la Benedizione solenne a cui seguirà alle 20,30 la S. Messa solenne, presieduta dal Vescovo emerito di Acqui Terme Mons. Pier Giorgio Micchiardi.
La celebrazione liturgica della Beata Enrichetta si terrà quest’anno al venerdì in quanto la Messa domenicale, essendo la prima domenica di Quaresima, pur essendo dedicata alla Beata e con alcuni riti solenni, non potrà seguire la liturgia, le letture e alcuni canti e riti come per esempio il canto del Gloria.
Sabato 20 febbraio alle 17,30 nella chiesa nuova verrà recitato il S. Rosario della Beata Enrichetta, guidato dalle suore di Sant’Anna. Ore 18 S. Messa prefestiva.
Domenica 21 le celebrazioni avranno orario festivo con Messa alle 9 nella chiesa antica, luogo in cui la Beata venne battezzata l’11 ottobre 1829 con i nomi di Anna Caterina Maria.
La S. Messa delle ore 11 nella chiesa nuova verrà presieduta dal parroco don Iosif Patrascan e verrà trasmessa in diretta sia sul canale Youtube della Parrocchia di Salsasio e sia su Telecupole, sul canale 15 del digitale terrestre, canale 824 di Sky e 422 di TivùSat. La celebrazione sarà quindi visibile sia in Piemonte che in Lombardia, Liguria e attraverso Sky anche in tutta Italia. La diretta verrà realizzata dallo staff dell’ufficio stampa parrocchiale e da CarmagnolaTV.
In tutti i giorni del triduo e della festa, nella chiesa nuova, verrà esposta la reliquia della Beata Enrichetta Dominici. Quest’anno non sarà possibile baciare o toccare la reliquia per via delle attuale normative anticovid, ma verrà esposta per la preghiera personale, comunitaria e per la Benedizione della festa che verrà impartita proprio con la reliquia portata dalle suore di Sant’Anna.
“Quest’anno non potendo organizzare eventi collaterali e non potendo accogliere in chiesa oltre un certo numero di fedeli, per via della pandemia che stiamo affrontando, cercheremo di rendere più virtuale la festa della nostra Beata” commenta il Parroco don Iosif, che sulla giornata dedicata alla preghiera per le donne vittime di violenza ci tiene a spiegare: “Nell’ultimo periodo sono aumentati i casi di violenza, anche nella nostra città, e pensando alla figura di Madre Enrichetta, donne forte, umile e importante per la Chiesa, ci viene in mente la sua storia, non facile e certamente provata da alcuni casi di violenza, seppur non fisica, ma psicologica. Madre Enrichetta è stata abbandonata dal suo papà a soli quattro anni – continua don Iosif – In occasione della festa della nostra Beata, che quest’anno ricade nel periodo quaresimale, momento liturgico in cui si ripercorre la sofferenza di Cristo ed il suo amore per noi che lo porta a morire in croce, abbiamo quindi pensato di dedicare un’intera giornata di preghiera per le persone vittime di violenza. Pregheremo senz’altro in particolare per le donne e per i bambini, ma non solo. Le persone vittime di violenza sono anche spesso purtroppo, disabili, uomini, adolescenti, pensiamo alla violenza nei luoghi di lavoro e al bullismo, per esempio. Pregheremo perché la Beata Enrichetta interceda per tutti noi, affinché Dio sostenga le persone che soffrono e illumini le menti”.
Le celebrazioni di quest’anno saranno ancora più sentite per via del decimo anniversario della Consacrazione della nuova chiesa parrocchiale di Salsasio dedicata alla Beata Enrichetta Dominici, avvenuta il 6 novembre 2011. Non mancheranno di certo prossimamente momenti di festa e di preghiera per questo importante anniversario. Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è già al lavoro.

Ivan Quattrocchio
Portavoce della Parrocchia

Fatture false per milioni di euro. Sequestrati immobili, terreni e conti correnti

La Guardia di Finanza di Torino ha concluso nei giorni scorsi un’indagine di polizia economico finanziaria che ha disvelato un’evasione fiscale milionaria, supportata dall’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, con il sequestro di immobili, terreni e disponibilità su conti correnti e la denuncia, per reati tributari, di 4 soggetti. 

Le investigazioni, durate oltre un anno, sono state condotte dai finanzieri del Gruppo Orbassano, coordinati dal Sostituto Procuratore, Dott.ssa Virginie Tedeschi, della Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, ed hanno tratto origine dall’individuazione, nell’ambito di altra attività operativa, di cospicui prelievi in contanti da parte di un imprenditore dell’hinterland torinese, effettuati a seguito di numerosi bonifici ricevuti da tre rappresentanti legali di società, tutte operanti nel settore della produzione di componentistica per auto.

Sulla base di tali riscontri, gli inquirenti hanno avviato più penetranti accertamenti che hanno consentito di portare alla luce un collaudato sistema di frode imperniato su di una società risultata, di fatto, inesistente in quanto priva di una sede effettiva nonché di strutture organizzative e mezzi aziendali, il cui unico “ruolo” era quello di emettere fatture per operazioni inesistenti a favore di tre imprese attive nel medesimo comparto economico, con il solo fine di consentire a queste ultime di evadere le imposte attraverso l’utilizzo dei documenti fiscali falsi per beneficiare, indebitamente, dell’abbattimento dei ricavi e della detrazione della correlata IVA.

Le Fiamme Gialle hanno, altresì, scoperto che a fronte delle fatture fittizie emesse dalla società “cartiera”, le aziende destinatarie delle stesse procedevano ad effettuare i relativi pagamenti mediante bonifici bancari al solo scopo di dare una parvenza di regolarità alle operazioni, di fatto mai avvenute, salvo poi ricevere successivamente, in contanti, la restituzione delle somme versate.

Al termine delle indagini, è stato accertato l’utilizzo di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti per oltre 7 milioni di euro e 4 persone sono state denunciate alla locale Procura della Repubblica, a vario titolo, per le ipotesi di reato di omessa dichiarazione, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e occultamento di scritture contabili.

Inoltre, attese le responsabilità penali individuate in capo agli indagati, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torino ha emesso un decreto di sequestro preventivo  fino a concorrenza di euro 1,6 milioni, pari al profitto generato dalle fattispecie delittuose perpetrate, la cui esecuzione ha permesso di sottoporre a cautela reale disponibilità finanziarie per oltre 250 mila euro, 9 immobili e un terreno.

L’attività di servizio condotta dalla Guardia di Finanza s’innesta nell’alveo del più ampio dispositivo di polizia economico-finanziaria approntato dal Corpo a contrasto delle frodi fiscali e delle forme di evasione più gravi, a salvaguardia del bilancio dello Stato e degli imprenditori onesti, aggredendo, al contempo, i patrimoni illecitamente accumulati.

In taxi per rapinare un minimarket, poi la folle aggressione

Fermato dalla Polizia di Stato. Indagini del Commissariato Barriera Nizza

A fine dicembre era arrivato a bordo di un taxi in via Madama Cristina ed aveva fatto accesso ad un minimarket dove a fronte del rifiuto di un cambio di banconote andava in escandescenza e colpiva ripetutamente con pugni al volto il titolare del locale. L’aggressione continuava a terra, l’uomo veniva colpito alla testa e nel contempo intimato di consegnare l’incasso, nonostante la vittima gli facesse notare che era in possesso solo di due banconote da 20 euro. Le urla attiravano l’attenzione di un ragazzo che stava rincasando, il giovane interveniva provando a sottrarre il titolare dalle grinfie del suo aggressore mentre un’altra ragazza sopraggiunta chiamava i soccorsi. L’uomo nel frattempo sottraeva il denaro dal registratore di cassa, usciva dal locale e si allontanava su via Valperga Caluso. Il giovane soccorritore, a bordo della sua bici provava a seguire il rapinatore che però riusciva a far perdere le sue tracce all’angolo con via Ormea. Il titolare dell’esercizio commerciale trasportato inizialmente in ospedale in codice verde poi divenuto rosso, riportava, a seguito di accertamenti sanitari, una frattura chiusa delle ossa nasali per la quale doveva essere sottoposto successivamente ad intervento chirurgico e un trauma cranico commotivo lieve con una prognosi di 30 giorni.

Gli accertamenti condotti dal Commissariato Barriera Nizza hanno consentito di giungere al riconoscimento dell’aggressore. L’uomo era stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza di zona e mediante celle telefoniche si risaliva all’utenza telefonica utilizzata per contattare il taxi. Il numero era intestato ad un cittadino italiano di 40 anni. Durante le indagini il quarantenne è stato riconosciuto senza ombra di dubbio dalle parti coinvolte a seguito di accertamento fotografico da parte della Polizia. In base agli elementi raccolti l’Autorità Giudiziaria ha disposto una perquisizione domiciliare a Settimo Torinese presso la residenza dei genitori. Quest’ultima ha consentito di rinvenire anche lo zainetto azzurro monospalla che l’uomo indossava durante la rapina. Lunedì, a seguito di quest’ attività, gli agenti del Commissariato Barriera Nizza hanno eseguito un Ordine di Custodia Cautelare a carico del soggetto, indagato in stato di arresto per i reati di rapina e lesioni personali gravissime.

A carico dell’indagato sono emerse due segnalazioni di Polizia, una in materia di stupefacenti e l’altra inerente al Codice della Strada.

Chieri: inaugurato il parcheggio dell’area Scotti

Il Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero: «Un’opera che consente di riqualificare un angolo importante della città e di incentivare la mobilità sostenibile». 140 nuovi posti auto nei pressi della stazione ferroviaria e del Movicentro

Nei giorni scorsi è stato inaugurato il nuovo parcheggio dell’Area Scotti-Movicentro, in Strada Campo Archero, nei pressi della stazione ferroviaria di Chieri. «Un importante progetto iniziato dall’amministrazione precedente, che oggi finalmente inauguriamo-afferma il Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero-si tratta di un parcheggio di attestamento, con 140 posti auto, è vicino alla stazione ferroviaria, al Movicentro e ai bike box, e quindi in un’ottica di intermodalità e al fine di incentivare la mobilità sostenibile e di favorire l’uso dei mezzi pubblici. Un’opera attesa dai pendolari, ma anche dai commercianti ed esercenti, essendo il parcheggio limitrofo al centro cittadino e al mercato di piazza Europa. Il disco orario nel tratto di via Roma, tra la stazione e la rotonda con via Cesare Battisti favorirà una maggiore rotazione dei posti autoInoltre, il nuovo parcheggio dell’Area Scotti ci consente di avviare il riordino di piazza Don Bosco, dove sarà risistemata la pavimentazione e valorizzato il cedro del Libano, una pianta monumentale che accoglie chi esce dalla stazione. In questo modo viene riqualificato un pregevole angolo della nostra città, che costituisce un importante snodo per chi a Chieri ci vive e chi ci viene per lavoro o turismo. Solleciteremo le Ferrovie dello Stato, affinché intervengano per mettere in sicurezza e risistemare la facciata della stazione».

Il nuovo parcheggio dell’Area Scotti (dove è prevista la messa a dimora di una quindicina di alberi) e il riordino di piazza Don Bosco hanno richiesto un investimento complessivo di circa 500mila euro.

All’inaugurazione erano presenti anche gli assessori Roberto Quattrocolo, Massimo Ceppi e Paolo Rainato, i consiglieri comunali Piercarlo Benedicenti e Claudio Martano, il Comandante della Polizia Municipale Federico Battel e la Presidente dell’Ascom di Chieri Monica Bucolo.

Dice di produrre Canapa Legale, nasconde l’attività di spaccio

23enne italiano, incensurato, arrestato dalla Polizia

Indagini info-investigative conducono gli agenti all’accertamento di un’attività di spaccio di sostanza stupefacente camuffata da una presunta attività di produzione di Canapa Legale. Così un ventitreenne italiano gestiva lo spaccio.

Sono diversi i quantitativi di droga ritrovati dai poliziotti sia presso la sua residenza che presso il suo domicilio, senza qualsivoglia etichettatura identificativa che qualificasse la sostanza come priva di THC.

Mercoledì mattina gli operatori hanno effettuato le perquisizioni domiciliari. In via Michelangelo Buonarroti, luogo di dimora del giovane, era fortissimo l’odore di marijuana che si percepiva appena entrati nell’alloggio. Difatti, il coinquilino, non potendo nascondere l’evidenza dei fatti, ha subito consegnato ai poliziotti 2 barattoli contenenti marijuana e alcuni frammenti di hashish. Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. Il 23enne, giunto sul posto, è stato trovato in possesso di 4 forbici da potatura ed un contenitore con della marijuana custodito all’interno del suo zainetto. Mentre, all’interno della sua camera da letto, sono stati ritrovati 20 barattoli di diverse dimensioni con infiorescenze essiccate e hashish, 9 bustine contenenti frammenti di hashish, ciuffi di marijuana e residui di sostanza stupefacente, 1 scatola con diversi tipi di sostanza stupefacente, 2 bilancini di precisione, 1 cutter e circa 10 mila euro in contanti suddivisi in diverse mazzette. Nel salone sono stati trovati altri 2 barattoli avvolti da scotch carta con infiorescenze di marijuana.

In via Ormea invece, a casa dei genitori, sono state rinvenute due mazzette di denaro per circa 3 mila euro e 4 piccoli contenitori contenenti dosi, infiorescenze sfuse e tracce di stupefacente.

Quando gli agenti si sono recati presso il campo di Cumiana gestito dal ragazzo, hanno riscontrato che al momento non vi era alcuna vegetazione coltivata, ma si avvertiva ugualmente un forte odore di marijuana. Il giovane ha consegnato spontaneamente agli agenti delle volanti una scatolina in metallo contenente, a suo dire, un derivato dell’oppio che aveva recuperato dal lucernaio di una roulotte che si trovava sul suo terreno. È stato inoltre ritrovato un sacco con infiorescenze bagnate che il giovane diceva di utilizzare come concime essendo materiale di scarto. L’analisi chimica confermava che si trattava di marijuana. Inoltre, nel campo sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro 1 macchinario elettronico per centrifuga di grosse dimensioni con all’interno un filtro ruotante per l’estrazione della resina con tracce di stupefacente, 1 busta da tabacco contenente marijuana, diverso materiale per il confezionamento, 4 bidoni in plastica e 1 vaso in vetro di grandi dimensioni con residui della stessa sostanza stupefacente. Complessivamente sono stati sequestrati oltre 200 grammi di stupefacente. Il ragazzo, incensurato, è stato arrestato dagli agenti della Squadra Volante per detenzione ai fini di spaccio.

Fa zig-zag tra le auto nel tentativo di eludere il controllo di Polizia

Arrestato per spaccio

Nel pomeriggio di giovedì, in seguito ad una segnalazione per bivacco di giovani intenti ad assumere sostanza stupefacente in un’area frequentata da mamme con bambini, gli agenti delle volanti sono intervenuti in via Candiolo. I poliziotti, constatata la presenza di diversi ragazzini, si sono avvicinati e uno di questi alla richiesta dei documenti si è dato alla fuga. Inseguito dai poliziotti ha zigzagato sia tra le auto parcheggiate che tra quelle in movimento obbligando gli automobilisti a frenare bruscamente o ad arrestare improvvisamente la corsa. All’angolo con via Millelire il giovane ha lanciato per terra un sacchetto per tabacco sfuso contenente hashish, circa 65 grammi, poi ha proseguito la corsa su via Onorato Vigliani dove ha aperto un portoncino di uno stabile nel tentativo di raggiungere casa e far perdere le sue tracce, ma è stato immediatamente raggiunto e fermato. Nelle calzamaglie nascondeva 65 euro in contanti. A carico del giovane sono emersi diversi precedenti per detenzione di sostanza stupefacente e un Avviso Orale del Questore.

La perquisizione domiciliare ha consentito agli agenti di rinvenire all’interno dell’armadio della camera da letto piccoli frammenti di stupefacente, un proiettile calibro 7,65 integro e 200 euro in contanti, mentre su una mensola della stessa stanza è stato trovato 1 bilancino di precisione con tracce di stupefacente, 9 involucri in plastica con chiusura a pressione e diverso materiale per il confezionamento della droga. Il ragazzo è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio e denunciato all’Autorità Giudiziaria per la detenzione abusiva del proiettile.

“La busvia non basta dove servono metro e tram”

 I VOLONTARI DI GREENPEACE e LEGAMBIENTE GREENTO SIMULANO UN CANTIERE IN PIAZZA

 A circa un mese dalla riapertura di molte scuole, a Torino e in altre città d’Italia volontarie e volontari di Greenpeace insieme alle associazioni locali si stanno attivando per denunciare i problemi della mobilità locale e indicare soluzioni per contribuire a rendere le città sostenibili e rispettose del clima e della salute delle persone.

A Torino le volontarie e volontari delle organizzazioni ambientaliste sono intervenuti in Piazza Carlo Emanuele II, allestendo un simbolico cantiere per simulare la riattivazione della linea tramviaria 18, servizio che doveva essere momentaneamente gestito con autobus per i lavori metro di via Nizza, ma che per i ritardi dei cantieri è ormai bus da più di 10 anni. Il Comune intende sostituire questa linea tranviaria con dei bus elettrici, nonostante le criticità già messe in evidenza dalle associazioni ambientaliste.

«Questa è una proposta che, sotto la patina green dei bus elettrici, rischia di non migliorare per nulla la situazione, anzi: si spenderebbero decine di milioni di euro per abbandonare dei binari del tram che aspettano solo di essere riattivati. Il 18 è una delle linee più frequentate di Torino e i mezzi sono sempre sovraffollati. Un tram moderno può portare il doppio dei passeggeri di un bus; questo è un fattore fondamentale e l’abbiamo visto anche con la crisi sanitaria covid-19. Insomma: i bus non bastano per tutti gli utenti e non è stato ancora fornito nessun dato pubblico che giustifichi in termini di flussi l’abbandono della soluzione tranviaria, più efficiente e capiente; altre città, per interventi del genere, presentano l’intero progetto ai cittadini, comprese le relazioni tecniche; a Torino abbiamo una decina di slide», dichiara Enrico Fedeli di Legambiente greenTO.

“Gli svantaggi di questa proposta sono evidenti anche per l’ambiente: un bus a batteria è meno efficiente di un tram e lascia pressocché invariate le emissioni di particolato fine rispetto ad un autobus diesel. Chiediamo il ripensamento del progetto di busvie e il potenziamento della rete tram, per una rete di trasporto pubblico davvero efficiente. Proponiamo di attuare da subito interventi semplici e a basso costo che migliorerebbero davvero la situazione degli assi di trasporto considerati dal progetto di busvie: ripristino del tram dove i binari sono utilizzabili e corsie riservate e protette, da subito, anche per gli altri bus e tram della città”.

«Gli amministratori locali devono essere lungimiranti e costruire ora la mobilità del futuro, fatta di trasporto pubblico efficiente, infrastrutture per la mobilità ciclistica e pedonale, sistemi di sharing elettrico, trasporto intermodale e spazi progettati per la vita e il benessere delle persone», dichiara Federico Spadini, campagna trasporti di Greenpeace Italia. Per questo Greenpeace ha lanciato la campagna #RESTART, per chiedere che i fondi pubblici per la ripartenza, a partire da quelli del cosiddetto “Recovery Fund”, siano investiti per riprogettare in modo intelligente le nostre città, investendo in trasporto pubblico, riqualificazione delle periferie e mobilità alternativa.

Torino: aperi-cena con furto

Ventenne egiziano arrestato

 

Gli agenti del commissariato Dora Vanchiglia intervengono domenica scorsa in un supermercato di corso Cadore dove l’addetto alla vigilanza sta trattenendo un soggetto autore di furto. L’uomo, ventenne di origine egiziana, precedentemente era stato visto aggirarsi tra le corsie del punto vendita con fare sospetto. Perso temporaneamente di vista, il vigilante lo aveva poi ritrovato in un angolo ad asportare un paio di scarpe nuove dalla sua scatola, metterle ai piedi e riporre nella confezione le proprie usate. Non pago del furto appena perpetrato, l’egiziano si era diretto verso l’uscita senza acquisti, rifocillandosi dapprima con una confezione di cous cous al pollo per poi proseguire con una scatola di alette piccanti ed uno sgombro sott’olio. L’addetto alla vigilanza decide di attenderlo alle casse. Una volta nei pressi dell’uscita, il dipendente intima al ventenne di pagare i prodotti appena consumati. Vistosi scoperto, il reo lo spintona, tentando di guadagnarsi la fuga. Immediatamente bloccato, viene affidato ai poliziotti giunti nel frattempo. Durante il controllo, lo straniero viene perquisito: sotto i propri indumenti, l’uomo cela un pigiama griffato Juventus, trafugato nella zona abbigliamento, privo dei dispositivi antitaccheggio, occultati nelle celle frigo.

Il ventenne, con precedenti di Polizia, viene arrestato per aver rapinato articoli per un valore di oltre 50 euro, e denunciato per aver fornito false attestazioni a P.U. durante la fase degli accertamenti.

Nascosti in un Tir proveniente dalla Serbia 7 profughi afghani soccorsi dalla Polizia

L’altra sera personale della Squadra volante è intervenuto presso uno stabilimento in corso Romania ove era appena giunto un tir proveniente da Belgrado; uno dei magazzinieri riferiva che a bordo, con ogni probabilità, erano nascoste delle persone.

L’autista, allarmato dai colpi e dalle voci percepite solo una volta giunto a Torino, aveva infatti contattato il titolare della ditta trasporti  pneumatici per cui lavora riferendo la scoperta.

Questi allertava le Forze dell’Ordine per procedere con i soccorsi. Ancora una volta – a meno di un mese dal ritrovamento di sette minori afghani diretti in Francia – si tratta di 7 giovani, di cui 4 minorenni, di nazionalità afghana.

Anche questa volta gli stranieri si sono introdotti all’insaputa dell’autista: hanno tagliato il telone superiore facendo un foro dal quale si sono introdotti senza. Sono in corso ulteriori accertamenti sull’identità personale e sulla loro destinazione finale.