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La Giornata del numero unico 112

Giovedì 11 febbraio, in occasione della Giornata Europea del Numero Unico Emergenza – NUE 112, alle ore 15 gli Assessorati alla Sanità e alla Protezione Civile della Regione Piemonte apriranno virtualmente le porte della centrale del Numero Unico Emergenza 112 di Saluzzo diretta da Walter Occelli, una delle due centrali presenti in Regione Piemonte.

L’iniziativa, intitolata “Sirene amiche – La conoscenza che salva la vita”, intende richiamare l’attenzione sul corretto utilizzo del Numero Unico di Emergenza oltre che sul funzionamento strategico della Centrale unica di risposta, attraverso la guida dei professionisti del settore.

Prenderanno parte all’appuntamento di Saluzzo l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi e l’assessore regionale alla Protezione Civile Marco Gabusi, oltre a diverse altre cariche istituzionali.

Il responsabile della Centrale operativa regionale Emergenza Covid del Dirmei, Fabiano Zanchi, illustrerà i servizi erogati dal nuovo numero verde 800.95.77.95, attivo dal 1° febbraio 2021 e fortemente voluto dalla Regione Piemonte per rispondere alle domande dei cittadini sulle necessità pratiche legate alla pandemia.

All’evento interverrà Marco Pappalardo, presidente dell’associazione no profit FormInLife, presente sul territorio piemontese da diversi anni e impegnata nella diffusione della cultura del soccorso e delle manovre salva vita, grazie al costante impegno dei suoi volontari, per la maggior parte professionisti sanitari medici e infermieri specialisti in emergenza.

Verranno inoltre premiate le Associazioni che hanno donato volontariamente la propria opera per supportare il precedente numero verde informativo regionale.

L’evento, riservato in presenza soltanto agli invitati, verrà diffuso in diretta social sulla piattaforma Facebook dalle pagine di FormInLife e degli assessori regionali presenti.

Rifiuti a Torino Nord: “Vogliamo le foto trappole”

Diversi cittadini ci hanno segnalato ed abbiamo constatato con sopralluogo insieme ad una delegazione di essi che in via Stradella, nel parcheggio all’incrocio con via Gramegna, è nata da tempo una discarica abusiva.
Durante il sopralluogo abbiamo rinvenuto rifiuti di ogni tipo, perfino una poltrona.
Sono ormai numerose le discariche che i cittadini ci hanno segnalato nella periferia nord della città.
La colpa è sicuramente di cittadini incivili che abbandonano nelle strade rifiuti invece di chiamare il numero verde Amiat, che vogliamo ricordare, offre il servizio di ritiro ingombranti in maniera gratuita, ma crediamo che anche in questa periferia debbano essere installate le fotocamere.
Abbiamo inviato una mail ad Amiat per richiedere il ritiro dei rifiuti e all’assessore Unia per richiedere la possibilità di installare deterrenti. Anche Borgo Vittoria merita decoro.
Marina Trombini, presidente dell’associazione Giustizia & Sicurezza

Aggredisce in piazza Carlo Felice un gruppo di ragazze e le molesta sessualmente

Arrestato dagli agenti 

 

Un cittadino marocchino di 28 anni è stato arrestato dagli agenti del Comm.to Barriera Nizza la scorsa domenica sera in Piazza Carlo Felice a seguito dell’aggressione a un gruppo di ragazze di età compresa fra i 15 e i 18 anni.

Le 4 amiche si trovano all’interno dei giardini di Piazza Carlo Felice attorno alle 21.15, quando due individui stranieri le avvicinano: il più giovane, sui 25/30 anni, assume da subito un atteggiamento molesto nei loro confronti, esplicitamente spinto, nonostante l’amico lo inviti a smettere. Proferisce all’indirizzo delle ragazze delle frasi in lingua araba e poi dice a quella di 18 anni, in italiano, di voler avere un rapporto sessuale con lei, così la afferra per il braccio e la strattona, trascinandola poi per i capelli e palpandole il seno. Interviene in sua difesa una delle ragazze, di origini marocchine, che si rivolge all’aggressore in arabo per convincerlo a porre fine alla violenza; il suo intervento consente all’amica di liberarsi dalla presa. Il giovane reagisce in malo modo, afferrando una bottiglia di liquore in vetro che ha nello zaino e scagliandolo contro il gruppo di ragazze che, nel frattempo, sta scappando: colpisce la più piccola, di appena 15 anni, alla schiena, causandole alcune contusioni. All’arrivo dei poliziotti, l’uomo che, nel frattempo, si era anche denudato mostrando le parti intime alle sue vittime, ha cercato di opporre resistenza al suo arresto, sferrando dei pugni all’indirizzo degli agenti, ma è stato definitivamente fermato e reso inoffensivo. Si tratta di un cittadino marocchino di 28 anni, irregolare sul t.n, con un alias e dei precedenti di polizia. E’ stato tratto in arresto per violenza sessuale aggravata e lesioni aggravate.

Individuata la donna armata di coltello che rapino’ per strada una pensionata

Donna di 37 anni, censurata, rapina per strada una pensionata, scoperta e denunciata dai carabinieri.

La vicenda, accaduta a Cuorgnè, nell’hinterland torinese, risale alla prima decade di gennaio, allorquando una anziana signora del luogo, mentre era intenta a passeggiare nei pressi della propria abitazione, veniva aggredita dalla persona oggi denunciata che, armata di coltello e con il volto travisato da una mascherina chirurgica, colpiva con un fendente la sua borsa, lacerandola e provocando la caduta del portafoglio. Raccolta la refurtiva, pari a 400 euro, si dava alla fuga per le vie limitrofe, facendo perdere le proprie tracce mentre l’anziana vittima riportava una piccola ferita da taglio al polso.
L’attività investigativa avviata nell’immediatezza dai militari della locale Stazione ha consentito ben presto di orientare gli accertamenti nei confronti della 37enne, all’interno della cui abitazione, a seguito di una perquisizione domiciliare eseguita ieri, sono stati rinvenuti gli abiti utilizzati in occasione dell’episodio delittuoso.

Aggressioni alla Polizia: la nota del Siulp

Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione del Segretario Generale del SIULP di Torino Eugenio BRAVO, in merito alla liberazione immediata dei minorenni autori di atti di intimidazione nei confronti dei poliziotti della volante.

Ormai il coro è unanime nel considerare che queste intimidazioni che spesso sfociano in vere e proprie aggressioni, siano diventate una prassi preoccupante e finanche scontata.

Una prassi che concerne azioni di intimidazione, perpetrate anche da soggetti minorenni, verso le pattuglie di polizia che adempiono al loro lavoro e che dovrebbe far indignare tutti coloro che hanno a cuore la sicurezza e la salvaguardia del futuro della convivenza civile.

Ma quello che ancora più preoccupa e rende incresciosa questa situazione sono le conseguenti sanzioni penali che non riescono a rendere incisiva e deterrente la loro finalità educativa.

Ci si chiede cosa ne pensino i politologi, i sociologi, gli psicologi, i penalisti, gli studiosi delle scienze comportamentali quando constatano che a fronte di aggressioni o atti intimidatori nei confronti delle forze dell’ordine, anche da parte di minorenni, l’unica risposta sanzionatoria è la loro immediata liberazione.

Dal punto di vista esperienziale constatiamo come queste scelte sanzionatorie accrescano l’autoesaltazione di questi soggetti che li porta ad emulare questo comportamento avverso alla polizia, considerato rappresentativo di una sorta di malsano coraggio diretto a sfidare le forze dell’ordine, l’autorità, la legge.

Se non si vuole procedere a misure detentive nei confronti di soggetti minorenni, continua il Segretario del Siulp di Torino, sarebbe il caso di pensare seriamente a soluzioni alternative che prevedano lavori socialmente utili puntando veramente e seriamente alla rieducazione di questi piccoli delinquenti che devono essere ricondotti nel giusto alveo della convivenza civile e del rispetto verso i tutori dell’ordine.

Diversamente, non si comprende, a cosa servano i seminari, i congressi, gli approfondimenti scientifici che concernono la rieducazione, la risocializzazione, il riadattamento sociale dei delinquenti quando a fronte di simili comportamenti delinquenziali questi soggetti vengono rimessi nel contesto sociale senza alcuna sanzione efficace ed intimidatrice, capace di dissuaderli dal commettere nuovamente simili reati.

È abbastanza chiaro che di fronte ad un immobilismo di politica criminale dove il senso di impunità rende sempre più intraprendente il delinquente nel perpetrare azioni criminali, le forze dell’ordine che sono deputate a far rispettare la legge saranno sempre più bersaglio di aggressioni e poca considerazione, attesa l’assenza stessa di una pena incriminatrice che sia in grado di inasprire questo genere di reati.

Il coprifuoco non ferma i ladri ma i carabinieri li arrestano

Controlli dei carabinieri, fermata banda di ladri in azione nonostante il divieto alla mobilità notturna disposto dalla normativa anticovid

Nel corso dei servizi di controllo del territorio disposti dal comando provinciale e finalizzati a contrastare i reati contro il patrimonio e a verificare il rispetto della normativa anticovid, i carabinieri hanno fermato una banda di ladri.
I fatti si sono verificati a Collegno, nell’hinterland torinese, dove su segnalazione di un cittadino che aveva sentito rumore di vetri rotti, i militari della locale Stazione sono intervenuti nei pressi di un bar, riscontrando che la vetrata era stata infranta utilizzando un tombino. A breve distanza hanno notato la presenza di un’autovettura con a bordo due uomini e una donna che, alla loro vista, si sono dati alla fuga. Dopo un breve inseguimento in auto sono stati raggiunti e fermati, consentendo di accertare che erano stati loro a introdursi nell’esercizio commerciale con la tecnica della “spaccata”, ma senza asportare nulla.
Ai ladri, sottoposti agli arresti domiciliari, è stata anche contestata la violazione della normativa anticovid che vieta di uscire di casa tra le 22.00 e le 05.00, se non per giustificati motivi.

“Quel divieto di sosta inutile”

Caro direttore, i cittadini residenti in viale dei Mughetti 5 mi hanno segnalato, ed ho effettuato un sopralluogo insieme ad una delegazione di essi, che è presente un divieto di sosta inutile all’incrocio con via delle Pervinche.
Non capisco perché anni fa è stato inserito il divieto, il marciapiede subisce una rientranza proprio per permettere il parcheggio di auto.
Inoltre, situazione ancora più strana, qualche metro dopo, all’altezza del civico 3, lo stesso divieto, che era presente è stato rimosso.
Il problema del parcheggio per i residenti di questo palazzo delle Vallette è diventato ormai un incubo, nel cortile dell’alloggio Atc non ci sono posti auto, sulla strada la possibilità di parcheggio è scarsa, se aggiungiamo un divieto di sosta inutile capiamo perché i cittadini sono arrabbiati.
Abbiamo scritto alle istituzioni per richiedere una verifica e la possibilità di eliminare il divieto, così da creare 7 parcheggi e ad Atc per vagliare l’ipotesi di creare qualche posto auto all’interno del cortile del civico 5 che ad oggi non ne ha.
Va bene che questa amministrazione ci vorrebbe tutti in bici e monopattino, ma ad oggi sono ancora in maggioranza i cittadini che utilizzano la propria auto e crediamo che dopo una giornata di lavoro debbano avere la possibilità di parcheggiare senza perder troppo tempo.
Paolo Biccari
Moderati circ.5

Il Comune decide il futuro della Cavallerizza

Il Consiglio comunale ha approvato nell’ultima seduta il Progetto unitario di Riqualificazione (P.U.R.) del complesso della Cavallerizza Reale di via Verdi con il relativo schema di Convenzione Quadro. 

Con 33 presenti, la delibera è stata approvata con 29 voti favorevoli dei consiglieri dei seguenti gruppi: M5S, PD, Forza Italia, Moderati, Sicurezza e Legalità verso Forza Italia, Lista civica per Torino e del consigliere Lubatti del gruppo misto di minoranza Azione; due astensioni da parte dei consiglieri della Lega Nord; contrarie le consigliere dei gruppi misti di minoranza Con.Ci e DemA. Non hanno partecipato al voto otto consiglieri, di cui quattro del gruppo di maggioranza.

La votazione della delibera era stata anticipata nella seduta di Consiglio del 1° febbraio dal dibattito in streaming dei consiglieri. Al seguente link di CittAgorà è riportata una sintesi degli interventi: http://www.comune.torino.it/cittagora/in-breve/il-progetto-per-la-cavallerizza-reale-discusso-in-consiglio-comunale.html

La struttura della Cavallerizza copre una superficie territoriale di circa ventimila mq (trentaseimila mq di SLP) ed è iscritto tra i siti Unesco patrimonio mondiale dell’umanità dal 1997. L’assessore all’Urbanistica della Città, Antonino Iaria, a dicembre aveva illustrato il provvedimento in Commissione e in Aula ed aveva evidenziato che: “il progetto si pone l’obiettivo di risolvere i problemi dell’attuale complesso assetto patrimoniale.”

Oggi la proprietà è suddivisa tra vari proprietari: gli immobili e le aree oggetto della Convenzione Quadro di proprietà del Comune di Torino sono la Cavallerizza Alfieriana, il Maneggio Chiablese, piazzetta Accademia Militare e piazzetta Rossaro; CCT, la società Cartolarizzazione Città di Torino, è proprietaria della Corte delle Guardie, della Manica del Mosca, della Zecca, di Piazzetta Vasco e del Passaggio Chiablese; il Fondo FIV gestito da Cassa Depositi e prestiti è proprietario dell’Accademia Militare, dei corpi di fabbrica di via Verdi e della Rotonda Castellamontiana. Con l’approvazione del P.U.R., ha precisato Iaria, “la proprietà del complesso da parte della Città di Torino aumenterà di circa duemiladuecento mq”.

L’obiettivo primario del progetto è la costituzione di un grande polo culturale unitario orientato alla produzione e alla fruizione artistica, aperto alle residenze temporanee e d’artista e alla costituzione di collaborazioni con enti culturali nazionali e internazionali. Le indicazioni del provvedimento sono finalizzate a definire le funzioni nei piani degli edifici e il regime d’uso degli spazi aperti; a individuare le destinazioni d’uso e gli interventi ammessi; ad assicurare l’attraversamento pedonale pubblico. Sono definiti gli usi del suolo della Cavallerizza ed è prescritta l’apertura di nuovi percorsi pubblici di attraversamento della Rotonda Castellamontiana che metterà in comunicazione le quattro corti, le Scuderie e la Cavallerizza Alfieriana, da recuperare a usi pubblici. 

Sarà costituito un Comitato permanente al quale potranno partecipare la cittadinanza e tutti i portatori d’interesse nell’accezione più ampia in base al Regolamento numero 391 per il Governo dei Beni Comuni Urbani della Città. Sede di sperimentazione del Regolamento stesso saranno tutti gli spazi pubblici del complesso. Le proposte del Comitato saranno sottoposte al Tavolo Tecnico previsto dalla Convenzione Quadro che ne valuterà l’operatività e la fattibilità.

Sono previsti lavori di messa in sicurezza di alcune criticità strutturali, come da sollecitazioni della Soprintendenza, relativi alle parti danneggiate dall’incendio del 2019 e ai tetti della manica su via Verdi, di fronte all’ingresso dell’Università degli Studi di Torino.

La Convenzione Quadro prevede usi temporanei; saranno possibili iniziative di varia natura, a durate variabili, nel periodo che precederà gli ingenti lavori edilizi di restauro e di messa a norma del complesso.

Nel futuro della Cavallerizza c’è la localizzazione sul tracciato della futura linea 2 della metropolitana: è prevista una fermata che darà accesso al comparto culturale e archeologico del centro cittadino comprendente, oltre alla Cavallerizza, i musei Reali, Palazzo Madama, il Duomo e i Giardini Archeologici. Il parcheggio sotterraneo dei Giardini Reali previsto in una prima fase del progetto non sarà realizzato: “una variante al P.R.G. ne definirà l’iter escludendo il parcheggio previsto inizialmente sotto i giardini” ha precisato l’assessore Iaria. 

Una valanga uccide lo scialpinista Cala Cimenti

E’ morto ieri pomeriggio sepolto da due metri di neve, in Alta Valle di Susa, Carlalberto Cimenti, noto come ‘Cala’, travolto da una valanga con il compagno di escursione Patrick Negro.

I due sci alpinisti, sono stati recuperati dal Soccorso Alpino nella zona della Cima del Bosco e del Col Chalvet,  tra i comuni di Cesana e Sauze di Cesana. I familiari, non avendo visto i due amici rientrare hanno chiamato i soccorsi. La valanga è scesa a valle per  duecento metri lungo un canalone.

Trattiene la ladra per i capelli in attesa della Polizia

46enne peruviana arrestata per tentata rapina

In via Scarlatti si è sentita strattonare di spalle per poi trovarsi faccia a faccia con un’altra donna, sua connazionale. Quest’ultima stava tentando di impossessarsi del suo zainetto ma lei non glielo ha permesso. Lo ha trattenuto con forza da uno spallaccio ma la ladra non ha mai mollato la presa, anzi, ha continuato a strattonarla e ne è nata una colluttazione. Sono finite entrambe al suolo e solo in questa circostanza l’uomo che l’accompagnava si è dato alla fuga. La vittima, per scongiurarne la fuga, ha trattenuto la rapinatrice per i capelli. Solo dopo è riuscita a contattare la Polizia. Giovedì mattina gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato la donna, una 46enne originaria del Perù con precedenti di Polizia, per tentata rapina. Contestualmente gli operatori sono stati avvicinati da un’altra donna che affermava di essere stata derubata della borsa poco prima all’interno di un supermercato di zona. I poliziotti sono riusciti a recuperare le immagini del circuito di video sorveglianza del locale riconoscendo che si trattava della stessa donna. Per questo motivo la quarantaseienne è stata anche denunciata all’Autorità Giudiziaria per furto.