Il bollettino Covid di mercoledì 28 aprile
COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.187 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 99 dopo test antigenico), pari al 5% di 23.775 tamponi eseguiti, di cui 10.515 antigenici. Dei 1.187 nuovi casi, gli asintomatici sono 463 (39%).
I casi sono così ripartiti: 114 screening, 758 contatti di caso, 315 con indagine in corso; per ambito: 12RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 134 scolastico, 1.041popolazione generale.
Il totale dei casi positivi diventa quindi 347.301 così suddivisi su base provinciale: 28.016 Alessandria, 16.687Asti, 10.666 Biella, 49.907 Cuneo, 26.753 Novara, 186.184Torino, 12.893 Vercelli, 12.264 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.448 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2483 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 223 (–17 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.264 (-44 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 13.971
I tamponi diagnostici finora processati sono 4.331.648(+23.775 rispetto a ieri), di cui 1.485.880 risultati negativi.
I DECESSI DIVENTANO 11.219
Sono 34 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 11.219 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.530 Alessandria, 693 Asti, 418 Biella, 1.371 Cuneo, 922 Novara, 5.337 Torino, 496Vercelli, 361 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 91 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
319.624 GUARITI
I pazienti guariti sono complessivamente 319.624 (+1.459 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 25.495Alessandria, 15.440 Asti, 9.721 Biella, 45.652 Cuneo, 24.773 Novara, 171.463 Torino, 11.912 Vercelli, 11.540Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.347 extraregione e 2.281in fase di definizione.
Anche in Piemonte ci sarà un prezzo calmierato dei tamponi molecolari e rapidi per i cittadini che si rivolgeranno ai laboratori privati.
Lo ha annunciato l’assessore regionale alla sanità Luigi Icardi rispondendo a un’interrogazione a risposta immediata del capogruppo dei Moderati Silvio Magliano che chiedeva di avviare a questo fine un confronto con i privati. “Lo hanno raggiunto nel Lazio, fissando un prezzo di 22 euro a tampone, e in Emilia Romagna, 15 euro. Sarebbe significativo raggiungere un accordo anche in Piemonte”, ha ricordato Magliano.
“Condivido la preoccupazione di avere prezzi diversificati in Piemonte, anche per questo abbiamo già avviato un’interlocuzione con i soggetti privati. Con loro faremo le valutazioni per arrivare a un prezzo medio accettato da tutti”, ha spiegato Icardi, aggiungendo che è in corso una revisione delle procedure inerenti i soggetti autorizzati ai test per aumentare in modo significativo il numero dei laboratori, proprio in vista dell’incremento previsto della richiesta di test. “Già questo, per la legge della domanda e dell’offerta, dovrebbe portare a un calmieramento del prezzo. Quando poi avremo un quadro completo dei laboratori autorizzati, procederemo a concordare con loro il prezzo calmierato che sia uniforme in tutta la regione”. Icardi ha ricordato che “c’è anche una procedura aperta presso l’Istituto superiore di sanità per la validazione dei test salivari, sperimentati in due ospedali del Piemonte”.
Silvio Magliano, presentando l’interrogazione, aveva spiegato che “il decreto riaperture del 21 aprile ha previsto la creazione di un passaporto verde per muoversi in Italia, a prescindere dal colore delle regioni: una delle condizioni per il passaporto è l’effettuazione di un tampone molecolare o del test rapido con esito negativo nelle ultime 48 ore prima di partire. È chiaro che questo porterà a un numero sempre crescente di cittadini che si rivolgeranno alle strutture private. Per questo un accordo su un prezzo calmierato è importante. Pensate a quanto possa incidere, ad esempio, sul costo degli spostamenti di una famiglia di quattro persone”.
DAL PIEMONTE I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale di Cuneo, su segnalazione di privato cittadino, effettuavano un controllo presso un ipermercato nel comune di Cuneo trovando più di 600 confezioni di prodotti posti in vendita scaduti.
Durante l’attività di controllo i militari, non solo accertavano l’esposizione per la vendita di 8 confezioni di vellutata per bambini scadute da un mese, come riferito dal segnalante, ma constatavano anche che sugli scaffali del reparto dedicato ai generi alimentari per neonati e bambini, erano esposti per la vendita al consumatore, oltre la data di scadenza impressa sull’etichetta, numerosissime confezioni di latte per neonati di varie marche, talune scadute da oltre 5 mesi.
Si procedeva a sottoporre a sequestro amministrativo la merce scaduta al fine di toglierla immediatamente dal commercio, mentre nei confronti del direttore del Punto Vendita veniva elevata dai Carabinieri del Nucleo una sanzione amministrativa per un importo pari a 100mila euro.
Nell’ambito dei provvedimenti adottati a causa dell’emergenza sanitaria da COVID19, anche per il mese di maggio continua la sospensione delle limitazioni per l’area ZTL:
dal 3 al 31 maggio 2021 si potrà quindi continuare ad accedere liberamente al centro cittadino con il proprio veicolo e senza limitazioni di orario.
Arrestato per violazione di domicilio
Un cittadino centrafricano è stato arrestato lo scorso mercoledì dai poliziotti della Squadra Volante a seguito della richiesta di aiuto di una donna italiana, sua ex convivente: all’arrivo dei poliziotti, la donna indicava che l’uomo era nascosto in camera da letto. Effettivamente, l’intruso veniva sorpreso nella stanza, sdraiato per terra fra due mobili. La sua ex raccontava di una relazione molto travagliata fra i due: nell’arco dei tre anni circa della loro convivenza, infatti, si erano susseguiti moltissimi interventi delle forze dell’ordine per i reati di maltrattamenti, minacce, lesioni nei confronti della donna. La storia si era conclusa col divieto di avvicinamento a lei e ai suoi familiari, con ordinanza emessa dal Tribunale di Torino nello scorso febbraio. L’uomo, però, finito di scontare un periodo in carcere, era tornato a chiedere alla ex di potersi rivedere e si era introdotto in quella circostanza nell’appartamento; di fatto, costringendo la donna ad una convivenza forzata. Lo scorso mercoledì lei gli chiede nuovamente di andare via da casa, ma lui si dimostra irremovibile: solo grazie all’intervento della madre di lei verranno allertate le forze dell’ordine. Il trentacinquenne è stato arrestato per violazione di domicilio e denunciato per violazione del provvedimento di allontanamento dalla casa familiare.
La pace e la gentilezza sono due parole “amiche”, entrambe se messe in pratica contribuiscono ad accrescere il benessere della comunità. Riflettere e confrontarsi su questi termini è un arricchimeno culturale ma anche sociale.
Per questa ragione è importante parlarne con i bambini a scuola ed a casa, affinchè attraverso la formazione di una propria opinione sull’argomento abbiano a disposizione gli strumenti per poter attuare all’occorrenza quanto appreso. A questo proposito ci sono tre realtà associative Piemontesi (Bimbisvegli AT, Cor et Amor TO, Radio Spazio Ivrea TO) che nell’ambito del progetto nazionale Costruiamo Gentilezza (www.costruiamogentilezza.org) hanno voluto dare voce ai bambini per parlare e riflettere con loro di Pace e Gentilezza, proponendo sull’argomento un’intera puntata della trasmissione radiofonica Spazio Costruiamo Gentilezza, che andrà in onda questo Giovedì 29 Aprile, dalle 19 alle 21 e che potrà essere ascoltata in tutta Italia su www.radiospazioivrea.it .
La partecipazione della comunità scolastica di bimbinisvegli della scuola primaria statate di Serravalle d’Asti
Durante la puntata i bambini della comunità scolastica di Bimbisvegli (www.bimbisvegli.net) della scuola primaria statale di Serravalle d’Asti racconteranno in diretta ed attraverso dei messaggi vocali cosa significa per loro la pace e la gentilezza e come si possono metterle in pratica nella quotidianità. Interverranno anche i loro insegnanti con proposte educative utili, i loro genitori, ex alunni della scuola, alcuni cittadini di Serravalle ed Egidia Beretta che racconterà l’esperienza di pace del figlio Vittorio Arrigoni, un giovane italiano che ha perso la vita in nome dei suoi ideali di pace e di amore. Giampiero Monaca maestro della scuola primaria di Serravalle e cofondatore del progetto educativo bimbisvegli approfondisce:”Vittorio ha orientato molto la nostra scelta, come comunità scolastica, di impegno sociale fino a diventare , insieme a Ipazia e Rosa Parks, don Milani e Peppino impastaato, David Grassi e Yehoshua ben Youssuf un esempio di pace, giustizia e gentilezza.” La speaker radiofonica Alessandra Militello, ricorda:”Ci sarà la possibilità anche per i bambini e gli adulti che lo desiderano di partecipare da casa alla trasmissione, semplicemente provando a rispondere alla domanda: Come si può fare pace con la gentilezza? Le risposte potranno essere inviate come messaggi scritti, o audio vocali, al n° wa della redazione 3770837707”.
programma Spazio Costruiamo Gentilezza
Alle 4 del mattino di domenica scorsa, un uomo viene sorpreso a transitare su via Po a bordo di un motociclo. Considerato l’orario, una pattuglia della Squadra Volante inverte la marcia per procedere al suo controllo.
L’uomo, però, non si ferma: svolta in via delle Rosine, poi su via Giolitti, prosegue in via San Massimo, via San Francesco da Paola, oltrepassa Corso Vittorio Emanuele e infine imbocca via San Pio V, ove aumenta l’andatura del mezzo al fine di eludere il controllo di polizia.
La sua corsa termina in via Ormea, ove abbandona il mezzo, tentando la fuga appiedata: i poliziotti però lo raggiungono. Si tratta di un cittadino italiano di 42 anni. Gli accertamenti condotti nell’immediatezza dei fatti fanno emergere come lo stesso sia sottoposto al regime degli arresti domiciliari, con l’autorizzazione ad uscire da casa soltanto dalle 11 alle 12, dal lunedì al sabato. Gli agenti sottopongono il motociclo a perquisizione: all’interno del bauletto, vengono rinvenuti una sacca in tela contenente una smerigliatrice, un palanchino e numerosi attrezzi e chiavi utilizzati solitamente per gli scassi e le effrazioni. L’uomo, che ha numerosi precedenti di polizia specifici, è stato denunciato per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli ed arrestato per evasione, oltre sanzionato amministrativamente per la violazione delle norme anticovid.
Il Difensore Civico regionale Augusto Fierro, intervenuto questa mattina in Consiglio regionale per la sua relazione annuale ha detto che “Nella maggior parte delle Rsa del Piemonte viene fatto un largo uso di strumenti di contenzione meccanica per tenere gli ospiti legati a carrozzine sedie e letti”.
Il Difensore ha aggiunto che in base a una sua “indagine svolta nel 2019 è evidente la prassi di usare strumenti di contenzione meccanica sui pazienti delle Rsa, fatto che appare in contrasto con la legge”.
Dalle risposte alle lettere inviate dal Difensore civico sarebbe emerso che l’immobilizzazione della carrozzina o alla sedia è stata ammessa dall’88% delle strutture, mentre quella al letto dal 61%. “Tutto questo – sostiene Fierro – è riferito soltanto al campione che ha risposto alla lettera, pari al 68% delle Rsa presenti sul territorio regionale”.
«Il trattamento terapeutico nelle Rsa è un tema molto delicato, che non può e non deve prestarsi a generalizzazioni, né tantomeno a strumentalizzazioni di nessun tipo. Siamo di fronte a situazioni che vanno attentamente analizzate caso per caso. Quando si ritiene che le terapie abbiano violato diritti fondamentali della persona, occorre rivolgersi alla Magistratura, la quale ha dimostrato di saper intervenire efficacemente, come dimostra l’esito di numerosi procedimenti giudiziari scaturiti da specifiche denunce. L’attenzione ai temi etici e della dignità della persona, è assicurata con indubbia sensibilità dall’assessore al Welfare Chiara Caucino, da sempre attivamente impegnata sul fronte sociale».
Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, replica al Difensore civico regionale che oggi in aula consiliare ha denunciato presunti illeciti commessi ai danni degli ospiti nelle Rsa.