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CRONACA- Pagina 1401

Più stalli per le bici, la proposta in Comune

Il Consiglio comunale ha approvato due diverse mozioni riguardanti la realizzazione di nuovi stalli per il parcheggio delle biciclette e di stazioni per la loro manutenzione.

Il primo documentofirmato dal capogruppo del Partito Democratico Stefano Lo Russo e approvato con 25 voti favorevoli, 4 contrari e 7 astenuti, impegna Sindaca e Giunta comunale a prevedere l’installazione di stazioni pubbliche per la piccola manutenzione delle biciclette, in punti strategici, lungo le piste ciclabili maggiormente frequentate.

Obiettivo simile per la mozione presentata dalla consigliera Chiara Foglietta (PD), approvata con 19 voti favorevoli, 6 contrari e 10 astenuti, che sollecita l’Amministrazione a predisporre 1.300 nuovi stalli per il parcheggio delle biciclette, dando corso a quanto già annunciato nel giugno del 2018.

L’obiettivo è quello di incentivare l’utilizzo di questo mezzo ecologico ed economico e migliorare la mobilità sostenibile attraverso la realizzazione di spazi idonei per la sosta sicura delle biciclette.

Il documento chiede inoltre che vengano individuati all’interno di ogni circoscrizione luoghi idonei e particolarmente frequentati dove realizzare questi nuovi stallilungo le piste ciclabili, all’interno dei centri commerciali naturali e nelle vie commerciali, davanti a luoghi di aggregazione come piazze, case di quartiere, scuole, uffici pubblici, istituzioni culturali e in prossimità delle stazioni della metropolitana e delle linee Gtt.

L’“affaire madamina”, Giachino: “Sulla decisione delle manifestazioni SITAV la TELT non c’entra nulla”

A cura di  lineaitaliapiemonte.it

Dopo la pubblicazione dell’incarico di Telt da 90mila euro a Simonetta Carbone, una delle madamine che ha presieduto la manifestazione del 10 novembre 2018 a favore del supertreno, per un lavoro di rassegna stampa, il mondo notav è in subbuglio: “Che le “madamine” della collina fossero più o meno eterodirette era evidente (…) Ma chi avrebbe immaginato che a tirare i fili delle marionette in arancione ci fosse niente di meno che la società promotrice del TAV?” scrive il sito notav.info. Ma spunta Bartolomeo Giachino: “L’idea della monifestazione fu mia. Le madamine dopo il successo della manifestazione si presero i meriti ma l’idea fu mia, sulla decisione della manifestazione Simonetta Carbone non ha assolutamente influito , tantomeno la TELT”. Ecco, per filo e per segno , cosa accadde in quei giorni…

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Covid, il bollettino di sabato 1 maggio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 882 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 66 dopo test antigenico), pari al 3,3% di 27.057 tamponi eseguiti, di cui 17.983 antigenici. Degli 882 nuovi casi, gli asintomatici sono 368 (41,7%).

I casi sono così ripartiti: 115 screening, 553 contatti di caso, 214 con indagine in corso: per ambito: 6 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 105 scolastico, 771 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi350.303 così suddivisi su base provinciale: 28.240 Alessandria, 16.798 Asti, 10.798 Biella, 50.343 Cuneo, 26.984 Novara, 187.811 Torino, 12.988 Vercelli, 12.397 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.455 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.489 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 200 (-10 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono2.084 (27 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono13.187

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.404.202 (+27.057 rispetto a ieri), di cui 1.503.759 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.273

Sono 18 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui2 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.273 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.531 Alessandria, 694 Asti, 419 Biella, 1.380 Cuneo, 927 Novara, 5.367 Torino, 500 Vercelli, 363 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 92 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

323.559 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 323.559 (+1.092 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 25.763 Alessandria, 15.621 Asti, 9.816 Biella, 46.345 Cuneo, 25.046 Novara, 173.647 Torino, 12.042 Vercelli, 11.626 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.354 extraregione e 2.299 in fase di definizione.

Primo maggio, tensione per gli antagonisti in piazza Castello

Momenti di tensione alla festa dei lavoratori

Un corteo dell’area antagonista e del movimento No Tav ha tentato  di sfondare il cordone della polizia per raggiungere il Municipio dove era in corso  la cerimonia  dei sindacati con la sindaca e l’arcivescovo in occasione della festa dei lavoratori. La polizia ha respinto  i manifestanti con una carica di alleggerimento.

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La testimonianza del fotoreporter Marco Boscato

Sono le ore 9:30 in Piazza Castello dove, sotto l’acqua, si sono riuniti i manifestanti per celebrare la festa di un primo maggio decisamente diverso rispetto a quelli degli anni precedenti. Il gruppo dell’Unione dei sindacati, gli studenti di Noi Restiamo Torino, i No Tav e i militanti del centro sociale di Askatasuna.

Sotto l’acqua, a far sentire le loro voci, il grido strozzato di chi cerca e pretende diritti e tutele che lo Stato sembra non voler ascoltare. Dopo circa un’ora dove i manifestanti si sono passati a turno il microfono per esprimere la loro opinione con fermezza, per dire “io ci sono”, “caro Stato io esisto”. Polizia antisommossa rigorosamente schierata per evitare che la situazione sfuggisse di mano e, ad un certo punto, il disastro sembrava inevitabile. Un duro faccia faccia tra alcuni manifestanti e la polizia sembrava potesse scatenare una rissa in pieno centro, davanti al Palazzo della Regione. Tutto però fortunatamente si è risolto con un nulla di fatto. E i manifestanti, carichi di striscioni, iniziano un corteo guidati da un furgoncino tappezzato da uno striscione anti TAV. Bene, fin qui tutto ok. I manifestanti attraversano tutta via Po, passano davanti a Palazzo Nuovo e proseguono la loro marcia a suon di musica. Ed è proprio dietro all’università che, i ragazzi (presumibilmente appartenenti al Centro Sociale Askatasuna e del Movimento No Tav) che tanto parlano di libertà e di diritti per i più deboli, iniziano a lanciare delle uova contro un vigile, il quale inizia ad inseguire uno di questi ragazzi. Viene però ostacolato da altre uova lanciate da altri militanti. Non ho avuto modo di vedere l’epilogo della vicenda, perché un diversi manifestanti, con in testa un cappuccio, mi hanno circondato. Avevo filmato tutta la vicenda dell’inseguimento che ha visto come protagonista il vigile e i manifestanti e a loro non andava bene. Mi hanno preso con forza la macchina fotografica e mi hanno cancellato il video. Volevano cancellarmi anche tutte le altre clip e le foto che avevo fatto durante la mattinata. “Non ti cancelliamo le altre foto, ma se domani esce un articolo sui giornali o se parli con la polizia di quanto hai visto ti veniamo a prendere sotto casa e ti ammazziamo”. Queste le parole di un giovane militante incappucciato, che ad occhio e croce avrà avuto la mia età, e che poco prima in Piazza Castello insieme ai suoi compagni parlava di diritti, dignità, uguaglianza. Bene, inutile soffermarsi sulla stupidità e poca coerenza di queste persone. “Fai il tuo lavoro e non rompere le palle”. Altra affermazione che mi è stata rivolta da uno dei militanti. Bene, allora mi chiedo, fino a che punto la libertà si può considerare come diritto inalienabile e fin dove invece si dovrebbe iniziare a parlare di soppressione, violenza, brutalità? È ora che, anziché scendere in piazza, si inizi a parlare di rispetto, anche verso i giornalisti che  più volte sono stati  apostrofati durante la manifestazione come terroristi. Io documento la realtà dei fatti attraverso la fotografia e i video, essere circondato e minacciato brutalmente da degli individui che predicano dei diritti universali, ma che di fatto lo fanno solo a parole perché in pratica ti impediscono con la forza di fare il tuo mestiere, ecco questo per me è un attentato contro ogni forma di democrazia

Torna “Mondo Nuovo”, piazza digitale del Primo Maggio in diretta Facebook dai luoghi di lavoro 

Una mattina di comizi online per dare voce alle categorie essenziali

E’ passato più di un anno dall’inizio della pandemia e il mondo del lavoro è in pezzi. In questo scenario, torna “Mondo Nuovo”, la piazza digitale nata per celebrare il Primo Maggio a Torino.  L’appuntamento, ancora per quest’anno, è online, sabato 1 maggio dalle 10 alle 12,30. Se la prima edizione, andata in scena nel 2020, ruotava attorno alla domanda “L’Italia riparte, ma per andare dove?”, quest’anno la manifestazione mette al centro la questione che ha contraddistinto i DPCM del governo nei periodi di massima emergenza da virus Sars-CoV-2: quale lavoro è essenziale?

Secondo Comunet – Officine Corsare Aps, LaComune, Cinema Maffei Aps, Dewrec Aps, organizzatori dell’iniziativa che nasce insieme al Comitato Arci Torino, la gestione politica ed economica di oltre un anno di pandemia ha scaricato gran parte della crisi sulle spalle di quelle categorie che, con il loro lavoro, si prendono cura della società: lavoratrici e lavoratori della sanità e dell’assistenza, della logistica, dell’agricoltura, della scuola, del terzo settore, ma anche della cultura, dell’arte, del cinema e dello spettacolo, della ricerca. Sono loro i grandi assenti dal dibattito pubblico e saranno loro i protagonisti dei comizi che animeranno, sabato, il corteo digitale trasmesso in diretta dal Cinema Maffei di Torino sui canali Facebook dei soggetti coinvolti.

«Con questa iniziativa abbiamo voluto, ancora una volta, manifestare con forza il nostro supporto a tutte le lavoratrici e i lavoratori che hanno visto in quest’ultimo anno peggiorare le proprie condizioni di vita. Daremo voce a tutte e tutti loro, con un focus al comparto culturale, artistico e all’associazionismo. Settori che nonostante l’emergenza non hanno mai smesso di praticare solidarietà e mutualismo, dimostrando di essere attori essenziali per lo sviluppo e la coesione sociale delle nostre comunità» afferma Andrea Polacchi, presidente del Comitato Arci Torino.

«L’iniziativa è un presidio  per ricordarci che abbiamo un interesse generale  da difendere:  la dignità, il superamento di qualsiasi forma di sfruttamento – afferma Anita Marafioti di Comunet Officine Corsare. Servono azioni collettive come questa per rimettere al centro del dibattito pubblico i diritti, affinché le manifestazioni di riconoscenza verso i lavoratori e le lavoratrici essenziali del Paese non siano di mera propaganda, ma si traducano al più presto nel riconoscimento di una retribuzione sufficiente e proporzionata, di tutele contro gli infortuni, di stabilità contrattuale, di un welfare capace di promuovere giustizia sociale e di genere. Questo è essenziale»

I comizi vanno in onda sulla pagina Facebook del Comitato Arci Torino e di Comunet – Officine Corsare e verranno rilanciati dai partner dell’iniziativa.

 

 

Programma

L’iniziativa è curata dal Comitato Arci Torino e Comunet-Officine Corsare. Un grazie particolare a Sweet Life Factory per l’immagine coordinata, Irene Dionisio per la programmazione dei dibattiti, Maurizio Pisani per il coordinamento della programmazione musicale. 

 Sabato 1 maggio 2021 

da remoto e in presenza

10 -12,30  Corteo digitale

 “Radunare, criticare e celebrare” 

ore 10,05

Introduzione

Anita Marafioti di Comunet-Officine Corsare

ore 10,10

Flash Mob nazionale

in diretta da Piazza Vittorio Veneto

Striscione “Essenziali sono i diritti

Lancio della diretta dalla piazza

ore 10,25

Video introduttivo

ore 10,35

Ouverture

Prof.ssa Chiara Saraceno parla di

“Lavoro essenziale o non essenziale?”

ore 10,50

Comizi 

“Rialziamo le teste”

in diretta dal Cinema Maffei 

Tema: Lavoro essenziale

Intervengono, tra gli altri, Andrea Polacchi e Alice Eugenia Graziano per Fooding Alimenta la Solidarietà, lo Sportello Psicomunet di Comunet-Officine Corsare, Enrica Valfré, segretaria di Cgil Torino, il Coordinamento rider di Bologna con  Riccardo Mancuso, l’insegnante e contributor per Il Manifesto Jacopo RosatelliBebo de Lo Stato Sociale per Bauli in Piazza, Gaia De Regibus per Il Coordinamento Chi si Cura di te?, Art workers ItaliaFLAI CGIL Torino,  i Fratelli De SerioCGIL FILT TorinoAscanio CelestiniGiusto mezzoMediterranea e Adi Torino.

ore 12,20

Fine comizi

 

Cinema Maffei – Restituzione artistica al Maffei

Quasi 300 pattuglie della Polfer nei controlli sui treni e in stazione

12 indagati, 5.157 persone controllate, di cui 1.063 con precedenti. 265 pattuglie impegnate nelle stazioni e 24 in abiti civili per attività antiborseggio. 69 i servizi di vigilanza a bordo treno per un totale di 169 convogli presenziati. 28 i servizi lungo linea e 73 di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività settimanale, dal 19 al 25 aprile, del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta. 

Durante la settimana sono stati disposti mirati servizi di prevenzione, vigilanza e contrasto alla  microcriminalità presso alcune stazioni nelle province di Torino, Alessandria, Novara e Cuneo non presidiate dal personale di Polizia, tra cui Nichelino (TO), Arquata Scrivia (AL), Arona (NO), Savigliano (CN), con l’impiego di personale nelle ore pomeridiane e serali, anche a bordo treno. I controlli sono stati, inoltre, intensificati in tutte le aree ferroviarie di rispettiva competenza, in concomitanza con le celebrazioni per il 25 Aprile, Festa della Liberazione.

A Torino gli agenti della Polfer hanno denunciato un ventiquattrenne gambiano per resistenza a Pubblico Ufficiale e spaccio di sostanze stupefacenti. Gli operatori durante un controllo presso il parcheggio adiacente alla stazione, hanno notato un italiano di 43 anni, conosciuto quale assuntore abituale di sostanze stupefacenti, conversare con il cittadino gambiano presso i portici di una strada cittadina limitrofa. Alla vista dei poliziotti l’italiano si è dato alla fuga, mentre lo straniero è stato fermato. Gli agenti, da un controllo accurato, hanno rinvenuto, celati nella bocca del 24enne, cinque involucri elettrosaldati di sostanza stupefacente. A quel punto lo straniero è diventato aggressivo e, per tentare di fuggire, ha ingaggiato una colluttazione con gli agenti. Intervenuti in ausilio sia personale della Squadra di Polizia Giudiziaria compartimentale che quello delle volanti di zona, il 24enne è stato bloccato e accompagnato negli uffici di polizia. Successivamente è stata effettuata una perquisizione presso la stanza di un albergo di Torino dove lo straniero era alloggiato e sono stati rinvenuti e sequestrati tre cellulari. La sostanza, opportunamente consegnata alla Polizia Scientifica di Torino, ha confermato che si trattava di cocaina.

Sempre a Torino Porta Nuova gli operatori Polfer, durante i controlli congiunti con le Unità Cinofile della Questura, hanno sanzionato un trentaquattrenne gambiano per possesso di sostanza stupefacente. L’uomo, senza fissa dimora, con obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e precedenti specifici in materia di stupefacenti, è stato controllato nelle adiacenze delle stazione e trovato in possesso di una modica quantità di stupefacente tipo marijuana. Pertanto, dopo essere stato accompagnato negli uffici di polizia, è stato sanzionato. Anche un trentenne italiano è stato sanzionato per possesso di una modica quantità di stupefacente tipo hashish. Rintracciato in stazione durante i servizi in pattuglia congiunta con i militari dell’Esercito Italiano e le Unità Cinofile, è stato controllato e sanzionato. Tutto lo stupefacente è stato sequestrato.

Un quarantaseienne romeno è stato denunciato per violazione al divieto di accesso all’intera area ferroviaria in corso di validità fino al 2022. Rintracciato nel parcheggio adiacente allo scalo ferroviario, è stato controllato e denunciato per la violazione alla misura di prevenzione.

Sempre nella stazione di Porta Nuova un trentaseienne nigeriano è stato denunciato dal personale polfer per oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo durante il controllo ai varchi di stazione ha iniziato ad inveire contro i poliziotti con frasi offensive, cercando di guadagnare l’uscita e spintonando gli agenti. Bloccato e accompagnato negli uffici di polizia, è stato riportato alla calma e, successivamente al controllo, è stato denunciato .

Un trentaduenne italiano è stato denunciato per minaccia a Pubblico Ufficiale a seguito di atteggiamento poco collaborativo durante il controllo sfociato in gravi minacce nei confronti degli operatori nel tentativo di eludere il controllo di polizia. Fermato con difficoltà, mentre tentava di uscire dallo scalo, è stato controllato e denunciato per minaccia.

Un trentatreenne somalo è stato denunciato per resistenza a Pubblico Ufficiale e rifiuto di generalità. Individuato nelle adiacenze della stazione, mentre si aggirava con fare sospetto tra le autovetture in sosta, ha dapprima rifiutato di fornire le generalità e successivamente ha tentato di scappare ma, fermato poco dopo tra le vie cittadine, è stato accompagnato in ufficio dove, dal controllo in banca dati, sono emersi numerosi precedenti di polizia. L’uomo è stato denunciato per resistenza e rifiuto di generalità.

Arrestato nuovamente un ladro seriale

Si lamenta dei numerosi obblighi di presentazione alla P.G.

Si è presentato lo scorso mercoledì pomeriggio presso un supermercato di corso Brescia; una volta entrato, ha nascosto diverse forme di parmigiano all’interno di uno zaino. Pensando di non essere stato notato da nessuno, si è poi presentato alle casse pagando solo una bottiglia di birra. L’uomo ha dunque tentato di uscire dal negozio, ma proprio in quel momento transitavano all’esterno due agenti di Polizia che stavano per raggiungere l’Ufficio Immigrazione di Corso Verona per prendere servizio. E così il titolare dell’esercizio commerciale si è rivolto ai due operatori, denunciando quanto accaduto. Sul luogo è giunto celermente anche personale del Comm.to Barriera Milano. Il reo, un cittadino italiano di 50 anni, è un soggetto ben noto alle forze dell’ordine in quanto negli ultimi mesi ha commesso numerosi furti di questo tipo. Stavolta, il bottino ammonta a circa 200 €. Singolare il tentativo di giustificazione del gesto addotto dall’uomo: ha infatti dichiarato di essere un senza tetto, disoccupato e impegnato a girare per la città a causa dei numerosi obblighi di presentazione alla P.G. cui lo stesso è sottoposto. Il cinquantenne è stato denunciato per furto dagli agenti del Comm.to Barriera Milano intervenuti.

Lanciano droga dal finestrino dell’auto in fuga

Arrestati due italiani

 

Mercoledì sera, transitando in corso Lombardia, all’altezza di via Luini, gli agenti della Squadra Volante notano due persone che alla vista degli agenti salgono sulla loro auto in sosta. I poliziotti li raggiungono per sottoporli a controllo invitandoli a fermarsi. Con una manovra repentina, però, il conducente fa un’inversione di marcia e imbocca via Luini a folle velocità.

Incurante dei pericoli della velocità sostenuta, il guidatore percorre via Forlì, via Gorresio, via Borsi, via Foligno per poi ritornare in via Forlì. Durante la fuga, l’uomo alla guida del veicolo lancia delle bustine dal finestrino. Gli agenti all’inseguimento riescono, però, a bloccare l’auto all’intersezione tra via Gorresio e via Borsi. Nella VW Golf ci sono un trentaseienne, il conducente, e un diciottenne, entrambi italiani con precedenti di polizia a carico. Il più giovane dei due viene trovato in possesso di alcune dosi di marijuana, altre dosi della stessa sostanza e di hashish, quelle lanciate dal finestrino, verranno recuperate poi dagli agenti ripercorrendo il percorso di fuga dell’auto.

A seguito di accertamenti, è emerso che l’auto era sprovvista di copertura assicurativa e il trentaseienne alla guida non aveva mai conseguito la patente. Alla luce dei fatti, il conducente dell’auto è stato arrestato per resistenza a P.U. e detenzione di sostanza stupefacente, al diciottenne, invece, è stato contestato solo il secondo reato.  

Contrordine, il TAR riapre i supermercati il primo maggio

Il Tar del Piemonte ha accolto il ricorso di Federdistribuzione

contro la delibera con cui il governatore del Piemonte Alberto Cirio aveva disposto la chiusura dei supermercati per la giornata del  primo maggio. L’efficacia del Decreto 52 del 29 aprile è dunque sospesa, quindi sabato potranno aprire regolarmente le medie e grandi strutture di vendita a Torino  e in Piemonte.

Comune di Torino: multe 2021 più 30%, ma sulle motivazioni c’è una novità

A cura di lineaitaliapiemonte.it

Di Carlo Manacorda

Perchè il Comune di Torino ha assegnato ai “civich” l’obiettivo di aumentare le multe del 30%? Lo svela il loro Comandante: perchè lo chiedono i cittadini. Forse l’amministrazione comunale dovrebbe spiegare un po’ meglio la questione, posto che decidere a priori di sanzionare di più significa dare per scontato che i cittadini sono sempre e comunque indisciplinati e quindi vanno puniti. E posto che la scelta della materia delle multe, per stabilire gli obiettivi da assegnare ai Vigili, non sembra affatto la più appropriata…

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