CRONACA- Pagina 1373

Rapinatore inseguito da un rider arrestato dalla Polizia

E’ accaduto in via Padova 

 

Una donna passeggia tranquilla quando un uomo le si avvicina di spalle e sotto la minaccia di un oggetto, le ordina di consegnargli la collanina d’oro che porta al collo altrimenti le spara. La donna inizia ad urlare provando a trattenere la collana, questa si spezza in due e il rapinatore si dà alla fuga. La scena viene stata notata da un ragazzo che, in sella alla sua bici, sta effettuando una consegna. Il rider insegue il rapinatore che lungo il percorso prova a nascondersi più volte tra le auto in sosta. Forse, è in questa circostanza che si libera della refurtiva. L’uomo, un cittadino ucraino di 23 anni, viene fermato in via Perugia dove a breve giungono gli agenti del Commissariato Centro che arrestano il reo, con diversi precedenti di polizia, per il reato di rapina.

Architetto ucciso dai ladri: li aveva sorpresi in casa nella notte

 

L’omicidio è avvenuto nella notte. La vittima, un architetto di 50 anni, Roberto Mottura viveva nella villetta, con la moglie e il figlio di 13 anni.

Verso le 4 di mattina i malviventi sono entrati forzando una finestra e facendo scattare  l’allarme. L’uomo è sceso e ha sorpreso i ladri. Forse c’è stata una colluttazione e i rapinatori  hanno sparato colpendo l’architetto allo stomaco. La moglie ha chiamato i soccorsi ma non c’è stato nulla da fare. Le indagini sono affidate ai carabinieri.

Nuovo sportello dei Civich a Falchera

Mercoledì 9 giugno,  alle ore 15.00 si svolgerà l’inaugurazione del nuovo sportello di Polizia Municipale nel quartiere Falchera in via degli Abeti n°12/2.

All’incontro interverranno la Sindaca, Chiara Appendino, la Vicesindaca, Sonia Schellino, il Comandante della Polizia Municipale, Emiliano Bezzon, la Presidente della Circoscrizione 6, Carlotta Salerno e la Direttrice della Divisione Servizi Sociali, Monica Lo Cascio.

Comunali, la Città cerca un immobile per la logistica elettorale

Con l’emergenza Covid-19 il Padiglione 5 all’interno del Parco del Valentino è utilizzato per attività di vaccinazione e sanitarie e non sarà disponibile nel periodo delle prossime elezioni. Questa struttura negli anni è sempre stata utilizzata per le operazioni di logistica delle votazioni.

La Città ha quindi la necessità di individuare un immobile sito in Torino, da prendere in locazione, per la raccolta dei plichi elettorali per le elezioni comunali che si svolgeranno tra il 15 settembre e il 15 ottobre 2021.

Possono manifestare il proprio interesse gli Enti pubblici, persone fisiche e giuridiche, sia in forma individuale che societaria, associazioni, fondazioni e aziende private anche consorziate, associate o comunque raggruppate tra loro.

L’avviso di manifestazione di interesse è visibile, da alcuni giorni, sul sito della Città di Torino.

La scadenza per la manifestazioni di interesse è fissata per il 14 giugno.

Un’apposita Commissione di valutazione esaminerà le proposte pervenute.

Maggiori informazioni:  http://www.comune.torino.it/bandi/pdf/files/areacivici/manifestazione_interesse-signed.pdf

E’ ancora un giallo la morte dell’uomo decapitato a Torino

Si chiamava Mohammad Ibrahim, il 25enne decapitato  nella notte nel suo appartamento a Torino

Il giovane stato trovato nella sua camera da letto. Ha scoperto il cadavere il suo coinquilino connazionale del Bangladesh, che ha telefonato alla polizia. Molte persone, tra cui altri connazionali di Mohammad e lo stesso coinquilino sono state ascoltate dagli inquirenti.

Volpiano. inclusione per bambini diversamente abili

Presentati i libretti “Con i nostri occhi” e dei gruppi di narrazione

Sono stati presentati  durante un incontro online, i nuovi libretti «Con i nostri occhi» e dei gruppi di narrazione realizzati dall’Istituto comprensivo di Volpiano nell’ambito delle attività di inclusione di bambini diversamente abili; il progetto è stato avviato nel 2015 e si colloca nell’ambito della Pedagogia dei genitori, un modello che propone un patto educativo tra scuola, famiglia e sanità, promosso dall’ente locale, nel quale i genitori assumono un ruolo attivo grazie al riconoscimento delle loro competenze; in particolare, i libretti «Con i nostri occhi» raccontano le caratteristiche dei bambini attraverso le parole dei loro genitori, con l’obiettivo di presentarli a compagni di classe, docenti e famiglie, mentre i gruppi di narrazione favoriscono l’ascolto attivo per «diventare insieme genitori più attenti e responsabili».

«Il nostro istituto – ha detto la dirigente Stefania Prazzoli – tiene molto a questo progetto perché esprime l’idea di una comunità educante; attraverso la Pedagogia dei genitori la scuola si prende cura dei propri alunni e in particolare di quelli che hanno delle difficoltà. È molto importante il sostegno del Comune di Volpiano perché per crescere un bambino ci vuole un villaggio e questo progetto dimostra che il nostro villaggio partecipa alla crescita dei propri bambini». Fiorella Miotti, referente per i progetti sulla disabilità dell’Istituto comprensivo di Volpiano, ha aggiunto come siano «poche le scuole che hanno potuto contare su un sostegno così energico da parte del Comune».

La Pedagogia dei genitori è stata ideata da Riziero Zucchi Augusta Moletto, intervenuti all’incontro: «Questo modello – hanno sottolineato – si è sviluppato a livello nazionale e internazionale e questo è in gran parte dovuto all’esperienza di Volpiano; ogni testimonianza che troviamo in questi libretti è un momento di crescita, ed è importante ricordare che il successo formativo va oltre l’esperienza scolastica e come in questa dimensione la famiglia assuma un ruolo fondamentale».

All’incontro è intervenuto, insieme all’assessora alla Scuola Elisa Gigliotti, il sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne che ha detto: «Mi ha fatto molto piacere seguire, durante tutto il mio mandato, quest’avventura e sapere che l’esperienza di Volpiano è cresciuta negli anni ed è stata portata ad esempio per lo sviluppo della Pedagogia dei genitori. Sul sito del Comune pubblichiamo i libretti “Con i nostri occhi” perché è necessario che queste tematiche vengano messe in rilievo e siano accompagnate dalla comunità».

Covid, il bollettino di martedì 8 giugno: la situazione in Piemonte

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 96 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 11 dopo test antigenico), pari allo 0.7% di 14.501 tamponi eseguiti, di cui 9.241 antigenici. Dei 96 nuovi casi, gli asintomatici sono 46(47,9%).

I casi sono così ripartiti: 18 screening, 58 contatti di caso, 20 con indagine in corso; per ambito: 4 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 9 scolastico, 83 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 365.625 così suddivisi su base provinciale: 29.450 Alessandria, 17.434 Asti, 11.492 Biella, 52.759 Cuneo, 28.146 Novara, 195.715 Torino, 13.675 Vercelli, 12.948 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.498 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.508 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 55 (-9 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 413(48 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 2977

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.076.230(+14.501 rispetto a ieri), di cui 1.670.907 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.663

Sono 3 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0  oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.66deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.447 Cuneo, 940 Novara, 5.573 Torino, 523 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 96 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

350.517 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 350.517(+287 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 27.699 Alessandria, 16.614 Asti, 10.869 Biella, 50.790 Cuneo, 26.934 Novara, 188.328 Torino, 12.975 Vercelli, 12.475 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.423 extraregione e 2.410 in fase di definizione.

Il Piemonte ha il suo “registro” dei dog sitter

Il Piemonte ha il suo elenco dei dog sitter. Il Consiglio regionale ha infatti approvato a maggioranza la Pdl di Paolo Ruzzola (Fi), che ha sottolineato come quello del dog sitter stia diventando un ruolo sempre più qualificato e professionale.

La legge prevede l’istituzione e definisce la figura dell’ “accompagnatore di cani” attraverso competenze acquisite in corsi di formazione specifici.

“Lo scopo dell’elenco regionale è di offrire ai proprietari di animali da compagnia i nominativi dei soggetti professionalmente e debitamente formati, che in Italia si stima siano circa 54mila” ha spiegato Ruzzola nella sua relazione.

Anche il relatore di Maggioranza Federico Perugini (Lega) ha ribadito la valenza fortemente sociale del provvedimento. Per Francesca Frediani (M4o), relatrice di Minoranza, si tratta di un provvedimento che “pur non andando nella direzione della delegificazione, consente comunque di venire incontro alle necessità di chi possiede animali d’affezione e di chi se ne prende cura”. Sarah Disabato (M5s) ha svolto la seconda relazione dell’Opposizione: “L’elenco dei dog sitter contribuirà a valorizzare una professione non ancora riconosciuta a livello nazionale ma comunque regolamentata”. La terza relatrice, Monica Canalis (Pd): “Bisogna tenere sempre presente la differenza tra assistenza ai proprietari di animali d’affezione, propria dei dog sitter, e la cura degli animali medesimi, che compete invece ai veterinari”.

Durante l’esame del testo, è stato approvato l’emendamento di Ruzzola, per la valorizzazione delle competenze dei soggetti che svolgono professionalmente attività di assistenza degli animali da affezione.

Il nostro Paese è al secondo posto in Europa per il possesso di animali da compagnia. Secondo un rapporto del Censis del 2019, in Italia gli animali domestici sono circa 32 milioni, di cui 7 milioni sono cani e 7,5 milioni gatti. Un altro dato è rilevato dall’Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani), che ha evidenziato come i proprietari over 65 siano saliti dal 21% a quasi il 24% del totale negli ultimi sette anni, facendo emergere anche l’importante ruolo sociale degli animali nel compensare la solitudine. Esiste poi il comparto economico dedicato, che viene stimato in 5 miliardi di euro, con un tasso di crescita del 12% negli ultimi tre anni e le voci principali nelle spese per il veterinario e il settore del pet food.

Nella discussione generale sono intervenuti Marco Grimaldi (Luv) – presentatore di ventisette emendamenti, tutti respinti e decaduti ad eccezione di uno –  Paolo Bongioanni (FdI), lo stesso Ruzzola e Maurizio Marello (P

I server degli enti locali sono a rischio?

Rischio sicurezza dei server pubblici, Marnati: “In Piemonte con il data center CSI garantiamo massima sicurezza e innovazione”

“La sicurezza della protezione dei dati sensibili per questa Giunta regionale è un’attività imprescindibile. Riprendendo le parole pronunciate dal Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao, al Festival dell’Economia di Trento, che ha espresso preoccupazione per la sicurezza dei server pubblici – afferma l’assessore regionale all’Innovazione, Matteo Marnati – ritengo opportuno sottolineare il nostro caso di eccellenza che merita di essere messo sotto i riflettori.  Infatti la Regione Piemonte ha voluto che dati e servizi pubblici stiano in un data center pubblico avanzato, sicuro e innovativo. È quello del CSI Piemonte che per numeri e struttura rappresenta un unicum a livello nazionale per il settore della pubblica amministrazione. Anche, e soprattutto, per quanto riguarda le soluzioni cloud. Infatti, il data center del CSI è stato ufficialmente dichiarato da AgID candidabile all’utilizzo da parte di un Polo Strategico Nazionale, posizionandosi fra le infrastrutture italiane più sicure e adeguate. Pertanto, proponiamo che il Ministero prenda in considerazione la candidatura di Regione Piemonte e Csi”.

Già dall’aprile del 2019, infatti, il CSI è diventato Cloud Service Provider qualificato AgID, classificandosi fra le prime aziende del settore capaci di esprimere livelli di eccellenza organizzativa, sicurezza, performance, scalabilità, interoperabilità, portabilità e conformità legislativa. I servizi cloud realizzati dal CSI con la sua piattaforma Nivola (www.nivolapiemonte.it), inoltre, sono certificabili, affidabili e semplici da utilizzare, oltre a essere basati al 100% su soluzioni open source.

“Siamo da sempre attenti ai temi della sicurezza informatica – dice Pietro Pacini, Direttore Generale del CSI Piemonte – Quotidianamente il CSI protegge dati e servizi digitali pubblici respingendo una media di circa 150mila attacchi informatici. Grazie al suo Computer Security Incident Response Team (CSIRT), inoltre, viene garantito il massimo supporto nella risposta e nella gestione degli incidenti di cybersecurity. Sono oltre 10, infine, le certificazioni di qualità ottenute dalla piattaforma cloud del CSI: dall’information security alla business continuity, dell’efficienza energetica al rispetto delle norme GDPR e open source (“Openchain”)”.

Si tratta di una serie di risultati e caratteristiche che permettono al Piemonte di presentarsi con efficacia anche sul palcoscenico internazionale. Al pari di big player mondiali come Amazon, Google e Microsoft, per esempio, il CSI è risultato vincitore dell’accordo quadro della gara indetta da Géant, la Rete internazionale della ricerca che interconnette oltre 50 milioni di utenti in circa 10.000 istituzioni scientifiche, educative e culturali europee. Un risultato grazie al quale potrà fornire servizi cloud a enti accademici e di ricerca interessati di 7 diversi Paesi.

Depreda un distributore di cannabis legale, un arresto della Polizia

 

E’ accaduto nella notte di giovedì in zona San Paolo

Oscura l’occhio della telecamera con la carta di una merendina, non si rende conto però che lo fa solo in parte e la scena viene ripresa integralmente. E’ accaduto giovedì intorno le 2 di notte in corso Svizzera. L’uomo, un italiano di 39 anni pluripregiudicato, dopo diversi tentativi è riuscito a sfondare con una chiave a tubo in ferro e l’asta di un ombrello la vetrina del distributore automatico di cannabis legale procurandosi diversi tagli alle braccia. Il trentanovenne ha asportato 16 confezioni per un valore complessivo di 164 euro. Dopo il furto si è diretto verso via Buronzo dove è stato fermato dagli agenti del Commissariato San Paolo giunti sul posto a seguito di una segnalazione. L’uomo è stato arrestato per furto aggravato e sanzionato amministrativamente per aver violato le disposizioni anti Covid-19.