CRONACA- Pagina 1372

Le fiamme gialle sequestrano 50 mila abiti contraffatti

Aveva la sua base logistica a Monastir, in Tunisia e da lì distribuiva migliaia di capi di abbigliamento dei marchi più prestigiosi in tutta Italia. Marchi sì importanti, ma tutti falsi.

 

Per questo motivo, la Guardia di Finanza di Torino ha denunciato nei giorni scorsi un imprenditore italiano e sequestrato oltre 50.000 tra accessori e capi di abbigliamento con il marchio contraffatto

I Finanzieri del Gruppo Pronto Impiego di Torino, dopo aver notato alcune importazioni anomale provenienti dalla Tunisia, “nuova frontiera della contraffazione”, hanno avviato le indagini che in breve tempo li ha portati ad individuare una fabbrica, vera e propria base logistica del falso, a Monastir dove venivano prodotti illecitamente migliaia di scarpe, borse, maglie, jeans.

A capo dello stabilimento un italiano sessantenne, originario di Migliarino nel Ferrarese, M.G. le sue iniziali, pregiudicato e già noto alla Guardia di Finanza per analoghe vicende.

I Finanzieri hanno scoperto come l’uomo importava illecitamente in Italia ingenti quantitativi di jeans e t-shirt falsiUna volta in Italia la merce veniva nascosta all’interno di alcuni depositi di Pesaro, dove un suo incaricato compiacente provvedeva alla vendita per il tramite di alcuni broker per ora sconosciuti. Un giro d’affari, quello scoperto dagli inquirenti, per oltre 2 milione di euro. Al meccanismo truffaldino si è giunti dopo alcuni mesi di indagini condotte dai Finanzieri del Gruppo Pronti Impiego Torino e coordinate dai magistrati Vincenzo Pacileo e Alessandro Aghemo della Procura della Repubblica del capoluogo Piemontese.

 

L’ultimo dei marchi contraffatti, solo in ordine di tempo, “Andrew Charles” riconducibile al noto stilista Andy Hilfiger, fratello del ben più noto stylist americano Tommy, a cui appartiene il noto brand “TH” e marito di Dee Ocleppo, modella e designer di moda di altro noto brand. 

L’operazione si è resa possibile anche grazie agli elementi forniti dagli stessi stilisti, tramite il loro distributore italiano di Santhià (VC), atteso che il marchio “A C”, prevalentemente destinato al commercio online, è di recente produzione.

Ora M.G. dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria di contraffazione di marchi e frode in commercio, rischia sino a 4 anni. 

Duplice, questa volta, la finalità dell’operazione della Guardia di Finanza di Torino che, oltre ad arginare un fenomeno distorsivo del mercato, vedrà la merce sequestrata devoluta ad enti caritatevoli per la successiva consegna a persona bisognose.

Tenta di suicidarsi, salvato dagli agenti di polizia

Un uomo stanco della propria vita. Un uomo che lunedì pomeriggio ha trovato il coraggio di sedersi sul muretto
in direzione del fiume Dora Riparia, con le gambe al di là del parapetto e le mani pronte a darsi la spinta
fatale.
Urla di voler morire ma, mosso da quello che probabilmente è lo spirito di conservazione insito
dentro ognuno di noi, decide di chiamare il 112 NUE, riferendo agli operatori di voler compiere il più grave
tra i gesti. Gli agenti del commissariato Centro arrivati sul posto, rapidamente afferrano l’uomo per le
braccia e lo riportano sul lato strada, al fine di metterlo in sicurezza. L’uomo è stato successivamente
medicato dai sanitari del 118.

In Piemonte i guariti sono cento più di ieri, altre 93 nuove vittime

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 19 di martedì 14 aprile

1.473 PAZIENTI GUARITI E 1.266 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 1.473 (101 in più di ieri): 85 (+2) in provincia di Alessandria, 73 (+4) in provincia di Asti, 82 (+8) in provincia di Biella, 147 (+17) in provincia di Cuneo, 102 (+3) in provincia di Novara, 792 (+53) in provincia di Torino, 91 (+6) in provincia di Vercelli, 78 (+8) nel Verbano-Cusio-Ossola, 23  provenienti da altre regioni.

Altri 1.266 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 1.969

Sono 93 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 25 al momento registrati nella giornata di oggi. Occorre ricordare che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi covid.

Il totale complessivo è ora di 1.969 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 389 ad Alessandria, 97 ad Asti, 131 a Biella, 137 a Cuneo, 194 a Novara, 803 a Torino, 107 a Vercelli, 88 nel Verbano-Cusio-Ossola, 23 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 17.773 (+527 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 2.384 in provincia di Alessandria, 870 in provincia di Asti, 703 in provincia di Biella, 1.762 in provincia di Cuneo, 1.640 in provincia di Novara, 8.383 in provincia di Torino, 841 in provincia di Vercelli, 893 nel Verbano-Cusio-Ossola, 205 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 92 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 369.

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.335

Le persone in isolamento domiciliare sono 9.361

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 74.060 di cui 38.086 risultati negativi.

Un camper della salute alle Molinette

Il Fondo assistenza e benessere (Fab SMS) ha offerto, in comodato d’uso gratuito, alla Regione Piemonte uno dei suoi Camper della salute per aiutare i sanitari ad effettuare i tamponi Covid-19 presso le RSA.

CAUCINO E CAROSSO: GRANDE GESTO DI GENEROSITÀ  A SUPPORTO DELL’EMERGENZA COVID-19

Questa mattina, il camper è giunto davanti alla Città della Salute di Torino, dove l’assessore al Welfare, Chiara Caucino e il vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso, hanno accolto la presidente dell’associazione Fab SMS, Marcella Borsani.

“Desidero ringraziare – sottolinea Caucino – la Società di mutuo soccorso, Fab, che da anni opera nel sociale e che oggi ha dimostrato, con questo gesto di grande generosità, ancora una volta l’importanza della collaborazione e dell’aiuto reciproco in momenti emergenziali. Insieme al collega Carosso abbiamo attivato questa Unità mobile per supportare l’azione di ‘tamponamento’ delle strutture più critiche, in aiuto dell’attività svolta dalle ASL”.

“Un ringraziamento anche alla DiaSorin per aver messo a disposizione la tecnologia medica, alle Molinette per il personale sanitario e alla Società di mutuo soccorso Fab per il camper. Insieme con l’assessore Caucino – evidenzia il vicepresidente Carosso – vogliamo dare un supporto rapido e incisivo sulla gestione dei tamponi nelle Rsa e aiutare la task force che, in collaborazione con le Asl e su segnalazione delle stesse, interviene proprio in questi casi. In queste situazioni la generosità dei privati ci aiuta a moltiplicare gli interventi”.

“Questo mezzo, grazie anche a un autista che sarà a disposizione della postazione itinerante, rappresenta un supporto nella lotta al Covid-19 ed è segno che stiamo lavorando con tutto ciò che abbiamo a disposizione, per il nostro Piemonte, affrontando in modo concreto questa emergenza”, conclude Caucino.

Fab nasce a Torino nel 2011 e opera in qualità di Ente del Terzo settore nell’ambito delle prestazioni socio-sanitarie e assistenziali e per diffondere i valori della cultura del benessere. I Camper della salute, di cui è dotata, sono utilizzati in numerose città del nord-Italia per prestazioni gratuite di prevenzione. Promuove e sostiene, inoltre, attività di carattere educativo, sociale, culturale e di ricerca.

Covid – 19, Inail riconosce come infortunio mortale il decesso di un operatore sanitario

L’Inail ha riconosciuto come infortunio mortale il caso un operatore sanitario di un ospedale torinese  morto  per infezione da coronavirus

Quando l’ l’istruttoria sarà terminata  l’Inail attribuirà l’erogazione di una prestazione economica ai superstiti a partire dal giorno successivo alla morte del lavoratore, oltre all’assegno per le spese funerarie. Verrà inoltre devoluta  la prestazione  una tantum prevista dal Fondo delle vittime di gravi infortuni sul lavoro, di cui possono usufruire anche i lavoratori che non sono assicurati con Inail.

Arrestato borseggiatore seriale di cellulari

Agenti del Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale di Torino hanno eseguito oggi una custodia cautelare in carcere, disposta dal G.I.P. del tribunale di Torino, nei confronti di un borseggiatore seriale di telefoni cellulari.

La misura cautelare è frutto di un’indagine che è iniziata nell’ottobre 2019, a seguito di una denuncia di borseggio.

L’intensa attività investigativa svolta sul territorio, di cui è stata data comunicazione alla Procura di Torino, si è avvalsa dell’ausilio di strumenti tecnologici che hanno portato all’individuazione di un uomo di nazionalità serba. Il soggetto, sorpreso con telefono cellulare di provenienza furtiva nei pressi di Porta Palazzo, era già stato identificato dagli agenti della Polizia Municipale.

L’attività di investigazione, coordinata dall’autorità giudiziaria, ha portato all’accertamento di altri quattro reati effettuati dallo stesso uomo con lo stesso modus operandi tra i mesi di ottobre 2019 e gennaio 2020.

L’uomo operava a bordo dei bus sfruttando i momenti di maggior affollamento e individuando le proprie vittime specie se in possesso di telefoni cellulari di ultima generazione.

La Guardia di Finanza dona vestiti al Cottolengo

L’emergenza COVID19 ha attivato una catena di solidarietà a sostegno di ospedali e centri di assistenza per i più bisognosi.

La Guardia di Finanza di Torino, lo scorso weekend, ha consegnato alla “Piccola Casa della Divina Provvidenza” di Torino, più nota con il nome di Cottolengo, un migliaio di capi di abbigliamento sequestrati e sottratti al mercato della contraffazione nel corso di una recente operazione nel capoluogo pimontese.

I Finanzieri del Gruppo Pronto Impiego Torino, considerato che l’enorme quantitativo di materiale sarebbe andato distrutto, hanno chiesto la possibilità di devolvere in beneficenza parte degli articoli sequestrati; il Tribunale di Torino, accolta l’istanza e rilevata l’effettiva esigenza ed il sicuro utilizzo a fini umanitari della merce confiscata, ne ha disposto la devoluzione. 

La consegna del materiale, prevalentemente guanti, maglie, scarpe, è avvenuta presso la sede del Cottolengo nel quartiere Aurora a Torino, alla presenza dei religiosi che giornalmente, anche in questo difficile periodo storico, prestano la loro opera caritatevole per i meno fortunati.

L’Istituto Cottolengo, dal nome del suo fondatore, il sacerdote piemontese San Giuseppe Benedetto Cottolengo, fin dai tempi della fondazione si è costituito in diverse comunità di ospiti e di religiosi, realizzando nel corso degli anni una varietà di servizi di assistenza ai bisognosi, privilegiando sempre le persone in stato di abbandono ed in difficoltà.

L’iniziativa della Guardia di Finanza di Torino, si pone, nel variegato quadro del costante impegno del Corpo a favore della collettività ove, a fianco alla lotta ad ogni forma di criminalità, trovano spazio diverse iniziative benefiche volte ad assicurare la vicinanza del Corpo ai più bisognosi in nome di una maggiore giustizia ed equità sociale. In tale “terreno comune”, termini come “lotta alla contraffazione” e “solidarietà” si fondono in un connubio ideale.

Gli infermieri: “Politici, l’unico diritto che avete è chiedere scusa”

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Francesco Coppolella della segreteria regionale del Nursind, sindacato infermieri, rivolto alla classe politica

L’UNICO DIRITTO CHE AVETE E’ CHIEDERE SCUSA

Né chi c’è oggi, né tanto meno chi c’era ieri ha il diritto di colpevolizzare nessuno se non loro stessi, i loro partiti e gli esponenti che li hanno preceduti per le scelte scellerate e assassine che hanno conpiuto in materia sanitaria.

Non credo di poter essere smentito da nessuno se dico che molte delle persone che ci stanno lasciando sono anche il risultato dei quei tagli sistematici e costanti che avete operato sui servizi e sul personale, lo stesso personale che in questi giorni ringraziate continuamente e che fino a ieri trattavate solo come una spesa da ridurre, un peso, una zavorra.

Tanti sono morti per la letalità del virus ma molti ci hanno lasciati per la mancata assistenza quella di cui voi e vostri precedessori avevate la responsabilità di dover garantire.

Avete chiuso ospedali, strutture, servizi, accorpato asl e interi dipartimenti, oltre ad aver operato tagli sempre più consistenti sul personale, senza però dimenticare di piazzare i vostri amici.

Avete tagliato migliaia di posti letto senza nessun potenziamento sul territorio e a domicilio, creando un sistema che andava in difficoltà già con una semplice influenza come abbiamo potuto assistere negli anni precedenti.

Noi, su questo non abbiamo risparmiato critiche a nessuno e non ci siamo risparmiati nel denunciarlo continuamente, qualunque fosse il colore di chi governava ma a secondo di chi c’era , queste erano polemiche sterili.

Nicoleta Berinde, infermiera di una RSA deceduta a casa sua, in attesa di un tampone, è la ventottesima collega caduta sul lavoro. Resteranno cicatrici indelebili su noi infermieri e non solo sul piano fisico.

Ci indigna anche per questo sentire Roberto Testi , pontificare in conferenza stampa sul ruolo sociale e sull’onore dei medici, dimenticando gli altri professionisti caduti in questa emergenza di cui non vediamo la fine.

Ci risparmi Antonio Rinaudo, magistrato in pensione, la retorica di chi chiamato a compiti istituzionali è sottratto ai propri affetti familiari, conosciamo il problema molto meglio di lui; ci spieghi piuttosto perché la Procura di cui fino a ieri ha fatto parte, ha sistematicamente ignorato le nostre segnalazioni sulle irregolarità dei luoghi di lavoro e sulle inefficienze che ne derivavano.

Oggi la mancanza di lungimiranza, di pianificazione, di DPI e le immagini dei colleghi che operano sui mezzi di emergenza, vestiti con i sacchi della spazzatura rendono queste denunce quantomai attuali.

Ci risparmi la giunta regionale lo scarica barile sulle precedenti amministrazioni con cui non siamo certo stati teneri. Queste inefficienze le conosciamo meglio di loro perché assieme ai cittadini, siamo stati i primi destinatari delle scellerate politiche dei tagli degli ultimi 10 anni peraltro gradite all’assessore Icardi.

Quanto alle condizioni delle RSA, solo un cieco poteva ignorarle, negare questa evidenza richiede un esercizio di incompetenza e malafede. Lo abbiamo denunciato più volte pubblicamente.

Apprendiamo inoltre dai media che il rappresentante di Confindustria piemonte, presidente delle RSA, non può giustificare il timore del personale sanitario che all’interno dei luoghi di lavoro teme per la propria incolumità e nessuno gli ha chiesto conto di queste affermazioni.

Siamo fermamente convinti che si potesse fare meglio e se i componenti dell’unità di crisi regionale non tollerano lo stress delle critiche, tornino alle precedenti occupazioni, i pensionati per primi.

L’unica cosa che avete il dovere di fare è chiedere SCUSA, tacere e iniziare a lavorare per programmare il futuro con la speranza che sia servito tutto questo per compiere scelte diverse.

Francesco Coppolella

Segreteria Regionale NurSind Piemonte 

Aggressione a colpi di martello: quattro arresti

La polizia ha arrestato quattro cittadini romeni, tra i 32 e i 51 anni, per tentato omicidio.

L’accusa è di avere aggredito un marocchino di 36 anni, irregolare e senza fissa dimora, procurandogli ferite giudicate guaribili in novanta giorni, con un martello e una spranga di ferro. L’aggressione avvenne  lo scorso 4 aprile, in una fabbrica abbandonata di via Fossata. Introdottisi nell’edificio fingendosi poliziotti hanno colpito ripetutamente la vittima e sono fuggiti.

Coronavirus, altri 88 morti. I guariti sono 1372, calano i ricoveri in terapia intensiva

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 19 di lunedì 13 aprile

1372 PAZIENTI GUARITI E 1219 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 1.372 (74 in più di ieri): 83 (+9) in provincia di Alessandria, 69 (+1) in provincia di Asti, 74 (+1) in provincia di Biella, 130 (+6) in provincia di Cuneo, 99 (+6) in provincia di Novara, 739 (+38) in provincia di Torino, 85(+9) in provincia di Vercelli, 70 (+2) nel Verbano-Cusio-Ossola, 23 provenienti da altre regioni.

Altri 1219 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 1876

Sono 88 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 25 al momento registrati nella giornata di oggi. Occorre ricordare che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi covid.

Il totale complessivo è ora di 1876 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 366 ad Alessandria, 95 ad Asti, 125 a Biella, 131 a Cuneo, 185 a Novara, 763 a Torino, 100 a Vercelli, 88 nel Verbano-Cusio-Ossola, 23 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 17.246 (+513 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 2.338 in provincia di Alessandria, 806 in provincia di Asti, 679 in provincia di Biella, 1.644 in provincia di Cuneo, 1.613 in provincia di Novara, 8161 in provincia di Torino, 835 in provincia di Vercelli, 876 nel Verbano-Cusio-Ossola, 203 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 91 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 371 (-10 rispetto a ieri).

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 71.615 di cui 37200 risultati negativi.