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Tenta di rubare alcune bici con un cavatappi

Arrestato trentasettenne già sottoposto al regime di libertà vigilata

 

Giovedì sera l’inquilina di uno stabile in zona San Donato sente dei rumori provenire dall’interno cortile. La donna si affaccia dalla propria finestra e nota la sagoma di un uomo intento ad armeggiare accanto allo stallo per biciclette. Intuito quanto stesse accadendo, questa allerta il 112 NUE.

La volante del commissariato San Donato giunta sul posto rintraccia il soggetto, un cittadino italiano di 37 anni, ancora impegnato nel tentativo di rubare alcune biciclette servendosi di un cavatappi, una sella ed un cavalletto precedentemente trafugati.

Il trentasettenne viene immediatamente riconosciuto dagli operatori in quanto sottoposto alla misura della libertà vigilata, in carico allo stesso commissariato.

Scattate le manette per tentato furto e danneggiamento, il reo è stato inoltre denunciato per porto di armi oggetti atti ad offendere e sanzionato per violazione delle normative anticovid.

Bagni chimici vicino ai parcheggi taxi

La mozione presentata nel Consiglio comunale odierno, impegna l’Amministrazione a far sì che i tassisti possano utilizzare i bagni chimici in uso del personale Gtt.

Quindi si dovrà concordare con la categoria dei tassisti i punti dove installare i servizi igienici, coinvolgendo anche altre categorie (come autotrasportatori). Infine si chiede che nel caso in cui la città torni in zona rossa, si installino i bagni chimici in prossimità dei parcheggi dei taxi.
Il documento (approvato dal Consiglio comunale (con 29 voti favorevoli/29 presenti) considera che siamo ancora in un periodo di pandemia in quanto che resta il coprifuoco serale/notturno che crea criticità allo svolgimento dell’attività lavorativa dei tassisti, categoria che sta continuando a garantire un servizio pubblico ai cittadini (trasporto verso luoghi di cura, consegna farmaci a domicilio). La mozione (prima firmataria Federica Scanderebech, Forza Italia) rileva, infine, che in alcune città italiane (Milano, Roma) l’installazione dei bagni chimici nei pressi dei parcheggi dei taxi, è stata attivata a partire da marzo 2020.

(tdn) – Ufficio stampa Consiglio comunale

Biraghi, Raspini e Valmora: tre aziende piemontesi supportano il Giro d’Italia

Un segno concreto da parte del territorio a sostegno della ripartenza del Piemonte

A poco più di un anno dall’inizio dell’emergenza sanitaria che ha costretto a sospendere gli eventi e le manifestazioni sportive, il Piemonte è finalmente pronto per ripartire. Simbolo di questa ripartenza è il Giro d’Italia, arrivato alla sua 104esima edizione, che prenderà avvio proprio da Torino il prossimo 8 maggio per concludersi in piazza Duomo a Milano il 30 dello stesso mese, toccando anche Stupinigi, Novara, Biella, Canale, l’Alpe di Mera in Valsesia e Verbania. Il capoluogo piemontese, inoltre, sarà protagonista della Grande Partenza del Giro d’Italia e costituirà anche la tappa di arrivo della crono individuale dello stesso giorno.

 

Sono tre le aziende piemontesi che hanno scelto di supportare la storica competizione ciclistica: Biraghi, Raspini e Valmora, nel corso della conferenza stampa insieme a RCS Sport tenutasi questa mattina presso il Negozio Biraghi di Piazza San Carlo a Torino, hanno spiegato alla stampa le motivazioni che le hanno spinte a sostenere la Corsa Rosa, accomunate tutte dalla volontà di fornire il proprio contributo alla ripartenza dei grandi appuntamenti aperti al pubblico.

 

Biraghi, azienda piemontese tra le più importanti realtà italiane della trasformazione casearia, ha rafforzato la propria collaborazione con il Giro d’Italia confermandosi Fornitore Ufficiale della manifestazione e Partner Ufficiale anche del Giro-E e del progetto Ride Green. In tutte le 21 tappe del Giro d’Italia, l’azienda sarà presente all’interno dei villaggi di partenza con il proprio furgone brandizzato presso il quale si potranno acquistare a un prezzo promozionale i Biraghini Snack e la Gran Ricotta Super Cremosa e dove saranno distribuiti omaggi e buoni sconto da utilizzare nei supermercati.

 

«Siamo orgogliosi di sostenere anche quest’anno un evento come il Giro d’Italia, forse la competizione sportiva più amata dagli italiani – dichiara Claudio Testa, Direttore Marketing e Strategie Commerciali della Biraghi S.p.A. –. Quest’anno il Giro d’Italia parla un po’ di più piemontese e siamo felici di poter testimoniare con la nostra presenza, ancora una volta, la vicinanza al territorio. Al tempo stesso però siamo onorati di poter raggiungere, grazie al Giro, l’Italia intera e di farci così conoscere meglio da tutti i consumatori della penisola. Abbiamo deciso di investire ancora di più quest’anno legando la nostra azienda anche al Giro-E e al progetto Ride Green, consapevoli che la sostenibilità sia un tema centrale a cui tutti devono guardare. Il Giro sarà auspicabilmente uno dei primi grandi appuntamenti sportivi aperti al pubblico del post-pandemia e noi, sperando che ne seguano tanti altri, saremo al suo fianco».

Raspini S.p.A., azienda leader nel settore dei salumi, è Fornitore Ufficiale della 104° edizione del Giro d’Italia. Un sodalizio storico che ha visto negli anni – edizioni 2004, 2005, 2006 e 2007 – Raspini S.p.A. al fianco di una delle più amate manifestazioni sportive italiane che, proprio nel 2007, ha preso il via dallo stabilimento piemontese. Per tutto il mese di maggio, e lungo tutto il percorso, Raspini sarà presente negli appuntamenti quotidiani con una mongolfiera brandizzata che accoglierà i ciclisti all’arrivo, ma anche con l’allestimento personalizzato “Giro d’Italia” di selezionati punti vendita del dettaglio tradizionale, oltre ad offrire momenti di gastronomia gourmet e iniziative golose da vivere ogni giorno, come in una festa che non finisce mai.

«È una collaborazione che va oltre la semplice partnership, è un filo rosso che si snoda negli anni e racconta l’Italia, attraversandola da Nord a Sud. Unisce ieri a oggi, parla del presente guardando al futuro, condividendo anche valori per noi importanti: il lavoro fatto bene, l’amore per la terra, la volontà e l’impegno – dichiara Edoardo Vernetti Direttore Generale di Raspini S.p.A.Sabato 8 maggio, il Giro d’Italia 2021 prende il via da Torino, capoluogo di una regione che così tanto ha dato al mondo dello sport e con la quale la nostra azienda ha uno speciale e privilegiato rapporto. Questa partenza è anche un momento altamente simbolico che rappresenta la voglia di rilancio del nostro Piemonte, concretizzata da Raspini tramite l’importante sostegno a questo apprezzato evento».

La Partnership di Acqua Valmora con il Giro d’Italia, iniziata nel 2019, si unisce all’entusiasmo per la ripartenza e si inserisce in un piano strategico di valorizzazione del brand attraverso un rafforzamento distributivo sul territorio italiano. L’acqua minerale di sorgente alpina, leader nel Nord Ovest, verrà apprezzata anche nel resto d’Italia grazie alla leggerezza ed alla purezza che la rendono ideale per chi voglia praticare sport e avere uno stile di vita sano. Oltre 100 mila bottiglie di Acqua leggera e pura a marchio Valmora disseteranno atleti, staff e ospiti in ogni tappa del Giro. Valmora sarà presente anche in tutte le aree Hospitality con il nuovo formato «Valmora Green» – 33 cl nella versione limited edition colorata di rosa in omaggio al Giro in una dimensione compatta ed ideale per lo sportivo e gli amanti del tempo libero. Qui si vede il percorso che l’azienda ha intrapreso per una maggiore sostenibilità di tutte le proprie attività con una particolare attenzione al territorio ed al mondo del riciclo. La Valmora Green è composta per il 30% da plastica riciclata RPET ed è riciclabile al 100%. Proprio in questi giorni l’azienda ha finalizzato anche le prime bottiglie con il 100% di plastica riciclata. Nelle città dove il Giro farà tappa, le Hostess Valmora, a bordo di una Toyota Hybrid brandizzata, faranno attività di sampling e di engagement con il pubblico per raccontare i valori e le proprietà dell’acqua minerale alpina.

 

«Essere partner di un evento sportivo così amato come il Giro d’Italia ci permette di trasmettere i valori del marchio Valmora facendo conoscere il nostro prodotto in nuove aree target attraverso numerose attività di sampling focalizzate sul consumatore finale – afferma Luca Ruffini, Direttore Generale della società Pontevecchio S.r.l. –. Alle regioni storiche come il Piemonte, la Liguria e la Valle d’Aosta oggi il nostro marchio è presente in Lombardia e ben radicato in Emilia Romagna, Toscana, Lazio ed anche in Sardegna. Una crescita aziendale che idealmente segue il Giro d’Italia nei diversi percorsi che ogni anno vengono selezionati concentrandosi in questa edizione numero 104 prevalentemente al Centro Nord Italia. I nostri progetti di sviluppo proseguono anche nel Sud Italia partendo dalla Puglia».

 

Paolo Bellino, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RCS Sport ha dichiarato: «Quest’anno il Giro d’Italia che parte da Torino, nel 160° Anniversario dell’Unità d’Italia, vedrà protagonista la regione in altre quattro tappe. Tre partner prestigiosi come Biraghi, Raspini e Valmora, con forte anima piemontese e ben radicate sul territorio nazionale, non potevano mancare a questo grande appuntamento. Siamo molto contenti che facciano parte della grande famiglia della Corsa Rosa».

 

Confartigianato: “si tollerano le folle ma è vietato il caffè al bancone. Artigiani e commercianti non sono untori”

“Di fronte alle trentamila persone accalcate in piazza Duomo a Milano per i festeggiamenti dello scudetto, i rave party e gli assembramenti che hanno caratterizzato questo ultimo fine settimana, dobbiamo trarre la logica conseguenza che la pandemia è finita. Per tutti, ma non per ristoratori, baristi, commercianti, artigiani e pubblici esercenti, per i quali valgono rigorosi limiti e restrizioni.

Così Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Piemonte

“Delle due l’una: o si sbagliavano prima o si stanno sbagliando adesso. O prima hanno esagerato con le chiusure, oppure ora stanno favorendo un irresponsabile ‘liberi tutti’, tranne che per alcune categorie imprenditoriali e professionali trattate come untori”, aggiunge.

“Guardando le immagini di Milano di domenica pomeriggio ci sarebbe da domandarci che fine abbiano fatto le muscolari promesse di rigorosi controlli a suo tempo fatte dalla ministra Lamorgese. Oppure, perché chi qualche mese fa invocava pattuglie di inquisitori per controllare e sanzionare commercianti ed imprenditori oggi invece taccia. Se non si è in grado di evitare scene annunciate come quelle di domenica, allora si lascino artigiani, commercianti ed imprenditori liberi di fare il loro lavoro, anziché persistere in ridicolaggini come il divieto di prendere il caffè al bancone. Per mesi e mesi i nostri imprenditori hanno subito il prezzo dell’apri-e-chiudi senza preavviso e programmazione, si sono sobbarcati i costi delle misure di contenimento (igienizzazione, plexiglass, ecc.), e oggi ci sentono umiliati ed offesi da uno Stato che tollera le feste scudettate e le folle in vie e piazze e si accanisce solo con chi lavora“, conclude Felici.

“Sugar, Salt & Pepper Robot umanoidi per l’autismo”, un progetto di Paideia

È il laboratorio sviluppato dal Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino, Fondazione Paideia, Jumple e Intesa Sanpaolo Innovation Center che ha l’obiettivo di mettere a sistema le competenze legate alla robotica educativa e sociale con ibisogni dei bambini e ragazzi con disabilità.

La sperimentazione, iniziata a fine febbraio nel contesto delle attività di Fondazione Paideia, si basa su di un laboratorio terapeutico settimanale per lo sviluppo delle autonomie nei bambini con una diagnosi di disturbo dello spettro autistico (Livello 1 di supporto DSM 5), attraverso l’utilizzo del robot umanoide Pepper fornito da Intesa Sanpaolo Innovation Center. Per la realizzazione del laboratorio, la società del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicata all’innovazione e alla ricerca applicata contribuisce inoltre alla definizione e allo sviluppo degli scenari che vengono proposti durante le sessioni, mettendo a disposizione il knowhow acquisito con l’utilizzo di Pepper in diversi contesti.

 

Nelle attività di laboratorio che attualmente coinvolgono quattroragazzi dagli 11 ai 14 anni vengono osservati e analizzati gli scambi e le interazioni in un contesto riabilitativo, con un focus sul linguaggio, la comunicazione, le emozioni e il potenziamento delle abilità sociali. Il tutto avviene utilizzando il robot Pepper come assistente degli operatori psicologi, neuropsicomotricisti, educatori, logopedistimentre seguono le attività in cui sono autonomamente impegnati i ragazzi.

Il laboratorio si sviluppa intorno a un contesto realizzato dai terapeuti che ha l’obiettivo di migliorare le capacità di interazione e le competenze motorie (coordinazione oculo-manuale, pianificazione ideo-motoria e controllo esecutivo) e gestionali dei bambini nelle principali attività della vita quotidiana, come la preparazione della merenda, la gestione della cucina e il controllo dei compiti scolastici. Il setting individuato permette di ricreare il più possibile una situazione ambientale generalizzabile e simile ai contesti di vita dei ragazzi. In questo scenario il robot Pepper, pur facendo da spalla all’operatore, risulta essere uno strumento motivante e in grado di tarare le attività a seconda delle risposte e dei risultati ottenuti dai ragazzi.L’attività consente inoltre di poter osservare in maniera puntuale dati ambientali o interpersonali dei soggetti coinvolti e di approfondire meglio il profilo di ogni bambino analizzando il contatto visivo, le iniziative di comunicazione, le richieste di aiuto, gli stati emotivi e le preferenze: tutte caratteristiche che prima venivano registrate in modo soggettivo.

Per poter raggiungere questi risultati innovativi, i ricercatori e le ricercatrici del Dipartimento di Informatica di UniTo stanno lavorando per arricchire il robot Pepper con il supporto di molteplici strumenti esterni di intelligenza artificiale come il tracker oculare e il rilevamento di emozioni, al fine di poter migliorare la capacità del robot di adattarsi ed essere adattato al contesto terapeutico e alle reazioni dei ragazzi.

L’utilizzo dei robot sociali – come evidenziato dalla letteratura di riferimento – può rappresentare uno stimolo utile e attrattivo nel rapporto con bambini e adolescenti con disturbi dello spettro autistico, che possono trovare in Pepper un soggetto “facilitatore” per la relazione con gli operatori, verso cui dovranno essere poi gradualmente direzionate le azioni comunicative.

“L’innovatività del progetto risiede nel particolare contesto di utilizzo di Pepper, ossia accogliere i bambini per lavorare sulla formazione della loro autonomia”, spiega la Professoressa Cristina Gena, docente del Dipartimento di Informatica e coordinatrice del progetto. “L’interesse scientifico della ricerca risiede anche nel fatto che il contesto sperimentale non è un laboratorio o un centro riabilitativo, bensì un contesto domestico e accogliente, in the wild. Pepper raramente è stato utilizzato nella terapia per l’autismo, ma il target di riferimento sono ragazzi della media inferiore, per cui l’utilizzo di robot più piccoli non sarebbe stato appropriato.”

“Sugar, Salt & Pepper – racconta Fabrizio Serra, direttore della Fondazione Paideia è l’insieme degli ingredienti che abbiamo scelto per dare vita a questo progetto. Sugar è il pizzico di zucchero che mettiamo nel nostro lavoro, che si accompagna alla nostra competenza professionale, Salt è la fatica dell’altro che può addolcirsi in compagnia dello zucchero, mentre Pepper, il nome del robot che ci accompagna nella sperimentazione, è l’ingrediente che dà un sapore particolare al tutto. Fatta questa premessa di ‘significato’, siamo felici di mettere a disposizione le nostre competenze per questa sperimentazione innovativa, che speriamo possa permettere ai ragazzi partecipanti di migliorare le abilità di socializzazione e potenziare l’acquisizione di strategie utili nella vita di tutti i giorni”.

“L’esperienza che abbiamo maturato in questi anni in Intesa Sanpaolo Innovation Center nell’ambito della robotica umanoide ci ha permesso di comprendere la maturità, lo stato dell’arte e l’evoluzione di questa tecnologia” – afferma Luigi Ruggerone, Responsabile Trend Analysis and Applied Research di Intesa Sanpaolo Innovation Center. “Oggi siamo maggiormente consapevoli circa i contesti nei quali può essere utilmente applicata e come può contribuire a migliorare le nostre vite. Il laboratorio Sugar, Salt & Pepper, sviluppato insieme a Paideia e all’Università di Torino, ricade proprio in questo tipo di scenario e incarna perfettamente l’idea di innovazione del team AppliedResearch dell’Innovation Center, vale a dire l’applicazione di tecnologie di frontiera, come la robotica e l’intelligenza artificiale, a contesti reali. Nel fare questo, insieme ai nostri partner scientifici e sociali sviluppiamo soluzioni mirate a supporto dello svolgimento di attività ben individuate, con la consapevolezza che solo l’esperienza sul campo, supportata dalla conoscenza scientifica specialistica, può indirizzare al meglio l’applicazione dell’innovazione. Il nostro auspicio, sostenuto anche dagli incoraggianti risultati ottenuti, è che questo laboratorio possa contribuire fin da subito a migliorare le vite dei partecipanti e delle loro famiglie e che possa dare inizio a un percorso che in futuro porti a soluzioni sempre più efficaci.”

La Fondazione Paideia opera ogni giorno per offrire un aiuto concreto ai bambini con disabilità e alle loro famiglie. Nata nel 1993 per iniziativa delle famiglie torinesi Giubergia e Argentero,Paideia si impegna per costruire una società più inclusiva, responsabile e attenta ai bisogni di tutti. Perché nessuna famiglia possa sentirsi sola e nessun bambino escluso.

Nelle farmacie piemontesi tamponi a 25 euro

I farmacisti piemontesi effettueranno i tamponi per lo screening del Covid19 a un prezzo calmierato di 25 euro. Il costo salirà a 30 euro se il tampone sarà effettuato in presenza di un medico.

L’intesa tra Regione Piemonte, Federfarma e Assofarma è stata raggiunta oggi. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla sanità Luigi Icardi in aula rispondendo a un question time di Silvio Magliano (Moderati) che la scorsa settimana aveva sollevato il tema del prezzo concordato dei tamponi in farmacia in un’analoga interrogazione a risposta immediata. 

L’assessore Icardi ha inoltre affermato la volontà della Regione di estendere anche alle scuole superiori il progetto “Scuola sicura”, avviato in Piemonte tra gli studenti di seconda e terza media, come richiesto nell’interrogazione odierna del capogruppo dei Moderati.
“Il progetto, che prevede uno screening su base volontaria con cadenza mensile, si propone di prevenire i focolai, data la presenza in quelle fasce di età di molti asintomatici”, ha spiegato Magliano nella sua interrogazione, sottolineando che l’effettuazione dei tamponi solo negli hotspot delle Asl non ha finora aiutato lo sviluppo del progetto. “Chiedo all’assessore di estenderlo agli studenti delle scuole superiori, per consentire un più efficace monitoraggio di quelle fasce di età, sensibilizzandoli anche sull’importanza delle misure di sicurezza come l’uso delle mascherine e il distanziamento”.
Icardi, confermando la volontà regionale di estenderlo alle scuole superiori, ha parlato di un progetto “di importanza strategica per gli studenti. Per questo ho chiesto al servizio di epidemiologia di studiarne le modalità di estensione ad altre fasce d’età”. Per superare le difficoltà di attuazione del progetto, “stiamo verificando la possibilità dello screening per ‘Scuola sicura’ nelle farmacie, con un intervento della Regione per ridurne i costi, in modo da rendere tutta la pratica più appetibile sia da un punto di vista logistico, data la vicinanza delle farmacie a ogni famiglia, sia dal punto di vista economico”.
Durante il Question time sono state discusse anche le interrogazioni di Domenico Rossi (Pd) su “Data della somministrazione del vaccino al momento della prenotazione”; Alberto Avetta (Pd) su “A Quincinetto la frana accelera. Urge una soluzione definitiva in tempi certi”; di Ivano Martinetti (M5s) su “Difficoltà per i lavoratori transfrontalieri della Provincia di Cuneo e la Valle Roya. Necessario urgente intervento di potenziamento dei servizi ferroviari”; di Marco Grimaldi (Luv) su “Forti diseguaglianze di genere nelle nomine regionali”.

Il bollettino Covid di martedì 4 maggio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 637 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 82 dopo test antigenico), pari al 3,0di 20.951 tamponi eseguiti, di cui 12.678 antigenici. Dei 637 nuovi casi, gli asintomatici sono 247 (38,8%).

I casi sono così ripartiti: 101 screening, 405 contatti di caso, 131 con indagine in corso: per ambito: 3 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 91 scolastico, 543 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 351.985 così suddivisi su base provinciale: 28.384 Alessandria, 16.853 Asti, 10.853 Biella, 50.649 Cuneo, 27.092 Novara, 188.687 Torino, 13.037 Vercelli, 12.477 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.460 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.493 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 188 (- 6 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1981 (– 61 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 12.590

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.445968 (+20.951 rispetto a ieri), di cui 1.514.408 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.330

Sono 28 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.330 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.535 Alessandria, 695 Asti, 420 Biella, 1.397 Cuneo, 928 Novara, 5.396 Torino, 502 Vercelli, 365 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 92 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

325.896 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 325.896 (+1021 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 25.957 Alessandria, 15.723 Asti, 9.877 Biella, 46.730 Cuneo, 25.238 Novara, 174.940 Torino, 12.090 Vercelli, 11.670 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.359 extraregione e 2.312 in fase di definizione.

Arriva il Giro d’Italia Ecco le modifiche alla viabilità

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Sabato 8 maggio Torino ospiterà la prima tappa del 104° GIRO d’ITALIA.

La manifestazione sportiva si svolgerà interamente all’interno del territorio comunale, con una “cronometro individuale”, e interesserà gran parte della zona centro e la zona est della città (precollina), comprese entrambe le aree limitrofe le sponde del fiume Po, da Ponte Regina Margherita fino al Ponte Balbis.

La partenza della tappa sarà in piazza Castello, mentre l’arrivo è posizionato a ridosso di piazza Gran Madre di Dio, in Corso Moncalieri angolo via Gioannetti.

L’intera area sarà soggetta a modifiche viabili e divieti di sosta.

 

Durante la giornata di gara, l’intero percorso della manifestazione di circa 9 chilometri, sarà interdetta la circolazione dalle ore 08.00 alle ore 20.00.

 

Il circuito si snoderà lungo le seguenti vie:

PARTENZA piazza Castello, fronte Regione – piazza Castello, fronte via Roma – piazza Castello carreggiata nord contromano – piazza Castello fornici Prefettura – viale I Maggio – viale Partigiani – corso San Maurizio, carreggiata centrale – lungo Po Cadorna – lungo Po Diaz – corso Cairoli – Arco Monumentale dell’Artiglieria – viale Virgilio – viale Turr – viale Marinai d’Italia –  via Tiepolo (salita verso Galileo Galilei) – corso Galileo Galilei (direzione nord) – rotonda Dante – ponte Isabella – corso Moncalieri (direzione sud) –  corso Sicilia – piazza Zara (varco benzinaio) corso Moncalieri (direzione nord) – corso Moncalieri (ang. Gioannetti) ARRIVO.

 

Lungo tutto il percorso di gara e in alcune zone limitrofe sarà in vigore il divieto di sosta permanente e continuo, dalle ore 20.00 del giorno 7 maggio fino al termine della manifestazione.

 

Dalle ore 8.00 dell’8 maggio e fino all’ultimazione della gara, indicativamente intorno alle 20.00, per attraversare la città in direzione SUD provenendo da Corso Casale si dovrà aggirare l’area “Rossa” utilizzando Ponte Regina Margherita e Corso Regina Margherita, mentre in direzione NORD provenendo da Corso Moncalieri si dovrà aggirare l’area utilizzando corso Monterotondo, Ponte Balbis e corso Bramante.

 

Sarà consentito l’attraversamento dell’area di gara, soltanto fino alle ore 10.00, da nord a sud lungo la via Vanchiglia in ambo i sensi di marcia (intersezione Corso San Maurizio) e da est a ovest lungo Corso Vittorio Emanuele II in ambo i sensi di marcia (intersezioni corso Cairoli e corso Moncalieri).

 

Per raggiungere il centro città e la parte OVEST, scendendo dalla collina, si dovrà aggirare la zona di gara, utilizzando i ponti Balbis e Regina Margherita.

 

Anche i percorsi dei mezzi di trasporto pubblico transitanti nell’area interessata dalla manifestazione subiranno delle deviazioni. Sabato 8 maggio saranno deviate le linee 6 – 13 – 15 – 16CS – 16CD – 18 – 30 – 42 – 52 – 53 – 55 – 56 – 61 – 66 – 68 – 70 – 73.

 

La linea 73 subirà una variazione di percorso già dal 2 maggio e per tutta la settimana.

Ai domiciliari non apre alla polizia: “pensavo fosse mia madre”

Trentaseienne denunciato

Sono da poco passate le 20 in un appartamento in zona Mirafiori, dove un cittadino italiano di 36 anni sta trascorrendo del tempo in compagnia di una donna. Improvvisamente suona il campanello. Il trentaseienne, preoccupato potesse trattarsi di una visita della madre, chiede alla compagna di raggiungere il balcone e nascondersi. Grande la sorpresa dell’uomo nell’aprire la porta, non trovandosi davanti il genitore, bensì la pattuglia del commissariato Mirafiori recatasi presso la sua abitazione per verificarne la presenza. L’uomo è infatti sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.

Una volta dentro, gli operatori sentono dei rumori provenire dall’esterno. L’uomo spiega loro la presenza della donna e la necessità di “nasconderla” per timore che potesse incontrare la madre.

Controllando l’abitazione, i poliziotti notano due cavi, tagliati all’estremità, fuoriuscire dal contatore dell’energia elettrica. Insospettiti, interrompono l’alimentazione dell’elettricità in casa, appurando che le luci rimanevano comunque accese. Considerata l’anomalia, viene fatta intervenire una squadra di tecnici per il ripristino dell’impianto.

Il trentaseienne è stato denunciato per furto di energia elettrica.

Al primo arresto per spaccio ne seguono altri tre

Una quarta persona è stata denunciata in stato di libertà

Quattro persone arrestate e una denunciata, questo è il risultato di un controllo di polizia effettuato per strada mercoledì sera dagli agenti del Commissariato Barriera Milano nelle strade del quartiere.

Tutto ha avuto inizio quando, poco prima delle 21, percorrendo corso Vercelli, i poliziotti notano un cittadino straniero a bordo di una bicicletta che alla vista degli agenti accelera l’andatura. Una volta raggiunto, all’incrocio con corso Emilia, l’uomo, un ventitreenne senegalese, deglutisce ciò che ha in bocca. Nella sua disponibilità, i poliziotti trovano 420 euro. Con sé, inoltre, il giovane ha un telefono cellulare dal quale emerge una richiesta di acquisto di stupefacente.

Quando gli agenti vanno a casa dell’uomo per la perquisizione, nell’alloggio trovano 4 persone, due di queste vengono trovate in possesso di numerose dosi di cocaina. Altre dosi dello stesso stupefacente vengono recuperate sotto un materasso e sul mobile della tv. Complessivamente vengono recuperate una cinquantina di involucri contenenti stupefacente. Nell’alloggio, i poliziotti rinvengono e sequestrano 1400 euro e il materiale per il confezionamento delle dosi.

Alla luce dei fatti, oltre al ventitreenne, sono stati arrestati, per la detenzione dello stupefacente, altri tre suoi connazionali, tutti sotto i 30 anni. La quarta persona presente in casa, per lo stesso reato, è stata denunciata in stato di libertà.