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Ripresi in sicurezza i cantieri della linea 1 della metropolitana

In base al ‘Protocollo di regolamentazione per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 nei cantieri edili’,  sono ripresi i lavori per i prolungamenti sud, Lingotto-Bengasi, e ovest, Collegno-Cascine Vica, della linea 1 della metropolitana torinese

L’emergenza sanitaria impone il  rilevamento della temperatura corporea dei lavoratori, l’utilizzo di mascherine, l’impiego di disinfettanti per le mani, il rispetto della distanza di sicurezza, la  sanificazione periodica degli ambienti di lavoro. Lo stop ai cantieri era scattato  il 22 marzo in base alle disposizioni del Decreto della Regione Piemonte.

Coronavirus, muore uno storico sindaco

È’ morto Andrea Fornaro, già sindaco di Castelletto d’Orba dal 1970 al 1980

Lo ha comunicato l’attuale sindaco, Mario Pesce: “Castelletto  perde una bella persona”. 84 anni, era stato ricoverato  perché positivo al coronavirus.
Andrea  Fornaro – ma tutti lo chiamavano Andreino, è stato un “amministratore equilibrato, colto e amante del bello nella musica come nell’arte. Ci mancherà tanto”, osserva Federico Fornaro, ex sindaco del paese dell’Alessandrino e attuale parlamentare.

Ripartire? Cirio: “Dal 4 maggio una ‘nuova normalità'”

Il governatore, Alberto Cirio, parla con l’agenzia Ansa della Fase 2:”Aspettare a braccia conserte che il virus se ne vada via per ripartire come prima è il più grande errore che si possa fare”

E aggiunge: “Parlare di normalità sarebbe imprudente, ma credo che il 4 maggio si possa iniziare una nuova normalità”, sulla linea intrapresa da Regione Lombardia e dalla Regione Veneto.

“Dobbiamo attrezzarci in questa fase di coda del virus epidemico per ripartire con una nuova normalità, per ripartire in sicurezza: è il grande sforzo di responsabilità e di lungimiranza che la politica tutta deve fare. Dovremo imparare a convivere col coronavirus e con le misure necessarie a contenerlo”, ha sottolineato Cirio che ha spiegato:  “Il Politecnico di Torino e gli atenei piemontesi hanno elaborato linee guida che potranno aiutare il Piemonte a farlo”.

Per il governatore del Piemonte serve “una cultura che deve insegnarci a vivere una nuova normalità, fatta di maggiore attenzione, evidentemente anche di minori contatti. Perchè la salute e la vita sono un bene primario”.

 

(foto archivio)

Altri 815 contagi da ieri e 82 morti in Piemonte. I pazienti guariti sono 1860

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 19 di giovedì 16 aprile 

1.860 PAZIENTI GUARITI E 1.486 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 1.860 (232 in più di ieri): 139 (+27) in provincia di Alessandria, 80 (+1) in provincia di Asti, 88 (+1) in provincia di Biella, 179 (+16) in provincia di Cuneo, 140 (+31) in provincia di Novara, 1.003 (+134) in provincia di Torino, 100 (+6) in provincia di Vercelli, 106 (+16) nel Verbano-Cusio-Ossola, 25 provenienti da altre regioni.

Altri 1.486 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 2.146

Sono 82 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 30 al momento registrati nella giornata di oggi. Occorre ricordare che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi covid.

Il totale complessivo è ora di 2.146 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 424 ad Alessandria, 108 ad Asti, 137 a Biella, 149 a Cuneo, 205 a Novara, 888 a Torino, 119 a Vercelli, 92 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 19.261 (+815 complessivi rispetto a ieri, di cui circa il 60 per cento riscontrati nelle case di riposo dove sono state segnalate forti criticità e presenza di pazienti sintomatici, mentre il restante 40 per cento riguarda il resto della popolazione piemontese) le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 2.632 in provincia di Alessandria, 946 in provincia di Asti, 721 in provincia di Biella, 1.820 in provincia di Cuneo, 1.834 in provincia di Novara, 9.173 in provincia di Torino, 913 in provincia di Vercelli, 915 nel Verbano-Cusio-Ossola, 209 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 98 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 345 (-13 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.254

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.170

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 83.130, di cui 42.815 risultati negativi.

Via libera all’acquisto di 5 milioni di mascherine da distribuire

La Commissione Bilancio del Consiglio regionale, presieduta dal commissario Carlo Riva Vercellotti, ha approvato oggi all’unanimità in seduta legislativa la modifica alla legge regionale 7/2003 in materia di Protezione civile autorizzando la Giunta ad apportare le variazioni di bilancio necessarie per l’acquisto delle mascherine, importante presidio per la protezione di tutta la popolazione piemontese, alla quale saranno distribuite gratuitamente. Per la copertura delle spese sarà utilizzata una quota delle donazioni versate dalle imprese piemontesi per l’emergenza Coronavirus.

Come ha spiegato il presidente della Giunta, Alberto Cirio, si è voluto inserire questa previsione di acquisto all’interno di una legge affinché rimanga come gesto di responsabilità verso i cittadini e anche per garantire la trasparenza e tracciabilità circa l’impiego delle liberalità ricevute durante l’emergenza.

I consiglieri Marco Grimaldi (Luv), Francesca Frediani (M5s) e Silvio Magliano (Moderati) hanno chiesto delucidazioni in merito ai meccanismi di distribuzione delle mascherine, alle politiche di prezzo di quelle sul libero mercato e alle caratteristiche di tali dispositivi di protezione, mentre il consigliere Domenico Ravetti (Pd), oltre ad auspicare un incontro in Commissione Sanità con un tecnico che possa illustrare le caratteristiche e specifiche delle mascherine, ha suggerito che si preveda di destinare un contributo straordinario a favore degli operatori sanitari che sono oggi in prima linea per l’emergenza, anche utilizzando una parte dei contributi raccolti come donazioni.

Cirio ha spiegato che attraverso una gara bandita da Scr sono state individuate tre aziende che provvederanno alla produzione di 5 milioni di mascherine. Si tratta di dispositivi di protezione delle vie aeree, lavabili e riutilizzabili per 10 volte, che potranno essere utilizzati nella quotidianità. L’obiettivo è quello di ottenere 1,2 milioni di mascherine a settimana, partendo dopo il 25 aprile con la prima distribuzione, per raggiungere tutti i cittadini entro la prima decade di maggio. Quanto ai prezzi dei dispositivi in commercio,Cirio è convinto che sia necessario trovare un meccanismo di calmieramento che, senza inquinare la libertà del mercato, ponga un limite al possibile ricarico applicato da chi vende.

Per quanto riguarda la distribuzione delle mascherine è intervenuto l’assessore alla Protezione civile, Marco Gabusi, spiegando che dopo aver interpellato Poste italiane, farmacisti e sindaci è apparso evidente come il sistema di distribuzione migliore perché capillare e direttamente al domicilio dei cittadini, sia quello che prevede l’intervento diretto dei Comuni affiancati dalla Protezione civile. Qualora però, soprattutto i Comuni più piccoli riscontrassero difficoltà organizzative potranno segnalarlo alla Città metropolitana e alla Consulta delle Province per ottenere un supporto, mentre in altri casi la Regione potrà farsi tramite per coinvolgere anche Poste italiane.

Il sole con l’aureola

Questa mattina era visibile anche a Torino un alone che circondava il sole

È’ un fenomeno simile all’arcobaleno, reso possibile dalla rifrazione della luce solare.

La foto è di Fabio Liguori.

Occhio alla velocità: presto in funzione nuovi rilevatori

Nuovi rilevatori di velocità verranno installati a Grugliasco, in punti “strategici”

Le postazioni saranno collocate in via Rivalta, via Leonardo da Vinci e via Crea, tra strada Gerbido e via Moncalieri.

In via Leonardo da Vinci verrà ampliata la postazione esistente.

Nuovi impianti saranno invece allestiti in via Rivalta e in via Crea, mentre il rilevatore  del cavalcavia di corso Allamano verrà eliminato.

In moto credeva di essere sfuggito ai vigili. Ma riceve multa da 1500 euro

In sella alla sua potente moto non si era fermato all’alt della polizia municipale di Moncalieri, sabato mattina.

Lo hanno inseguito ma li ha seminati. Il centauro indisciplinato credeva di averla fatta franca ma nel giro di pochi giorni ha ricevuto a casa una sanzione di 1500 euro.  I vigili urbani erano infatti riusciti a prendere nota della targa.

Mascherine illegali, la GdF ne sequestra 400 mila

400.000 mascherine: a tanto ammonta il sequestro effettuato  dalla Guardia di Finanza di Torino.

Una vera e propria montagna di dispositivi di protezione importata illecitamente dai varchi doganali-aeroportuali (Malpensa e Ciampino) e illecitamente commercializzata in tutta Italia.

Torino, quartieri “Aurora” e “Parella”, Moncalieri, Orbassano, comuni della prima cintura torinese e Maddaloni nel casertano, questo è il teatro delle operazioni che ha visto i Finanzieri del Comando Provinciale Torino individuare gli ingenti quantitativi.

4 imprenditori cinesi sono finiti nei guai dopo aver, in concorso tra loro, introdotto in Italia containers di mascherine protettive tipo FFP2 e/o chirurgiche approfittando della situazione emergenziale connessa alla diffusione dell’epidemia da COVID 19.

La loro idea era quella di importare con le stesse modalità 5.000.000 di mascherine, nell’arco di una settimana; questo è quello che ha raccontato ai Finanzieri uno dei soggetti coinvolti nell’inchiesta (S.K., anni 26 laureatosi al Politecnico di Torino) che in caserma si è presentato a bordo di un’auto di grossa cilindrata, con vetri scuri e tanto di autista e interprete.

Sul punto basti pensare che due delle imprese coinvolte, infatti, hanno aperto la Partita Iva per il commercio all’ingrosso di dispositivi medici o protesi ortopediche proprio all’inizio del “periodo nero” ed in breve tempo, dichiarando falsamente in sede di controllo frontaliero che il materiale fosse destinato a “servizi essenziali” ovvero “pubblica utilità” hanno usufruito dello “svincolo diretto”.

Sedi legali e operative inesistenti, anzi nella stanzetta vuota del quartiere “Parella”, e precisamente in Via Giacomo medici, ove risulta la sede legale dell’azienda che ha importato merci per centinaia di migliaia di Euro, era presente solo uno scatolone con dentro 700 kit per diagnosticare il contagio da Covid-19, non conformi alla normativa in vigore relativamente alla produzione ed alla importazione.

I Finanzieri del Gruppo Pronto Impiego Torno, pedinando i vari spostamenti dei soggetti coinvolti e monitorando costantemente il flusso delle importazioni, grazie al contributo di personale del Nucleo Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Torino, hanno rinvenuto e sequestrato in poche ore l’ingente quantitativo citato.

A Moncalieri, presso il magazzino di un noto market cinese le prime 100.000 mascherine sequestrate, poi altrettante in un Ristorante Sushi di Orbassano, ovviamente chiuso per gli obblighi di questi giorni, dove al posto dei clienti, adagiati sopra le sedie, c’erano ben allineati numerosi scatoloni pieni di “Chirurgiche”.

E intanto un altro carico viaggiava in direzione di Napoli, ma ad aspettarlo a Maddaloni, c’erano i finanzieri campani, in stretto contatto con il reparto torinese, che lo hanno intercettato e posto sotto sequestro.

Ora tutto il carico finirà alla Protezione Civile grazie ai provvedimenti emessi dai Pubblici Ministeri Vincenzo Pacileo, Marco Gianoglio e Alessandro Aghemo della Procura della Repubblica di Torino, che hanno coordinato le indagini.

L’operazione quindi, oltre ad evitare che il flusso commerciale finale fosse dirottato su speculatori economici, ha permesso di rifornire con l’enorme quantitativo di “mascherine”, grazie ai provvedimenti di requisizione del delegato dal Commissario per l’Emergenza Covid-19 sul territorio piemontese, gli Enti pubblici e/o assistenziali maggiormente in crisi in questo momento.

I carabinieri consegnano computer portatili ai bambini

Nei giorni scorsi  i bambini delle Scuole Medie che frequentano l’Istituto Comprensivo di Pavone Canavese (TO) e i ragazzi del Liceo Scientifico Gramsci di Ivrea (TO) hanno ricevuto una consegna speciale a casa.

A bussare, però, non è stato il postino, ma i Carabinieri della Compagnia di Ivrea con in mano un piccolo dono, strumenti informatici per lo studio a distanza forniti dai rispettivi Dirigenti Scolastici.

L’emergenza epidemiologica ha determinato inaspettati cambiamenti, anche nel settore scolastico, con la necessità di svolgere lezioni a distanza, utilizzando la tecnologia.

Nel momento in cui i Dirigenti Scolastici hanno recuperato dei computer portatili da assegnare ad alcuni dei propri studenti che ne erano sprovvisti (alcuni dei quali con disabilità), si poneva il problema di come procedere alla loro consegna, evitando la concentrazione di persone in violazione del doveroso principio del “distanziamento sociale”.

I Carabinieri di Ivrea hanno subito confermato la loro incondizionata disponibilità.

E così, nel pomeriggio di ieri sono stati proprio loro a ritirare i computer portatili dalla scuola e a bussare casa per casa, cercare studente per studente, consegnando nelle loro mani l’importante strumento tecnologico.

Un piccolo gesto di solidarietà alla popolazione, che è la piena espressione di quel dovere innato e imprescindibile di ausilio operato in tutte le sue forme dell’Arma dei Carabinieri.

Una consegna fuori dall’ordinario che i ragazzi ricorderanno con piacere, con la speranza che possa contribuire ad accrescere la loro “cultura per la legalità”.