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Confartigianato: “si tollerano le folle ma è vietato il caffè al bancone. Artigiani e commercianti non sono untori”

“Di fronte alle trentamila persone accalcate in piazza Duomo a Milano per i festeggiamenti dello scudetto, i rave party e gli assembramenti che hanno caratterizzato questo ultimo fine settimana, dobbiamo trarre la logica conseguenza che la pandemia è finita. Per tutti, ma non per ristoratori, baristi, commercianti, artigiani e pubblici esercenti, per i quali valgono rigorosi limiti e restrizioni.

Così Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Piemonte

“Delle due l’una: o si sbagliavano prima o si stanno sbagliando adesso. O prima hanno esagerato con le chiusure, oppure ora stanno favorendo un irresponsabile ‘liberi tutti’, tranne che per alcune categorie imprenditoriali e professionali trattate come untori”, aggiunge.

“Guardando le immagini di Milano di domenica pomeriggio ci sarebbe da domandarci che fine abbiano fatto le muscolari promesse di rigorosi controlli a suo tempo fatte dalla ministra Lamorgese. Oppure, perché chi qualche mese fa invocava pattuglie di inquisitori per controllare e sanzionare commercianti ed imprenditori oggi invece taccia. Se non si è in grado di evitare scene annunciate come quelle di domenica, allora si lascino artigiani, commercianti ed imprenditori liberi di fare il loro lavoro, anziché persistere in ridicolaggini come il divieto di prendere il caffè al bancone. Per mesi e mesi i nostri imprenditori hanno subito il prezzo dell’apri-e-chiudi senza preavviso e programmazione, si sono sobbarcati i costi delle misure di contenimento (igienizzazione, plexiglass, ecc.), e oggi ci sentono umiliati ed offesi da uno Stato che tollera le feste scudettate e le folle in vie e piazze e si accanisce solo con chi lavora“, conclude Felici.

“Sugar, Salt & Pepper Robot umanoidi per l’autismo”, un progetto di Paideia

È il laboratorio sviluppato dal Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino, Fondazione Paideia, Jumple e Intesa Sanpaolo Innovation Center che ha l’obiettivo di mettere a sistema le competenze legate alla robotica educativa e sociale con ibisogni dei bambini e ragazzi con disabilità.

La sperimentazione, iniziata a fine febbraio nel contesto delle attività di Fondazione Paideia, si basa su di un laboratorio terapeutico settimanale per lo sviluppo delle autonomie nei bambini con una diagnosi di disturbo dello spettro autistico (Livello 1 di supporto DSM 5), attraverso l’utilizzo del robot umanoide Pepper fornito da Intesa Sanpaolo Innovation Center. Per la realizzazione del laboratorio, la società del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicata all’innovazione e alla ricerca applicata contribuisce inoltre alla definizione e allo sviluppo degli scenari che vengono proposti durante le sessioni, mettendo a disposizione il knowhow acquisito con l’utilizzo di Pepper in diversi contesti.

 

Nelle attività di laboratorio che attualmente coinvolgono quattroragazzi dagli 11 ai 14 anni vengono osservati e analizzati gli scambi e le interazioni in un contesto riabilitativo, con un focus sul linguaggio, la comunicazione, le emozioni e il potenziamento delle abilità sociali. Il tutto avviene utilizzando il robot Pepper come assistente degli operatori psicologi, neuropsicomotricisti, educatori, logopedistimentre seguono le attività in cui sono autonomamente impegnati i ragazzi.

Il laboratorio si sviluppa intorno a un contesto realizzato dai terapeuti che ha l’obiettivo di migliorare le capacità di interazione e le competenze motorie (coordinazione oculo-manuale, pianificazione ideo-motoria e controllo esecutivo) e gestionali dei bambini nelle principali attività della vita quotidiana, come la preparazione della merenda, la gestione della cucina e il controllo dei compiti scolastici. Il setting individuato permette di ricreare il più possibile una situazione ambientale generalizzabile e simile ai contesti di vita dei ragazzi. In questo scenario il robot Pepper, pur facendo da spalla all’operatore, risulta essere uno strumento motivante e in grado di tarare le attività a seconda delle risposte e dei risultati ottenuti dai ragazzi.L’attività consente inoltre di poter osservare in maniera puntuale dati ambientali o interpersonali dei soggetti coinvolti e di approfondire meglio il profilo di ogni bambino analizzando il contatto visivo, le iniziative di comunicazione, le richieste di aiuto, gli stati emotivi e le preferenze: tutte caratteristiche che prima venivano registrate in modo soggettivo.

Per poter raggiungere questi risultati innovativi, i ricercatori e le ricercatrici del Dipartimento di Informatica di UniTo stanno lavorando per arricchire il robot Pepper con il supporto di molteplici strumenti esterni di intelligenza artificiale come il tracker oculare e il rilevamento di emozioni, al fine di poter migliorare la capacità del robot di adattarsi ed essere adattato al contesto terapeutico e alle reazioni dei ragazzi.

L’utilizzo dei robot sociali – come evidenziato dalla letteratura di riferimento – può rappresentare uno stimolo utile e attrattivo nel rapporto con bambini e adolescenti con disturbi dello spettro autistico, che possono trovare in Pepper un soggetto “facilitatore” per la relazione con gli operatori, verso cui dovranno essere poi gradualmente direzionate le azioni comunicative.

“L’innovatività del progetto risiede nel particolare contesto di utilizzo di Pepper, ossia accogliere i bambini per lavorare sulla formazione della loro autonomia”, spiega la Professoressa Cristina Gena, docente del Dipartimento di Informatica e coordinatrice del progetto. “L’interesse scientifico della ricerca risiede anche nel fatto che il contesto sperimentale non è un laboratorio o un centro riabilitativo, bensì un contesto domestico e accogliente, in the wild. Pepper raramente è stato utilizzato nella terapia per l’autismo, ma il target di riferimento sono ragazzi della media inferiore, per cui l’utilizzo di robot più piccoli non sarebbe stato appropriato.”

“Sugar, Salt & Pepper – racconta Fabrizio Serra, direttore della Fondazione Paideia è l’insieme degli ingredienti che abbiamo scelto per dare vita a questo progetto. Sugar è il pizzico di zucchero che mettiamo nel nostro lavoro, che si accompagna alla nostra competenza professionale, Salt è la fatica dell’altro che può addolcirsi in compagnia dello zucchero, mentre Pepper, il nome del robot che ci accompagna nella sperimentazione, è l’ingrediente che dà un sapore particolare al tutto. Fatta questa premessa di ‘significato’, siamo felici di mettere a disposizione le nostre competenze per questa sperimentazione innovativa, che speriamo possa permettere ai ragazzi partecipanti di migliorare le abilità di socializzazione e potenziare l’acquisizione di strategie utili nella vita di tutti i giorni”.

“L’esperienza che abbiamo maturato in questi anni in Intesa Sanpaolo Innovation Center nell’ambito della robotica umanoide ci ha permesso di comprendere la maturità, lo stato dell’arte e l’evoluzione di questa tecnologia” – afferma Luigi Ruggerone, Responsabile Trend Analysis and Applied Research di Intesa Sanpaolo Innovation Center. “Oggi siamo maggiormente consapevoli circa i contesti nei quali può essere utilmente applicata e come può contribuire a migliorare le nostre vite. Il laboratorio Sugar, Salt & Pepper, sviluppato insieme a Paideia e all’Università di Torino, ricade proprio in questo tipo di scenario e incarna perfettamente l’idea di innovazione del team AppliedResearch dell’Innovation Center, vale a dire l’applicazione di tecnologie di frontiera, come la robotica e l’intelligenza artificiale, a contesti reali. Nel fare questo, insieme ai nostri partner scientifici e sociali sviluppiamo soluzioni mirate a supporto dello svolgimento di attività ben individuate, con la consapevolezza che solo l’esperienza sul campo, supportata dalla conoscenza scientifica specialistica, può indirizzare al meglio l’applicazione dell’innovazione. Il nostro auspicio, sostenuto anche dagli incoraggianti risultati ottenuti, è che questo laboratorio possa contribuire fin da subito a migliorare le vite dei partecipanti e delle loro famiglie e che possa dare inizio a un percorso che in futuro porti a soluzioni sempre più efficaci.”

La Fondazione Paideia opera ogni giorno per offrire un aiuto concreto ai bambini con disabilità e alle loro famiglie. Nata nel 1993 per iniziativa delle famiglie torinesi Giubergia e Argentero,Paideia si impegna per costruire una società più inclusiva, responsabile e attenta ai bisogni di tutti. Perché nessuna famiglia possa sentirsi sola e nessun bambino escluso.

Nelle farmacie piemontesi tamponi a 25 euro

I farmacisti piemontesi effettueranno i tamponi per lo screening del Covid19 a un prezzo calmierato di 25 euro. Il costo salirà a 30 euro se il tampone sarà effettuato in presenza di un medico.

L’intesa tra Regione Piemonte, Federfarma e Assofarma è stata raggiunta oggi. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla sanità Luigi Icardi in aula rispondendo a un question time di Silvio Magliano (Moderati) che la scorsa settimana aveva sollevato il tema del prezzo concordato dei tamponi in farmacia in un’analoga interrogazione a risposta immediata. 

L’assessore Icardi ha inoltre affermato la volontà della Regione di estendere anche alle scuole superiori il progetto “Scuola sicura”, avviato in Piemonte tra gli studenti di seconda e terza media, come richiesto nell’interrogazione odierna del capogruppo dei Moderati.
“Il progetto, che prevede uno screening su base volontaria con cadenza mensile, si propone di prevenire i focolai, data la presenza in quelle fasce di età di molti asintomatici”, ha spiegato Magliano nella sua interrogazione, sottolineando che l’effettuazione dei tamponi solo negli hotspot delle Asl non ha finora aiutato lo sviluppo del progetto. “Chiedo all’assessore di estenderlo agli studenti delle scuole superiori, per consentire un più efficace monitoraggio di quelle fasce di età, sensibilizzandoli anche sull’importanza delle misure di sicurezza come l’uso delle mascherine e il distanziamento”.
Icardi, confermando la volontà regionale di estenderlo alle scuole superiori, ha parlato di un progetto “di importanza strategica per gli studenti. Per questo ho chiesto al servizio di epidemiologia di studiarne le modalità di estensione ad altre fasce d’età”. Per superare le difficoltà di attuazione del progetto, “stiamo verificando la possibilità dello screening per ‘Scuola sicura’ nelle farmacie, con un intervento della Regione per ridurne i costi, in modo da rendere tutta la pratica più appetibile sia da un punto di vista logistico, data la vicinanza delle farmacie a ogni famiglia, sia dal punto di vista economico”.
Durante il Question time sono state discusse anche le interrogazioni di Domenico Rossi (Pd) su “Data della somministrazione del vaccino al momento della prenotazione”; Alberto Avetta (Pd) su “A Quincinetto la frana accelera. Urge una soluzione definitiva in tempi certi”; di Ivano Martinetti (M5s) su “Difficoltà per i lavoratori transfrontalieri della Provincia di Cuneo e la Valle Roya. Necessario urgente intervento di potenziamento dei servizi ferroviari”; di Marco Grimaldi (Luv) su “Forti diseguaglianze di genere nelle nomine regionali”.

Il bollettino Covid di martedì 4 maggio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 637 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 82 dopo test antigenico), pari al 3,0di 20.951 tamponi eseguiti, di cui 12.678 antigenici. Dei 637 nuovi casi, gli asintomatici sono 247 (38,8%).

I casi sono così ripartiti: 101 screening, 405 contatti di caso, 131 con indagine in corso: per ambito: 3 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 91 scolastico, 543 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 351.985 così suddivisi su base provinciale: 28.384 Alessandria, 16.853 Asti, 10.853 Biella, 50.649 Cuneo, 27.092 Novara, 188.687 Torino, 13.037 Vercelli, 12.477 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.460 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.493 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 188 (- 6 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1981 (– 61 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 12.590

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.445968 (+20.951 rispetto a ieri), di cui 1.514.408 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.330

Sono 28 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.330 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.535 Alessandria, 695 Asti, 420 Biella, 1.397 Cuneo, 928 Novara, 5.396 Torino, 502 Vercelli, 365 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 92 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

325.896 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 325.896 (+1021 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 25.957 Alessandria, 15.723 Asti, 9.877 Biella, 46.730 Cuneo, 25.238 Novara, 174.940 Torino, 12.090 Vercelli, 11.670 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.359 extraregione e 2.312 in fase di definizione.

Arriva il Giro d’Italia Ecco le modifiche alla viabilità

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Sabato 8 maggio Torino ospiterà la prima tappa del 104° GIRO d’ITALIA.

La manifestazione sportiva si svolgerà interamente all’interno del territorio comunale, con una “cronometro individuale”, e interesserà gran parte della zona centro e la zona est della città (precollina), comprese entrambe le aree limitrofe le sponde del fiume Po, da Ponte Regina Margherita fino al Ponte Balbis.

La partenza della tappa sarà in piazza Castello, mentre l’arrivo è posizionato a ridosso di piazza Gran Madre di Dio, in Corso Moncalieri angolo via Gioannetti.

L’intera area sarà soggetta a modifiche viabili e divieti di sosta.

 

Durante la giornata di gara, l’intero percorso della manifestazione di circa 9 chilometri, sarà interdetta la circolazione dalle ore 08.00 alle ore 20.00.

 

Il circuito si snoderà lungo le seguenti vie:

PARTENZA piazza Castello, fronte Regione – piazza Castello, fronte via Roma – piazza Castello carreggiata nord contromano – piazza Castello fornici Prefettura – viale I Maggio – viale Partigiani – corso San Maurizio, carreggiata centrale – lungo Po Cadorna – lungo Po Diaz – corso Cairoli – Arco Monumentale dell’Artiglieria – viale Virgilio – viale Turr – viale Marinai d’Italia –  via Tiepolo (salita verso Galileo Galilei) – corso Galileo Galilei (direzione nord) – rotonda Dante – ponte Isabella – corso Moncalieri (direzione sud) –  corso Sicilia – piazza Zara (varco benzinaio) corso Moncalieri (direzione nord) – corso Moncalieri (ang. Gioannetti) ARRIVO.

 

Lungo tutto il percorso di gara e in alcune zone limitrofe sarà in vigore il divieto di sosta permanente e continuo, dalle ore 20.00 del giorno 7 maggio fino al termine della manifestazione.

 

Dalle ore 8.00 dell’8 maggio e fino all’ultimazione della gara, indicativamente intorno alle 20.00, per attraversare la città in direzione SUD provenendo da Corso Casale si dovrà aggirare l’area “Rossa” utilizzando Ponte Regina Margherita e Corso Regina Margherita, mentre in direzione NORD provenendo da Corso Moncalieri si dovrà aggirare l’area utilizzando corso Monterotondo, Ponte Balbis e corso Bramante.

 

Sarà consentito l’attraversamento dell’area di gara, soltanto fino alle ore 10.00, da nord a sud lungo la via Vanchiglia in ambo i sensi di marcia (intersezione Corso San Maurizio) e da est a ovest lungo Corso Vittorio Emanuele II in ambo i sensi di marcia (intersezioni corso Cairoli e corso Moncalieri).

 

Per raggiungere il centro città e la parte OVEST, scendendo dalla collina, si dovrà aggirare la zona di gara, utilizzando i ponti Balbis e Regina Margherita.

 

Anche i percorsi dei mezzi di trasporto pubblico transitanti nell’area interessata dalla manifestazione subiranno delle deviazioni. Sabato 8 maggio saranno deviate le linee 6 – 13 – 15 – 16CS – 16CD – 18 – 30 – 42 – 52 – 53 – 55 – 56 – 61 – 66 – 68 – 70 – 73.

 

La linea 73 subirà una variazione di percorso già dal 2 maggio e per tutta la settimana.

Ai domiciliari non apre alla polizia: “pensavo fosse mia madre”

Trentaseienne denunciato

Sono da poco passate le 20 in un appartamento in zona Mirafiori, dove un cittadino italiano di 36 anni sta trascorrendo del tempo in compagnia di una donna. Improvvisamente suona il campanello. Il trentaseienne, preoccupato potesse trattarsi di una visita della madre, chiede alla compagna di raggiungere il balcone e nascondersi. Grande la sorpresa dell’uomo nell’aprire la porta, non trovandosi davanti il genitore, bensì la pattuglia del commissariato Mirafiori recatasi presso la sua abitazione per verificarne la presenza. L’uomo è infatti sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.

Una volta dentro, gli operatori sentono dei rumori provenire dall’esterno. L’uomo spiega loro la presenza della donna e la necessità di “nasconderla” per timore che potesse incontrare la madre.

Controllando l’abitazione, i poliziotti notano due cavi, tagliati all’estremità, fuoriuscire dal contatore dell’energia elettrica. Insospettiti, interrompono l’alimentazione dell’elettricità in casa, appurando che le luci rimanevano comunque accese. Considerata l’anomalia, viene fatta intervenire una squadra di tecnici per il ripristino dell’impianto.

Il trentaseienne è stato denunciato per furto di energia elettrica.

Al primo arresto per spaccio ne seguono altri tre

Una quarta persona è stata denunciata in stato di libertà

Quattro persone arrestate e una denunciata, questo è il risultato di un controllo di polizia effettuato per strada mercoledì sera dagli agenti del Commissariato Barriera Milano nelle strade del quartiere.

Tutto ha avuto inizio quando, poco prima delle 21, percorrendo corso Vercelli, i poliziotti notano un cittadino straniero a bordo di una bicicletta che alla vista degli agenti accelera l’andatura. Una volta raggiunto, all’incrocio con corso Emilia, l’uomo, un ventitreenne senegalese, deglutisce ciò che ha in bocca. Nella sua disponibilità, i poliziotti trovano 420 euro. Con sé, inoltre, il giovane ha un telefono cellulare dal quale emerge una richiesta di acquisto di stupefacente.

Quando gli agenti vanno a casa dell’uomo per la perquisizione, nell’alloggio trovano 4 persone, due di queste vengono trovate in possesso di numerose dosi di cocaina. Altre dosi dello stesso stupefacente vengono recuperate sotto un materasso e sul mobile della tv. Complessivamente vengono recuperate una cinquantina di involucri contenenti stupefacente. Nell’alloggio, i poliziotti rinvengono e sequestrano 1400 euro e il materiale per il confezionamento delle dosi.

Alla luce dei fatti, oltre al ventitreenne, sono stati arrestati, per la detenzione dello stupefacente, altri tre suoi connazionali, tutti sotto i 30 anni. La quarta persona presente in casa, per lo stesso reato, è stata denunciata in stato di libertà.

Scoperto con attrezzi per lo scasso

Stava percorrendo via Carlo Ignazio Giulio all’una e mezza di notte di mercoledì scorso, quando una pattuglia del personale del Commissariato Centro in servizio di Volante lo ha notato.

Gli agenti hanno fermato l’uomo per un controllo; questi si è dimostrato particolarmente insofferente ed agitato. E’ così scattata la perquisizione alla ricerca di armi, che ha avuto un esito positivo: l’uomo aveva infatti con sé una lama in metallo della lunghezza di circa 10 cm ed una tenaglia, sempre in metallo. Pertanto, per il cinquantatreenne, che ha precedenti specifici per porto abusivo di oggetti atti ad offendere e  possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, nonché condanne per reati contro il patrimonio, è scattata sia la denuncia penale in merito al possesso dei due oggetti sequestrati, nonché la sanzione in quanto sorpreso sulla pubblica via, tra l’altro al di fuori del proprio comune di residenza, nella fascia oraria del coprifuoco.

Per raggiungere i centri vaccinali 130 mila tratte gratuite a Torino con il monopattino Link

Micromobilità: Superpedestrian regala 1 milione di corse


Per proteggere le comunità e sostenere il lancio dei programmi di vaccinazione Covid-19 in Italia, LINK – azienda di monopattini elettrici in sharing nata presso il MIT di Boston – ha annunciato 1 milione di corse gratuite per consentire ai cittadini di raggiungere i centri di vaccinazione in sicurezza.
Il servizio sarà disponibile in tutte le città europee in cui LINK è attivo. In particolare, in Italia, verranno offerte: 130.000  corse su Torino, 450.000  su Roma e 105.000 su Palermo. A beneficiare maggiormente di tale programma sarà chi vive nelle zone periferiche, non sempre ben collegate dalla rete di trasporto pubblico ma tuttavia coperte – in modo capillare – dalla flotta dei monopattini LINK, come dimostrano i dati di utilizzo di Seattle dove, stando al Seattle Department of Transportation, il 15% di tutte le corse effettuate con i monopattini LINK sono iniziate o terminate nelle aree più periferiche, 10 volte la percentuale di un qualsiasi altro competitor.

“Attraverso questa iniziativa, vogliamo ringraziare nuovamente la determinazione e il coraggio del personale medico sanitario che continua a lavorare instancabilmente per salvaguardare i cittadini”
 – ha detto Haya Verwoord Douidri, VP (EMEA) di Superpedestrian“Stiamo già fornendo numerose corse gratuite a questi “eroi”, quindi ora è il momento di aiutare anche i residenti a fare la loro parte, garantendo loro un’alternativa al mezzo pubblico per raggiungere i punti vaccinali. La nostra campagna rappresenta un investimento significativo, a seguito di un’iniziativa simile nel mercato USA, e mi auspico che aiuterà a proteggere la salute di tanti cittadini in Italia”.

“La portata totale delle corse gratuite è stata calcolata valutando il numero di persone in ogni città aventi diritto alle vaccinazioni e disposte a scegliere un monopattini elettrico in sharing come mezzo di trasporto per una tratta breve” – ha spiegato Maurizio Pompili, LINK Operation Manager Italia“Le corse gratuite verso i centri di vaccinazione sono disponibili per chiunque, nelle città servite dai nostri veicoli. Gli utenti dovranno semplicemente scaricare la nostra app LINK – disponibile negli app store di Apple e Android – e compilare un semplice modulo online per avere subito 10 euro caricati sul proprio account”.

 

 

 

Covid, alle Gru nuovo sito drive in dell’ AslTo3. Vaccinazioni fino a 40 veicoli ogni ora

 Le Gru, parte del Gruppo Klépierre, leader italiano ed europeo nel settore dei Centri Commerciali, ha concesso all’azienda sanitaria il piano terra del parcheggio multipiano e collabora fornendo il personale di supporto logistico, le utenze e le strutture necessarie all’allestimento di un innovativo punto vaccinale in modalità drive in.

Primo esempio di questo genere in Piemonte, il centro vaccinale, dopo una prima fase di rodaggio, accetterà fino a 40 autoveicoli l’ora, divisi in quattro quadranti di parcheggio per un totale di circa 120 vaccinazioni quotidiane.

La nuova area vaccinale, aperta dal 4 maggio tutti i martedì e venerdì, prevede che al piano terreno del parcheggio multipiano di Le Gru le automobili si parcheggino per una somministrazione effettuata direttamente nell’abitacolo. Il personale medico, infermieristico e amministrativo gestirà la valutazione medica dei pazienti, la vaccinazione e le procedure di certificazione muovendosi da un quadrante di parcheggio all’altro mentre le automobili staranno sempre parcheggiate nello stesso punto, con alleggerimento dei tempi di attesa, dei consumi di carburante e delle emissioni inquinanti. Un gruppo di volontari gestirà i flussi, mentre lo staff messo a disposizione da Le Gru supporterà il centro vaccinale in tutte le attività di sicurezza, safety, pulizie e manutenzione dell’area, per una piena efficienza.

“Questo nuovo punto vaccinale” sottolinea Franca Dall’Occo, direttore generale AslTo3 “ci consente di implementare ulteriormente la capacità di raggiungere i nostri cittadini sul territorio e di accelerare la campagna di vaccinazione. La modalità drive in, che sperimentiamo nella sede di Le Gru, permette inoltre la somministrazione senza che si debba scendere all’auto, garantendo la sicurezza di chi si vaccina e degli operatori e favorendo chi ha maggiori difficoltà nella deambulazione. Ringrazio la direzione de Le Gru e il comune di Grugliasco che hanno collaborato alla realizzazione di questo nuovo punto vaccinale e il personale Asl e i volontari che a vario titolo vi hanno contribuito.”

Il direttore di Le Gru, Davide Rossi, ha dichiarato: “Siamo davvero orgogliosi di poter essere di supporto in questo momento delicato, e dare il nostro contribuito per accelerare il processo di vaccinazione, confidando in un ritorno alla normalità che ci auguriamo arrivi presto. Con questa iniziativa il centro commerciale dimostra, ancora una volta, di essere un presidio di sicurezza per la salute dei propri clienti e di tutte le persone che ci lavorano. Il polo vaccinale di Le Gru si aggiunge ad altri hub già attivi sul territorio italiano nei centri commerciali del Gruppo Klépierre, che si è messo a disposizione del Governo, confermando la tradizionale vocazione dei propri mall come luoghi aperti e polifunzionali al servizio dei cittadini”.

Il sindaco della città di Grugliasco, Roberto Montà, afferma: “Il nuovo centro vaccinale di Le Gru è un ulteriore tassello alla lotta contro il Covid per continuare a vaccinare, nel più breve tempo, più persone possibili. Uno sforzo di Regione, Asl To3, comune di Grugliasco, a cui da oggi si aggiunge anche quello di Le Gru. Con soddisfazione possiamo essere orgoliosi del terzo centro vaccinale aperto sul nostro territorio, oltre al Poliambulatorio di via Lanza e al padiglione “La Nave” al parco Le Serre che amplia l’offerta sulla nostra Città. Ringrazio Asl To3, Le Gru, i sanitari e i volontari per la disponiblità e la collaborazione dimostrate”.