CRONACA- Pagina 1346

“Troppa folla nelle vie dello shopping” Il Codacons annuncia azioni legali

Riceviamo e pubblichiamo CODACONS SI RIVOLGE AL PREFETTO ED E’ PRONTO A DENUNCIARE IL COMUNE PER CONCORSO IN EPIDEMIA E REATI CONTRO LA SALUTE PUBBLICA

ISTITUIRE NUMERO CHIUSO NELLE VIE DELLO SHOPPING E INTENSIFICARE MULTE A TRASGRESSORI 

Istituire il numero chiuso nelle vie dello shopping di Torino, o il comune dovrà rispondere di concorso in epidemia colposa e reati contro la salute pubblica. A chiederlo il Codacons che, dopo le immagini di ieri che hanno mostrato resse di cittadini nelle strade della città, nessun distanziamento e violazioni sull’uso delle mascherine, si rivolge al Prefetto di Torino.

“Ieri migliaia di cittadini si sono riversati nelle strade dello shopping per le compere di Natale, dando vita a code davanti ai negozi e pericolosi assembramenti – spiega il presidente Carlo Rienzi – le immagini circolate in queste ore mostrano la generalizzata violazione degli obblighi sul distanziamento e la presenza di molte persone che circolavano senza mascherina o con le mascherine abbassate”.

“Una situazione di evidente pericolo sul fronte della salute pubblica che il Comune avrebbe dovuto prevenire ed evitare: per tale motivo chiediamo oggi al Prefetto di intervenire per istituire nei weekend il numero chiuso nelle principali strade dello shopping, limitando l’accesso al pubblico in base alla capienza e alle dimensioni delle vie, e intensificando controlli e multe nei confronti dei trasgressori – prosegue Rienzi – E se nei prossimi giorni si assisteranno ad altri assembramenti legati allo shopping di Natale, il comune sarà denunciato per concorso in epidemia colposa e reati contro la salute pubblica”.

 

E’ morto Alfieri “inventore” di Luci d’Artista, del Mao e del Tff

A 77 anni, è morto questa mattina al Mauriziano di Torino l’ex assessore comunale Fiorenzo Alfieri. Era stato gravemente colpito dal Covid.

Insegnante, è stato per decenni punto di riferimento per le politiche culturali torinesi. Già assessore alla gioventù con il sindaco Novelli nel 1976, ideò  Informagiovani e il  Festival Cinema Giovani, la rassegna che precorse il Tff-Torino Film Festival. E’ stato consigliere comunale in Sala Rossa per vent’anni.

Sua anche l’idea di Luci d’artista, di Torino Danza e del Mao, Museo d’arte orientale. Dal 1995 al 2000 ha ricoperto la carica di assessore di Valentino Castellani con delega al sistema educativo e alla promozione di Torino, con il compito di organizzare  il primo piano strategico della città.

Dal 2001 al 2011 è stato assessore in Giunta con Sergio Chiamparino. Ha presieduto il Comitato per l’Ostensione della Sindone e quello per i 150 anni dell’Unità nazionale. Si è occupato anche di Settembre Musica che fece diventare Mi-to. Ha ricoperto inoltre il ruolo di presidente dell’Accademia di Belle Arti e del Museo d’arte contemporanea di Rivoli.

***

Presidente, Direttore, Vice Direttrice, Consiglio Accademico, Consiglio di Amministrazione, Pinacoteca e Biblioteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti, insieme al corpo docente ed agli studenti, al personale amministrativo ed ai coadiutori, si uniscono sgomenti al dolore della famiglia e della città, da lui tanto amata e sostenuta, per la scomparsa di Fiorenzo Alfieri, illuminato Presidente della nostra Istituzione dal 2013 al 2019.

Fiorenzo Alfieri è stata personalità insostituibile e preziosa del panorama culturale torinese.

Laureato in pedagogia, è stato un insegnante appassionato che si è formato nel clima non facile delle periferie torinesi degli anni Settanta, mantenendo nel corso del tempo una fede immutata nelle capacità formative di una didattica diffusa.

Questa fede nell’istruzione è stata per lui fondamentale viatico per assumere numerosi impegni politici, a partire dal 1975 quando esordisce sui banchi del Consiglio Comunale, da lui assolti con dedizione militante rivolta alla promozione dell’arte e della cultura, con un occhio sempre attento alle esigenze del mondo giovanile.

Dal 1976 e fino al 2011 è stato a più riprese Assessore alla Gioventù, al Sistema Educativo, alla Promozione della Città ed alla Cultura.

Innumerevoli le iniziative da lui promosse, che hanno permesso a Torino un grande balzo in avanti come riconosciuta capitale culturale.

“Giovani Artisti a Torino”, che diventerà poi la Biennale Giovane Artisti ed il Circuito GAI, le Luci d’Artista, grande strumento di promozione internazionale per Torino, l’apertura del Museo d’Arte Orientale ed il rinnovamento del Museo dell’Automobile, la nascita di Torino Danza e del Traffic Festival, la promozione del muralismo e dell’arte pubblica, per citare solo alcune delle realizzazioni della sua vulcanica e generosa personalità, in grado di decidere ma anche di confrontarsi con qualsiasi interlocutore, lascia alla città una preziosa eredità, una “Torino che non c’era”, per parafrasare il titolo di un volume del 2012, rievocativo della sua lunga esperienza di Assessore.

Terminata la quale fu, dal 2013 al 2019, Presidente dell’Accademia Albertina.

In Accademia ha portato il suo entusiasmo e la sua rete di contatti istituzionali, contribuendo in maniera determinante alla crescita della nostra Istituzione, sostenendo gli importanti lavori di ristrutturazione della Rotonda del Talucchi e dell’Ipogeo, sposando in pieno e sostenendo l’intuizione dell’allora Direttore Salvo Bitonti che portò all’allestimento di due edizioni del FISAD Festival Internazionale delle Scuole d’Arte e Design.

Fiorenzo Alfieri è scomparso troppo presto a causa di un infido morbo quale è il Covid-19, avrebbe avuto ancora molto da offrire con la sua esperienza e la sua passione.

La Presidente Paola Gribaudo il Direttore Edoardo Di Mauro La Vice Direttrice Laura Valle

Bar e ristoranti riaprono, colazioni e pranzo ai tavoli

E’ la prima domenica di riapertura di bar e ristoranti per Torino, diventata zona gialla insieme con il resto del Piemonte 

I clienti da oggi possono entrare nei locali e – rispettando le norme di sicurezza- sedersi ai tavoli per un caffè o un panino.

La giornata è fredda ma in molti dehors del centro, grazie anche ai “funghi” che riscaldano l’aria, tanti torinesi si sono già accomodati e altri hanno trovato posto all’interno.

L’apertura è consentita fini alle 18. I commercianti sperano che questa finestra da qui a Natale possa almeno in parte fornire una boccata di ossigeno alle casse esangui per il lockdown delle ultime settimane.

Perseguita coppia di coniugi per anni Fermato dai carabinieri

Perseguita coppia  per sette anni, i carabinieri arrestano stalker

Torino, 13 dicembre I carabinieri hanno arrestato un cinquantasettenne italiano, abitante a Torino, per atti persecutori.
L’intervento dei militari dell’Arma è stato richiesto al 112 da una coppia di coniugi che ha segnalato la presenza di un uomo, già autore di atti persecutori violenti nei loro confronti in passato, fermo in macchina vicino al loro ufficio.
I carabinieri della Stazione Torino Borgo San Secondo sono intervenuti e hanno fermato e identificato l’uomo, parcheggiato con l’auto in strada, che interpellato circa il motivo della sua presenza in quel luogo, non ha fornito risposte convincenti.
L’atteggiamento del fermato ha indotto i carabinieri a perquisire la macchina e nel bagagliaio è stata trovata una mazza da golf in metallo di colore grigio con impugnatura in gomma della lunghezza di circa 1 metro. Anche su questo oggetto, l’uomo non ha dato alcuna spiegazione plausibile.
Allo scopo di acquisire maggiori dettagli sulla dinamica dei fatti, sono stati sentiti i coniugi che erano letteralmente “barricati” all’interno del loro ufficio, per paura che l’uomo potesse andare da loro.
Entrambi hanno dichiarato di essere vittime di pedinamenti minacce e appostamenti da molti anni, da circa sette anni. Motivo per il quale il 57enne era già stato arrestato e sottoposto al divieto di avvicinamento in passato. Secondo il racconto della coppia l’uomo si è accanito nei loro confronti dopo l’interruzione dei rapporti lavorativi avuti in passato. Il cinquantasettenne è stato collocato ai domiciliari.

Ladro arrestato in sella alla mountain bike

Torino. Controlli disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri, 6 arresti, di cui 4 ricercati

Nell’ambito dei controlli del territorio disposti dal Comando Provinciale, intensificati in questo periodo per vigilare sul rispetto della normativa anti covid, i Carabinieri hanno arrestato 6 persone nelle ultime 24 ore.

A Torino, nel quartiere Mirafiori, i carabinieri hanno rintracciato e arrestato un italiano di 48 anni di Torino, destinatario di un ordine di carcerazione per furto. L’uomo è stato collocato ai domiciliari. L’uomo è stato riconosciuto mentre passeggiava in strada dai carabinieri della Stazione di Torino Borgata Mirafiori.

A Torino, in via Cigna, i carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato un marocchino di 30 anni, in Italia senza fissa dimora, subito dopo aver rubato all’interno di un supermercato. I militari dell’Arma di pattuglia in zona hanno visto l’uomo uscire di corsa dal negozio e si sono insospettiti e sono intervenuti. Al momento dell’arresto il maghrebino non ha opposto resistenza.

A Chieri, nell’hinterland torinese, i carabinieri hanno arrestato un italiano di 52 anni per furto. L’uomo è stato fermato in via Roma a Chieri, vicino alla stazione ferroviaria, in sella a una mountain bike con una borsa contente diversi capi d’abbigliamento, un cappotto, cinque pantaloni, diverse t-shirt, camicie, ancora provvisti di etichetta. I carabinieri del locale Nucleo Radiomobile hanno verificato che tutto il vestiario era stato rubato poco prima da un centro commerciale di Chieri, mentre la bicicletta era stata rubata da una rastrelliera condominiale. La refurtiva è stata riconsegnata ai legittimi proprietari.

A Orbassano, nell’hinterland torinese, i carabinieri hanno rintracciato e arrestato una nomade di 48 anni, domiciliata nel campo nomadi, destinataria di un ordine di carcerazione per furto aggravato.

A Carmagnola, nell’hinterland torinese, i carabinieri hanno fermato e bloccato un altro ricercato per furto. Si tratta di un italiano di 57 anni, di Carmagnola, destinatario di un ordine di carcerazione.

A Rivarolo, sempre nell’hinterland torinese, i carabinieri hanno arrestato un italiano di 41 anni, residente a Cuorgnè, perché destinatario di una misura cautelare in carcere per violenza, minaccia, violazione di domicilio e possesso di un coltello.
L’uomo, lo scorso 4 dicembre, si era presentato a casa di un imprenditore armato di coltello e dopo aver scavalcato la recinzione condominiale, lo aveva minacciato per ottenere una somma di denaro. La vittima aveva chiamato il 112 e l’intervento dei carabinieri della locale Stazione aveva permesso di bloccare l’uomo che alla vista dei militari dell’Arma aveva gettato il coltello a terra. In quell’occasione, l’uomo era stato denunciato a piede libero e ora gli è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Calci e pugni ai poliziotti Finisce in manette

In carcere per evasione, catturato dagli agenti del commissariato San Donato. Diversi i tentativi messi in atto per eludere il controllo

Nei giorni scorsi gli agenti del commissariato San Donato sono intervenuti su un autobus della GTT dove un autista aveva segnalato poco prima una lite tra due soggetti a bordo.

Giunti sul posto, gli operatori hanno invitato entrambi a scendere dal mezzo, dopodiché hanno proceduto al loro controllo. In fase di accertamenti è emerso come la discussione fosse nata per futili motivi, dovuta anche allo stato di ubriachezza di uno dei due, un cittadino marocchino di 27 anni. Questi appare da subito poco collaborativo con i poliziotti, tentando inizialmente la fuga, senza successo, per poi cercare di colpire gli agenti con calci e pugni. L’uomo, accompagnato presso gli uffici della Questura, ha nuovamente tentato di eludere i controlli fornendo delle false generalità. Ennesimo tentativo fallito. Viene appurato che lo straniero è irregolare sul territorio Nazionale, ha numerosi precedenti di Polizia, un avviso orale del Questore di Torino ed attualmente è posto agli arresti domiciliari a seguito dell’arresto avvenuto lo scorso agosto.

Come era già accaduto in passato, sono scattate le manette per evasione. Inoltre, l’uomo è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, falsa attestazione e sanzionato per ubriachezza.

“Tamponi alla polizia penitenziaria, troppa burocrazia”

“I paradossi della burocrazia”…così intervengono i Segretari delle Organizzazioni Sindacali del SAPPe e della FNS CISL
Vicente Santilli ed Antonio Napoli, continuano: ”dopo gli opportuni solleciti avanzati dal Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria e dalla compagine sindacale del comparto sicurezza relativi all’ingiustificata esclusione del personale di Polizia Penitenziaria dai programmi di screening epidemiologici, la Direzione di Sanità e Welfare della Regione Piemonte, ha invitato le ASL sedi di Istituti penitenziari del distretto, ad attivare ed adibire il proprio personale sanitario ad effettuare le operazioni di prevenzione e screening nei confronti dei poliziotti penitenziari.
Ci sembra paradossale che, allo stato attuale, solo al personale in servizio presso la Casa Circondariale di Torino non è stata effettuata nessuna misura di prevenzione “siamo profondamente amareggiati”… continuano con le loro dichiarazioni i due segretari… “perché ancora una volta per colpa della troppa burocrazia e dei troppi passaggi istituzionali, si rischia la pelle di servitori dello Stato che tutti i giorni assicurano la legalità all’interno degli Istituti penitenziari e che sono soggetti giornalmente all’epidemia, con un livello di rischio particolarmente molto elevato, vista la sua contagiosità”… e concludono infine…“ Anche il Provveditore Regionale dott. D’Andria si è  raccomandato con le Direzioni penitenziarie, ad avviare le giuste iniziative con i servizi sanitari, titolati all’esecuzione della campagna collettiva di tamponatura, che però, in questo delicato periodo, rischiano di rimanere nei magazzini del carcere di Torino e di scadere, per responsabilità che di certo non deve pagare sempre e solo la Polizia penitenziaria”… “Ancora una volta”…. in conclusione dell’intervista…”dobbiamo registrare il totale fallimento del passaggio della sanità penitenziaria alle Aziende Sanitarie, che risalta sempre di più, una assoluta necessita di istituire la figura medico del Corpo e del personale sanitario interno all’Amministrazione, così come hanno i Carabinieri e la Polizia di Stato”…

 

Candidato escluso dalla lista, indagati vertici piemontesi di Fi e Lega

Indagati i deputati Paolo Zangrillo, coordinatore regionale per il Piemonte di Forza Italia, Riccardo Molinari, capogruppo a Montecitorio e segretario piemontese della Lega, Alessandro Benvenuto, segretario provinciale leghista torinese

E’ contestato loro il reato di “falsificazione materiale mediante alterazione e/o sostituzione di atto vero destinato a operazione elettorale”.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Enrica Gabetta e dal pm Gianfranco Colace, è iniziata da un esposto dei Radicali italiani, e nasce dall’esclusione del candidato alle elezioni comunali di Moncalieri Stefano Zacà, ex capogruppo azzurro. Il suo nome sarebbe stato cancellato a penna da un modulo di raccolta firme, dopo che queste erano state apposte dai cittadini, sembra per un accordo di buoni rapporti tra partiti dopo che Zaca’ aveva lasciato Forza Italia per passare alla Lega.

Tornano le Mascherine Tricolori: “Comprate nei negozi”

Riceviamo e pubblichiamo /  In centro a Torino per ribadire il loro invito ad acquistare nei negozi della città e non su Amazon. Questa volta i partecipanti si sono ironicamente presentati mascherati da Jeff Bezos.

“Il ghigno di Jeff Bezos, che abbiamo ironicamente voluto portare sulle nostre maschere, è l’emblema di come il governo stia trattando i tanti commercianti che da anni pagano tasse su tasse e stanno fallendo, mentre permettono a piattaforme come Amazon di arricchirsi senza pagare le tasse. – hanno affermato gli attivisti – Ricordiamo che Jeff Bezos, approfittando della crisi sanitaria, ha incrementato il suo patrimonio personale che oggi si aggira intorno ai 200miliardi di dollari, rendendolo l’uomo più ricco al mondo. Per questo, con la nostra azione di oggi, rinnoviamo il nostro fermo invito per queste feste, ma anche nella vita normale, ad acquistare nei negozi della nostra città così da sostenere tutte quelle famiglie che rischiano di rimanere senza un reddito.”

Docente di liceo molestava le studentesse

Nella vita era un docente di storia e filosofia di un liceo cittadino, che vantava una carriera impeccabile ed una lunga esperienza nell’insegnamento, tanto da farlo apparire come un punto di riferimento per i suoi studenti, di cui amava circondarsi anche nell’ambito di attività extrascolastiche.

Purtroppo però, come scoperto dalla Polizia di Stato di Novara dietro a questo quadro rassicurante si nascondeva un’altra realtà.

Sono state le stesse vittime che, con il loro racconto agli investigatori, hanno rotto il muro di silenzio, consentendo alla Squadra Mobile di Novara, a seguito di una lunga e delicata indagine, di appurare che l’insegnante, facendo leva sul proprio ruolo, induceva giovani alunne a sottostare ad approcci di natura sessuale.

In particolare è stato accertato che il docente, con un vero e proprio comportamento seriale, individuava giovani studentesse di suo gradimento e abusando del suo ruolo nonché insistendo sul fatto che occorresse svolgere degli approfondimenti assolutamente necessari in vista della maturità, o per il completamento di ricerche e la scrittura di libri (alcuni di essi pubblicati), fissava con le stesse incontri privati in aule particolarmente appartate della scuola o, addirittura, presso la propria abitazione.

Era in queste occasioni, artatamente create, che metteva in atto gli abusi sessuali consistenti in baci sulla bocca e sul collo, palpeggiamenti in zone erogene ed in varie parti del corpo, attuando un contatto fisico non voluto e dal quale le giovani, sebbene sopraffatte dall’insegnante e scioccate dal suo comportamento, cercavano di divincolarsi in ogni modo o, in alcuni casi, impietrite, erano costrette a subire.

Su delega della Procura di Novara, si è proceduto ad esperire una perquisizione domiciliare ed il sequestro di alcuni supporti informatici in uso all’indagato (telefono cellulare, personal computer, tablet), nonché all’escussione di alcune ragazze, allieve o ex allieve del docente, emerse a seguito dell’analisi del materiale probatorio.

L’esame del materiale informatico sequestrato e l’escussione delle giovani ragazze ha consentito di raccogliere numerosi elementi probatori e suffragare il quadro accusatorio a carico dell’insegnante, già altamente circostanziato, che lo vedono autore di abusi sessuali in danno di almeno cinque studentesse, quattro appena maggiorenni ed una di 17 anni.

Nel corso dell’attività d’indagine è emerso che questi comportamenti lo stimato professore li poneva in essere da anni e che, nell’ambiente studentesco, alcuni  suoi discutibili atteggiamenti pubblici, erano tollerati e scambiati per dei “gesti affettuosi” mentre, in realtà, celavano un preciso modus operandi finalizzato a carpire la fiducia delle giovani vittime.

Il GIP presso il Tribunale di Novara, su richiesta della Procura di Novara – ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza per ripetute violenze sessuali continuate, aggravate dalla qualifica di pubblico ufficiale e dall’aver approfittato dello stato di inferiorità delle vittime, nonché integrati il pericolo di reiterazione del reato e quello di inquinamento probatorio – ha emesso nei confronti dell’insegnante, la misura cautelare dell’interdizione dalla professione di docente per la durata di un anno, che è stata eseguita il 9 dicembre scorso.

Oltre ai risvolti giudiziari di questa triste vicenda preme evidenziare alle cittadinanza, ed in particolare alle parti offese di queste tipologie di reato, che la Polizia di Stato e le Istituzioni sono molto attente al contrasto di questi vili reati. Denunciare è l’unico modo per far emergere deprecabili comportamenti e porre fine ad incresciose situazioni che possono creare, nel tempo, anche dei danni psicologici alle fragili vittime.