CRONACA- Pagina 1315

Esce di strada nella notte. Muore imprenditore

E’ morto Silvio Bonaudi, imprenditore 55enne  di Racconigi

Nella  serata di domenica è rimasto vittima di un incidente stradale a Casalgrasso, mentre era alla guida della sua Porsche 911.

L’uomo è uscito di strada sulla provinciale 30 e non sono state coinvolte  altre auto.

Gli uomini del 118 hanno cercato di  rianimarlo, ma non è stato possibile. Per estrarlo dalle lamiere dell’auto è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. In corso gli accertamenti dei carabinieri.

Covid, il bollettino di martedì 19 ottobre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16,30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 245 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 115 dopo test antigenico), pari allo 0,4% di 60.783 tamponi eseguiti, di cui 53.628 antigenici. Dei 245 nuovi casi, gli asintomatici sono154 (62,9%).

I casi sono così ripartiti: 134 screening, 87 contatti di caso, 24 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 386.165, così suddivisi su base provinciale: 31.755 Alessandria, 18.464 Asti, 12.180 Biella, 55.677 Cuneo, 29.978 Novara, 205.641 Torino, 14.362 Vercelli, 13.747 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.591 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.770 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 19 (- rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 184 (+ 9 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.181.

I tamponi diagnostici finora processati sono 7.718031(60.783 rispetto a ieri), di cui 2.304.263 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.798

Quattro decessi di persone positive al test del Covid-19 (nessuno di oggi) sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.79deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.580 Alessandria, 721Asti, 436 Biella, 1.466 Cuneo, 950 Novara,5.636 Torino, 533 Vercelli, 375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 101 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

370.983 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 370.983(+162 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 29.885 Alessandria, 17.574 Asti, 11.680 Biella, 53.658 Cuneo, 28.896 Novara, 198.244 Torino, 13.720 Vercelli, 13.299 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.503 extraregione e 2.524 in fase di definizione.

Protesta delle mamme e dei papà degli alunni con disabilità

 I NOSTRI FIGLI NON SONO PACCHI!  

Martedì 19 ottobre ore 16   davanti alla sede 5T di via Bertola 34  

“I nostri figli non sono pacchi! Ad oggi continua a essere questa la considerazione che 5T, la società incaricata di garantire il trasporto scolastico, continua a riservare a tutti gli alunni con disabilità, nonostante le numerose lettere, gli appelli, le segnalazioni e i servizi apparsi ultimamente sulle cronache locali.

La legge 104/92 garantisce e regola il diritto all’accompagnamento e quindi alla conseguente tutela del diritto allo studio, ma purtroppo nel caso della città di Torino viene pesantemente e impunemente disattesa.

A fronte della totale indifferenza di 5T rispetto alle giuste rivendicazioni di chi richiede la semplice applicazione e garanzia per l’erogazione di un servizio essenziale, martedì 19 ottobre alle ore 16 alcune mamme e papà degli alunni con disabilità si ritroveranno davanti alla sede di 5T in via Bertola 34 a Torino per protestare contro i disservizi già abbondantemente accumulati durante questa disastrosa ripresa dell’anno scolastico.

Bambini che per arrivare a scuola oltretutto in ritardo rimangono chiusi per quasi due ore di seguito nei pulmini, bambini letteralmente dimenticati negli istituti scolastici, bambini addirittura portati presso gli indirizzi sbagliati o peggio ancora affidati ad adulti diversi dai propri familiari. Proprio come farebbero i corrieri con i propri pacchi assegnati in consegna. Ma non basta. “La pianificazione degli orari – dichiara il comitato dei genitori – a distanza di un mese dall’inizio del servizio sono ancora troppo variabili e incongruenti con le esigenze scolastiche fisiche e psicologiche dei nostri figli. Non essendoci una pianificazione definitiva, gli orari vengono inviati a volte a scuola a volte alle famiglie e soprattutto, ultima novità, gli orari possono essere unilateralmente modificati dalla 5T senza alcun confronto con i genitori dei minori in base alle nuove richieste o variazioni sopraggiunte da altri utenti! In sostanza ci stanno dicendo che non avremo mai un orario definitivo poiché varia in base alle richieste che giungono alla 5T visto che si tratta di trasporto collettivo”. Questi sono solo alcuni esempi delle varie e gravi inefficienze che si stanno verificando tutti i giorni da quando è iniziata la scuola e purtroppo anche se 5T dichiara che i problemi siano stati risolti, i disagi di fatto non si fermano, per altro senza che nessun rappresentante dell’amministrazione pubblica intervenga in vece della società”.

“Vogliamo come CPD – dichiara Giovanni Ferrero, direttore della Consulta delle Persone in Difficoltà – che 5T innanzitutto chieda scusa a tutte le mamme, ai loro figli, alle famiglie e a tutti i cittadini che con le loro tasse pagano per questi servizi e che tutto riprenda a funzionare esattamente come dovrebbe essere in una città civile del 2021. In caso contrario chiediamo che si dimettano tutti i responsabili del servizio”.

Per simboleggiare la gravità della situazione durante la protesta saranno consegnati a 5T i pacchi con le foto dei ragazzi a cui di fatto in questo modo viene negato il diritto allo studio, chiedendo se per la società che si vanta di trovare soluzioni all’avanguardia per il mondo dei trasporti, ci sia differenza tra l’accompagnare un bambino con disabilità o consegnare un pacco.

Allasia: “Il Salone un successo oltre le aspettative”

“L’edizione appena conclusa del Salone del libro ha segnato finalmente il ritorno alla normalità. Gli eventi del Consiglio regionale che si sono susseguiti nelle cinque giornate all’Arena Piemonte e in Sala Argento hanno riscosso un successo di pubblico decisamente oltre le aspettative, grazie a un ricco programma di appuntamenti che ha spaziato dalla riscoperta della cultura piemontese ai nuovi stili di vita introdotti dalla pandemia”.

Lo ha dichiarato il presidente dell’Assemblea legislativa piemontese Stefano Allasia alla chiusura del Salone del libro, che ha visto il Consiglio promuovere undici eventi e accogliere un gran numero di visitatori nel proprio stand istituzionale, ispirato a un salotto barocco che riproduce alcuni degli scorci suggestivi delle sale auliche di Palazzo Lascaris, tra gli edifici barocchi più significativi del centro cittadino e dal 1979 sede del Consiglio regionale del Piemonte.

Tra gli appuntamenti che più hanno destato l’interesse del pubblico spiccano senza dubbio gli incontri Radici di un’identità: musiche, parole e storie che hanno “conquistato” il mondo e La tecnologia al servizio del paziente. Buone pratiche e opportunità offerte dalla telemedicina. Un omaggio alla tradizione e alla cultura piemontese e – nel contempo – una celebrazione dei cinquant’anni appena trascorsi dall’istituzione della Regione Piemonte, il primo, che ha visto la presenza del presidente Allasia e dell’intero Ufficio di presidenza: i vicepresidenti Franco Graglia e Mauro Salizzoni e i consiglieri segretari Giorgio BertolaGianluca Gavazza e Michele Mosca; un’analisi dei benefici offerti dalla tecnologia digitale in medicina durante la pandemia, il secondo,promosso dagli Stati generali per la prevenzione e il benessere e moderato dal presidente e dal vicepresidente di minoranza della Commissione Sanità Alessandro Stecco e Domenico Rossi.

Assai seguiti anche gli incontri dedicati al futuro dell’Universo: Figli delle stelle: un viaggio per scoprire la volta celeste, fra pianeti e costellazioni, dedicato soprattutto ai più piccoli,e Lo Spazio chiama, il Piemonte decolla. Missioni e grandi progetti alla conquista del cosmo, sul contributo piemontese nel campo della ricerca spaziale. E in un autentico bagno di folla si è concluso l’appuntamento con una selezione di campioni olimpici e paralimpici piemontesi, protagonisti di Grinta e passione degli atleti piemontesi conquistano l’Europa e il mondo.

“I numerosi visitatori – continua il presidente Allasia – hanno anche potuto documentarsi sull’attività istituzionale e culturale dell’Assemblea legislativa, attraverso le numerose pubblicazioni messe a disposizione: un modo per far conoscere ai cittadini, soprattutto ai più giovani, le molteplici tematiche che vengono trattate a Palazzo Lascaris”.

Il Salone, infatti, ha rappresentato anche un’occasione per conoscere più da vicino l’attività del Corecom Piemonte, presieduto da Alessandro De Cillis, del Difensore civico regionale Paola Baldovino e dei Garanti regionali per l’Infanzia e l’Adolescenza Ylenia Serra, per i detenuti Bruno Mellano e per i diritti degli animali Enrico Moriconi a difesa della comunità piemontese.

Ampio spazio è stato inoltre riservato alla magia del Barocco piemontese, cui come si è detto era ispirato lo stand dell’Assemblea regionale, e alle nuove abitudini e condizioni di vita dopo la pandemia. Si è parlato in particolare dei pro e contro delle nuove tecnologie utilizzate nei lockdown e delle ripercussioni sociali che hanno messo a dura prova la famiglia, specialmente i minori e le donne, queste ultime al centro di un incontro promosso dalla Consulta regionale femminile presieduta da Ornella Toselli.

Come progettare architetture con approccio olistico e sensibile

La rivista di architettura THE PLAN ha organizzato, presso la sede del Museo Nazionale dell’Automobile, un seminario di architettura in presenza, gratuito e con rilascio di 4 Crediti Formativi Professionali per gli Architetti. L’appuntamento fa parte di un ciclo di incontri che la testata sta organizzando in tutta Italia sul tema “L’Architettura che verrà”.

Ospiti della giornata saranno l’arch. Giancarlo Floridi, fondatore dello studio OnSite con base a Milano, e l’arch. Peter Jaeger, fondatore di Peter Jaeger Architetti a Torino. L’incontro sarà moderato dall’arch. Lorena Alessio dello studio laa, anch’esso di Torino.

La partecipazione è gratuita ma si richiede l’iscrizione online tramite seguente link:

www.theplan.it/whats_on/progettare-architetture-con-un-approccio-olistico-e-sensibile

19 ottobre, ore 14.30-18.30

MAUTO

Corso Unità d’Italia 40

Comprensione interculturale e leadership: i giovani di Aiesec

Caro direttore,

AIESEC è la più grande organizzazione giovanile al mondo, presente in più di 100 Paesi e territori e gestita interamente da ragazzi di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Il suo obiettivo, sin dal 1948, è quello di favorire la comprensione interculturale e sviluppare il potenziale e la leadership nei giovani, perché possano creare un futuro migliore per loro stessi e per la società.

In particolare, per realizzare questo obiettivo offriamo ai giovani esperienze di tirocinio all’estero chiamate “Global Talent”.

 

I progetti Global Talent consistono in tirocini presso aziende o start up, e in essi i giovani hanno la possibilità di mettere finalmente in pratica le conoscenze teoriche acquisite grazie allo studio universitario, nonché sviluppare le proprie soft skills imparando sul campo.

Queste esperienze si svolgono all’estero per molteplici motivi, quali: inserire i giovani in ambienti diversi dalla propria zona di comfort e abituarli ad affrontare realtà nuove, permettere loro di costruirsi un network internazionale, sviluppare le proprie competenze linguistiche ed imparare metodologie di lavoro diverse da quelle italiane.

 

Tutti i progetti rispettano totalmente le norme sanitarie anti Covid-19, e per assicurarci ulteriormente la sicurezza dei ragazzi che decidono di partire con noi, offriamo solo opportunità circoscritte al territorio europeo.

I progetti sono nell’ambito di ingegneria, informatica, business e finance, ed hanno durata variabile: possono essere di tipo Short (dalle 6 alle 12 settimane) per chi ancora non ha esperienza lavorativa, oppure Medium/Long (dalle 13 settimane fino a un anno e mezzo) per chi ha esperienza lavorativa o un livello di studi già avanzato.

Le aziende con cui collaboriamo aprono delle posizioni in diversi periodi dell’anno, ragion per cui è possibile esprimere una preferenza sul periodo di partenza, grazie alla quale la nostra Area Tirocini potrà aiutare i ragazzi interessati a trovare il progetto più adatto a loro. Nel caso di tirocini Short, il costo di adesione all’esperienza include l’alloggio per l’intera durata del progetto ed è di €425; nel caso di tirocini Medium/Long, l’alloggio non è coperto ma viene garantito uno stipendio che possa coprirne le spese, e il costo per aderire all’iniziativa è di €460. Essendo AIESEC una no-profit, in entrambi i casi il costo di adesione viene reinvestito nei progetti stessi per garantire un continuo aumento di qualità e quantità delle opportunità che offriamo.


Se siete interessati a conoscere i nostri progetti o a saperne di più, vi invitiamo a lasciare il vostro contatto al link bit.ly/oGTa-Contacts, per ricevere il supporto della nostra Area Tirocini, che vi aiuterà a stilare il vostro Curriculum Vitae e a intraprendere il processo di candidatura e selezione per i progetti.

AIESEC

Fermo di polizia per la sparatoria in via Saorgio

Nella mattinata del 5 ottobre 2021, personale della Polizia di Stato interveniva in  via Saorgio all’angolo con corso Venezia, a seguito della segnalazione dell’esplosione di alcuni colpi d’arma da fuoco.

Sul luogo gli agenti appuravano che un cittadino albanese, i di anni 48, era stato colpito al petto e alla schiena da due proiettili, esplosi verosimilmente con una pistola a tamburo di piccolo calibro, ad opera di un uomo che si era dato alla fuga.

La vittima, soccorsa dagli operatori del 118, veniva trasportata all’Ospedale Molinette, ove tuttora si trova ricoverata, in pericolo di vita.

L’attività investigativa conseguentemente svolta dagli investigatori della Squadra Mobile consentiva di ricostruire la dinamica dei fatti e di identificarne l’autore, un cittadino albanese di 23 anni, che tuttavia non veniva rintracciato, nonostante le serrate ricerche.

Sulla base delle risultanze investigative, la locale Procura della Repubblica emetteva un provvedimento di fermo di indiziato di delitto a carico del  giovane , il quale, nella mattinata odierna, si presentava presso lo studio del proprio legale di fiducia, ove veniva raggiunto e preso in consegna dagli investigatori, che eseguivano il provvedimento restrittivo.

Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi, finalizzati ad accertare il movente del delitto, alla ricerca dell’arma utilizzata e ad appurare eventuali responsabilità di altre persone.

Astensionismo patologico, vittorie e sconfitte a Torino

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IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

L’astensione  dal voto al ballottaggio di quasi il  60 per cento dei torinesi  è forse il dato più evidente e anche  più preoccupante perché rivela una crisi democratica profonda che evoca quasi i “ludi cartacei”  di mussoliniana memoria. La gente non ha più fiducia nei politici e nei partiti e ha deciso di astenersi. E protesta astenendosi dall’andare ai seggi. Damilano tra il primo e il secondo turno ha perso ben 8000 voti. Una scelta pienamente legittima.

Già al primo turno la disaffezione al voto era evidente, ma essa è diventata macroscopica al ballottaggio e non c’è neppure la scusa del fine settimana al mare in quanto esso si è svolto in autunno. I due candidati non hanno saputo appassionare ,anche se la competenza e l’apparato esperto e collaudato  di Lo Russo hanno avuto la meglio sulla inesperienza, in verità un po’  boriosa, di Damilano che credeva di vincere al primo turno e non ha evitato l’ineleganza di avere prima eletta nella sua lista la cugina, una caduta di stile senza precedenti. Si è notata anche la differenza di cultura politica, amministrativa e giuridica  tra un docente del Politecnico e già assessore e un ragioniere ed imprenditore che ha insistito, ripetendolo come un mantra di essere figlio di un partigiano, pur essendo alleato dei nipoti dei reduci di Salò che certo non hanno apprezzato questo costante richiamo ad una scelta che riguardava il padre, ma non necessariamente il figlio. Io ho conosciuto ad esempio,  figli di partigiani diventati ferventi neo- fascisti. Mi auguro che il nuovo Sindaco, che mi sembra persona seria e non incline alla demagogia, sappia partire dal fatto che il consenso  con cui ha vinto è nei fatti molto limitato, anche se ha stravinto  in termini percentuali su Damilano che continua a vantare un 12 per cento di consensi personali, una percentuale troppo esile per consacrarlo leader. Se posso dire, Lo Russo deve guardare all’esempio di Castellani e di Fassino e non a Chiamparino che si montò la testa per aver battuto Buttiglione, la peggiore candidatura del centro-destra che oggi esce a pezzi e clamorosamente battuto. Senza le capacità del federatore Berlusconi , esso è un’alleanza perdente in partenza perché conflittuale e perché guidata da persone senza carisma, anzi senza la benché minima qualità politica. Mi auguro che Lo Russo sappia aprirsi anche a chi non l’ha votato come seppe fare Fassino e mi auguro altresì che tenga a bada gli estremisti di sinistra che lo hanno sostenuto al ballottaggio come Angelo D’Orsi che si ritiene il nuovo Gramsci. Ci sono dei moderati che possono guardare a Lo Russo con simpatia soprattutto per la sua esperienza e per la sua cultura. Ma dev’essere chiaro che la prima

Paolo Damilano

condizione è  quella di mantenere fuori dalla maggioranza e da ogni incarico i grillini che hanno paralizzato la Città per cinque  anni e che Lo Russo ha combattuto coerentemente  in Consiglio Comunale, mentre il centro – destra si rivelò del tutto inesistente, anche per le persone che lo rappresentavano e sulle quali è meglio stendere un velo pietoso. La parabola di Damilano ha avuto termine e forse la cosa migliore che potrebbe fare è quella di rinunciare al seggio e di tornare a dedicarsi con successo ai suoi affari. Sarebbe impensabile un Damilano bis tra cinque anni in una situazione politica che c’è da sperare possa cambiare radicalmente.  Si troverebbe insieme a persone del tutto disomogenee.  Vorrei dire  con franchezza a Damilano  (che non ho mai avuto il piacere  di conoscere  di persona)  che il compianto Domenico  Carpanini, straordinario leader dell’opposizione al Pentapartito in Comune, passava i sabati e le domeniche a studiare le delibere in discussione il lunedì in Consigli , un lavoro ciclopico a cui Damilano non sarebbe mai disposto (e lo capisco e lo giustifico) a sottoporsi. Fare l’opposizione è cosa ardua e difficile  che richiede un impegno che solo Carpanini  seppe mettere in gioco, anche a scapito della serenità  della vita famigliare, come era tipico dei vecchi comunisti che mettevano il partito al primo posto  della loro vita. Mi spiace che tre miei amici abbiano gettato  inutilmente tempo, disinteresse personale  ed autentica  passione  civile a sostegno di Damilano. Quei miei amici, ma anche altri, rigorosamente non eletti, potrebbero essere una speranza per il futuro. Sono invece contento che i trasformisti che erano nel listino di Chiamparino e passarono dalla parte opposta, siano rimasti clamorosamente battuti. Quegli alleati dell’ultima ora hanno fatto perdere voti a Damilano che ha pensato per un momento di essere diventato  un federatore come lo fu  Berlusconi, che è stato un esempio inimitabile  e non ripetibile.

La droga era nascosta sotto le tegole del tetto

E’ tarda serata quando gli agenti del commissariato Centro controllano un soggetto nigeriano di 41 anni.

Alla vista degli operatori, l’uomo, inizialmente tenta la fuga in direzione corso Regina Margherita, abbandonando lungo il tragitto 18 involucri di sostanza stupefacente ed alcune confezioni in cellophane. Gli agenti, dopo averle recuperate, appurano che negli ovuli è contenuta della cocaina, per un totale di 11 grammi, mentre le buste nascondono numerose infiorescenze di marijuana, per circa un etto di peso.

Il controllo prosegue presso l’abitazione del pusher, dove i poliziotti trovano ulteriore droga nascosta sotto una tegola del tetto, accessibile dalla finestra del bagno.

Il nigeriano, con numerosi precedenti di Polizia, è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente.

Il Salone più grande di sempre: 150mila visitatori, vendite in crescita per gli editori

Oltre 50mila studenti in visita fisica o virtuale

La giornata di lunedì 18 ottobre chiude ufficialmente la XXXIII edizione del Salone Internazionale del Libro. Dopo quasi due anni e mezzo la comunità del Salone è tornata a casa, a Lingotto Fiere. Sono tornati lettrici e lettori, scrittrici e scrittori, editori, insegnanti, studenti, famiglie, ragazzi, bambini, semplici cittadini e tanti volti nuovi – soprattutto giovani – che hanno risposto a una sfida senza precedenti, e l’hanno fatto in maniera altrettanto eccezionale.

 

A tirare le fila dell’evento durante la conferenza stampa tenutasi presso la Sala Oro, sono stati: Silvio Viale, presidente dell’Associazione Torino, La Città del Libro; Giulio Biino, presidente della Fondazione Circolo dei lettori; Vittoria Poggio, Assessore alla Cultura, al Turismo e al Commercio della Regione Piemonte; Francesca Paola Leon, Assessore alla Cultura della Città di Torino; Piero Crocenzi, amministratore delegato di Salone Libro s.r.l.; Nicola Lagioia, direttore editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino.

 

Grazie alla riorganizzazione degli spazi è stato possibile accogliere in sicurezza un numero di circa 150.000 visitatori (a partire dai 148.000 registrati alle ore 16:00 a cui si aggiungono quelli stimati dalle proiezioni delle ultime ore del lunedì). Sono stati 18mila i metri quadrati in più ricavati all’interno dei padiglioni 1, 2, 3 e Oval del centro polifunzionale Lingotto, la rinnovata larghezza dei corridoi di 4 metri – particolarmente apprezzata anche dagli editori – ha facilitato i flussi e l’accesso alle nuove sale a disposizione.

 

Lo staff del Salone, composto da più di 90 persone, ha percorso nell’arco di 5 giorni oltre 8.000 km, la stessa distanza che si impiegherebbe a raggiungere Pechino da Torino a piedi o a percorrere il Giro d’Italia due volte. Sono oltre 200 i volontari e i cosiddetti “felpini”, giovani collaboratori che hanno gestito pubblico e ospiti nelle sale, anche a loro si deve il successo di questo Salone.

 

Il Salone è stato raccontato da tutte le angolazioni possibili, lo dimostrano gli oltre 40.000 scatti realizzati dal team fotografi, le oltre 3500 pagine di rassegna stampa raccolte nei soli giorni della Fiera e i 320 passaggi su radio e televisione. Gli accrediti professionali dell’edizione 2021 hanno visto un sensibile incremento: Stampa: 1.576; Blogger: 658; Professionali: 2.980 (+ 150%) per un totale di 5.214 accrediti professionali (+ 53%).

 

Secondo le stime dell‘Osservatorio alberghiero della Camera di commercio di Torino, nel weekend appena trascorso l’occupazione alberghiera si è attestata all’84%, con un picco pari all’85,8% nella notte tra sabato e domenica, un incremento del 18,5% rispetto alla settimana precedente.