Dal monitoraggio condotto dalla Regione Piemonte, nella settimana 15-21 novembre, la situazione del contagio nelle scuole registra un aumento dei focolai e delle quarantene, in linea con l’andamento generale della pandemia, seppure ancora in misura contenuta rispetto alla totalità delle classi scolastiche presenti sul territorio piemontese.
Nel dettaglio, i focolai passano da 45 a 80: 1 nei nido (età 0-2 anni), 5 nelle scuole dell’infanzia (3-5anni), 35 nelle scuole primarie (6-10 anni), 28 nelle scuole secondarie di 1°grado (11-13 anni), 11 nelle scuole superiori (14-18 anni).
Suddivisi su base provinciale: 12 Alessandria ( 2 infanzia, 8 primarie, 2 secondarie), 5 Asti (2 primarie, 3 medie), 1 Biella (1 primaria), 10 Cuneo (5 primarie, 4 medie, 1 superiori), 9 Novara ( 1 nido, 4 primarie, 3 medie, 1 superiori) 5 Vercelli ( 1 infanzia, 1 primaria, 2 medie, 1 superiori), 8 Torino città (5 medie, 3 superiori), 29 Torino città metropolitana (2 infanzia, 13 primarie, 9 medie, 5 superiori), 1 VCO ( 1 primaria).
Più contenuto l’aumento delle classi in quarantena che passano da 234 della scorsa settimana a 250: 3 nei nidi, 34 nelle scuole dell’infanzia, 98 classi nelle scuole primarie, 67 classi nelle scuole secondarie di 1° grado, 48 classi nelle scuole superiori.
Suddivise su base provinciale, le classi in quarantena sono 12 nell’Alessandrino (2 infanzia, 8 primaria, 2 media,), 12 nell’Astigiano (2 infanzia, 4 primarie, 5 medie, 1 superiore), 6 nel Biellese (2 primarie, 2 medie, 2 superiori), 32 nel Cuneese (1 nido, 3 infanzia, 14 primarie, 9 medie, 5 superiori), 24 nel Novarese (1 nido, 3 infanzia, 9 primarie, 6 medie, 5 superiori), 49 Torino città (1 nido, 4 infanzia, 10 primarie, 15 medie, 19 superiori), 97 Torino città metropolitana (13 infanzia, 48 primarie, 22 medie, 14 superiori), 12 nel Vercellese (6 infanzia, 1 primaria, 4 medie, 1 superiore), 6 nel VCO (1 infanzia, 2 primarie, 2 medie, 1 superiori).
Il bollettino Covid di mercoledì 24 novembre
COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 650 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 310 dopo test antigenico), pari allo 1,3% di 50.762 tamponi eseguiti, di cui 42.124antigenici. Dei 650 nuovi casi gli asintomatici sono 377 (58%).
I casi sono così ripartiti: 383 screening, 246 contatti di caso, 121 con indagine in corso.
Il totale dei casi positivi diventa 398.823, così suddivisi su base provinciale: 32.837 Alessandria, 19.218 Asti, 12.564 Biella, 57.245 Cuneo, 30.878 Novara, 212.417 Torino, 14.828 Vercelli, 14.218 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.651 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.967 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 29 (uguale a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 318 ( –9 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 7.820
I tamponi diagnostici finora processati sono 9.550.517 (+ 50.762rispetto a ieri), di cui 2.475.897 risultati negativi.
I DECESSI DIVENTANO 11.876
Sei decessi di persone positive al test del Covid-19, uno di oggi, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale resta quindi 11.876 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.593 Alessandria, 725Asti, 439 Biella, 1.469 Cuneo, 952 Novara,5.673 Torino, 542 Vercelli, 377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 106 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
378.780GUARITI
I pazienti guariti diventano complessivamente 378.780 (+ 416 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.709 Alessandria, 18.077 Asti, 11.919 Biella, 54.697 Cuneo, 29.440 Novara, 202.315 Torino, 14.018 Vercelli, 13.506 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.533 extraregione e 2.566 in fase di definizione.
Nella settimana dal 15 al 21 novembre l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è di 84 casi, in aumento rispetto ai 61.2 della scorsa settimana.
Il dato è in linea con quanto accade nel resto del Paese ed in Europa, dove si assiste ad una crescita dei casi, in particolare nelle fasce giovanili, attualmente non coperte da vaccinazione.
Si confermano sotto la soglia di allarme i tassi di occupazione dei posti letto ordinari e di dei posti letto in terapia intensiva, per cui il Piemonte rimane in zona bianca, anche se resta alta l’attenzione di tutto il sistema sanitario sul controllo dell’epidemia.
A parte la fascia over 80 anni, che scende da 37,6 a 36,2 (-3,7%), in tutte altre si registra un incremento. La fascia 19-24 anni sale dai 40.4 della scorsa settimana a 63,2 (+56.4%). Nella fascia 25-44 anni i casi salgono da 76.9 a 101.9 (+32,5%); per i 45-49 anni da 62.6 a 81.5 (+30,2%); da 45,4 a 62,3 casi per i 60-69 anni (+37,2%); per i 70-79 anni da 43,1 a 60 (+39,2%).
La Giunta Comunale ha approvato il progetto esecutivo per il completamento del percorso ciclabile di via Nizza, in corrispondenza del piazzale situato a fianco della stazione di Porta Nuova e il nodo di piazza Carducci.
L’obiettivo è rendere ciclabile e più sicuro l’intero asse viario integrando le parti ora escluse, piazza Carducci e il tratto di pista di fianco a Porta Nuova, ivi compreso l’attraversamento dedicato di corso Vittorio Emanuele.
“Si tratta di un progetto che la Città eredita dalla passata amministrazione – spiega l’assessora Chiara Foglietta – e che oggi vede il completamento del percorso ciclabile tra piazza Carducci e corso Vittorio. Il progetto – sottolinea – va nel solco del programma di incentivazione della mobilità urbana sostenibile, con l’obiettivo di incoraggiare scelte di mobilità alternative, a basso impatto ambientale”.
I lavori in programma all’altezza del semaforo di Porta Nuova, proprio in corrispondenza della bidirezionale proveniente da via Nizza consentiranno il ricongiungimento con il percorso Est – Ovest di collegamento con la stazione di Porta Susa.
La mancata realizzazione del tratto, inizialmente previsto tra i lavori della società Grandi Stazioni nell’ambito del proprio progetto di riqualificazione, ha lasciato incompleti la banchina pedonale e il breve tratto corrispondente di pista ciclabile a fianco del complesso di Porta Nuova.
La soluzione per il nodo di piazza Carducci consentirà di collegare la Direttrice 4 (Nord/Sud, lungo via Nizza) con la Circolare 2 (direzione Est/Ovest), proveniente dal cavalca/ferrovia di corso Bramante.
L’intervento su piazza Carducci prevede la realizzazione di un anello bidirezionale assecondante l’attuale struttura viaria che, in quel nodo, si sviluppa sull’impianto di una rotonda semaforizzata. Con la costruzione dell’anello ciclabile si procederà anche la ricollocazione della fermata dei mezzi pubblici posta nel quadrante Nord Ovest della piazza.
L’importo totale dei lavori, per i quali la Città di Torino ha ottenuto dal Ministero della Transizione Ecologica un finanziamento di 470mila e 900 euro nell’ambito del “Programma di incentivazione della mobilità urbana sostenibile (PrIMUS)” è di 670mila e 900 euro.
Scontro fra auto: un morto e due feriti
DAL PIEMONTE/ In un incidente stradale avvenuto sulla SP 8 tra Venasca e Piasco, nel Cuneese è morta una persona e altre due sono rimaste ferite, una gravemente. Sono intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del 118. Al vaglio dei Carabinieri la dinamica dell’incidente.
DA PALAZZO CIVICO
Le Nitto Atp Finals di Torino appena terminate sono state oggetto di comunicazioni da parte dell’assessore allo Sport Mimmo Carretta, nella seduta del Consiglio Comunale di ieri.
A richiederle sono stati i consiglieri Silvio Viale (Lista Civica; in merito alle code per assistere agli incontri di tennis e ai possibili rimedi per evitare che si ripetano) e Pierlucio Firrao (Torino Bellissima; riguardo alla promozione della manifestazione e agli eventi off).
Carretta ha espresso soddisfazione per la riuscita dell’evento, che avrà ricadute importanti sulla città – ha affermato. Ha ringraziato la passata Giunta e i partner che hanno creduto nell’investimento, ribadendo la necessità di guardare avanti, per il bene dei torinesi. Siamo soddisfatti – ha dichiarato l’assessore – nonostante i limiti imposti dal Covid, ma si può ancora migliorare. Occorre coinvolgere maggiormente la città, secondo Carretta, e ragionare sui miglioramenti in un tavolo interassessorile, facendo rivivere l’orgoglio olimpico del 2006 e sfruttando le potenzialità di Torino, a cominciare dai suoi musei.
Proseguono anche le interlocuzioni con la Federazione Italiana Tennis (Fit), la Regione Piemonte e gli investitori privati – ha aggiunto – per generare ulteriori occasioni di sviluppo per la città e pensare in grande: le Atp – ha spiegato – sono un strumento su cui costruire una narrazione importante per Torino, durante tutto l’anno.
Per quanto riguarda le code alla biglietteria del Pala Alpitour, l’assessore ha letto una nota della Fit, in cui viene ribadito che la maggiore parte delle attività si sono svolte in un contesto emergenziale, in continuo mutamento, e che le code sono state causate dalla necessità di garantire il distanziamento interpersonale e il controllo dei green pass. I biglietti annullati saranno rimborsati dalla Fit e sono al vaglio ulteriori forme di ristoro – ha concluso.
Nel dibattito in aula, il consigliere Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) ha auspicato un maggiore coinvolgimento della città nei grandi eventi: Torino ha bisogno di energia e freschezza, nel pieno rispetto delle leggi, per ripartire – ha affermato. Il capogruppo Andrea Russi (M5S) si è augurato che ci siano maggiori certezze sui biglietti per le prossime edizioni e che si possano svolgere gli eventi programmati che quest’anno sono stati ridotti o annullati a causa della pandemia. Si è quindi rallegrato che l’attuale maggioranza abbia finalmente compreso le potenzialità della kermesse.
L’allestimento da parte della città è stato scarno e minimale, secondo Ludovica Cioria (PD): è mancata la valorizzazione del territorio, che poteva essere fatta a prescindere dalla pandemia – ha detto.
È stato fatto un ottimo lavoro da parte di Fit, Regione Piemonte e sponsor privati – ha dichiarato Giuseppe Catizone (Lega Nord) – e non dobbiamo soffermarci sulle negatività, continuando a investire nello sport per promuovere ricadute sul territorio torinese e piemontese, in collaborazione con le federazioni sportive.
Occorre fare chiarezza sui rimborsi dei biglietti – ha affermato Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) – e vorrei avere risposte in merito dall’assessore.
Era necessario anticipare l’apertura del Pala Alpitour, secondo Silvio Viale (Lista Civica), per evitare le prevedibili code causate dai controlli per il contenimento della pandemia, che hanno causato un danno di immagine alla città; ha quindi richiamato l’attenzione sulla situazione della tennista cinese Peng Shuai.
Nella replica, l’assessore Carretta ha ribadito la volontà della città di essere protagonista nei grandi eventi, pur non entrando nel merito degli aspetti organizzativi, ma assumendosi le proprie responsabilità. Ha rimarcato la necessità di fare chiarezza sul rimborso dei biglietti e di continuare a puntare sul Pala Alpitour e sulle altre strutture della città, facendo gioco di squadra e ascoltando i contributi sia della maggioranza che dell’opposizione, per il bene di Torino e dei torinesi.
Joachim Sauer, marito dell’ex cancelliere tedesco Angela Merkel, chimico quantistico di fama internazionale, e’ intervenuto all’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Accademia delle Scienze di Torino di cui è socio da alcuni mesi.
“Mi auguro che dopo la pandemia ci sia più attenzione alla scienza. Sarebbe bello se in molti si interessassero e decidessero si studiarla, ce ne è bisogno. E c’è bisogno di maggior ricerca sui vaccini per reagire a eventi come questo”.
Sauer ha anche scherzato sul meteo subalpino. “Tutte le volte che sono a Torino piove. Tutti mi dicono che è una gran bella città. Ma perché piove sempre?”.
Il Premio “Rinaldo Bontempi Maurizio Laudi” 2021, promosso dall’associazione Etica e Sport e giunto alla XII edizione, è stato assegnato al Comune di Chieri, per la sezione istituzioni pubbliche e private, con la seguente motivazione:
«per favorire la diffusione della pratica sportiva e dello sport per tutti e tutte, grazie all’ascolto e alla condivisione degli obiettivi con l’associazionismo sportivo locale, anche concedendo l’utilizzo delle aree verdi pubbliche a titolo gratuito.
Per aver recuperato impianti sportivi dismessi e realizzato nuove infrastrutture come la moderna pista di atletica del centro sportivo San Silvestro.
Per sostenere, in collaborazione con l’ASLTO5, la prevenzione e il benessere fisico della popolazione attraverso il monitoraggio, formazione e coordinamento dei diversi “gruppi di cammino” presenti in città.
Per ospitare nel territorio cittadino importanti realtà sportive di livello regionale e nazionale, di diverse discipline sportive».
L’associazione Etica e Sport, presieduta da Silvana Accossato, è nata nel 2014 sulla scia del successo olimpico per promuovere i valori etici dello sport.
La cerimonia di premiazione, alla presenza, tra gli altri, dei rappresentanti del Consiglio Regionale del Piemonte, della Città di Torino, dell’ANCI Piemonte, di giornalisti ed appassionati sportivi, si è svolta presso il Sermig-Arsenale della Pace. Oltre al Comune di Chieri, sono stati premiati il tennista Lorenzo Sonego, l’A.S.D Sermig ed il giornalista Luca Lovelli.
Il riconoscimento è stato ritirato dal Sindaco Alessandro SICCHIERO, che è intervenuto alla cerimonia di premiazione insieme a Clara BRAMARDI, consigliera comunale con delega alla “Promozione del benessere e degli stili di vita salutari nella comunità”.
«Questo importante riconoscimento premia non solo l’impegno dell’amministrazione ma la vitalità del mondo sportivo chierese, sia a livello professionistico sia dilettantistico, un impegno che guarda all’inclusione, soprattutto per i giovani, i minori, le persone con disabilità- dichiara il Sindaco Alessandro SICCHIERO-ci ha fatto molto piacere il richiamo alla nuova pista di atletica, all’utilizzo gratuito delle aree verdi, alla promozione dei gruppi di cammino e all’attenzione agli stili di vita. Abbiamo cercato di trasformare i sacrifici imposti dall’emergenza sanitaria in nuove opportunità per ripensare il modo di vivere e di concepire gli spazi cittadini, favorendo il cicloturismo e l’utilizzo della bici in città. Come amministrazione ci riconosciamo nei principi enunciati nei dieci articoli della Carta Etica, in particolare i richiami alla legalità, all’educazione, alla sostenibilità, al volontariato e alla partecipazione, alla salute e agli spazi della città».
La prima fondazione in Italia che unisce direttamente l’arte al sociale
Il Maestro d’arte contemporanea Eugenio Bolley dona il suo patrimonio artistico al sociale e sposa la mission dell’Associazione Infanzia e Famiglia AIEF fondata e guidata da Tommaso Varaldo.
Su richiesta di AIEF i ponti storici di Torino si illuminano di blu.
Sabato 20 novembre 2021, in occasione della giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, si è costituita la Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza, presentata con un evento ufficiale a cui hanno aderito numerose autorità, tra cui molte autorità, figure del mondo imprenditoriale e del terzo settore. Numerose fasce tricolore presenti in rappresentanza di diversi comuni della provincia di Torino. Durante l’evento sono giunti gli auguri alla Fondazione del presidente della Regione Piemonte.
La Fondazione è la prima in Italia che unendo direttamente l’arte al sociale realizza e promuove progetti a sostegno dei bambini, dei giovani e delle persone fragili, puntando, in particolare, a prevenire e azzerare ogni violazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, a cominciare da quelli sanciti dalla Convenzione ONU.
La Fondazione nasce per mezzo dei suoi due fondatori che la guideranno: dall’unione della creatività e della generosità del Maestro d’arte contemporanea Eugenio Bolley e dall’impegno sociale dell’associazione infanzia e famiglia AIEF, fondata da Tommaso Varaldo.
La volontà del Maestro Bolley, manifestata negli ultimi anni, di costituire una fondazione capace di tutelare e valorizzare tutto il suo patrimonio artistico, frutto del lavoro di una vita, in favore dei più bisognosi ha finalmente trovato concretezza unendosi al percorso già avviato nel 2018 da Tommaso Varaldo con l’Associazione Infanzia e Famiglia AIEF.
L’Associazione AIEF, nata nel 2018, grazie all’impegno di volontari e professionisti di vari settori, si è distinta con azioni mirate volte al sostegno e all’aiuto dei nuclei familiari in difficoltà e alla tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Interventi resi ancora più concreti grazie ad un protocollo d’intesa tra l’associazione AIEF e l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Piemonte. Inoltre, l’associazione AIEF ha ideato e gestisce direttamente il Centro AIEF presente a Torino nel quartiere Mirafiori Sud. Un centro polifunzionale capace di mettere a disposizione dei nuclei familiari e di tutte le persone più bisognose: sportelli di aiuto completamente gratuiti, laboratori didattici, attività sociali e solidali.
Condividendo tale approccio pragmatico e pratico per aiutare bambini, famiglie e persone in difficoltà, il Maestro Bolley ha deciso di destinare la gran parte delle sue opere alla nascita della Fondazione, che affiancherà l’associazione Aief nei suoi interventi sul territorio, a partire dell’apertura di altri Centri AIEF nei quartieri più in difficoltà.
“La mia opera – racconta l’artista e fondatore, da oggi Presidente Onorario della Fondazione – ha sempre avuto una forte componente sociale: in tutte le occasioni della mia vita che ho potuto ho dedicato la mia opera al prossimo, con il desiderio di dare speranza a chi ne ha più bisogno. Ho scelto di dar vita insieme a Tommaso Varaldo alla Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza perchè condivido pienamente l’aiuto che si deve portare ai bambini e alle famiglie in difficoltà, ma bisogna anche pensare ai tanti che tutti i giorni non hanno la possibilità di avere un pezzo di pane. La nostra Fondazione farà qualcosa di concreto anche per loro. Donare le mie opere, per lo più divertenti e giocose, affinchè i troppi bambini non tutelati e le tante persone, emarginate dalla società, ritrovino il sorriso e la spensieratezza dell’infanzia mi è sembrata una cosa bella e in un certo senso doverosa”
“In questo momento in Italia 1 bambino su 7 nasce e cresce in condizioni di povertà, 1 su 20 assiste a violenze domestiche, 1 su 100 è vittima di maltrattamenti, 1 su 500 vive in strutture di accoglienza. Sono dati drammatici che rendono necessarie azioni concrete, come quelle che mettiamo in campo come associazione infanzia e famiglia AIEF dal 2018. – aggiunge Tommaso Varaldo, fondatore e Presidente della Fondazione – Quando avevo 5 anni io e il Maestro Bolley facemmo un’opera insieme. A vent’anni da quel disegno sono onorato che il Maestro abbia scelto di fare insieme questa nuova opera di grande valenza sociale e solidale. Sono certo che la Fondazione AIEF potrà sostenere e dare grande slancio ai progetti dell’associazione AIEF, a partire dai Centri AIEF e si potrà fare ciò che entrambi desideriamo: aiutare l’infanzia, sostenere i giovani, combattere ogni discriminazione per lasciare un mondo più giusto e un futuro migliore.”
INFO
www.fondazioneaief.org www.associazioneaief.it
Arrestati
Sono le 23 in via San Gaetano da Thiene quando scatta il sistema di allarme delle porte di accesso di una chiesa. Il parroco, allarmato, visiona le immagini della videosorveglianza notando due soggetti nel cortile dell’oratorio. Immediata la chiamata al 112 NUE.
Le pattuglie della Squadra Volante giunte sul posto, dopo aver cinturato l’edificio, accedono all’interno della struttura. Il primo soggetto, un cittadino marocchino di 45 anni, nel tentativo di celarsi alla vista dei poliziotti, si nasconde sotto un furgone mentre il suo complice, trentaseienne romeno, dietro una tavola di legno al piano interrato. Una volta scoperti, i due sono stati controllati. Accanto a loro è stata rinvenuta una borsa contenente 4 bottiglie di vino, trafugate nei locali della cucina, mentre nelle tasche del quarantacinquenne una lama riconducibile ad un paio di forbici.
Da ulteriori accertamenti emerge come il soggetto romeno fosse irregolare sul territorio nazionale e già gravato da un avviso orale emesso dal Questore di Torino.
Entrambi sono stati arrestati per tentato furto, denunciato per danneggiamento il trentaseienne, dopo aver provocato un’introflessione nella carrozzeria della Volante.