CRONACA- Pagina 1315

Sgravi agli utenti del teleriscaldamento

Il Consiglio comunale ha approvato, all’unanimità, un Ordine del giorno (primo firmatario Claudio Cerrato) riguardo gli utenti torinesi del teleriscaldamento.

Come appreso durante la seduta di Commissione Bilancio con l’audizione di Iren, il Consiglio evidenzia che finora gli sgravi fiscali applicati alle bollette di gas e energia non sono stati previsti alle bollette del servizio di teleriscaldamento, modalità di riscaldamento che riguarda oltre quattrocentocinquantamila cittadini residenti a Torino e che interessa molte famiglie dei Comuni di prima cintura della Città metropolitana.

Nell’invitare il Governo a introdurre le medesime riduzioni fiscali previste per le bollette del gas e dell’energia nel primo semestre 2022 anche alle bollette del teleriscaldamento, l’ordine del giorno impegna la giunta in due punti: a chiedere la riduzione dell’Iva sul gas al 5 per cento; a ridurre gli oneri generali nel settore del gas anche alle bollette del servizio di teleriscaldamento.

Manutenzione straordinaria sottopasso Lingotto, progetto esecutivo del secondo lotto 

La Giunta comunale, su proposta dell’assessore alla Cura della Città Francesco Tresso, ha approvato  il progetto esecutivo per il secondo lotto di lavori di rinforzo strutturale e risanamento conservativo del sottopasso Lingotto. La spesa prevista di 995 mila euro sarà interamente coperta da un contributo del Ministero dell’Interno.

 

Il progetto approvato riguarda in particolare il tratto in corrispondenza di via Genova, comprensivo dei due segmenti a cielo aperto presenti ad ovest e ad est della galleria. Si tratta del secondo lotto di lavori che interesseranno progressivamente il sottopasso nella sua interezza, con interventi di rinforzo strutturale, aumento di durabilità delle opere in cemento armato ammalorate per gli agenti atmosferici e di adeguamento normativo dell’infrastruttura dal punto di vista stradale. Il bando di gara per l’affidamento dei lavori verrà pubblicato in primavera.

Il primo lotto di interventi, relativo al tratto di sottopasso che attraversa via Nizza, è stato invece approvato a fine dicembre e attualmente è in corso la gara per l’affidamento dei lavori.

“La città di Torino conta circa 230 tra ponti, sottopassi e viadotti. Si tratta di un patrimonio rilevante che va curato, individuando gli interventi necessari grazie un monitoraggio puntuale e costante dello stato di salute delle infrastrutture, che richiede capacità di intervento e risorse importanti per la manutenzione e messa in sicurezza – commenta l’assessore Tresso -.  Grazie a questo finanziamento ministeriale possiamo pianificare l’avvio del secondo lotto di lavori di manutenzione straordinaria di un’infrastruttura fondamentale per il collegamento est-ovest della città, consapevoli di quanto sia importante investire sulla sicurezza dei cittadini che percorrono le nostre strade e che vivono il territorio”.

Gli agenti lo trovano ancora nell’alloggio. Arrestato per furto

Sabato sera, dopo le 23 gli agenti della Squadra Volante intervengo in corso Svizzera per la segnalazione di una persona che si è introdotta all’interno di un appartamento del piano rialzato dello stabile.

Ai poliziotti giunti sul posto un testimone indica l’alloggio, gli operatori della Squadra Volante appurano che vi è una serranda divelta con il vetro infranto. Gli agenti entrano in casa e notano la presenza di un uomo che viene immediatamente bloccato. I poliziotti verificano come parti della casa siano state messe a soqquadro.

Per l’uomo, un quarantatreenne cittadino albanese, scatta l’arresto per tentato furto.

Evade e lascia i figli piccoli in casa

Intervenuti gli agenti del Commissariato Mirafiori

 

 

Venerdì scorso, gli agenti del Commissariato Mirafiori sottopongono a controlla una donna ai domiciliari. Si recano presso l’abitazione e dopo aver citofonato non ricevono risposta. Odono, però, rumori all’interno dell’abitazione intuendo che potrebbe trattarsi di bambini. Poco dopo, l’intuizione trova conferma quando riescono a instaurare un colloquio con questi ultimi i quali raccontano di essere soli in casi poiché la mamma è uscita. I poliziotti riescono a farsi aprire la porta, cercano di contattare al telefono la madre che risulta irreperibile restano in compagnia dei bambini

La donna, che si era allontanata senza reali urgenze o permessi, arriverà circa un’ora dopo, fatto che le varrà l’arresto per evasione e la denuncia per abbandono di minori.

8 marzo in piazza anche contro la “giustizia patriarcale”

Traffico in tilt in corso Vittorio e vie limitrofe questa sera per il corteo in occasione della Festa della donna e contro la “violenza istituzionale esercitata dai Tribunali nei confronti delle donne che denunciano violenze sessuali e maltrattamenti”. Questa mattina  si era svolto anche un presidio davanti al Palazzo di Giustizia. L’iniziativa è stata organizzata dal comitato Non una di meno, contro un “sistema giudiziario patriarcale e Violento”.

(Foto: il Torinese)

Il bollettino Covid di martedì 8 marzo

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.330 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 7 di 33.335 tamponi eseguiti, di cui 27.175 antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 996.279, così suddivisi su base provinciale: 82.758 Alessandria, 45.681 Asti, 38.552 Biella, 132.631 Cuneo, 75.335 Novara, 529.770 Torino, 35.429 Vercelli, 35.791 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.901 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.431 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 37 (+1rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 690 (-10 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 41.380

I tamponi diagnostici finora processati sono 15.867.233 (+ 33.335rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 13.100

Sono 8, 1 di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).

Il totale diventa quindi 13.100 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.759 Alessandria, 782 Asti, 499 Biella, 1.596 Cuneo, 1.051 Novara, 6.249 Torino, 605 Vercelli, 424 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 135 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

941.072 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 941.072 (+2.366 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 77.910 Alessandria, 43.607 Asti, 36.860 Biella, 126.563 Cuneo, 72.485 Novara, 503.915 Torino, 33.350 Vercelli, 33.732 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.770 extraregione e 8.880 in fase di definizione.

Operazione “Ferromat” Le Fiamme gialle arrestano più di trenta persone implicate nel giro illecito dei rifiuti metallici

Militari della Guardia di Finanza di Torino stanno dando esecuzione, nell’ambito dell’operazione “FERROMAT”, ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del locale Tribunale nei confronti di 33 persone, indiziate di appartenere, nell’ipotesi accusatoria, a 3 distinte associazioni per delinquere finalizzate al traffico illecito di rifiuti metallici e all’emissione ed utilizzo di documenti attestanti operazioni inesistenti.

Sono in corso di svolgimento oltre 50 perquisizioni nei confronti di persone fisiche e aziende, nonché il sequestro preventivo di 8 società operanti nel settore del commercio di rottami metallici e di beni per oltre 270 milioni di euro, tra cui disponibilità finanziarie, immobili, veicoli e quote societarie.

L’attività scaturisce dal sequestro, ad opera di un’altra Forza di Polizia in occasione di un controllo su strada nel febbraio 2018, di denaro contante a carico di 2 soggetti di nazionalità italiana, uno dei quali titolare di una ditta individuale operante nel settore del commercio dei rottami.

Le successive indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Torino – Direzione Distrettuale Antimafia (indagine già coordinata dal p.m. dott. Giuseppe Riccaboni) e condotte dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Torino, mediante accertamenti bancari, approfondimento di decine di segnalazioni di operazioni sospette, intercettazioni telefoniche e telematiche, posizionamento di telecamere e di GPS veicolari, acquisizione di videoregistrazioni presso uffici postali, hanno permesso di acquisire elementi gravemente indizianti, nell’ipotesi accusatoria, dell’esistenza dei gruppi criminali, attivi fin dal 2015 e tuttora operanti, anche all’estero.

Secondo le norme comunitarie, affinché i rottami metallici non siano qualificabili come “rifiuto”, il produttore deve redigere e trasmettere ad ogni cessione una “dichiarazione di conformità”, al fine di consentire, in ogni momento, l’individuazione dell’origine del rottame e, dunque, la tracciabilità dello stesso.

Nell’ipotesi dell’accusa, gli indagati avrebbero predisposto documentazione fiscale e amministrativa falsa al solo scopo di “regolarizzare” ingenti quantitativi di rifiuti destinati a società di capitali “utilizzatrici”, con sede in Piemonte e Lombardia. In particolare, sarebbe stata occultata la reale provenienza dei rifiuti (e, pertanto, la corretta tracciabilità della filiera di produzione, di recupero e smaltimento degli stessi), per il tramite di società “filtro” e/o ditte individuali “cartiere” (situate anche in Germania) e con il supporto di una fitta rete di soggetti “prestanome”.

Nell’ipotesi investigativa, le organizzazioni illecite, grazie a tale falsa documentazione, avrebbero quindi potuto introdurre nel regolare commercio dei rottami ferrosi (c.d. end of waste) rifiuti metallici acquistati in nero e privi dei requisiti di conformità e tracciabilità previsti dalla normativa europea.

La falsa documentazione avrebbe anche consentito agli imprenditori-utilizzatori finali del materiale di dedurre costi “in nero”, configurando pertanto anche reati fiscali.

Nell’ipotesi di accusa, continui e frenetici prelievi di denaro effettuati dai titolari delle “cartiere” presso uffici postali nazionali e intermediari esteri, dove risultava più agevole reperire in breve lasso di tempo il contante, permettevano il rientro dello stesso nella disponibilità delle società “utilizzatrici” al netto del compenso del 5-8% trattenuto dall’organizzazione. A tal fine, dalle attività di intercettazione, è emerso chiaramente il ricorso a un linguaggio criptico e in codice, noto e condiviso tra gli interlocutori.

Ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, gli esiti delle indagini, nell’ipotesi accusatoria, hanno messo in luce un collaudato, redditizio e tuttora pienamente operativo meccanismo illecito gestito dalle organizzazioni criminali in violazione di norme poste a tutela dell’ambiente e della collettività.

Le odierne operazioni vedono coinvolti circa 300 militari appartenenti a 21 Reparti del Corpo nei territori delle regioni Piemonte (provincie di Torino, Alessandria e Cuneo), Lombardia (provincie di Milano, Bergamo e Monza-Brianza), Liguria (provincia di Savona), Friuli Venezia Giulia (provincia di Udine), Toscana (provincia di Pisa), Campania (provincia di Benevento), Puglia (provincia di Foggia), Sicilia (provincia di Messina).

 

Per la Festa della Donna arriva a Torino il progetto di Break the Silence

Abbattere gli stereotipi a scuola

Associazione Break the Silence e Capello point insieme per sensibilizzare le giovani generazioni al rispetto e ai diritti delle donne attraverso laboratori, giochi e questionari. Per un mese si raccoglieranno fondi a sostegno del progetto 

 

Una raccolta fondi per sostenere e promuovere il “Progetto Scuole” dell’associazione Break The Silence, nata nel 2020 per iniziativa di un gruppo di volontarie contro la violenza sessuale e di genere. Un progetto ambizioso che punta alle scuole per educare i più piccoli al rispetto, alla sessualità consapevole e all’affettività attraverso laboratori, giochi e questionari interattivi. Perché è fra i banchi delle aule che si può disegnare un futuro migliore, sensibilizzando le nuove generazioni sui diritti di genere: loro, adulti di domani.

Ma per farlo c’è bisogni di fondi. Così, al fianco dell’associazione, nella Giornata Internazionale dei Diritti della Donna, si schiera la Capello Point, prima catena italiana dedicata alla vendita di prodotti professionali per capelli ed estetica. Dall’8 marzo, per un mese, sarà attivata la campagna di raccolta fondi “La Bellezza di Donare”: per ogni prodotto della linea Beauty Clinic venduto, la società devolverà un euro a favore dell’associazione. Ma non solo perché, nel corso del mese, saranno organizzati workshop tematici che arriveranno a coinvolgere più di mille persone fra dipendenti della Capello Point e della Networking Marketing. Duplice l’obiettivo: sensibilizzare e dare maggior consapevolezza.

Marco Leonardi, responsabile Marketing di Capello Point: “Abbiamo deciso con grande piacere di supportare l’associazione Break The Silence per rompere il silenzio che circonda i temi della violenza e dei diritti di genere, per molti ancora un tabù. Riteniamo che la sensibilizzazione e la consapevolezza siano le uniche strade percorribili per costruire un mondo migliore. Per questo da una parte supporteremo il Progetto Scuole e dall’altra pianificheremo dei workshop tematici per i nostri dipendenti. La speranza è che questo piccolo gesto possa aiutare il lavoro dell’associazione impegnata quotidianamente nel rompere il muro di silenzio attraverso una preziosa opera di sensibilizzazione e informazione rivolte agli adulti di oggi e di domani”.

 

Capello Point

Capello Point è la prima catena italiana dedicata alla vendita di Prodotti Professionali per Capelli ed Estetica, con oltre 60 punti vendita diretti e in franchising situati nei più importanti centri commerciali e nelle principali città italiane. I negozi Capello Point, il sito capellopoint.it e il Network di Consulenti attive sul territorio Italiano sono il punto di riferimento per chi cerca prodotti e servizi di alta qualità, per poter ottenere a casa gli stessi risultati ottenuti in salone o nel centro estetico.

 

Break The Silence

Break The Silence ITA è un progetto contro la violenza sessuale e di genere, nato a Giugno del 2020 a Torino; ad oggi, Break The Silence ITA si è costituito come APS, dopo un anno e mezzo dalla sua nascita, e conta al suo interno circa 30 referenti in tutta Italia come collaboratori e collaboratrici. Nonostante le peculiarità che caratterizzano ognuno di noi, abbiamo un obiettivo comune: rompere il silenzio. Il progetto di Break The Silence ITA si occupa di trattare, anche sui social, tematiche legate alla violenza sessuale e di genere in ogni sua forma, con l’obiettivo di sensibilizzare riguardo all’argomento. Per questo motivo ha preso spontaneamente vita la pagina Instagram @breakthesilence_ita, per dare voce a chi l’ha persa, a chi è stata rubata, a chi non riesce a farsi sentire da solo.

 

Accoltella la moglie e si uccide sotto il treno

Ha accoltellato la moglie, ferendola in modo non grave, e si è suicidato sotto un treno. Un tragico fatto di cronaca, nel giorno della festa della donna, avvenuto questa mattina a Bra. Non  sono note al momento notte  le generalità dell’uomo che avrebbe litigato con la moglie e l’avrebbe colpita con un coltello ferendola in modo non grave. Poi si è diretto  alle porte di Bra, e si è lanciato sotto un treno della Sfm4 partito da Alba e diretto a Torino.

Emergenza clima: a seno nudo davanti al Consiglio regionale

Alcune attiviste di Extinction Rebellion si sono spogliate questa mattina all’ingresso della sede del Consiglio Regionale del Piemonte, rimanendo a seno nudo. “Un gesto fortemente simbolico messo in atto, nella giornata della donna, per mettere in luce come siano proprio le donne a subire in misura nettamente maggiore le conseguenze della crisi ecoclimatica”, dicono le manifestanti.